sabato 30 novembre 2024

L’olio EVO e l’analisi sensoriale

 

 

L’analisi sensoriale è innanzitutto un arte, un metodo per la valutazione oggettiva delle caratteristiche organolettiche degli oli vergini di oliva, introdotto con il Regolamento (CE) n° 2568/1991. 

             Prima che entrasse in vigore il regolamento la maggior parte delle aziende olearie riteneva che il controllo della qualità consistesse esclusivamente in un controllo delle sue caratteristiche chimiche e fisiche, pertanto veniva completamente  trascurato il fatto che una commissione di esperti assaggiatori potesse esprimere un proprio giudizio su un olio avvalendosi dell’unico strumento a sua disposizione: gli organi di senso. Pertanto, l’analisi sensoriale dell’olio di oliva costituisce uno strumento strategico con il quale le industrie olearie possono innalzare gli standard qualitativi delle produzioni.

L’analisi sensoriale viene effettuata attraverso i “sensi della degustazione” che sono l’olfatto ed il gusto effettuando un assaggio che prevede delle specifiche Fasi (Fasi dell’assaggio):

1. L’assaggiatore prenderà il bicchiere che coprirà con il coperchio, lo inclinerà leggermente e in questa posizione lo girerà completamente per bagnare il più possibile la superficie interna.

2. Fatto ciò, libererà del coperchio il bicchiere e odorerà il campione, facendo inspirazioni lente e profonde, al fine di valutarlo.

3. Conclusa la prova olfattiva, procederà alla valutazione delle sensazioni orali (sensazione congiunta olfatto–gustativa per via retronasale e tattile).

4. Prenderà un sorso d’olio di circa 3 ml. È importante ripartire l’olio per tutta la cavità orale, dalla parte anteriore e dalla lingua, passando sulle parti laterali e la parte posteriore, fino al velo palatino e alla gola, in quanto, come è noto, la percezione dei sapori e delle sensazioni tattili varia d’intensità secondo le zone della lingua, del palato e della gola. Si deve insistere sulla necessità che l’olio si  spanda in quantità sufficiente e molto lentamente dalla parte posteriore della lingua verso il velo palatino e la gola, concentrando l’attenzione sull’ordine di apparizione degli stimoli amaro e piccante; in caso contrario, per alcuni oli i due stimoli potrebbero passare inavvertiti o l’amaro potrebbe essere coperto dal piccante. 

5. Aspirazioni corte e successive, attraverso la bocca, permettono sia di estendere il campione nella cavità orale sia di percepire i componenti volatili aromatici mediante il passaggio forzato per la via retronasale. 

 


Ogni esperto assaggiatore riporterà poi in una scheda di valutazione le sensazioni avvertite durante  le varie fasi dell’assaggio. 

Esse sono divise in attributi positivi: Fruttato, Amaro e Piccante. 

ATTRIBUTI POSITIVI Fruttato: insieme delle sensazioni olfattive, dipendenti dalla varietà di olive, e caratteristiche dell’olio ottenuto da frutti sani e freschi, verdi o maturi, percepite per via diretta o retronasale. Ricorda l’odore e il gusto del frutto sano, fresco e colto al punto ottimale di maturazione. All’assaggio si può distinguere un fruttato verde da un fruttato maturo. Il primo è più intenso, il secondo più tenue e dolciastro; L’intensità del fruttato può essere leggero, medio. Amaro: Sapore elementare caratteristico dell’olio ottenuto da olive verdi o invaiate, percepito dalle papille caliciformi che formano la V linguale. Piccante: Sensazione tattile di pizzicore caratteristica degli oli prodotti all’inizio della campagna, principalmente da olive ancora verdi, che può essere percepita in tutta la cavità orale, in particolare in gola.

 Attributi negativi: Riscaldo/Morchia, Muffa – Umidità – Terra, Avvinato – Inacetito, Acido – Agro, Olive Gelate (legno umido) 

ATTRIBUTI NEGATIVI Riscaldo/Morchia: Flavor caratteristico dell’olio ottenuto a partire da olive ammassate o depositate in condizioni che hanno favorito un forte sviluppo della fermentazione anaerobica, o flavor dell’olio rimasto in contatto con fanghi di decantazione in serbatoi o vasche, che abbiano anch’essi subito processi di fermentazione anaerobica. Muffa – Umidità – Terra: Flavor caratteristico dell’olio ottenuto da frutti nei quali si sono sviluppati funghi e lieviti per essere rimasti ammassati in ambienti umidi  per molti giorni o dell’olio ottenuto da olive raccolte da terra o infangate e non lavate; Avvinato – Inacetito: Flavor caratteristico di alcuni oli che ricorda quello del vino o dell’aceto; Acido – Agro: Esso è dovuto essenzialmente a un processo di fermentazione aerobica delle olive o dei resti di pasta di olive in fiscoli non lavati correttamente, che porta alla formazione di acido acetico, acetato di etile ed etanolo; Olive Gelate (legno umido): Flavor caratteristico dell’olio estratto da olive che hanno subito una gelata sull’albero. Gli attributi negativi sono dovuti alla cattiva raccolta e successivamente al prolungato stoccaggio delle olive prima della lavorazione al frantoio. Altri tipi di difetti, che possono essere riscontrati nell’olio, sono dovuti ad una cattiva conservazione (es. Rancido: Flavor degli oli che hanno subito un processo ossidativo intenso). 

Altri attributi negativi che si possono riscontrare nell’olio sono: Cotto o stracotto, fieno – legno, grossolano, lubrificanti, acqua di vegetazione, salamoia, metallico, sparto, verme e cetriolo.














