sabato 22 luglio 2023

“La Coltivazione della Canapa in Sicilia”

 

Si è svolto il seminario “La Coltivazione della Canapa in Sicilia”  con la partecippazione   Luca Sammartino Vice Presidente della Regione Sicilia e Assessore Regionale all'Agricoltura, Gaspare Viola Sindaco di Santa Margherita di Belìce - Città del Gattopardo,  Gero Barbera Vice Presidente Ordine degli Agronomi e Forestali di Agrigento,  Giancarlo Cravotto dell’UNITORINO,  Antonino Chiaramonte Componente Tavolo Tecnico Canapa MASAF, Lorenza Romanese A.D. dell'EIHA European Industrial Hemp Association, Salvatore Zappalà MillasensiMargherita La Rocca Ruvolo Deputato ARS Assemblea Regionale SicilianaMario Candore Direttore Generale ESA Ente Sviluppo Agricolo Sicilia Regione Sicilia, i lavori sono stati moderati da Nino Sutera  Responsabile dell’Osservatorio Neorurale dell’   Assessorato Agricoltura

La coltivazione della canapa oggi è una sfida anche in Sicilia per guardare a nuovi mercati, a cominciare da quello della moda che ha sviluppato l’uso di questa fibra tessile, e della bioedilizia. Valuteremo  sulla possibilità di creare una filiera che dalla coltivazione arrivi, anche in questo caso, alla trasformazione e commercializzazione del prodotto, ha affermato Luca Sammartino Assessore Regionale all’Agricoltura.


 

 




L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività della Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura

La rete è lo strumento finalizzato alla “concertazione tecnica”, il punto di incontro e di scambio fra le esigenze dell’intero sistema (tecnico, scientifico ed economico) di un determinato settore e gli attori della ricerca scientifica e dello sviluppo rurale con l’obiettivo di: recepire le esigenze del settore, condividere, indirizzare e predisporre nuove attività di ricerca e innovazione, formazione e aggiornamento tecnico, nonché della divulgazione; elaborare strategie finalizzate al miglioramento della competitività e allo sviluppo rurale. Fondamentale è l’incontro con le imprese (focus, forum, tavolo specifico) al quale è essenziale che partecipino non solo le rappresentanze, ma anche i singoli imprenditori: dall’incontro devono emergere le priorità di intervento percepite dalla base produttiva in termini di ricerca, innovazione e sviluppo rurale. (tratto da Linee guida Innovazione e ricerca per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

 

Gli  obiettivi

Promuovere la relazione fra le componenti del sistema della conoscenza e fra queste e gli utenti

Diffondere innovazioni e sostenerne l’adozione presso le imprese.

Far emergere i bisogni delle imprese.

Sostenere gli obiettivi di politica: competitività, sostenibilità, qualità delle produzioni, inclusione sociale.

Promuovere la crescita del capitale umano in agricoltura anche mediante tecnologie di comunicazione più moderne.

Sostenere le tre componenti fondamentali dell’AKIS: ricerca, formazione, consulenza.

Promuovere la formazione degli operatori dell’AKIS.

Incentivare le relazioni del sistema con la Società civile e le sue istanze.

 
























 FOTO DI TITTA DI GIOVANNA

calia

 Pietro Ficarra

L'amplissimo ventaglio di sapori dei Nebrodi ne comprende alcuni che spesso le rubriche e i blog di cucina e gastronomia non contemplano, e tanto meno i ricettari. Talvolta non gli si trova neppure un nome, tanto che non saprei meglio chiamare con termine collettivo che non sia quello di “sfizi”, che non rende però al meglio l'idea che qui ci si può fare dell'insieme.
Se pure in qualche caso si faccia certo un po' fatica a parlare di gastronomia, pure il panorama della cucina in queste terre non può dirsi completo senza accennare alla stuzzicheria nebroidea – il termine va bene all'ingrosso, per capirsi – che, come del resto quella siciliana in genere, ha un'importanza particolare, essendo pressoché dappertutto, l'immancabile complemento di sagre, feste religiose o anche, semplicemente, di rilassanti passeggiate serali. Si tratta di sapori tradizionali, altro comfort food nostalgico quando si ritrovano lontano da qui, ma ancora comuni a tutti coloro che vivono sui Nebrodi, dove invece si comprano facilmente sui banchi allestiti in occasione delle feste religiose e popolari o prossimi a luoghi di richiamo (giardini, lungomare, ecc.). Nelle località turistiche lungo la costa sono spesso affiancati da dolciumi, ma mentre questi si possono gustare anche in moltissimi esercizi specializzati, gli sfizi stanno sui banchi degli ambulanti1: è su di essi che fanno sempre bella mostra mucchi di fave abbrustolite o piccanti, spagnolette, semi di zucca (a simenza), cannellina e anche altre "specialità", cui di tanto in tanto se ne aggiunge qualcuna nuova che ha trovato il gradimento del pubblico.

