domenica 13 maggio 2018

Quando il trasferimento delle conoscenze e informazioni non vengono considerati dei opzional

ninosutera



Quando il trasferimento delle conoscenze e informazioni non vengono considerati dei opzional



E' ormai certo che le aree d'Europa  che investono in risorse immateriali, sconoscono lo stato di crisi del settore agroalimentare.
Di contro, le regioni che non credono che lo sviluppo dipenda dagli elementi dell'economia della conoscenza, ogni stagione è buona per chiedere lo stato di crisi.
Non è un caso, ma la realtà dei fatti.

Nel Veneto, per esempio ritengono che siano strumenti inderogabili e indispensabili per la crescita economica, in Sicilia mentre (  non è una critica alla governace attuale) ormai da almeno un decennio, anno più anno meno,  non c’è più traccia di attività dimostrative di sperimentazione e di divulgazione. 
........Perché?
Intanto vediamo cosa fanno nel Veneto, a cura di VenetoAgricoltura, (la corrispondente dell'Ente di Sviluppo Agricolo) chissà possa essere illuminante  a quanti ritengono, sbagliando, che l'Ente abbia esaurito la sua funzione.


Lo sviluppo agricolo è uno dei temi chiave nei dibattiti internazionali volti a promuovere l'aumento della produttività, l'ammodernamento delle imprese e il completo rispetto dell'ambiente e la tutela dei territori. Sul fronte delle innovazioni, che insieme allo sviluppo rurale rientra tra le priorità dell'Unione europea, sono numerose le soluzioni che vengono proposte dagli stakeholder coinvolti, a partire dai produttori di macchinari agricoli per arrivare ai centri ricerca e sperimentazione e divulgazione Si tratta di soluzioni ad alta matrice tecnologica afferenti alla cosiddetta  economia della conoscenza, in grado di massimizzare le rese, utilizzare le risorse a disposizione in maniera efficiente, e diminuire i costi e gli sprechi.


LE GIORNATE DEL TRENTENNALE

7 giugno | 09:00 - 8 giugno | 17:00

Trent’anni di attività del Centro “Po di Tramontana” meritano un programma di eventi, che confermi e rafforzi l’impegno al servizio dell’innovazione del comparto ortofloricolo.
Questa “due giorni” del 7 e 8 giugno 2018 è solo l’evento clou di un anno, che vede il Centro aprirsi come non mai per le visite alle sue prove in serra e in pieno campo e alle prove dinamiche delle più innovative attrezzature per la meccanizzazione della piccola-media azienda orticola, ma anche ospitare gli stand delle più significative ditte, associazioni ed enti che operano nel comparto orto-floricolo.
Due gli appuntamenti convegnistici:
– 7 giugno, un incontro che non è solo celebrazione di un pezzo di storia dell’agricoltura veneta, ma anche una occasione per riflettere sul significato dell’innovazione in questo comparto: un occhio al passato, ma lo sguardo rivolto al futuro;
– 8 giugno, la presentazione del recapito fitosanitario, il periodico incontro che da anni, ogni mese, riunisce al Centro i tecnici dell’Unità Organizzativa Fitosanitario della Regione del Veneto e delle Organizzazioni e Associazioni produttive del comparto: un tavolo di confronto e aggiornamento sulle principali patologie e mezzi di difesa.
Di seguito (e scaricabile qui) è disponibile il programma di dettaglio, l’elenco delle ditte presenti e delle visite guidate alle prove dimostrative.
Ma “le giornate del trentennale” non finiscono qua. Continuateci a seguire nei prossimi appuntamenti con le visite in campo, convegni e i contatti sui social-network che proseguiranno per tutto il 2018.


I CONVEGNI DEL TRENTENNALE

7 giugno 2018

“L’innovazione per l’ortofloricoltura, i 30 anni del Centro Po di Tramontana”