 

Conservazione e valorizzazione dell’Agrobiodiversità: il ruolo del PSP 2023-2027 e delle Istituzioni

 

Roma, 3 dicembre 2024 anche in remoto

Iniziativa promossa dal Centro di Politiche e Bioeconomia del CREA nell’ambito del progetto 5.1 “Supporto all’attuazione dell’architettura verde del PSP 2023-2027” del Programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020.

Obiettivi:
- Evidenziare l’importanza di conservare e valorizzare l’agrobiodiversità (risorse genetiche vegetali, animali e        microbiche di interesse agricolo e alimentare);
- Raccontare l’impegno del PSP 2023-2027 nel sostenere azioni di conservazione e valorizzazione                          dell’agrobiodiversità;
- Fornire aggiornamenti sulle più recenti attività istituzionali condotte in attuazione della legge 194/2015, con      particolare attenzione a quelle relative allo sviluppo dell’Anagrafe e del Portale Nazionale                                        dell’Agrobiodiversità, all’aggiornamento del Piano Nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo e                    alimentare, e alla messa a punto di un Marchio identificativo degli agricoltori e allevatori custodi;
- Animare un dibattito su come rendere efficaci le azioni sostenute dalla PAC, anche in prospettiva della futura    riforma;
- Discutere delle azioni istituzionali sviluppate e di quelle ancora necessarie per dare piena attuazione alla            legge 194/2015

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venerdì 29 novembre 2024

SAGRA DEL KAKI MISILMERESE

 ALLA SCOPERTA DEL PRODOTTO PIU ANTICO DI MISILMERI

 L’evento in programma da venerdi 29 novembre a domenica 1 dicembre, dalle ore 18:00 fno alle 22.00 con un punto degustazione e omaggio del Kaki di Misilmeri Storia, tradizioni e operosita, questi sono gli ingredienti della Sagra del Kaki Misilmerese, l’evento in programma da venerdi 29 novembre a domenica 1 dicembre, dalle ore 18:00 fno alle 22.00 con  un punto degustazione e omaggio del Kaki di Misilmeri.


 L'evento di promozione, e finanziato della Regione Siciliana, Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – Dipartimento Agricoltura, e si inserisce all'interno del Diospyros Festival dove ci sara musica e cabaret in piazza Comitato 1860 per festeggiare un prodotto tipico unico nel suo genere. Il loto di Misilmeri e una delle eccellenze locali che racconta la storia e la passione del territorio e in occasione della tre giorni il frutto sara utilizzato per creare piatti innovativi. Misilmeri e la patria del kaki in Sicilia e sembra che l’introduzione del frutto nella cittadina in provincia di Palermo sia da attribuirsi ad un religioso, Francesco Cuponi, curatore di un piccolo orto botanico locale, il quale, alla fne del XVII secolo, introdusse qualche pianta di kaki insieme a molte altre specie esotiche. Tra il 1925 e il 1930 tale specie si difuse in diversi orti familiari. Constatata la buona afdabilita e i risultati produttivi del kaki sostitui in parte gli agrumi. La varieta coltivata e la Farmacista Honorciti, esclusiva di Misilmeri. “Con la Sagra del Kaki Misilmerese - afferma Rosario Rizzolo, sindaco di Misilmeri - vogliamo celebrare il kaki di Misilmeri, eccellenza e prodotto simbolo del nostro territorio. E lo faremo con l'obiettivo di valorizzera il nostro kaki misilmerese. Non mancheranno momenti di degustazioni e omaggio simbolico del kaki per le famiglie che verranno nella nostra citta” La sagra e organizzato dal Comune di Misilmeri, iniziativa fnanziata della Regione Siciliana, Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – Dipartimento Agricoltura. L’evento, inoltre, e promosso all’interno del riconoscimento Sicilia Regione Europea della Gastronomia 2025.




 UFFICIO STAMPA COMUNE DI MISILMERI

Presentato il nuovo decreto sul vino dealcolizzato

 

 

Presso il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, si è tenuta, alla presenza del Ministro Francesco Lollobrigida, una riunione con i rappresentanti della filiera vitivinicola per presentare il nuovo decreto relativo alla produzione di vini dealcolizzati.
Il provvedimento nasce a seguito del regolamento (UE) 2021/2117 che ha introdotto, attraverso una modifica all'allegato VIII del regolamento (UE) n. 1308/2013, la possibilità di effettuare la pratica enologica della dealcolizzazione per ridurre, parzialmente o totalmente, il tenore alcolico nei vini. Attraverso un prezioso lavoro di mediazione tra le diverse istanze del mondo associativo, il Ministero ha lavorato per formulare un decreto che mira a fornire un quadro normativo chiaro e conforme alle disposizioni europee. 
All'incontro hanno partecipato: Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Federvini, Unione Italiana Vini, Assoenologi, Federdoc, Assodistil, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, confermando la centralità di un dialogo costruttivo tra istituzioni e operatori del settore.
Dalla riunione è emersa la volontà di consentire la produzione di vino dealcolizzato, adottando regole rigorose a tutela della filiera del vino, rispettose dell'ambiente e volte a garantire la qualità e l'autenticità del prodotto. Tale scelta mira a rispondere alle nuove esigenze mantenendo al contempo l'eccellenza e la tradizione del settore vitivinicolo italiano.
Tra i principali elementi del provvedimento:
- Divieto di dealcolazione per i vini a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP), al fine di preservarne l'autenticità.
- Il processo produttivo dovrà avvenire in strutture dedicate, fisicamente separate da quelle utilizzate per la produzione vitivinicola, con registri digitalizzati e licenze autorizzative.
- Obbligatoria l'etichettatura del prodotto attraverso la dicitura "dealcolizzato" o "parzialmente dealcolizzato".
Grazie all'operato del Ministero, le aziende italiane potranno competere con gli altri produttori europei già presenti sul mercato del dealcolizzato, senza diminuire le azioni di tutela nei confronti del comparto vitivinicolo di qualità ne nella promozione del suo valore culturale e di rappresentanza del Made in Italy

giovedì 28 novembre 2024

Terre di agricoltura sociale

NinoSutera

Si è tenuto a Colli del Tronto il convegno “Marche: Terra di agricoltura sociale” - Il ruolo dell'agricoltura sociale nello sviluppo rurale ” che ha rappresentato un momento di riflessione e confronto.