 

Per farsi una idea di cosa può stare sui banchi basta salire, a piedi negli ultimi chilometri data la gran folla, fino al Santuario della Madonna del Tindari in occasione della sua festa del 7 e 8 settembre. Il posto principale sui banchi come nelle preferenze dei moltissimi consumatori spetta tuttavia sempre alla calia, i famosi ceci tostati, che qui sopravanzano di gran lunga gli altri sfizi. A calia è tanto importante che non solo ha dato vita a vocaboli propri per chi la prepara e la vende (u caliaru), per i contenitori e per il procedimento, ma anche a parole dal significato simbolico: quando andavo al liceo a Patti non si marinava la scuola, si caliava. Caliari non era solo l'operazione di tostatura, aveva il senso – e lo ha per una vasta area nebroidea, di andarsene a spasso passando il tempo bighellonando, e in cose da nulla, come accade a mangiar calia, sfizio da passeggio per eccellenza.

 

Per tutti gli studenti e per le loro famiglie il significato di caliari era inequivocabile. I ceci tostati si possono oggi trovare anche su banchi di fiere e sagre in altre zone d'Italia e perfino in sacchetti sugli scaffali dei supermercati del Nord, ma la fragranza della calia che viene prodotta da queste parti è inimitabile: se si può, occorre chiedere quella ancora calda, tirata fuori dalla sabbia sul fuoco nella quale i ceci vengono messi a tostare sotto l'occhio del caliaru, che sa quando è il momento della cottura. Se vi gonfia un po' lo stomaco, il fastidio vale la differenza, e se non è disponibile quella ancora calda e occorre accontentarsi, allora è sempre meglio contare su un prodotto di giornata, perché più passano i giorni e più la calia assorbe umidità, tanto da diventare un'altra cosa, come quella che si trova nei sacchetti fra gli scaffali. Nelle abitudini della gente dei Nebrodi la calia viene comunque richiesta spesso associata alle spagnolette - chiamate da queste parti quasi esclusivamente col nome di nocciole americane, i nuciddi mericani – oppure alla "cannellina", variopinta aggiunta quest'ultima, che sotto il duro colorato rivestimento zuccherino (bianco, rosso o verde) nasconde un'anima profumata di cannella. Testo e foto di Pietro Ficarra

Il G.A.L. Metropoli Est e la coltivazione di culture

 

Il G.A.L. Metropoli Est e la coltivazione di culture

di Salvatore Tosi e Flaminia Tribuna

 

Il G.A.L. Metropoli Est ha scelto di sostenere progetti innovativi per la diversificazione delle attività agricole in azioni riguardanti l'assistenza sanitaria, l'integrazione sociale, l'agricoltura sostenuta dalla comunità e l'educazione ambientale e alimentare, attraverso l’adozione della sottomisura 16.9 del PSR Sicilia 2014/2022. L’Agricoltura Sociale recupera, infatti, la funzione sociale che l’agricoltura aveva nella società rurale (solidarietà, integrazione, valorizzazione della dimensione relazionale) mettendola a disposizione dei servizi alla persona. Il G.A.L. Metropoli Est, con il suo Presidente Antonio Rini, intende sostenere così, da una parte, la cooperazione tra operatori agricoli e altri soggetti pubblici e privati e, dall’altra, la diversificazione delle attività delle aziende agricole verso attività sociali, terapeutiche, abilitative e riabilitative che favoriscono l’inclusione sociale e lavorativa delle persone fragili.