PROGRAMMA
Ore 11.00
Il Benvenuto del Trentennale: inaugurazione
Alberto NegroDirettore Veneto Agricoltura,
Giuseppe Pan , Regione del Veneto, Assessore all’Agricoltura
Franco Vitale, Sindaco Comune di Rosolina
Introduzione e coordinamento degli interventi
Alessandro Garnero Direttore editoriale “Macchine Agricole”
Ore 11.15
Un po’ di storia, Po di Tramontana nella storia
Franco Tosini , Veneto Agricoltura, responsabile Centro Po di Tramontana
Ore 11.30
Alla ricerca dell’innovazione: 30 anni di sperimentazioni per 30 anni di ortofloricoltura
Paolo Sambo e Carlo Nicoletto, Università degli Studi di Padova, DAFNAE
Ore 12.00
Diamo i numeri: 1988-2018, evoluzione e tendenze dell’ortofloricoltura
Renzo Rossetto, Veneto Agricoltura, Osservatorio Economico Agroalimentare
Ore 12.30
Amarcord… Tribuna aperta al mondo tecnico e professionaleInterventi delle Organizzazioni, Associazioni ed Enti del comparto
Ore 13.00
La Regione al Centro: valorizzare l’ortofloricoltura veneta, un impegno concreto
Giuseppe Pan, Regione del Veneto, Assessore all’Agricoltura

8 giugno 2018

“Il Recapito fitosanitario ortoflorovivaistico: un servizio per tecnici e imprese”

PROGRAMMA
Ore 11.00
Saluti delle autorità
Introduzione e coordinamento degli interventiAntonio Boschetti – Direttore “L’informatore Agrario”
Ore 11.15
Il Recapito fitosanitario ortoflorovivaistico: una risposta alle esigenze del comparto alla luce del Piano di Azione NazionaleAntonio Mingardo – Regione del Veneto, Unità organizzativa Fitosanitario
Franco Tosini – Veneto Agricoltura, responsabile Centro “Po di Tramontana”
Ore 11.30 – TAVOLA ROTONDA
Ortoflorovivaismo veneto, salute! Check up fitosanitarioDiego Rolvaldo – Libero professionista  / Federico Nadaletto – OPO Veneto / Giancarlo Babbo – APO Veneto Friulana / Davide Boscaini, Nicola Accordi – APO Scaligera / Luca Michieletto – Cooperativa El Tamiso / Franco Zecchin – Consorzio Agrario del Nordest / Enzo Barbujani – Libero professionista / Filippo Lazzarin – Cooperativa Spazio
Ore 12.30 – Discussione
Ore 13.00 – Conclusioni
Alberto Negro, Direttore Veneto Agricoltura

LE ATTREZZATURE PRESENTATE NELLE PROVE DINAMICHE DI MECCANIZZAZIONE IN CAMPO

Presentazione macchine a cura del Dott. Lorenzo Benvenuti – Comitato Tecnico “Macchine Agricole”
Avvolgitori film plastico per asparagoBagioni Alfiero snc
Raccoglitrici elettriche asparago
Macchina elettrica per raccolta asparagoEcogreen Italia – Zanarini Leonardo
Macchina elettrica per raccolta zucchine
Sarchiatrice per orticole e ornamentaliFardin macchine snc
Scavapatate per patate americane
Scavaortaggi
Trapiantatrice 4 file a cubetto sofficeFerrari costruzioni meccaniche srl
Trapiantatrice 4 file a cubetto pressato
Baulatrice con rullo idraulicoForigo – Roter Italia srl
Baulatrice per asparago
Trapiantatrice a 4 fileHortech srl
Aiuolatrice
Fresatrice
Sistema elettronico di guida automaticaMaintech srl
Sarchiatrice per cereali e orticole
Erpice strigliatore
Sarchiatrice automatica interfile-interpiantaMarco Pattaro – Garford Farm
Seminatrice pneumatica ortaggiMaschio Gaspardo SpA
Macchine per pirodiserboOfficine Mingozzi Natale di Mingozzi Marino & c. snc
Macchine per trapianto di zampe di asparago
Macchine per integrazione sostanza organica nel terreno
Macchina raccoglitrice semovente per raccolta radicchioOrtomec srl
Sistema di guida satellitareSpektra Agri srl

I VIVAI CHE HANNO FORNITO LE PIANTINE PER LE PROVE IN CAMPO

Bronte s.c.a r.l. – Mira (VE) Vivai Bacchetto – Ca’ Lino di Chioggia (VE)
Daviplant – Lusia (RO)Vivai Roccatello – Cavarzere (VE)
Gobbetti piantine – Casaleone (VR)Marconi vivai – Roverbella (MN)
Rovigo vivai – Loreo (RO)

