domenica 27 ottobre 2024

“Insula Dulcis, storia dello zucchero in Sicilia tra il XIV e il XV secolo”

 

Grande successo e partecipazione di pubblico per il convegno; “Insula Dulcis, storia dello zucchero in Sicilia tra il XIV e il XV secolo”, tenutosi presso il Palazzetto della Cultura "Giusto Sucato" di Misilmeri. L’evento, promosso dall'Associazione Culturale SiciliAntica, in collaborazione con il Comune di Misilmeri, il Comune di Acquedolci e l'Assessorato all'Agricoltura della Regione Siciliana, ha rappresentato un’occasione preziosa per riscoprire e approfondire il ruolo cruciale che la coltivazione della canna da zucchero ha avuto nella storia economica e culturale della Sicilia.

L’apertura del convegno è stata segnata dai saluti istituzionali dell’assessore del Comune di Misilmeri, Agostino Cocchiara, e dell’assessore del Comune di Acquedolci, Enrico Caiola, che hanno sottolineato l’importanza di valorizzare le tradizioni agricole siciliane e di promuovere eventi che favoriscano la conoscenza storica e il legame con il territorio. Il convegno introdotto e moderato dall’avv. Debora Falletta ha visto la partecipazione di esperti e storici, tra cui i professori Francesco Maria Raimondo e Marco Giammona, il dott.Pietro Proietto e il dott.Nino Sutera. Le loro presentazioni hanno offerto uno sguardo approfondito sullo sviluppo storico e agricolo della coltivazione della canna da zucchero. Graditissima anche la presenza ai lavori del prof.re Antonino Morreale autore del libro Insula Dulcis e del vivaista dott. Natale Torre, Agronomo pioniere dell'introduzione dei frutti tropicali in Sicilia.

Uno dei momenti più coinvolgenti dell’intera giornata è stato senza dubbio la dimostrazione pratica della spremitura della canna da zucchero, realizzata da Paolo Salanitro e Benedetto Rotelli. Con l’utilizzo di tecniche tradizionali, i due esperti hanno permesso ai partecipanti di osservare da vicino il processo antico di estrazione del succo di canna, regalando un’esperienza concreta e immersiva delle pratiche agricole del passato. Si ringrazia l'arch. Giovanni Cusmano di Trappeto, per aver portato alcuni culmi di Canna da Zucchero della sua coltivazione sperimentale.


Questa dimostrazione ha dato vita a un vero e proprio viaggio nel tempo, sottolineando quanto l’artigianalità e la conoscenza pratica abbiano plasmato la cultura agricola siciliana. La presenza attiva di una delegazione degli alunni della scuola professionale TED di Misilmeri e degli studenti dell'Istituto Superiore "Centro Lingue" di Misilmeri ha arricchito ulteriormente l’evento favorendo l'interazione tra le giovani generazioni e le tradizioni storiche locali.




L'Associazione SiciliAntica desidera ringraziare tutti i partecipanti e, in particolare, Enrico Venturini, responsabile del Palazzetto della Cultura "G. Sucato", per la preziosa collaborazione e il supporto logistico offerti durante l’intera organizzazione dell’evento. Un ringraziamento speciale va anche al ristorante didattico TED per il delizioso coffee break, preparato e servito con grande cura e professionalità dagli studenti della scuola professionale di ristorazione.
L'evento ha gettato le basi per un percorso di riscoperta delle tradizioni agricole della Sicilia, con un occhio di riguardo alla valorizzazione futura della canna da zucchero.

giovedì 24 ottobre 2024

Rapporto ASviS 2024

 

“Coltivare ora il nostro futuro L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Rapporto ASviS 2024”

 


Il Rapporto ASviS 2024 esamina la condizione mondiale sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs, Sustainable Development Goals). Per il nostro Paese si riscontrano peggioramenti per 5 Goals: 1(povertà), 10(disuguaglianze), 15(ecosistemi terrestri), 16(governance) e 17(partnership). Miglioramenti consistenti si evidenziano per: 3(salute), 4(educazione), 5(genere), 6(acqua e sistemi igienico-sanitari), 9(innovazione) e 12(economia circolare). Il Rapporto ASviS indica la strada da seguire, facendo riferimento anche all’UE e al suo ruolo di guida, attraverso le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per stimolare la transizione verde e digitale.

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mercoledì 23 ottobre 2024

Giornata Dimostrativa di Campagna del progetto DRAPE

 


 Un'iniziativa volta a promuovere l'innovazione in agricoltura attraverso la formazione e l'applicazione di pratiche sostenibili. L'evento, parte dell'Azione 9 del progetto, ha avuto come obiettivi principali l'addestramento dei partecipanti all'uso di nuove tecnologie, l'implementazione di protocolli di agricoltura conservativa e l'approfondimento della produzione di idromele.  




