L’Opuscolo “L’agricoltura in Sicilia in cifre 2024”, appena pubblicato, offre una fotografia dell’andamento del sistema agroindustriale isolano. Lo studio è a cura di Alessandra Vaccaro, con la realizzazione grafica di Pierluigi Cesarini del CREA-Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia e si inserisce nel tradizionale filone informativo che il Centro realizza sull’andamento del sistema agroalimentare, attraverso pubblicazioni a carattere sia nazionale che regionale.
Il comparto primario, nel 2022, ha contribuito alla formazione del valore aggiunto regionale per il 4,4%; in misura poco superiore alla media del periodo 2013-2022 (4%). Dopo il calo registrato tra il 2019 e il 2020, gli investimenti sono cresciuti (36,8%) nel 2021, ma con scarsi effetti sull’occupazione, in lieve calo nel 2022 (-0,7%) anche nella componente dei lavoratori stranieri (-4,5%). L’incidenza dell’occupazione in agricoltura in Sicilia (7,6%) resta comunque maggiore di quella delle altre regioni del Mezzogiorno (6,7%) e del Paese (3,4%).
Dopo le difficoltà legate agli effetti della pandemia da COVID-19, nel 2021 il valore aggiunto dell'industria alimentare e delle bevande ha segnato una ripresa (+7,4%) ma il peso relativo della ricchezza prodotta - rispetto al settore manifatturiero nel complesso - è sceso dal 26,9% al 20,6%.
Segnali positivi arrivano dalle esportazioni (+5,8%) anche per la componente industriale (+12,8%); il comparto delle bevande, in particolare, ha evidenzato una buona propensione all’esportazione.
Nel periodo considerato, i prodotti a denominazione siciliani valgono 8% del valore totale del settore agroalimentare, in particolare, i vini DOP e IGP, nonostante il calo della produzione (-9%): nel 2022 hanno realizzato un valore di 252 milioni di euro, a fronte dei 94 milioni euro dei prodotti agroalimentari.
Nel 2022 la Sicilia, con oltre 387 mila ettari di SAU biologica - pari a 28,8% di quella totale - ha traguardato l’obiettivo europeo del 25% di terreni bio da destinare entro il 2030, superando l’incidenza media a livello nazionale (18,7%) ed europea (9,6%).
Nell’articolazione in temi, l’opuscolo propone altri aspetti inerenti alla diversificazione e multifunzionalità delle aziende agricole, insieme a tematiche ambientali e legate a pesca e acquacoltura.
Il Volume si conclude con una sezione dedicata alla Politica di Sviluppo Rurale 2014-2022.
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