sabato 28 ottobre 2023

C’è la Sicilia nel Menù del film gastronomico

NinoSutera

C’è la Sicilia nel Menù del film gastronomico

                                             Regione Enogastronomica d’Europa 2025

L’obiettivo è  aumentare la consapevolezza sul cibo come patrimonio culturale e sul suo ruolo vitale nell’incoraggiare e sostenere lo sviluppo locale sostenibile nelle regioni di tutto il mondo.

 

Regione Enogastronomica d’Europa 2025

Vincitore della categoria:
Turismo Equilibrato e Sostenibile

https://youtu.be/XVEEek_klN8


 

Visit Via Selinuntina, Sicily, Italy

Menu del film gastronomico 2023 di IGCAT
Vincitore categoria: Visita Via Selinuntina, Sicilia, Italia
Categoria: TURISMO EQUILIBRATO E SOSTENIBILE

Osservazione della giuria: "Belle immagini gastronomiche. Fa proprio venire voglia di assaporare i piatti mostrati e crea un buon legame tra artigianato, tradizione e turismo sostenibile. " – Robert Palmer, Regno Unito

 

Un percorso che nasce da molto lontano che concorre  ad accrescere la competitività di un Born in Sicily basato su parametri di  “qualità  locale” dove gli elementi essenziali di relazionalità sono costituiti dalla legge delle 5 T (Territorio-Tradizioni-Tipicità-Tracciabilità-Trasparenza) che rappresentano la vera componente innovativa. Già nel 2013 la Regione si è dotata di una legge per la “Tutela e valorizzazione delle risorse genetiche Born in Sicily per l’agricoltura e l’alimentazione“, elaborata da Dario Cartabellotta già assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana. Un progetto innovativo volto alla tutela e salvaguardia delle migliori produzioni siciliane di qualità: vini, oli, frutta, ortaggi, formaggi, cereali e carni ancorate a una biodiversità differenziata e non omologata che ne esalta le caratteristiche qualitative. Con questa norma l’assessorato mira a rafforzare l’attività di salvaguardia delle risorse genetiche e a tracciare la qualità per renderla riconoscibile e difenderla dalla concorrenza sleale di prodotti scadenti e dall’agropirateria, istituendo un marchio di identificazione dei prodotti a qualsiasi titolo riconducibili all’agrobiodiversità siciliana.




«Viene riconosciuto lo sforzo che la nostra regione ha messo in campo nel promuovere il proprio prodotto e il proprio circuito enogastronomico – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino –. Con orgoglio mettiamo in campo tutto ciò che la nostra tradizione, la nostra storia, le nostre eccellenze sono riuscite a fare finora. Lanciamo un grande piano di investimento e ci prepariamo al palcoscenico europeo. In tanti verranno in Sicilia ad assaggiare i nostri prodotti, a scoprire la nostra tradizione e a guardare la straordinaria bellezza dei nostri paesaggi. Una grande occasione su cui puntiamo molto, su cui abbiamo lavorato molto, perché crediamo da siciliani alla potenzialità che le nostre aziende hanno fin qui dimostrato: cioè essere competitive, all'avanguardia, sostenibili e riconoscibili nel parterre europeo per le loro eccellenze. La Sicilia accetta oggi la sfida del 2025 con l'orgoglio di sapere che farà conoscere la bellezza del nostro territorio e la capacità dei nostri operatori».

L’obiettivo, recuperare l’identità di un territorio come opportunità di arricchimento di significati e valori per l’economia locale. Il territorio costruito nel tempo lungo dalle civilizzazioni attente ai processi coevolutivi, su cui oggi viviamo, è un prodotto sociale per eccellenza e dunque va trattato e attenzionato come un bene patrimoniale comune da difendere e salvaguardare, per consegnarlo alle generazioni future. Avere un luogo di origine molto bello aiuta per il successo. La percezione di qualità è fortemente influenzata da fattori esterni quali la notorietà. Un territorio bello, famoso e ben organizzato e quindi un enorme vantaggio, per rappresentare uno strumento di comunicazione del brand.

La qualità e la varietà dei prodotti in un contesto agroalimentare d’eccellenza, una produzione vitivinicola di alto livello, un sistema gastronomico di livello con punte di vera eccellenza. Dai campi alla tavola, la Sicilia mostra i grandi passi avanti fatti negli ultimi anni. E ora per questa evoluzione positiva arriva un riconoscimento internazionale come Regione Enogastronomica d’Europa 2025 da parte dell’International Institute of gastronomy, culture, arts and tourism (Igcat). Si tratta della prima regione italiana che centra l'obiettivo del riconoscimento internazionale di Regione europea dell’enogastronomia: manca solo un ultimo passaggio formale, ma l’Igcat si è pronunciata a favore con una “raccomandazione” .

«La giuria è d'accordo che la qualità e la varietà dei prodotti e la ricchezza delle esperienze fatte rendono quella della Sicilia una candidatura eccellente. Considerato il dossier presentato, la discussione e i risultati della visita, la giuria ha decretato che la Sicilia deve essere raccomandata come Regione europea della gastronomia del 2025, passando alla fase finale» ha detto Diane Dodds, la presidente della giuria dell’Igcat al termine dell’iter di valutazione compiuto nei giorni scorsi nelle varie tappe siciliane dalla delegazione. «I commissari dell'Igcat hanno vissuto un'esperienza conoscitiva di straordinaria potenza, non solo per la bellezza dei luoghi, l'unicità delle produzioni e la cultura materiale dei territori, ma anche perché hanno potuto verificare la congruità del dossier di candidatura e comprenderne tutte le potenzialità di sviluppo  












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