La giornata si è svolta nella località di C.da Porcheria, dalle 9:30 alle 13:30, con un'attenzione particolare rivolta alla specie mellifera Robinia pseudoacacia, nota per le sue eccellenti qualità nella produzione di miele. L'evento ha visto la partecipazione di studenti dell'Istituto Professionale Alberghiero, accompagnati dalla Prof.ssa Rosa Puglisi, e dell'Istituto Comprensivo Alia – Roccapalumba – Valledolmo, sotto la guida del Prof. Antonino La Mendola. Questa combinazione di partecipanti ha creato un'interessante sinergia tra il mondo agricolo e quello dell'ospitalità e della ristorazione, dimostrando come l'innovazione agricola possa avere un impatto positivo anche in altri settori.

Tra i presenti, spiccavano il Sig. Andrea Cirrito dell'azienda Nettare di Sicilia, capofila del progetto DRAPE, e il Sig. Giuseppe Leone insieme alla Dott.ssa Rosalia Drago, rispettivamente referente e responsabile della Fattoria Didattica Ruralia. La Dott.ssa Drago ha aperto l'evento con una breve introduzione, sottolineando l'importanza della collaborazione tra agricoltori, educatori e ricercatori per il successo del progetto.

La mattinata è proseguita con una serie di presentazioni tecniche che hanno approfondito vari aspetti del progetto DRAPE. Inizialmente, si è discusso dell'importanza della formazione continua per il personale coinvolto nel progetto, evidenziando come l'adozione di nuove tecnologie e pratiche agricole richieda un costante aggiornamento delle competenze. Successivamente, si è parlato dell'applicazione di protocolli di agricoltura conservativa, mostrando come queste pratiche possano rappresentare un'alternativa sostenibile all'agricoltura tradizionale. Infine, si è esplorato il tema della fermentazione del miele, un processo innovativo che apre la strada alla creazione di nuovi prodotti come l'idromele, ampliando così le opportunità per gli apicoltori.

Uno dei momenti più coinvolgenti della giornata è stato quando il Sig. Andrea Cirrito ha mostrato dal vivo il funzionamento di un'arnia didattica, spiegando come le api producono il miele. I partecipanti hanno avuto l'opportunità di assaggiare il miele direttamente dai telaietti appena estratti dalle arnie, un'esperienza che ha reso tangibile l'importanza delle tecniche innovative presentate. Cirrito ha poi illustrato l'attività della sua azienda, Nettare di Sicilia, raccontando le varie fasi di produzione dell'idromele e condividendo le sfide e le soddisfazioni di questo lavoro.

La giornata si è conclusa con un dibattito aperto che ha coinvolto studenti, professori e relatori, permettendo uno scambio di idee e impressioni sui temi trattati. A seguire, i partecipanti hanno potuto degustare il miele prodotto dall'azienda Ruralia, insieme ad altri prodotti locali, un momento conviviale che ha ulteriormente sottolineato il legame tra tradizione e innovazione.

Purtroppo, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, non è stato possibile effettuare la prevista visita in campo del dispositivo sperimentale dedicato alla Robinia pseudoacacia. Tuttavia, l'evento ha raggiunto pienamente i suoi obiettivi, dimostrando l'importanza di un approccio integrato all'innovazione agricola. La giornata si è conclusa nei tempi previsti, lasciando nei partecipanti una chiara comprensione del potenziale delle pratiche sostenibili e delle tecnologie innovative per il futuro dell'agricoltura.


Giornata Dimostrativa di Campagna presso azienda Red Shell

 


  Nella suggestiva cornice di Marsala (TP), si è svolta una giornata dimostrativa di campagna, un evento chiave nell’ambito del progetto DRAPE, che ha visto la partecipazione di studenti, docenti, esperti agricoli e rappresentanti istituzionali. Organizzata presso l’azienda agricola Red Shell s.s.a., questa giornata ha avuto come focus principale le azioni 2 e 3 del progetto, riguardanti rispettivamente l’addestramento e l’introduzione delle innovazioni tecnologiche ai diversi partner, e l’applicazione di protocolli di coltivazione basati su pratiche virtuose, particolarmente legate all’agricoltura conservativa.

 

Contesto e Obiettivi dell’Evento

L’azienda Red Shell, situata in C.da Santo Padre delle Perriere, è stata scelta come sede per l’evento grazie al suo impegno verso l’agricoltura sostenibile e innovativa. L’iniziativa si è svolta presso i locali messi a disposizione dal Caseificio Impiccichè, vicini ai campi sperimentali coltivati con specie officinali mellifere, come Salvia rosmarinus, Coriandrum sativum e Phacelia tanacetifolia. Queste piante non solo contribuiscono alla produzione di miele di alta qualità, ma supportano anche la biodiversità, fornendo nutrimento agli insetti impollinatori.

L’obiettivo della giornata era duplice: da un lato, sensibilizzare i partecipanti sull’importanza dell’innovazione in agricoltura attraverso la formazione continua e l’introduzione di nuove tecniche; dall’altro, mostrare in pratica come l’agricoltura conservativa possa rappresentare un’alternativa sostenibile ed efficace rispetto alle pratiche tradizionali.

