martedì 27 agosto 2024

i minnuli camastresi

 

L’evento riguarderà la divulgazione delle delizie agro-alimentari locali e la sua gastronomia , attraverso la riscoperta degli antichi sapori indigeni

L’evento organizzato dal Comune di Camastra è finanziato dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura



Saranno presentati al pubblico:

- i prodotti identitari locali “ i minnuli camastresi“:

- le ricette tipiche legate alle delizie, realizzate da esperti dell’arte gastronomica, utilizzando quegli antichi saperi che ci restituiscono i sapori attuali del gusto.

Gli esperti preparatori spiegheranno i metodi di preparazione di tali ricette, facendo riscoprire e valorizzare le tradizioni culinarie locali.

Il progetto prevederà la realizzazione di un percorso integrato fatto di eventi di informazione, formazione e di promo-valorizzazione delle produzioni, rivolti ad esperti del settore agro-alimentare, appositamente invitati, alle attività legate all'enogastronomia, alle aziende agricole, alle amministrazioni locali, ai settori che operano specificatamente nella produzione dei prodotti identitari locali   ed ad un pubblico che, non sarà solo   locale, ma,grazie alla strategia di comunicazione sui Social Network, si estende a livello anche regionale, tutto ciò mirando ad una precisa logica di sviluppo e crescita della filiera dei prodotti identitari locali.

Il progetto intervento vuole sostenere la realizzazione e l’organizzazione di un’iniziativa strutturata attraverso una molteplicità̀ di strumenti di comunicazione che puntino allo sviluppo dei temi salienti per il comparto, attraverso un costante confronto tra territorio e stakeholders locali e regionali, ma non disdegnando mai, quello nazionale ed internazionale, secondo una logica di condivisione comunitaria, per affrontare sotto il profilo tecnico, scientifico e pratico elementi di interesse generale e specifico per il territorio e per il contesto socio-economico.

Le principali attività dall’intervento saranno le seguenti:

- convegni, seminari, conferenze

- workshop di degustazione

- show-cooking e degustazione di prodotto, con scuole econsumatori

- percorsi del gusto con stand promozionali

- Education tour

- Gara enogastronomica, distinti per amatoriali e professionisti

- Video promozionale

 

Tali iniziative saranno rivolte a temi di interesse generale inerenti i prodotti agricoli identitari e più in generale, al settore enogastronomico ed avranno l’ambizione di far diventare il territorio oggetto dell’intervento un centro di dibattito rispetto alle tematiche individuate.

 

XXI Festa dell'Uva da Tavola e dei Prodotti Tipici Locali di Licodia Eubea

XXI Festa dell'Uva da Tavola e dei Prodotti Tipici Locali di Licodia Eubea (CT): Un Appuntamento Imperdibile per la Valorizzazione delle Eccellenze Agroalimentari Siciliane Licodia Eubea, 27 agosto 2024 – Il Comune di Licodia Eubea è lieto di annunciare la XXI edizione della Festa dell'Uva da Tavola e dei Prodotti Tipici Locali, che avrà il suo avvio con la conferenza di apertura alla presenza dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Prof. Salvatore Barbagallo, che si svolgerà presso l’Ex Monastero di San Benedetto e Santa Chiara.


 

L’incontro verterà sulla crisi climatica e idrica in agricoltura e prevede gli interventi del Sindaco Santo Randone, dell’Assessore all’Agricoltura Benedetto Interligi, del Geologo Gaetano Punzi, Direttore generale del Consorzio di bonifica della Sicilia Orientale, del Presidente e del Vicepresidente CIA Sicilia Orientale Giosuè Catania e Salvo Grosso. L'evento, ormai divenuto un appuntamento imprescindibile nel calendario delle manifestazioni dedicate alle eccellenze agroalimentari siciliane, rappresenta un'occasione unica per celebrare e promuovere i prodotti d’eccellenza del nostro territorio. Nata per valorizzare l'uva da tavola, prodotto di punta dell'economia agricola di Licodia Eubea, la festa si è evoluta nel corso degli anni, diventando una vetrina per l'intera gamma dei prodotti tipici locali. Olio extravergine d'oliva, mandorle, agrumi, formaggi, vini e dolci tradizionali saranno protagonisti di un evento che coniuga tradizione, gusto e cultura. La promozione dei nostri prodotti tipici rappresenta una priorità strategica per il Comune di Licodia Eubea. La XXI Festa dell'Uva da Tavola e dei Prodotti Tipici Locali non è solo un momento di festa, ma un'opportunità concreta per far conoscere le eccellenze del nostro territorio a un pubblico sempre più vasto. In questa direzione, la nostra amministrazione ha deciso di proseguire il percorso di valorizzazione e internazionalizzazione dei prodotti locali partecipando alla fiera Fruit Attraction di Madrid, che si terrà a ottobre 2024. Fruit Attraction è uno degli eventi internazionali più importanti per il settore ortofrutticolo, una vetrina prestigiosa che permetterà ai nostri produttori di entrare in contatto con operatori commerciali provenienti da tutto il mondo. La partecipazione alla fiera rappresenta un passo fondamentale per la crescita del nostro comparto agricolo, che potrà beneficiare di nuove opportunità di mercato e di una maggiore visibilità a livello internazionale.

Il successo di manifestazioni come la Festa dell'Uva da Tavola e la partecipazione a eventi internazionali non sarebbe possibile senza il sostegno delle istituzioni. In questo senso, desideriamo esprimere un sentito ringraziamento all'Assessorato regionale all'Agricoltura per l'importante contributo che ha reso possibile l'organizzazione della nostra festa. Grazie al loro supporto, possiamo continuare a promuovere e valorizzare le eccellenze del nostro territorio, contribuendo allo sviluppo economico e sociale di Licodia Eubea e dell'intera regione. La XXI Festa dell'Uva da Tavola e dei Prodotti Tipici Locali offrirà un ricco programma di eventi che non si limiterà solo alle degustazioni guidate, esposizioni di prodotti agricoli, laboratori gastronomici e convegni. Quest'anno, infatti, la festa sarà animata anche da un vivace calendario di spettacoli culturali e musicali, con la partecipazione di artisti locali e di caratura regionale e nazionale. Non mancheranno i dj set per i giovani e gli amanti della musica moderna, che animeranno le serate in piazza con ritmi coinvolgenti. Il centro storico di Licodia Eubea sarà inoltre animato da mercatini e artisti di strada che intratterranno i visitatori con performance di grande suggestione, rendendo la festa un evento a 360 gradi, capace di soddisfare i gusti di un pubblico eterogeneo e di tutte le età. La XXI Festa dell'Uva da Tavola e dei Prodotti Tipici Locali di Licodia Eubea si conferma come un evento di grande rilevanza per la promozione e la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari della nostra terra. Vi invitiamo a partecipare numerosi per celebrare insieme i frutti di un territorio ricco di storia, tradizione e sapori inconfondibili, godendo di un’offerta culturale e di intrattenimento unica. Per ulteriori informazioni sul programma e le attività della festa, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del Comune di Licodia Eubea o a contattarci direttamente

domenica 25 agosto 2024

Etna le vie del vino

 Un tour tra borghi, contrade, eventi, musei, castelli

In distribuzione su varie piattaforme shop online (Amazon,EtaBeta, Feltrinelli, Mondadori, Libraccio, Libreria Universitaria, Ibs,ecc.)