 

I lavori sono stati aperti dall'intervento dall’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini che ha sottolineato che le “Marche sono diventate una Regione pilota con dei progetti importanti e riconosciuti a livello europeo attraverso una serie di iniziative come gli agrinido di qualità, i progetti di longevità attiva, l'orto sociale in carcere e il progetto autismo. Un modo in più anche per costruire reddito attraverso un’azione meritoria di coesione sociale che interviene su situazioni più fragili e svantaggiate con la possibilità di avere un inserimento nel tessuto occupazionale lavorativo. 

                                            On. Alessandra Locatelli
Ministro per le disabilità  

A seguire l’on. Alessandra Locatelli, ha sottolineato “l’importanza e il ruolo che ricopre l’agricoltura sociale in un contesto di inclusione lavorativa, ma anche di valorizzazione delle persone. Tutto ciò va nella direzione della riforma che stiamo portando avanti sulla disabilità nel cercare di dare una spinta al cambiamento, all’innovazione e a un nuovo modo di vedere le cose sia da parte delle istituzioni, del mondo privato e dei singoli cittadini. L’anno prossimo realizzeremo un bando molto importante sull’inclusione lavorativa che si rivolgerà agli enti del Terzo settore e in particolare all’agricoltura sociale”.




Nel pomeriggio, i lavori si sono concentrati sui tre pilastri dell'agricoltura sociale: networking, confronto e informazione, con interventi di rappresentanti delle regioni italiane Marche, Veneto e Sicilia e delle principali associazioni di categoria del settore rurale. Attraverso i progetti presentati, è emerso come l'ambiente agricolo possa rappresentare un contesto naturale favorevole per il benessere delle persone con fragilità, dimostrando che l'agricoltura può essere solidale, inclusiva e sostenibile. Il convegno ha offerto una piattaforma per condividere esperienze positive, individuare nuove sinergie tra il settore agricolo, il sociale e la sanità, e delineare prospettive future per ampliare e rafforzare il modello di agricoltura sociale nelle Marche.
Le conclusioni sono state affidate al sen. Gian Marco Centinaio, che nel pomeriggio interverrà in videoconferenza sottolineando la centralità dell'agricoltura sociale come strumento di inclusione e sviluppo sostenibile e sull'importanza di investire in reti territoriali e nella collaborazione tra istituzioni, imprese e comunità locali.



 

martedì 26 novembre 2024

Conservazione e valorizzazione dell’Agrobiodiversità

 Il ruolo del PSP 2023-2027 e delle Istituzioni

Roma, 3 dicembre 2024 presenza e da remoto



Iniziativa promossa dal Centro di Politiche e Bioeconomia del CREA nell’ambito del progetto 5.1 “Supporto all’attuazione dell’architettura verde del PSP 2023-2027” del Programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020.

Obiettivi
· Evidenziare l’importanza di conservare e valorizzare l’agrobiodiversità (risorse genetiche vegetali, animali e microbiche di interesse agricolo e alimentare)
· Raccontare l’impegno del PSP 2023-2027 nel sostenere azioni di conservazione e valorizzazione
· Portare aggiornamenti sulle attività istituzionali in corso su questo tema, con attenzione a quelle sviluppate dal CREA per lo sviluppo dell’Anagrafe e del Portale nazionale dell’Agrobiodiversità, l’aggiornamento del Piano Nazionale, la messa a punto di un marchio identificativo dei custodi dell’agrobiodiversità
· Animare un dibattito su come rendere efficaci le azioni sostenute dalla PAC, anche in prospettiva della futura riforma
· Discutere delle azioni istituzionali sviluppate e di quelle ancora necessarie.


Il punto sul progetto Top Citrus in occasione della Festa degli alberi 2024

 Salvo Falcone

Evento ad Adrano con il coinvolgimento degli studenti

ll progetto dedicato al settore della produzione di limoni e arance, rientra nella misura 16.1 del PSR Regione Siciliana


  Il convegno tenuto a Palazzo dei Bianchi di Adrano, in occasione della Festa Nazionale degli Alberi, si è rivelato un importante momento di riflessione e confronto sui temi della tutela dell'ambiente, della valorizzazione del verde pubblico urbano e boschivo, e dell'innovazione sostenibile nel settore agricolo.

Un ulteriore tema centrale del convegno è stato il progetto innovativo denominato Top Citrus, volto all’innovazione nella produzione di limoni e arance grazie alla misura 16.1 del PSR della Regione Siciliana.

L'evento che ha visto, tra gli altri, la partecipazione di numerosi studenti, dirigenti scolastici, rappresentanti di associazioni impegnate nella difesa degli ecosistemi naturali e dei ricercatori del CREA di Acireale, ha offerto un'occasione unica per promuovere la cultura della sostenibilità tra le giovani generazioni e sensibilizzare il pubblico sull'importanza di un approccio responsabile nei confronti della natura.

Promosso dal Consorzio Euroagrumi Op di Biancavilla, il Convegno si è aperto con i saluti introduttivi da remoto dell’ Assessore dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Siciliana, Salvatore Barbagallo e in presenza di: Fernando Lo Giudice, Assessore allo Sviluppo Economico e De.Co. del Comune di Adrano; Vincenzo Neri, Presidente Sicilia Antica Adrano; Maria Pia Calanna, Dirigente Scolastico Istituto Professionale per l’Agricoltura di Adrano; Tiziana Baratta, Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo “Don Antonino La Mela” Adrano e Loredana Lorena, Dirigente Scolastico Liceo “Verga” Adrano.