Partecipanti e Presenze Istituzionali

L’evento ha registrato una partecipazione significativa, coinvolgendo due classi dell’Istituto Agrario di Marsala, rispettivamente una quarta e una sesta, accompagnate dai loro insegnanti. La presenza di giovani studenti ha sottolineato l’importanza della formazione e dell’educazione alla sostenibilità, elementi chiave per il futuro del settore agricolo.

Tra le figure istituzionali di rilievo, spicca la presenza dell’assessore all’agricoltura del comune di Petrosino, Caterina Marino, che ha manifestato il sostegno delle amministrazioni locali alle iniziative del progetto DRAPE. Anche i rappresentanti dell’azienda Red Shell, Giuseppe Scavone e Jessica Scavone, hanno avuto un ruolo centrale, illustrando le attività aziendali e l’impatto positivo delle innovazioni introdotte grazie al progetto.

Inoltre, il team del CREA, composto dalla Dr.ssa Maria Carola Fiore, Dr.ssa Silvia Lazzara e Dr.ssa Aliotta Lorena, ha contribuito con approfondimenti scientifici e tecnici, fornendo ai partecipanti una panoramica dettagliata dei risultati delle sperimentazioni in corso.

Le Presentazioni Tecniche

Il cuore della giornata è stato rappresentato dalle presentazioni tecniche, suddivise in quattro sessioni principali, ognuna delle quali ha trattato un aspetto specifico del progetto DRAPE:

  1. Azione 2 – Formazione del personale alle innovazioni del progetto DRAPE: In questa sessione, si è discusso dell’importanza di un addestramento mirato per il personale coinvolto nel progetto. È stato sottolineato come l’introduzione di nuove tecnologie e pratiche agricole debba essere accompagnata da una formazione continua, per garantire un’implementazione efficace e un miglioramento costante delle competenze.
  2. Azione 3 – Applicazione di protocolli di coltivazione conservativa: Questa parte della giornata è stata dedicata alla presentazione di protocolli innovativi di coltivazione, basati su pratiche di agricoltura conservativa. Si è discusso di come queste tecniche, che mirano a preservare la fertilità del suolo e a ridurre l’impatto ambientale, possano rappresentare un’alternativa sostenibile alle pratiche tradizionali.
  3. Azione 5 – La fermentazione del miele: tecniche innovative e creazione di nuovi prodotti: La terza presentazione ha esplorato il processo di fermentazione del miele, una tecnica innovativa che apre la strada alla creazione di nuovi prodotti alimentari di alta qualità. È stato illustrato come il progetto DRAPE stia promuovendo l’adozione di queste tecniche tra i produttori locali, con l’obiettivo di diversificare l’offerta e migliorare la competitività del settore apistico.
  4. Attività svolta dall’azienda Red Shell negli anni 2022, 2023, 2024: L’ultima sessione ha offerto una panoramica delle attività svolte dall’azienda Red Shell negli ultimi tre anni, con particolare attenzione all’introduzione di nuove specie officinali mellifere. Questa presentazione ha messo in luce i progressi fatti grazie al progetto DRAPE e ha mostrato come l’azienda stia diventando un modello di riferimento per l’agricoltura innovativa in Sicilia.

Al termine delle presentazioni, è stato aperto un dibattito tra i partecipanti, che ha permesso di approfondire le tematiche trattate e di scambiare opinioni ed esperienze. I partecipanti hanno espresso grande interesse per le innovazioni proposte e si sono mostrati desiderosi di applicare queste conoscenze nelle loro realtà lavorative e formative.

martedì 22 ottobre 2024

Innovazione Didattica e Sostenibilità: Insegnare la PAC con il PAC GAME

 Insegnare la Politica Agricola Comune (PAC) o, meglio, informare e sensibilizzare gli studenti sulle possibilità offerte dal sostegno pubblico per avviare, consolidare o modernizzare una attività di tipo agricolo o rurale rappresenta una sfida complessa, che richiede tecniche di trasferimento delle informazioni adeguate e che permettano di attirare l'attenzione degli studenti su temi a loro spesso non conosciuti. Questa è stata la sfida che il Centro di ricerche Politiche e Bioeconomia del CREA ha colto nell'ambito delle attività "Eccellenze rurali".

 


 
L'occasione di sperimentare una nuova modalità di informazione e di didattica sulla PAC si è verificata grazie al coinvolgimento del CREA all'interno del Piano "RiGenerazione Scuola", che è il Piano del Ministero dell'Istruzione, attuativo degli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU, pensato per accompagnare le scuole nella transizione ecologica e culturale.Il team del CREA PB ha individuato nei cosiddetti serious game lo strumento che permettesse agli studenti di apprendere in maniera attiva e ha proceduto a costruire uno specifico gioco didattico sulla politica agricola: PAC_GAME. Si tratta di un gioco da tavolo con l'obiettivo di gestire un'azienda agricola sostenibile, ricorrendo agli interventi offerte dalla PAC e affrontando le sfide di mercato e climatiche che si possono incontrare.
Il documento presenta non solo il gioco e le modalità per giocarlo, ma inquadra anche l'approccio della gamification legato alla ricerca in agricoltura. Inoltre, fornisce tutti i format di base che possono essere utilizzati per costruire una versione di PAC_GAME vicina ai diversi territori italiani, personalizzando i sistemi produttivi, gli interventi possibili e gli eventi da affrontare.