Pubblicata la prima guida all’enoturismo sul vulcano. Un tour in oltre 400 tappe tra cantine, enoteche, borghi, contrade, castelli, eventi. Un suggestivo viaggio, tra ieri e oggi, tra itinerari e paesaggi vitivinicoli dalla Contea di Mascali alla Ducea di Nelson fino alle “vigne di Catania”. Il libro è stato presentato nei giorni scorsi presso l’Enoteca Regionale per la Sicilia Orientale Castiglione di Sicilia, Città del Vino e uno dei Borghi Più Belli d’Italia.

 


La ricca pubblicazione porta la firma di Michele La Rosa, giornalista pubblicista, che da anni segue l’evoluzione del settore vitivinicolo nel territorio etneo, dove si registrano interessanti flussi turistici nel comparto dell’enoturismo, grazie alla presenza di molte cantine che si sono dotate pure di strutture ricettive, organizzano eventi, allestiscono musei o sale espositive, recuperando e rendendo anche fruibili antichi palmenti e bottaie.

Tra cenni storici e dati attuali l’autore racconta il territorio vitivinicolo etneo, attraverso percorsi segnati dalla rete viaria esistente, come la SS 120 dell’Etna e delle Madonie, le strade provinciali che collegano Linguaglossa a Milo, Zafferana e poi raggiungono anche Trecastagni, Pedara, Nicolosi, tutte quelle strade che collegano le zone di maggiore produzione dei vini Etna Doc.

Un tour per scoprire anche i numerosi eventi si tengono tra vigne e cantine, tra i vari comuni, come rassegne teatrali e musicali, mostre di pittura, oppure gli eventi degustazione per scoprire i vini dell’Etna.

“La guida non recensisce vini o strutture, ma racconta il territorio etneo, tra la storia del passato e l’importanza di oggi che qui vede aziende vitivinicole esportare in tutto il mondo, che puntano anche sull’enoturismo, mirando ad attrarre i wine lovers nelle loro cantine, ai loro eventi, facendo vivere le cosiddette wine experience tra i vigneti, i palmenti, musei, iniziative che si alternano tra yoga, sport, escursioni, musica, arte varia – dice l’autore Michele La Rosa – cantine che diventano wine resort, location di film, vigneti sempre più da sfondo a matrimoni ed eventi. Un tour nei castelli tra vigneti e territori di storica tradizione vitivinicola, un viaggio in parte anche attraverso la ferrovia Circumetnea e il treno dei vini dell’Etna grazie ai vari tour operator che organizzano pacchetti turistici specifici. Oltre 230 cantine elencate, oltre 150 tra enoteche e locali come osterie, taverne, trattorie, dove i vini dell’Etna restano i protagonisti in assoluto, locali diventati in questi anni mete di turisti, di appassionati di vini del vulcano, locali recensiti da riviste di enogastronomia e guide internazionali

 

venerdì 23 agosto 2024

G7 Agricoltura e Divinazione Expo 2024

 Manca un mese al G7 Agricoltura di Siracusa ed in città fervono i preparativi. Da settimane si susseguono vertici ed incontri per definire ogni aspetto del prestigioso appuntamento a cui si affianca anche l’expo Divinazione (dal 21 settembre).

 


 La Regione Siciliana si prepara a ospitare i rappresentanti di Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Germania e Regno Unito, assieme a quelli di nove Paesi africani

Il summit internazionale promuove globalmente il Sistema Italia

            Gli incontri istituzionali tra i rappresentanti di Italia, Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Germania e Regno Unito (con il coinvolgimento in alcune occasioni anche di nove Paesi africani) si svolgeranno prevalentemente all’interno del Castello Maniace. Ma l’intero isolotto di Ortigia sarà pienamente coinvolto nel clima G7, grazie a circa 110 espositori diffusi per tutto il centro storico e grazie all’allestimento di particolari spazi altamente scenografici e aperti al pubblico. I lavori di allestimento inizieranno a metà settembre.
Il colpo d’occhio, c’è da giurarci, sarà notevole. Immaginate vigneti che ricoprono piazza Minerva; oppure un maestoso uliveto accanto al Tempo d’Apollo o un bosco nel fossato tra il Maniace e l’ex piazza d’Armi. Sono solo alcune delle suggestive creazioni a tema in cui ci si potrà imbattere passeggiando in molti spazi monumentali di Ortigia nei giorni dell’expo Divinazione (21-29 settembre). Ah, aggiungete alla lista anche un elegante giardino in piazza Duomo e ancora agrumeti, campi di cereacoltura e orticoltura in suggestivi luoghi di Ortigia (tra cui piazzale IV Novembre) nell’ambito del progetto di FederUnacoma dal nome “Macchine per la pace”, pensato per testimoniare il valore e il ruolo anche sociale dell’agricoltura e sottolineare il contributo fondamentale che la meccanica agricola può dare alle politiche agricole e rurali nelle varie regioni del mondo. Nelle aree espositive sarà così possibile conoscere da “vicino” le più innovative soluzioni tecnologiche studiate dai costruttori di macchine agricole italiani per le varie coltivazioni.
Negli oltre cento spazi espositivi troveranno ovviamente posto i “sapori” delle regioni d’Italia, con degustazioni di prodotti tipici, dalle mele del Trentino al cioccolato di Modica. Presenti i grandi marchi dell’agroalimentare e dell’enogastronomia italiana come anche le eccellenze più “local”, come il pomodoro Igp di Pachino e il limone di Siracusa (a ridosso del Maniace) e la mandorla di Avola (nel giardino di Palazzo Vermexio).
Una passeggiata in Ortigia nei giorni di Divinazione-G7 Agricoltura rivelerà sorprese in ogni angolo: Marina, ex liceo Gargallo, Antico Mercato, bastione di Forte di San Giovannello ex Convento del Ritiro, ex convento di San Francesco, Forte Vigliena, slargo Aretusa, piazza Archimede, molo Zanagora, largo della Gancia, piazza San Giuseppe. Persino il vituperato parcheggio Talete, grazie ad RCS Sports&Events, vedrà la sua terrazza trasformata in un grande playground sportivo con annessa area a verde.

