martedì 22 ottobre 2024

Innovazione Didattica e Sostenibilità: Insegnare la PAC con il PAC GAME

 Insegnare la Politica Agricola Comune (PAC) o, meglio, informare e sensibilizzare gli studenti sulle possibilità offerte dal sostegno pubblico per avviare, consolidare o modernizzare una attività di tipo agricolo o rurale rappresenta una sfida complessa, che richiede tecniche di trasferimento delle informazioni adeguate e che permettano di attirare l'attenzione degli studenti su temi a loro spesso non conosciuti. Questa è stata la sfida che il Centro di ricerche Politiche e Bioeconomia del CREA ha colto nell'ambito delle attività "Eccellenze rurali".

 


 
L'occasione di sperimentare una nuova modalità di informazione e di didattica sulla PAC si è verificata grazie al coinvolgimento del CREA all'interno del Piano "RiGenerazione Scuola", che è il Piano del Ministero dell'Istruzione, attuativo degli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU, pensato per accompagnare le scuole nella transizione ecologica e culturale.Il team del CREA PB ha individuato nei cosiddetti serious game lo strumento che permettesse agli studenti di apprendere in maniera attiva e ha proceduto a costruire uno specifico gioco didattico sulla politica agricola: PAC_GAME. Si tratta di un gioco da tavolo con l'obiettivo di gestire un'azienda agricola sostenibile, ricorrendo agli interventi offerte dalla PAC e affrontando le sfide di mercato e climatiche che si possono incontrare.
Il documento presenta non solo il gioco e le modalità per giocarlo, ma inquadra anche l'approccio della gamification legato alla ricerca in agricoltura. Inoltre, fornisce tutti i format di base che possono essere utilizzati per costruire una versione di PAC_GAME vicina ai diversi territori italiani, personalizzando i sistemi produttivi, gli interventi possibili e gli eventi da affrontare.

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lunedì 21 ottobre 2024

Dialoghi ANARSIA

                                                                                     NinoSutera *

All'evento Dialoghi ANARSIA - esperienze e conoscenze a confronto, che si è svolto in Toscana, hanno preso parte  rappresentanti del MISAF, della Rete Rurale, della Rete interregionale, degli Assessorati Regionali all'Agricoltura,  delle Agenzie, e chiaramente di ANARSIA che ha organizzato in maniera impeccabile le tre giornate.


Qualche anno addietro a  Milano  la sottoscrizione dell’atto formale   dell’Associazione Nazionale Agenzie Regionali per lo Sviluppo e l’Innovazione Agronomiche Forestali (ANARSIA).   L’Associazione ha   sede legale a Legnaro (Pd) presso   Veneto Agricoltura, con la partecipazione  di 
AVISP – Veneto Agricoltura, Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario;

ALSIA – Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura;

ARSARP – Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo, Rurale e della Pesca (Regione Molise);

ARSIAL – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio;

ASSAM – Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche; 

ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (Regione Lombardia). 

Obiettivo principale di ANARSIA è la condivisione delle reciproche competenze nell’ambito di progetti interregionali incentrati su tematiche agricoleforestali e della pesca.  

In Sicilia da diverso tempo l'Assessorato Regionale all'Agricoltura, ha affidato le tematiche che oggi vanno sotto il nome di AKIS, agli enti strumentali della Regione, costituiti dai Consorzi di Ricerca, Istituto Zootecnico, Stazione Sperimentale di granicoltura, Esa,  IRVOS , e ai beneficiari delle misure 1-2 e 16 

La definizione maggiormente condivisa di sistema della conoscenza e dell’innovazione per l’ambito agricolo (inteso in senso esteso anche alle foreste e alla prima trasformazione) è quella utilizzata da un documento OCSE del 2012: “Il Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura è un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l’innovazione in agricoltura”. 