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lunedì 21 ottobre 2024

Dialoghi ANARSIA

                                                                                     NinoSutera *

All'evento Dialoghi ANARSIA - esperienze e conoscenze a confronto, che si è svolto in Toscana, hanno preso parte  rappresentanti del MISAF, della Rete Rurale, della Rete interregionale, degli Assessorati Regionali all'Agricoltura,  delle Agenzie, e chiaramente di ANARSIA che ha organizzato in maniera impeccabile le tre giornate.


Qualche anno addietro a  Milano  la sottoscrizione dell’atto formale   dell’Associazione Nazionale Agenzie Regionali per lo Sviluppo e l’Innovazione Agronomiche Forestali (ANARSIA).   L’Associazione ha   sede legale a Legnaro (Pd) presso   Veneto Agricoltura, con la partecipazione  di 
AVISP – Veneto Agricoltura, Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario;

ALSIA – Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura;

ARSARP – Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo, Rurale e della Pesca (Regione Molise);

ARSIAL – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio;

ASSAM – Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche; 

ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (Regione Lombardia). 

Obiettivo principale di ANARSIA è la condivisione delle reciproche competenze nell’ambito di progetti interregionali incentrati su tematiche agricoleforestali e della pesca.  

In Sicilia da diverso tempo l'Assessorato Regionale all'Agricoltura, ha affidato le tematiche che oggi vanno sotto il nome di AKIS, agli enti strumentali della Regione, costituiti dai Consorzi di Ricerca, Istituto Zootecnico, Stazione Sperimentale di granicoltura, Esa,  IRVOS , e ai beneficiari delle misure 1-2 e 16 

La definizione maggiormente condivisa di sistema della conoscenza e dell’innovazione per l’ambito agricolo (inteso in senso esteso anche alle foreste e alla prima trasformazione) è quella utilizzata da un documento OCSE del 2012: “Il Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura è un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l’innovazione in agricoltura”. 

L'iniziativa dell' Associazione Nazionale Agenzie Regionali per lo Sviluppo e l’Innovazione Agronomiche Forestali (ANARSIA) contribuirà ad individuare un nuovo percorso del Sistema della conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura in Sicilia, con l'obiettivo di valorizzare i risultati acquisiti, le professionalità specifiche già formate, i servizi già posti in essere,  definendo possibilmente  in un unico soggetto attuatore, ruoli e competenze, proprio come per esempio hanno fatto in altre regioni,  per meglio assecondare le esigenze del mondo rurale, ma sopratutto erogare un servizio reale a favore dell'aziende agricole, su tutto il territorio rurale  regionale. 
Chi si candida a fare parte di questi processi, che non hanno niente a che fare con mere pratiche burocratiche,  debbono possedere una storia, una reputazione, una professionalità  riconoscibile e spendibile, sul territorio rurale. 
L’olandese Roeling già negli anni ’80 sottolineava come la conoscenza agricola non fosse un patrimonio dell’accademia o dei centri di ricerca, ma sia il combinato di una miriade di detentori di conoscenze che interagiscono, il cosiddetto Sistema di Conoscenze e Innovazione Agricola. Le crisi dell’agricoltura convenzionale, gli effetti collaterali della rivoluzione verde, l’inquinamento, etc. hanno spinto a teorizzare e praticare forme partecipative di ricerca applicata (ovviamente non di base), in cui le conoscenze degli agricoltori sono valorizzate. La necessità di percorrere vie nuove e diverse (il recupero della biodiversità, l’agricoltura biologica, l’agricoltura sociale, la vendita diretta, lo sviluppo rurale multisettoriale, ecc.), unitamente alla constatazione che l’agricoltura produce anche beni pubblici (protezione del suolo, paesaggio, assorbimento CO2, habitat naturali) spinge a cercare anche nuovi modelli di divulgazione e di consulenza, che almeno in un primo momento dovrebbero essere a carico del pubblico. Ecco quindi che negli ultimi tempi, nella stampa internazionale e anche negli ambienti più market oriented (USA, Olanda, Banca Mondiale, ecc.) vi è una riscoperta del ruolo pubblico nella divulgazione e consulenza, Si parla sempre di più di tecnici che siano animatori o facilitatori, che favoriscano la formazione di gruppi e di reti, collegando ricerca, pratica e istituzioni, stimolando così una crescita “dal basso verso l’alto” e la messa a punto di innovazioni appropriate (tecniche, organizzative, individuali e di gruppo, etc.). 

                                           *





sabato 19 ottobre 2024

Quadro attuale dell'agricoltura italiana e cambiamenti tra i censimenti del 2010 e del 2020


Lo studio del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo, riporta i cambiamenti avvenuti nel decennio tra i due censimenti generali dell'agricoltura (CAG) del 2010-2020.