«Occasioni di confronto come il G7 – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, allo sviluppo rurale e alla pesca Salvatore Barbagallo – rivestono un’importanza cruciale per affrontare nell’ambito di una rete internazionale le sfide legate alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità ambientale e al cambiamento climatico. La nostra terra è in grado di produrre una vasta gamma di prodotti di alta qualità, dal vino agli agrumi, dalle olive agli ortaggi. L’agricoltura sta vivendo trasformazioni significative a causa dei cambiamenti climatici, che influenzano le condizioni meteorologiche, le risorse idriche e la biodiversità. Anche la pesca affronta sfide simili ed è necessario cominciare a gestire in maniera più responsabile le risorse ittiche. La Sicilia è pronta a giocare un ruolo da protagonista in questi due settori vitali per l’economia mondiale».


Il G7, che coinvolgerà attivamente il tessuto produttivo della Sicilia, sottolineando il ruolo centrale dell’Italia come leader globale nella qualità e nella sostenibilità del settore, sarà anche una vetrina per le eccellenze agroalimentari italiane, attraverso una expo dedicata,   intitolata “Divinazione Expo 24”. La Sicilia, inoltre, si prepara ad accogliere il summit con una serie di iniziative che renderanno l’evento ancora più memorabile, valorizzando il patrimonio culturale e turistico della regione.

 

GAL Etna Sud

 

Viaggio nei 23  
GAL della Sicilia.

               Dopo il Gal Madonie e il GAL Tirrenico Mare e Monti e Borghi, ecco il GAL Gal Etna Sud  

 

 la comunicazione è partecipazione

I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono partenariati tra rappresentanti locali, pubblici e privati, creati per favorire lo sviluppo delle aree rurali, finanziati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, attraverso il PSR 2014-2022.



                                  di Nino Paternò

Costituito durante la penultima programmazione del PSR Sicilia 2014-2022 Il GAL Etna Sud ha come territorio di intervento i cinque Comuni posizionati tra l’Etna e l’area metropolitana di Catania: Camporotondo Etneo, San Pietro Clarenza, Mascalucia, Tremestieri Etneo e San Giovanni La Punta. Comuni, con una popolazione di circa 87.000 abitanti, che non avevano mai sentito parlare di programma LEADER né di GAL. La prima difficoltà che si trovò ad affrontare il nuovo GAL fu proprio quella di spiegare alla realtà locale che potevano esserci altre modalità di intervento per lo sviluppo del territorio. A fronte delle diffidenze iniziali ad oggi il GAL Etna Sud può definirsi una reale figura di riferimento come Agenzia di Sviluppo per il proprio comprensorio. Lo dimostrano i risultati conseguiti sino ad ora con le attività svolte che hanno consentito l’avvio di circa 80 start up ed il rafforzamento di circa 40 aziende esistenti che hanno avuto modo di incrementare le loro attività produttive.  A fronte di tali risultati specifici, sono pure in corso di realizzazione iniziative che fanno pieno uso delle incredibili potenzialità del comprensorio. Basti pensare alla sua localizzazione tra l’Etna e l’area metropolitana di Catania. Il che consente l’avvio di un progetto denominato “Ospitalità Diffusa” in grado di raccordare le numerose strutture ricettive del comprensorio, accompagnate da iniziative in grado di attirare i flussi metropolitani e di intercettare l’enorme flusso di visitatori dell’Etna che attraversa il comprensorio. Altro elemento che scaturisce dall’attività svolta dal GAL è l’incredibile voglia di fare, che caratterizza soprattutto la realtà giovanile.  Tale elemento ci ha spinto alla progettazione di un incubatore di impresa, in corso di avanzata realizzazione. Tale struttura, denominata HUB INN, consentirà a quanti intendono avviare una propria  attività produttiva di trovare tutti i  supporti necessari per la sua realizzazione. L’attività svolta sino ad ora dal GAL  ha supportato anche un interessante risveglio della realtà imprenditoriale, sempre più consapevole del suo ruolo per costruire il futuro del proprio comprensorio. Con l’Associazione Imprenditori  Etna Sud (AIES) che hanno costituito oggi rappresentano un importante riferimento per l’individuazione e la realizzazione di strategie di sviluppo realmente efficaci  per lo sviluppo locale.  Superata l’attuale fase di transizione, che comporterà la chiusura di tutte le attività avviate e l’avvio delle iniziative di durata indefinita come HUB_INN ed Ospitalità diffusa,  per il GAL Etna Sud   si prospetta  per il futuro una attività finalizzata a rafforzare sempre più il suo ruolo di Agenzia di sviluppo  per il proprio comprensorio,  sempre in una logica di sviluppo che parte dal basso ed avendo come riferimento ciò che ha dato buoni risultati sino ad ora.                                                                                               

 

 

giovedì 22 agosto 2024

“Sagra di l’Agustu”

 

             Il Comune di Alessandria della Rocca con il contributo dell’Ass.to Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea ed il Patrocinio gratuito della Camera di Commercio di Agrigento, organizza la “Sagra di l’Agustu” che si terrà presso il Comune di Alessandria della Rocca nelle giornate del 28 e 29 agosto 2024.

La manifestazione ha lo scopo di riscoprire e promuovere le quasi ormai tramontate tradizioni popolari, attraverso la preparazione di un piatto tipico chiamato l’ “Agustu”.  

 


           Anticamente questa festività assumeva i toni di festa popolare, il giorno precedente il 1° agosto le massaie si affacciavano per la strada e si mettevano d’accordo per la preparazione della pietanza. Veniva messa una grande “casdara” (pentolone) e una volta che l’acqua bolliva venivano “calati” i seguenti cereali: fave, frumento, piselli, fagioli, lenticchie, ceci bianchi e neri.

