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venerdì 13 settembre 2024

Il GAL Taormina Peloritani

Viaggio nei 23  
GAL della Sicilia.

  Dopo il Gal Madonie, il GAL Tirrenico Mare e Monti e Borghi, il GAL Etna Sud,   il Gal Rocca di Cerere,  il Gal Terre Normanne,   Gal Terre di Aci, 

ecco il Gal Taormina Peloritani  

 la comunicazione è partecipazione

I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono partenariati tra rappresentanti locali, pubblici e privati, creati per favorire lo sviluppo delle aree rurali, finanziati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, attraverso il PSR 2014-2022.

 Sei valli che abbracciano tutto il distretto turistico di Taormina e si affacciano sull’area tirrenica, passando per le zone che insistono sull’Alcantara, in un tripudio di natura e produzioni tipiche che sono pronte ad affascinare i turisti che arriveranno sulla nostra isola nel 2025, l’anno di Sicilia Regione Europea della Gastronomia.

Il GAL Taormina Peloritani, Terre dei Miti e della Bellezza, per sua natura ha una vocazione turistica ed è pronto a scendere in campo per dare il suo contributo, come racconta Beatrice Briguglio, responsabile per le azioni di monitoraggio: “Da sempre abbiamo partecipato a saloni del turismo e del gusto per raccontare le bellezze della nostra isola e in particolare quelle che riguardano il nostro territorio, e attingeremo da quella esperienza per entrare in azione quando sarà il momento. Il territorio si presta, e siamo preparati sia sul fronte delle strutture che su quello della promozione dei nostri prodotti”. Tutto il territorio si caratterizza per percorsi turistici che hanno a che fare con la natura incontaminata, con il cibo, grazie alla presenza di prodotti unici e chef stellati, ma anche con il mondo della moda.Da un punto di vista di richiamo sono i due nomi, Taormina e Alcantara, a trascinare tutto il turismo ma oggi sono anche i villaggi ad attirare i turisti e si registra una crescita anche nella città di Messina, che sta diventando un polo turistico fondamentale. Ed ecco le sei valli: Valle d’Agrò, di quelle dell’Alcantara, del Dinarini, del Ghiodàro, del Nisi, del Niceto e Mela, spazi che prendono il nome dai fiumi che vi scorrono e che ne disegnano tutti i contorni. Si tratta di porzioni di terreno che partendo dalla montagna giungono fino al mare, dove sono messe a confronto la modernità della costa con le tradizioni dei borghi rurali più interni. Cosa racconta ognuna? Storie di tempi antichi e moderni. Eccole nello specifico.

Valle d’Agrò

Si affaccia dall’alto dei monti Peloritani sul Mar Jonio ed è stata colonia dei fenici. I greci nel V secolo a.C., anticipando le dominazioni romane, bizantine e arabe. Le tracce sono ovunque nella vallata, dove si trovano due perle del turismo, l’Abbazia dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò a Castelvecchio e il Bordo storico di Favare dove sono state condotte le riprese de Il Padrino di Francis Ford Coppola.

Valle dell’Alcantara

I turisti rimangono affascinati dal patrimonio naturalistico rappresentato dalle gole in cui scorre l’omonimo fiume che ne ha modellato tutta la sua morfologia. Negli anni ’60 è nato il Parco Botanico e Geologico Gole Alcantara a tutela di tutto il territorio su cui sono floride le coltivazione di agrumi e olivi che danno vita a liquori, conserve e olio d’oliva DOP.

Valle dei Dinarini

E’ anche detta Valle degli Ulivi, per la sua produzione di olio extravergine di oliva di alta qualità. Tra le varie versioni di questo prodotto il famoso oro di Mandanici. Sul territorio viene coltivato anche l’esclusivo limone Verdello di Roccalumera. Il turismo proposto è di natura assolutamente sostenibile.

(foto parcoalcantara.it)

Valle del Ghiodàro

Lo scrittore francese Roger Peyrefitte l’aveva definita “Le vallon le plus joli du monde” e nei secoli ha visto come suoi inquilini i Greci, i Bizantini, gli Arabi e i Romani. Si caratterizza, lungo il corso del fiume, per piccole cascate che, anche in questo caso, hanno scolpito il territorio. Definita anche la Valle dei Santuari Mariani, oggi l’intera Vallata è anche un luogo di spiritualità che accoglie Santuari che richiamano pellegrini da tutta la Sicilia.

Valle del Nisi

Le sue origini risalgono alla Preistoria. Tutt’oggi la valle è dominata dalla presenza dell’acqua in sorgenti naturali e fonti termali che richiamano turismo da ogni parte del mondo. Anche in questo caso è attivo un circuito di turismo religioso per la presenza di Santuari e Abbazie storiche. Proprio in questa vallata trovò la morte nel 1197 il tanto temuto imperatore Enrico VI di Svevia, figlio del leggendario Barbarossa e padre di Federico II. Qui cresce inoltre il Limone Interdonato IGP ormai famoso in tutto il mondo.

