martedì 2 gennaio 2024

Lu Cucciddatu di Partanna

 

Anna Scovazzo, profonda conoscitrice dei luoghi sarà insignita del prestigioso riconoscimento di  Custode dell’Identità Territoriale.
E' stata  ispiratrice dell’avvio del percorso Borghi GeniusLoci De.Co. già nel 2014. 
Il riconoscimento verrà consegnato in occasione della sua presentazione della pubblicazione lu  Cucciddatu  con la prefazione di Nino Sutera  Coordinatore Nazionale Borghi GeniusLoci De.Co. in programma il prossimo 5 gennaio a Partanna


 







 
"Tradizione non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco. Omaggiare la tradizione non è chinare il capo al passato, non è lasciare alle ceneri del ricordo il compito di portare  fino a noi le immagini di un tempo ormai andato. 
Omaggiare la tradizione è ben altro: è mantenere vivo quel fuoco, che brucia vispo nei solchi  lasciati dalle vite di chi abita questa terra, e alimentarlo con storie evocative ed emozioni travolgenti.” 
Gustav Mahler

 

         

Nel corso dei secoli la Sicilia è stata dominata da diversi popoli  fra cui gli arabi che hanno lasciato una impronta particolare  nella preparazione di dolci utilizzando prodotti nuovi per la  cucina siciliana come lo zucchero raffinato, la cannella, il pistacchio, che mescolati con prodotti tipici locali come le mandorle, la ricotta, il miele e uva passa, hanno dato vita a a dolci incredibilmente buoni e che oggi sono ancora il simbolo delle feste familiari come i cannoli, le cassate ed i torroni. Nei paesi siciliani ed in particolare nella zona del Belìce, già da tempi remoti nel periodo natalizio che va dal primo Dicembre fino al Natale inizia un periodo di novene dedicate alla Madonna Immacolata ed alla santa Natività di Gesù. Giornate di preghiera quando la gente si riuniva nelle case per pregare e le donne, in segno di ospitalità, preparavano diverse pietanze ed in particolare dolci da offrire ai convenuti. Si preparava quello che era ed ancora oggi è il dolce Natalizio per eccellenza lu “cucciddatu”. Ma perché “cucciddatu”? L’origine di questa parola risale al latino “buccellatum” cioè pane da convertire in buccelli, cioè piccoli tozzi o bocconi.

Li cucciddati o cosi duci, sono dolci tipici che si preparano per il Natale ma in realtà la loro preparazione inizia sotto il caldo sole di Agosto quando le cicale cantano ed il vento marino arriva in collina aiutando la maturazione degli ingredienti che faranno nascere un capolavoro di gusto e bellezza.

In Agosto, infatti, giungono a maturazione i fichi che le nostre donne raccolgono dall’albero e pongono in cesti di vimini o di canne intrecciate perché il fiore-frutto si mantenga intatto. Fiore -frutto che verrà tagliato in due e posto ordinatamente in più file sulla “cannara”.  


L’effetto Genuis Loci è la capacità che deve avere un territorio  di produrre grazie al saper fare degli abitanti che possiedono il  gusto del territorio nel quale si riconoscono.

Come diceva il compianto Luigi Veronelli, definendo il “Genius Loci” esso è da intendere come “intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva”  pertanto il Genius Loci si visita nel territorio e si assapora nel  piatto.

Il cibo è infatti un intimo e profondo legame tra l’uomo ed il  territorio.

Il percorso Genius Loci, fortemente voluto dalla Signora Anna  Scovazzo funzionaria del Comune di Partanna facente parte dell’ufficio di Staff S.U.A.P, inizia a Partanna il 17/11/2014  con un convegno di presentazione del progetto svoltosi nelle  scuderie del Castello Grifeo,organizzato dal Gal Elimos e dal Comune di Partanna. Il percorso “Genius Loci-De.Co” elaborato dalla Libera Università Rurale Saperi & Sapori, mette al centro del territorio  con le sue tradizioni legate alla tipicità dei prodotti ed alla loro tracciabilità.

La De.Co serve a difendere e salvaguardare l’identità del territorio e certifica la provenienza del prodotto della terra dell’identità del territorio, delle usanze e tradizioni in cui il Partannese si riconosce e fanno si che egli stesso sia parte integrante  del territorio stesso con i suoi modi di fare e di agire che lo assemblano alla sua terra e di cui egli sarà sempre testimone in  qualunque spazio e tempo si trovi.

Quante volte infatti ,ovunque ti trovi nel mondo , il profumo di  un cibo nell’aria ti porta indietro a “casa tua “ e mille ricorditi  affollano la mente di te ,di tua madre, del tuo paese, di come il  cibo veniva preparato, con quanto amore ed attenzione veniva  posto sulla tavola affinché fosse non solo nutrimento per il corpo ma anche per l’anima.

Fra questi ricordi, profumi,s tati d’animo, appartenenza, forse il più forte è quello che ci lega al Natale.

In un periodo imprecisato che va dal 1 al 24 Dicembre nelle

case dei Partannesi si compie un rito arcaico le cui tradizioni si perdono nella notte dei tempi. La preparazione dei cucciddati  o cosi duci.

L’auspicio, la vera sfida, è riuscire a realizzare una rete di Boghi GeniusLoci De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia,  che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel”territorio.

Obiettivo non secondario è costruire spirito di squadra per la tutela dell’identità dei luoghi e il recupero dell’unicità territoriale come opportunità.

La Rete dei Borghi GeniusLoci De.Co. è un iniziativa rivolta  ai Comuni che hanno adottato il percorso per la De.Co. (Denominazione Comunale) o che hanno i requisiti per farlo.                    

Partners privilegiati della Rete  sono:  Associazioni che, a vario titolo, si occupano di enogastronomia e di sviluppo locale,    chef,   giornalisti, sommelier,    pro-loco, intenditori ed appassionati. Tutti candidati ideali a divenire  Custodi dell’Identità Territoriale, come appunto Anna Scovazzo, profonda conoscitrice, custode dell’identità locale e ispiratrice dell’avvio del percorso Borghi GeniusLoci De.Co. già nel 2014, che ha trovato riscontro nella Delibera di Giunta municipale del 22/10/2014 n° 203.



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