I dirigenti scolastici presenti hanno sottolineato l'importanza di continuare a sviluppare percorsi educativi che stimolino i ragazzi a riflettere sulle problematiche ambientali, favorendo esperienze dirette sul campo.

Poi è stata la volta degli interventi di Benedetto Caramazza, Presidente Associazione Vivisimeto, di Giuseppe Leocata, Coordinatore della Giornata dell’Albero Adrano.

È seguita la proiezione di un video realizzato da TVA e Ciak Telesud che ha mostrato, in tempo reale, la piantumazione di alberi di agrumi da parte degli studenti adraniti svolta poche ore prima dell’inizio del Convegno come concreto omaggio alla Festa degli Alberi 2024.

La partecipazione attiva dei giovani al convegno – moderato dal giornalista Salvo Falcone - è stata testimone di un crescente interesse verso tematiche ambientali, un segnale positivo per un rinnovato approccio per la tutela del verde pubblico e del patrimonio boschivo. “La connessione tra scuola, territorio e imprese, attraverso attività pratiche come la messa a dimora di nuovi alberi – ha sottolineato il dott. Salvatore Rapisarda, direttore Euroagrumi OP - rappresenta una chiave per incoraggiare comportamenti più responsabili e buone azioni di partecipazione collettiva”.

Poi le relazioni scientifiche. “Il patrimonio naturale di Adrano tra bellezza e criticità” è stato il tema dell’intervento di Salvatore Vinciguerra, Dottore Forestale; “Il verde pubblico nel contesto urbano”, invece, la relazione svolta da Vincenzo Cantarella, Responsabile del servizio verde pubblico Comune di Adrano.

Poi la trattazione dei temi relativi al progetto Top Citrus. “Il Limone IGP dell'Etna”, la relazione presentata da Renato Maugeri, Presidente del Consorzio di Tutela del Limone dell'Etna IGP; “Progetti di tutela del Verde – Top Citrus: un progetto per la valorizzazione della filiera agrumicola”, la relazione illustrata da Maria Concetta Strano, Ricercatrice CREA-OFA Acireale, coordinatrice scientifica progetto Top Citrus e infine “La tutela del patrimonio agrumicolo siciliano nel progetto Top Citrus”, il tema scelto da Giuseppe Spina, Innovation broker progetto Top Citrus.

Informazioni sul progetto Top Citrus

Selezione e qualificazione di nuove varietà di pregio di arance pigmentate e limoni apireni, controllo del malsecco nei limoneti ed estensione della shelf life su limoni di elevato valore commerciale.

Sono gli obiettivi del progetto Top Citrus inserito nella misura 16.1 del PSR della Regione Siciliana.

Un progetto che supporta tutta la filiera: dal vivaio, alla commercializzazione con l’impiego di soluzioni innovative da trasferire alle aziende partecipanti.

Coadiuvato dall’attività dell’innovation broker Giuseppe Spina e con il coordinamento scientifico di Maria Concetta Strano, Top Citrus si basa su una performante partnership trasversale pubblico/privato.

Tra i protagonisti del progetto figurano il Consorzio Euroagrumi O.P. in qualità di capofila e poi ancora vivaisti, aziende di produzione e di trasformazione, ricercatori e personale tecnico del CREA e del laboratorio Agrobiotech.

Top Citrus si basa sul coinvolgimento attivo di Villari S.r.l., Villari Coltivazioni, Baronetto, Ramo d’aria, delle Aziende Agricole “Maugeri Renato”, “Maugeri Paola”, “Grasso Gianpaolo”, “Platania Giuseppe” e del vivaio “Imbrogiano Salvatore”.


Varietà di pregio di arance pigmentate e limone apireno

Uno degli obiettivi del progetto è la selezione di nuove varietà di arance pigmentate e limoni apireni. Il dott. Marco Caruso (ricercatore CREA) ha spiegato che sarà operata una selezione di varietà che rispondono alle attuali esigenze di mercato ma che sono a rischio di erosione genetica. Contestualmente al lavoro di selezione, sarà intrapreso il risanamento delle nuove selezioni e le attività di saggio biologico, sierologico e molecolare per verificare l’assenza di organismi nocivi nel materiale di propagazione e consentire la loro immissione nel circuito della certificazione Europea. Le innovazioni varietali verranno quindi propagate e trasferite ai produttori partner del Gruppo Operativo, attraverso la costituzione di campi pilota nei diversi ambienti pedoclimatici sui quali è collocata l’attività progettuale.

Maggiore controllo del Malsecco

Il malsecco, impattante per i limoneti, rappresenta una minaccia costante per la produzione. Il progetto – coordinato in questa fase da Silvia Di Silvestro (ricercatrice CREA) – prevede studi relativi al contenimento della diffusione di Plenodomus tracheiphilus, agente responsabile del malsecco dei limoni, mediante impiego di reti antigrandine. Inoltre, l’impiego di sensori per il rilevamento dei parametri ecofisiologici all’interno e all’esterno dei dispositivi di protezione, la valutazione della risposta delle piante ed il monitoraggio del patogeno consentiranno di mettere a punto un protocollo di coltivazione del limone in ambiente protetto.

Rivestimenti edibili antifungini per estendere la shelf life

Un'altra innovazione significativa introdotta dal progetto Top Citrus riguarda l'applicazione di rivestimenti edibili antifungini su limoni di alto valore commerciale.