Valle del Niceto e del Mela

L’affaccio è sulla costa tirrenica messinese, sono state entrambe protagoniste di eventi epici: l’antico Nauloco, il bacino navale di epoca greca, è stato infatti identificato proprio in questo lembo di terra, di fronte al quale nel 36 a.C. ebbe luogo lo scontro tra le flotte di Ottaviano e di Sesto Pompeo. Sempre nell’area si trovava anche il celebre e misterioso tempio di Diana Facellina. Famose per la produzione di “sbergia”, varietà di pesca nettarina la cui introduzione di deve agli arabi, sono anche terre di frutteti e vigneti. Qui vengono prodotti il vino Mamertino (I.G.T.) e il Formaggio Maiorchino (Presidio Slow Food). La natura è per lo più assolutamente incontaminata.

lunedì 9 settembre 2024

Gal Terre di Aci: al via il progetto Rural Hub per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali

 

Viaggio nei 23  
GAL della Sicilia.

  Dopo il Gal Madonie, il GAL Tirrenico Mare e Monti e Borghi, il GAL Etna Sud,   il Gal Rocca di Cerere,  il Gal terre Normanne, ecco il Gal Terre di Aci 

 la comunicazione è partecipazione

I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono partenariati tra rappresentanti locali, pubblici e privati, creati per favorire lo sviluppo delle aree rurali, finanziati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, attraverso il PSR 2014-2022.


Il GAL Terre di Aci ha annunciato   l’approvazione,   del progetto Rural Hub delle Aci, un’iniziativa innovativa che punta a fornire sostegno per la stesura e l’aggiornamento dei piani di sviluppo dei comuni e dei villaggi situati nelle zone rurali, oltre che alla tutela e gestione dei siti Natura 2000 e altre aree di alto valore naturalistico. Questo importante progetto, finanziato con uno stanziamento di 458.973,70 euro, coinvolge cinque comuni aderenti al GAL e mira a supportare progetti di sviluppo economico e sociale nei territori locali.

Il relativo stanziamento permetterà ai cinque comuni aderenti di supportare progetti relativi allo sviluppo delle attività produttive economiche e sociali, ma non solo – ha dichiarato Roberto Barbagallo, Presidente del GAL Terre di Aci e sindaco di Acireale. – Spetterà a noi sindaci, con il fondamentale lavoro dei nostri collaboratori, tra gli uffici e la nostra capacità di coinvolgimento del territorio, orientare le progettazioni utili a valorizzare questa preziosa dotazione per lo sviluppo dei nostri territori”.

La direttrice del GAL Terre di Aci, Anna Privitera, ha sottolineato la natura innovativa del progetto sotto tre principali aspetti. In primo luogo, la possibilità per i comuni di collaborare su una vasta area comune. In secondo luogo, l’importanza della partecipazione degli stakeholders e della cittadinanza nelle riunioni di indirizzo che seguiranno. Infine, la diversità dei progetti, poiché il Rural Hub sarà un ulteriore strumento del Living Lab delle Aci, generando progettazioni che saranno presentate su vari canali di finanziamento a livello nazionale, regionale e comunitario.


Siamo galvanizzati dall’idea di progettare insieme con la comunità, incarnando pienamente lo spirito dei GAL basati sul metodo CLLD (Community-Led Local Development), che rappresenta un approccio partecipativo allo sviluppo delle comunità locali” ha aggiunto Privitera.

Il Rural Hub si configura come un laboratorio di progettazione che prevede la costituzione di cinque comitati scientifici, composti da dirigenti e funzionari tecnici comunali, tecnici esterni e stakeholders qualificati. Questi comitati lavoreranno su tre studi di fattibilità riguardanti i beni culturali, la mobilità sostenibile e l’economia inclusiva, in spazi confiscati alla criminalità. Gli studi saranno successivamente trasformati in progetti esecutivi da studi professionali esterni.

Altri due progetti chiave riguarderanno il Contratto di Fiume e un master plan per lo sviluppo socio-economico. Per la realizzazione di questi obiettivi, il GAL Terre di Aci avvierà a breve bandi per il reclutamento di tecnici specializzati tra ingegneri e progettisti.

In conclusione, Anna Privitera ha ringraziato il Dipartimento dell’Agricoltura – Servizio 3 Leader, per il costante supporto operativo e la fiducia mostrata nell’attuazione del progetto. Il progetto fa parte del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, Misura 19 – sottomisura 19.2, dedicato al “Sostegno all’esecuzione degli interventi nell’ambito della Strategia SLTP – Azioni a Regia Gal”, come approvato dal D.D.G. n. 2797 del 19/06/2023.

Il progetto Rural Hub delle Aci rappresenta un’opportunità cruciale per lo sviluppo sostenibile e partecipativo del comprensorio acese, coinvolgendo direttamente istituzioni, cittadini e stakeholder in un processo condiviso di crescita territoriale.

venerdì 6 settembre 2024

Gal Terre Normanne

 

Viaggio nei 23  
GAL della Sicilia.

               Dopo il Gal Madonie, il GAL Tirrenico Mare e Monti e Borghi, il GAL Etna Sud,   il Gal Rocca di Cerere, ecco il Gal terre Normanne 

 la comunicazione è partecipazione

I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono partenariati tra rappresentanti locali, pubblici e privati, creati per favorire lo sviluppo delle aree rurali, finanziati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, attraverso il PSR 2014-2022.