L'iniziativa dell' Associazione Nazionale Agenzie Regionali per lo Sviluppo e l’Innovazione Agronomiche Forestali (ANARSIA) contribuirà ad individuare un nuovo percorso del Sistema della conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura in Sicilia, con l'obiettivo di valorizzare i risultati acquisiti, le professionalità specifiche già formate, i servizi già posti in essere,  definendo possibilmente  in un unico soggetto attuatore, ruoli e competenze, proprio come per esempio hanno fatto in altre regioni,  per meglio assecondare le esigenze del mondo rurale, ma sopratutto erogare un servizio reale a favore dell'aziende agricole, su tutto il territorio rurale  regionale. 
Chi si candida a fare parte di questi processi, che non hanno niente a che fare con mere pratiche burocratiche,  debbono possedere una storia, una reputazione, una professionalità  riconoscibile e spendibile, sul territorio rurale. 
L’olandese Roeling già negli anni ’80 sottolineava come la conoscenza agricola non fosse un patrimonio dell’accademia o dei centri di ricerca, ma sia il combinato di una miriade di detentori di conoscenze che interagiscono, il cosiddetto Sistema di Conoscenze e Innovazione Agricola. Le crisi dell’agricoltura convenzionale, gli effetti collaterali della rivoluzione verde, l’inquinamento, etc. hanno spinto a teorizzare e praticare forme partecipative di ricerca applicata (ovviamente non di base), in cui le conoscenze degli agricoltori sono valorizzate. La necessità di percorrere vie nuove e diverse (il recupero della biodiversità, l’agricoltura biologica, l’agricoltura sociale, la vendita diretta, lo sviluppo rurale multisettoriale, ecc.), unitamente alla constatazione che l’agricoltura produce anche beni pubblici (protezione del suolo, paesaggio, assorbimento CO2, habitat naturali) spinge a cercare anche nuovi modelli di divulgazione e di consulenza, che almeno in un primo momento dovrebbero essere a carico del pubblico. Ecco quindi che negli ultimi tempi, nella stampa internazionale e anche negli ambienti più market oriented (USA, Olanda, Banca Mondiale, ecc.) vi è una riscoperta del ruolo pubblico nella divulgazione e consulenza, Si parla sempre di più di tecnici che siano animatori o facilitatori, che favoriscano la formazione di gruppi e di reti, collegando ricerca, pratica e istituzioni, stimolando così una crescita “dal basso verso l’alto” e la messa a punto di innovazioni appropriate (tecniche, organizzative, individuali e di gruppo, etc.). 

                                           *





sabato 19 ottobre 2024

Quadro attuale dell'agricoltura italiana e cambiamenti tra i censimenti del 2010 e del 2020


Lo studio del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo, riporta i cambiamenti avvenuti nel decennio tra i due censimenti generali dell'agricoltura (CAG) del 2010-2020.

I risultati hanno mostrato una elevata correlazione positiva tra investimenti innovativi e dimensioni delle aziende agricole e una correlazione media ma positiva anche con l'intervallo di età dell'imprenditore e il titolo di studio. Si evidenzia che il settore agricolo in Italia non è omogeneo tra le regioni del nord, del centro e del sud. I risultati sono di grande interesse per gli economisti e per i decisori politici, perché contribuiscono a identificare gli elementi strategici delle aziende e dei territori che necessitano di promuovere lo sviluppo economico e sociale, inoltre forniscono spunti di riflessione sull'efficacia della strategia di sviluppo della PAC UE 2023-2027 (greening e digitalizzazione) a livello regionale ed europeo. 


 REPORT

L’adattamento ai cambiamenti climatici nell’UE

 

 L’azione non sta al passo con l’ambizione. 

La Corte dei Conti Europea ha pubblicato una relazione sulle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici in risposta alla gravità dei danni verificatesi nell'UE, nel 2024. Vengono individuate una serie di raccomandazioni per migliorare l'adattamento ai cambiamenti climatici: rafforzare la rendicontazione, introducendo indicatori comuni per monitorare i progressi e superare le lacune emerse nei piani nazionali; rendere più accessibili i finanziamenti e le risorse per promuovere meglio gli strumenti dell'UE per l'adattamento a livello locale, offrendo soluzioni pratiche e assicurando finanziamenti adeguati e di lungo termine.


I Gli eventi climatici e meteorologici estremi (come ondate di calore, siccità e inondazioni) sono sempre più gravi e frequenti. Occorre quindi adattarsi con urgenza a queste condizioni climatiche. Mentre le azioni di mitigazione riducono le emissioni di gas a effetto serra, quelle di adattamento mirano ad adeguarsi ai cambiamenti climatici per ridurne gli effetti. Da sole, le azioni di mitigazione non sono in grado di prevenire gli effetti dei cambiamenti climatici, anche se riescono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. 

II L’UE ha pubblicato la sua prima strategia di adattamento nel 2013 e la successiva nel 2021, confermando di essere altamente vulnerabile ai cambiamenti climatici. In media, le perdite economiche dovute agli eventi climatici estremi nell’UE sono ammontate nell’ultimo decennio a 26 miliardi di euro l’anno. La strategia fissa l’obiettivo di rendere l’UE resiliente ai cambiamenti climatici entro il 2050, come sancito anche dalla normativa europea sul clima del 2021. Data la natura trasversale delle azioni relative all’adattamento ai cambiamenti climatici, è difficile stimare i finanziamenti dell’UE pertinenti. Tuttavia, per tale adattamento, sono stati iscritti a bilancio almeno 8 miliardi di euro nel periodo 2014-2020 e 26 miliardi di euro nel periodo 2021-2027. 

