Partecipare a un centenario di un'opera vivente e di inestimabile valore, rappresenta un emozione straordinaria.
Partecipare ad una manifestazione, in occasione di una celebrazione in un'Istituto dove sei stato discente, rappresenta senza ombra di dubbio un evento destinato a sedimentarsi nella memoria.
All'evento organizzato presso l'Istituto Calogero Amato Vetrano, da parte della Direzione scolastica magistralmente diretta dalla Prof.ssa Nellina Librici, con collaboratori di valore, in primis la Prof.ssa Maria Venezia.
Hanno preso parte all'evento tantissimi discenti ed ex discenti, docenti ed ex docenti, ex dirigenti scolastici, alcuni hanno voluto testimoniare il valore storico e attuale dell' Istituto.
Noi, avevamo già attributo nei mesi scorsi alla Prof.ssa Librici, nella qualità di Dirigente Scolastico dell'Istituto, il riconoscimento di "Custode dell'Identità Territoriale"
tratto dalla pubblicazione del centenario
Benvenuti a questa giornata di
celebrazione del Centenario dell’Istituto Tecnico Agrario.
Un’occasione unica e speciale per
riflettere, condividere esperienze e celebrare insieme la prestigiosa storia di
questo Istituto.
Oggi condivideremo riflessioni e
contributi significativi raccolti lungo questo cammino; questo presente
contributo è frutto di un lavoro collettivo, un tributo alla passione, alla
dedizione e all’impegno di tutti coloro che hanno reso possibile questo evento.
Questo libretto vuole essere non solo un
ricordo della giornata, ma anche un invito a mantenere viva la curiosità, la
creatività e lo spirito di collaborazione che ci hanno accompagnato fino a qui.
Spero che vi ispiri e vi trasmetta un po’ della ricchezza che abbiamo costruito
insieme.
Un sentito ringraziamento va a tutti
coloro che hanno contribuito a realizzare questo progetto: studenti, docenti,
personale e voi invitati, il cui entusiasmo ha dato vita a questa giornata.
Vi auguro una piacevole lettura e spero
che questo ricordo rimanga con voi nel tempo.
Nellina Librici
Dirigente scolastico
UN SECOLO DI ECCELLENZA
Quest'anno celebriamo un
anniversario davvero speciale: il centenario della fondazione del nostro istituto
ad opera dell’avvocato “Calogero Amato Vetrano”. Un uomo lungimirante che, con un
gesto di grande generosità, ha deciso di donare parte dei suoi beni per dare
vita all'Istituto Tecnico Agrario con l'intento di offrire una formazione di
qualità ai giovani futuri professionisti del settore.
Nel corso degli anni, l'istituto ha
raggiunto importanti traguardi e successi, grazie ai principi innovativi del suo
pensiero e alla sua guida lungimirante.
Ancora oggi, i nostri studenti
beneficiano della sua eredità e del suo impegno, studiando in un contesto moderno,
innovativo, all'avanguardia e collaborando con realtà universitarie di rilievo a
livello regionale e nazionale.
Insieme riviviamo la storia, i
successi e l'eredità che ci ha lasciato, con l'orgoglio di far parte di questa
grande famiglia.
TESTAMENTO OLOGRAFO
Calogero Amato Vetrano nacque a Sciacca il 23 gennaio 1819 e morì il 15 Giugno
1886. Il 23 Gennaio del 1875 Calogero Amato Vetrano ha scritto il suo
testamento, lasciando come erede universale usufruttuaria durante la vita la
moglie Ignazia Destefani ed erede universale l'istituto Agrario che va a
fondarsi nel podere della marchesa in C/da Mendolito. L’Istituto doveva essere
amministrato dalle prime Autorità Comunali, Politiche e Giudiziarie, che
risiedono nel comune; la Presidenza tra le suddette tre Autorità verrà devoluta
alla più alta in grado.
I
Beni destinati esclusivamente per la fondazione ed attuazione del suddetto
Istituto, sarà composta principalmente dai seguenti fondi:
1.
salme cinquantaquattro ex feudo di "Forficicchia";
2.
Salme venti ex feudo di "Verdura";
3.
Salme sedici Fondo Marchesa in contrada Mendolito;
4.
