venerdì 18 aprile 2014

A Campoallegro a Santa Ninfa, il primo “STREET FOOD” come messaggio gastronomico, turistico e culturale.



Con le espressioni  Cucina da strada, cibo di strada, street food si identifica la pratica culinaria basata sulla preparazione, esposizione, degustazione e  consumo   di prodotti alimentari in strade.

Sul territorio nazionale, oggi, vengono attivati laboratori di cucina multietnica e di analisi sensoriale del vino, dell’olio, e del pregiatissimo paniere dei prodotti tipici, si organizzano seminari e convegni sulle tradizioni alimentari dei paesi del mediterraneo, si implementano attività di degustazioni d’informazione e divulgazione, per far conoscere ai consumatori la ricchezza del giacimento enogastronomico.
Di contro ad una vera e propria globalizzazione del gusto, lo Street Food o Cucina da strada tende ad affermarsi, come una “branca” della “scienza” Gastronomia sempre “in auge”  riservata a intenditori del buon cibo, e poco adatta  a chi vede nell’alimentazione una pratica quotidiana come tante altre, afferma Nino Sutera  Direttore della Lurss.onlus.  Il cibo di strada, semplice ed umile, rappresenta la più antica ed autentica forma di ristorazione, fortemente legata al territorio, che riesce a far scoprire e a gustare attraverso i sensi, che racconta di sé, parla di storia, di identità e di cultura.
“Street food”  si è svolto  negli spazi dell’Agriturismo Campoallegro a Santa Ninfa, autostrada Palermo- Mazara Del Vallo. A organizzare la manifestazione lo chef castelvetranese Angelo Franzò   cresciuto nel cuore di Palermo tra gli inconfondibili odori e sapori dei tipici cibi da strada della tradizione panormita e della Valle del Belice.   “ E’ stata l’occasione per porgere un nuovo messaggio gastronomico e insieme turistico – spiega Franzò - In un variegato e ghiotto paradigma di delizie,    Un percorso di conoscenza, tra gusto e tradizione, che troverà il suo punto di approdo nel “pani ca meusa”, il panino ripieno di milza e polmone di vitello stracotti nello strutto, rigorosamente preparato e venduto per strada. In menù, tra le tante prelibatezze, anche il panino nero di tumminia al ripieno di fish burger di sarde di Selinunte con pomodori aromatizzati all’aglio e scaglie di pecorino belicino D.O.P, cestino di melanzane croccanti marinate al timo e ketchup siciliano, un Hot dog siciliano di farina russello con salsiccia locale, cipolla di Partanna e Vastedda del Belice, cestino di filetti di peperoni croccanti e maionese siciliana, pizza pane alla siciliana con mozzarella di pecora belicina e pesto di olive nocellara e pomodorini, cestino di carciofi croccanti e salsa siciliana alla trapanese.  
Durante la serata  la consegna del riconoscimento “Custode dell’Identità Territoriale” all’Avv Felice Errante Sindaco della Città di Castelvetrano.
 Nel legame tra l’alimentazione e l’identità, afferma Nino Sutera, il cibo costituisce un’importante cartina al tornasole dei valori, delle tradizioni, dei riti. Il format GeniusLoci De.Co. elaborato della Lurss.Onlus è composto da 10-12 steps tra i quali   “Custodi dell’identità territoriale” i quali sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari. Il nostro obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali.  In questo percorso, chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, candidati ideali a divenire Custodi dell’Identità Territoriale.

Del prestigioso riconoscimento  sono stati già insigniti tra gli altri i presenti alla serata,    Serafina Di Rosa, Cristina Morrione, Sergio Furco,  Angelo Franzò,   Elia Maggio, Filippo Drago.


Per apprezzare  le prelibatezze, un'ampia galleria fotografica a cura dell'Ing Sergio Furco.  

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.567308533388214.1073742005.180633022055769&type=1 

