martedì 29 ottobre 2024

1924-2024 I PRIMI CENTO ANNI DELL'AMATO VETRANO




Partecipare  a un centenario di un'opera vivente e di inestimabile valore, rappresenta  un emozione straordinaria
 Partecipare ad una manifestazione, in occasione di   una celebrazione in un'Istituto dove sei stato discente, rappresenta senza ombra di dubbio un evento destinato a sedimentarsi nella memoria.
All'evento  organizzato presso l'Istituto Calogero Amato Vetrano, da parte della Direzione scolastica magistralmente diretta dalla Prof.ssa Nellina Librici, con collaboratori di valore, in primis la Prof.ssa Maria Venezia.  
Hanno preso parte all'evento tantissimi discenti ed ex discenti, docenti ed ex docenti,  ex dirigenti scolastici, alcuni hanno voluto testimoniare il valore storico e attuale dell' Istituto.

Noi, avevamo già attributo nei mesi scorsi alla Prof.ssa Librici, nella qualità di 
Dirigente Scolastico dell'Istituto,  il riconoscimento di "Custode dell'Identità Territoriale"  
 












 


tratto dalla pubblicazione del centenario  

 Benvenuti a questa giornata di celebrazione del Centenario dell’Istituto Tecnico Agrario.

Un’occasione unica e speciale per riflettere, condividere esperienze e celebrare insieme la prestigiosa storia di questo Istituto.

Oggi condivideremo riflessioni e contributi significativi raccolti lungo questo cammino; questo presente contributo è frutto di un lavoro collettivo, un tributo alla passione, alla dedizione e all’impegno di tutti coloro che hanno reso possibile questo evento.

Questo libretto vuole essere non solo un ricordo della giornata, ma anche un invito a mantenere viva la curiosità, la creatività e lo spirito di collaborazione che ci hanno accompagnato fino a qui. Spero che vi ispiri e vi trasmetta un po’ della ricchezza che abbiamo costruito insieme.

Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo progetto: studenti, docenti, personale e voi invitati, il cui entusiasmo ha dato vita a questa giornata.

Vi auguro una piacevole lettura e spero che questo ricordo rimanga con voi nel tempo.

Nellina Librici

Dirigente scolastico


UN SECOLO DI ECCELLENZA

Quest'anno celebriamo un anniversario davvero speciale: il centenario della fondazione del nostro istituto ad opera dell’avvocato “Calogero Amato Vetrano”. Un uomo lungimirante che, con un gesto di grande generosità, ha deciso di donare parte dei suoi beni per dare vita all'Istituto Tecnico Agrario con l'intento di offrire una formazione di qualità ai giovani futuri professionisti del settore.

Nel corso degli anni, l'istituto ha raggiunto importanti traguardi e successi, grazie ai principi innovativi del suo pensiero e alla sua guida lungimirante.

Ancora oggi, i nostri studenti beneficiano della sua eredità e del suo impegno, studiando in un contesto moderno, innovativo, all'avanguardia e collaborando con realtà universitarie di rilievo a livello regionale e nazionale.

Insieme riviviamo la storia, i successi e l'eredità che ci ha lasciato, con l'orgoglio di far parte di questa grande famiglia.


TESTAMENTO OLOGRAFO
Calogero Amato Vetrano nacque a Sciacca il 23 gennaio 1819 e morì il 15 Giugno 1886. Il 23 Gennaio del 1875 Calogero Amato Vetrano ha scritto il suo testamento, lasciando come erede universale usufruttuaria durante la vita la moglie Ignazia Destefani ed erede universale l'istituto Agrario che va a fondarsi nel podere della marchesa in C/da Mendolito. L’Istituto doveva essere amministrato dalle prime Autorità Comunali, Politiche e Giudiziarie, che risiedono nel comune; la Presidenza tra le suddette tre Autorità verrà devoluta alla più alta in grado.