Casa di abitazione corso Tommaso Fazello.
“I predetti miei fondi voglio che servano per campi d'Istruzione Agraria per i
giovani apprendisti dell'Istituto, e che i prodotti che si possono ricavare da
tutti i miei beni serviranno per il mantenimento degli alunni bisognosi e il
ricavo di detti terreni dovranno essere assegnati all'Istituto. Il locale dove
abiteranno gli apprendisti e gli impiegati dovrà essere nella casina del mio
fondo della Marchesa, però nella stagione estiva, gli alunni andranno a dormire
nella casa di mia abitazione a Sciacca, perché con il caldo in quei fondi si
respira aria malsana”.
L'Istituto
doveva mantenere 4 alunni a piazza franca (non dovevano pagare la retta
scolastica) e se la rendita dell'Istituto lo permetteva aumentare il numero
degli alunni a piazza franca. Questi alunni dovevano appartenere a famiglie
contadine residenti nel comune, le più oneste e le più povere con precedenza
agli orfani di padre e di madre o di entrambi i genitori. Mentre si potranno
ammettere a pagamento tutti gli altri che il locale poteva ospitare.
L'Istituto
dovrà portare il nome di "Istituto Agrario Amato Vetrano"
L'istituto
sarà gestito da un Direttore, dai professori di Agricoltura, di lingua
italiana, di aritmetica e computisteria, di scienze affine all'agricoltura come
la chimica agraria e agronomia.
II
parente più stretto sia della linea materna o paterna che risiederà nel comune
di Sciacca scelto dalle Autorità era incaricato di sorvegliare se le sue disposizioni siano o no eseguite, e se non
fossero eseguite é tenuto ad obbligare a chi gestiva le finanze che venissero
eseguite e che i profitti dovevano essere depositati al fondo dell'Istituto.
“Se
per legge venisse abolita la presente fondazione Agraria, tutti i miei beni
ritornano ai miei congiunti di linea materna e paterna che si troveranno in
quel periodo che si verificherà il fatto di ritorno. Ordino che non si faccia
alcuna Pompa funebre alla mia morte, ma solo una messa letta; che il mio
cadavere venisse sepolto nel camposanto; e poi nei termini di legge, desumato
si portasse nella fossa gentilizia nella Chiesa dell' Olivella accanto alle
ossa dei miei genitori.
Voglio
che gli apprendisti e gli impiegati dell' Istituto si recassero ogni anno il
giorno della mia morte, sia al camposanto che alla Chiesa dell'Olivella, ed ivi
deporre un fiore sulla fossa. Il presente testamento è stato da me datato,
scritto e sottoscritto Calogero Amato Vetrano 23 Gennaio 1875.“
Il
testamento è stato pubblicato il 20 Giugno 1886 ad Agrigento dal notaio
Francesco Paolo Diana.
PRESENTAZIONE DELLA
SCUOLA
Il 1° agosto 1915, i locali
dell'ex Monastero dell'Itria e il giardino furono ceduti per istituire la
Scuola Agraria, con l'obbligo per l'Istituto di farsi carico di tutti gli
oneri. Così, l'Istituto Agrario Amato Vetrano divenne la prima sede
dell’istituto.
Il 16 novembre 1918, una
convenzione tra la provincia di Agrigento, l'istituto agrario (Ente morale) e
il Ministero dell'Agricoltura sancì la fondazione e il mantenimento di una
scuola pratica di agricoltura consorziale e autonoma per la Provincia di
Agrigento. La Provincia, secondo la delibera del Consiglio Provinciale del 28
maggio 1917, si impegnò a contribuire al mantenimento della scuola con un
finanziamento annuale di ottomila lire, mentre il Ministero dell'Agricoltura si
impegnò a versare quindicimila lire e autorizzò la Cassa dei Depositi e
Prestiti a concedere un mutuo agevolato, secondo il Decreto-Legge di agosto
1917, per la costruzione del fabbricato scolastico, comprensivo di convitto per
40-50 alunni, e dei fabbricati rurali, come cantina, oleifici e caseificio.