venerdì 11 aprile 2014

XVIII Sagra dell'agnello pasquale

                                                                  Il gruppo di lavoro della Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus, sulla De.Co, ha elaborato un format per il riconoscimento dei prodotti De.Co. attraverso il percorso della programmazione partecipativa "GeniusLoci De.Co"
La (De.Co.)  Denominazione Comunale, rappresenta un’opportunità per salvaguardare l'identità di un territorio legato a una produzione specifica, con pochi e semplici parametri, il luogo di “nascita” e di “crescita” di un prodotto, che ha un forte ed efficace valore identitario per una Comunità.  
Noi ci ispiriamo a un modello di De.Co che tiene conto di tutte le criticità e i limiti  evidenziati negli anni passati.
L’obiettivo  in primis  una De.Co. a burocrazia zero e  a costo zero, per le aziende, per le istituzioni e per i cittadini, dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-Tracciabilità-Trasparenza che rappresentano la vera componente innovativa. 
l format elaborato della Lurss.Onlus è composto da 10-12 steps tra i quali “Ambasciatore dell’identità territoriale” e “Custodi dell’identità territoriale” i quali sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari. Il nostro obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali.
In questo percorso, chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, candidati ideali a divenire Custodi dell’Identità Territoriale 
Favara comune dell'agrigentino,   durante il periodo pasquale si svolge ogni anno la" Sagra dell'Agnello Pasquale", dedicata al dolce tipico di pasta di mandola farcito di pistacchio, a forma di Agnello.
Il prodotto dolciario, gustato, conosciuto ed apprezzato in Italia ed all’estero.

L’agnello pasquale, dolce tipico favarese, trova fondamento in una tradizione  abbastanza antica
Fra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 ne fa un lacunoso accenno il barone Antonio Mendola, ma l’uso di questo dolce era ancorato ad una tradizione esclusivamente familiare e non poteva assolutamente gareggiare, per preferenza e quantità, con i frutti di martorana ed i cannoli, molto apprezzati oltre cento anni addietro dai favaresi, principalmente per Natale e Pasqua.
L’agnello pasquale, preparato con pasta reale a base di mandorle, ripieno di pasta di pistacchio e finito con velo di zucchero e decorazioni, è rimasto un dolce strettamente artigianale e familiare fino alla seconda metà del 1900.
Questo dolce è stato assaggiato il 12 maggio 1923, da mons. Giuseppe Roncalli (1881-1963 - eletto Papa Giovanni XXIII il 28-10-1858), quando, essendo in visita ad Agrigento, dovendo rientrare a Roma, il canonico Antonio Sutera volle accompagnarlo fino a Caltanissetta e, passando per Favara, insieme si fermarono nella sua residenza di via Umberto per prendere un caffé e, per l’occasione, assaggiare questo dolce favarese preparato da suor Concetta Lombardo del collegio di Maria.
Il dolce venne talmente apprezzato da mons. Roncalli, al punto tale che a 40 anni esatti dalla visita ad Agrigento-Favara, precisamente l'11 maggio 1963, ricevendo il nuovo Vescovo ausiliare di Agrigento, mons. Calogero Lauricella, accompagnato per l'occasione, dal teologo Antonio Sutera, studente all'ateneo di Roma (nipote del canonico Antonio Sutera), Papa Giovanni XXIII volle ricordare due cose in particolare: la visita effettuata ai templi di Agrigento e il gusto particolare dell'agnello pasquale, consumato a Favara (v. foto).
Il canonico Sutera, quando era direttore diocesano delle pontificie opere missionarie e rettore del seminario di Agrigento più volte ha omaggiato mons. Roncalli di questo squisito dolce favarese e successivamente, riprendendo una vecchia e nobile tradizione, anche il Movimento Giovanile Studentesco di Favara, il cui promotore era il sac. Antonio Sutera (nipote del suddetto canonico), a quell'epoca rettore della chiesa del Rosario di Favara. Di quanto detto ne è riprova una lettera della Segreteria di Stato del 18 aprile 1966, con la quale l’eletto cardinale sostituto mons. Angelo Dell’Acqua comunicava a mons. Sutera che Papa Paolo VI voleva ringraziarlo per l’invio dell’agnello pasquale (v. foto).
Nel novembre 2004, in occasione di un incontro di Papa Giovanni Paolo II con alcuni disabili sono stati portati alcuni doni e, fra questi, anche un agnello pasquale di Favara.


 Ingredienti

1,4 kg di zucchero a velo
1 kg di mandorle
1 kg di pistacchi
500 ml d’acqua
Preparazione dell’agnello pasquale di Favara