La sera, al ritorno degli uomini dalla campagna, il pasto veniva consumato per strada, alla presenza di tutto il vicinato, con semplicità: era momento di gioia per grandi ma soprattutto per i bambini che rimanevano fino a tarda ora per strada a giocare.

Oggi si vuole riproporlo in occasione del rientro di tanti compaesani che ritornano nel loro paese natio in occasione dell’estate e della festa patronale della Madonna della Rocca.

All’evento, al quale parteciperanno numerosi visitatori dei paesi limitrofi, prenderanno parte anche Funzionari della Camera di Commercio di Agrigento per valorizzare il nostro territorio.

 

mercoledì 21 agosto 2024

GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi

                         Viaggio nei 23 GAL della Sicilia, GAL Tirrenico Mare e Monti e Borghi

 

I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono partenariati tra rappresentanti locali, pubblici e privati, creati per favorire lo sviluppo delle aree rurali, finanziati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, attraverso il PSR 2014-2022.
              Così come contemplato dai Reg.UE. tutti gli interventi realizzati attraverso il PSR 2014-2020 e PSP 2023-2027 e comunque tutti gli interventi  attuati dall'Assessorato Agricoltura, (finanziati direttamente o indirettamente)   debbono  essere accompagnati da adeguate azioni di informazione, comunicazione e diffusione dei risultati concreti raggiunti 

               Come è noto tutti I finanziamenti che provengono tramite i fondi  europei e/o nazionali e regionali (finanziati con le tasse che i contribuenti europei pagano) servono per sostenere l’agricoltura rafforzandone la competitività sui mercati, migliorandone la qualità, salvaguardando l’ambiente, gestendo il territorio, creando nuove occasioni educative, turistiche, culturali.

                 Questo impegno va a vantaggio dell’intera collettività, attraverso i cibi che consumiamo, l’ambiente che ci circonda, le risorse naturali che ci aiutano a vivere. E’ importante quindi che non solo il mondo agricolo, ma anche i cittadini sappiano quali sono questi interventi, per quali scopi vengono finanziati, quali opportunità concrete offrono a tutti.

            

                                  di Roberto Sauerborn

Il GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi, nella provincia di Messina, è costituito da una fascia di terra che si estende lungo le coste del Tirreno e si addentra verso lo Jonio, includendo i sistemi dei Nebrodi e dei Peloritani verso il confine con le province di Catania e Caltanissetta.

La morfologia dei luoghi ha determinato lo sviluppo spontaneo di un sistema di insediamento complesso ed equilibrato in cui i promontori collinari che si affacciano sulla fascia litoranea  e le vallate fertili, diventano sedi naturali per gli insediamenti urbani.

Tale caratterizzazione morfologica e geografica determina un rilevante patrimonio naturalistico e antropico insieme a boschi di latifoglie, di conifere e di bosco misto che si intreccia con la macchia mediterranea e le vaste aree a pascolo determinando un ambiente con un alto grado di naturalità.

Numerosi sono gli elementi tipici ed identitari del comprensorio come i borghi, le riserve naturali, prodotti tipici enogastronomici (vino mamertino, la provola e i formaggi), economici (florovivaismo), storico-culturali, materiali ed immateriali su cui si sta lavorando per metterli a sistema, per farne un sistema riconoscibile.

Il GAL, è costituito da 13 comuni, solo uno dei quali con una popolazione di ca. 40.000 abitanti mentre gli altri 12 raggiungono, tutti assieme, a malapena 30.000; la prevalenza dei quali sotto i 5.000 abitanti e tra questi alcuni sotto i 1.000: prevalentemente, aree interne ma escluse dalle SNAI.

Il fenomeno dello spopolamento ci conferma che, i piccoli comuni interni che lo costituiscono, fuori dai circuiti turistici, imposti dalle logiche dei numeri, rimangono spesso relegati paesini della domenica dove fare qualche manifestazione estiva, ammantata da prodotti tipici, ma che non risolvono i problemi strutturali per ridare “dignità insediativa” a questi luoghi.

Dal punto di vista dei “sistemi territoriali”, il comprensorio si trova tra i Nebrodi, i Peloritani, l’Etna e le Eolie con cui si deve confrontare. Tale condizione, nei decenni, ne ha determinato una sorta di sudditanza “estetica e narrativa” non riuscendo a trovare, ancora, una propria dimensione e riconoscibilità. Prova ne è che, per esempio, una proposta (che non condivido) di realizzare un’aeroporto in zona, veniva denominata “Aeroporto delle Eolie”…!

Questo ci fa capire il gran lavoro che questo comprensorio deve ancora fare alla ricerca di un proprio brand su cui costruire una riconoscibilità da esportare con un Marchio d’area che come GAL abbiamo avviato quale strumento di rete e promozione delle aziende e dei comuni.

E’ questo il materiale su cui il GAL lavora, quello che il GAL Tirrenico ha cercato e cerca di fare con la Strategia proposta, ma il percorso non può certo esaurirsi nel periodo di una Programmazione, peraltro, sofferta e azzoppata da crisi pandemiche e guerre mondiali alle porte dell’Europa.

Il GAL Tirrenico MMB, nato a metà 2016 rappresenta, a differenza di quasi tutti gli altri GAL della Sicilia alcuni dei quali giunti al quinto periodo di Programmazione Comunitaria, la prima esperienza L.E.A.D.E.R., per tutti i comuni che lo costituiscono. Altri GAL, costituiti anch’essi in questo periodo di Programmazione, hanno avuto il vantaggio di formarsi dalla fusione e/o scioglimento/variazione di GAL già esistenti con territori adusi alla Programmazione LEADER, cioè alla consapevolezza che fare sistema, stare assieme, fare fronte comune è vincente per un territorio che dovrebbe ragionare in termini di area vasta e non per singole realtà municipali.

Anche  questo é un aspetto cospicuo da tenere in conto per una valutazione obiettiva dello stato di attuazione di una Strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo. Valutazione, che ovviamente non condividiamo, viene basata sulla competizione, su una specie di gara tra territori, mettendo in parallelo, sullo stesso piano il tema dello sviluppo, che è crescita di funzioni e capacità, con il termine crescita, che è l'accrescimento fisico, un aumento delle dimensioni di un sistema.

Tra le tante attività che ci interessano, ci pregiamo di avere svolto tanto lavoro per dare opportunità altre, per fare riconoscere all’esterno e in un’altra maniera nuova, sostenibile ed inclusiva il comprensorio della “Piana del Longano” e che il GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi (dalla sua formazione, con il suo piano di azione, con la sua visione e la sua attività) sottende.