III L’obiettivo del presente audit era valutare il quadro e i finanziamenti dell’UE per l’adattamento ai cambiamenti climatici e il modo in cui fronteggiano gli effetti di tali cambiamenti nell’Unione. La Corte ha verificato se le strategie e i piani nazionali e dell’UE fornissero un quadro solido per l’adattamento ai cambiamenti climatici e se prevedessero sistemi di rendicontazione e un’opera di sensibilizzazione a livello locale riguardo a strategie, piani e strumenti dell’UE. La Corte ha anche analizzato se una selezione di progetti di adattamento del periodo 2014-2020 realizzati nell’UE abbia contribuito efficacemente all’adattamento ai cambiamenti climatici. L’estensione dell’audit non comprendeva le azioni e il sostegno dell’UE all’adattamento ai cambiamenti climatici al di fuori dei suoi confini. 

IV La Corte ha deciso di effettuare l’audit in considerazione dell’alta priorità del tema e della sua rilevanza. Con le constatazioni e raccomandazioni formulate, la Corte intende fornire un contributo utile a migliorare il quadro generale per l’adattamento ai cambiamenti climatici, al fine di fronteggiare meglio gli effetti di questi ultimi. Inoltre, con il lavoro svolto, intende aiutare l’UE a concentrare i finanziamenti su azioni mirate alle condizioni climatiche presenti e future e a promuovere soluzioni a lungo termine per l’adattamento ai cambiamenti climatici. 

 V La Corte ha constatato che il quadro generale dell’UE per la politica di adattamento è solido, pur rilevando che gli Stati membri hanno talvolta utilizzato dati scientifici obsoleti per i documenti riguardanti la strategia nazionale di adattamento. Nel complesso, i quadri di adattamento nazionali sottoposti ad audit erano coerenti con la strategia di adattamento dell’UE, anche se sono state individuate priorità contrastanti a livello settoriale e regionale. Si trattava di esigenze contrapposte di una maggiore irrigazione e di riduzione del consumo idrico. 

VI La Corte ha anche riscontrato che la rendicontazione degli Stati membri sull’adattamento ai cambiamenti climatici era insufficiente e apportava scarso valore aggiunto in termini di monitoraggio dei progressi e di sostegno alle future decisioni strategiche. Da un’indagine condotta presso 400 comuni, la Corte ha rilevato che, in gran parte, questi non conoscevano le strategie e i piani di adattamento ai cambiamenti climatici e non utilizzavano gli strumenti di adattamento dell’UE (Climate-ADAPT, Copernicus e il Patto dei sindaci dell’UE).

 VII Poiché l’adattamento è trasversale, i finanziamenti dell’UE a tal fine sono disseminati in varie altre politiche dell’Unione, che riguardano ad esempio l’agricoltura, la coesione e la ricerca. Da quanto emerso, dei 36 progetti del campione della Corte oltre la metà (19) ha affrontato efficacemente i rischi climatici, mentre 13 hanno avuto un impatto modesto o nullo in termini di aumento della capacità di adattamento e due rischiano di dar luogo a un maladattamento. Tra gli esempi di maladattamento si possono citare la promozione dell’irrigazione di un’area più vasta invece di passare a colture a minore intensità idrica; la costruzione di dighe invece di trasferire i residenti delle aree costiere a rischio di inondazione o erosione; nonché l’investimento in cannoni per l’innevamento artificiale invece di concentrarsi sul turismo durante tutto l’anno. A causa di queste debolezze, la politica e l’azione di adattamento dell’UE rischiano di non stare al passo con i cambiamenti climatici.

VIII Alla luce delle proprie constatazioni, la Corte raccomanda alla Commissione di:

 1) migliorare la rendicontazione sull’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso indicatori comuni per misurare i progressi e monitorare le debolezze individuate;

 2) sviluppare e promuovere meglio gli strumenti dell’UE per l’adattamento ai cambiamenti climatici al fine di aumentarne l’utilizzo e promuovere la condivisione delle conoscenze; 

3) far sì che tutti i progetti pertinenti finanziati dall’UE siano adattati alle condizioni climatiche presenti e future, promuovendo maggiormente soluzioni a lungo termine per l’adattamento ai cambiamenti climatici


LINK DEL DOCUMENTO

mercoledì 16 ottobre 2024

BISACQUINO CELEBRA L'AGRICOLTURA: DUE GIORNI DI FESTA TRA SAPORI E TRADIZIONI

 


Il 19 e il 20 ottobre 2024, il borgo di Bisacquino si animerà con la Fiera Agricola, un evento imperdibile per tutti gli appassionati di enogastronomia, tradizioni e cultura contadina, finanziata dall'Assessorato  Regionale all'Agricoltura.




Un weekend all’insegna del gusto!

Per due giorni, il borgo si trasformerà in un grande mercato a cielo aperto, dove produttori locali presenteranno le eccellenze del territorio: olio extravergine d’oliva, formaggi freschissimi, ortaggi di stagione, miele, birra artigianale, erbe aromatiche e tanto altro.

Un programma ricco di eventi per tutte le età!

