Dal Cuore della Sicilia “Granaio dell’Impero Romano” alla riscoperta dei Grani Antichi, un vero “Tesoro nascosto” del Settore Agroalimentare della Sicilia.
L'iniziativa dedicata proprio a questo tesoro che più racconta il mito della Sicilia …e del suo Frumento, finanziato dall'Assessorato Regionale dell’Agricoltura.
Una idea nata dalla volontà dell’Amministrazione comunale, che vuole dedicare una speciale attenzione alla riscoperta delle tradizioni e degli usi, anche agroalimentari, del nostro territorio, iniziando dal far rinascere quei campi di grano che per millenni hanno indorato la nostra isola rendendola terra ambita da tutti i popoli del Mediterraneo. L’Amministrazione ha voluto inoltre coinvolgere nell’iniziativa le scuole locali, per far comprendere ai nostri figli con una esperienza diretta – in campo – quelle che sono le nostre radici e quali erano le filiere agroalimentari ed enogastronomiche che per secoli hanno sostenuto la nostra comunità. Oggi si tratta di una riscoperta di fondamentale importanza perché si rischia altrimenti di perdere un patrimonio di conoscenze e usi di valore immenso, che devono continuare a sopravvivere soprattutto oggi, che si sta riscoprendo l’importanza di una sana alimentazione, anche contro i problemi venuti invece dalla “Industrializzazione” del sistema alimentare che negli ultimi decenni ha totalmente modificato tradizioni secolari. Oggi si comprende sempre meglio il valore salutare delle buone pratiche alimentari, che in termini moderni si indicano come “Dieta Mediterranea” e noi vogliamo iniziare da quella che è la vera base di tutto: il frumento.
La manifestazione si svolgerà nel centro storico del borgo di Militello R. tra esibizioni di arti e tradizioni popolari a tema, incontri culturali tematici, degustazioni guidate, presentazione di piatti della tradizione tipici del nostro territorio, riscoperta miti, credenze, usi religiosi, incontri con esperti e ovviamente, presentazione di Prodotti e Produttori Siciliani del settore dei Grani Antichi. I Grani antichi dopo anni di dimenticatoio sono tornanti alla ribalta: ricchi di nutrienti e sostenibili sono uno degli alimenti più antichi e più “preziosi” al mondo, il grano è da sempre il protagonista delle nostre tavole, consumato ogni giorno in tutte le sue forme, dal chicco alle farine, in pasta, pane, biscotti, pizze e quant’altro. Ma oggi i grani che arrivano nelle nostre case non sono più genuini e nutrienti come quel grano “monococco” che oltre ventitremila anni fa spinse le prime popolazioni nomadi del Medio-Oriente (Anatolia) a fermarsi e diveniare agricoltori, dopo che per centinaia di migliaia di anni erano stati solo cacciatori, dando origine alla Civiltà Moderna. Oggi che le Multinazionali realizzano produzione di massa industrializzata, trasformando in laboratorio molte varietà in favore del profitto (maggiore velocità di crescita e utilizzo, meno costi e maggiori introiti …senza nessun interesse nè riguardo per la salubrità del prodotto, né, tantomeno, per la salute dei consumatori). Per nostra fortuna, alcuni dei migliori grani antichi sono tornati alla ribalta grazie al lavoro di produttori “nostalgici”, e l’Italia e la Sicilia sono tornate al centro dell’attenzione mondiale, perché solo nella nostra Isola sono state conservate ben 54 tipi di grani antichi (su 72 in tutta Europa) presso il Centro di Tutela istituito negli anni Venti del ‘900 a Caltagirone. Un vero e proprio Tesoro Agroalimentare unico al mondo che grazie a una manifestazione come “Frumento” viene valorizzato per come merita e torna ad essere quel Patrimonio comune che dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni
comunicato stampa del comune
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