Il Gal Terre Normanne ha partecipato alla consegna della Bandiera Lilla al comune di Isola delle Femmine, riconoscimento per quei soggetti pubblici e privati che favoriscono l’accessibilità turistica alle persone con disabilità. La cerimonia è avvenuta al Parco Dune, palestra all’aperto sul lungomare del centro in provincia di Palermo con quattro aree fitness tra cui una dedicata proprio ai diversamente abili realizzata su iniziativa del Gal Terre Normanne con le risorse del Programma di sviluppo rurale della Regione Siciliana, assessorato agricoltura (servizio 3). Erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Isola delle Femmine Orazio Nevoloso, il presidente di Bandiera Lilla Roberto Bazzano, il direttore tecnico del Gal Francesco Rossi e il direttore amministrativo Giuseppe Sciarabba.



“Siamo orgogliosi – dicono Rossi e Sciarabba – di avere contribuito a un risultato così importante che coniuga la promozione sociale con il marketing turistico”. Isola delle Femmine è l’unico comune costiero della provincia di Palermo ad avere ottenuto la Bandiera Lilla. Gli altri due comuni nel Palermitano sono Campofiorito e Geraci Siculo. In Sicilia in totale i comuni Bandiera Lilla sono quindici.

Il Parco Dune si estende per 15 mila metri e coniuga sport e divertimento, ma anche un’area ristoro per la degustazione dei prodotti tipici del territorio. Quattro le aree fitness: tre delle dimensioni di dieci metri per dieci, e una di dieci metri per quindici. Le zone sono divise per target di fruizione: adulti, bambini e disabili, più un percorso di calistenics, disciplina in voga nelle spiagge di tutto il mondo. 

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GAL Terre Normanne - PSR Regione Sicilia
Ufficio stampa-comunicazione

mercoledì 4 settembre 2024

GAL Terre di Aci

 

Viaggio nei 23  
GAL della Sicilia.

               Dopo il Gal Madonie, il GAL Tirrenico Mare e Monti e Borghi, il GAL Etna Sud,  il Gal Rocca di Cerere, ecco il Gal Terre di Aci  

 

 la comunicazione è partecipazione

I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono partenariati tra rappresentanti locali, pubblici e privati, creati per favorire lo sviluppo delle aree rurali, finanziati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, attraverso il PSR 2014-2022.





Il GAL Terre di Aci ha annunciato l’avvio di 20 Centri di Facilitazione Digitale nei comuni di Acireale, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi e Valverde. Questi nuovi spazi, denominati “Punti digitali facili”, rappresentano un importante passo avanti per l’inclusione digitale, offrendo supporto gratuito e formazione ai cittadini che necessitano di assistenza nell’uso di servizi online, con particolare attenzione a quelli offerti dalla Pubblica Amministrazione.

La mappa dei Punti digitali facili è disponibile sul sito del GAL Terre di Aci. Questi centri sono aperti a tutta la popolazione e mirano a facilitare l’accesso a strumenti e servizi digitali, rispondendo così agli obiettivi della Comunità Europea di promuovere l’alfabetizzazione digitale. I cittadini potranno ricevere assistenza individuale o partecipare a sessioni di formazione di gruppo, a seconda delle loro esigenze.

Inclusione digitale e supporto alla popolazione

I Centri di Facilitazione Digitale sono stati pensati per essere accessibili a tutti, con un’attenzione particolare alle persone con fragilità o disabilità. Qui, i cittadini potranno ricevere supporto per l’utilizzo di servizi digitali come lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e l’accesso a piattaforme online come quelle dell’INPS o dell’Agenzia delle Entrate. I centri sono inoltre dotati di connessioni internet ad alta velocità e spazi adeguati per accogliere i cittadini e ospitare attività formative.

Il ruolo dei facilitatori digitali

Un team di 38 facilitatori digitali, già operativi nei Punti digitali facili, è a disposizione per assistere la popolazione nell’uso di internet e dei servizi digitali. Questi facilitatori svolgeranno un ruolo cruciale nell’orientamento e nel supporto ai cittadini, contribuendo allo sviluppo di competenze digitali di base e promuovendo l’inclusione digitale. Il loro compito sarà anche quello di individuare le esigenze specifiche dei cittadini, fornendo un servizio personalizzato che permetta a chiunque di accedere ai servizi digitali con facilità.

Le dichiarazioni

Roberto Barbagallo, presidente del GAL Terre di Aci e sindaco di Acireale, ha dichiarato: “Avviamo una lotta contro l’emarginazione digitale che come sindaci aderenti al GAL porteremo avanti nei nostri rispettivi comuni. Sono tanti i servizi digitali che la pubblica amministrazione mette a disposizione, ma qualcuno non riesce ad accedervi. Grazie alle risorse del PNRR interverremo nei nostri Comuni attraverso i Centri di Facilitazione Digitale. Esortiamo i cittadini a recarsi presso questi centri per ricevere supporto e formazione, ad esempio per richiedere lo SPID o accedere ai servizi digitali di INPS e altri enti”.

