martedì 4 giugno 2024

Acqua per l’agricoltura in Sicilia

 

 Prof. Salvatore Barbagallo

Ordinario di Idraulica Agraria 

Università di Catania

 


                                La siccità che ha colpito la Sicilia negli ultimi due anni ha reso di grande attualità e rilevanza l’approvvigionamento idrico in agricoltura. I problemi che occorre affrontare riguardano la gestione delle acque a livello consortile e la gestione a livello aziendale.


A livello consortile l’Assessorato Agricoltura della Regione Siciliana ha promosso  la realizzazione (in corso) di opere di approvvigionamento e di distribuzione di oltre 220 milioni di euro. Inoltre ha redatto il  Piano Idrico Nazionale approvato dal MIT per oltre 800 milioni di euro.

A livello consortile i principali interventi che risulta necessario realizzare con estrema urgenza riguardano inoltre:

·        La elaborazione e l’attuazione di un piano di mitigazione della siccità;

·        La verifica delle scelte adottate circa l’attuale destinazione e allocazione delle risorse idriche e la elaborazione di un “Piano delle irrigazioni”;

·        Il ripristino della funzionalità delle opere di sbarramento dei grandi serbatoi;

·        Il completamento dei collaudi dei serbatoi non ancora in pieno esercizio e la regolarizzazione delle concessioni di derivazione delle acque;

·        Un massiccio intervento di manutenzione straordinaria delle reti di adduzione e distribuzione;

·        Una attività di integrazione delle fonti collettive di approvvigionamento con fonti aziendali (già largamente utilizzate dagli agricoltori per sopperire alla carenza di risorse collettive);

·        L’attuazione della normativa tecnica per l’impiego in agricoltura delle acque reflue urbane.

Occorre inoltre rilanciare l’azione della bonifica come mezzo permanente di difesa, conservazione, tutela e valorizzazione del suolo, di utilizzazione delle acque e difesa dalle acque e di salvaguardia dell’ambiente. E’ necessario rafforzare, anche con provvedimenti straordinari, i quadri tecnici dei Consorzi di Bonifica. Occorre approvare rapidamente la riforma dei Consorzi di Bonifica in Sicilia già all’esame delle commissioni dell’ARS.

Riguardo la gestione delle acque a livello aziendale, nell’ambito delle misure 16.1 e 16.2 del PSR Sicilia 2014/22 sono stati promossi e realizzati numerosi progetti riguardanti in particolare le tecniche di irrigazione deficitaria e il trattamento e riuso delle acque reflue.

L’irrigazione deficitaria consiste nell’applicazione di volumi irrigui ridotti rispetto a quelli che garantiscono la massima produzione, consentendo una riduzione dei costi di esercizio e conseguenti incrementi del beneficio netto e della produttività dell’acqua. Tali tecniche sono state applicate nei progetti DOPCILIETNA, IRRIAP, INNOVITIS.

E’ auspicabile che le tecniche messe a punto possano essere diffuse a scala comprensoriale per conseguire una elevata efficienza irrigua e un risparmio idrico indispensabile per mitigare gli effetti delle frequenti siccità in Sicilia.

Il tema del trattamento e riuso delle acque reflue è stato affrontato nei progetti TPCbias, VITINNOVA e VITETNA promossi dal CSEI Catania. In particolare sono stati realizzati impianti a scala reale di fitodepurazione delle acque reflue agroindustriali che contribuiranno, se diffusi sul territorio regionale, a limitare i fenomeni di inquinamento e ottenere benefici per la salvaguardia della qualità delle acque superficiali e sotterranee.

 


































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