Il “Rapporto AsviS sui Territori 2023” illustra, attraverso dati e grafici, il posizionamento di Regioni, Province, e Comuni rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Inoltre si trovano una rassegna di esperienze internazionali di territorializzazione degli SDGs, l’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, il tema della coerenza delle politiche, il sistema di Strategie e Agende territoriali per lo sviluppo sostenibile, le disuguaglianze tra territori e i rischi naturali e antropici, la selezione di buone pratiche e le proposte dell’ASviS sui temi prioritari.
Quest’anno il Rapporto dedicato ai territori giunge alla quarta edizione, e rappresenta sempre più uno strumento fondamentale per approfondire l’andamento del nostro Paese rispetto allo sviluppo sostenibile. Per aiutare a raggiungere gli ambiziosi obiettivi, con questo Rapporto l’ASviS mette a disposizione dei decisori politici e della società civile uno strumento che, attraverso indicatori statistici elementari e compositi, raccoglie e analizza il posizionamento di regioni, province, città metropolitane, aree urbane e comuni rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Questi sono corredati da proposte concrete per rispondere alle esigenze più urgenti. L’importanza dei territori è evidente nell’ottica di sostenere dal basso la spinta verso la transizione di sostenibilità, come indicato in passato dalle Nazioni unite, dall’Unione europea e dall’Ocse. Regioni, province e comuni rappresentano i livelli più vicini ai cittadini e sono responsabili dei servizi fondamentali offerti alle loro comunità. Nella ricerca di uno sviluppo sostenibile, questi offrono un luogo dove i processi di trasformazione possono essere avviati con più efficienza. Infatti, l’Agenda 2030 ha avuto la grande intuizione di considerare necessarie le azioni di tutti i livelli di governo, e quindi anche quelle delle istituzioni locali. Bisogna accelerare gli sforzi per conseguire l’Agenda 2030 nei sette anni che ci rimangono, e allo stesso tempo portare avanti le riflessioni su cosa dovrà avvenire dopo il 2030. Su questi due aspetti i territori italiani, ma anche in tutto il resto del mondo, possono giocare un ruolo fondamentale. Il nostro augurio è che questo Rapporto possa aiutare anche nei prossimi mesi, quando a valle dall’aggiornamento della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile le regioni e le città metropolitane potranno procedere ad aggiornare le proprie strategie. Questo processo rappresenterà un passo in avanti cruciale per il nostro Paese e un’occasione per i territori di allineare le proprie priorità con quelle definite a livello nazionale.