Sbollentare e sbucciare le mandorle e i pistacchi. Quando entrambi gli ingredienti si saranno raffreddati macinarli separatamente fino a ottenere delle farine fini. Fare bollire in un tegame 700 g di zucchero a velo e 250 ml d’acqua. Quindi togliere lo sciroppo dalla fiamma, aggiungervi il trito di mandorle e impastare il tutto fino a ottenere una pasta liscia ed omogenea. Seguire lo stesso procedimento per il trito di pistacchi.
Inserire nello stampo dell’agnello pasquale parte della pasta di mandorle fredda premendola lungo i bordi dello stampo per uno spessore di circa 1 cm, così da formare quella che sarà la parte dell’agnello visibile all’occhio. Dopodiché riempire la cavità dell’agnello con la pasta di pistacchio e rivestire infine la base con il resto della pasta di mandorle. Lasciare che il dolce si indurisca un po’ all’interno dello stampo e poi estrarlo con cura.
L’agnello pasquale di Favara si può servire così com’è (magari decorandolo con un fiocchetto o un campanellino al collo e uno stendardo piantato sul dorso) oppure lo si può arricchire ancora di più, guarnendolo in base al proprio estro creativo. Per creare, ad esempio, il manto di lana dell’agnello si può fare ricorso agli stessi colori alimentari che si usano per dipingere la frutta di Martorana oppure a del fondente di zucchero e qualche perlina argentata da spargere qua e là sul manto o, ancora, lo si può creare in maniera ancora più elegante modellandolo con una sac à poche contenente un po’ di pasta di mandorla ammorbidita con acqua.


mercoledì 9 aprile 2014

Bellezze e sapori della Sicilia


                     Si è svolto  presso l’Istituto Professionale di Stato Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera “Virgilio Titone” di Castelvetrano il 1° Concorso “Tutela promozione e valorizzazione delle risorse enogastronomiche e culturali della Sicilia Occidentale” .

Il concorso ideato ed organizzato dall’istituto scolastico,  nasce con l’obiettivo di coinvolgere giovani studenti degli Istituti Professionali per l’Enogastronomia e l’Ospitalità  Alberghiera della Provincia di Trapani, nella realizzazione di itinerari turistici ricadenti nel territorio della Sicilia Occidentale, al fine di renderli parte attiva della promozione e valorizzazione delle risorse enogastronomiche e turistiche locali.
I ragazzi si sono cimentati   nel presentare agli intervenuti un itinerario turistico del territorio. Ottima l’organizzazione, e l’attività a corredo e a supporto dell’iniziativa, che se pur inquadrata in un ottica didattica, ha il merito di aprire la scuola al territorio, rendendo il territorio partecipe delle attività scolastiche. Di contro i ragazzi nella preparazione del materiale, hanno acquisito maggiori informazioni  sul  territorio, sotto il profilo turistico, recettivo, agroalimentare e delle bellezze architettoniche.
La Preside Prof.ssa Rosa Alba Montoleone, ha rimarcato il ruolo della scuola, nel preparare gli allievi al mondo del lavoro, ribadendo che il titolo di studio conseguito,   ancora oggi, costituisce un titolo professionalizzante  e immediatamente spendibile, per questo momenti come quello di oggi vanno incoraggiati e perseguiti per una crescita professionale dei ragazzi.
Gli itinerari turistici  inediti e ben strutturati, sono stati presentati da:
Martina Agueci dell’ IPSEOA V Titone Castelvetrano, Giuseppe Marrone  dell’ IPSEOA V Titone Castelvetrano, Silvia Parrinello, Ginevra Safina, Cherem Giacalone, Maria Rita Lombardo, ISISS  A Damiani Marsala, Moira Oliva, Marta Mauro, Martina Gaia, Dell’ IPSEOA V Florio Erice, Marianna D’Antoni dell’ IPSEOA V Titone Castelvetrano, Adriana Ambla  dell’ IPSEOA V Titone Castelvetrano, Emanuela Turturici     dell’ IPSEOA V Titone Castelvetrano, Vita Gargiulo  dell’ IPSEOA V Titone Castelvetrano, Maria Rosaria Lombardo  dell’ IPSEOA V Titone Castelvetrano
 La giornata condotta dal Prof Romeo,( un plauso va a tutto il corpo docente) ha visto la partecipazione di aziende dell’agroalimentare del territorio, amministratori comunali dei comuni di Montevago, Santa Ninfa, Partanna, Castelvetrano, Gibellina, a ulteriore testimonianza del legame scuola territorio.
La giuria mentre era composta dal Sig  P. Campo,  del Dott Cudia, della Prof.ssa Barbara. Gandolfo, della Dott.ssa  Serafina De Rosa e del Dott. Nino  Sutera
Prima dell’ ottimo buffet, con prodotti rigorosamente del territorio, preparato dai ragazzi, con l’ausilio dei docenti, la consegna del riconoscimento “Custode dell’Identità Territoriale” alla Prof.ssa Rosa Alba Montoleone, Preside dell’Istituto.
 Nel legame tra l’alimentazione e l’identità, afferma Nino Sutera, il cibo costituisce un’importante cartina al tornasole dei valori, delle tradizioni, dei riti Il format elaborato della Lurss.Onlus è composto da 10-12 steps tra i quali   “Custodi dell’identità territoriale” i quali sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari. Il nostro obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali.  In questo percorso, chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, candidati ideali a divenire Custodi dell’Identità Territoriale.
Del prestigioso riconoscimento  sono stati già insigniti l'Assessore del Comune di Castelvetrano Paolo Calcara,   Serafina De Rosa, Angelo Franzò,   




