Ogni singolo comune, degli 8.000 sparsi in tutta Italia,
possiede un patrimonio concreto che è l'espressione della propria tradizione
culturale; affinché questa tradizione, gastronomica in primis, non sparisca
sono state ideate, da Luigi Veronelli, le De.Co.
Ebbene ribadire che a livello economico la DE.CO.,
non porta alcun beneficio diretto e ovviamente se non utilizzato e
diffuso, non significa nulla e non aggiunge alcun valore al prodotto, nella
realtà dei fatti, però, può diventare un grande e potente strumento di
marketing territoriale, di riconoscimento per la destinazione nei confronti dei
turisti e di autocoscienza per gli stessi cittadini.
Con questi presupposti è nato il percorso di programmazione
partecipata GeniusLoci De.Co elaborato dalla Libera Università Rurale
Saper&Sapor inserito tra gli esempi virtuosi del - Forum Italiano dei
Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013 di
Roma, prevede un modello di De.Co dove gli elementi essenziali di
relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-Tracciabilità-Trasparenza che
rappresentano la vera componente innovativa, ma soprattutto rispettose delle direttive
nazionali e comunitarie in materia
Ci sono tantissime differenze tra chi lavora per difendere
il proprio territorio, in maniera disinteressata, ma le differenze non solo non devono
dividere, ma al contrario possono creare
sinergie. La De.Co è un atto politico, nelle prerogative del
Sindaco, per difendere e salvaguardare l’identità del territorio.
"Attraverso una semplice delibera il Sindaco certifica la provenienza di ogni
prodotto della sua terra" così Luigi Veronelli spiegava la De.Co. Un'idea
nata dal basso per valorizzare quegli immensi giacimenti enogastronomici che
racchiude l'Italia. Risorse e ricchezze che appartengono alla terra, al proprio
luogo.
Gli altri strumenti
(DOP.DOC. IGT. PAT.ECT) sono atti tecnocrati, strumenti utilissimi, sovvenzionati
o meno, ma tecnocrati.
L’identità é valore incommensurabile, il prodotto può essere
copiato, l’identità di un territorio no, per fare questo le De.Co sono uno strumento unico.
I Custodi dell’identità territoriale e gli ambasciatori dell’identità territoriale sono destinati ad assolvere a un ruolo
fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un
importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che
ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari.
In questo percorso , chef, gastronauti, giornalisti,
sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners
privilegiati, candidati ideali a divenire Custodi dell’identità territoriale.
Non capita tutti i giorni avere Ambasciatori e Custodi insieme, l'occasione? un evento di enogastronomia che si è svolto Venerdì a Sciacca,
in una location splendida.
Nella foto, Michele Termine attento reporter, ideatore di Argos una
trasmissione di successo, che si occupa di agroalimentare territorio e ambiente,
Bonetta dell’Oglio già insignita del
riconoscimento di Ambasciatrice dell’Identità Territoriale insuperabile chef,
Filippo Drago definito l’ultimo mugnaio, utilizza solo grani autoctoni e
Antonella Giovinco giornalista
premiata all’Ars come giornalista dell’anno.
Il "clan" GeniusLoci De.Co. conta ormai diversi Ambasciatori e tanti, ma non
troppi, Custodi.
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