I Beni destinati esclusivamente per la fondazione ed attuazione del suddetto Istituto, sarà composta principalmente dai seguenti fondi:

1. salme cinquantaquattro ex feudo di "Forficicchia";

2. Salme venti ex feudo di "Verdura";

3. Salme sedici Fondo Marchesa in contrada Mendolito;

4. Casa di abitazione corso Tommaso Fazello.

“I predetti miei fondi voglio che servano per campi d'Istruzione Agraria per i giovani apprendisti dell'Istituto, e che i prodotti che si possono ricavare da tutti i miei beni serviranno per il mantenimento degli alunni bisognosi e il ricavo di detti terreni dovranno essere assegnati all'Istituto. Il locale dove abiteranno gli apprendisti e gli impiegati dovrà essere nella casina del mio fondo della Marchesa, però nella stagione estiva, gli alunni andranno a dormire nella casa di mia abitazione a Sciacca, perché con il caldo in quei fondi si respira aria malsana”.

L'Istituto doveva mantenere 4 alunni a piazza franca (non dovevano pagare la retta scolastica) e se la rendita dell'Istituto lo permetteva aumentare il numero degli alunni a piazza franca. Questi alunni dovevano appartenere a famiglie contadine residenti nel comune, le più oneste e le più povere con precedenza agli orfani di padre e di madre o di entrambi i genitori. Mentre si potranno ammettere a pagamento tutti gli altri che il locale poteva ospitare.

L'Istituto dovrà portare il nome di "Istituto Agrario Amato Vetrano"

L'istituto sarà gestito da un Direttore, dai professori di Agricoltura, di lingua italiana, di aritmetica e computisteria, di scienze affine all'agricoltura come la chimica agraria e agronomia.

II parente più stretto sia della linea materna o paterna che risiederà nel comune di Sciacca scelto dalle Autorità era incaricato di sorvegliare se le sue disposizioni siano o no eseguite, e se non fossero eseguite é tenuto ad obbligare a chi gestiva le finanze che venissero eseguite e che i profitti dovevano essere depositati al fondo dell'Istituto.

“Se per legge venisse abolita la presente fondazione Agraria, tutti i miei beni ritornano ai miei congiunti di linea materna e paterna che si troveranno in quel periodo che si verificherà il fatto di ritorno. Ordino che non si faccia alcuna Pompa funebre alla mia morte, ma solo una messa letta; che il mio cadavere venisse sepolto nel camposanto; e poi nei termini di legge, desumato si portasse nella fossa gentilizia nella Chiesa dell' Olivella accanto alle ossa dei miei genitori.

Voglio che gli apprendisti e gli impiegati dell' Istituto si recassero ogni anno il giorno della mia morte, sia al camposanto che alla Chiesa dell'Olivella, ed ivi deporre un fiore sulla fossa. Il presente testamento è stato da me datato, scritto e sottoscritto Calogero Amato Vetrano 23 Gennaio 1875.“

Il testamento è stato pubblicato il 20 Giugno 1886 ad Agrigento dal notaio Francesco Paolo Diana.

 

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

Il 1° agosto 1915, i locali dell'ex Monastero dell'Itria e il giardino furono ceduti per istituire la Scuola Agraria, con l'obbligo per l'Istituto di farsi carico di tutti gli oneri. Così, l'Istituto Agrario Amato Vetrano divenne la prima sede dell’istituto.

Il 16 novembre 1918, una convenzione tra la provincia di Agrigento, l'istituto agrario (Ente morale) e il Ministero dell'Agricoltura sancì la fondazione e il mantenimento di una scuola pratica di agricoltura consorziale e autonoma per la Provincia di Agrigento. La Provincia, secondo la delibera del Consiglio Provinciale del 28 maggio 1917, si impegnò a contribuire al mantenimento della scuola con un finanziamento annuale di ottomila lire, mentre il Ministero dell'Agricoltura si impegnò a versare quindicimila lire e autorizzò la Cassa dei Depositi e Prestiti a concedere un mutuo agevolato, secondo il Decreto-Legge di agosto 1917, per la costruzione del fabbricato scolastico, comprensivo di convitto per 40-50 alunni, e dei fabbricati rurali, come cantina, oleifici e caseificio.