domenica 30 marzo 2014

“STREET FOOD” tra gastronomia e identità dei territori

    
Angelo Franzò, chef Castelvetranese, cresciuto nel cuore di Palermo, tra gli inconfondibili odori e sapori dei tipici “ cibi da strada”, attraverso l’esperienza maturata e con l’impiego di materie prime rigorosamente territoriali, che rispecchiano le tradizioni e le identità della Valle del Belice, propone, in chiave innovativa, lo “STREET FOOD” come messaggio gastronomico e turistico.  

L'evento si terrà il 17 aprile 2014 presso l'Agriturismo Campo Allegro (Strada Statale 119 km 47, Santa Ninfa).
Sarà presente all'evento il VOGLIMI DI SELINUNTE CHE in simbiosi di idea, CONTINUERA' IL PERCOSO PRESENTATO NELL'OCCASIONE  
In collaborazione con: 
- Agriturismo Campo Allegro  e la chef Cristina Morrione padron della casa 
- la Dott.ssa Serafina Di Rosa Responsabile del presidio Slow Food del Pane Nero di Castelvetrano.
- il Dott. Nino Sutera, Direttore della Libera Università Rurale dei Saperi & dei Sapori di “Menfi (AG)”.


Come si traduce “street food”

In un variegato e ghiotto paradigma di delizie. Ci sono i cosiddetti "pezzi", ad esempio i calzoni al forno e fritti, le ravazzate (pan brioche ripieno di carne trita), il "rollò" con wurstel e lo sfincione, una focaccia con pomodoro, cipolle, acciughe e caciocavallo. Venduto letteralmente per strada, quest'ultimo viene segnalato da pittoreschi strilloni che richiamano l'attenzione gridando "chistu è spinciuone, fatto ra bella viaro, chi ciavuro!" (questo è sfincione, fatto per bene, che profumo!). E ancora u pani ca meusa, un panino ripieno di milza e polmone di vitello stracotti nello strutto.

giovedì 27 marzo 2014

Itinerari motivazionali del gusto e del respiro – Psicologia del gusto e itinerari devozionali – 2° incontro Decalogos Tour 2014


 Ho conosciuto l’Arh. Antonella Italia e le sue inedite iniziative con Itimed, attraverso Giovanna Gebbia, un vulcano di idee, ho trovato subito le iniziative, diverse da quelle  che abitualmente frequento, se pur affini.

  Decalogos Tour – 2014 CAMMINI E TRAZZERE DI SICILIA: dieci itinerari di riscoperta sensoriale tra natura fede e cibo, per uno sviluppo turistico relazionale,  possiede un carisma innovativo, che professionisti hanno saputo  costruire,  per certi versi  un filo conduttore con GeniusLoci De.Co.
Ho partecipato al primo incontro e  inevitabilmente al secondo  di  venerdì 21 marzo  , presso le Sale dell’Hotel Quintocanto e Officine del Gusto   a Palermo.
Hanno animato l’appuntamento Il Dott. Dario Ruvolo, psicologo del gusto e la D.ssa Elena Foddai psicologa,    il Prof. Rosario Schicchi, Ordinario al dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo, la D.ssa Rosalba Contentezza psicologa e psicoterapeuta dell’alimentazione dell’Associazione CTI On Luss, Angelo Franzò, Chef del Cave Bianche di Favignana.
Itinerari motivazionali, connessioni fra l’Uomo e la Terra, un modo speciale di percorrere il territorio introiettando il paesaggio, attraverso la percezione del gusto come percorso di benessere, fondato sulle interconnesioni tra cibo, natura, cammini e devozione. Un viaggio di riscoperta interiore partendo dagli stili di vita legati alla cultura mediterranea, della mobilità lenta e del respiro, come approccio verso nuovi sistemi di fruibilità del territorio.
 Il “clan” di Genius Loci, De.Co. si amplia, oltre ai custodi già insigniti del riconoscimento “Custode dell’identità Territoriale” presenti Antonella Italia, Angelo Franzò, Giovanna Gebbia, Graziano Barbanti, Bartolo Fazio, Francesca Cerami, l’albo si arricchisce dei nuovi Custodi, Rosanna Contentenzza, Elena Foddei, Rosanna La Barbera,   Rosario Schicchi.