Tra queste meritano di essere segnalate: 

- sottoscrizione Accordo Quadro per la nascita della “Rete Cultura Sicilia”  tra  Assessorato Regionale dei BBCC e Identità Siciliana della Sicilia e tutti i GAL della Sicilia in attuazione della Delibera di GR n.46/2019 di cui è stato promotore. 

- accordo con il Parco Archeologico di Tindari per la sottoscrizione di convenzione ex L. 241/90 per la costituzione del Distretto Tirrenico di Cultura Rurale;

- Capofila promotore per la costituzione del Distretto Produttivo del Florovivaismo di Sicilia;

- È soggetto capofila del Comitato Proponente, art. 26 L.R. 98/81, per il Parco Naturalistico Regionale dei Monti e Borghi Peloritani;

- ha avuto l’attenzione e la visita dell’Ufficio UNESCO in Italia di Venezia, dott. Matteo Rosati, della Cattedra Unesco per la “Pianificazione urbana e regionale per lo sviluppo locale sostenibile” dell’UNIFE retta dal Prof. Paolo Ceccarelli, della Cattedra Unesco di “Patrimonio e Rigenerazione Urbana” dell’UNI Venezia retta dal compianto Prof. Arch. Enrico Fontanari;

- il GAL Tirrenico è stato presentato alla Conferenza Internazionale HABITAT III sull’ambiente tenutasi a Chito nel 2018, quale Presidio Ambientale Tipicodal Prof. Ceccarelli;

- ha lanciato la proposta per il riconoscimento della lavorazione vivaistica tirrenica a Patrimonio Immateriale UNESCO, in corso;

- ha definito con un concorso pubblico, il Marchio d’Area del Comprensorio Tipico Tirrenicoquale strumento di rete e promozione delle aziende e dei comuni;

- ha avviato il 1° Festival per lo Sviluppo Sostenibile del territorio siciliano, con le “Giornate della Cultura”, assieme al compianto Ass. Reg. BBCC Prof. Sebastiano Tusa.

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Valverde Food 2024

 

Valverde si prepara a un weekend di grande festa con “Valverde Food 2024” e la Festa della Madonna.

 

  Il comune su appresta a vivere un fine settimana indimenticabile con due importanti eventi che attireranno migliaia di visitatori. Dal 23 al 25 agosto, la cittadina ospiterà la manifestazione “Valverde Food 2024”, un evento enogastronomico che promuoverà le eccellenze locali con degustazioni di vini, acciughe e altri prodotti tipici siciliani, in concomitanza con la tradizionale Festa della madonna che ogni anno richiama oltre 20.000 visitatori.

“Valverde Food 2024” si aprirà venerdì 23 agosto con un evento musicale straordinario, il concerto di Marco Masini, ospite d’eccezione, che darà ufficialmente il via alla manifestazione con uno spettacolo imperdibile in P.zza del Santuario. La serata promette di essere un grande momento di intrattenimento, arricchito da musica e buon cibo.



Durante tutto il weekend, l’area degustazione sarà animata da numerose aziende vinicole siciliane, che offriranno ai visitatori la possibilità di scoprire e assaporare una selezione di vini locali, accompagnati da acciughe e altre specialità tipiche della tradizione siciliana. Un occasione unica per unire la passione per il buon cibo  con la cultura e la devozione, grazie anche alla contemporanea celebrazione della festa della Madonna, una delle ricorrenze  religiose più sentite di Valverde.
Il sindaco di Valverde, Domenico Caggegi, l’assessore allo Sport Turismo e Spettacolo Filippo Villanova e l’assessore alla Cultura Costantino Lovell Saeli, invitano calorosamente cittadini e turisti a partecipare a questo weekend di festa, all’insegna del divertimento e delle tradizioni. Un ringraziamento particolare va all’Assessore Regionale all’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca mediterranea, prof. Salvatore Barbagallo e a tutto lo staff regionale e ai dirigenti per il prezioso supporto nella realizzazione dell' evento. Grazie anche alla Regione Siciliana per il sostegno e l’impegno nel promuovere le eccellenze nel nostro territorio.

Con la partecipazione di oltre 20.000 visitatori attesi per la Festa della Madonna e l’incredibile offerta gastronomica “Valverde Food 2024”, questo weekend sarà un momento straordinario per la comunità e per tutti i visitatori che vorranno scoprire le meraviglie enogastronomiche e culturali della nostra terra.

"Ciavuri e Sapuri Fest"

 

Un'area dedicata ai talk a Mondello: tutti gli incontri del "Ciavuri e Sapuri Fest"



Tutto pronto sul lungomare di Mondello per la quinta edizione di "Ciavuri e Sapuri Fest", in programma dal 3 all'8 settembre nell'area pedonale della borgata palermitana.

La manifestazione che promuove l'agroalimentare d'eccellenza siciliano con un villaggio di cinquanta aziende, ma anche attività sportive all'aria aperta, talk tematici, cooking show e soprattutto tanta musica con i concerti della sera che vedono, tra gli artisti di punta, Alex Britti e Max Gazzè

Nel corso della manifestazione, spazio anche a un'intera area talk che viene allestita al Mida 2.

Uno spazio per gli approfondimenti su temi di attualità con ospiti provenienti da vari mondi che attraverso il loro specifico punto di vista arricchiscono il dialogo e offrono spunti di riflessione.

Un’area inclusiva e democratica aperta al pubblico, utilizzata per informare e sensibilizzare su questioni importanti.

IL PROGRAMMA

Mercoledì 4 settembre - ore 18.00
Con i talk si comincia con la presentazione del libro "Rosalia da Palermo" di Roberto Tagliavia, ne discute l'autore con Salvatore Bonura, direttore di Hashtag Sicilia.

A seguire lo sketch di Stefano Piazza dal titolo "Tra Genio e Santuzza".

Segue un dibattito sul tema delle "Attività Sociali" con l'assessore alle Attività Sociali del Comune Rosi Pennino, il vicedirettore della Caritas Diocesana Sergio Ciresi, Ottavio Zacco della commissione Attività Produttive Comune di Palermo, Claudio Arestivo presidente dell’associazione "Per Esempio Onlus" e Roberta Lo Bianco fondatrice di Moltivolti.

A moderare il talk la giornalista Federica Virga.

Giovedì 5 settembre - ore 18.00
Secondo talk su "Cibo e cucina siciliana: tradizione, sapore e salute". Modera la giornalista Federica Virga.