LE DITTE ESPOSITRICI

Mezzi tecniciSementiMacchine
A.I. Chem srlB.V.S. srlBagioni Alfiero snc
Agriges srlBejo Italia srlConsorzio Agrario del Nordest
Agrilaete srlCarla Import srlEcogreen Italia Zanarini Leonardo
Agristore srlEnza Zaden Italia srlFardin macchine snc
Agrochimica SpAEsasem spaFerrari costruzioni meccaniche srl
Bayer Cropscience srlIn.Ca.O. srlForigo Roter Italia srl
Certis Europe B.V.Isi Sementi SpAHortech srl
CIFO srlLamboseeds srlMaschio Gaspardo SpA
Danese Group srlMeridiem seeds srlMingozzi Natale
Geofin SpAS.A.I.S SpaPattaro Garford
Horteck srlSeno seed sasSpektra Agri srl
Manica SpAVilmorin Italia srlVivai
NovamontBronte scarl
Serbios srlIrrigazione, fertirrigazioneMarconi vivai ss
Irrigazione Veneta srlRovigo vivai
SerreIrritec SpASalvan vivai
Europrogress srlSpagnol srlVivai Roccatello ss

LE PROVE SPERIMENTALI VISITABILI IL 7 – 8 GIUGNO

SPECIETIPO DI PROVA
POMODORO Cuore di BueVarietale
POMODORO Cuore di BuePortainnesti
POMODORO calibro 30-40 g coloratiVarietale
CETRIOLO in coltura protettaVarietale innestato su FLEXIFORT
PEPERONE giallo-rosso 1/2 ALL.Varietale innestate su ROCAL
MELANZANA LUNGAVarietale innestate su ESPINA
MELANZANA TONDAVarietale innestate su ESPINA
POMODOROColtivazione fuori suolo in fibra di cocco
CETRIOLOColtivazione fuori suolo in fibra di cocco
CETRIOLO ESTIVOControllo nematodi
CETRIOLO ESTIVOVarietale
LATTUGA A CESPO (Cappuccia-Gentile)Coltivazione a in Floating System
ZUCCHINO IN PIENO CAMPOVarietale
AGLIO PRODUZIONE SEME E CONCIAProduzione di seme in purezza
ASPARAGO 2013Varietale
ASPARAGO 2016Varietale
POMODORO NASONEBiodiversità – Conservazione del germoplasma
ZUCCA VARIETALE DELICATA/ALLUNGATEVarietale
MELONEProva pacciamatura biodegradabile
LATTUGAProva pacciamatura biodegradabile
ASPARAGO MONTINABiodiversità – Conservazione del germoplasma
CARCIOFO VIOLETTO VENETOBiodiversità – Conservazione del germoplasma
CALIBRACHOA – FIORI PRIMAVERILIVarietale

giovedì 3 maggio 2018

ESA, l’olio exstravergine di oliva alla diocesi di Agrigento


 Ente sviluppo agricolo dona  
l’olio exstravergine di oliva 
proveniente
 dall’Azienda  Sperimentale campo Carboj  
alla diocesi di Agrigento