Anna Privitera, direttrice del GAL Terre di Aci, ha sottolineato l’importanza del progetto: “Il GAL Terre di Aci avvia un altro ambizioso impegno, finalizzato all’accrescimento delle competenze digitali diffuse per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie. Vogliamo promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza digitale attiva da parte di tutti”.

Con questo progetto, il GAL Terre di Aci si pone l’obiettivo di abbattere le barriere digitali, rendendo i servizi online più accessibili a tutti e migliorando la qualità della vita dei cittadini nei comuni delle Aci.

domenica 1 settembre 2024

Gal Rocca di Cerere

Viaggio nei 23  
GAL della Sicilia.

               Dopo il Gal Madonie, il GAL Tirrenico Mare e Monti e Borghi, il GAL Etna Sud, ecco il Gal Rocca di Cerere  

 

 la comunicazione è partecipazione

I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono partenariati tra rappresentanti locali, pubblici e privati, creati per favorire lo sviluppo delle aree rurali, finanziati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, attraverso il PSR 2014-2022.



 

                        La Sicilia ha ottenuto il riconoscimento di Regione Europea della Gastronomia per il 2025 conquistando i giudici dell’Igcat per i suoi sapori, ma ad affascinare quegli uomini e quelle donne che nel 2023 hanno girato in lungo e in largo la nostra isola, sono stati anche la sua storia, la sua cultura e il suo territorio, ognuno con le sue unicità.

Come quelle racchiuse dal Gal Rocca di Cerere Unesco Global Geopark, ovvero bellezze di un territorio ricco di storia e cultura nel cuore della Sicilia, e che fa riferimento ai comuni di Enna, Aidone, Assoro, Nissoria, Leonforte, Piazza Armerina, Valguarnera e Villarosa, nell’Ennese e a quello di Calascibetta in provincia di Caltanissetta. In questa area, sono racchiusi due parchi archeologici famosi in tutto il mondo, quello di Morgantina e la Villa Romana del Casale a Piazza Armerina (300mila visitatori ogni anno), quest’ultima tra i 7 siti Unesco che si trovano in Sicilia e ancora il Geoparco della Rocca di Cerere, da cui trae il nome il Gal stesso.

Villa del Casale (foto villaromanadelcasale.it)

E la storia del territorio si intreccia con la mitologia, perché il nome di questo luogo è legato al mito del ratto di Proserpina da parte di Plutone, ambientato proprio nel cuore della Sicilia. Si racconta che Plutone, a bordo di una biga alata, rapì Proserpina mentre era intenta a raccogliere i fiori di crocus e di zafferano, sulle rive del lago di Pergusa. A seguito della sua scomparsa, Cerere, la dea delle messi si recò adirata da Giove, per scoprire che la figlia era stata portata nell’Oltretomba. Si arrivò ad un patto, secondo il quale Proserpina avrebbe passato sei mesi con il marito e sei mesi sulla terra.

“Il nostro Gal – spiega Salvatore Troia, direttore del Piano – nasce nel 1998. Da allora ci sono state modifiche sostanziali sul nostro territorio, ma quello che è certo è lo stretto legame con la terra, proprio per questo al nome Rocca di Cerere si aggiunge quello di Geopark”. Lo stesso Troia ricorda che quella di Enna è la provincia con il più alto rapporto tra numero beni culturali per abitante, e quello che è presente “sul nostro territorio racconta bene tutte le dominazioni che hanno avuto a che fare con la Sicilia nei secoli”.

Il territorio si sviluppa su un’area racchiusa dalle estreme pendici meridionali dei Nebrodi e delle Madonie a nord, e dai rilievi degli Erei che ne occupano gran parte della superficie, ed è dunque costellato da catene montuose, valloni, fiumi e laghi, antichi centri arroccati e colline. Oltre ai già citati siti di Morgantina e Piazza Armerina, custodisce la Polis di Morgantina ad Aidone, i Boschi di Piazza, la Valle dell’Imera e il Bosco di Rossomanno, solo per citarne alcuni.

Ma a cosa fa riferimento la definizione Geopark? “L’Unesco ci ha conferito questo riconoscimento nel 2015 – spiega Troia – e fa riferimento a quei territori che hanno la presenza di un patrimonio geologico di rilevanza internazionale, tale da aiutare a raccontare la storia della formazione della Terra. Naturalmente il riconoscimento è arrivato dopo un lavoro durato anni, e che continuiamo a fare costantemente, perché ogni 4 anni viene messa in atto dall’Unesco una rivalutazione”.

Mandorlo Prunus dulcis

Storia, cultura e naturalmente gastronomia. La zona è famosa per le sue produzioni di Olio Evo e per coltivazioni specifiche del territorio, come il mandorlo Prunus dulcis, capace di resistere al caldo delle estati siciliane e che, nei secoli, è stato utilizzato per la pasticceria dei “monsù” e delle monache dei conventi siciliani che diedero vita alla Pasta Martorana o Reale. Grandi le produzioni di legumi, dal cece nero rugoso a quello nero liscio, passando per la lenticchia nera e la fava larga di Leonforte.