I risultati hanno mostrato una elevata correlazione positiva tra investimenti innovativi e dimensioni delle aziende agricole e una correlazione media ma positiva anche con l'intervallo di età dell'imprenditore e il titolo di studio. Si evidenzia che il settore agricolo in Italia non è omogeneo tra le regioni del nord, del centro e del sud. I risultati sono di grande interesse per gli economisti e per i decisori politici, perché contribuiscono a identificare gli elementi strategici delle aziende e dei territori che necessitano di promuovere lo sviluppo economico e sociale, inoltre forniscono spunti di riflessione sull'efficacia della strategia di sviluppo della PAC UE 2023-2027 (greening e digitalizzazione) a livello regionale ed europeo. 


 REPORT

L’adattamento ai cambiamenti climatici nell’UE

 

 L’azione non sta al passo con l’ambizione. 

La Corte dei Conti Europea ha pubblicato una relazione sulle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici in risposta alla gravità dei danni verificatesi nell'UE, nel 2024. Vengono individuate una serie di raccomandazioni per migliorare l'adattamento ai cambiamenti climatici: rafforzare la rendicontazione, introducendo indicatori comuni per monitorare i progressi e superare le lacune emerse nei piani nazionali; rendere più accessibili i finanziamenti e le risorse per promuovere meglio gli strumenti dell'UE per l'adattamento a livello locale, offrendo soluzioni pratiche e assicurando finanziamenti adeguati e di lungo termine.


I Gli eventi climatici e meteorologici estremi (come ondate di calore, siccità e inondazioni) sono sempre più gravi e frequenti. Occorre quindi adattarsi con urgenza a queste condizioni climatiche. Mentre le azioni di mitigazione riducono le emissioni di gas a effetto serra, quelle di adattamento mirano ad adeguarsi ai cambiamenti climatici per ridurne gli effetti. Da sole, le azioni di mitigazione non sono in grado di prevenire gli effetti dei cambiamenti climatici, anche se riescono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. 

II L’UE ha pubblicato la sua prima strategia di adattamento nel 2013 e la successiva nel 2021, confermando di essere altamente vulnerabile ai cambiamenti climatici. In media, le perdite economiche dovute agli eventi climatici estremi nell’UE sono ammontate nell’ultimo decennio a 26 miliardi di euro l’anno. La strategia fissa l’obiettivo di rendere l’UE resiliente ai cambiamenti climatici entro il 2050, come sancito anche dalla normativa europea sul clima del 2021. Data la natura trasversale delle azioni relative all’adattamento ai cambiamenti climatici, è difficile stimare i finanziamenti dell’UE pertinenti. Tuttavia, per tale adattamento, sono stati iscritti a bilancio almeno 8 miliardi di euro nel periodo 2014-2020 e 26 miliardi di euro nel periodo 2021-2027. 

III L’obiettivo del presente audit era valutare il quadro e i finanziamenti dell’UE per l’adattamento ai cambiamenti climatici e il modo in cui fronteggiano gli effetti di tali cambiamenti nell’Unione. La Corte ha verificato se le strategie e i piani nazionali e dell’UE fornissero un quadro solido per l’adattamento ai cambiamenti climatici e se prevedessero sistemi di rendicontazione e un’opera di sensibilizzazione a livello locale riguardo a strategie, piani e strumenti dell’UE. La Corte ha anche analizzato se una selezione di progetti di adattamento del periodo 2014-2020 realizzati nell’UE abbia contribuito efficacemente all’adattamento ai cambiamenti climatici. L’estensione dell’audit non comprendeva le azioni e il sostegno dell’UE all’adattamento ai cambiamenti climatici al di fuori dei suoi confini. 

IV La Corte ha deciso di effettuare l’audit in considerazione dell’alta priorità del tema e della sua rilevanza. Con le constatazioni e raccomandazioni formulate, la Corte intende fornire un contributo utile a migliorare il quadro generale per l’adattamento ai cambiamenti climatici, al fine di fronteggiare meglio gli effetti di questi ultimi. Inoltre, con il lavoro svolto, intende aiutare l’UE a concentrare i finanziamenti su azioni mirate alle condizioni climatiche presenti e future e a promuovere soluzioni a lungo termine per l’adattamento ai cambiamenti climatici. 

 V La Corte ha constatato che il quadro generale dell’UE per la politica di adattamento è solido, pur rilevando che gli Stati membri hanno talvolta utilizzato dati scientifici obsoleti per i documenti riguardanti la strategia nazionale di adattamento. Nel complesso, i quadri di adattamento nazionali sottoposti ad audit erano coerenti con la strategia di adattamento dell’UE, anche se sono state individuate priorità contrastanti a livello settoriale e regionale. Si trattava di esigenze contrapposte di una maggiore irrigazione e di riduzione del consumo idrico. 

VI La Corte ha anche riscontrato che la rendicontazione degli Stati membri sull’adattamento ai cambiamenti climatici era insufficiente e apportava scarso valore aggiunto in termini di monitoraggio dei progressi e di sostegno alle future decisioni strategiche. Da un’indagine condotta presso 400 comuni, la Corte ha rilevato che, in gran parte, questi non conoscevano le strategie e i piani di adattamento ai cambiamenti climatici e non utilizzavano gli strumenti di adattamento dell’UE (Climate-ADAPT, Copernicus e il Patto dei sindaci dell’UE).

