Uno dei primi lavori del ERP European Rural Parliament https://terra.psrsicilia.it/parlamento-rurale-europeo-litalia-parla-siciliano-ai-lavori-di-kielce/ è stato l’avvio dell’elaborazione del Manifesto della Neoruralità, che non rappresenta il vangelo, ma un quaderno in work in progres.
A distanza di dieci anni, ritorna di gran moda o se volete di grande attualità, (…sovranità alimentare). L’ Italy Rural Parliament ha preferito trattare prima i contenuti, piuttosto che il contenitore, comunque la sostanza in estrema sintesi non cambia, c’è tanta voglia di riposizionare ogni cosa al posto giusto, e di riscrivere una politica agricola, rispettosa dei contadini, dei consumatori e del prossimo.
Nel corso degli anni il concetto di «sovranità
alimentare» è stato ripreso e diffuso da diverse organizzazioni, non esiste
una definizione unanime o trasversalmente condivisa di questo concetto, ma per
capire cosa significa può essere utile riferirsi Organizzazione delle Nazioni Unite per
l’alimentazione e l’agricoltura
Secondo la FAO la sovranità alimentare è un modello di gestione delle risorse alimentari che ha come priorità e motore delle proprie politiche non la massimizzazione del profitto economico ma la soddisfazione delle esigenze alimentari delle persone; che promuove un tipo di produzione alimentare sostenibile e rispettosa del lavoro di chi produce il cibo; che punta a incoraggiare le economie alimentari locali, riducendo la distanza tra fornitori e consumatori, lo spreco e la dipendenza da società distanti dai luoghi in cui il cibo viene prodotto. In altre parole, la sovranità alimentare si propone di dare il controllo delle risorse alimentari soprattutto a chi le produce, le distribuisce e le consuma anziché a grandi aziende che le utilizzano come mezzo per arricchirsi.
La sovranità alimentare punta a valorizzare le conoscenze tradizionali
sulla produzione delle risorse alimentari e la loro trasmissione di generazione
in generazione, e promuove l’utilizzo di metodi e mezzi di gestione delle
risorse alimentari che siano sostenibili dal punto di vista ambientale.
Di sovranità alimentare già nel lontano 1956 Luigi (Gino) Veronelli scriveva “L’agricoltura e il turismo sono le armi migliori per lo sviluppo e l’affermazione della nostra Italia”. Un’idea decisamente controcorrente considerando il pieno boom economico, cioè quel veloce sviluppo industriale che trasformò l’Italia, il suo modo di vivere, le abitudini, anche alimentari, della popolazione e modificò per sempre l’aspetto delle città, del paesaggio, delle campagne. Anni dopo, Veronelli è tornato sull’argomento precisando che “L’agricoltura di qualità e il turismo di qualità sono le armi per lo sviluppo della nostra patria”. Veronelli in questo come in tanti altri temi, è stato un antesignano, un intellettuale a tutto campo, ricco di intuizioni, uno straordinario personaggio ricco di umanità, e di contraddizioni, capace di vedere lontano. I suoi pensieri sul turismo e sull’agricoltura, infatti, hanno del pionieristico se collocati nel contesto storico in cui sono stati enunciati. Ma d’altra parte il suo grande fascino era dovuto al fatto che nella sua vita, non hai mai smesso di essere curioso e attento a cogliere le novità, nel rispetto dell’identità territoriali.
Veronelli, enologo, gastronomo e scrittore lombardo, ideò le
De.Co., ha rappresentato e rappresenta il rinascimento dell’ ElaioEnoGastronomia italiana in tutte le sue espressioni, ha
aperto una strada, inventato un genere, vissuto e tracciato la via per
l’affermazione dei territori, e dei prodotti identitari, una lezione di dedizione, onestà intellettuale, e sana partigianeria
che rappresenta l’antesignano alla sovranità alimentare
Ha
lottato contro i poteri forti a difesa dei piccoli produttori, a garanzia dei
consumatori consapevoli.
E’ in
questo scenario che 20 anni addietro è stato ideato il
percorso Borghi GeniusLoci De.Co., https://terra.psrsicilia.it/borghi-geniusloci-de-co-legame-fra-uomo-ambiente-clima-e-cultura-produttiva/
un percorso culturale, che mira a
salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della
globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Il Genius Loci
rappresenta l'essenza, l'identità di un territorio; ad esso appartengono le
immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi.
Illuminante, al riguardo, la
definizione che Luigi Veronelli ha dato del “genius loci”: esso è
da intendere come “l’intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima
e cultura produttiva.
Le De.Co. (Denominazioni
Comunali) nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che
così le spiegava: “Attraverso la De.Co.
il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità.” Rappresenta
un’importante opportunità per il
recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali. La De.Co. è
“un prodotto del territorio” (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un
lavoro artigianale, etc) con il quale una comunità si identifica per elementi
di unicità e caratteristiche identitarie, deve essere considerata come una vera
e propria attrazione turistica capace di muovere un target di viaggiatori che
la letteratura internazionale definisce “foodies” viaggiatori sensibili al
patrimonio culinario locale e non solo.
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