Sono 4 i progetti ammessi a finanziamento, dai quali ci si aspetta un risultato immediato, ma più ancora, effetti a lungo termine, sperando riescano a creare nuclei di operatori in grado di avviare e facilitare la creazione di rapporti stabili di collaborazione e reti locali tra agricoltori, enti pubblici e altri soggetti privati, agevolando la crescita economica, occupazionale, etica, sociale e turistica della porzione di Sicilia custodita dal G.A.L. E più ancora, contrastando lo spopolamento, creando nuove opportunità di lavoro e realizzando azioni che permettano di superare il disagio sociale.

Tutti i progetti, seppur in diversa misura, sperimentano soluzioni innovative di diversificazione dell’attività agricola mediante la promozione di servizi legati all’integrazione sociale di persone con fragilità, come la cura degli orti, del verde e il recupero di spazi abbandonati, attività ludico ricreative e sportive, di educazione ambientale e alimentare, di pet-therapy con animali da cortile.

€ 98.560,00 è la risorsa destinata al progetto presentato da Di.Pi. a r.l.s. che ha, fra i destinatari, all’interno dei comuni di Bagheria, Casteldaccia, Santa Flavia e Misilmeri, anche persone con disturbi dello spettro autistico oltre che soggetti in condizioni di vulnerabilità e marginalità sociale e culturale.



Il Centro Studi Aurora, con il progetto AGRIS, operando nei comuni di Bagheria, Trabia, Santa Flavia e Misilmeri, prevede, tra l’altro, l’attivazione di un osservatorio sull’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati all’interno di attività agricole e sportive e la costituzione di un team di professionisti, con il compito di sensibilizzare la comunità su tematiche di educazione ambientale e alimentare. L’importo finanziato è di € 94.750,10.

Attraverso il progetto ECOM.A.S., nei territori di Ciminna, Villafrati, Ventimiglia di Sicilia e Mezzojuso, l’Associazione culturale Facitur, grazie al finanziamento di € 98.560,00, valorizza la produzione agricola di qualità, sperimenta e innova le pratiche agricole nel rispetto delle persone e dell’ambiente e mira a integrare la produzione di beni e servizi con la creazione di reti informali di relazioni, coinvolgendo aziende e fattorie didattiche.

Infine, l’Associazione Drago Artecontemporanea, con Terra Mia e il finanziamento di € 100.000,00, promuove la cooperazione tra operatori agricoli e altri operatori pubblici e privati delle aree rurali dei comuni di Altavilla Milicia, di Trabia, Bagheria e Baucina.

M. Fukuoka sostiene che «l’obiettivo finale dell’agricoltura non è la coltivazione di colture, ma la coltivazione e la perfezione degli esseri umani». Su questa linea, il G.A.L. Metropoli Est sostiene la costruzione di percorsi di giustizia sociale con l’obiettivo, proprio attraverso l'agricoltura, di favorire l’integrazione nelle comunità di anziani, disabili, bambini, adulti con varie tipologie di disagio, in quanto soggetti attivi, portatori di capacità, diritti e doveri.

giovedì 20 luglio 2023

BRANCHIE Village

 

BRANCHIE Village |Terra di pesca in un mare di storia

 Area Mercato, produttori, pescatori, sognatori

 Gianna Bozzali 

Lunedì 31 luglio, a Scoglitti, la conferenza stampa di presentazione della tre giorni dedicata alla valorizzazione del pescato locale che ospiterà, al suo interno, la XXIII edizione del Trofeo del Mare International Maritime Award.

  


 Si terrà lunedì 31 luglio al Club Nautico di Scoglitti, con inizio alle ore 10.30, la conferenza stampa di presentazione diBranchie Village, la tre giorni di eventi ed iniziative organizzata grazie al contributo dell'Assessorato Regionale agli Enti Locali, che si impegna a promuovere eventi ed iniziative finalizzati alla valorizzazione del territorio siciliano, in programma dal 4 al 6 agosto prossimi a Scoglitti. Il Branchie Village, nato da un’idea di Zero Comunicazione di Modica e promosso dall’Assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Vittoria, racchiude un ricco calendario di eventi culturali, degustazioni, musica e sport il cui filo conduttore sarà naturalmente il mare, la pesca e le tradizioni culinarie a base di pescato locale che diventano elementi essenziali per la valorizzazione e promozione dell’identità storico-culturale del territorio scoglittiese.