Sul fronte dei cereali la storia viene portata nelle cucine dei siciliani con produzioni di grano perciasacchi, un grano duro antico altamente digeribile, e quelle di grano Timilia, le cui coltivazioni risalgono al Medioevo e di cui scrisse Goethe tra le righe del suo Viaggio in Sicilia: “La tumenia, il cui nome deriverebbe da bimenia o da trimenia, è un bellissimo dono di Cerere, una specie di grano estivo che matura in tre mesi. Lo seminano a capodanno fino a giugno ed è sempre maturo alla data stabilita. Non abbisogna di pioggia abbondante, ma di forte caldo; all’inizio la foglia è molto delicata, ma poi cresce insieme col grano e alla fine si rafforza assai. La semina del grano avviene in ottobre e novembre, e a giugno è già maturo

venerdì 23 agosto 2024

GAL Etna Sud

 

Viaggio nei 23  
GAL della Sicilia.

               Dopo il Gal Madonie e il GAL Tirrenico Mare e Monti e Borghi, ecco il GAL Gal Etna Sud  

 

 la comunicazione è partecipazione

I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono partenariati tra rappresentanti locali, pubblici e privati, creati per favorire lo sviluppo delle aree rurali, finanziati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, attraverso il PSR 2014-2022.



                                  di Nino Paternò

Costituito durante la penultima programmazione del PSR Sicilia 2014-2022 Il GAL Etna Sud ha come territorio di intervento i cinque Comuni posizionati tra l’Etna e l’area metropolitana di Catania: Camporotondo Etneo, San Pietro Clarenza, Mascalucia, Tremestieri Etneo e San Giovanni La Punta. Comuni, con una popolazione di circa 87.000 abitanti, che non avevano mai sentito parlare di programma LEADER né di GAL. La prima difficoltà che si trovò ad affrontare il nuovo GAL fu proprio quella di spiegare alla realtà locale che potevano esserci altre modalità di intervento per lo sviluppo del territorio. A fronte delle diffidenze iniziali ad oggi il GAL Etna Sud può definirsi una reale figura di riferimento come Agenzia di Sviluppo per il proprio comprensorio. Lo dimostrano i risultati conseguiti sino ad ora con le attività svolte che hanno consentito l’avvio di circa 80 start up ed il rafforzamento di circa 40 aziende esistenti che hanno avuto modo di incrementare le loro attività produttive.  A fronte di tali risultati specifici, sono pure in corso di realizzazione iniziative che fanno pieno uso delle incredibili potenzialità del comprensorio. Basti pensare alla sua localizzazione tra l’Etna e l’area metropolitana di Catania. Il che consente l’avvio di un progetto denominato “Ospitalità Diffusa” in grado di raccordare le numerose strutture ricettive del comprensorio, accompagnate da iniziative in grado di attirare i flussi metropolitani e di intercettare l’enorme flusso di visitatori dell’Etna che attraversa il comprensorio. Altro elemento che scaturisce dall’attività svolta dal GAL è l’incredibile voglia di fare, che caratterizza soprattutto la realtà giovanile.  Tale elemento ci ha spinto alla progettazione di un incubatore di impresa, in corso di avanzata realizzazione. Tale struttura, denominata HUB INN, consentirà a quanti intendono avviare una propria  attività produttiva di trovare tutti i  supporti necessari per la sua realizzazione. L’attività svolta sino ad ora dal GAL  ha supportato anche un interessante risveglio della realtà imprenditoriale, sempre più consapevole del suo ruolo per costruire il futuro del proprio comprensorio. Con l’Associazione Imprenditori  Etna Sud (AIES) che hanno costituito oggi rappresentano un importante riferimento per l’individuazione e la realizzazione di strategie di sviluppo realmente efficaci  per lo sviluppo locale.  Superata l’attuale fase di transizione, che comporterà la chiusura di tutte le attività avviate e l’avvio delle iniziative di durata indefinita come HUB_INN ed Ospitalità diffusa,  per il GAL Etna Sud   si prospetta  per il futuro una attività finalizzata a rafforzare sempre più il suo ruolo di Agenzia di sviluppo  per il proprio comprensorio,  sempre in una logica di sviluppo che parte dal basso ed avendo come riferimento ciò che ha dato buoni risultati sino ad ora.                                                                                               

 

 

mercoledì 21 agosto 2024

GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi

                         Viaggio nei 23 GAL della Sicilia, GAL Tirrenico Mare e Monti e Borghi

 

I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono partenariati tra rappresentanti locali, pubblici e privati, creati per favorire lo sviluppo delle aree rurali, finanziati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, attraverso il PSR 2014-2022.
              Così come contemplato dai Reg.UE. tutti gli interventi realizzati attraverso il PSR 2014-2020 e PSP 2023-2027 e comunque tutti gli interventi  attuati dall'Assessorato Agricoltura, (finanziati direttamente o indirettamente)   debbono  essere accompagnati da adeguate azioni di informazione, comunicazione e diffusione dei risultati concreti raggiunti 

               Come è noto tutti I finanziamenti che provengono tramite i fondi  europei e/o nazionali e regionali (finanziati con le tasse che i contribuenti europei pagano) servono per sostenere l’agricoltura rafforzandone la competitività sui mercati, migliorandone la qualità, salvaguardando l’ambiente, gestendo il territorio, creando nuove occasioni educative, turistiche, culturali.

