Il Position paper analizza i mezzi per preservare i cosiddetti “servizi ecosistemici”, che gli ecosistemi apportano al benessere umano. Tra le principali attività di tutela, il Gruppo di lavoro 11 dell’Alleanza ha individuato lo strumento della ‘perequazione territoriale’, volta ad attribuire un valore uniforme a tutte le proprietà che possono concorrere alla trasformazione di uno o più ambiti del territorio, a prescindere dall’effettiva possibilità di edificare.
Secondo il Paper, sono fondamentali anche i Pagamenti dei servizi ecosistemici (Psea), strumenti che obbligano i beneficiari di un certo servizio ecosistemico (come i coltivatori, nell’utilizzo dell’acqua) a pagare per la preservazione e il miglioramento del capitale naturale utilizzato. Il Position paper raccoglie una serie di proposte e le buone pratiche prese in esame su scala nazionale.
A livello nazionale, la Legge n. 221 del 2015 all’art. 67 ha disposto l’istituzione del Consiglio del Capitale naturale e la realizzazione dell’annuale Rapporto sullo stato del Capitale naturale in Italia. All’art. 70 la stessa legge aveva inoltre disposto una delega al Governo per l’introduzione di un sistema di “Pagamento dei Servizi Ecosistemici e Ambientali” (PSEA) che non è stata esercitata. I principi e criteri direttivi per i decreti legislativi prevedevano:
a) la remunerazione di una quota di valore aggiunto derivante dalla trasformazione dei servizi ecosistemici e ambientali in prodotti di mercato, fermo restando la salvaguardia nel tempo della funzione collettiva del bene; b) l’attivazione, specialmente in presenza di un intervento pubblico di concessione di un bene naturalistico di interesse comune, per mantenere intatte o incrementare le sue funzioni; c) l’individuazione dei servizi oggetto di remunerazione, specificando il loro valore, gli obblighi contrattuali e le modalità di pagamento; d) la remunerazione in ogni caso dei servizi di fissazione del carbonio, regimazione delle acque, salvaguardia di biodiversità e qualità paesaggistiche, produzione energetica, pulizia e manutenzione dell’alveo di fiumi e torrenti; e) il riconoscimento del ruolo svolto dall’agricoltura e dal territorio agroforestale; 14 IL RUOLO, LA VALORIZZAZIONE E IL PAGAMENTO DEI SERVIZI ECOSISTEMICI f) meccanismi di incentivazione attraverso cui creare programmi con l’obiettivo di remunerare gli imprenditori agricoli che proteggono, tutelano o forniscono i servizi; g) il coordinamento e la razionalizzazione di ogni altro analogo strumento e istituto già esistente in materia; h) l’individuazione di beneficiari finali nei comuni, le loro unioni, le aree protette, le fondazioni di bacino montano integrato e le organizzazioni di gestione collettiva dei beni comuni; i) forme di premialità a beneficio dei comuni, che utilizzano sistemi di contabilità ambientale. Anche se i decreti attuativi non sono stati emanati, l’art. 70 della Legge n. 221 del 2015 fornisce comunque un quadro di riferimento interessante, sia per il legislatore nazionale che per quelli regionali.
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