Branchie Village è il villaggio del gusto ospitato in P.zza Sorelle Arduino dove, in apposite aree, prenderanno vita manifestazioni sportive con il coinvolgimento delle associazioni sportive locali, degustazioni gastronomiche a base di pesce e manifestazioni culturali e musicali in cui si darà grande risalto alle maestranze locali, ai giovani artisti siciliani, con il coinvolgimento del tessuto sociale. Spazio all’esaltazione della bontà dei prodotti orticoli così come del vino Cerasuolo di Vittoria Docg e delle realtà brassicole locali.

Payoff del progetto Branchie è “Terra di pesca in un mare di storia” per evidenziare quel legame stretto tra il mare e la terra siciliana, dove vivono i suoi abitanti, eredi di una storia millenaria. E alcuni di questi volti saranno i protagonisti della XXIII edizione del Trofeo del Mare, l’International Maritime Award in programma nella serata di sabato 5 agosto nell’ambito di Branchie Village. Il Trofeo del Mare, lo ricordiamo, celebra il mare e tutti coloro (persone e istituzioni) che ne proteggono l’ecosistema e ne promuovono l’importanza e viene assegnato ogni anno a divulgatori, studiosi, personaggi dello spettacolo, rappresentanti delle istituzioni, sportivi, artisti che si sono distinti per aver diffuso la cultura del mare. Sabato 5 agosto avremo modo di conoscere dal vivo i cinque premiati di questa edizione. Li vedremo tutti sul palco per la serata di gala a Scoglitti, con il loro carico emozionante di storie e di grande spessore, legate a doppio filo all’amore per il mare e alla sua tutela.

Tutti i dettagli del Branchie Village e del Trofeo del Mare saranno illustrati in conferenza stampa il prossimo lunedì 31 luglio al Club Nautico di Scoglitti, alle ore 10.30.

 


 

 

 

 

 

giovedì 13 luglio 2023

"Strumenti e servizi per la valutazione delle prestazioni delle aziende agricole"

 ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) nell'ambito della Rete Rurale Nazionale (RRN), organizza un seminario  dal titolo "Strumenti e servizi per la valutazione delle prestazioni delle aziende agricole". L'evento si terrà il giorno 20 luglio 2023   a partire dalle 9:30



L'evento sarà strutturato in sessioni plenarie e parallele di approfondimento ed è rivolto al mondo della consulenza agricola. Esso si concentrerà su tre progetti sviluppati da ISMEA nel contesto del Programma Rete rurale nazionale 2014-2022. I progetti sono i seguenti:

  1.  Business Plan OnLine (Scheda Progetto ISMEA 10.3 Accesso alle misure PSR, BPOL e AgroSemplice): Un servizio online per la redazione di piani aziendali relativi a progetti di investimento nelle imprese agricole e agroalimentari.

  2.  Open school della Ismea Copernicus Academy (Scheda Progetto ISMEA 12.1 Ismea Copernicus Academy e lo sviluppo del sistema di consulenza aziendale): Un'iniziativa volta a utilizzare l'osservazione della Terra e le informazioni geografiche nella gestione delle aziende agricole.

  3.  Tool per il meccanismo volontario di mitigazione delle emissioni zootecniche a livello di distretto agricolo zootecnico forestale (Scheda Progetto ISMEA 14.1 Cambiamenti climatici, emissioni di gas serra e ciclo dell'azoto): Uno strumento per la gestione dei distretti agricoli zootecnici forestali al fine di mitigare il cambiamento climatico e promuovere pratiche di sequestro del carbonio.

