Gianna Bozzali
Dare la possibilità di scoprire elementi della storia passata della civiltà contadina, da cui tutti proveniamo, per guardare al futuro e all’evoluzione del presente. Si prefigge questo il “Donnafugata Farmuseum”, il museo del prodotto contadino allestito all’interno del Castello di Donnafugata, a Ragusa, nei locali recentemente ristrutturati tramite fondi del Psr. Si tratta di un museo-mercato: accanto agli oggetti che venivano utilizzati da contadini e massari durante la loro attività, dagli aratri alle tinozze per la lavorazione del latte, dalla “caurara” ai campanacci, dalla “mastredda” allo “stacciu” per la produzione del formaggio, c’è l’esposizione e la possibilità di vendita di prodotti dell’agroalimentare di qualità, dalle conserve alla pasta, dal miele al vino, all’olio. A realizzare l’allestimento, curato dal designer Luca Giunta e con la collaborazione dall’architetta Federica Schembri, è stata la società Squeti che gestirà la struttura ottenuta in comodato d’uso dopo aver vinto un bando pubblico promosso dal Comune di Ragusa.
Gli obiettivi sono la diffusione della cultura e dei saperi contadini, abbracciando iniziative di promozione, collaborazioni con enti locali ed associazioni e un'offerta museale in continua evoluzione perché si arricchirà di altri elementi che i cittadini vorranno concedere per valutare l’eventuale esposizione. Gli oggetti in mostra sono infatti frutto di alcune donazioni effettuate in passato dai ragusani al Comune oppure sono stati concessi da collezioni private, come quelle di Angelo Licitra e Pina Neri. Ma già dopo l’inaugurazione altri cittadini hanno manifestato l’intenzione di voler contribuire implementando l’esposizione.
Il “Donnafugata Farmuseum” abbraccia una molteplicità di esperienze per coinvolgere un vasto pubblico. C’è infatti un’area destinata a convegni, incontri ed eventi, che potrà essere utilizzata anche da organizzazioni esterne. Spazio, inoltre, ai laboratori di cucina con un’area attrezzata che sarà dedicata alle produzioni locali, dalla focaccia alla pasta, dal pane ai dolci così anche da fornire su prenotazione, secondo uno specifico calendario, esperienze sensoriali ai turisti. Un altro elemento è l'area dedicata ai bambini, concepita non solo come luogo ludico ma anche come risorsa educativa per le scuole che saranno coinvolte anche per la colazione con i prodotti contadini, puntando alla buona alimentazione.
Due collaborazioni particolarmente significative contribuiscono a valorizzare il “Donnafugata Farmuseum”. La prima riguarda l'associazione "Giovanni Virgadavola APS” nata di recente e dedicata al cantastorie vittoriese scomparso un anno fa. Il museo ospita un bellissimo carretto siciliano e due cartelloni interamente dipinti proprio dal cantastorie. La seconda importante collaborazione coinvolge Slow Food Ragusa, che attraverso una convenzione potrà fare rete nella realizzazione di convegni e laboratori del gusto.
Infine, il “Donnafugata Farmuseum” si configura come spazio espositivo, per mostre fotografiche e artistiche.
Gli orari della struttura sono in linea con quelli del castello, mentre maggiori informazioni si possono ottenere sui canali social e sul sito www.farmuseum.it
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