La Fiera Agricola offrirà un ricco programma di eventi per soddisfare tutti i gusti:

  • Visita guidata all'Istituto Professionale per l'Agricoltura: Un'opportunità unica per scoprire le attività didattiche e le produzioni dell'azienda agraria scolastica.
  • Convegno sul grano duro: Un approfondimento sulle tematiche legate alla produzione cerealicola locale e alla chiusura della filiera.
  • Degustazione della Pasta Triona: Un'esperienza gustativa unica per provare il prodotto di punta del progetto sperimentale promosso dall'ESA SOPAT 66 - Bisacquino.
  • Dimostrazioni pratiche: Artigiani e agricoltori mostreranno dal vivo le tecniche di lavorazione tradizionali, dalla panificazione alla produzione del formaggio.
  • Laboratori didattici per bambini: I più piccoli potranno divertirsi imparando a conoscere i segreti dell'agricoltura e a rispettare la natura.
  • Spettacoli folkloristici: Artisti di strada e sfilate di carretti siciliani animeranno le vie del borgo.
  • Area food: Un'ampia scelta di stand gastronomici per gustare le specialità locali e lo street food.
  • Aperitivo al tramonto: Un modo piacevole per concludere la giornata, ammirando il panorama e degustando un calice di vino.

 

OTTOBR’E’ – FLORESTA 19- 20 e 26-27

 

TRA GUSTO TRADIZIONE NATURA

I PRODOTTI DELL’AGROALIMENTARE SICILIANO

NEL COMUNE PIU’ ALTO DELLA SICILIA

 


19-20 | 26-27 Ottobre’24

Ottobr’è, una manifestazione finanziata dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura,  dedicata alla promozione del settore agro-produttivo siciliano, e una iniziativa di valorizzazione dei prodotti agricoli, agroalimentari ed enogastronomici, nel comune più alto della Sicilia, dove da molti anni si svolgono iniziative ed eventi che coinvolgono produttori, trasformatori, commercianti e consumatori del settore. L’idea è quella di incentivare lo sviluppo economico ed enogastronomico della Sicilia, attraverso un programma di iniziative di animazione rurale, di sviluppo della conoscenza del territorio e delle tradizioni agricole e di trasformazione agroalimentare. Questa manifestazione si propone di sostenere le politiche di sviluppo e salvaguardia del mondo rurale, attraverso il sostegno all’economia multifunzionale in un quadro di sostenibilità, indirizzando il nostro settore agroalimentare verso un “Sistema coordinato” e integrato con gli altri settori di interesse sinergico (turismo, cultura, ambiente, sostenibilità, artigianato, salute).



Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere e far conoscere i prodotti agricoli, e agroalimentari legati al territorio, valorizzando identità, storia e cultura siciliana, ma utilizzando anche l’immagine di Floresta che a questi prodotti è fortemente legata.
In un quadro che si presenta come un insieme di realtà economiche importanti, vive e dinamiche, nonostante le varie problematiche relative. Ci proponiamo di tradurre in azioni di indirizzo la promozione della ricchezza e varietà di prodotti regionali, per esprimere meglio una cultura alimentare e gastronomica ricca di storia, cultura, paesaggi rurali e tradizioni, promuovendo innanzitutto la qualità dei prodotti siciliani. Oggi i nuovi mezzi di comunicazione online consentono di avviare percorsi promozionali a livello nazionale e internazionale con molta più semplicità ed efficacia, ma solo se si è in grado di elaborare corrette strategie di immagine e marketing.

Iniziative come questa sono fondamentali per migliorare l’immagine complessiva del comparto produttivo regionale e favorire l’approccio ai mercati con valide attività di informazione, che tengano dei bisogni dei consumatori e dell’accresciuta domanda di informazione sulle filiere di prodotto.

La manifestazione si svolgerà tra il 19 e il 27 del mese di ottobre a Floresta, il comune più alto della Sicilia, ma anche un punto di riferimento per l’immagine della ruralità, dell’agroalimentare e dell’enogastronomia legata al territorio, della Sicilia. Questo piccolo borgo rurale esercita una forte attrattiva su un numero sempre crescente di visitatori, che vengono qui alla ricerca di prodotti siciliani genuini e di qualità.

Al centro dell’iniziativa: presentazione di produttori e prodotti agroalimentari identitari rappresentativi del nostro settore agro-produttivo, incontri culturali tematici, workshop, panel di prodotto, talk-show con protagonisti ed esperti di settore, degustazioni guidate, show-cooking con alcuni dei migliori Chef siciliani, in collaborazione con l’Associazione Regionale Cuochi e Pasticceri e il CNA Sicilia (Confederazione Nazionale Artigianato). 

La manifestazione ruota attorno ai settori leader dell’agro-produzione: agricoltura, zootecnia e agro-alimentare, rappresentati dai migliori prodotti delle diverse province dell’Isola, in collaborazione con associazioni di settore e consorzi, con spazi per la cultura della ruralità e dell’artigianato, ma anche per il commercio, il turismo esperenziale, l’agriturismo, il marketing territoriale.