 

La partecipazione on-line  e di presenza


martedì 11 luglio 2023

La siccità avanza

 

 Disponibilità d'acqua, raggiunto il minimo storico: deficit massimi in Sicilia, Sardegna e nel distretto del fiume Po

Nel 2022 colpito da siccità estrema circa il 20% del territorio nazionale


  Non si arresta il trend in calo registrato dall’ISPRA sul fronte della disponibilità idrica nazionale che nel 2022, con un valore medio che supera di poco i 221 mm (corrispondenti a un volume totale di 67 km3 ) e una riduzione di oltre il 51% rispetto alla media riferita al periodo 1951-2022, tocca il minimo storico. La riduzione sarebbe decisamente consistente (quasi il 50%) anche facendo riferimento solo all’ultimo trentennio climatologico 1991-2020. Sicilia (–80,7%), Sardegna, (–73%) e Distretto idrografico del Fiume Po (–66%) sono le aree più colpite dal deficit idrico nel 2022. Siccità, confermato il trend crescente. 



Nel 2022 circa il 20% del territorio nazionale versa in condizioni di siccità estrema e circa il 40% in siccità severa e moderata. In termini di persistenza delle condizioni di siccità, il 2022 risulta in Italia il terzo per gravità, preceduto solo dal 1990 e dal 2002. Questi gli esiti delle ultime stime del BIGBANG modello realizzato dall’ISPRA che analizza la situazione idrologica dal 1951 al 2022 fornendo un quadro di dettaglio delle componenti del bilancio idrologico e della risorsa idrica rinnovabile.   L’anno appena trascorso, con un record di 719 mm, segna il minimo nazionale anche in termini di precipitazione totale liquida e solida (un valore inferiore persino a quelli estremi minimi del 2007 e del 2017). Nel 2022 il deficit di precipitazione annua interessa il territorio nazionale in maniera molto diversificata: l’area più colpita è il Nord Ovest, dove i valori raggiunti sono anche inferiori a –50% rispetto alla media di lungo periodo. Per tutto il territorio del Distretto idrografico del Fiume Po il deficit percentuale, sempre rispetto alla media di lungo periodo, raggiunge il –36%, con un valore di precipitazione annua di soli 650 mm (a fronte di una media annua di circa 1016 mm). Diminuzione elevata anche nel Distretto delle Alpi Orientali che segna un –28%, con punte comprese tra –30% e –40%. Meno preoccupanti, ma pur sempre notevoli, i deficit dell’ordine del –20%, registrati nel Distretto dell’Appennino Settentrionale e nel Distretto dell’Appenino Centrale con punte anche del –40%. Nel Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale il deficit medio per il 2022 pari al –9 %, risulta invece molto più contenuto, mentre nel Distretto della Sicilia si attesta a –26%, con punte dell’ordine del –50% nella zona orientale della Regione. Infine, nel Distretto della Sardegna il deficit di precipitazione medio annuo registra un –27%

 

sabato 8 luglio 2023

AGAVE Webinar 17-18 Luglio Ore 10.00





Per ricevere il link è necessario  registrarsi 



 Il Dipartimento agricoltura dell’Assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, considerato il crescente interesse verso l’Agave e più in generale verso le fibre vegetali, per favorire lo scambio di esperienze e conoscenze, ha avviato  i lavori del Gruppo Tematico  all’interno della Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura, grazie a  Paolo Salanitro  instancabile animatore del Gruppo.

  Il Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura è un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l’innovazione in agricoltura.

"Maguey" per Maya ed Aztechi,  Agave per gli Europei, da cinquecento anni la troviamo nel bacino del mediterraneo, naturalizzata tra gli agrumi e gli olivi, su terreni rocciosi ed aridi,  ed assieme al fico d'india, ne caratterizza il paesaggio. Di lei scrisse Montale, Levi e Cattaffi, porta un nome nobile, ammirabile, si identifica in una divinità greca, così volle battezzare Linneo per la pianta venuta dal nuovo mondo, l'Agave appunto, arrivata per mezzo degli "scambi colombiani" dopo il 12 ottobre 1492, è stata una pianta da subito apprezzata ed utilizzata come ornamentale nelle ville e giardini botanci, se ne contano oltre 200 specie, molte di queste vengono utilizzate per produrre distillati e fibre tessili, anche in l'Italia, agli inizi del 1900, si iniziò a sfruttarne economicamente le potenzialità, specie durante il periodo autarchico, le foglie dell'Agave vennero lavorate per estrarne la preziosa fibra tessile, per poi intrecciarla ed utilizzarla come cime e cordame per l'intera marineria europea.