Il personale della scuola era composto da:

- un direttore, insegnante di agraria;

- un vice direttore, insegnante di scienze fisiche e naturali;

- un insegnante, maestro elementare, di materie di cultura generale;

- un capo tecnico preposto ai lavori dell'azienda rurale, affiancato da sottocapi tecnici specializzati in specifiche branche dell’agricoltura e delle industrie agrarie;

- un segretario-economo, con l'incarico della sorveglianza disciplinare;

- personale d'inservienza.

L'istruzione veniva impartita attraverso un corso agrario di tre anni, con un quarto anno dedicato principalmente alla formazione pratica nelle industrie agrarie e nelle fattorie-scuola. Al termine di questo percorso, veniva rilasciato un attestato di licenza pratico-agraria, che abilitava all’esercizio della professione di “fattore di campagna”, ossia colui che amministrava e dirigeva un’azienda agricola per conto del proprietario.

Ogni anno, presso la Scuola, si svolgevano corsi temporanei speciali e stagionali a beneficio degli agricoltori adulti delle fattorie-scuola, oltre a conferenze su argomenti di interesse per l'agricoltura locale. Vennero inoltre istituiti campi dimostrativi, sperimentali e di orientamento per le diverse coltivazioni locali.

Parallelamente al corso agrario, era attivo un corso elementare preparatorio, consentendo agli alunni privi di una formazione elementare adeguata di trovare nell'ambiente della scuola agraria il contesto ideale per uno sviluppo completo, sia fisico che intellettuale. Durante questo periodo, gli studenti conseguivano il certificato di studi elementari inferiori e il diploma di compimento elementare. Le lezioni iniziavano il 16 ottobre e terminavano il 30 giugno, con esami programmati nei mesi di luglio e ottobre. Al termine delle lezioni e dopo gli esami di luglio, gli alunni godevano di circa trenta giorni di vacanza, una volta completati i lavori più importanti di campagna.

Nell'ottobre del 1941, fu istituita la scuola di avviamento in associazione con la scuola tecnica agraria, e nel 1947 l'istituto divenne un istituto medio superiore. Il Consiglio Provinciale dell’epoca richiese al Ministero della Pubblica Istruzione il passaggio da scuola tecnica governativa a istituto tecnico governativo. Nel 1953, la sede della scuola si trasferì dalla Badia Grande a contrada Marchesa, che divenne la sede naturale dell'Istituto.

Nel 1960, il Preside Guido Buonocore, grazie all’aumento della popolazione scolastica, ottenne dal Ministero della Pubblica Istruzione la trasformazione dell’istituto da lui diretto, passando da scuola superiore biennale a istituto tecnico agrario (quinquennale), con annesso convitto per il conseguimento del Diploma di Perito Agrario. Quegli furono anni di significativa crescita per l’Istituto, caratterizzati da collaborazioni con le università di Palermo e Catania e dall’avvio di sperimentazioni nella coltivazione di tabacco, barbabietola da zucchero e numerose varietà di ortaggi

Tra gli anni '60 e '70, furono costruite le prime serre, inizialmente in legno e poi in alluminio; tuttavia, la vera innovazione di quel periodo consistette nella realizzazione delle serre idroponiche. Negli anni '70, iniziò la costruzione di un nuovo edificio, inaugurato negli anni '80.

DISCIPLINE DI STUDIO
Lingua italiana

Calligrafia

Geografia

Storia Pratica

Aritmetica

Geometria

Computisteria agraria

Disegno a mano libera

Nozioni giuridiche

Zootecnia

Agrimensura, geometria pratica, topografia

Igiene rurale

Il 16 ottobre celebriamo il primo centenario della nostra Scuola, intitolata al suo illustre fondatore, il cavaliere avvocato Calogero Amato Vetrano. Questi, animato da un profondo senso di giustizia sociale, destinò parte dei suoi beni alla creazione di un Istituto agrario presso il podere “della Marchesa”, con l'intento di conferire dignità alle classi più umili. Il cavaliere non tollerava le ingiustizie sociali né il malgoverno borbonico, e lamentava il degrado socio-economico che affliggeva la Sicilia del XIX secolo.