Il personale della scuola era
composto da:
- un direttore, insegnante di
agraria;
- un vice direttore,
insegnante di scienze fisiche e naturali;
- un insegnante, maestro
elementare, di materie di cultura generale;
- un capo tecnico preposto ai
lavori dell'azienda rurale, affiancato da sottocapi tecnici specializzati in
specifiche branche dell’agricoltura e delle industrie agrarie;
- un segretario-economo, con
l'incarico della sorveglianza disciplinare;
- personale d'inservienza.
L'istruzione veniva impartita
attraverso un corso agrario di tre anni, con un quarto anno dedicato
principalmente alla formazione pratica nelle industrie agrarie e nelle
fattorie-scuola. Al termine di questo percorso, veniva rilasciato un attestato
di licenza pratico-agraria, che abilitava all’esercizio della professione di
“fattore di campagna”, ossia colui che amministrava e dirigeva un’azienda
agricola per conto del proprietario.
Ogni anno, presso la Scuola,
si svolgevano corsi temporanei speciali e stagionali a beneficio degli
agricoltori adulti delle fattorie-scuola, oltre a conferenze su argomenti di
interesse per l'agricoltura locale. Vennero inoltre istituiti campi
dimostrativi, sperimentali e di orientamento per le diverse coltivazioni
locali.
Parallelamente al corso
agrario, era attivo un corso elementare preparatorio, consentendo agli alunni
privi di una formazione elementare adeguata di trovare nell'ambiente della
scuola agraria il contesto ideale per uno sviluppo completo, sia fisico che
intellettuale. Durante questo periodo, gli studenti conseguivano il certificato
di studi elementari inferiori e il diploma di compimento elementare. Le lezioni
iniziavano il 16 ottobre e terminavano il 30 giugno, con esami programmati nei
mesi di luglio e ottobre. Al termine delle lezioni e dopo gli esami di luglio,
gli alunni godevano di circa trenta giorni di vacanza, una volta completati i
lavori più importanti di campagna.
Nell'ottobre del 1941, fu
istituita la scuola di avviamento in associazione con la scuola tecnica
agraria, e nel 1947 l'istituto divenne un istituto medio superiore. Il
Consiglio Provinciale dell’epoca richiese al Ministero della Pubblica
Istruzione il passaggio da scuola tecnica governativa a istituto tecnico
governativo. Nel 1953, la sede della scuola si trasferì dalla Badia Grande a
contrada Marchesa, che divenne la sede naturale dell'Istituto.
Nel
1960, il Preside Guido Buonocore, grazie all’aumento della popolazione
scolastica, ottenne dal Ministero della Pubblica Istruzione la trasformazione
dell’istituto da lui diretto, passando da scuola superiore biennale a istituto
tecnico agrario (quinquennale), con annesso convitto per il conseguimento del
Diploma di Perito Agrario. Quegli furono anni di significativa crescita per
l’Istituto, caratterizzati da collaborazioni con le università di Palermo e
Catania e dall’avvio di sperimentazioni nella coltivazione di tabacco,
barbabietola da zucchero e numerose varietà di ortaggi
Tra
gli anni '60 e '70, furono costruite le prime serre, inizialmente in legno e
poi in alluminio; tuttavia, la vera innovazione di quel periodo consistette
nella realizzazione delle serre idroponiche. Negli anni '70, iniziò la
costruzione di un nuovo edificio, inaugurato negli anni '80.
DISCIPLINE DI STUDIO
Lingua italiana
Calligrafia
Geografia
Storia
Pratica
Aritmetica
Geometria
Computisteria
agraria
Disegno
a mano libera
Nozioni
giuridiche
Zootecnia
Agrimensura,
geometria pratica, topografia
Igiene
rurale
Il
16 ottobre celebriamo il primo centenario della nostra Scuola, intitolata al
suo illustre fondatore, il cavaliere avvocato Calogero Amato Vetrano. Questi,
animato da un profondo senso di giustizia sociale, destinò parte dei suoi beni
alla creazione di un Istituto agrario presso il podere “della Marchesa”, con l'intento di conferire dignità alle classi più
umili. Il cavaliere non tollerava le ingiustizie sociali né il malgoverno
borbonico, e lamentava il degrado socio-economico che affliggeva la Sicilia del
XIX secolo.