Dopo gli anni '50 in Italia questa coltura venne messa da parte come anche le colture di cotone, la ginestra, il gelso, la canapa.

Oggi incentivati da sempre più crescente esigenza di ricerca di materiali di origine naturale ed ecosostenibili, ottimizzazione delle risorse rinnovabili ed esauribili, parte dalla Sicilia nuovamente la proposta di reimpiantare e valorizzare l'Agave, con impianti in zone marginali a rischio desertificazione,  sfruttando terreni marginali non adatti ad altre colture e senza dissipare le risorse delle falde acquifere, con il duplice vantaggio di rigenerare ambienti degradati

 Sul fronte della ricerca, si sono accesi i riflettori sui principi attivi presenti nel succo della foglia dell’Agave sisalana, frazioni di biomolecole standardizzate dalla Aboca S.p.A. e attualmente utilizzati nella ricerca oncologica per contrastare un tumore aggressivo come l’osteosarcoma, in abbinamento con farmaci chemioterapici.

Questa importante ricerca è attualmente finanziata grazie all’interessamento dell’Associazione Aurora Tomaselli DI ACQUEDOLCI

  L’Associazione porta il nome di Aurora, viene istituita dopo la morte per osteosarcoma, all’età di tredici anni Aurora, e da allora l’Associazione non si è mai fermata, realizzando eventi per raccogliere fondi per portare avanti la ricerca medica sull’Agave sisalana, pianta sulla quale per casualità Aurora si era punta durante un viaggio in Sardegna

https://unirurale.blogspot.com/2022/10/agave-e-la-sua-naturalizzazione-in.html  

sabato 24 giugno 2023

Premio internazionale alle eccellenze, World best Artists Prize a Palazzo Fatta

 

  

Un premio, un riconoscimento alla creatività, ma anche alla dedizione e alla passione per la propria arte.

                                                         

Tra i premiati gli chef Mariano Carbonetti,   Roberto Cascino, Salvo Piparo, attore, cantastorie, teatro e cinema, Gino Pantaleone, scrittore,  Sergio Pochini, coordinatore eventi e scenografo teatrale; Francesca Vaccaro, regista e attrice teatro; Carlo Guidotti giornalista, editore. Davide Morici, presidente Io compro siciliano, e Nino Sutera, coordinatore European Rural Parliament Italy

 






Mercoledì 21 giugno a partire dalle ore 17, nella prestigiosa cornice di Palazzo Fatta, nel centro storico della città, si è svolta la prima edizione di World Best Artists Prize, ideata e organizzata dalla Fondazione Costanza presieduta da Alessandro Costanza e dal direttore generale Filippo Lo Iacono.

Il premio nasce con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze  internazionali. Alla cerimonia di premiazione, presentata da Antonella Giotti e Martina Panno, ad essere insigniti del premio saranno uomini e donne che si sono distinti per per la creatività 

La commissione tecnica scientifica è costituita dallo storico dell’arte prof.ssa Maria Palladino Padova e storico dell’arte prof.ssa Giada Elsa Tarantino Milano. La Fondazione Costanza si avvale di collaboratori internazionali quali Sweta Jha, titolare della TTITLI Gallery of Madhubani Art di Singapore, Cheon Eob, direttore dell’Haegeumgang Theme Museum del Sud Corea, Madrid Fashion Week a cura di Juan Bautista De La Vera Cruz, Hokomoto Gallery Nigeria e da tante altre personalità leader della cultura internazionale, artisti italiani e provenienti da Francia, Svizzera, Grecia, Polonia, Uruguay, Ecuador ed altri Paesi del mondo.

I premiati, selezionati per il loro percorso  e bagaglio culturale e di esperienze Durante la cerimonia di premiazione sono state assegnate delle menzioni speciali ad artisti siciliani del mondo della cultura, del teatro, del cinema, della musica, scrittura e delle arti culinarie.

A seguire degustazione di prodotti siciliani messi a disposizione da aziende, eccellenze gastronomiche siciliane:

Carbonetti e Cascino chef; Guddo event mozzarelle; Morselli salumi; Sapori di Piana; Cosentino Nicosia Birrificio; Cantine Santantonio.

Sottofondo musicale a cura di dj Manola Bargione.