lunedì 24 marzo 2014

Cammini, trazzere, gusto e devozione


Le nuove sfide di ITIMED tra riscoperta e valorizzazione della ruralità e rigenerazione urbana" 

La terza edizione del Decalogos Tour ha preso il via tracciando le linee di un nuovo, affascinante percorso: i consensi e i risultati ottenuti nel 2012 e nel 2013 e la preziosa rete di relazioni tessuta da ITIMED orientano a proseguire all’insegna di nuove sfide, volte alla (ri)scoperta del territorio e alla diffusione di una nuova visione del turismo e dell’accoglienza fondata sulla centralità del viaggiatore e della sua interiorità, sull’esplorazione lenta dei luoghi, sulla valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale. 

In sintesi, ITIMED conferma anche quest’anno la “ricetta” che, nel panorama delle associazioni locali e non solo, ne fa il tratto distintivo quando si parla di turismo integrato: ricerca, innovazione, marketing e grande attenzione rivolta alla viabilità storica, alle tradizioni rurali, alla religione e al cibo. 
Sono queste le tematiche che animeranno gli incontri del 2014: grande spazio alle riflessioni sulla natura, la fede e il gusto, affiancate da una mappatura rigorosa del territorio isolano che non è mai stata e non sarà nemmeno quest’anno un esercizio tecnico o stilistico, bensì un supporto validissimo a beneficio di sindaci, cooperative, associazioni e partner pubblici e privati accomunati dalla volontà di analizzare compiutamente le strategie da adottare per realizzare uno sviluppo in sintonia con le vocazioni naturali del territorio e la sua storia. 
Il calendario di eventi e incontri è stato presentato ufficialmente presso lo Spazio Cultura della Libreria Macaione dal presidente di ITIMED Antonella Italia, che ha illustrato le principali azioni che l’associazione ha in programma per l’anno in corso, anche in considerazione di due “appuntamenti” ormai prossimi: la candidatura UNESCO dell’Itinerario Arabo Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale e l’Esposizione Universale di Milano nel 2015, due immense vetrine alle quali corrispondono opportunità straordinarie di sviluppo, sia sotto il profilo della visibilità mediatica che su quello dell’affermazione delle specificità locali nel mercato globale. 
E, naturalmente, di promozione delle immense risorse artistiche, architettoniche e culturali che il nostro territorio possiede, malgrado spesso siano offuscate dal degrado e da una diffusa incapacità gestionale da parte di alcuni dei soggetti preposti alla loro salvaguardia e valorizzazione. 
È finito il tempo di porsi domande sterili: non ha senso chiedersi, infatti, se la cultura debba avere una corsia preferenziale rispetto all’economia o viceversa. 
In un sistema evoluto, esse sono infatti destinate ad influenzarsi reciprocamente, dando vita ad un circolo virtuoso che può generare solo benessere. 
È lecito attendersi anche quest’anno, da ITIMED, un’interlocuzione serrata con le amministrazioni locali: la sinergia tra pubblico e privato, infatti, è senza dubbio uno degli esiti qualificanti che l’associazione ha raggiunto nel tempo, e che rappresenta la piattaforma di lancio di tutte gli interventi possibili di rigenerazione territoriale, con particolare rifermento a distretti rurali e al patrimonio costituito da trazzere, tradizioni enogastronomiche ed elementi devozionali. 
Il tema del primo incontro “ Cammini e trazzere normanne di Sicilia: dieci itinerari esperienziali su natura fede e cibo” Incontro hanno preso parte    Aurelio Angelini, Docente UNIPA e Presidente della Fondazione Unesco, Nicolò Cisarò storico enogastronomico, Marcello Messeri GAL Terre Normanne,Nino Sutera Direttore della Lurss.Onlus, e imprenditori del territorio.
Condotto da Marianna La Barbera giornalista e Giovanna Gebbia responsabile marketing Itimed moderano Arch. Antonella Italia e Federico Pensovecchio Ass. Itimed Durante   l’incontro è stato  presentato il libro “ La Trasparenza del miraggio” di Laura Lo Mascolo edizioni Qanat  
 Al termine la consegna dei riconoscimenti di “Custode dell’Identità Territoriale del GeniusLoci De.Co. ad Aurelio Angelini, Marcello Messeri, Ivana Calabrese, Alessandra Carruba  e Laura lo Mascolo.

sabato 22 marzo 2014

GeniusLoci De.Co. Ambasciatori & Custodi


Ogni singolo comune, degli 8.000 sparsi in tutta Italia, possiede un patrimonio concreto che è l'espressione della propria tradizione culturale; affinché questa tradizione, gastronomica in primis, non sparisca sono state ideate, da Luigi Veronelli, le De.Co.

