L'evento in programma mercoledì
12 ottobre 2022 alle ore 9,45 dal titolo "l'Agave (Maguey) e la sua
naturalizzazione in Europa" si svolgera in forma live su piattaforma
dedicata.
Per registrarsi
https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_RIs2oVpwSrOFA_4A3hDNrQ
Dopo i saluti istituzionali
di
Dario Cartabellotta Direttore Generale dell'Assessorato regionale dell'
agricoltura, Domenico Barbuzza
Presidente dell'Ente Parco dei Nebrodi,
interverranno: S.E. l'Ambasciatore Miguel J. García
Winder, Rappresentante permanente del Messico presso l'Organizzazione delle
Nazioni Unite a Roma, Mauro Mariotti
Direttore dei Giardini Botanici Hanbury
dell’Università di Genova,
Rosario Schicchi Direttore dell'Orto Botanico di Palermo , Danilo Magliocchetti Assessore Centro Storico
ed Artigianato Locale del comune di Frosinone,
Guido Bissanti Agronomo, esperto in Agro-Ecologia, Massimo Serra, della Struttura Complessa di Osteoncologia
dell’Istituto Ortopedico Rizzoli IRCCS, Bologna, Antonella Petrocelli, del CNR Istituto di Ricerca sulle Acque
(IRSA) di Taranto.
Le conclusioni
saranno affidate a Nino Sutera
responsabile dell’ Osservatorio politiche neorurali dell'Assessorato Agricoltura della Regione Siciliana.
L'obbiettivo del webinar è quello
di comprendere se l'Agave naturalizzata sul nostro territorio può essere un
valore aggiunto alla biodiversità, ovvero causare squilibri a danno della
vegetazione cosiddetta autoctona.
Nel webinar si affronterà
l'importante tema dell'Agro-Ecologia, si traccerà il percorso storico con
l'arrivo delle prime Agavi in Europa ed In Italia, si darà spazio ad un evento
unico nel suo genere nel comune di Frosinone, si affronterà il tema della
ricerca scientifica relazionando sulla futura attività farmacologica delle
biomolecole che presenti nell'Agave sisalana potrebbero dare una speranza
contro l'osteosarcoma (tumore alle ossa), in fine si parlerà delle ricerche e
sulle applicazione della fibra contenuta nella pianta attualmente sotto studi
applicativi nella mitilicoltura dal CNR.
La regia sarà garantita da Simona
Orlando del Mirus Consulenti della Comunicazione, sotto il patrocinio
dell'Assessorato regionale dell' agricoltura, dello sviluppo rurale e della
pesca, Ente Parco dei Nebrodi, IRRITEC SPA, ABOCA S.p.A. Soc. Agricola ;
L’assessorato regionale
all’Agricoltura, considerato il crescente interesse verso l’Agave e più in
generale verso le fibre vegetali per favorire lo scambio di esperienze e
conoscenze, ha avviato i lavori del Gruppo Tematico “AGAVE” all’interno della
Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura.
La Rete è lo strumento
finalizzato alla “concertazione tecnica”, il punto di incontro e di scambio fra
le esigenze dell’intero sistema (tecnico, scientifico ed economico) di un
determinato settore e gli attori della ricerca scientifica e dello sviluppo
rurale con l’obiettivo di recepire le esigenze del settore, condividere,
indirizzare e predisporre nuove attività di ricerca e innovazione, formazione e
aggiornamento tecnico, nonché della divulgazione; elaborare strategie
finalizzate al miglioramento della competitività e allo sviluppo rurale. https://terra.psrsicilia.it/rete-regionale-sistema-della-conoscenza-e-dellinnovazione-il-dipartimento-aggiorna-database-inserisci-i-tuoi-dati/
Evento organizzato dal Gruppo
Tematico "AGAVE” istituito su proposta di un gruppo di stakeholder dell’area nebrodea, capitanata da Paolo Salanitro e Vincenzo Rossitto, dalla Fondazione Mancuso,
dalla Rangers International OdV, con la preziosa collaborazione di Héctor
Alcántara Palacios addetto culturale dell’Ambasciata del Messico in Italia,
Claudia Huerta della segreteria diplomatica messicana presso le Nazioni
Unite, Maria Martinez Diaz e la
Presidente Malena Viveros dell'Associazione
Cultura Messicana in Italia, Francesca Martino Responsabile Affari Generali e
Patrimonio del comune di Frosinone, Fabio Carollo Presidente del Rotaract di
S.Agata di Militello, Pro Loco aps di Acquedolci, l'Associazione degli
Insegnanti di Scienze Naturali (ANISN).
Si ringraziano S.E.
l'Ambasciatore del Messico in Italia, Carlos García de Alba e S.E.
l'Ambasciatore Miguel J. García Winder, Rappresentante permanente del Messico
presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a Roma. Un grazie anche al Sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, al Sindaco di S.Agata di Militello Bruno Mancuso, al Sindaco di Acquedolci Alvaro Riolo, al Presidente dell'Associazione Aurora Tomaselli, Roberto Tomaselli e quanti hanno contribuito all'organizzazione dell'evento
L’evento in programma il 12
Ottobre segue l’evento organizzato lo scorso mese di maggio https://terra.psrsicilia.it/agroindustria-e-farmaceutico-lagave-sisalana-apre-nuove-frontiere-allo-sviluppo/
Le Agavi sono piante in
prevalenza monocarpiche, sono originarie delle zone tropicali e subtropicali
del continente americano, con particolare riguardo al Messico, Indie
occidentali, America meridionale, sono delle xerofite o piante xerofile ovvero
vegetali adattati a vivere in ambienti caratterizzati da lunghi periodi di
siccità o da clima arido o desertico, definiti genericamente ambienti xerici.