Interviste e riprese video di Gioele Pennino e il suo staff.

Foto a cura di Salvo Quagliana e Alessandro Burrosi.

Il Sodalizio organizzante, ha premiato importanti personalità della cultura in Spagna, come il Periodista TV, Don Alfonso Merlos, Padre Angel Rodriguez Fondatore di Messaggeri della Pace che ricevette anche il Premio Principe delle Asturie dai Reali di Spagna e tanti altri.

sabato 17 giugno 2023

..........è gli azionisti di maggioranza?

   

  NinoSutera

Coordinatore ERP-Italy 

italyeuropeanruralparliament@gmail.com

 



 Prezzo sorgente, ecco la prima battaglia targata ERP   European Rural Parliament Italy.

 Luigi Veronelli  ha lottato contro i poteri forti a difesa dei piccoli produttori, a garanzia dei consumatori consapevoli, tra le sue battaglie,(2004) “con la trasparenza del prezzo sorgente, il consumatore verrebbe messo in grado di valutare il tipo di ricarico applicato dal rivenditore, e da questo  la sua onestà” ecco intendiamo portare avanti un principio di equità sociale ed etico, sopra tutto a vantaggio del contadino-agricoltore, che spesso un prodotto della propria terra ceduto a 10 centesimi di euro, lo trova in vendita a oltre quattro euro, ha affermato Nino Sutera Coordinatore dell’ European Rural Parliament Italy.

 Il perimetro in cui ci si muove  non è quello già tracciato da altre logiche.

Ma l’opposto, è quello di  affermare un principio spesso assente da tutti i tavoli di confronto, dare voce ai cittadini rurali, azionisti di maggioranza del sistema agricolo agroalimentare, ambientale,   attraverso  i Rural Parliamentary, di chi opera nelle difficili realtà rurali e hanno il diritto-dovere di rappresentare le istanze vere delle comunità rurali  nel contesto regionale, nazionale ed europeo.

...Come? Semplice, intendiamo portare avanti le battaglie ideate da Luigi Veronelli, che     nel lontano  1956   scriveva “L’agricoltura e il turismo sono le armi migliori per lo sviluppo e l’affermazione della nostra Italia”. Un’idea decisamente controcorrente considerando il pieno boom economico, cioè quel veloce sviluppo industriale che trasformò l’Italia, il suo modo di vivere, le abitudini, anche alimentari, della popolazione e modificò per sempre l’aspetto delle città, del paesaggio, delle campagne. Anni dopo, Veronelli è tornato sull’argomento precisando che “L’agricoltura di qualità e il turismo di qualità sono le armi per lo sviluppo della nostra patria”. Veronelli in questo come in tanti altri temi, è stato   un intellettuale a tutto campo, ricco di intuizioni, uno straordinario personaggio ricco di umanità, e di contraddizioni, capace di vedere lontano. I suoi pensieri sul turismo e sull’agricoltura, infatti, hanno del pionieristico se collocati nel contesto storico in cui sono stati enunciati. Ma d’altra parte il suo grande fascino era dovuto al fatto che nella sua vita, non hai mai smesso di essere curioso e attento a cogliere le novità, nel rispetto dell’identità territoriali.

 


L’ambizione è di unire  tutte le forze nelle zone rurali, persone ed istituzioni socio-economiche, in un unicum innovativo nel preservare le tradizioni locali, in grado di raccogliere tutte le logiche di azione delle esperienze, in quanto consente  di individuare, confrontare e analizzare le iniziative locali dello sviluppo.  Le politiche, gli investimenti, le conoscenze, i successi e gli insuccessi di una componente (agricoltura) si ripercuotono in modo reciproco ed incontrovertibile sull’altra (alimentazione). Agricoltura ed alimentazione sono protagoniste della crescita economica e sociale dell’Europa, ma sono anche garanti della sostenibilità nell’uso delle proprie risorse (suolo e materie prime) per assicurare disponibilità nel futuro, efficienza nell’impiego, incremento della competitività economica ed opportunità d’accesso alle risorse e ai servizi da parte di tutta la popolazione. 

Uno dei primi lavori del  ERP  European Rural Parliament        è stato l’avvio  dell’elaborazione del Manifesto della Neoruralità, che non rappresenta il vangelo, ma un quaderno work in progress.