Ebbene ribadire che a  livello economico la  DE.CO.,   non porta alcun beneficio diretto e ovviamente se non utilizzato e diffuso, non significa nulla e non aggiunge alcun valore al prodotto, nella realtà dei fatti, però, può diventare un grande e potente strumento di marketing territoriale, di riconoscimento per la destinazione nei confronti dei turisti e di autocoscienza per gli stessi cittadini.
Con questi presupposti è nato il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci De.Co    elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor inserito tra gli esempi virtuosi del - Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato  al Poster Session del Forum Pa 2013 di Roma,  prevede un modello di De.Co   dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-Tracciabilità-Trasparenza che rappresentano la vera componente innovativa, ma   soprattutto rispettose delle direttive nazionali e comunitarie in materia
Ci sono tantissime differenze tra chi lavora per difendere il proprio territorio, in maniera disinteressata,  ma le differenze non solo non devono dividere, ma al contrario possono  creare sinergie.    La De.Co  è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, per difendere e salvaguardare l’identità del territorio.
"Attraverso una semplice delibera   il Sindaco certifica la provenienza di ogni prodotto della sua terra" così Luigi Veronelli spiegava la De.Co. Un'idea nata dal basso per valorizzare quegli immensi giacimenti enogastronomici che racchiude l'Italia. Risorse e ricchezze che appartengono alla terra, al proprio luogo.
 Gli altri strumenti (DOP.DOC. IGT. PAT.ECT) sono atti tecnocrati, strumenti utilissimi, sovvenzionati o meno, ma tecnocrati.
L’identità é valore incommensurabile, il prodotto può essere copiato, l’identità di un territorio no,  per   fare questo le De.Co sono uno strumento unico.
I Custodi dell’identità territoriale  e gli ambasciatori dell’identità territoriale  sono   destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari.
In questo percorso , chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, candidati ideali a divenire Custodi dell’identità territoriale.
Non capita tutti i giorni avere Ambasciatori e Custodi insieme,   l'occasione?  un evento di enogastronomia che si è svolto Venerdì a Sciacca, in una location splendida.
Nella foto, Michele Termine  attento reporter, ideatore di Argos una trasmissione di successo, che si occupa di agroalimentare territorio e ambiente, Bonetta dell’Oglio  già insignita del riconoscimento di Ambasciatrice dell’Identità Territoriale insuperabile chef, Filippo Drago definito l’ultimo mugnaio, utilizza solo grani autoctoni   e Antonella Giovinco  giornalista premiata  all’Ars come giornalista dell’anno.

Il "clan" GeniusLoci De.Co. conta ormai diversi Ambasciatori e tanti, ma non troppi, Custodi.

venerdì 28 febbraio 2014

Identità, Tradizione e Innovazione

Gli Chef uniranno il loro sapere e la passione per il territorio nel pieno rispetto della tradizione: attraverso un abile utilizzo dei prodotti di terra e di mare ed i loro derivati, riusciranno a trasmettere nei loro piatti identità, tradizione ed innovazione, rispettando le tipicità territoriali.

Lavoro a quattro mani, con Angelo Franzò e la chef, padron della cucina della location, Cristina Morrione.
Un connubio di sensazioni, che saranno abilmente esaltate dai vini della nostra bella Sicilia: l'intervento di Luigi Salvo Sommelier AIS- Giornalista, guiderà i palati in un percorso sensoriale caratterizzato da un impareggiabile escalation di sapori.
Ore 20:30 i saluti del Sindaco di Castelvetrano- Selinunte, Avv. Felice Errante
L'apertura della cena, affidata al Dott. Nino Sutera, Direttore della LURSS. Onlus, introdurrà sul tema "I colori del gusto".
Introduzione del menù: Chef Angelo Franzò e presentazione degli sponsor della serata
Interverrà Serafina Di Rosa che relazionerà, sul pane Russello


per info e prenotazione Chef Angelo Franzò 3209005435

La Pasta da grano duro di Corleone


lunedì 24 febbraio 2014

Sciacca, consegnati i riconoscimenti "Custode dell'identità territoriale"