                 Questo impegno va a vantaggio dell’intera collettività, attraverso i cibi che consumiamo, l’ambiente che ci circonda, le risorse naturali che ci aiutano a vivere. E’ importante quindi che non solo il mondo agricolo, ma anche i cittadini sappiano quali sono questi interventi, per quali scopi vengono finanziati, quali opportunità concrete offrono a tutti.

            

                                  di Roberto Sauerborn

Il GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi, nella provincia di Messina, è costituito da una fascia di terra che si estende lungo le coste del Tirreno e si addentra verso lo Jonio, includendo i sistemi dei Nebrodi e dei Peloritani verso il confine con le province di Catania e Caltanissetta.

La morfologia dei luoghi ha determinato lo sviluppo spontaneo di un sistema di insediamento complesso ed equilibrato in cui i promontori collinari che si affacciano sulla fascia litoranea  e le vallate fertili, diventano sedi naturali per gli insediamenti urbani.

Tale caratterizzazione morfologica e geografica determina un rilevante patrimonio naturalistico e antropico insieme a boschi di latifoglie, di conifere e di bosco misto che si intreccia con la macchia mediterranea e le vaste aree a pascolo determinando un ambiente con un alto grado di naturalità.

Numerosi sono gli elementi tipici ed identitari del comprensorio come i borghi, le riserve naturali, prodotti tipici enogastronomici (vino mamertino, la provola e i formaggi), economici (florovivaismo), storico-culturali, materiali ed immateriali su cui si sta lavorando per metterli a sistema, per farne un sistema riconoscibile.

Il GAL, è costituito da 13 comuni, solo uno dei quali con una popolazione di ca. 40.000 abitanti mentre gli altri 12 raggiungono, tutti assieme, a malapena 30.000; la prevalenza dei quali sotto i 5.000 abitanti e tra questi alcuni sotto i 1.000: prevalentemente, aree interne ma escluse dalle SNAI.

Il fenomeno dello spopolamento ci conferma che, i piccoli comuni interni che lo costituiscono, fuori dai circuiti turistici, imposti dalle logiche dei numeri, rimangono spesso relegati paesini della domenica dove fare qualche manifestazione estiva, ammantata da prodotti tipici, ma che non risolvono i problemi strutturali per ridare “dignità insediativa” a questi luoghi.

Dal punto di vista dei “sistemi territoriali”, il comprensorio si trova tra i Nebrodi, i Peloritani, l’Etna e le Eolie con cui si deve confrontare. Tale condizione, nei decenni, ne ha determinato una sorta di sudditanza “estetica e narrativa” non riuscendo a trovare, ancora, una propria dimensione e riconoscibilità. Prova ne è che, per esempio, una proposta (che non condivido) di realizzare un’aeroporto in zona, veniva denominata “Aeroporto delle Eolie”…!

Questo ci fa capire il gran lavoro che questo comprensorio deve ancora fare alla ricerca di un proprio brand su cui costruire una riconoscibilità da esportare con un Marchio d’area che come GAL abbiamo avviato quale strumento di rete e promozione delle aziende e dei comuni.

E’ questo il materiale su cui il GAL lavora, quello che il GAL Tirrenico ha cercato e cerca di fare con la Strategia proposta, ma il percorso non può certo esaurirsi nel periodo di una Programmazione, peraltro, sofferta e azzoppata da crisi pandemiche e guerre mondiali alle porte dell’Europa.

Il GAL Tirrenico MMB, nato a metà 2016 rappresenta, a differenza di quasi tutti gli altri GAL della Sicilia alcuni dei quali giunti al quinto periodo di Programmazione Comunitaria, la prima esperienza L.E.A.D.E.R., per tutti i comuni che lo costituiscono. Altri GAL, costituiti anch’essi in questo periodo di Programmazione, hanno avuto il vantaggio di formarsi dalla fusione e/o scioglimento/variazione di GAL già esistenti con territori adusi alla Programmazione LEADER, cioè alla consapevolezza che fare sistema, stare assieme, fare fronte comune è vincente per un territorio che dovrebbe ragionare in termini di area vasta e non per singole realtà municipali.

Anche  questo é un aspetto cospicuo da tenere in conto per una valutazione obiettiva dello stato di attuazione di una Strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo. Valutazione, che ovviamente non condividiamo, viene basata sulla competizione, su una specie di gara tra territori, mettendo in parallelo, sullo stesso piano il tema dello sviluppo, che è crescita di funzioni e capacità, con il termine crescita, che è l'accrescimento fisico, un aumento delle dimensioni di un sistema.

Tra le tante attività che ci interessano, ci pregiamo di avere svolto tanto lavoro per dare opportunità altre, per fare riconoscere all’esterno e in un’altra maniera nuova, sostenibile ed inclusiva il comprensorio della “Piana del Longano” e che il GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi (dalla sua formazione, con il suo piano di azione, con la sua visione e la sua attività) sottende.

