lunedì 13 gennaio 2025

Il progetto Tomatrack: rivoluzione nell’estrazione del licopene dagli scarti di pomodoro

                          Paolo Ferlisi


Nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2014-2022, sottomisura 16.1, il progetto Tomatrack ha recentemente completato una serie di prove innovative per l'estrazione del licopene, un potente antiossidante, dagli scarti di pomodoro. Le sperimentazioni, finalizzate all’individuazione del processo ideale, hanno fornito risultati interessanti che potrebbero rivoluzionare il modo in cui si valorizzano i sottoprodotti agricoli. Un approccio in due fasi: dai limiti iniziali ai successi delle metodologie avanzate.

Il percorso sperimentale del progetto si è articolato in due fasi principali.

Durante la prima fase, gli scarti di pomodoro, costituiti prevalentemente da bucce e semi, sono stati trattati utilizzando un sistema centrifugo. L’obiettivo era separare la frazione oleosa, contenente il licopene, data la sua natura liposolubile. Due prove sono state condotte:

  1. Utilizzo dei soli scarti di pomodoro (bucce e semi).

  2. Miscelazione degli scarti con polpa di pomodoro.


In entrambe le prove, però, non si è riusciti a ottenere una separazione efficace della frazione oleosa. Il principale ostacolo è stato il basso contenuto di olio nei campioni, unito alla preponderanza della frazione acquosa, che ha compromesso la capacità di estrarre il licopene. Nuove metodologie per risultati tangibili

La seconda fase delle sperimentazioni ha introdotto un approccio innovativo, sfruttando solventi oleosi per migliorare l’efficacia estrattiva. Due prove sono state condotte:

  1. Estrazione durante il processo di frangitura delle olive: Gli scarti di pomodoro umidi sono stati miscelati con olive nella proporzione 50:50. Durante la fase di gramolatura, la pasta ottenuta è stata trattata per circa 20 minuti prima di procedere all’estrazione dell’olio. Il prodotto finale ha mostrato una colorazione rossa intensa, indicativa della presenza di licopene. Le analisi di laboratorio hanno rivelato una concentrazione di 101 mg/kg di licopene nell’olio ottenuto, un valore decisamente superiore rispetto all’olio di partenza (1,2 mg/kg).

  2. Miscelazione di olio extra vergine d’oliva con scarti di pomodoro: In questa prova, il 50% di scarti di pomodoro è stato miscelato con il 50% di olio extra vergine d’oliva. Dopo circa 20 minuti di macerazione, la massa è stata sottoposta a estrazione. L’olio finale, anch’esso caratterizzato da una marcata colorazione rossa, ha registrato un contenuto di licopene di 312,7 mg/kg, triplicando i valori ottenuti nella prima prova.

Un risultato promettente per la valorizzazione degli scarti agricoli. I risultati ottenuti nella seconda fase dimostrano che l’uso di un solvente oleoso puro è fondamentale per massimizzare l’estrazione del licopene. La seconda prova, in particolare, ha evidenziato come la maggiore quantità di solvente (olio) disponibile abbia garantito un risultato più efficace rispetto alla presenza di acqua di vegetazione, che ostacola l’estrazione del licopene.

Se consideriamo che il contenuto medio di licopene nel pomodoro fresco è di circa 10-15 mg/kg, i valori ottenuti nelle sperimentazioni del progetto Tomatrack sono straordinari. Con 100 g di olio prodotto nella prima prova della seconda fase, si possono ottenere quantitativi di licopene equivalenti a quelli contenuti in diverse pillole di integratori disponibili sul mercato (ciascuna con una media di 10 mg di licopene). Questo dato è ulteriormente migliorato nella seconda prova, dove bastano 32 g di olio per ottenere lo stesso quantitativo.

Prospettive future: una nuova frontiera per l’economia circolare


Il progetto Tomatrack rappresenta un esempio concreto di come i principi dell’economia circolare possano essere applicati al settore agricolo. La valorizzazione degli scarti di pomodoro non solo contribuisce alla riduzione degli sprechi, ma apre nuove opportunità per la produzione di alimenti funzionali e integratori ad alto valore aggiunto.

Grazie al supporto del PSR Sicilia 2014-2022, Tomatrack ha dimostrato che è possibile integrare innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, con benefici per l’intero comparto agricolo siciliano. Il prossimo passo sarà la scalabilità del processo a livello industriale, con l’obiettivo di trasformare questi promettenti risultati in una realtà economica concreta.






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