Il 7 aprile 1889, un decreto regio rese omaggio al suo operato intitolando la scuola al suo nome e costituendo un Ente morale. Il primo direttore della scuola agraria, il professor Emilio Rocca, presentò una relazione sulle colture presenti nel podere, avviando l'introduzione di innovazioni agrarie, come le viti americane per la produzione di barbatelle, i gelsi per l'allevamento del baco da seta, alberi di canfora, banane, piante forestali, ortaggi, agrumi, loto del Giappone, tabacco, cotone e barbabietole da zucchero. Nel settembre del 1926, inaugurò anche il primo allevamento di api, un'attività che continua ancora oggi.

La relazione del professor Rocca dimostra come tradizione e innovazione abbiano da subito caratterizzato l'azienda agraria, un principio che perdura ancora oggi. Il comparto agricolo, infatti, rappresenta il motore primario della nostra economia, consapevoli che ogni scelta deve coniugare redditività e sostenibilità. L'istituto nel corso degli anni ha sviluppato un'azienda agraria di 29 ettari, diventando un importante punto di riferimento per l'istruzione agraria nella nostra regione.

Oggi, l'azienda comprende diverse coltivazioni, tra cui:

  • Uliveti: con circa 1.200 piante, produce un olio di alta qualità e prestigio.
  • Vigneti: estesi su 5 ettari, producono uva utilizzata sia per attività didattiche che per la vendita a cantine locali.
  • Agrumeti: coltivazioni di mandarini e arance, utilizzate anche nelle esercitazioni pratiche.
  • Mandorleti: con una produzione di circa 700 kg di mandorle.
  • Seminativo-Maggese: quest'anno, le aree normalmente destinate a seminativo non sono state lavorate, ma sono emerse specie spontanee di interesse apistico, come piante nettarifere e pollinifere.

Un aspetto fondamentale della formazione offerta dall'istituto è rappresentato dalle prove didattico - sperimentali. Quest'anno, la facoltà di agraria di Palermo ha condotto una porzione di terreno per la coltivazione di specie aromatiche, con l'obiettivo di conservarle. Gli studenti hanno avuto l'opportunità di seguire in campo i vari momenti della sperimentazione, affiancati dai docenti universitari.

Nonostante le sfide, come la necessità di personale aggiuntivo e l’incidenza dei costi per l'esternalizzazione di alcuni lavori, l'Istituto continua a offrire un'istruzione di qualità e a contribuire attivamente alla formazione di futuri professionisti nel settore agricolo.

Celebrare questo centenario è un’opportunità per riflettere sui successi passati e guardare con entusiasmo al futuro dell’istruzione agraria.

Con emozione concludo questo opuscolo dedicato al centenario dell'Istituto Tecnico Agrario Statale “Calogero Amato Vetrano”. Da quando sono arrivata il 1° settembre 2023, ho avuto la fortuna di vedere da vicino quanto sia speciale questa scuola, immersa nel verde e con un panorama che toglie il fiato sul mare.

Qui non si tratta solo di studiare, ma di vivere un’esperienza ricca e stimolante. La nostra scuola è un punto di riferimento importante per la comunità locale e regionale. Oggi l'istituto offre tre indirizzi formativi: il Tecnico Agrario, il Tecnico Informatico e il Professionale Alberghiero, con specializzazioni in enogastronomia, ospitalità alberghiera e sala vendita. Ogni giorno, lavoriamo per offrire ai nostri studenti tante opportunità di crescita, sia dal punto di vista educativo che personale. L’istruzione agraria che promuoviamo non prepara solo al futuro, ma ci permette di contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile del nostro territorio.

In questo centenario, guardiamo avanti con entusiasmo, pronti a scrivere insieme un nuovo capitolo di successi e innovazioni. Invitiamo tutti a unirsi a noi in questo viaggio: il nostro obiettivo è formare giovani pronti ad affrontare le sfide del mondo moderno con passione e competenza.

 

Con gratitudine

Nellina Librici
Dirigente Scolastico

Istituto Istruzione Superiore “Calogero Amato Vetrano”


 

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