Tra queste meritano di essere segnalate: 

- sottoscrizione Accordo Quadro per la nascita della “Rete Cultura Sicilia”  tra  Assessorato Regionale dei BBCC e Identità Siciliana della Sicilia e tutti i GAL della Sicilia in attuazione della Delibera di GR n.46/2019 di cui è stato promotore. 

- accordo con il Parco Archeologico di Tindari per la sottoscrizione di convenzione ex L. 241/90 per la costituzione del Distretto Tirrenico di Cultura Rurale;

- Capofila promotore per la costituzione del Distretto Produttivo del Florovivaismo di Sicilia;

- È soggetto capofila del Comitato Proponente, art. 26 L.R. 98/81, per il Parco Naturalistico Regionale dei Monti e Borghi Peloritani;

- ha avuto l’attenzione e la visita dell’Ufficio UNESCO in Italia di Venezia, dott. Matteo Rosati, della Cattedra Unesco per la “Pianificazione urbana e regionale per lo sviluppo locale sostenibile” dell’UNIFE retta dal Prof. Paolo Ceccarelli, della Cattedra Unesco di “Patrimonio e Rigenerazione Urbana” dell’UNI Venezia retta dal compianto Prof. Arch. Enrico Fontanari;

- il GAL Tirrenico è stato presentato alla Conferenza Internazionale HABITAT III sull’ambiente tenutasi a Chito nel 2018, quale Presidio Ambientale Tipicodal Prof. Ceccarelli;

- ha lanciato la proposta per il riconoscimento della lavorazione vivaistica tirrenica a Patrimonio Immateriale UNESCO, in corso;

- ha definito con un concorso pubblico, il Marchio d’Area del Comprensorio Tipico Tirrenicoquale strumento di rete e promozione delle aziende e dei comuni;

- ha avviato il 1° Festival per lo Sviluppo Sostenibile del territorio siciliano, con le “Giornate della Cultura”, assieme al compianto Ass. Reg. BBCC Prof. Sebastiano Tusa.

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domenica 18 agosto 2024

il Gal Madonie

Viaggio nei 23 GAL della Sicilia,

 iniziamo dal GAL Madonie

I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono partenariati tra rappresentanti locali, pubblici e privati, creati per favorire lo sviluppo delle aree rurali, finanziati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, attraverso il PSR 2014-2022.
              Così come contemplato dai Reg.UE. tutti gli interventi realizzati attraverso il PSR 2014-2020 e PSP 2023-2027 e comunque tutti gli interventi  attuati dall'Assessorato Agricoltura, (finanziati direttamente o indirettamente)   debbono  essere accompagnati da adeguate azioni di informazione, comunicazione e diffusione dei risultati concreti raggiunti 

               Come è noto tutti I finanziamenti che provengono tramite i fondi  europei e/o nazionali e regionali (finanziati con le tasse che i contribuenti europei pagano) servono per sostenere l’agricoltura rafforzandone la competitività sui mercati, migliorandone la qualità, salvaguardando l’ambiente, gestendo il territorio, creando nuove occasioni educative, turistiche, culturali.

                 Questo impegno va a vantaggio dell’intera collettività, attraverso i cibi che consumiamo, l’ambiente che ci circonda, le risorse naturali che ci aiutano a vivere. E’ importante quindi che non solo il mondo agricolo, ma anche i cittadini sappiano quali sono questi interventi, per quali scopi vengono finanziati, quali opportunità concrete offrono a tutti.

                Trentaquattro comuni, tra Palermo, Caltanissetta ed Enna, per un territorio prevalentemente costituito da aree rurali e aree rurali interne, con zone costiere, collinari e montane, alcune delle quali sono patrimonio dell’Unesco, con specificità ambientali, culturali, agrarie e zootecniche. Il Gal Isc Madonie, nato nel 1998 è tra i 23 Gruppi di azione locale siciliani. E’ opportuno ricordare che i Gal svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo del territorio, specialmente nelle aree rurali. Essi sono partenariati locali composti da rappresentanti degli interessi socio-economici sia pubblici che privati, il cui compito principale è elaborare e attuare una strategia di sviluppo locale partecipativo, sostenuta da fondi europei.

“Sul nostro territorio – afferma   Dario Costanzo, direttore del Gal – abbiamo comuni costieri, nella zona che va da Termini Imerese a Pollina, quelli collinari delle basse Madonie, quelli più a sud che guardano verso i Sicani, quelli montani che rappresentano la parte centrale del territorio e fanno parte del Parco regionale delle Madonne e del Geopark madonne che è patrimonio Unesco. Si tratta di un territorio ricco di emergenze di tipo ambientale, culturale, agrario, con moltissime aziende agricole e zootecniche che in questo periodo cercano di portare avanti le loro attività nonostante le difficoltà. Tra queste abbiamo anche frigomacelli, numerosi caseifici, oleifici, e cantine”.