Narrazione di Gaetano Basile "Provenienza e Storia del Cibo Siciliano" e presentazione del libro "Ricette dei Ristoranti Siciliani" di Edmondo Palmeri e Aldo Palmeri, con divulgazione sui benefici dei prodotti siciliani e sulle ricette tradizionali. Intervento del capo di gabinetto vicario dell’assessorato all’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana Marco Mascellino, e gli chef custodi dell’identità territoriale Mariano Carbonetti e Roberto Cascino.

Partecipano al dibattito anche Massimiliano Solano presidente della Cooperativa Agricola Valdibella, Filippo Salerno e Giacomo Anastasi del Bio Distretto Terre degli Elimi e Laisa Rinaldi, Presidente Nazionale Produzione Alimentari nonché Presidente Coordinatore Unione Agroalimentare CNA Emilia-Romagna.

Venerdì 6 settembre - ore 18.00 
Spazio allo Show cooking "A spasso nella storia, territorio, tradizione e innovazione, ciavuri e sapuri".

Per andare alla scoperta dei sapori e degli odori delle antiche tradizioni culinarie siciliane in compagnia degli chef custodi dell'identità territoriale: Mariano Carbonetti, Roberto Cascino con l'eccezionale partecipazione del Professore Mimmo Cascino.

Con loro anche Filippo Sgroi: Coordinatore del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche UNIPA. Valentina Schirò: Biologa Nutrizionista Specialista in Scienza dell'Alimentazione, Nino Sutera: Coordinatore dei Borghi Geniusloci De.Co.

Le ricette che verranno raccontate e poi preparate avranno come focus i grani antichi siciliani, il farro e i suoi benefici e la miriade di ricette che si possono realizzare. Verranno creati dei piatti dopo un attento studio dei prodotti delle aziende che saranno presenti all'evento, così da valorizzare produttori e produzioni del nostro territorio.

Sabato 7 settembre - ore 18.00
Penultimo talk dal tema "Attività Produttive: Motore Propulsivo dell’Economia Siciliana, Vecchi e Nuovi Mercati - PNRR", modera il giornalista Nino Giordano.

Dibattito aperto con il presidente della Camera di Commercio di Palermo ed Enna, Alessandro Albanese, l’assessore alle Attività Produttive del comune di Palermo Giulio Forzinetti, Mauro Crimi delegato per il Mezzogiorno di CNA, Maria Carolina Varchi Deputata e Responsabile del Dipartimento delle Politiche per il Mezzogiorno, Sviluppo Economico e Attività Produttive, Gaspare Vitrano presidente commissione Attività Produttive della Regione Siciliana, Piero Giglione segretario regionale CNA Sicilia.

Domenica 8 settembre - ore 18.00
Si discute di "Etica, Impresa e Finanza", con consegna borsa di studio intitolata a ‘Moshe Fellah’, modera la giornalista Nadia La Malfa.

Intervengono: il segretario provinciale della CNA di Palermo Pippo Glorioso, Lydia Zarfati Fellah, Dario Costantini presidente CNA, Giorgio Mulè vicepresidente della Camera, Antonello Cracolici presidente ‘Commissione d’Inchiesta e Vigilanza sul Fenomeno della Mafia e Corruzione in Sicilia’, Edy Tamajo assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, Giovanni Tusa presidente BCC Altofonte e Caccamo gruppo Iccrea Giovanni Tusa, Steni Di Piazza fondatore di Banca Etica, Alessandro Gatto (JP Morgan), Paolo Camuzzi (130 finance), Yvan Sagnet presidente dell'associazione "No Cap, people before profit".

Alla fine della discussione viene consegnata la borsa di studio intitolata a "Moshe Fellah" a Alfousseynou Diakhaby, giovane senegalese che frequenterà la scuola di Agroecologia della cooperativa Valdibella e poi verrà assunto con regolare contratto dall'azienda di Camporeale

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martedì 20 agosto 2024

Santa Margherita Belice, Borgo GeniusLoci De.Co.

 Santa Margherita Belice ha adottato con delibera di giunta il percorso   Borgo GeniusLoci De.Co., un    percorso culturale  composto da 12 steps, iniziando dalle  Siringate, quei gustosi dolcetti che piacevano tanto alla principessa Filangeri, che a Santa Margherita di Belice era trattata da tutti come una regina.

Il percorso,   prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e Trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio 

L’evento conclusivo del Festival del Gattopardo 2024 ha avuto un epilogo domenica 4 agosto  nel III Cortile di Palazzo Filangeri di Cutò, con “La cucina siciliana nel romanzo”  e concluso con  il Proloquio per la candidatura “La tavola del Gattopardo Ambasciatrice dell’Identità Territoriale” del percorso dei Borghi GeniusLoci De.Co. De.Co. 

Il percorso per la candidatura prevede l'elaborazione di un dossier da  discutere nel corso dell'Audizione pubblica.  

https://terra.regione.sicilia.it/borghi-geniusloci-de-co-legame-fra-uomo-ambiente-clima-e-cultura-produttiva/

 https://terra.regione.sicilia.it/nasce-lassociazione-dei-borghi-genius-loci-de-co-come-farne-parte/   

Di territorio e di prelibatezze identitarie si occuperà l'evento in programma mercoledì 21 agosto in Piazza Matteotti con inizio alle ore 21.00. finanziato dall'Assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, dove sarà possibile  visionare un buffet dimostrativo sui prodotti identitari della  tavola del Gattopardo  candidata ad Ambasciatrice dell’Identità Territoriale”




«Il genius loci è il territorio della memoria, il nostro patrimonio, il valore più profondo della cultura  mediterranea ed europea,ed è l’unico anticorpo che abbiamo rispetto alla cultura dell' indefinito  globale»  afferma Nino Sutera
 


       Le De.Co. (Denominazioni Comunali) nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava: “Attraverso la De.Co. il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità.” Rappresenta un concreto strumento di marketing territoriale, ma soprattutto un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali. La De.Co. è “un prodotto del territorio” (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un lavoro artigianale, etc) con il quale una comunità si identifica per elementi di unicità e caratteristiche identitarie, deve essere considerata come una vera e propria attrazione turistica capace di muovere un target di viaggiatori che la letteratura internazionale definisce “foodies” viaggiatori sensibili al patrimonio culinario locale e non solo.

