mercoledì 3 aprile 2024

Dall’Emergenza all’Efficienza Idrica

           

                                          NinoSutera 

 Il cambiamento climatico, da una parte, che perfino i più ignoranti dei negazionisti ammettono che esiste,  una rete distributiva non proprio efficiente, invasi al minimo storico, con più fango che acqua,  pongono alcune riflessioni non più derogabili. Occorre una politica per l'acqua permanente, e non solo quando si avvista all'orizzonte una delle crisi più critiche a memoria d'uomo. Occorre una politica dell'acqua che sappia leggere le criticità del sistema, e sappia programmare interventi duraturi ( collaudo delle dighe, sfangamento, ripristino, rete distributiva efficiente, adduttori per evitare che l'acqua continui ad alimentare il mare piuttosto che gli invasi, ect) con risorse adeguate.  Certo di fronte a una situazione così drammatica anche in prospettiva dei mesi estivi, fà preoccupare anche chi ritiene che il vero problema della Sicilia,  è che manca il ponte sullo stretto di Messina, perchè,  per il resto và tutto  ...alla grande! 

 

 Il position paper “Dall’Emergenza all’Efficienza Idrica” affronta il tema dell'approvvigionamento e della gestione della risorsa idrica, analizzando le sfide attuali e future, individuando opportunità e soluzioni adeguate ad assicurare a tutti i cittadini, all’agricoltura e all’industria un accesso equo e sostenibile all’acqua. 

POSITION PAPER 

L’obiettivo è la definizione di un modello di gestione sostenibile del servizio idrico, da un punto di vista sociale, ambientale ed economico, al fine di garantire una fornitura d’acqua sicura e affidabile al sistema Paese. Affrontiamo il tema, dirimente in un quadro di risorse scarse, della copertura dei costi necessari alla manutenzione e allo sviluppo dell’infrastruttura idrica.
Attraverso un’analisi della disciplina e delle tecnologie a disposizione, proponiamo soluzioni per migliorare l’accessibilità e la qualità dell’acqua nei suoi diversi utilizzi. L’analisi parte dal presupposto che i fenomeni di mutamento climatico stanno generando consistenti alterazioni nella frequenza e nell’entità degli eventi idrometeorologici, quali periodi di siccità prolungata e inondazioni improvvise, con un impatto considerevole sulle risorse idriche. In tale contesto, è urgente una revisione dell’attuale modello di gestione del servizio idrico che, in alcuni contesti territoriali, appare fortemente inefficiente. In tal senso, particolare importanza è riservata al tema del dimensionamento degli operatori. Un’eccessiva atomizzazione delle imprese compromette la capacità del sistema di innalzare il livello di investimenti.

 

E gli investimenti sono fondamentali per raggiungere un livello adeguato di infrastrutture e, dunque, di qualità del servizio. Infatti, nel settore idrico c’è un problema rilevante in termini di frammentazione dell’offerta dei gestori, che rende necessario rafforzare la dimensione media degli operatori del settore, favorendo piani di integrazione dei gestori nei piccoli contesti territoriali (soprattutto gestiti da enti pubblici), ma anche promuovere una gestione del settore Idrico secondo canoni industriali e produttivi. La dimensione industriale del gestore, infatti, garantisce economie di scala, in grado di generare efficienza e capacità finanziaria. Il tema degli investimenti (e quello, conseguente, delle risorse necessarie) e del contributo proattivo che le tecnologie e le imprese possono offrire è affrontato in maniera dettagliata. In questo senso, il paper contiene proposte su azioni di policy che, a nostro avviso, possono contribuire a rendere il settore più efficiente e a rendere sostenibile la fruizione dell’acqua per i cittadini e il sistema produttivo.

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