lunedì 4 marzo 2024

L'agricoltura da occidente ad oriente

 

  In tutto il mondo i prodotti agricoli, e l'agricoltura in generale  è  sovvenzionata, ma a chi vanno questi soldi? ma soprattutto a vantaggio di chi?  ..dell'agroindustria, degli allevamenti super-intensivi, dell'ambiente, o del prossimo?

Aspetto non secondario è rappresentato dal fatto, se i finanziatori della PAC (cittadini contribuenti) sono incondizionatamente disponibili a mantenere questo sistema di assistenza, ...all'infinito?  

I contadini indiani brandiscono i forconi contro il premier Modi, chiedendo riforme nel settore agricolo in crisi, mentre il debito agricolo continua a crescere Forconi d’Oriente e d’Occidente hanno tanto in comune

 Non c’è solo la protesta dei trattori che in fila indiana si accingono a circondare i palazzi del potere, tanto per imporre all’Europa una o più correzioni alla filosofia del Green Deal che, accusano gli agroindustriali, e anche una componente della politica, responsabili della loro crisi.

 

In India gli agricoltori minacciano una marcia su Nuova Delhi per protestare contro il mancato supporto del governo nella garanzia dei prezzi dei prodotti agricoli. Una situazione esplosiva anche in vista delle prossime elezioni. 

Tuttavia, come riporta Katharina Buchholz di Statista, sebbene i prezzi minimi garantiti offrano agli agricoltori la sicurezza di poter vendere almeno una parte del raccolto con un profitto, in passato pochi agricoltori sono riusciti a trarre vantaggio dal sistema. Ciò è dovuto al fatto che la capacità del governo di acquistare e ridistribuire i prodotti agricoli è limitata. Inoltre chi paga i prezzi maggiorati? Lo stato, dando quindi un contributo agli agricoltori, oppure i consumatori, pagando dei prezzi superiori, fissati dallo stato, sui prodotti agricoli?

C’è invece un altro sistema: lo stato può dare dei contributi per mantenere artificialmente bassi i prezzi dei prodotti agricoli. In questo modo,  gli agricoltori sono sovvenzionati, ma i consumatori hanno un vantaggio, pagato dallo stato, perché i prezzi sono più bassi di quanto stabilito dal mercato.

Gli esperti intervistati da Money Control hanno fatto pressione per aiutare gli agricoltori con sussidi diversi dalla moderazione dei prezzi, una politica molto comune in tutto il mondo nel settore agricolo. Infatti, molti paesi del mondo sostengono i loro agricoltori con aiuti finanziari e allo stesso tempo chiedono ai loro consumatori e contribuenti di pagare di più per i prodotti agricoli, come mostrano i dati dell’OCSE. In India lo stato ha scelto di sovvenzionare i consumatori a spese degli agricoltori, perché ha posto dei forti limiti all’export agricolo e quindi la sovrabbondanza di ben agricoli tiene i prezzi più bassi di quanto sarebbe a livello internazionale. Il contributo economico viene pagato dagli agricoltori a favore di consumatori. 

L’OCSE ha stimato che le perdite per gli agricoltori indiani ammonteranno a 163,6 miliardi di dollari nel 2022, anche al netto dei pagamenti di sostegno finanziario o degli sconti che i produttori ricevono. Mantenendo bassi i prezzi nei mercati all’ingrosso e aiutando i consumatori attraverso programmi come il Targeted Public Distribution System, che distribuisce cibo alle famiglie povere, il governo indiano fa risparmiare ai consumatori più di 100 miliardi di dollari all’anno.

In Argentina, che ha una distribuzione simile del sostegno all’agricoltura, i redditi degli agricoltori sono stati ridotti di circa 9,5 miliardi di dollari, mentre i consumatori sono stati aiutati per 9,1 miliardi di dollari. Anche la Cina, con i vincoli commerciali, viene a garantire un pesante contributo ai consumatori pagato dagli agricoltori.

Potete ben capire che una situazione del genere non può durare a lungo. Prima o poi gli agricoltori si stancheranno...


 Tutto dipende dalla strategia che anima la politica agricola, ma anche dalla pazienza dei finanziatori della PAC (cittadini contribuenti) nel continuare ad alimentare l'assistenza.

Non bisognerebbe tirare troppo la corda.Vi invitiamo a leggere questo post

azionisti di maggioranza


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