Nella splendida cornice dell'ex Chiesa Santa Margherita a Sciacca si è svolto l’ evento "Un tuffo nel passato" inserito nel contesto della Kermesse del Carnevale a sostegno della LILT














Giovanni Montemaggiore (Federazione Italiana Cuochi) e Nino Sutera, dopo i saluti di Valentina Puleo,    hanno trattato il tema dei “Sapori Antichi” I lavori sono stati Moderati di Giacomo Glaviano.  Durante la serata attribuiti i riconoscimenti   “Custode dell’Identità Territoriale” Valentina Puleo, Giacomo Glaviano,  Michele  Termine e Francesco Cassar
   
L’obiettivo, riuscire a realizzare una rete dei Città De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare i prodotti nelle loro zone di produzione, secondo la filosofia consolidata, afferma Nino Sutera Direttore della Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus. 
«Chiedere alla terra di darci l'acqua e il pane, l'olio d'oliva e il vino, quant'altro è necessario per una vita serena, è l'unica via per riprendere a vivere» affermava Luigi Veronelli, uno dei più importanti giornalisti di enogastronomia.
Veronelli,ha aperto una strada, inventato un genere, vissuto e tracciato la  via per l'affermazione della qualità. Ha lottato contro i poteri forti a difesa dei piccoli produttori.
Il format GeniusLoci De.Co. ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus di Menfi e Sambuca di Sicilia è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” presentato in uno dei 16 Session Postere del Forum Pa 2013 di Roma. Non meno importante, il Gal Isc Madonie ha adottato il percorso il primo in Italia, che coinvolge un’area vasta di 33 Comuni.  Poi tante iniziativa divulgative sparse per la Sicilia, traguardate a Expo 2015, la costituzione della FederDe.Co. di Montecchio Maggiore a Vicenza e dal riconoscimento del Premio Veronelli 2013 al Comune di Agira per le cassatelle, uno dei comuni che ha adottato il percorso GeniusLoci De.Co.


sabato 22 febbraio 2014

Sciacca- GeniusLoci De.Co. consegna dei riconoscimenti “Custode dell’Identità territoriale” nell’ambito dell’iniziativa Un tuffo nel passato

L’ evento inserito nel contesto della Kermesse del Carnevale a sostegno della LILT, la lega italiana per la lotta contro i tumori; la mostra rimarrà aperta sino al 4 marzo e si articolerà in diversi incontri dove si parlerà di “Antichi Sapori”, quindi di arte culinaria, di tradizioni millenarie come il corallo, la ceramica e la cartapesta.

Gli appuntamenti, sempre alle ore 17,30 nella ex Chiesa di Santa Margherita sono in calendario il 24, 25 e 28 febbraio, nonchè il 4 marzo
Lunedì 24 febbraio ore 17.30  Giovanni Montemaggiore (Federazione Italiana Cuochi) e Nino Sutera   tratteranno il tema dei “Sapori Antichi”  durante la serata verranno consegnati i riconoscimenti   “Custode dell’Identità Territoriale”
  L’ obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali, e alle unicità identitarie. In questo percorso, chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, candidati ideali a divenire “Custodi dell’identità territoriale” afferma Nino Sutera Direttore della Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus.  Valorizzare le specificità di una comunità  in un'ottica di sviluppo locale, vuol dire scoprire come poter integrare gli elementi dell'identità nei prodotti del territorio. 
GeniusLoci De.Co.(denominazione Comunale) è un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito” percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili i momenti: uno spazio, un edificio, un monumento. Non solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci stupiscono ed emozionano.  Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco l’obiettivo non secondario  è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche della città
Il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci de.co.    elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus, inserito tra gli esempi virtuosi del - Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e  presentato al Poster Session del Forum Pa 2013 che si è svolto presso il Palazzo dei congressi  di Roma. L’iniziativa è stata inserita anche  tra le buone prassi della reterurale del Mipaf.

domenica 16 febbraio 2014

Cammini e trazzere di Sicilia: dieci itinerari esperienziali su natura fede e cibo

Presentazione del programma 2014: “ Cammini e trazzere di Sicilia: dieci itinerari esperienziali su natura fede e cibo” Incontro con Aurelio Angelini, Docente UNIPA e Direttore Generale della Fondazione Unesco- Sicilia, Nino Sutera Direttore della Libera Università Rurale e componete del tavolo nazionale degli amici delle De.Co.,Nicolò Cisarò storico enogastronomico, Marcello Messeri GAL Terre Normanne, imprenditori del territorio, conducono Marianna La Barbera giornalista e Giovanna Gebbia responsabile marketing Itimed, moderano Arch. Antonella Italia e Federico Pensovecchio Ass. Itimed. Seguirà degustazione di prodotti tipici- durante l’incontro verrà presentato il libro “ La Trasparenza del miraggio” di Laura Lo Mascolo edizioni Qanat saranno presenti l’autore e l’editore. 