   E' stato consegnato questa mattina dal presidente dell’Ente Sviluppo Agricolo Nicola Caldarone all’Arcivescovo della diocesi di Agrigento Francesco Montenegro,  l’  olio prodotto dall’uliveto dell’Azienda   sperimentale campo Carboj,  sita   in contrada Belice di Mare   a Castelvetrano,. L’olio è frutto della coltivazione, raccolta e molitura  del centro pubblico di conservazione della biodiversità.
“Abbiamo l’onore di destinare una parte della nostra produzione olivicola alla curia di Agrigento – afferma il presidente dell’E.S.A. Nicola Caldarone – un’altra parte della nostra produzione andrà invece in donazione alla Missione Speranza e Carità di Biagio Conte. E’ una iniziativa che andrà avanti anche nei prossimi anni. La solidarietà a l’attenzione verso le fasce più deboli è un obiettivo specifico di questo governo e di tutti gli Enti Regionali ad esso collegati, come l’E.S.A. L’atto di indirizzo che ci ha portato a devolvere in beneficenza l’intera produzione olivicola di Campo Carboj è stato costantemente seguito e condiviso dall’Assessore Edy Bandiera che ringrazio per il sostegno”.
L’iniziativa è frutto anche di intensi rapporti di collaborazione con l’ Olificio Sociale “ La Goccia d’Oro”  di Menfi.   
All'incontro con Don Franco, hanno preso parte il Presidente dell'ESA Nicolò Caldarone, il consigliere Lillo Sardo, Benedetto Inzirillo dell'Ufficio di Gabinetto, Giuseppe Zaffuto dell'UniPA e Nino Sutera Responsabile dell’Azienda  Sperimentale campo Carboj 
L’Arcivescovo Montenegro a nome dell’Arcidiocesi girgentina ha rivolto i più sentiti ringraziamenti all’Ente di Sviluppo Agricolo per il gesto molto apprezzato.
  La  Cassa per il Mezzogiorno attivò, sino dai primi anni '50, il Programma Sperimentale Irriguo a supporto del suo vasto programma di intervento che si sviluppa presso un'apposita rete di Campi Sperimentali originando da un nucleo iniziale di prove attivate nel 1952 dall'Ente per l'Irrigazione in Puglia e Lucania in apposite aziende agricole forzate a svolgere un doppio ruolo sperimentale-dimostrativo. Nasce così l’Azienda Sperimentale campo Carboj.
L’azienda, ubicata in territorio di Castelvetrano (TP) contrada Belice di Mare, è estesa complessivamente Ha 16.36.50 riuniti in un unico corpo fondiario,   Dista dal mare circa 1.500 metri ed è situata ad un’altitudine di circa 50 m.s.l.m.; è raggiungibile tramite la SP n. 48. Il confine sud-est aziendale dista solo 150 metri dalla Riserva naturale Orientata Fiume Belice e dune limitrofe. Dal punto di vista topografico, è inquadrata nella carta geografica IGM a scala 1:25.000 n° 265 NE.            
    Nel 2014 è stato realizzato un  impianto di olivo in parte con fondi attinti dal PSR Sicilia 2007/2013 sottomisura 214/2 azione A “Istituzione di un centro pubblico di conservazione della biodiversità”. Il progetto prevedeva l’impianto di Ha 0,5 di oliveto che comunque è stato esteso ad Ha 1,8 con somme residue. Esso raccoglie 153 tra cultivars, cloni ed accessioni del germoplasma siciliano con qualche caso di omonimia e/o sinonimia; oltre all’obbiettivo principale di salvaguardia e conservazione della biodiversità, si vuole confrontare un sistema d’impianto intensivo con allevamento in parete. La banca della  raccolta del germoplasma, presso l’Azienda   è  un lavoro  straordinario,   frutto dalla partecipazione attiva  di eccellenze professionali:   funzionari dell’Ente,  docenti universitari, ricercatori, vivaisti, innestatori, titolari di frantoi, commercianti di olio ed esperti olivicoltori delle varie aree di provenienza delle cultivar di olivo. Oggi  è punto di riferimento di agricoltori che intendono procedere all’impianto di nuovi oliveti, oltre che  meta di studenti di Istituti Agrari  e Università. 

mercoledì 2 maggio 2018

Intervista a Nicolò Caldarone Presidente del CdA dell’Ente di Sviluppo Agricolo


                                                                                          
di Nino Sutera



Nicolò Caldarone, Laurea in Scienze Politiche, Capo di Gabinetto Vicario dell’Assessorato Agricoltura,  è il Presidente del CdA dell’Ente Sviluppo Agricolo  da qualche mese.

L'abbiamo incontrato per un'intervista.



A oggi, ed è un’ipotesi generalmente condivisa, per crescere e competere in un’economia globale è sempre più necessario investire in conoscenza, nella elaborazione di idee innovative e nella valorizzazione dei beni immateriali. Per esempio  la tutela  dell’ambiente, dei consumatori,  costituisce una delle tipologie di risorse immateriali fortemente caratterizzanti l’attività agricola.