I rivestimenti edibili, da applicare sul frutto raccolto – ha spiegato Maria Concetta Strano (ricercatrice CREA e coordinatrice scientifico del progetto - saranno costituiti da formulati contenenti prodotti naturali quali polisaccaridi, estratti e/o biostimolanti provenienti da scarti di lavorazione. I frutti, rivestiti con formulati edibili, saranno quindi sottoposti a frigoconservazione in atmosfera modificata, allo scopo di contenere lo sviluppo dei marciumi e delle fisiopatie da raffreddamento, di mantenere più a lungo le caratteristiche qualitative e nutrizionali e di estenderne la shelf-life.


lunedì 25 novembre 2024

modernAKIS – Online i nuovi moduli formativi in materia di AKIS

I primi tre Moduli formativi sull’AKIS, realizzati nell’ambito del Progetto modernAKIS, sono disponibili al seguente link: https://buff.ly/3Y16IZB.

Vi invitiamo a esplorare le sfide che l'agricoltura moderna deve affrontare, ad approfondire le dinamiche dell'ecosistema AKIS e ad apprendere l'importanza e il processo di diagnosi degli AKIS, al fine di meglio definire le strategie per il loro rafforzamento e agire per il loro cambiamento.






I primi tre moduli riguarderanno:

Modulo 1, La necessità di approcci sistemici in agricoltura e nei settori correlati, è focalizzato sulla natura delle sfide che l’agricoltura deve affrontare oggi e sulla necessità di un approccio sistemico; esamina cosa sia un sistema e le diverse parti che lo compongono; esplora il concetto di pensiero sistemico e di approccio sistemico, valutandone l’utilità nell’affrontare sfide complesse.

Modulo 2Comprendere l'AKIS come Sistema, è focalizzato sui principi e i concetti su cui poggia l’approccio sistemico dell’AKIS; sulle diverse componenti degli AKIS, i sottosistemi e le loro funzioni; sul concetto di confine dell'AKIS e sull’ambiente che lo circonda.

Modulo 3, Diagnosi dell'AKIS, è focalizzato su come realizzare una valutazione di diagnosi dell’AKIS (SWOT e fabbisogni).

Ogni modulo ha una durata di 25 minuti e può essere seguito autonomamente rispetto agli altri.

 

Si può accedere ai moduli registrandosi alla piattaforma akisconnect, e accedendo alla pagina web.

Nei prossimi mesi saranno disponibili altri 3 moduli:

Modulo 4: Innovazione interattiva

Modulo 5: Raggiungere un AKIS ben funzionante

Modulo 6: Monitoraggio e valutazione degli AKIS e delle loro strategie di rafforzamento

 

SETE, 100 idee per salvare il mondo


tra le 10 startup finaliste  

Smart Island – Sicilia (Caltanissetta)


Il 27 novembre a Bari assegneremo il premio #mareAsinistra al progetto più promettente per salvaguardare la filiera idrica. L’evento sarà un’occasione di confronto tra professionisti, aziende, PMI e innovatori sulle sfide e opportunità legate alla gestione sostenibile dell’acqua. Le realtà in gara e l'agenda della giornata.



L’acqua è la forza motrice della natura e della vita. Ma come possiamo proteggerla? Lo scopriremo il 27 novembre a Bari, in occasione di Accadueo – la manifestazione internazionale dedicata alla filiera idrica – nel Centro Congressi Fiera del Levante. Durante l’evento, i 10 progetti più innovativi selezionati dalla Call4ideas e Call4startup del progetto SETE: 100 idee per salvare il mondo verranno presentati in talk tematici focalizzati sull’utilizzo sostenibile dell’acqua.

Startup, scale-up, PMI, istituti di ricerca e spinoff universitari saliranno sul palco per raccontare le loro idee rivoluzionarie volte a salvaguardare l’intera filiera idrica. Al progetto che meglio risponderà agli obiettivi di SETE verrà assegnato il prestigioso “Premio #MareAsinistra”, realizzato in collaborazione con la Regione PugliaAcquedotto Pugliese (AQP) e UNIDO ITPO Italy. Questo riconoscimento si inserisce all’interno delle politiche di coesione e della strategia #mareAsinistra, pensata per valorizzare i talenti in Puglia grazie alle opportunità offerte dal Programma Regionale Puglia FESR-FSE+ 2021-2027.

Il progetto SETE: 100 idee per salvare il mondo, promosso da StartupItalia in collaborazione con i suoi partner istituzionali, punta a trasformare la Puglia in un punto di riferimento per l’innovazione sostenibile, valorizzando competenze locali e internazionali. L’evento non sarà solo un momento per scoprire soluzioni all’avanguardia, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza di gestire meglio una risorsa indispensabile per il nostro futuro.

Ti aspettiamo il 27 novembre a Bari dalle 16.00 alle 17.30 al Centro Congressi Sala del Levante – (sala 2). Per assicurarti il tuo posto a SETE: 100 idee per salvare il mondo iscriviti gratuitamente qui. Importante: questo biglietto dà accesso alla sala dell’evento SETE. Per partecipare é necessario scaricare anche il badge per l’accesso all’area della Fiera del Levante, qui.

Le 10 startup finaliste di SETE 

Ecco le 10 startup che il 27 novembre a Bari esporranno i loro progetti per salvaguardare la filiera estesa dell’acqua.


  • BlueEcoLine – Toscana (Firenze) ha sviluppato due soluzioni innovative per contrastare l’inquinamento da plastica nei fiumi. River Eye utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare e censire i rifiuti plastici, mentre River Cleaner è un sistema automatizzato che intercetta i rifiuti flottanti, trasportandoli direttamente al livello stradale per il recupero.

  • Soonapse – Lazio (Roma) ha creato Ploovium, un sistema che ottimizza l’irrigazione riducendo significativamente il consumo d’acqua. Questa soluzione combina tecnologie avanzate come business intelligence, intelligenza artificiale, gestione di big data e sensori di rilevamento.