"Quando il cibo viene ancorato in maniera identitaria ad un territorio, smette di essere un momento culinario e diventa esperienza totale. In questo modo coinvolge immediatamente i quatto sensi, vedere, annusare, gustare e toccare; ma quando un cibo è veramente ancorato ad un territorio tocca anche le orecchie perché si racconta e racconta il territorio. Quando arriva nel piatto, quel cibo ti ha detto tante cose e quando lo assapori diventa esperienza avvolgente, coinvolgente e identitaria di quel luogo."  conclude Nino Sutera

La bellezza e l'unicità del paesaggio, gli insediamenti storici,  la  rigogliosa natura ha regalato diversi  elementi attrattivi  ereditati dalla tradizione ed in grado di affascinare i cosiddetti “viaggiatori del gusto”, ossia quei tanti turisti intelligenti e colti alla ricerca della buona tavola, non solo per apprezzarne le qualità gastronomiche, ma anche per l’intimo e profondo legame tra essa ed il territorio.


Lo Storico Prof.  Andrea Randazzo, ha compiuto una attenta ricerca storica, sull’origine del prodotto simbolo e identitario di Santa Margherita Belice, le siringate, eccola...
           


 Con la venuta degli Spagnoli in Sicilia, nel 1516 con re Carlo V d’Asburgo, il settore culinario e dolciario si arricchì di nuovi prodotti tra i quali i famosi Churros (siringate) che in Sicilia, non riscossero la medesima popolarità che avevano ed hanno nei paesi di lingua spagnola, dovuto, penso, al nostro largo uso di cannoli, cassatelle e sfingi, portati in Sicilia dagli Arabi,
churros e le siringate di Santa Margherita di Belìce sono simili nella forma e nel colore ma diversi nella sostanza: i primi sono fatti, in ordine di quantità, di acqua, farina, burro, uova, zucchero e sale; i secondi, di ricotta, farina, miele, zucchero, uova, cannella e scorza d’arancia grattugiata.
Raccontano gli anziani del paese che a fare le prime siringate di ricotta fu la moglie di un pastore Margheritese, che viveva nel lontano feudo Meccina col marito e la loro numerosa prole.
In estate le pecore, come è noto, producono poco latte e di conseguenza i pastori ottengono limitati quantitativi di ricotta; a quei tempi non esistevano frigoriferi e l’unico metodo di conservazione della ricotta consisteva nel salarla ed esporla al sole. Quanto il curatolo raggiungeva una consistente quantità di ricotta salata andava in paese a venderla.
Un giorno la donna, vedendo il marito immergere il formaggio appena fatto nel siero bollente per non guastarsi, pensò di mettere la ricotta nell’olio bollente ottenendo un dolce che piacque ai suoi figli, e, soprattutto, si conservava bene per alcuni giorni. Poi per migliorare la cottura, fece dei cilindretti adoperando l’imbuto di latta con cui il marito durante l’inverno faceva la salsiccia. A poco a poco, aggiunse altri ingredienti ottenendo, infine, una vera prelibatezza.
Un giorno il conte Lucio Mastrogiovanni Tasca, marito della principessa Giovanna Filangeri la quale amava trascorrere diversi mesi all’anno nel suo sontuoso palazzo di Santa Margherita di Belice, si trovò a passare per quella masseria, dopo un’estenuante battuta di caccia con i suoi amici.
La moglie del pastore molto imbarazzata non sapeva cosa offrire a quel nobile signore che, fra l’altro, era anche il proprietario del feudo e degli armenti. Prese del pane appena sfornato, lo condì con olio, sarde, vastedda ed origano; infine, alquanto timorosa, prese un canestro colmo di siringate e gliele porse.
Don Lucio e i suoi amici, credendo che fossero i comuni churros, ne presero qualcuno per non essere scortesi, ma appena li assaggiarono, una dopo l’altra le finirono tutte. Il conte prima di ripartire invitò la donna a recarsi a casa sua per insegnare alla loro cuoca a fare quei dolcetti tanto squisiti.
Anche alla principessa Giovanna le siringate di ricotta piacquero tanto, così cominciò ad offrirle a tutte le sue amiche che andavano a trovarla; e durante il carnevale interi vassoi di siringate erano offerti a tutte le maschere che andavano a ballare nel suo palazzo.
In breve quei gustosi dolcetti che piacevano tanto alla principessa Filangeri, che a Santa Margherita di Belice era trattata da tutti come una regina, divennero popolari non solo tra le famiglie abbienti ma tra tutti i Margheritesi.

Progetto INNO.MALTO


Dalla produzione dei migliori grani ed orzi ai processi di maltazione più moderni

la birra 100% Born in Sicily passa dall’innovazione di processo e di prodotto proposta dal progetto Inno.Malto

 La birra 100% Born in Sicily passa dall’innovazione di processo e di prodotto proposta dal progetto Inno.Malto, finanziato dall'Assessorati regionale all'Agricoltura attraverso il PSR 2014/22 Mis. 16 – Sottomisura 16.1, incentrato sulla “caratterizzazione di un malto tipico siciliano, attraverso l’introduzione di metodi di coltivazione e di trasformazione delle materie prime innovative”.

Un obiettivo ambizioso quello di poter sviluppare una filiera brassicola siciliana, a partire dalla produzione dei migliori grani e orzi siciliani che guardi tanto all’eccellenza della materia prima quanto alla sostenibilità economica ed ambientale dei processi di coltivazione e maltazione più moderni.

“La Sicilia può essere considerata una delle regioni più importanti per la biodiversità con, ad esempio, le antiche varietà di grano siciliano”, ha introdotto Dario D’Angelo, responsabile della SOPAT di Valguarnera ed Innovation Broker del progetto, durante il convegno finale  che ha chiuso i lavori di Inno.Malto – L'uso delle varietà autoctone di grano è strettamente legato allo sviluppo di processi e produzioni sostenibili, catene di approvvigionamento corte, protezione della biodiversità locale e riduzione delle emissioni”.