Ecco la domanda Presidente,  in tutta Europa il trasferimento delle conoscenze e  buone prassi  in agricoltura,  viene considerato un caposaldo per lo sviluppo, mentre    in Sicilia?
I Servizi per l’agricoltura sono uno strumento utile per l’attuazione degli obiettivi di politica agricola e rurale legittimate dall’U.E.  C’è da dire però, che l’impegno finanziario nella programmazione PSR 2014/2020, per esempio  non è stato uniforme, in Italia    ci sono Regioni come il Piemonte, il Veneto, la Lombardia, che hanno  impegnano dal  6% al 14% della spesa complessiva del PSR nelle attività di promozione dell’innovazione, alla divulgazione, alla consulenza alle aziende agricole; dall’altra, Regioni che  hanno previsto  meno, appena il 2%,  come la Sicilia,  forse perché si riteneva (sbagliando) che investire in termini di risorse immateriali rappresenta un'opzional.
   In Sicilia la l.r. 1 agosto 1977, n. 73 “Provvedimenti in materia di assistenza tecnica e di attività promozionali in agricoltura”autorizza l’Ente di Sviluppo Agricolo  ad attuare e coordinare le iniziative e gli interventi per l'assistenza tecnica e le attività promozionali giovandosi delle proprie strutture periferiche - Sezioni Operative per l'assistenza tecnica e le attività promozionali, e di divulgazione - che operano su larghe basi territoriali.
Ecco, se pur sono trascorsi 40 anni,   le finalità sono  coerenti agli indirizzi  dell’U.E e del Ministero  di questi ultimi anni.
Chiaramente per svolgere le attività e le funzioni, ci vogliono risorse adeguate.

Qual è la prospettiva strategica dell’Ente  per i prossimi anni ?
Il principio della separatezza delle funzioni, introdotto dalle recenti dispositivi di legge, sottrae di fatto all’Assessorato Reg.le dell’Agricoltura molte delle competenze previste dalla L.r. n. 73/77, consegnando all'Ente Sviluppo Agricolo l'esclusività nell'attuazione degli interventi di consulenza aziendale in agricoltura, come ente pubblico.
 Inoltre  per le attività svolte a seguito dalla L 73/77 l’ESA possiede i   requisiti di  Organismo  di Consulenza pubblico   nel  sistema di consulenza aziendale in agricoltura.  
Dobbiamo essere capaci di fare tesoro dell’esperienza maturata, delle necessità del mondo rurale,  ma anche di adeguare gli obiettivi rispetto  alle indicazioni del MIPAF su gli   ambiti del sistema di consulenza:
a)        gli obblighi a livello di azienda risultanti dai criteri di gestione obbligatori e dalle norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali, ai sensi del titolo VI, capo I, del regolamento (UE) n. 1306/2013;
b)        le pratiche agricole benefiche per il clima e l'ambiente stabilite nel titolo III, capo 3, del regolamento (UE) n. 1307/2013 e il mantenimento della superficie agricola di cui all'articolo 4, paragrafo 1, lettera c), del medesimo regolamento (UE) n. 1307/2013;
c)        misure a livello di azienda previste dai programmi di sviluppo rurale volte all'ammodernamento aziendale, al perseguimento della competitività, all'integrazione di filiera, compreso lo sviluppo di filiere corte,  all'innovazione e all'orientamento al mercato nonché alla promozione dell'imprenditorialità;
d)       i requisiti a livello di beneficiari adottati dagli Stati membri per attuare l'articolo 11, paragrafo 3, della direttiva 2000/60/CE;
e)        i requisiti a livello di beneficiari adottati dagli Stati membri per attuare l'articolo 55 del regolamento (CE) n. 1107/2009, in particolare l'obbligo di cui all'articolo 14 della direttiva 2009/128/CE;
f)         le norme di sicurezza sul lavoro e le norme di sicurezza connesse all’azienda agricola;
g)        consulenza specifica per agricoltori che si insediano per la prima volta;
h)        la promozione delle conversioni aziendali e la diversificazione della loro attività economica;
i)          la gestione del rischio e l'introduzione di idonee misure preventive contro i disastri naturali, gli eventi catastrofici e le malattie degli animali e delle piante;
j)          i requisiti minimi previsti dalla normativa nazionale, indicati all'articolo 28, paragrafo 3, e all'articolo 29, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1305/2013;
k)        le informazioni relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento ai medesimi, alla biodiversità e alla protezione delle acque di cui all' allegato I del regolamento (UE) n. 1306/2013;
l)          misure rivolte al benessere e alla biodiversità animale;
m)      profili sanitari delle pratiche zootecniche;
n)        l'innovazione tecnologica ed informatica, l'agricoltura  di precisione e il trasferimento di conoscenza dal campo della ricerca al settore primario.

