UN NUOVO PARADIGMA PER UNA GESTIONE
SOSTENIBILE DEL SUOLO E DELL’AMBIENTE
Francesca De
Donatis, Martina Pirani, Simone Tiberi
La Sicilia è una delle regioni italiane con più superfici coltivate in regime biologico ed è proprio in questo territorio che nasce il progetto di sperimentazione agricola denominato “SIC.A.RI.B”, acronimo di Sicilia Agroecologica Rigenerativa Biologica. Il progetto, che ha preso avvio nel dicembre 2023 e ha una durata di 12 mesi salvo proroghe, è finanziato dall'Assessorato Agricoltura della Regione Siciliana attraverso il PSR Sicilia 2014/2022 (fondi FEASR), bando “Sostegno per la costituzione e la gestione dei Gruppi Operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura – Sottomisura 16.1 Fase 2” Annualità 2021.
SIC.A.RI.B nasce con l’obiettivo di migliorare la qualità biologica e fisica
dei suoli agricoli siciliani, attraverso l’implementazione e l’adattamento
di tecniche e tecnologie agricole
biologiche rigenerative che si basano sull’applicazione contemporanea di
tre principi fondamentali: diversificazione
colturale, copertura costante del
suolo e minimo disturbo al suolo.
In particolar modo vengono introdotte, nei sistemi
agricoli biologici della regione Sicilia (seminativi e mandorleti), le
consociazioni colturali, le minime lavorazioni del suolo e gli inerbimenti.
Il progetto è realizzato da un partenariato composto
dalle aziende agricole Damiano (capofila), Dara Guccione Biofarm, I Locandieri Società Cooperativa
Sociale, Cusenza Salvatore Fabio, Balsi Azienda Agricola Bio di Crapanzano
Agata.
Il gruppo operativo del progetto è costituito anche
dall’ente di ricerca FIRAB (Fondazione Italiana per la
Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica) e da due aziende di consulenza:
Arca srl Benefit e Speha Fresia Società Cooperativa.
Il progetto, per giungere agli
obiettivi prefissati, si articola in 5 azioni mirate che vanno
dall’implementazione del modello agricolo biologico rigenerativo nelle aziende
del partenariato, al monitoraggio dei suoi effetti su suolo e biodiversità,
alla verifica della sua pertinenza rispetto agli indirizzi di politica agricola
comune, fino alla più ampia divulgazione e condivisione dell’innovazione e,
infine, alle attività trasversali di coordinamento e project management.
Il partenariato si aspetta che le
prove sperimentali dimostrino la sostenibilità economica del sistema biologico
rigenerativo, diano prova dell’elevata circolarità dei nutrienti in tale
modello innovativo e forniscano evidenza dell’incremento della biodiversità
funzionale. Si auspica inoltre una maggiore consapevolezza degli agricoltori
del gruppo operativo sugli effetti dell’innovazione sulla qualità del suolo,
sui servizi ecosistemici e sugli aspetti economici.
In definitiva
le aspettative del progetto coincidono con la messa a punto, nel territorio
siciliano, di un modello produttivo agricolo efficiente ed economicamente
sostenibile per un’agricoltura di valore, che consenta agli addetti ai lavori
di tutelare e migliorare la fertilità biologica naturale del suolo agricolo
incrementando la biodiversità funzionale dell’agroecosistema e le rese
produttive delle aziende agricole biologiche.
Del resto, sono numerose le implicazioni positive che il progetto porta con sé: non da ultimo, va ricordato il contributo attivo dell’agricoltura biologica rigenerativa nel processo di sequestro di carbonio e nella mitigazione del cambiamento climatico.
Nell'ambito del progetto si sta valorizzando anche
l’approccio del “Living lab”,
attuando processi di co-creazione di conoscenze mediante momenti di confronto e
dialogo tra aziende, ricerca, pubblica amministrazione e gruppi di interesse
locale. L’ultima iniziativa di animazione del Living Lab siciliano si è svolta
il 23 maggio scorso presso l'Azienda Agricola Dara Guccione Biofarm ad Alia in provincia di Palermo.
L’incontro è stato l’occasione per condividere opinioni e risultati, seppur preliminari, delle attività condotte presso le aziende partner, rappresentando un momento partecipativo per la programmazione delle attività successive.
Il prossimo appuntamento da non perdere è previsto per
il 4 luglio presso l’azienda agricola I Locandieri Società Cooperativa Sociale a Castelvetrano, in
provincia di Trapani: attraverso una sessione dimostrativa in campo, i partner
di progetto presenteranno la prova di consociazione colturale frumento duro e
cece.
Per partecipare registrarsi QUI
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