 VII Poiché l’adattamento è trasversale, i finanziamenti dell’UE a tal fine sono disseminati in varie altre politiche dell’Unione, che riguardano ad esempio l’agricoltura, la coesione e la ricerca. Da quanto emerso, dei 36 progetti del campione della Corte oltre la metà (19) ha affrontato efficacemente i rischi climatici, mentre 13 hanno avuto un impatto modesto o nullo in termini di aumento della capacità di adattamento e due rischiano di dar luogo a un maladattamento. Tra gli esempi di maladattamento si possono citare la promozione dell’irrigazione di un’area più vasta invece di passare a colture a minore intensità idrica; la costruzione di dighe invece di trasferire i residenti delle aree costiere a rischio di inondazione o erosione; nonché l’investimento in cannoni per l’innevamento artificiale invece di concentrarsi sul turismo durante tutto l’anno. A causa di queste debolezze, la politica e l’azione di adattamento dell’UE rischiano di non stare al passo con i cambiamenti climatici.

VIII Alla luce delle proprie constatazioni, la Corte raccomanda alla Commissione di:

 1) migliorare la rendicontazione sull’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso indicatori comuni per misurare i progressi e monitorare le debolezze individuate;

 2) sviluppare e promuovere meglio gli strumenti dell’UE per l’adattamento ai cambiamenti climatici al fine di aumentarne l’utilizzo e promuovere la condivisione delle conoscenze; 

3) far sì che tutti i progetti pertinenti finanziati dall’UE siano adattati alle condizioni climatiche presenti e future, promuovendo maggiormente soluzioni a lungo termine per l’adattamento ai cambiamenti climatici


LINK DEL DOCUMENTO

mercoledì 16 ottobre 2024

BISACQUINO CELEBRA L'AGRICOLTURA: DUE GIORNI DI FESTA TRA SAPORI E TRADIZIONI

 


Il 19 e il 20 ottobre 2024, il borgo di Bisacquino si animerà con la Fiera Agricola, un evento imperdibile per tutti gli appassionati di enogastronomia, tradizioni e cultura contadina, finanziata dall'Assessorato  Regionale all'Agricoltura.




Un weekend all’insegna del gusto!

Per due giorni, il borgo si trasformerà in un grande mercato a cielo aperto, dove produttori locali presenteranno le eccellenze del territorio: olio extravergine d’oliva, formaggi freschissimi, ortaggi di stagione, miele, birra artigianale, erbe aromatiche e tanto altro.

Un programma ricco di eventi per tutte le età!

La Fiera Agricola offrirà un ricco programma di eventi per soddisfare tutti i gusti:

  • Visita guidata all'Istituto Professionale per l'Agricoltura: Un'opportunità unica per scoprire le attività didattiche e le produzioni dell'azienda agraria scolastica.
  • Convegno sul grano duro: Un approfondimento sulle tematiche legate alla produzione cerealicola locale e alla chiusura della filiera.
  • Degustazione della Pasta Triona: Un'esperienza gustativa unica per provare il prodotto di punta del progetto sperimentale promosso dall'ESA SOPAT 66 - Bisacquino.
  • Dimostrazioni pratiche: Artigiani e agricoltori mostreranno dal vivo le tecniche di lavorazione tradizionali, dalla panificazione alla produzione del formaggio.
  • Laboratori didattici per bambini: I più piccoli potranno divertirsi imparando a conoscere i segreti dell'agricoltura e a rispettare la natura.
  • Spettacoli folkloristici: Artisti di strada e sfilate di carretti siciliani animeranno le vie del borgo.
  • Area food: Un'ampia scelta di stand gastronomici per gustare le specialità locali e lo street food.
  • Aperitivo al tramonto: Un modo piacevole per concludere la giornata, ammirando il panorama e degustando un calice di vino.

 

OTTOBR’E’ – FLORESTA 19- 20 e 26-27

 

TRA GUSTO TRADIZIONE NATURA

I PRODOTTI DELL’AGROALIMENTARE SICILIANO

NEL COMUNE PIU’ ALTO DELLA SICILIA

 


19-20 | 26-27 Ottobre’24

Ottobr’è, una manifestazione finanziata dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura,  dedicata alla promozione del settore agro-produttivo siciliano, e una iniziativa di valorizzazione dei prodotti agricoli, agroalimentari ed enogastronomici, nel comune più alto della Sicilia, dove da molti anni si svolgono iniziative ed eventi che coinvolgono produttori, trasformatori, commercianti e consumatori del settore. L’idea è quella di incentivare lo sviluppo economico ed enogastronomico della Sicilia, attraverso un programma di iniziative di animazione rurale, di sviluppo della conoscenza del territorio e delle tradizioni agricole e di trasformazione agroalimentare. Questa manifestazione si propone di sostenere le politiche di sviluppo e salvaguardia del mondo rurale, attraverso il sostegno all’economia multifunzionale in un quadro di sostenibilità, indirizzando il nostro settore agroalimentare verso un “Sistema coordinato” e integrato con gli altri settori di interesse sinergico (turismo, cultura, ambiente, sostenibilità, artigianato, salute).



Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere e far conoscere i prodotti agricoli, e agroalimentari legati al territorio, valorizzando identità, storia e cultura siciliana, ma utilizzando anche l’immagine di Floresta che a questi prodotti è fortemente legata.
In un quadro che si presenta come un insieme di realtà economiche importanti, vive e dinamiche, nonostante le varie problematiche relative. Ci proponiamo di tradurre in azioni di indirizzo la promozione della ricchezza e varietà di prodotti regionali, per esprimere meglio una cultura alimentare e gastronomica ricca di storia, cultura, paesaggi rurali e tradizioni, promuovendo innanzitutto la qualità dei prodotti siciliani. Oggi i nuovi mezzi di comunicazione online consentono di avviare percorsi promozionali a livello nazionale e internazionale con molta più semplicità ed efficacia, ma solo se si è in grado di elaborare corrette strategie di immagine e marketing.

Iniziative come questa sono fondamentali per migliorare l’immagine complessiva del comparto produttivo regionale e favorire l’approccio ai mercati con valide attività di informazione, che tengano dei bisogni dei consumatori e dell’accresciuta domanda di informazione sulle filiere di prodotto.

La manifestazione si svolgerà tra il 19 e il 27 del mese di ottobre a Floresta, il comune più alto della Sicilia, ma anche un punto di riferimento per l’immagine della ruralità, dell’agroalimentare e dell’enogastronomia legata al territorio, della Sicilia. Questo piccolo borgo rurale esercita una forte attrattiva su un numero sempre crescente di visitatori, che vengono qui alla ricerca di prodotti siciliani genuini e di qualità.

Al centro dell’iniziativa: presentazione di produttori e prodotti agroalimentari identitari rappresentativi del nostro settore agro-produttivo, incontri culturali tematici, workshop, panel di prodotto, talk-show con protagonisti ed esperti di settore, degustazioni guidate, show-cooking con alcuni dei migliori Chef siciliani, in collaborazione con l’Associazione Regionale Cuochi e Pasticceri e il CNA Sicilia (Confederazione Nazionale Artigianato). 

La manifestazione ruota attorno ai settori leader dell’agro-produzione: agricoltura, zootecnia e agro-alimentare, rappresentati dai migliori prodotti delle diverse province dell’Isola, in collaborazione con associazioni di settore e consorzi, con spazi per la cultura della ruralità e dell’artigianato, ma anche per il commercio, il turismo esperenziale, l’agriturismo, il marketing territoriale.

 

 Ottobr’è si svolgerà nel centro di Floresta, tra la piazza, il museo della civiltà contadina e  palazzo Landro-Scalisi, dov’è allestita la mostra sull’Arte dei Pastori, coi preziosi reperti della collezione Franz Riccobono, facendo risaltare le tradizioni rurali ancora vive, i sapori e gli aromi della produzione agro-alimentare siciliana d’eccellenza.

 

Incontri del Gusto, esposizioni ed esibizioni a tema, convegni e talk-show, degustazioni e show-coocking per celebrare le tipicità, il cibo e la cucina, l’olio e i fantastici Vini siciliani, le Birre artigianali, ma anche eventi culturali, artistici, mostre, esposizioni. I vari momenti della manifestazione verranno animati da interviste, riprese audio-video e fotografiche, collegamenti con canali radio-televisivi e online via web, per consentire di vivere l’iniziativa anche da remoto, in particolare i tantissimi siciliani all’estero che sono sempre più attenti – grazie al web – a tutto quello che viene proposto dalla nostra Isola, soprattutto riguardo la grande qualità dei suoi prodotti agro-alimentari.

martedì 15 ottobre 2024

L'Europa non è più il mio Paese


La Commissione europea, con il regolamento (UE) 2024/2608, introduce la possibilità di utilizzare la cellulosa in polvere e il gluconodeltalattone nei simil-formaggi da spalmare, rinominati ‘prodotti caseari a pasta molle non stagionati’. (1)

In parole semplici il latte con la segatura

Cellulosa e gluconodeltalattone

Food Additives Regulation (EC) No 1333/08 già ammetteva l’impiego di cellulosa e gluconodeltalattone – nei prodotti derivati dal latte diversi da formaggi, ricotta, formaggi fusi, dessert – alle seguenti condizioni:

– cellulosa in polvere, E 460(ii), quantum satis solo su ‘prodotti non stagionati e prodotti stagionati grattugiati e affettati’;

– gluconodeltalattone (E 575), quantum satis, solo su ‘prodotti stagionati’. (2)

 Simil-formaggi a pasta molla

Il regolamento (UE) 2024/2608 introduce però di fatto una nuova categoria di alimenti, attribuendo loro una denominazione – i ‘prodotti caseari a pasta molle non stagionati spalmabili’ – che indebitamente richiama i formaggi.

I simil-formaggi in questione sono quindi:

– latte coagulato per acidificazione diretta, senza separazione di siero, ispessito fino a diventare cremoso tramite aggiunta di cellulosa

– destinati a divenire un sostituto a basso costo dei veri formaggi freschi spalmabili, come il caprino e il quark (paste fresche spalmabili).

