lunedì 18 dicembre 2023

il progetto TOMATRACK

 

La tecnologia digitale a servizio della produzione integrata del pomodoro in serra: il progetto TOMATRACK

La Sicilia offre un territorio unico, caratterizzato da una ricca diversità di ambienti e condizioni pedoclimatiche, che la rendono una delle regioni più interessanti dal punto di vista delle produzioni agricole. Tra le colture principali, il pomodoro emerge come vera eccellenza del territorio siciliano, coltivato principalmente in serra nelle aree costiere. Le particolari condizioni ambientali e l'utilizzo di acqua ad elevata salinità per l'irrigazione conferiscono al pomodoro caratteristiche organolettiche uniche, quali dolcezza e mineralità. Questo prodotto rappresenta un fiore all'occhiello per l'agricoltura siciliana, con una produzione sotto serra che si estende dall'autunno alla primavera, grazie al clima mite.

Paradossalmente, il periodo estivo rappresenta la sfida più difficile per la coltivazione del pomodoro, a causa delle temperature eccessive che provocano gravi problemi di allegagione e traspirazione delle piante. Tuttavia, l'alta specializzazione nella produzione del pomodoro in serra ha portato a problematiche sempre più complesse da gestire. Inizialmente coltivato in suolo, il pomodoro ha presto ceduto il passo alla coltivazione fuori suolo a causa dei nematodi del terreno. Questa transizione, sebbene abbia alleviato temporaneamente le problematiche legate alla coltivazione intensiva del pomodoro, ha introdotto nuove sfide legate alla sostenibilità, come la gestione della soluzione nutritiva, l'aumento dell’incidenza dei patogeni che ha determinato un sempre più crescente utilizzo di prodotti fitosanitari.

Un ulteriore aspetto critico è la sostenibilità economica dei sistemi fuori suolo, dipendenti dai prezzi volatili dei nutrienti per i sistemi di fertirrigazione, spesso legati alle quotazioni del petrolio. La recente crisi energetica ha reso evidente la fragilità di questi sistemi, come sottolineato da un agricoltore coinvolto nel progetto TOMATRACK: "Quello che spendevo per comprare i sali necessari per la fertirrigazione per un intero anno ora è sufficiente per coprire solo tre mesi, mentre i prezzi di vendita dei pomodori sono rimasti pressoché invariati".

È evidente la necessità di cambiare il paradigma di produzione del pomodoro in serra in Sicilia. In questo contesto, il progetto TOMATRACK (finanziato dalla regione Sicilia tramite fondi PSR 2014-20, sottomisura 16.1) si propone di rendere più sostenibili le aziende agricole che coltivano pomodoro in serra, intervenendo sull'efficientamento strutturale delle serre, l’applicazione di pratiche agroecologiche e l’utilizzo di sensori per prevedere l'insorgenza di malattie e gestire in modo ottimizzato la fertirrigazione.

L'efficientamento strutturale delle serre è stato realizzato attraverso la costruzione di una serra tecnologica presso l'azienda agricola Causarano. Questa struttura innovativa presenta un'altezza in gronda maggiore rispetto alle serre normalmente utilizzate sul territorio, consentendo una migliore regolazione della temperatura e dell'umidità all'interno della serra, specialmente durante il periodo estivo, in cui le temperature elevate rappresentano spesso un fattore limitante per la produzione del pomodoro. La serra tecnologica è dotata anche di un sistema automatizzato per l'apertura e la chiusura di pannelli sul tetto, regolando l'umidità all'interno della serra e riducendo così il rischio di malattie legate a un ambiente eccessivamente umido.

Un altro aspetto innovativo riguarda l'utilizzo di sensori di umidità e temperatura, sia nel suolo che nell'aria all'interno della chioma delle piante. Questi sensori consentono un monitoraggio continuo dei parametri ambientali, comunicando con un modello previsionale per l'insorgenza di malattie fungine, come la peronospora (Phytophthora infestans) e il ciclo di insetti dannosi come la mosca bianca (Aleurodidi) e la tignola (Tuta absoluta). Per gli agricoltori, la gestione diventa molto più semplice. Oltre a monitorare la situazione in tempo reale tramite l'applicazione scaricabile sullo smartphone AGRICOLUS, ricevono avvisi via e-mail in caso di elevate probabilità di pericolo, fornendo indicazioni su quando trattare, quale prodotto utilizzare e le dosi consigliate. Questo approccio consente di ridurre significativamente l'uso di prodotti fitosanitari, con evidenti vantaggi economici e ambientali.

I ricercatori della Scuola Sant'Anna del gruppo di Agroecologia, insieme ai tecnici informatici di AGRICOLUS, hanno condotto dal 7 al 9 novembre 2023 corsi di formazione individuali per agricoltori e tecnici coinvolti nel progetto TOMATRAK sull'utilizzo di questi sensori. Durante i corsi, gli agricoltori hanno acquisito familiarità con l'applicazione di Agricolus, simulando situazioni di pericolo. Gli agricoltori del consorzio TOMATRACK si sono resi disponibili a gestire un settore dell'azienda con il supporto dei sensori e l'utilizzo dei modelli previsionali di Agricolus, mentre il resto dell'azienda segue una gestione ordinaria. Saranno quindi confrontati i due sistemi di gestione, valutando gli effetti sulla produzione e la potenziale riduzione dell'uso di input chimici per la gestione fitosanitaria del pomodoro.

Figura 1: Calibrazione della sensoristica per il monitoraggio in tempo reale di umidità e temperatura dell’aria e del substrato di crescita.




Figura 2: Registrazione dei sensori nell’app di AGRICOLUS per il funzionamento dei modelli previsionali di malattie fungine e insetti dannosi per il pomodoro.




Figura 3: Gestione integrata del pomodoro in serra grazie all’utilizzo della zucca serpente di Sicilia (Lagenaria longissima Fam. Cucurbitaceae) che ospita insetti utili per il controllo della tignola del pomodoro (Tuta absoluta)




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