Anche il PAN prevede l’utilizzo di consulenti per supportare le aziende nella difesa fitosanitaria?
 Si il piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Pan), adottato con decreto 22 gennaio 2014, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, reca l'attuazione della direttiva 2009/128/CE, e  istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi, attribuisce alle Regioni l’onere di attuare  le azioni per l’applicazione della difesa integrata in agricoltura.
Stiamo lavorando a un progetto pilota sulla prescrizione  dei prodotti fitosanitari (il primo in Italia)

Di cosa si tratta?
I Prodotti fitosanitari   sono tutti quei prodotti, di sintesi o naturali, che vengono utilizzati per combattere le principali avversità delle piante come, malattie infettive, fisiopatie, parassiti e fitofagi animali ect..
Il Pan si propone di ridurre i rischi associati all'uso dei prodotti fitosanitari, promuovendo un processo di cambiamento delle tecniche di utilizzo dei prodotti verso forme più compatibili e sostenibili in termini ambientali  e sanitari.
Di conseguenza riguarda tutti, agricoltori, consumatori, cittadini  e  beni pubblici. La prescrizione è un cambio di passo nell’utilizzo dei prodotti fitosanitari,a tutela di tutti chiaramente.
Così come il medico prescrive nella ricetta un medicinale per una determinata patologia, piuttosto che un altro,    così il  consulente  del PAN    potrà prescrivere un fitofarmaco  in funzione delle esigenze della coltura,   della tutela dell’ambiente e dei consumatori
Il consulente del PAN attraverso la   sua competenze  è  in grado di rispondere alle esigenze attuali provenienti dalla società civile in tema di sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e responsabilità etica.   L’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari   richiede un salto di qualità in termini di formazione e miglioramento delle capacità degli operatori professionali nelle scelte da compiere.
Per l’attuazione del progetto pilota, l’ipotesi su cui stiamo ragionando e   coinvolgere le strutture periferiche dell’Ente  e all’occorrenza  professionisti esterni in regime di convenzione,  utilizzando le risorse delle Misure   del PSR 2014/2020




domenica 22 aprile 2018

Il ruolo dell’ESA nel PAN fitofarmaci


 Piano di Azione Nazionale  Fitofarmaci ,    dalla tutela dell’ambiente alla tutela del consumatore  e dell’agricoltore. 
Il ruolo dell’ESA


 Lavoriamo a un progetto pilota molto semplice e immediato.

Così come il medico prescrive nella ricetta un medicinale per la tosse ed uno differente per il raffreddore; così  consulente  del PAN    potrà prescrivere un agrofarmaco  in funzione delle esigenze della coltura,   della tutela dell’ambiente e dei consumatori

Il consulente del PAN attraverso la molteplicità delle sue competenze, è il professionista in grado di rispondere alle esigenze attuali provenienti dalla società civile in tema di sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e responsabilità etica. Dando delle garanzie agli agricoltori italiani di poter operare nel rispetto delle normative vigenti ed essere competitivi sul mercato. “L’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari   richiede un salto di qualità in termini di formazione e miglioramento delle capacità degli operatori professionali nelle scelte da compiere.
                       Gli obiettivi  della  LEGGE REGIONALE 1 agosto 1977, n. 73 G.U.R.S. 3 agosto 1977, n. 36   “Provvedimenti in materia di assistenza tecnica e di attività promozionali in agricoltura” autorizza l'Ente di Sviluppo Agricolo  adottare e coordinare le iniziative e gli interventi per l'assistenza tecnica rivolta eslusivamente alle aziende agricole e le attività promozionali giovandosi delle proprie strutture periferiche - Sezioni Operative per l'assistenza tecnica e le attività promozionali - che operano su larghe basi territoriali


I Prodotti fitosanitari (o agrofarmaci o fitofarmaci o pesticidi) sono tutti quei prodotti, di sintesi o naturali, che vengono utilizzati per combattere le principali avversità delle piante come, malattie infettive, fisiopatie, parassiti e fitofagi animali e piante infestanti.

Il 22 gennaio 2014 è stato adattato il Piano d'Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN), disposizione con la quale si da attuazione in Italia alla Direttiva 2009/128/CEE. Il documento è molto complesso, coinvolge diversi soggetti, integra ed modifica molte norme già vigenti.

Il Pan si propone di ridurre i rischi associati all'uso dei prodotti fitosanitari, promuovendo un processo di cambiamento delle tecniche di utilizzo dei prodotti verso forme più compatibili e sostenibili in termini ambientali  e sanitari.
Di conseguenza riguarda tutti, agricoltori, consumatori, cittadini  e  beni pubblici.

