martedì 4 giugno 2024

Acqua per l’agricoltura in Sicilia

 

 Prof. Salvatore Barbagallo

Ordinario di Idraulica Agraria 

Università di Catania

 


                                La siccità che ha colpito la Sicilia negli ultimi due anni ha reso di grande attualità e rilevanza l’approvvigionamento idrico in agricoltura. I problemi che occorre affrontare riguardano la gestione delle acque a livello consortile e la gestione a livello aziendale.


A livello consortile l’Assessorato Agricoltura della Regione Siciliana ha promosso  la realizzazione (in corso) di opere di approvvigionamento e di distribuzione di oltre 220 milioni di euro. Inoltre ha redatto il  Piano Idrico Nazionale approvato dal MIT per oltre 800 milioni di euro.

A livello consortile i principali interventi che risulta necessario realizzare con estrema urgenza riguardano inoltre:

·        La elaborazione e l’attuazione di un piano di mitigazione della siccità;

·        La verifica delle scelte adottate circa l’attuale destinazione e allocazione delle risorse idriche e la elaborazione di un “Piano delle irrigazioni”;

·        Il ripristino della funzionalità delle opere di sbarramento dei grandi serbatoi;

·        Il completamento dei collaudi dei serbatoi non ancora in pieno esercizio e la regolarizzazione delle concessioni di derivazione delle acque;

·        Un massiccio intervento di manutenzione straordinaria delle reti di adduzione e distribuzione;

·        Una attività di integrazione delle fonti collettive di approvvigionamento con fonti aziendali (già largamente utilizzate dagli agricoltori per sopperire alla carenza di risorse collettive);

·        L’attuazione della normativa tecnica per l’impiego in agricoltura delle acque reflue urbane.

Occorre inoltre rilanciare l’azione della bonifica come mezzo permanente di difesa, conservazione, tutela e valorizzazione del suolo, di utilizzazione delle acque e difesa dalle acque e di salvaguardia dell’ambiente. E’ necessario rafforzare, anche con provvedimenti straordinari, i quadri tecnici dei Consorzi di Bonifica. Occorre approvare rapidamente la riforma dei Consorzi di Bonifica in Sicilia già all’esame delle commissioni dell’ARS.

Riguardo la gestione delle acque a livello aziendale, nell’ambito delle misure 16.1 e 16.2 del PSR Sicilia 2014/22 sono stati promossi e realizzati numerosi progetti riguardanti in particolare le tecniche di irrigazione deficitaria e il trattamento e riuso delle acque reflue.

L’irrigazione deficitaria consiste nell’applicazione di volumi irrigui ridotti rispetto a quelli che garantiscono la massima produzione, consentendo una riduzione dei costi di esercizio e conseguenti incrementi del beneficio netto e della produttività dell’acqua. Tali tecniche sono state applicate nei progetti DOPCILIETNA, IRRIAP, INNOVITIS.

E’ auspicabile che le tecniche messe a punto possano essere diffuse a scala comprensoriale per conseguire una elevata efficienza irrigua e un risparmio idrico indispensabile per mitigare gli effetti delle frequenti siccità in Sicilia.

Il tema del trattamento e riuso delle acque reflue è stato affrontato nei progetti TPCbias, VITINNOVA e VITETNA promossi dal CSEI Catania. In particolare sono stati realizzati impianti a scala reale di fitodepurazione delle acque reflue agroindustriali che contribuiranno, se diffusi sul territorio regionale, a limitare i fenomeni di inquinamento e ottenere benefici per la salvaguardia della qualità delle acque superficiali e sotterranee.

 


































Schiuma 2024, grande successo per la terza edizione del primo Craft Beer Festival in Spiaggia

Gianna Bozzali

Tre giorni ricchi di incontri, degustazioni e sano divertimento in spiaggia all’insegna delle birre artigianali. Successo strepitoso per la terza edizione di Schiuma, il primo e unico festival della birra artigianale fronte mare e piedi sulla sabbia svoltosi a Marina di Modica.