Ma cos'è il Parlamento Rurale Europeo (ERP)? Una struttura politica, ma non partitica. "Parlamento rurale" non è una parte formale del governo, né è un parlamento nel senso di un organo legislativo o decisionale. Si tratta di un processo "bottom-up" di coinvolgimento e dibattito tra il popolo rurale e politici, per consentire una migliore comprensione e una politica più efficace e di azione per affrontare le questioni rurali. Un Parlamento rurale è un processo che offre l'opportunità alle persone con un interesse per le comunità rurali di condividere idee, prendere in considerazione i problemi e le soluzioni. Il Parlamento rurale permette a persone e decisori di lavorare insieme su questioni prioritarie per sviluppare soluzioni nuove e creative, rafforza la voce delle comunità rurali e le aiuta a influenzare le decisioni che le riguardano.

  A distanza di  dieci  anni, https://liberauniversitrurale.blogspot.com/2012/07/lurss-manifesto-dei-principi-dei-doveri.html   ritorna di gran moda o se volete di grande attualità, (…sovranità alimentare). L’ Italy Rural Parliament nel Manifesto ha preferito trattare prima  i contenuti, piuttosto che il contenitore, comunque la sostanza in estrema sintesi non cambia, c’è tanta voglia di riposizionare ogni cosa al posto giusto, e di riscrivere una politica agricola, rispettosa dei contadini, dei consumatori e del prossimo, se pur in un contesto europeo.

Il concetto di sovranità alimentare è un concetto molto più profondo di quello che potrebbe apparire a prima vista. Infatti  l’Italia è tra i Paesi che già oggi, con il suo banale ministero delle Politiche agricole,  protegge 315  prodotti con marchi Dop (denominazione di origine protetta), Igp (indicazione geografica protetta), Stg (specialità tradizionale garantita) per non parlare di Doc, Docg, Igt,  ect,ect Pensate davvero che non ci sia sufficiente sovranità?

La sovranità alimentare non và intesa come una “nuova montagna di carte” per affermarne il diritto di esistere.

Nel corso degli anni il concetto di «sovranità alimentare» è stato ripreso e diffuso da diverse organizzazioni, non esiste una definizione unanime o trasversalmente condivisa di questo concetto, ma per capire cosa significa può essere utile riferirsi  Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).

Secondo la FAO  la sovranità alimentare è un modello di gestione delle risorse alimentari che ha come priorità e motore delle proprie politiche non la massimizzazione del profitto economico ma la soddisfazione delle esigenze alimentari delle persone; che promuove un tipo di produzione alimentare sostenibile e rispettosa del lavoro di chi produce il cibo; che punta a incoraggiare le economie alimentari locali, riducendo la distanza tra fornitori e consumatori, lo spreco e la dipendenza da società distanti dai luoghi in cui il cibo viene prodotto. In altre parole, la sovranità alimentare si propone di dare il controllo delle risorse alimentari soprattutto a chi le produce, le distribuisce e le consuma anziché a grandi aziende che le utilizzano come mezzo per arricchirsi.

La sovranità alimentare punta   a valorizzare le conoscenze tradizionali sulla produzione delle risorse alimentari e la loro trasmissione di generazione in generazione, e promuove l’utilizzo di metodi e mezzi di gestione delle risorse alimentari che siano sostenibili dal punto di vista ambientale, concetti che Veronelli ha codificato fin dagli inizi degli anni 90 con le De.Co. Denominazioni Comunali

Veronelli,   enologo, gastronomo e scrittore lombardo,   https://terra.psrsicilia.it/borghi-geniusloci-de-co-legame-fra-uomo-ambiente-clima-e-cultura-produttiva/   ha rappresentato e rappresenta il rinascimento dell’  ElaioEnoGastronomia  italiana in tutte le sue espressioni, ha aperto una strada, inventato un genere, vissuto e tracciato la via per l’affermazione dei territori, e i suoi prodotti identitari, una lezione di dedizione, onestà intellettuale, e sana partigianeria che ha rappresentato   l’antesignano  della sovranità alimentare .

                    

Ecco, per noi tutto questo è sovranità alimentare.




























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