Le condizioni ambientali in cui
si insediano le xerofite sono caratterizzate da terreni generalmente asciutti o
permeati da acque salse e da un'atmosfera secca. Tali condizioni sono
sfavorevoli alla vita delle piante normali in quanto l'aria secca intensifica
la traspirazione senza la compensazione da un adeguato assorbimento idrico da
parte delle radici: in assenza di adattamenti morfologici o fisiologici di tipo
xerofitico, le piante vanno incontro all'appassimento temporaneo e, infine,
all'avvizzimento.
Gli adattamenti xerofitici,
sviluppati dall'Agave sotto l'aspetto morfologico o fisiologico, hanno lo scopo
di limitare l'impatto del deficit di umidità, rallentando la traspirazione e le
perdite d'acqua per evaporazione dai tessuti, oppure di attivare meccanismi
fisiologici che permettono la sopravvivenza in condizioni critiche per tempi
anche molto lunghi.
Di particolare importanza
strategica è la fotosintesi CAM (acronimo di Crassulacean Acid Metabolism),
attuata nelle Crassulaceae, nelle Cactaceae e in alcune specie di altre
famiglie come quella dell'Agave, questo è un adattamento xerofitico vero e
proprio perché consente lo svolgimento della fotosintesi anche con gli stomi
chiusi. Nelle vie metaboliche ordinarie delle piante C3 e delle piante C4,
infatti, la fotosintesi necessita dell'apertura degli stomi affinché si
svolgano gli scambi gassosi (ingresso della CO2 e uscita dell'O2. In caso di
chiusura degli stomi, pertanto, le piante non svolgono la fotosintesi.
Invece nelle piante a metabolismo
CAM si svolge una via metabolica alternativa che rappresenta un'evoluzione
adattativa del ciclo di Calvin, proprio delle piante C3. La fase luminosa e la
fase buia sono infatti separate nel tempo: durante la notte la pianta apre gli
stomi, permettendo l'ingresso della CO2 che sarà fissata da un acido a tre
atomi di carbonio (C3), prevalentemente l'acido malico, accumulato nei vacuoli.
Durante il giorno, a stomi chiusi, gli acidi C4 accumulati nel corso della
notte saranno metabolizzati nel ciclo di Calvin. La via metabolica CAM ha
un'efficienza fotosintetica molto bassa, tuttavia permette lo svolgimento della
fotosintesi in condizioni ambientali che impedirebbero le altre vie.
Un aspetto interessante del
metabolismo CAM consiste nel fatto che pur avendo una base genetica, il meccanismo
è innescato dalle condizioni ambientali: la fotosintesi CAM si svolge infatti
in condizioni di clima arido, ma in occasione di giornate umide, ad esempio
dopo un temporale, le piante CAM svolgono il ciclo di Calvin secondo il
meccanismo delle piante C3. La fotosintesi CAM, pertanto, va intesa come una
risorsa metabolica integrativa che consente il proseguimento dell'attività
vegetativa anche in condizioni proibitive.
Utilizzi antropici in Italia
delle Agavi
Le specie di grandi dimensioni,
come A. americana, si impiegano nei giardini del Sud e in Liguria come punti
focali o per creare barriere difensive, mentre nel Nord si pongono in grandi
vasi decorativi a sottolineare un ingresso o un vialetto, o appoggiati in cima
ai pilastri del cancello, dove non temono né il freddo, se non proprio lungo e
intenso, né la mancanza d’acqua. Gli esemplari più piccoli, da coltivare in
vaso, sono ottimi in balcone e cortile o in casa.
In passato la Sicilia e parte
della Calabria è stata interessata alla coltivazione poi interrotta dell'Agave
sisalana, particolare Agave dalla quale si sfrutta in miglior modo le fibre
tessili, dopo decorticazione della foglia, i maggiori impianti sono stati
realizzati sull'isola di Mozia ed Acquedolci.
Attualmente si sta rivalutando la
possibilità di reimpiantarla a scopo agro-industriale, di questo se ne sta
occupando il Gruppo Tematico attivato dall'Assessorato.
Di contro ci sono attualmente
aziende che hanno messo in commercio distillati di Agave sisalana anche in
abbinamento ad altre essenze mediterranee.
In molti studi si rileva che
l'Agave può in alcune condizioni naturalizzarsi sul territorio, creando anche
sconfinamenti verso la vegetazione autoctona mediterranea.
L'Agave ed in particolare la
specie sisalana rientrava tra le principali coltivazioni da rivendita nella
cosiddetta " economia di piantaggione" unitamente al cotone, alla gomma, canna da zucchero, tabacco, i fichi, il riso,
il kapok, ed alcune specie del genere Indigofera, utilizzate per la produzione
dell'indaco.
Un' economia di piantagione è
un'economia basata sulla produzione di massa di prodotti agricoli, solitamente
di granaglie. L'economia di piantagione si basava sull'esportazione e sui cash
crops come fonte di sostentamento.
Più lungo era il periodo di crescita
e coltivazione di un prodotto e più efficiente doveva divenire una piantagione.
Le economie di scala avevano una certa rilevanza quando il mercato era
distante. Le coltivazioni di una piantagione solitamente dovevano essere
lavorate immediatamente dopo la raccolta. Lo zucchero di canna, il tè, l'agave
e l'olio di palma erano le più comuni, mentre la palma da cocco, la gomma e il
cotone si prestavano ad una lavorazione più lenta