  • Plantvoice – Trentino Alto Adige (Bolzano) ha ideato una tecnologia basata su sensori e un software cloud alimentato da intelligenza artificiale, che consente il monitoraggio in tempo reale dello stato di salute e stress delle piante. Questo sistema migliora la resa agricola, riduce lo spreco d’acqua e limita l’uso di pesticidi.

  • Pipein – Piemonte (Torino) sviluppa soluzioni per la manutenzione predittiva di acquedotti e oleodotti. Le sue tecnologie riducono sprechi e rischi di rottura, aumentando la durata media delle condutture e migliorandone l’efficienza operativa.

  • Sepra – Lombardia (Monza Brianza) è specializzata nello sviluppo di tecnologie per la separazione dei fluidi e nell’ottimizzazione dei tradizionali sistemi di trattamento dell’acqua per uso industriale.

  • Beadroots – Puglia (Lecce) aiuta gli agricoltori durante i periodi di siccità con una soluzione innovativa basata su polimeri naturali superassorbenti, che migliorano la ritenzione idrica delle radici. Questo approccio contribuisce ad aumentare la resa e a migliorare la qualità dei raccolti.

  • Elaisian – Lazio (Roma) offre un servizio di agricoltura di precisione che previene le patologie di olivi e viti, ottimizzando i processi di coltivazione, come la concimazione e l’irrigazione, per una gestione agricola più efficiente.

  • Smart Island – Sicilia (Caltanissetta) opera nel campo dell’agricoltura di precisione, sviluppando tecnologie per la sostenibilità idrica. Tra queste, Daiki, un sistema in grado di monitorare i bisogni idrici e climatici delle piante fin dal momento della piantagione.

  • Quantum – Puglia (Bari): l’Istituto di Ricerca UNIBA-DISSPA ha sviluppato QUANTUM, un sistema hardware e software che monitora i nutrienti nelle acque reflue urbane affinate tramite sensori in continuo. La soluzione permette di elaborare piani di concimazione e irrigazione di precisione personalizzati per ciascuna azienda agricola.

  • All About Water – Lombardia (Milano) ha realizzato una piattaforma SAAS che utilizza strumenti agtech e fintech per ridurre i rischi negli investimenti agroalimentari globali, offrendo una gestione più sostenibile e strategica delle risorse idriche.

L’agenda della giornata

L’evento sarà un’occasione di confronto tra professionisti, aziende, startup e innovatori sulle sfide e opportunità legate alla gestione sostenibile dell’acqua. Ma il progetto SETE si rivolge anche a un pubblico non specialistico, estendendo un ampio coinvolgimento su un tema fondamentale per chiunque: la salvaguardia dell’acqua, bene essenziale e collettivo

“L’agricoltura in Sicilia in cifre 2024”


L’Opuscolo “L’agricoltura in Sicilia in cifre 2024”, appena pubblicato, offre una fotografia dell’andamento del sistema agroindustriale isolano. Lo studio è a cura di Alessandra Vaccaro, con la realizzazione grafica di Pierluigi Cesarini del CREA-Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia e si inserisce nel tradizionale filone informativo che il Centro realizza sull’andamento del sistema agroalimentare, attraverso pubblicazioni a carattere sia nazionale che regionale.

Pubblicato l'opuscolo “L’agricoltura in Sicilia in cifre 2024”I dati - elaborati sulla base delle fonti informative ufficiali ed esposti in forma tabellare e di grafici - costituiscono i principali indicatori strutturali ed economici del settore agricolo, dell’industria alimentare, della distribuzione e dei consumi.

Il comparto primario, nel 2022, ha contribuito alla formazione del valore aggiunto regionale per il 4,4%; in misura poco superiore alla media del periodo 2013-2022 (4%). Dopo il calo registrato tra il 2019 e il 2020, gli investimenti sono cresciuti (36,8%) nel 2021, ma con scarsi effetti sull’occupazione, in lieve calo nel 2022 (-0,7%) anche nella componente dei lavoratori stranieri (-4,5%). L’incidenza dell’occupazione in agricoltura in Sicilia (7,6%) resta comunque maggiore di quella delle altre regioni del Mezzogiorno (6,7%) e del Paese (3,4%).

Dopo le difficoltà legate agli effetti della pandemia da COVID-19, nel 2021 il valore aggiunto dell'industria alimentare e delle bevande ha segnato una ripresa (+7,4%) ma il peso relativo della ricchezza prodotta - rispetto al settore manifatturiero nel complesso - è sceso dal 26,9% al 20,6%.

Segnali positivi arrivano dalle esportazioni (+5,8%) anche per la componente industriale (+12,8%); il comparto delle bevande, in particolare, ha evidenzato una buona propensione all’esportazione.

Nel periodo considerato, i prodotti a denominazione siciliani valgono 8% del valore totale del settore agroalimentare, in particolare, i vini DOP e IGP, nonostante il calo della produzione (-9%): nel 2022 hanno realizzato un valore di 252 milioni di euro, a fronte dei 94 milioni euro dei prodotti agroalimentari.

Nel 2022 la Sicilia, con oltre 387 mila ettari di SAU biologica -  pari a 28,8% di quella totale - ha traguardato l’obiettivo europeo del 25% di terreni bio da destinare entro il 2030, superando l’incidenza media a livello nazionale (18,7%) ed europea (9,6%).

Nell’articolazione in temi, l’opuscolo propone altri aspetti inerenti alla diversificazione e multifunzionalità delle aziende agricole, insieme a tematiche ambientali e legate a pesca e acquacoltura.

Il Volume si conclude con una sezione dedicata alla Politica di Sviluppo Rurale 2014-2022.