 Inganno europeo

L’esecutivo europeo sembra avere così eseguito gli ordini di qualche Corporation che ambisce a vendere come ‘prodotto caseario a pasta molle’ un latte ispessito con fibre di legno.

L’inganno è palese, poiché l’aggettivo ‘caseario’ – dal tardo latino ‘casearĭu(m)’ – deriva da ‘casĕus’, cioè ‘cacio‘, formaggio, che nessuno ha mai associato ai derivati del legno.

 Beffa ‘green’

La beffa è che il simil-formaggio verrà anche spacciato come più sostenibile rispetto ai formaggi autentici. Si legge infatti, nel recital 5 del regolamento, che l’uso di entrambi gli additivi

– ‘accresce quindi l’efficienza del processo di produzione, con un dispendio minore in termini di materie prime, energia e tempo’.

Note

(1) Commission Regulation (EU) 2024/2608 of 7 October 2024 amending Annex II to Regulation (EC) No 1333/2008 of the European Parliament and of the Council as regards the use of powdered cellulose (E 460(ii)) and glucono-delta-lactone (E 575) in unripened soft spreadable cheese products https://t.ly/foBd4

(2) Regolamento (CE) 1333/08, Allegato II, Parte E, categoria di alimenti 01.7.6


OTTOBRATA 2024

           

            L'evento è finanziato dalla Regione Siciliana – Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, rappresenta un'importante tappa nel cammino verso   Sicilia  "Regione Europea della Gastronomia 2025".

Zafferana Etnea, centro turistico estivo ed invernale per l'Etna, sorge a circa 600 mt. sul livello del mare, sulle pendici orientali del vulcano attivo più alto d'Europa; è meta di turisti attratti dalla spettacolarità delle sue eruzioni, di tanti villeggianti nel periodo estivo richiamati dal patrimonio artistico, monumentale e culturale, di amanti dell' escursionismo lungo i suggestivi sentieri naturali lungo il vulcano e di numerosi sciatori in inverno. Conta circa 9.250 abitanti e dista 23 Km da Catania e 24 da Taormina. Denominato "la perla dell'Etna", è immerso nel verde del Parco dell'Etna e la sua posizione permette di ammirare un incantevole panorama che nelle giornate limpide spazia dalle coste della Calabria a quelle del golfo di Siracusa.



Quest'anno la manifestazione verrà arricchita da due convegni che si svolgeranno nelle domeniche 20 e 27 ottobre sui prodotti tipici locali. I convegni verranno organizzati da personale specifico nel settore coinvolgendo anche numerosi rappresentanti del settore nazionale con dibattiti, degustazione e anche una specifica tavola rotonda a tema.

Sarà esperienza di sapori alla scoperta delle eccellenze, la piu' grande mostra mercato dei prodotti tipici dell'Etna, vetrina rinomata, espositori per fare conoscere enogastronomie e valorizzare le varie attività connesse, sinergie di forze che muove il turismo e l'economia, nonché tutto l'indotto che ruota attorno all'evento.

Più di 100 mila visitatori escludendo i 230 standisti presenti nel circuito.

Gli eventi legati alle ultime due domeniche di ottobre 20 e 27 vedranno convegni promotori di eccellenze: miele, vino, funghi, castagne.

I convegni verranno organizzati da personale specifico nel settore coinvolgendo anche numerosi rappresentanti del settore nazionale con dibattiti, degustazione e anche una specifica tavola rotonda a tema.

Le tavole rotonde ed i relativi Convegni creano una rete di azioni finalizzate alla valorizzazione del centro urbano coinvolgendo anche le frazioni del territorio con la preparazione dei pani lavorati, con le farine antiche, dei grani siciliani e dei lieviti madre, valorizzati con oli e vini dell’Etna. La finalità è creare una serie di iniziative gastronomiche, che danno valore alla dieta mediterranea, la sostenibilità ambientale dei prodotti tipici della nostra Terra .

I piatti da gustare sono legati proprio a questi elementi che fanno del territorio di Zafferana un fiore all' occhiello per tutta la Sicilia.

I turisti sono attratti dalle "cose buone di una volta", che qui resistono tenacemente e si rinnovano annualmente dedicando ai prodotti tipici locali le attenzioni per riappropriarsi delle loro origini culturali, della loro identità storia e cultura siciliana.

Verrà organizzato lo show cooking nelle due domeniche 20 e 27 ottobre per le quali nell'occasione verranno allestiti dei piani di appoggio e supporti per ricovero materie prime, accessori cucina e personale specializzato per la realizzazione di piatti tipici.

Il Comune di Zafferana Etnea, riconoscendo il valore del proprio territorio, vuole far leva su strategie adatte che permettano di valorizzare e individuare le vere capacità di chi ha investito in questa terra, individuando quelle politiche che prevedono programmi e iniziative di sviluppo sostenibile del territorio e dell'economia stessa, valorizzando la varietà e la ricchezza dei prodotti alimentari.













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