 

 Il mare cristallino e la sabbia dorata di Marina di Modica hanno firmato la terza edizione di Schiuma, il primo festival dedicato alla birra artigianale fronte mare e piedi sulla sabbia che ha animato questo primo weekend di giugno. Ben 11 birrifici selezionati, provenienti da sette regioni italiane, si sono ritrovati insieme per promuovere la cultura della birra artigianale, del buon bere e del buon mangiare. Più di 2mila litri di birra spillata di varie tipologie, oltre 100 persone partecipanti alle degustazioni e ai cooking show e quasi 4mila persone partecipanti attratti non solo dalla birra ma anche da quanto proposto nelle varie casette allestite nello Schiuma Village. Questi sono solo alcuni numeri del successo della tre giorni in cui si sono susseguiti diversi momenti di spettacolo e assaggi golosi. Presenti in questa edizione lo chef Carmelo Ferreri, Executive Chef del Ristorante Corallo a Marina di Modica, Peppe Cannistrà, Executive Chef e Patron del Ristorante Rude a Ragusa, e Francesco Mineo, Executive Chef della Locanda del Colonnello a Modica, i quali hanno intrattenuto i partecipanti con le loro preparazioni dal vivo ed i giusti consigli sugli abbinamenti. Tanti momenti dedicati allo street food e alle degustazioni interattive e sensoriali condotte da Matteo Selvi e Stefano Moraschini (Unionbirrai Beer Tasters), giudici internazionali di vari concorsi brassicoli. Ad animare, poi, lo Schiuma Village è stata la musica con DJ Set e Live Concerts.

 

Schiuma non è solo birra, ma un contenitore di esperienze uniche che promuove la cultura della birra ed i sani valori. La tre giorni, infatti, ha voluto accendere i riflettori sia sulla birra sia sul valore della convivialità e della libertà di idee. Un evento unico per questa identità che lo caratterizza e che ha saputo prendere forma piano piano negli anni grazie all’impegno e alle idee della beerchef e beerspecialist Eleni Pisano, impegnata da tanto tempo nel settore brassicolo, e di Zero comunicazione integrata, agenzia con ampia esperienza nell’organizzazione e nella promozione di eventi. Anima di Schiuma sono state le relazioni ed è per questo che si è puntato alle sinergie tra imprenditori e all’inclusione con il coinvolgimento di associazioni e scuole, come la Confcommercio di Modica i cui esercenti hanno contribuito a veicolare il progetto Schiuma attraverso le proprie attività, l’Istituto Comprensivo Statale “Ciaceri” che per l’occasione ha portato delle tabelle realizzate dalla scuola per coloro i quali hanno bisogni comunicativi complessi (BCC) per consentire loro di leggere con facilità i menu proposti, e l’Associazione provinciale Vittime della Strada che ha promosso una campagna di sensibilizzazione volta al contrasto della guida in stato di alterazione dovuto all'abuso di alcool e droghe.  Infine, domenica scorsa, per l’ultima giornata di Schiuma, si è svolta la competizione sportiva di nuoto da fondo di alto livello grazie alla collaborazione con la società sportiva Gran Prix Sicilia Openwater ed il Premio Schiuma 2024 per la miglior Schiuma e spillatura che è stato assegnato al Birrificio Bajon con la birra Nitro Stout.


 

«Crediamo nella forza del far rete e nelle diversità ed è per questo che abbiamo coinvolto persone che hanno professionalità e maestranze diverse – ha affermato Eleni Pisano -. Abbiamo creato una vera Schiuma Community dove tutti i partecipanti si sono ritrovati insieme a collaborare. La presenza di un social table e la creazione di isole verdi come giardini attorno hanno reso piacevole vivere l’evento. In questa edizione, Schiuma, che è diventato marchio registrato, ha presentato i nuovi format di eventi creati dall’associazione brassicoltori italiani, la quale si pone tra gli scopi principali quello di parlare di sviluppo, territorio, sostenibilità, turismo ed inclusione ad iniziare dalla filiera brassogastronomica. Un grazie sincero a tutti coloro i quali ci hanno supportato per la buona riuscita di Schiuma come il main sponsor Comer Sud Cupra Ragusa, gli sponsor Moncada, Paniere Ibleo, Spot e Prima Classe ed i tanti partner della manifestazione che hanno creduto in questo progetto».