 

 Ottobr’è si svolgerà nel centro di Floresta, tra la piazza, il museo della civiltà contadina e  palazzo Landro-Scalisi, dov’è allestita la mostra sull’Arte dei Pastori, coi preziosi reperti della collezione Franz Riccobono, facendo risaltare le tradizioni rurali ancora vive, i sapori e gli aromi della produzione agro-alimentare siciliana d’eccellenza.

 

Incontri del Gusto, esposizioni ed esibizioni a tema, convegni e talk-show, degustazioni e show-coocking per celebrare le tipicità, il cibo e la cucina, l’olio e i fantastici Vini siciliani, le Birre artigianali, ma anche eventi culturali, artistici, mostre, esposizioni. I vari momenti della manifestazione verranno animati da interviste, riprese audio-video e fotografiche, collegamenti con canali radio-televisivi e online via web, per consentire di vivere l’iniziativa anche da remoto, in particolare i tantissimi siciliani all’estero che sono sempre più attenti – grazie al web – a tutto quello che viene proposto dalla nostra Isola, soprattutto riguardo la grande qualità dei suoi prodotti agro-alimentari.

martedì 15 ottobre 2024

L'Europa non è più il mio Paese


La Commissione europea, con il regolamento (UE) 2024/2608, introduce la possibilità di utilizzare la cellulosa in polvere e il gluconodeltalattone nei simil-formaggi da spalmare, rinominati ‘prodotti caseari a pasta molle non stagionati’. (1)

In parole semplici il latte con la segatura

Cellulosa e gluconodeltalattone

Food Additives Regulation (EC) No 1333/08 già ammetteva l’impiego di cellulosa e gluconodeltalattone – nei prodotti derivati dal latte diversi da formaggi, ricotta, formaggi fusi, dessert – alle seguenti condizioni:

– cellulosa in polvere, E 460(ii), quantum satis solo su ‘prodotti non stagionati e prodotti stagionati grattugiati e affettati’;

– gluconodeltalattone (E 575), quantum satis, solo su ‘prodotti stagionati’. (2)

 Simil-formaggi a pasta molla

Il regolamento (UE) 2024/2608 introduce però di fatto una nuova categoria di alimenti, attribuendo loro una denominazione – i ‘prodotti caseari a pasta molle non stagionati spalmabili’ – che indebitamente richiama i formaggi.

I simil-formaggi in questione sono quindi:

– latte coagulato per acidificazione diretta, senza separazione di siero, ispessito fino a diventare cremoso tramite aggiunta di cellulosa

– destinati a divenire un sostituto a basso costo dei veri formaggi freschi spalmabili, come il caprino e il quark (paste fresche spalmabili).

 Inganno europeo

L’esecutivo europeo sembra avere così eseguito gli ordini di qualche Corporation che ambisce a vendere come ‘prodotto caseario a pasta molle’ un latte ispessito con fibre di legno.

L’inganno è palese, poiché l’aggettivo ‘caseario’ – dal tardo latino ‘casearĭu(m)’ – deriva da ‘casĕus’, cioè ‘cacio‘, formaggio, che nessuno ha mai associato ai derivati del legno.

 Beffa ‘green’

La beffa è che il simil-formaggio verrà anche spacciato come più sostenibile rispetto ai formaggi autentici. Si legge infatti, nel recital 5 del regolamento, che l’uso di entrambi gli additivi

– ‘accresce quindi l’efficienza del processo di produzione, con un dispendio minore in termini di materie prime, energia e tempo’.

Note

(1) Commission Regulation (EU) 2024/2608 of 7 October 2024 amending Annex II to Regulation (EC) No 1333/2008 of the European Parliament and of the Council as regards the use of powdered cellulose (E 460(ii)) and glucono-delta-lactone (E 575) in unripened soft spreadable cheese products https://t.ly/foBd4

(2) Regolamento (CE) 1333/08, Allegato II, Parte E, categoria di alimenti 01.7.6


OTTOBRATA 2024

           

            L'evento è finanziato dalla Regione Siciliana – Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, rappresenta un'importante tappa nel cammino verso   Sicilia  "Regione Europea della Gastronomia 2025".

Zafferana Etnea, centro turistico estivo ed invernale per l'Etna, sorge a circa 600 mt. sul livello del mare, sulle pendici orientali del vulcano attivo più alto d'Europa; è meta di turisti attratti dalla spettacolarità delle sue eruzioni, di tanti villeggianti nel periodo estivo richiamati dal patrimonio artistico, monumentale e culturale, di amanti dell' escursionismo lungo i suggestivi sentieri naturali lungo il vulcano e di numerosi sciatori in inverno. Conta circa 9.250 abitanti e dista 23 Km da Catania e 24 da Taormina. Denominato "la perla dell'Etna", è immerso nel verde del Parco dell'Etna e la sua posizione permette di ammirare un incantevole panorama che nelle giornate limpide spazia dalle coste della Calabria a quelle del golfo di Siracusa.



