lunedì 21 ottobre 2024

Dialoghi ANARSIA

                                                                                     NinoSutera *

All'evento Dialoghi ANARSIA - esperienze e conoscenze a confronto, che si è svolto in Toscana, hanno preso parte  rappresentanti del MISAF, della Rete Rurale, della Rete interregionale, degli Assessorati Regionali all'Agricoltura,  delle Agenzie, e chiaramente di ANARSIA che ha organizzato in maniera impeccabile le tre giornate.


Qualche anno addietro a  Milano  la sottoscrizione dell’atto formale   dell’Associazione Nazionale Agenzie Regionali per lo Sviluppo e l’Innovazione Agronomiche Forestali (ANARSIA).   L’Associazione ha   sede legale a Legnaro (Pd) presso   Veneto Agricoltura, con la partecipazione  di 
AVISP – Veneto Agricoltura, Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario;

ALSIA – Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura;

ARSARP – Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo, Rurale e della Pesca (Regione Molise);

ARSIAL – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio;

ASSAM – Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche; 

ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (Regione Lombardia). 

Obiettivo principale di ANARSIA è la condivisione delle reciproche competenze nell’ambito di progetti interregionali incentrati su tematiche agricoleforestali e della pesca.  

In Sicilia da diverso tempo l'Assessorato Regionale all'Agricoltura, ha affidato le tematiche che oggi vanno sotto il nome di AKIS, agli enti strumentali della Regione, costituiti dai Consorzi di Ricerca, Istituto Zootecnico, Stazione Sperimentale di granicoltura, Esa,  IRVOS , e ai beneficiari delle misure 1-2 e 16 

La definizione maggiormente condivisa di sistema della conoscenza e dell’innovazione per l’ambito agricolo (inteso in senso esteso anche alle foreste e alla prima trasformazione) è quella utilizzata da un documento OCSE del 2012: “Il Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura è un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l’innovazione in agricoltura”. 

L'iniziativa dell' Associazione Nazionale Agenzie Regionali per lo Sviluppo e l’Innovazione Agronomiche Forestali (ANARSIA) contribuirà ad individuare un nuovo percorso del Sistema della conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura in Sicilia, con l'obiettivo di valorizzare i risultati acquisiti, le professionalità specifiche già formate, i servizi già posti in essere,  definendo possibilmente  in un unico soggetto attuatore, ruoli e competenze, proprio come per esempio hanno fatto in altre regioni,  per meglio assecondare le esigenze del mondo rurale, ma sopratutto erogare un servizio reale a favore dell'aziende agricole, su tutto il territorio rurale  regionale. 
Chi si candida a fare parte di questi processi, che non hanno niente a che fare con mere pratiche burocratiche,  debbono possedere una storia, una reputazione, una professionalità  riconoscibile e spendibile, sul territorio rurale. 
L’olandese Roeling già negli anni ’80 sottolineava come la conoscenza agricola non fosse un patrimonio dell’accademia o dei centri di ricerca, ma sia il combinato di una miriade di detentori di conoscenze che interagiscono, il cosiddetto Sistema di Conoscenze e Innovazione Agricola. Le crisi dell’agricoltura convenzionale, gli effetti collaterali della rivoluzione verde, l’inquinamento, etc. hanno spinto a teorizzare e praticare forme partecipative di ricerca applicata (ovviamente non di base), in cui le conoscenze degli agricoltori sono valorizzate. La necessità di percorrere vie nuove e diverse (il recupero della biodiversità, l’agricoltura biologica, l’agricoltura sociale, la vendita diretta, lo sviluppo rurale multisettoriale, ecc.), unitamente alla constatazione che l’agricoltura produce anche beni pubblici (protezione del suolo, paesaggio, assorbimento CO2, habitat naturali) spinge a cercare anche nuovi modelli di divulgazione e di consulenza, che almeno in un primo momento dovrebbero essere a carico del pubblico. Ecco quindi che negli ultimi tempi, nella stampa internazionale e anche negli ambienti più market oriented (USA, Olanda, Banca Mondiale, ecc.) vi è una riscoperta del ruolo pubblico nella divulgazione e consulenza, Si parla sempre di più di tecnici che siano animatori o facilitatori, che favoriscano la formazione di gruppi e di reti, collegando ricerca, pratica e istituzioni, stimolando così una crescita “dal basso verso l’alto” e la messa a punto di innovazioni appropriate (tecniche, organizzative, individuali e di gruppo, etc.). 

                                           *





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