 

Quest’anno Schiuma ha goduto del patrocinio dell’Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa e del Comune di Modica, nonché del prezioso supporto dell’Assessorato comunale all’ecologia e dell’Assessorato comunale alle manutenzioni.  «Schiuma è stato un eccellente prologo a quella che sarà l’Estate a Modica e nella nostra località balneare – ha dichiarato il sindaco di Modica, Maria Monisteri –. Marina ha risposto presente e sarà una risposta ancora più marcata nelle prossime settimane. Schiuma ha centrato gli obiettivi che abbiamo condiviso con gli organizzatori e di questo evento e come sindaco e come amministratori della Città non possiamo che esserne felici. Un test ‘pre-estivo’ che ha assolutamente funzionato e che schiude le porte all’estate modicana come meglio non si potevo. Infine, sottolineo con piacere il valore anche educativo attorno a questo evento, con le iniziative di efficace sensibilizzazione a bere consapevolmente, con criterio e nel rispetto di se stessi e degli altri».


 

«Siamo contenti come Regione di aver supportato un evento quale Schiuma - ha affermato l’on. Ignazio Abbatedeputato all’ARS e Presidente I commissione Affari Istituzionali-. Puntiamo su iniziative come queste capaci di coinvolgere le aziende agroalimentari operanti nel territorio, di richiamare tanti giovani e soprattutto i turisti in un periodo di bassa stagione. Un evento da ripetere anche nei prossimi anni, segnando l’inizio della stagione estiva in Sicilia».

lunedì 3 giugno 2024

Convegno conclusivo del progetto In.Mi.Qu.Oil

Gianna Bozzali 

Saranno presentati il prossimo 21 giugno, a Ragusa, i risultati del progetto di miglioramento della qualità della filiera olivicola In.Mi.Qu.Oil. Alla Camera di Commercio, i ricercatori del CREA ed i partner del progetto illustreranno nei dettagli le varie attività condotte in questi anni al fine di realizzare un modello produttivo tecnologicamente avanzato e sostenibile.

 


 Si terrà il prossimo 21 giugno 2024, presso la Sala “G. Cartia” della Camera di Commercio di Ragusa, il convegno conclusivo del progetto In.Mi.Qu.Oil., l’innovativo sistema finalizzato al miglioramento della qualità della filiera olivicola realizzato nell’ambito del PSR Sicilia 2014-2020 (Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”). Obiettivo è stato quello di mettere a punto una metodologia scientifica standardizzata per lo svolgimento di tutte le attività volte al miglioramento della qualità del prodotto, sia in campo che in frantoio, dando così un significativo contributo alle criticità della filiera olivicola. Fondamentale è stato il supporto scientifico del CREA, di SATA, dello studio associato Agriengineering e delle aziende coinvolte attraverso un partenariato ossia Frantoi Cutrera (capofila di progetto), Az. Agricola Cinque Colli, Società agricola Giovanni Cutrera, Tenuta Iemolo, Azienda Busulmona, Az. Agricola La Via Giovanni, Tenuta Cavasecca e APO Catania.

Nel corso della mattinata i ricercatori del CREA, l’Innovation broker dott. Giuseppe Cicero ed i rappresentanti di Sata srl illustreranno i risultati dell’attività di ricerca portata avanti dai partner scientifici nei due anni di progetto alla presenza delle aziende partner. Si tratta di risultati significativi che saranno condivisi con quanti operano a vario titolo nella filiera olivicola.


 

Di seguito si riporta il programma dell’evento:

-          ore 9:00 registrazione dei partecipanti

-          ore 9:30 saluti a cura di Antonio Belcuore, Commissario Straordinario Camera di Commercio del Sud Est, e di Enzo Perri, Direttore del CREA, Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura, Agrumicoltura

-          ore 9.40 introduzione dei lavori a cura di Giuseppe Cicero, Innovation Broker In.Mi.Qu.Oil, e Giuseppe Spina, responsabile progetto In.Mi.Qu.Oil

-          ore 10:00 presentazione dei risultati del progetto:

Il contributo della piattaforma Agricolus nel progetto In.Mi.Qu.Oil” a cura di Rodolfo Occhipinti, SATA srl

 

Monitoraggio della mosca delle olive per una difesa fitosanitaria sostenibilea cura di Veronica Vizzarri, ricercatore del CREA, Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura, Agrumicoltura

Gestione sostenibile dell'oliveto per il miglioramento delle produzioni sicilianea cura di Filippo Ferlito, primo ricercatore del CREA, Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura, Agrumicoltura

Monitoraggio dei parametri chimico-fisici delle drupe e degli oli DOP Monti Iblei” a cura di Innocenzo Muzzalupo, dirigente di ricerca del CREA, Centro di Ricerca Foreste e Legno.