A dare ragione alle aziende partner (quattro aziende agricole delle province di Enna e Palermo e tre birrifici siciliani di Vittoria (RG), Nicosia (EN) e Torrenova (ME), i partner scientifici CREA – Cerealicoltura e Colture Industriali (CREA-Ci) di Acireale (CT), il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania e l’Ente di Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana. Ci sono anche i numeri che vedono una crescita esponenziale dei birrifici in Sicilia: da poche unità del 2010 si è passati ai circa 70 di oggi, compresi Pub e Beer firm. In Italia, i numeri si attestano sui 1400 contro i 500 del 2010, mentre il consumo pro-capite di birra in Italia è passato da 32,5 litri nel 2017 a 37,8 litri nel 2022 contro una media europea che, al contrario, ha visto nello stesso periodo un calo da 60,8 a 52,6 litri. Il Di3A dell’Università di Catania ha, nello specifico, “realizzato un’analisi economica sui redditi delle aziende agricole produttrici di orzi e frumenti da malto – ha sottolineato Gaetano Chinnici Di3A – ed un’indagine di mercato sulla propensione del consumatore finale a pagare di più un prodotto artigianale di elevata qualità con risultati molto positivi”.

Nelle quattro aziende agricole partner del progetto sono stati coltivati in pieno campo per due annate agrarie 3 antiche popolazioni siciliane di frumento duro, Bidì, Timilia e Strazzavisazzi e una di frumento tenero, Maiorca, e 4 varietà di orzo distico da malto, Fandaga, Fortuna, Rgt Planet e Concerto. “Nelle aziende agricole sperimentali del CREA-Ci e del Dipartimento Di3A di Catania, partner scientifici del progetto Inno.Malto, sono state condotte prove sperimentali di confronto varietale di orzo da malto e di grani antichi su scala parcellare (attività “on station”) – ha ricordato Nino Virzì ricercatore del CREA - Ci – e prove di verifica delle attitudini maltarie dei cereali ottenuti. I risultati ottenuti dimostrano che la qualità ottenuta non ha nulla da invidiare alle aree di maggiore tradizione brassicola nazionale ed europea anzi in alcuni casi è anche superiore”. “Le prove riguardanti l’introduzione di alcuni lieviti innovativi nel processo di produzione della birra - ha ricordato Cristina Restuccia, docente Di3A e responsabile scientifica del progetto – hanno evidenziato risvolti molto interessanti. Si è riscontrata pure la totale assenza di micotossine nei prodotti, cosa molto importante dal punto di vista salutistico”, Sulla possibilità di introdurre in Sicilia la coltivazione del luppolo e sulla filiera brassicola italiana ed europea è intervenuta Katya Carbone del CREA – Olivicoltura Frutticoltura e Agrumicoltura di Roma.

Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo, seppur non facente parte del partenariato, ha dato il proprio contributo nell’ambito del progetto, “mettendo a disposizione il laboratorio

sperimentale – hanno riferito Aldo Todaro e Ignazio Maria Cugino del Dipartimento SAAF dell’Università di Palermo – per l’effettuazione di ulteriori analisi analitiche sui cereali, sul malto e sulla birra all’uopo prodotta nello stesso laboratorio”.

E poi ci sono i tre birrifici partner che hanno prodotto 3 eccellenti birre, utilizzando 3 procedure di maltazione standard (Pilsner, Vienna e Monaco). In particolare, il birrificio Irias di Torrenova (ME) ha realizzato una birra chiara ad alta fermentazione, il cui stile si ispira alle witbier belghe, utilizzando il 55% di malto d’orzo Pilsner proveniente dalla varietà Fandaga, il 22,5% di malto di grano duro da conservazione varietà Bidì e il 22,5% di malto di grano tenero da conservazione varietà Maiorca; Il birrificio Paul Bricius di Vittoria (RG) una birra chiara ad alta fermentazione prodotta secondo i dettami stilistici delle belgian blond ale: realizzata con l’85% di malto d’orzo Pilsner proveniente dalla varietà Fortuna e con il 15% di malto di grano duro da conservazione varietà Timilia; Il birrificio 24 Baroni di Nicosia (EN), una birra ambrata ad alta fermentazione prodotta con un profilo da belgian amber ale, realizzata con il 60% di malto d’orzo Vienna proveniente dalla varietà Rgt Planet, con il 35% di malto d’orzo Monaco proveniente dalla varietà Concerto e con il 5% di malto di grano duro da conservazione varietà Strazzavisazzi.

Ad occuparsi del panel di valutazione sensoriale delle tre birre prodotte ci ha pensato Unionbirrai Sicilia.  “abbiamo rilevato una maggiore presenza dei sentori tipici dei cereali durante la bevuta, rispetto alle caratteristiche proprie degli stili di rispettivo riferimento – ha commentato Massimo Galli, responsabile sezione degustatori Unionbirrai – Questo risultato rappresenta un ottimo ed incoraggiante inizio di un percorso che porti a costruire birre artigianali siciliane uniche per la loro suggestiva e piacevole caratterizzazione territoriale da filiera corta”.

“Il progetto Inno.Malto può essere preso come spunto per creare qualcosa che ancora in Sicilia non c'è – ha dichiarato Luca Traina dell’azienda capofila del progetto Paul Bricius – è vero non abbiamo una storia sulla tradizione brassicola in Italia ed in Sicilia, ma mi chiedo: quale altra migliore occasione per non scriverla insieme?”

“C’è un anello mancante per la chiusura della filiera brassicola in Sicilia – ha concluso Dario D’angelo, alla presenza di Marialuisa Virga dell’ Area 2 - Programmazione, e di Calogero Tornambè dell’Area 3 – Coordinamento e Gestione Programmi Agrobiodiversità e Cooperazione del Dipartimento regionale dell’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – la struttura di trasformazione dei cereali in malto nel territorio regionale. È auspicabile che ci sia da parte delle Istituzioni pubbliche un interessamento nei confronti di questo settore per governarlo e guidarlo verso una produzione quanto più legata al territorio con la chiusura della filiera in Sicilia”.

Le aziende partner sono i birrifici: Paul Bricius & Company di Vittoria (RG) che è anche azienda capofila del progetto; Irias Società Agricola s.n.c. di Blandi Fabrizio e Blandi Sergio di Torrenova (ME), con l’omonima azienda agricola; 24 Baroni di Nicosia (EN). Le aziende agricole: Grazia Sicali di Assoro (EN), Lorenzo Frasson di Aidone (EN), Bioagri 24 Baroni S.S. di Consentino Antonio & C. Società Agricola di Nicosia (EN), Valle del Dittaino Società Cooperativa Agricola di Assoro (EN). I partner scientifici sono: il Dipartimento Di3A di UniCt, Il CREA – Ci di Acireale. Partner istituzionale l’Ente di Sviluppo Agricolo della Sicilia.

 

Autrice: Letizia Carrara – Giornalista - Addetta stampa e Social media consultant del progetto INNO.MALTO

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