Documenti allegati

Progetto Valinnpo sulle piante officinali, seminario informativo a Prizzi

Alan David Scifo

Il seminario ha come obiettivo la divulgazione del progetto riguardante lo sviluppo delle piante officinali in Sicilia



Si terrà mercoledì 27 novembre, all’Iss Lercara Friddi di Prizzi, in via Aviatore Giuseppe Di Marco, il seminario informativo sul progetto “Valinnpo” legato alla validazione di protocolli innovativi per la produzione di piante officinali di interesse nutraceutico coltivate in Sicilia. I lavori si apriranno alle ore 10 con i saluti istituzionali di Giovanna Lascari, dirigente scolastico dell’istituto scolastico “Lercara Friddi” e di Antonella Comparetto, sindaco di Prizzi. A seguire gli intervenuti potranno assistere agli interventi di Michele Massimo Mammano, del Crea Dc di Palermo e responsabile del progetto Valinnpo, Carlo Greco, docente Saaf Unipa, Gaspare Carbone Presidente Acli Terra Palermo. Il progetto, finanziato nell’ambito della sottomisura 16.1 “sostegno per la costituzione dei gruppi operativi del Pei in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” (Psr Sicilia 2014/2020) vedrà poi gli interventi di Cristina Massaro Cenere, produttrice di bacche e origano e Maria Miceli Soletta, responsabile indirizzo Agrario di Prizzi. Le conclusioni sono affidate al vicesindaco di Prizzi Giuseppe Carbone. Il seminario ha come obiettivo far conoscere i passaggi e gli obiettivi del progetto per incentivare la coltivazione di piante officinali di interesse nutraceutico in Sicilia.


sabato 23 novembre 2024

Agricoltura sociale e beni pubblici


MARCHE: TERRA DI AGRICOLTURA SOCIALE

Il ruolo dell’agricoltura sociale nello sviluppo rurale della Regione Marche

Centro Congressi Marche | Hotel Casale – via Casale Superiore 146, Colli del Tronto (AP)

Giovedì 28 novembre 2024 – h. 9:00


Le esperienze di agricoltura sociale sono frutto di un corale lavoro di squadra che vede impegnate istituzioni, università, aziende agricole, associazioni e comunità locali, tessendo una rete inclusiva e sostenibile che fonde produzione agricola e integrazione sociale.

Dalle radici della tradizione contadina, da sempre capaci di esprimere solidarietà e accoglienza, nascono progetti che guardano al futuro, fatti per crescere, per condividere, per rinascere e per includere. 

All'interessante   convegno parteciperà anche la 

Regione Siciliana

Negli ultimi anni l’espressione beni pubblici è stata al centro di un vivace dibattito, nonostante ciò, attorno a tale espressione sembra che aleggi ancora oggi, un’aura di vago mistero. Cosa si intende per beni pubblici? In che modo i beni pubblici si distinguono dai beni privati? Fino a che punto si dovrebbe rigorosamente definire quest’espressione? E qual è il rapporto tra beni pubblici e politiche pubbliche? Se si prende come punto di partenza (possibilmente con le opportune precisazioni e i dovuti distinguo) la nozione che riconosce nei beni pubblici tutti quei beni che apportano benefici alla collettività e che non possono essere acquistati sul mercato, il nesso con la politica di sviluppo rurale appare evidente.

Per definizione i beni pubblici possiedono due importanti caratteristiche. In primo luogo, sono beni “non rivali” nel consumo, nel senso che il loro consumo da parte di un individuo non implica l’impossibilità per un altro individuo di consumarlo a sua volta. In secondo luogo, sono “non escludibili”, nel senso che, una volta che il bene pubblico è stato prodotto, è impossibile impedirne la fruizione da parte di altri consumatori. E’ in questo contesto che vanno ascritti la mission e la vision, che hanno ispirato il protocollo d’intesa , tra l’assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, il ministero della Giustizia ed Ente Sviluppo Agricolo.

L’agricoltura sociale comprende una pluralità di esperienze non riconducibili a un modello unitario, quanto al tipo di organizzazione, di attività svolta, di destinatari, di fonti di finanziamento, ma accomunate dalla caratteristica di integrare nell’attività agricola attività di carattere sociosanitario, educativo, di formazione e inserimento lavorativo, di ricreazione, diretti in particolare a fasce di popolazione svantaggiate o a rischio di marginalizzazione. Le ipotesi di lavoro riguardano molteplici ambiti di attività, che possono essere così riassunti:
• formazione e inserimento lavorativo: esperienze orientate all’occupazione di soggetti svantaggiati, con disabilità relativamente meno gravi o per soggetti a bassa contrattualità;
• riabilitazione/cura: esperienze rivolte a persone con disabilità (fisica, psichica, mentale, sociale), con un fine principale socio-terapeutico;
• ricreazione e qualità di vita: esperienze rivolte a un ampio spettro di persone con bisogni più o meno speciali, con finalità socio-ricreative, tra cui particolari forme di agriturismo sociale, le esperienze degli orti sociali peri-urbani per anziani;
• educazione: azioni volte ad ampliare le forme ed i contenuti dell’apprendimento per avvicinare alle tematiche ambientali persone giovani o meno giovani;
• servizi alla vita quotidiana: come nel caso degli “agri-asili” o di servizi di accoglienza diurna per anziani.
L’Ente ha già sperimentato con successo iniziative di AS, dall’attuazione di iniziative di integrazione di immigrati (2017), a un protocollo di intesa per la raccolta fondi con la LILT per la ricerca oncologica (2018), alla realizzazione di un immagine coordinata del paniere di prodotti da destinare in beneficenza(2019) alla partecipazione a tre bandi a valere della Misura 16.9 (2020)

Inoltre il Dipartimento regionale Agricoltura ha sottoscritto recentemente un accordo di collaborazione con il CREA (Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del Consiglio per la ricerca in agricoltura), il CORERAS (Consorzio Regionale per la Ricerca Applicata e la Sperimentazione), il Consorzio Network Dei Talenti Soc. Coop. Sociale e l’Associazione di Promozione Sociale “Rete Fattorie Sociali Sicilia”, finalizzato proprio all’attuazione del Programma Sperimentale Agricoltura Sociale.

venerdì 22 novembre 2024

L'Annuario statistico della FAO 2024

 

 Rivela spunti critici sulla sostenibilità dell'agricoltura globale, sulla sicurezza alimentare e sull'importanza dei sistemi agroalimentari nell'occupazione

La pubblicazione fornisce un'analisi approfondita delle tendenze emergenti e delle sfide in corso nella produzione alimentare, nella sicurezza alimentare e nella nutrizione e nell'impatto ambientale dei sistemi agroalimentari.