Ai partecipanti Dottori Agronomi e Dottori Forestali saranno riconosciuti 0,5 CFP. L’iscrizione può avvenire sino al 20 giugno sul sito www.inmiquoil.it

  

domenica 2 giugno 2024

L’utilizzo dei costi unitari nell’ambito dell'intervento “Ristrutturazione e riconversione vigneti

 Il programma “Rete Rurale Nazionale 2014-2022” prevede la realizzazione di progetti per incrementare le capacità gestionali delle Amministrazioni nazionali utilizzando strumenti diversi per il trasferimento di metodologie, conoscenze e sistemi procedurali che si siano dimostrati innovativi sia dal punto di vista tecnico che amministrativo a livello nazionale e comunitario.


Nello specifico, la scheda progetto RRN/ISMEA 7.1 - “Capacità amministrativa e scambi di esperienze” riserva un’attenzione particolare alle iniziative di scambio di buone pratiche tra le Autorità di Gestione (AdG) territoriali e degli Organismi Pagatori (OP) su determinate tematiche al fine di favorire il miglioramento della qualità dell’attuazione del PSP (Piano Strategico della PAC) 2023-2027 e l’accrescimento della capacity building istituzionale delle amministrazioni coinvolte nella gestione del PSP stesso.

 

In tale contesto, è emersa l’opportunità di organizzare un evento al fine di presentare la “Metodologia per il calcolo e l’utilizzo delle tabelle dei costi unitari per l’intervento “w001 - Ristrutturazione e riconversione vigneti” del PSP 2023-2027” elaborata dalla RRN lo scorso maggio e pubblicata sul sito istituzionale della Rete Rurale stessa (https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/25743 ). Nel corso dell’incontro, dal titolo “L’utilizzo dei costi unitari nell’ambito dell'intervento “Ristrutturazione e riconversione vigneti” del PSP 2023-2027”, sarà inoltre possibile promuovere un confronto tra le diverse AdG territoriali e gli Organismi Pagatori per avviare le opportune riflessioni al fine di ampliare il campo di azione e i parametri di intervento per un eventuale aggiornamento della metodologia stessa con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il supporto istituzionale della RRN nel contesto dei bandi settoriali PSP previsti in apertura a fine 2024. 

 

Il workshop si terrà in modalità di videocall nella giornata di giovedì 06 giugno p.v. nell’orario 10:00-13:00 tramite la piattaforma digitale Zoom.

i referenti di settore presso le Autorità di Gestione territoriali e gli Organismi Pagatori, principali destinatari delle tematiche oggetto dell’iniziativa, sono invitati a partecipare al workshop tramite iscrizione entro la serata di martedì 04 giugno p.v. al seguente link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdXBx46OUczXF-5pLe001IJkzu9DLn1IkWvkdVP7Klrso_7PQ/viewform  

 

A seguire, gli iscritti riceveranno una mail di conferma contenente il link di accesso alla virtual room di Zoom, piattaforma che si invita i partecipanti a scaricare.

 

XVI edizione dell’Infiorata di Castelbuono

Si svolgerà nel weekend dal  7 al 9 giugno 2024 l’Infiorata di Castelbuono con un programma ricco di appuntamenti artistici, culturali e musicali. L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale Promo Madonie Sicilia, grazie ai patrocini del Comune di Castelbuono, della Regione Siciliana Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea Dipartimento Regionale dell’Agricoltura, dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, e dell’Assessorato Regionale al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo.

Il tema della XVI edizione dell’Infiorata Castelbuonese, quest’anno sarà “La Sicilia dei Florio” un omaggio ad una dinastia che segnò un’epoca della storia della nostra isola.

La famiglia Florio racconta un pezzo importantissimo della storia della Sicilia, protagonista assoluta della stagione della belle époque siciliana, fu una delle famiglie più ricche d’Italia con attività industriali di successo che spaziavano dalle tonnare alle banche, dal vino alla chimica e poi feste, lusso, corse automobilistiche e un leone che diventa dapprima simbolo di successi e successivamente simbolo di decadenza.