Quest'anno la manifestazione verrà arricchita da due convegni che si svolgeranno nelle domeniche 20 e 27 ottobre sui prodotti tipici locali. I convegni verranno organizzati da personale specifico nel settore coinvolgendo anche numerosi rappresentanti del settore nazionale con dibattiti, degustazione e anche una specifica tavola rotonda a tema.

Sarà esperienza di sapori alla scoperta delle eccellenze, la piu' grande mostra mercato dei prodotti tipici dell'Etna, vetrina rinomata, espositori per fare conoscere enogastronomie e valorizzare le varie attività connesse, sinergie di forze che muove il turismo e l'economia, nonché tutto l'indotto che ruota attorno all'evento.

Più di 100 mila visitatori escludendo i 230 standisti presenti nel circuito.

Gli eventi legati alle ultime due domeniche di ottobre 20 e 27 vedranno convegni promotori di eccellenze: miele, vino, funghi, castagne.

I convegni verranno organizzati da personale specifico nel settore coinvolgendo anche numerosi rappresentanti del settore nazionale con dibattiti, degustazione e anche una specifica tavola rotonda a tema.

Le tavole rotonde ed i relativi Convegni creano una rete di azioni finalizzate alla valorizzazione del centro urbano coinvolgendo anche le frazioni del territorio con la preparazione dei pani lavorati, con le farine antiche, dei grani siciliani e dei lieviti madre, valorizzati con oli e vini dell’Etna. La finalità è creare una serie di iniziative gastronomiche, che danno valore alla dieta mediterranea, la sostenibilità ambientale dei prodotti tipici della nostra Terra .

I piatti da gustare sono legati proprio a questi elementi che fanno del territorio di Zafferana un fiore all' occhiello per tutta la Sicilia.

I turisti sono attratti dalle "cose buone di una volta", che qui resistono tenacemente e si rinnovano annualmente dedicando ai prodotti tipici locali le attenzioni per riappropriarsi delle loro origini culturali, della loro identità storia e cultura siciliana.

Verrà organizzato lo show cooking nelle due domeniche 20 e 27 ottobre per le quali nell'occasione verranno allestiti dei piani di appoggio e supporti per ricovero materie prime, accessori cucina e personale specializzato per la realizzazione di piatti tipici.

Il Comune di Zafferana Etnea, riconoscendo il valore del proprio territorio, vuole far leva su strategie adatte che permettano di valorizzare e individuare le vere capacità di chi ha investito in questa terra, individuando quelle politiche che prevedono programmi e iniziative di sviluppo sostenibile del territorio e dell'economia stessa, valorizzando la varietà e la ricchezza dei prodotti alimentari.













Castelvetrano celebra la 1ª Sagra del Pane Nero


 una festa di sapori e tradizione nel cuore della Sicilia

Sabato 19 e domenica 20 ottobre 2024, il centro storico di Castelvetrano diventerà il palcoscenico della 1ª Sagra del Pane Nero di Castelvetrano “pane e olio in frantoio”, una manifestazione unica per celebrare il celebre pane nero di Castelvetrano, simbolo di autenticità e tradizione, e promuovere il patrimonio enogastronomico siciliano. L'evento, organizzato dal Comune di Castelvetrano e finanziato dalla Regione Siciliana – Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, rappresenta un'importante tappa nel cammino verso il riconoscimento della Sicilia come "Regione Europea della Gastronomia 2025".


 Il sindaco Giovanni Lentini ringrazia la Regione Siciliana

Nel commentare l'imminente Sagra, il sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, ha espresso la sua gratitudine: “Voglio ringraziare l'Assessore Salvatore Barbagallo, dell'Assessorato all'Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della Regione Sicilia, per il prezioso supporto nella realizzazione di questo evento. La Sagra del Pane Nero rappresenta un momento di grande importanza per la nostra comunità e per la promozione del nostro patrimonio gastronomico. Il contributo dell'Assessorato è stato fondamentale per trasformare questa idea in una realtà che coinvolgerà non solo i cittadini di Castelvetrano, ma tutti i visitatori che arriveranno da ogni parte della Sicilia”.

Un fine settimana di cultura, gusto e divertimento

Durante le due giornate della Sagra, il centro storico di Castelvetrano si animerà di un ricco programma che includerà degustazioni del tipico pane nero, accompagnate da assaggi di prodotti locali, spettacoli dal vivo che racconteranno la tradizione siciliana, e visite guidate ai musei e ai monumenti storici della città, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi nel patrimonio culturale di Castelvetrano.

Area bimbi, area food & drink e racconti di storie e sapori legati al pane nero renderanno l'evento un'esperienza inclusiva per tutta la famiglia. Sarà un’occasione per scoprire le radici profonde di questo prodotto unico, la sua storia e il legame con la terra, in un’atmosfera festosa e accogliente.