L'aspetto più significativo è   che l’agricoltura produce  e conserva, anche beni pubblici (protezione del suolo, paesaggio, assorbimento CO2, habitat naturali, prodotti agricoli nel rispetto della salute dei consumatori) obbligano a un  ruolo pubblico nella divulgazione, consulenza,  e  Assistenza Tecnica alle aziende agricole.

 Il Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Pan), adottato con decreto 22 gennaio 2014, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n.150, reca l'attuazione della direttiva 2009/128/CE, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi, attribuisce alle Regioni  l’onere di attuare  le azioni  OBBLIGATORIE;
Infine il principio della separatezza delle funzioni, introdotto dalle recenti dispositivi di legge.

Quindi l’attuazione del PAN Fitofarmaci  è demandato alle Regioni, e quindi all’Assessorato Agricoltura.

A - Azioni
·         A.1 - Formazione e prescrizioni per gli utilizzatori, i distributori e i consulenti (Articoli 7, 8, 9 e 10 del decreto legislativo n. 150/2012)
·         A.2 - Informazione e sensibilizzazione (Articolo 11 del decreto legislativo n. 150/2012)
·         A.3  - Controlli delle attrezzature per l’applicazione dei Prodotti Fitosanitari (Articolo 12 del decreto legislativo n.150/2012 )
·         A.4 - Irrorazione aerea (Articolo 13 del decreto legislativo n. 150/2012)
·         A.5 - Misure specifiche per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari in aree specifiche (rete ferroviaria e stradale, aree frequentate dalla popolazione, aree naturali protette) (Articoli 14 e 15 del decreto legislativo n.150/2012) 
·         A.6 - Manipolazione e stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze (Articolo 17 del decreto legislativo n. 150/2012)
·         A.7 - Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari (strategie fitosanitarie sostenibili) (Articoli 18, 19, 20, 21 del decreto legislativo n.150/2012)
B - Indicatori - Strumenti per la verifica del raggiungimento degli obiettivi del Piano
(Articolo 22 del decreto legislativo n.150/2012)


C -  Monitoraggio



D -  Ricerca e sperimentazione a supporto del piano e alta formazione



E -  Modalità di coordinamento per le attività di controllo



F -  Misure di coordinamento per l’attuazione e l’aggiornamento del Piano


I Servizi per l’agricoltura sono sicuramente uno strumento utile per l’attuazione degli obiettivi di politica agricola e rurale legittimate dall’U.E. - Reg. 1782 del 26 giugno del 2003 Riforma della Politica Agricola Comune (PAC), Regolamento per lo Sviluppo Rurale n° 1698 del 20 settembre del 2005 e più recentemente dal Reg. n.1306/2013  - considerando il sistema “consulenza aziendale” strategico per migliorare le conoscenze dell’impresa agricola specie per il potenziamento della competitività nel sistema economico-produttivo, ma anche 
per un agricoltura che produce  e conserva, beni pubblici (protezione del suolo, paesaggio, assorbimento CO2, habitat naturali, prodotti agricoli nel rispetto della salute dei consumatori)
    La l.r. 1 agosto 1977, n. 73 “Provvedimenti in materia di assistenza tecnica e di attività promozionali in agricoltura” autorizza l’Ente di Sviluppo Agricolo  ad attuare e coordinare le iniziative e gli interventi per l'assistenza tecnica e le attività promozionali giovandosi delle proprie strutture periferiche - Sezioni Operative per l'assistenza tecnica e le attività promozionali - che operano su larghe basi territoriali, che se pur sono trascorsi 40 anni,   le finalità sono  coerenti agli indirizzi  dell’U.E e del Ministero, di questi ultimi anni.
Considerato, che il piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Pan), adottato con decreto 22 gennaio 2014, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n.150, reca l'attuazione della direttiva 2009/128/CE, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi, attribuisce alle Regioni l’onere di attuare  le azioni per l’applicazione della difesa integrata provvedendo a:
1.               attivare e/o potenziare servizi d’informazione e comunicazione per assicurare la diffusione e l’applicazione della difesa integrata da parte degli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari. In particolare assicurano la      predisposizione e/o diffusione di materiale informativo sulle tecniche per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, nonché sugli obblighi definiti dal Piano;
2.               assicurare una rete di monitoraggio sullo sviluppo delle principali avversità e l’applicazione, ove possibile, dei sistemi di previsione e avvertimento   al fine di garantire agli utilizzatori finali di prodotti fitosanitari la disponibilità di: previsione e avvertimento sullo sviluppo delle avversità;bollettini che, sulla base dei risultati delle elaborazioni dei modelli previsionali e delle reti di monitoraggio, forniscono informazioni sull’applicazione della difesa integrata. Tali bollettini devono avere le seguenti caratteristiche: cadenza periodica in base alle esigenze di difesa fitosanitaria delle principali colture nei riguardi delle principali avversità; valenza territoriale;

  Le prescrizioni previste del PAN Fitofarmaci, oggi sono  in gran parte disattese.