La tradizione e la storia che accompagna uno degli eventi più attesi della nostra regione, grazie ai Maestri Infioratori Castelbuonesi e agli alunni delle scolaresche partecipanti, ci riserverà grandi emozioni in un weekend ricco di arte, colori, profumi, sapori e sensazioni, soprattutto durante le varie fasi della realizzazione degli affascinanti bozzetti floreali che hanno portato questo appuntamento ad essere conosciuto in ogni parte d’Italia e del mondo.

Il confronto con gruppi di infioratori di altre città italiane che coltivano la tradizione dell’Infiorata ha arricchito nel tempo l’esperienza dei gruppi degli infioratori castelbuonesi che negli anni sono cresciuti di livello acquisendo nuove competenze tecniche, artistiche e creative.

Tutto avrà inizio dalle ore 15,30 di venerdì 7 giugno durante la lunga notte dell’Infiorata nella scenografica via Sant’Anna, cuore del centro storico di Castelbuono, dove verranno realizzati dagli infioratori i bozzetti artistici floreali utilizzando garofani, gerbere, rose, margherite, finocchietto, fiori di cardo, semi, raccolti nel Parco delle Madonie ed altro materiale come polvere di carrubbo, grano, orzo, crusca, polvere di caffè, riso e sale.

Giovanni Lagrua Presidente dell’Associazione Culturale PromoMadonie Sicilia

“Anche quest’anno siamo pronti per realizzare la nostra infiorata che si afferma sempre più come identità culturale e volano del nostro territorio contribuendo, da ben sedici anni, a creare indotti turistici ed economici indispensabili per lo sviluppo, la promozione e la valorizzazione dei prodotti tipici e del nostro territorio, oltre alla crescita culturale ed artistica dei nostri infioratori, favorendo il confronto, l’aggregazione, la collaborazione e il coinvolgimento di un’intera Comunità appartenente ad ogni fascia d’età e categoria sociale.

In occasione di uno dei più affermati ed importanti eventi della Regione Siciliana, come lo è l’Infiorata Città di Castelbuono, si è scelto il tema “La Sicilia dei Florio”, tema che ripercorrerà con l’arte dell’infiorare le varie fasi di una dinastia che si trasferì dalla Calabria in Sicilia e che ebbe molto successo in vari campi dando lustro all’immagine della nostra isola. La famiglia Florio è stata fondatrice di una Sicilia moderna, innovativa e produttiva ed è questo uno dei motivi per ricordarla. L’eredità culturale lasciata dalla famiglia Florio in Sicilia ha un valore inestimabile ed è simbolo ancor oggi di una Sicilia raffinata e intraprendente e indubbiamente di uno stile di vita.

Il contributo delle scuole sarà indispensabile come sempre, in quanto, oltre ad avvicinare i giovani all’arte e al territorio, con l’obiettivo di sensibilizzare all’importanza di conoscere la storia, i prodotti della nostra terra e le nostre origini, nello stesso tempo sarà un nuovo investimento per creare il “vivaio” di giovani infioratori per far sì di tramandare l’arte d’infiorare alle generazioni future salvaguardando una delle tradizioni della nostra Comunità e del nostro territorio. “

Il programma della manifestazione prevede numerosi appuntamenti che spazieranno dall’enogastronomia con momenti di promozione, di valorizzazione e degustazione presso appositi stand e location di prodotti tipici del territorio grazie all’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea Dipartimento Regionale dell’Agricoltura, alle mostre, ai laboratori, alle performance degli artisti di strada, agli spettacoli, alle sfilate dei gruppi folcloristici, alle suggestive rievocazioni storiche medievali con i cortei storici più belli si Sicilia, gli sbandieratori e i musici di Sicilia che, con i loro affascinanti abiti e le loro armature, ci riporteranno indietro nel tempo, in occasione del “Gran Premio del Mediterraneo” Trofeo  Regione Siciliana che si svolgerà domenica 9 giugno dalle ore 16,30 alle ore 20,30 tra i colori, i profumi e i sapori dell’infiorata.

 



 


Innovazione per un’agricoltura più sostenibile e prospera


Dipendiamo dall’agricoltura per ottenere cibo sano, sicuro e nutriente, ma la produzione attuale rischia di esaurire e danneggiare le risorse naturali da cui dipende. Il settore deve anche adattarsi e rispondere ai cambiamenti climatici e alle nuove sfide cui devono far fronte i sistemi alimentari globali .