Il Gal Madonie, è ricco di prodotti tipici, Dop, Igp, presidi Slow Food, Deco, anche in virtù di grande biodiversità colturale e su questo il Gruppo di azione locale sta investendo. “Questa biodiversità agraria e colturale – spiega Costanzo – rappresenta un valore che viene riconosciuto anche dal PSP. Come? Oggi gli agricoltori definiti custodi, quelli che tengono in vita le cultivar in via di estinzione, ricevuto un pagamento e questo permette di valorizzare il loro lavoro”.

 

Tra queste specie la fagiola badda, l’arancia biondo di Scillato, l’albicocco di Scillato, la manna da frassino, il peperone di Polizzi detto anche pipio, i grani antichi delle Madonie, il Ficodindia di Roccapalumba. “Una ricerca fatta dal prof. Rosario Schicchi dell’Università di Palermo – aggiunge Costanzo – ha evidenziato che sul nostro territorio c’erano 70 cultivar di pere diverse e 40 di mele, oggi uno dei progetti che stiamo portando avanti prevede il censimento di questi prodotti”.

Fagiola Badda

Il territorio è anche fatto di uomini e donne che portano avanti tradizioni, e il Gal ha ottenuto il riconoscimento per Giulio Gelardi, come cultore della manna di Pollina e Castelbuono. “La sua esperienza è fatta di studi e di innovazione – racconta Costanzo – e il suo sapere l’ha trasmesso ai più giovani, mantenendo viva la cultura della manna che in passato dava da vivere a moltissime famiglie. Lui oggi ha e lui non solo ha effettuato studi e portano innovazione, ma le ha anche trasmesse ai giovani, ha mantenuto viva questa cultura della manna che prima dava da vivere a tante famiglie”.

Il Gal, naturalmente, copre anche il settore del turismo rurale, inteso come turismo esperienziale, di relazione, non di massa. Si tratta di un turismo che è culturale, religioso, per famiglie, sportivo, ambientale, archeologico, basti pensare in questo caso al parco archeologico di Himera. “Grazie ai progetti Regia – dice ancora Costanzo – stiamo investendo sulla valorizzazione di percorsi enogastronomici. Siamo sede de le strade del vino sui percorsi della targa Florio, e ancora il Geopark, le vie dell’olio, ed è nostra intenzione fare una banca del vino e una dell’olio”

martedì 30 luglio 2024

Gal Madonie e i Borghi GeniusLoci De.Co.

nucciatornatore



E'  nelle Madonie il più alto numero di 

Borghi GeniusLoci De.Co. della Sicilia

L’istituzione dei Borghi GeniusLoci De.Co  non deve essere visto, né come una gara di Formula 1,  né una corsa ad ostacoli, ma un modello che preveda il coinvolgimento e la condivisione della comunità e dei cittadini, per la valorizzazione dell’identità e delle unicità dei territori.

Il percorso

dei Borghi GeniusLoci De.Co 

  è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013 di Roma. Il format è stato presentato inoltre :   * VALORE PAESE economia delle soluzioni, organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia; * Premio nazionale Filippo Basile dell’AIF * XXVI Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori di Palermo * Al Claster Biomediterraneo Expo 2015 nello spazio del Gal Madonie


 Mentre nell’ambito del progetto di  cooperazione transnazionale “Prodotti Tipici e Dieta mediterranea”,dell'Approccio LEADER,  4 gal siciliani (Madonie, Sicani, Metropoliest e Natiblei), 1 gal emiliano romagnolo (L‘altra Romagna), 1 gal bulgaro (Chirpan)  è stato avviato il percorso  della lurss.onlus, coordinato dal Dario Costanzo, responsabile di piano del Gal Madonie
  
                                La Denominazione Comunale è un processo culturale, non è un marchio di garanzia di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione/evento al luogo storico di origine.
In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni, e i regolamenti, mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo (DOP, IGP, DOC, ect) sono perfettamente inutili.
Le De.Co. (Denominazione Comunale) nascono da una idea semplice, del grande Luigi Veronelli che così le spiegava: “ attraverso la De.Co. il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità”  
terroir, termine francese, preferiamo il latino genius loci, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile.

                                L’ effetto GeniusLoci,   afferma Nino Sutera  Innovation brokers  e ideologo del percorso, è la capacità che deve avere un territorio, di « produrre », grazie al saper fare dell’uomo che possiede il gusto del territorio nel quale riconosce in modo permanente la singolarità ed il valore.
Mentre i contenuti innovativi sono:  l’originalità, dal latino oriri, derivare, non solo da un punto di vista topografico, ma culturale, vuol dire non distorcere la voce  del territorio di provenienza.
La naturalità, produrre senza interventi estranei all’azione del territorio.
L’Identità  dal latino Idem, uguale che non cambia nel tempo, quindi facilmente riconoscibile, perché è il senso del luogo.
Infine  la specificità, nel significato dato da Max Weber nel 1919 di qualcosa facilmente riconoscibile per le sue caratteristiche originali (un dolce, un piatto, un evento una tradizione)
Per garantire la sostenibilità del percorso occorrono dei principi inderogabili e non barattabili, innanzitutto  la storicità e l'unicità, l’interesse collettivo, condiviso e diffuso e a burocrazia zero.  Il mito che circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti importanti che collocano l’idea del Borgo GeniusLoci  De.Co. all’interno di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali.  









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