  Perché?  per esempio, gli uffici periferici dell’Assessorato (ex SOAT) ormai si occupano solo ed esclusivamente di istruttorie burocratiche, e non svolgono più attività di consulenza e assistenza tecnica alle aziende agricole.
Ormai non è più derogabile,  trasferire  risorse materiali e finanziarie a Enti che istituzionalmente la legge 73/77 attribuisce tale funzione,  e di certo potrebbero colmare tale deficit, come appunto l’Ente di Sviluppo Agricolo.

domenica 8 aprile 2018

Al Sindaco di Niscemi, l'Avv. Massimiliano Conti, il riconoscimento di Custode dell'identità Territoriale

nucciatornatore


NELL’ANNO DEL CIBO ITALIANO


AVVIATO IL PERCORSO 

“NISCEMI, BORGO GENIUSLOCI DE.CO”
                            “La  tutela della storia, delle tradizioni, del patrimonio culturale comunale ed i sapori tradizionali legati alle produzioni del territorio sono un patrimonio di inestimabile valore da difendere e preservare”.ha affermato Nino Sutera. Con la consegna del riconoscimento di “Custode dell’Identità Territoriale”  al Sindaco della Città Avv. Massimiliano Conti, è stato formalmente avviato il percorso,  Niscemi, Borgo GeniusLoci De.Co.con la presenza dell'Assessore  On.Edy Bandiera, l'On Michele Mancuso e tantissimi Sindaci del territorio, durante l'inagurazione della Sagra del carciofo di Niscemi 2018


In occasione dell’inaugurazione della XXXVIII edizione della Sagra del carciofo, è stato conferito al sindaco Massimiliano Conti   il riconoscimento di “Custode dell’identità territoriale”.    Il percorso “ Borghi GeniusLoci De.Co.” (Denominazione comunale), avviato con la proficua collaborazione della Consigliera comunale Viviana Stefanini, prevede un modello di elementi essenziali di relazionalità che sono il territorio, le tradizioni, la tipicità, la tracciabilità e la trasparenza. “Si tratta di un percorso che tutela la storia, le tradizioni del patrimonio culturale comunale ed i sapori tradizionali legati alle produzioni del territori”, spiega Nino Sutera,” poiché costituiscono un inestimabile valore da difendere e preservare. Un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il locale, rispetto al fenomeno della globalizzazione che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. L’obiettivo è quello di incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali”. Il sindaco Massimiliano Conti aggiunge:”ringrazio il dott. Nino Sutera per la consegna del riconoscimento che costituisce un prestigio per l’intera città. Come spiegato dallo stesso dott. Nino Sutera, la denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci” è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica di un incremento del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore”.

mercoledì 4 aprile 2018

Presentazione del progetto IterBio del Bio Distretto Borghi Sicani


VENERDI' 6 APRILE 2018 ore 18.00
PALAZZO PANITTERI - SAMBUCA DI SICILIA 

Presentazione del progetto IterBio del Bio Distretto Borghi Sicani 



Il marchio “IterBio, itinerari enogastronomici e naturalistici” promosso dal Bio Distretto Borghi Sicani, con il partenariato di Slow Food, Cibo Sincero, Libera Università Rurale, Strada del Vino Terre Sicane, Federazione Italiana Cuochi, IDIMED, Associazione Italiana Sommelier delegazione di Agrigento, Federazione Regionale Cuochi, Istituti Alberghieri di Bisacquino, e Castelvetrano
Sarà presentata una piattaforma web e una App che promuove i prodotti, le aziende, e ristoranti del nostro territorio Sicano tramite:
E-commerce dei prodotti
Booking degli itinerari, ristoranti e dei B&B e Hotel
Menù ITERBIO da introdurre in tutti i ristoranti aderenti al Bio distretto

Presenta e coordina: Gioacchino Bonsignore 
Giornalista - Rubrica TG5 GUSTO




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