Un evento coerente con la visione gastronomica europea

L'evento è particolarmente significativo nell'ambito del progetto per la candidatura della Sicilia come “Regione Europea della Gastronomia 2025". La Sagra del Pane Nero è in perfetta sintonia con gli obiettivi di valorizzazione delle tradizioni locali, di promozione della sostenibilità e dell'eccellenza culinaria del territorio. Attraverso eventi come questo, la Sicilia intende sottolineare la sua unicità gastronomica, fatta di tradizioni contadine, qualità degli ingredienti e una profonda connessione tra cultura, natura e cucina.


Un invito a scoprire Castelvetrano e i suoi sapori

La 1ª Sagra del Pane Nero di Castelvetrano è un invito rivolto a tutti coloro che desiderano conoscere la Sicilia autentica e immergersi in un’esperienza fatta di gusto, storia e tradizione. Un'opportunità imperdibile per vivere un weekend tra sapori unici, cultura e divertimento nel cuore della Sicilia.



lunedì 14 ottobre 2024

PAC 2024-2027 - la nuova sfida

 


Nella PAC  2024-2027  la  Sicilia ha a disposizione   1.474.613.117  euro rappresentando la prima regione italiana per dotazione finanziaria assegnata  

               
«C’è stata una grande condivisione degli obiettivi e una compattezza nelle scelte: puntiamo su quelle che servono: agricoltura biologica, giovani e investimenti, sia per le aziende agricole che agroindustriali afferma  Dario Cartabellotta. L’obiettivo è arrivare a quello che da vent’anni viene sostenuto nei regolamenti comunitari, cioè il trasferimento di valore aggiunto agli agricoltori. Negli ultimi tempi con i contratti di filiera di certo abbiamo iniziato ad andare in questa direzione».  «Vogliamo attrarre nuove realtà agroindustriali perché la Sicilia può produrre praticamente tutto, compresi i frutti tropicali, aggiunge. Secondo l’ultimo rapporto di Unicredit l’agrifood Sicilia è arrivato a 9,3 mld di euro di fatturato, 20 anni fa eravamo  a due.

              

Per spendere i soldi nei tempi previsti? «Bisognerà passare dalla proroga alla premura. Il fattore velocità diventa fondamentale, come amministrazione abbiamo una grande responsabilità: dobbiamo fare bandi veloci in tempi veloci altrimenti regaleremo soldi alle Regioni più virtuose»  conclude il Direttore del Dipartimento Agricoltura

                               Nutrire la crescente popolazione europea richiede una produzione alimentare più sostenibile, ma un'altra estate di condizioni meteorologiche estreme, insieme a catene di approvvigionamento gravemente interrotte, hanno evidenziato ancora una volta la necessità di passare a un sistema alimentare più resiliente e rigenerativo e alla prossima Politica agricola comune (PAC) ( 2023-2027) vedrà gli Stati membri dell'UE riorientare la politica sui risultati attraverso nuove aspettative di monitoraggio e valutazione.

                     Ancora più che in passato le amministrazioni regionali dovranno essere in grado di spendere le risorse in tempi brevi, dato che ci sarà un anno in meno di tempo per farlo. Infatti, si passa dalla regola del disimpegno automatico N+3 all’N+2.

Mettere in atto gli elementi di valutazione è fondamentale per valutare i risultati della prossima PAC, così come il ruolo degli Stati membri dell'UE nel dimostrarne l'impatto. 

 Secondo la legge di esecuzione recentemente pubblicataCerca le traduzioni disponibili del link precedenteIT •••dalla Commissione europea, gli Stati membri dell'UE devono valutare l'efficacia, l'efficienza, la pertinenza, la coerenza, il valore aggiunto dell'UE e l'impatto di ogni obiettivo specifico affrontato nel contesto dei loro piani strategici della PAC, in un momento opportuno durante il periodo di attuazione. In tal modo, possono raggruppare, in un'unica valutazione, più obiettivi specifici, assicurando che il contributo degli interventi sottostanti a ciascun obiettivo specifico sia stimato in modo chiaro e separato.

Oltre a valutare le prestazioni rispetto a obiettivi specifici, gli Stati membri dell'UE devono anche effettuare valutazioni su argomenti specifici, come l'architettura ambientale e climatica, il valore aggiunto di LEADER, i sistemi di conoscenza e informazione agricola (AKIS) o le reti della PAC. Infine, una valutazione completa dei piani strategici della PAC e del contributo agli obiettivi generali della PAC deve essere effettuata ex post da ciascuno Stato membro dell'UE e completata entro la fine del 2031.

Misurare l'impatto nel mondo reale è fondamentale per mostrare il successo di una politica nel raggiungere i suoi obiettivi, in particolare quando l'obiettivo è quello di affrontare una serie di fattori economici, ambientali e sociali. La prossima politica agricola comune (PAC) sta quindi allontanando gli Stati membri dell'UE dalla conformità e spostandoli maggiormente verso risultati e prestazioni, sperando che possa mostrare come i loro settori agricoli e le loro zone rurali si trovino su un percorso sostenibile.