L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) ha lanciato oggi il suo Annuario statistico 2024 , che offre una panoramica approfondita delle tendenze più significative che stanno plasmando i sistemi agroalimentari globali. L'edizione di quest'anno evidenzia sfide critiche, tra cui l'aumento delle temperature sulla terraferma, la continua lotta globale contro l'insicurezza alimentare insieme all'aumento dei tassi di obesità e le pressioni ambientali a cui è sottoposta la produzione agricola. 

Basandosi su una grande quantità di dati raccolti dagli statistici della FAO, la pubblicazione sintetizza i fattori chiave che influenzano i sistemi agroalimentari globali. L'edizione del 2024 è strutturata in quattro capitoli tematici che riguardano: le dimensioni economiche dell'agricoltura; la produzione, il commercio e i prezzi delle materie prime; la sicurezza alimentare e la nutrizione; e la sostenibilità e gli aspetti ambientali dell'agricoltura.

"Dati e statistiche tempestivi, accurati e di alta qualità sono la pietra angolare di una solida progettazione politica", ha affermato José Rosero Moncayo, capo statistico della FAO e direttore della divisione statistica. "Questa edizione dell'Annuario statistico della FAO presenta stime a livello nazionale appena pubblicate sull'occupazione nei sistemi agroalimentari come segno della transizione delle statistiche della FAO per informare in modo coerente sullo stato dei sistemi agroalimentari nel mondo. Presenta anche un nuovo set di dati sui dati relativi all'alimentazione, che è un risultato importante per comprendere cosa mangiano le persone e come ciò influisce sui risultati nutrizionali".

Punti salienti:

• Il valore agricolo globale è aumentato dell'89 percento in termini reali negli ultimi due decenni, raggiungendo i 3,8 trilioni di dollari nel 2022. Nonostante questa crescita, il contributo dell'agricoltura alla produzione economica globale è rimasto relativamente stabile e la quota della forza lavoro globale impiegata in agricoltura è diminuita, dal 40 percento nel 2000 al 26 percento nel 2022.

• La produzione alimentare ha continuato ad aumentare, ma la fame rimane un problema persistente. Nel 2023, tra 713 e 757 milioni di persone erano denutrite. Considerando la fascia media (733 milioni), si tratta di circa 152 milioni di persone in più rispetto al 2019. La maggior parte delle persone denutrite vive in Asia, anche se la prevalenza della denutrizione è più alta in Africa.

• Anche i tassi di obesità sono in aumento, in particolare nelle regioni ad alto reddito. Oltre il 25 percento degli adulti nelle Americhe, in Europa e in Oceania è obeso, a dimostrazione della sfida globale di garantire l'accesso a cibo sano e nutriente.

• La produzione globale di colture primarie ha raggiunto i 9,6 miliardi di tonnellate nel 2022, con un aumento del 56 percento rispetto al 2000. Le colture di base come canna da zucchero, mais, grano e riso rappresentano insieme quasi la metà della produzione globale di colture.

• La produzione di carne è aumentata del 55 percento dal 2000 al 2022, con il pollo che rappresenta la quota maggiore di questo aumento. Nel 2022, sono state prodotte 361 milioni di tonnellate di carne a livello globale, con il pollo che ha superato il maiale come carne più prodotta.

• L'uso di pesticidi è aumentato del 70 percento tra il 2000 e il 2022; nel 2022 le Americhe hanno rappresentato la metà dell'uso globale di pesticidi.

• I fertilizzanti inorganici utilizzati in agricoltura hanno raggiunto 185 milioni di tonnellate di nutrienti nel 2022, con il 58 percento di questa quantità costituita da azoto. Ciò rappresenta un aumento del 37 percento rispetto al 2000.

• La produzione di oli vegetali è cresciuta del 133 percento tra il 2000 e il 2021, trainata in gran parte dall'aumento della produzione di olio di palma.

• Le emissioni di gas serra dei sistemi agroalimentari sono aumentate del 10 percento tra il 2000 e il 2022. Le emissioni alla fattoria sono aumentate del 15 percento nello stesso periodo, con il bestiame che contribuisce a circa il 54 percento di queste emissioni.

• La scarsità d'acqua rimane una preoccupazione crescente in regioni come il Vicino Oriente e il Nord Africa, dove molti paesi affrontano uno stress idrico estremo, che ha un impatto sulla sostenibilità della produzione agricola. Kuwait, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita stanno prelevando ogni anno da 9 a quasi 40 volte le loro risorse di acqua dolce rinnovabile disponibili.

L'Annuario statistico 2024 è disponibile anche in formato digitale e interattivo e viene fornito con un pocketbook di accompagnamento , che offre un chiaro riferimento ai dati chiave su agricoltura, sicurezza alimentare e sostenibilità. Fa parte dell'impegno continuo della FAO per migliorare l'accessibilità dei dati, integrando la piattaforma FAOSTAT , che ospita la più grande raccolta al mondo di statistiche agricole gratuite, che copre oltre 245 paesi e territori.

Lo Statistical Yearbook è una risorsa fondamentale per decisori politici, ricercatori, analisti e chiunque sia interessato a comprendere la situazione attuale e l'andamento futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura a livello mondiale.

 

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