L’Associazione Culturale Itinerari del Mediterraneo (Itimed), per l’anno 2014 ed in preparazione dell’Expo 2015, grazie al successo dell’edizione 2013, ripropone il ciclo di incontri denominato “Decalogos Tour” per discutere, approfondire e sviluppare insieme possibili itinerari integrati con le risorse reali del territorio attraverso la riattivazione di connessioni territoriali ed antropologiche indispensabili per generare benessere sociale e nuove economie innovative, anche quest’anno in collaborazione con Spazio Cultura, Associazione Amici dei cammini francigeni di Sicilia, APA Accademia Psicologia Applicata, Associazione BIC, la Cooperativa Terradamare, I.Di.Med, Gal Madonie, Gal Terre Normanne, Comune di Petralia Soprana, Comune di Prizzi, Comune di Castronovo, Comune di Vicari, Comune di Monreale, Comune di Palermo.
Gli incontri si svolgeranno in varie sedi: Spazio Cultura-Libreria Macaione e Hotel Quinto Canto su Palermo e altre sedi territoriali, con cadenza mensile.
Il filo conduttore, che lega i diversi incontri è quello dello stretto rapporto fra la viabilità storica, le tradizioni rurali e religiose, la mobilità lenta e sostenibile ed il cibo, fattori che fortemente hanno segnato il paesaggio naturale ed ancora di più oggi determinano il territorio delle “relazioni umane” 
Itimed propone di vivere l’approccio al territorio attraverso il recupero di un “cammino lento”, utile non solo a fornire una lettura storica dei luoghi ma capace di trascinare e coinvolgere il visitatore/viaggiatore in una forma di mobilità che diventa occasione di ri-scoperta non soltanto dello spazio esterno ma anche della propria interiorità.
L’intero ciclo di incontri dovrebbe fornire una mappa ideale e concreta delle potenzialità del territorio regionale e delle possibili strategie da attuare per la valorizzazione territoriale e lo sviluppo economico.

venerdì 31 gennaio 2014

Ambrosia, attribuiti i riconoscimenti Custode dell’identità Territoriale GeniusLoci De.Co.


  Ambrosia l’evento, che si è tenuto presso il Baglio Trinità, ha raccolto le più grandi eccellenze della cucina siciliana e non solo . L’obiettivo dello Chef Angelo Franzò è stato dunque centrato in pieno, in una giornata domenicale dedicata esclusivamente al cibo sono stati rinnovati i propositi per una maggiore collaborazione ed esaltazione dei nostri prodotti regionali, ancora fin troppo nascosti.
 La (De.Co.)  Denominazione Comunale, afferma Nino Sutera Direttore della Lurss.Onlus,  rappresenta un’opportunità per salvaguardare l'identità di un territorio legato a una produzione specifica, con pochi e semplici parametri, il luogo di “nascita” e di “crescita” di un prodotto, che ha un forte ed efficace valore identitario per una Comunità.      
  Le De.Co. (Denominazioni Comunali) nascono da una idea semplice e geniale del  grande Luigi Veronelli, che così le spiegava: “attraverso la De.Co il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità",    rappresentando un concreto strumento di marketing territoriale, ma soprattutto un’importante opportunità per il recupero e la  valorizzazione delle identità e le unicità locali.
 Il format GeniusLoci De.Co recentemente è stato inserito tra gli esempi virtuosi del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio - Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori. Un Percorso di programmazione partecipata che prevede un modello di De.Co. che valorizzi il prodotto identitario del territorio,(un sapere, un luogo, una prelibatezza, ect.ect) 
  L’auspicio che poi rappresenta la vera sfida, riuscire a realizzare una rete dei comuni De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel” territorio, piuttosto che mettere su strada le merci”.
Nel legame tra l’alimentazione e l’identità, il cibo costituisce un’importante cartina al tornasole dei valori, delle tradizioni, dei riti
Il format elaborato della Lurss.Onlus è composto da 10-12 steps tra i quali “Ambasciatore dell’identità territoriale” e “Custodi dell’identità territoriale” i quali sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari. Il nostro obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali.

In questo percorso, chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, candidati ideali a divenire Custodi dell’Identità Territoriale  


































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