I risultati saranno ancorati in termini di come gli Stati membri dell'UE contribuiscono agli obiettivi della PAC, dalla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra in agricoltura alla stabilità o all'aumento del reddito agricolo e alla crescita delle imprese rurali. Il regolamento su come gli Stati membri dell'UE dimostreranno esattamente l'impatto della PAC su questi obiettivi si basa su un nuovo quadro che fornisce una comprensione comune sul monitoraggio delle prestazioni e sulla valutazione dell'attuazione dei piani strategici.

Il quadro per il monitoraggio e la valutazione delle prestazioni (PMEF) " consentirà di riferire, monitorare e valutare le prestazioni" durante l'attuazione dei piani strategici della PAC degli Stati membri dell'UE dal 2023 al 2027. Fisserà le basi per monitorare i progressi degli Stati membri dell'UE verso il raggiungimento degli obiettivi dei piani strategici della PAC, valutare l'impatto, l'efficacia, l'efficienza, la pertinenza e la coerenza degli interventi dei piani strategici della PAC e il valore aggiunto dell'UE della PAC e sostenere un processo di apprendimento comune per il monitoraggio e la valutazione.

Il PMEF contiene anche una serie di indicatori comuni per il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione annuale della performance, come gli indicatori di output per monitorare l'attuazione della PAC, gli indicatori di risultato per monitorare i progressi degli Stati membri dell'UE verso gli obiettivi prefissati e gli indicatori di contesto e di impatto valutare i risultati complessivi delle politiche rispetto agli obiettivi della PAC. Queste informazioni varieranno a seconda di come ciascuno Stato membro dell'UE elabora e attua il proprio piano strategico nazionale della PAC, poiché copre le diverse misure disponibili nell'ambito dei pagamenti diretti e dei programmi settoriali, finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), nonché gli interventi di sviluppo rurale , finanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

domenica 13 ottobre 2024

STRUMENTI DI AKIS

                                       NinoSutera

Vi presentiamo due strumenti di AKIS. L' iniziativa rientra tra le attività di animazione territoriale della 

RETE REGIONALE AKIS


La definizione maggiormente condivisa di sistema della conoscenza e dell’innovazione per l’ambito agricolo (inteso in senso esteso anche alle foreste e alla prima trasformazione) è quella utilizzata da un documento OCSE del 2012: “Il Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura  è un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l’innovazione in agricoltura”.

 EU-FarmBook è il punto di riferimento per agricoltori, silvicoltori e consulenti.

EU-FarmBook è un progetto Horizon Europe che opera a livello regionale, nazionale ed europeo (UE) per creare una piattaforma online che raccolga e condivida conoscenze in materia di agricoltura e silvicoltura .

La piattaforma online EU-FarmBook è stata sviluppata per testare una grande idea: è possibile riunire e organizzare in un'unica piattaforma di facile utilizzo tutti i risultati tangibili dei progetti di ricerca e innovazione finanziati dall'UE, per aiutare a mettere le conoscenze pratiche a disposizione degli agricoltori, dei silvicoltori e dei consulenti di tutta Europa che ne hanno più bisogno?

Le sfide nel realizzare questo obiettivo sono grandi (qualità dei dati o dei database, problemi di compatibilità, barriere linguistiche e considerazioni intergenerazionali, per citarne alcune), ma crediamo che il futuro dell'innovazione in agricoltura e silvicoltura in Europa sia digitale e richieda uno scambio digitale di conoscenze notevolmente aumentato e migliorato tra le regioni e gli Stati membri dell'UE, nonché tra i diversi attori agricoli.

La missione

EU-FarmBook è la risposta alle reali esigenze di agricoltori, silvicoltori e consulenti. Il progetto Horizon Europe offre un luogo di incontro interattivo e multilingue per le comunità agricole e forestali , dando accesso a oggetti di conoscenza affidabili secondo i principi di dati reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili (FAIR). Gli utenti di EU-FarmBook possono interagire ed esplorare modi innovativi per risolvere le loro sfide quotidiane. 

L'impatto tangibile di EU-FarmBook è generato tramite comunicazioni orientate alla pratica, vari canali di diffusione, dimostrazioni in azienda agricola e programmi educativi diffusi. Insieme ai progetti correlati modernAKIS e ATTRACTISS , EU-FarmBook supporta gli attori AKIS degli Stati membri, le reti CAP e i punti di servizio EIP-AGRI in un approccio multi-attore.

LINK 

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 Il  progetto Organic Advice Network,  mira creare e animare in Europa una rete di tecnici e di servizi di assistenza tecnica per il biologico. In merito, condividiamo un breve questionario (5-10 minuti di compilazione) che mira a individuare le realtà che erogano servizi di assistenza tecnica e a comprenderne le modalità organizzative e operative.

Il questionario è disponibile al seguente   

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