Il
7 aprile 1889, un decreto regio rese omaggio al suo operato intitolando la
scuola al suo nome e costituendo un Ente morale. Il primo direttore della
scuola agraria, il professor Emilio Rocca, presentò una relazione sulle colture
presenti nel podere, avviando l'introduzione di innovazioni agrarie, come le
viti americane per la produzione di barbatelle, i gelsi per l'allevamento del
baco da seta, alberi di canfora, banane, piante forestali, ortaggi, agrumi,
loto del Giappone, tabacco, cotone e barbabietole da zucchero. Nel settembre
del 1926, inaugurò anche il primo allevamento di api, un'attività che continua
ancora oggi.
La
relazione del professor Rocca dimostra come tradizione e innovazione abbiano da
subito caratterizzato l'azienda agraria, un principio che perdura ancora oggi.
Il comparto agricolo, infatti, rappresenta il motore primario della nostra
economia, consapevoli che ogni scelta deve coniugare redditività e
sostenibilità. L'istituto nel corso degli anni ha sviluppato un'azienda agraria
di 29 ettari, diventando un importante punto di riferimento per l'istruzione
agraria nella nostra regione.
Oggi, l'azienda
comprende diverse coltivazioni, tra cui:
- Uliveti: con circa 1.200 piante,
produce un olio di alta qualità e prestigio.
- Vigneti: estesi su 5 ettari,
producono uva utilizzata sia per attività didattiche che per la vendita a
cantine locali.
- Agrumeti: coltivazioni di
mandarini e arance, utilizzate anche nelle esercitazioni pratiche.
- Mandorleti: con una produzione di
circa 700 kg di mandorle.
- Seminativo-Maggese: quest'anno, le
aree normalmente destinate a seminativo non sono state lavorate, ma sono
emerse specie spontanee di interesse apistico, come piante nettarifere e
pollinifere.
Un aspetto
fondamentale della formazione offerta dall'istituto è rappresentato dalle prove
didattico - sperimentali. Quest'anno, la facoltà di agraria di Palermo ha
condotto una porzione di terreno per la coltivazione di specie aromatiche, con
l'obiettivo di conservarle. Gli studenti hanno avuto l'opportunità di seguire
in campo i vari momenti della sperimentazione, affiancati dai docenti
universitari.
Nonostante le sfide,
come la necessità di personale aggiuntivo e l’incidenza dei costi per
l'esternalizzazione di alcuni lavori, l'Istituto continua a offrire un'istruzione
di qualità e a contribuire attivamente alla formazione di futuri professionisti
nel settore agricolo.
Celebrare questo
centenario è un’opportunità per riflettere sui successi passati e guardare con
entusiasmo al futuro dell’istruzione agraria.
Con emozione
concludo questo opuscolo dedicato al centenario dell'Istituto Tecnico Agrario
Statale “Calogero Amato Vetrano”. Da quando sono arrivata il 1° settembre 2023,
ho avuto la fortuna di vedere da vicino quanto sia speciale questa scuola,
immersa nel verde e con un panorama che toglie il fiato sul mare.
Qui non si
tratta solo di studiare, ma di vivere un’esperienza ricca e stimolante. La
nostra scuola è un punto di riferimento importante per la comunità locale e
regionale. Oggi l'istituto offre tre indirizzi formativi: il Tecnico Agrario,
il Tecnico Informatico e il Professionale Alberghiero, con specializzazioni in
enogastronomia, ospitalità alberghiera e sala vendita. Ogni giorno, lavoriamo
per offrire ai nostri studenti tante opportunità di crescita, sia dal punto di
vista educativo che personale. L’istruzione agraria che promuoviamo non prepara
solo al futuro, ma ci permette di contribuire attivamente allo sviluppo
sostenibile del nostro territorio.
In questo
centenario, guardiamo avanti con entusiasmo, pronti a scrivere insieme un nuovo
capitolo di successi e innovazioni. Invitiamo tutti a unirsi a noi in questo
viaggio: il nostro obiettivo è formare giovani pronti ad affrontare le sfide
del mondo moderno con passione e competenza.
Con
gratitudine
Nellina Librici
Dirigente Scolastico
Istituto Istruzione Superiore “Calogero Amato Vetrano”