L’innovazione ci consente di fare di più e meglio con meno. A livello aziendale, molte innovazioni sono “innovazioni di processo” che migliorano le tecniche di produzione; ad esempio, sementi con una resa più elevata o un’irrigazione più efficiente. Le “innovazioni di prodotto” sono create dalle industrie a valle e includono prodotti nuovi e migliorati, come alimenti più sani o nuovi prodotti chimici o farmaceutici. Anche le “innovazioni di marketing e organizzative” sono sempre più importanti lungo tutta la catena di fornitura.

Il lavoro dell'OCSE  (Organizzazione per l'Economia Cooperazione e sviluppo)   sui sistemi di innovazione nel settore alimentare e agricolo esplora le relazioni tra innovazione, produttività e sostenibilità ambientale. L’OCSE esamina come i governi e il settore privato possono collaborare per rafforzare i sistemi di innovazione agricola e promuovere pratiche innovative nelle aziende agricole e nelle aziende agroalimentari. 
Il quadro politico dell’OCSE in materia di produttività, sostenibilità e resilienza (PSR) esamina gli impatti di un’ampia gamma di politiche sulla creazione e l’adozione di innovazioni che generano una crescita sostenibile della produttività e un settore agroalimentare più resiliente .

I miglioramenti della produttività hanno stimolato la crescita, ma l’ambiente rimane sotto pressione

La crescita della produttività totale dei fattori (TFP), ovvero l’efficienza con cui i produttori combinano gli input per ottenere gli output, ha guidato gran parte della crescita della produzione agricola negli ultimi due decenni, sebbene i progressi non siano uniformi tra paesi e settori. I divari di produttività rimangono significativi tra le aziende agricole, e il miglioramento della produttività delle aziende agricole in ritardo rimane una sfida per l’aggiustamento strutturale, anche per i paesi ad alto rendimento.

L’innovazione può offrire ai produttori agricoli l’opportunità di aumentare la produttività gestendo al tempo stesso meglio le risorse naturali. Ciò contribuisce a garantire la redditività a lungo termine e a ridurre gli impatti ambientali negativi della produzione, come sostanze inquinanti e rifiuti. I sistemi di produzione agricola sostenibile tengono conto anche delle modalità di adattamento ai cambiamenti climatici e di mitigazione delle emissioni di gas serra (GHG).

Per ampliare la comprensione di queste interconnessioni, l’OCSE ha istituito due reti di esperti della ricerca e del governo: la Farm-Level Analysis Network e la Rete sulla TFP agricola e l’ambiente . Inoltre, per contribuire a misurare la sostenibilità dell’agricoltura, gli indicatori agroambientali dell’OCSE monitorano le tendenze nell’uso del suolo, nell’acqua e nell’energia, e l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente.

I policy maker devono considerare l’intero contesto politico

I dati ricavati dal quadro PSR suggeriscono che le strategie politiche dovrebbero coprire l’intera catena di approvvigionamento alimentare e che il miglioramento della coerenza e della trasparenza delle politiche è fondamentale per creare fiducia e aumentare l’efficacia e l’efficienza.

· Una buona politica agricola dovrebbe concentrarsi su misure volte a migliorare la produttività e la sostenibilità a lungo termine del settore, come investimenti in capitale umano, infrastrutture e collegamenti degli agricoltori ai mercati. Un solido contesto politico normativo e mercati ben funzionanti garantiscono che vi sia un buon business case affinché i produttori innovino rispondendo alle attuali sfide ambientali e di produttività dei sistemi alimentari.

· Sistemi di innovazione agricola più forti devono essere collaborativi, con tutti gli attori che lavorano in rete per produrre le innovazioni di cui il settore ha bisogno e che può utilizzare. Una buona governance può aiutare definendo obiettivi strategici chiari (in consultazione con le parti interessate) e meccanismi e procedure globali per la valutazione. Infine, deve esserci un modo per mettere in pratica nuove idee, aiutando gli agricoltori ad acquisire le competenze di cui hanno bisogno.

L’OCSE aiuta i paesi a valutare il contesto politico agroalimentare e i sistemi di innovazione fornendo revisioni nazionali che applicano il quadro politico di produttività-sostenibilità-resilienza e forniscono consulenza politica su misura.

 

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