martedì 26 marzo 2024

L’ agrobiodiversità un patrimonio di tutti

 NinoSutera

Con l'auspicio che le lobby lasciano lavorare il buon senso

 L’industria delle sementi, rappresentata da Euroseeds, riteneva che gli agricoltori non sono capaci di occuparsi della riproduzione dei semi e del materiale vegetale per la riproduzione.

 La Strategia Farm to Fork e il Green Dealnon non sono dei slogan per i pubblicitari . Rappresentano al contrario un percorso culturale che talune regioni hanno avviato. In Sicilia per esempio, fin dall’attuazione dei regolamenti agroambientali dell’inizio  degli anni 90

L' IFOAM  accoglie con favore il voto in commissione AGRI, sulla revisione della legislazione sulle sementi.

È fondamentale che i membri della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo (COMAGRI) riconoscano il ruolo che le sementi e la loro diversità svolgono per un sistema alimentare e agricolo sano

Il Regolamento sulla produzione e la commercializzazione di materiale riproduttivo vegetale è un importante atto legislativo nell’ambito del Green Deal dell’UE. È particolarmente importante per l’obiettivo della Strategia Farm to Fork di incrementare la produzione biologica e di raggiungere il 25% della superficie agricola dell’UE sottoposta a gestione biologica entro il 2030.

La Sicilia ha quasi raggiunto questo obiettivo

Il movimento biologico europeo, e non solo,  ritiene che il voto del 19 marzo circa il Regolamento sul materiale riproduttivo delle piante (PRM) rappresenti un importante contributo a una normativa equilibrata e a un ambiente favorevole alla selezione delle piante biologiche. È fondamentale che i membri della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo (COMAGRI) riconoscano il ruolo che le sementi e la loro diversità svolgono per un sistema alimentare e agricolo sano.

Secondo Eric Gall, vicedirettore di IFOAM: “Questa revisione della legislazione europea sulle sementi ha il potenziale per reintrodurre la diversità genetica tanto necessaria nei campi europei. La conservazione dell’agrobiodiversità e la garanzia che le risorse genetiche vegetali non siano concentrate nelle mani di pochi grandi attori sono essenziali per la resilienza e il futuro del nostro sistema alimentare. I selezionatori e gli agricoltori biologici vogliono lavorare con la biodiversità vegetale, quindi le regole di registrazione delle varietà di sementi devono essere adattate per consentire questa diversità”.

Gli agricoltori biologici, dal momento che non usano pesticidi sintetici e solo una quantità limitata di fertilizzanti, hanno bisogno di accedere al materiale riproduttivo vegetale (PRM), come semi e piantine, che sia stato specificamente allevato per funzionare bene in condizioni biologiche. Allo stesso tempo, i selezionatori e i moltiplicatori di sementi biologici contribuiscono a mantenere e promuovere l’agrobiodiversità, assicurando agli agricoltori l’accesso a un’ampia gamma di PMR.

L’industria critica la posizione dell’AGRI, non poteva essere diversamente

L’industria delle sementi, rappresentata da Euroseeds, ha espresso serie riserve sugli emendamenti della commissione AGRI, temendo impatti negativi sul proprio settore, in particolare sui selezionatori di piante, sui produttori di sementi e sugli agricoltori.

“La relazione adottata oggi è considerata un passo indietro per il mercato comune delle PMR, che mette a rischio la qualità delle sementi, la salute delle piante, le informazioni ai clienti e la sorveglianza ufficiale di tutte le sementi e di tutti i fornitori e utilizzatori”, ha dichiarato Euroseeds in un comunicato stampa.

Ancora una volta la lobby del settore agroindustriale, vorrebbe attribuire agli agricoltori un ruolo di dipendenza dalle scelte delle lobby, proprio come è successo recentemente con il ritiro del regolamento sulla riduzione dei fitofarmaci sull’agricoltura e sugli allevamenti

 

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