giovedì 11 gennaio 2024

AKIS Glossario Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura

 


TITOLO

DESCRIZIONE

SCIA

a)  Il sistema della conoscenza e dell'innovazione in agricoltura (in inglese, AKIS - Agricultural Knowledge and Innovation System) è un "insieme di organizzazioni e soggetti che operano in agricoltura, e di legami e interazioni fra loro, impegnati nella produzione, trasformazione, trasmissione, conservazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo della conoscenza e dell'informazione, con lo scopo di lavorare sinergicamente per supportare il processo decisionale e di risoluzione di problemi e l'innovazione in agricoltura".

     (Röling e Engel, IT from a knowledge system perspective: concepts and issues, 1991). 

b)  Combinazione di flussi organizzativi e di conoscenze tra persone, organizzazioni e istituzioni che utilizzano e producono conoscenza nel settore dell’agricoltura e in quelli correlati.

    (Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Rete

Insieme di persone o cose il cui collegamento consente di svolgere compiti di collaborazione, cooperazione o osservazione, volti a un medesimo fine

(Enciclopedia Treccani)

Rete Interregionale per la ricerca agraria, forestale, acquacoltura e pesca

 

La Rete interregionale, riconosciuta formalmente dalla Conferenza delle Regioni quale supporto tecnico.

Si è costituita spontaneamente per promuove il coordinamento tra le Regioni e le Province autonome affinché queste possano concorrere unitariamente all’attuazione delle politiche dell’U.E. inerenti il sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura (SCIA) nonché rapportarsi verso i Ministeri competenti soprattutto al fine di condividere la definizione e l’attuazione dei Programmi Nazionali della ricerca, del Programma Strategico Nazionale per l’Innovazione e la Ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale, dei Piani di settore, dei programmi triennali ed annuali del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria e di ogni altro documento di programmazione delle attività inerenti la ricerca e il sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura (SCIA).

Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura

E’ lo strumento finalizzato alla “concertazione tecnica”, il punto di incontro e di scambio fra le esigenze dell’intero sistema (tecnico, scientifico ed economico) di un determinato settore e gli attori della ricerca scientifica e dello sviluppo rurale.


Trasferimento di conoscenze

Qualsiasi processo inteso ad acquisire, raccogliere e condividere conoscenze esplicite e implicite, comprese le competenze e le capacità, in attività di natura sia economica che non economica, quali le collaborazioni in materia di ricerca, le consulenze, la concessione di licenze, la creazione di spin-off, la pubblicazione e la mobilità di ricercatori e altri membri del personale coinvolti in tali attività. Oltre alle conoscenze scientifiche e tecnologiche, il trasferimento di conoscenze comprende altri tipi di conoscenze come quelle sull’utilizzo delle norme e dei regolamenti che le contemplano e sulle condizioni degli ambienti operativi reali e i metodi di innovazione organizzativa, nonché la gestione delle conoscenze relative all’individuazione, all’acquisizione, alla protezione, alla difesa e allo sfruttamento di attività immateriali

(Commissione Europea, Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione 2014/C 198/01). 

Visite aziendali

Visite in azienda per apprendere questioni specifiche o metodi produttivi (ad esempio, imparare a utilizzare un particolare macchinario, conversione all’agricoltura biologica, ecc.). I programmi delle visite devono essere concentrati, in particolare, su pratiche e tecnologie di produzione agricola e forestale sostenibili, diversificazione agricola, partecipazione dell’azienda agricola alla filiera corta, sviluppo di nuove opportunità commerciali e nuove tecnologie e miglioramento della resilienza delle foreste. Le principali differenze dei programmi delle visite rispetto a quelli degli scambi interaziendali si riscontrano nel fatto che le visite hanno durata più breve e seguono principalmente un approccio insegnamento-apprendimento anziché scambio di pratiche-apprendimento. (Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Workshop

Incontro tematico o forum di discussione per affrontare una questione specifica

(Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Analisi dei bisogni

Scopo principale dell’analisi dei bisogni è quello di individuare problemi, carenze, aree di miglioramento, cause di disagio o disservizio, sprechi, elementi che possono pregiudicare il genuino sviluppo della capacità umane, ovvero quello di trovare opportunità possibili sulle quali intervenire successivamente attraverso azioni mirate che possono assumere forma di servizio, prodotto, programma, progetto o politica.

(https://www.valut-azione.net/saperi/valutazione/analisi-dei-bisogni/)

Apprendimento tra pari (Peer Learning)

Un'attività di apprendimento reciproco che prevede la condivisione di conoscenze, idee ed esperienze tra i partecipanti. Le pratiche di apprendimento tra pari consentono ai partecipanti e di svolgere attività in cui possono imparare gli uni dagli altri e raggiungere obiettivi di sviluppo professionale e/o personale.

(riadattamento da Glossario Erasmus+)

Attività dimostrativa

Sessione pratica per illustrare tecnologie, uso di nuovi o di significativi e migliori macchinari, un nuovo metodo di protezione delle colture o una specifica tecnica di produzione. L'attività può avvenire in una azienda agricola o in altri luoghi come centri di ricerca, palazzi espositivi, ecc.

(Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Azione di informazione

Attività per diffondere le informazioni riguardanti l'agricoltura, silvicoltura e il business delle PMI al fine di trasmettere, ad un gruppo target, conoscenze rilevanti per il loro lavoro. Queste azioni possono assumere la forma di mostre, incontri, presentazioni o possono essere informazioni trasmesse a mezzo stampa o da mezzi di comunicazione digitali. I materiali di supporto e le azioni non possono contenere riferimenti a marchi aziendali, produttori o promuovere prodotti specifici

(Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Banca dati

a)  Una raccolta di opere, dati o altri elementi indipendenti sistematicamente o metodicamente disposti ed individualmente accessibili grazie a mezzi elettronici o in altro modo

(Direttiva 96/9/CE – art.1 n.2)

b)  E’ un sistema informatico in cui una grande quantità di informazioni viene conservata in formato digitale e si compone di tre elementi fondamentali: i supporti di memorizzazione, il software di archiviazione e ricerca, il sistema di accesso ai dati.

(Enciclopedia dei ragazzi – Treccani)

Beneficiario

In relazione ai tipi di intervento per lo sviluppo rurale di cui all’articolo 69 si intende:

a)   un organismo di diritto pubblico o privato, un soggetto dotato o meno di personalità giuridica, una persona fisica o un gruppo di persone fisiche o giuridiche, responsabile dell’avvio o dell’avvio e dell’attuazione delle operazioni;

b)  nel contesto dei regimi di aiuti di Stato, l’impresa che riceve l’aiuto;

  (L 435/24 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 6.12.2021)

c)   nel contesto degli strumenti finanziari, l’organismo che attua il fondo di partecipazione o, in assenza di un fondo di partecipazione, l’organismo che attua il fondo specifico o, se l’autorità di gestione di cui all’articolo 123 («autorità di gestione») gestisce lo strumento finanziario, l’autorità di gestione.

     (Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Coaching

Servizio di formazione su misura per dare risposte e soluzioni a specifiche esigenze

(Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Consulente

Agente che assiste i clienti nel processo decisionale, per esempio collegandoli alle conoscenze e agli attori rilevanti e facilitando il processo decisionale. 

(H2020 project “i2connect” - glossary)

Consulenza

a)   Interventi consapevoli che hanno l’obiettivo di creare le migliori precondizioni per il cambiamento, essi sono portati avanti da un ente che ha i mezzi e la competenza per farlo.

(EU SCAR AKIS (2019), Preparing for Future AKIS in Europe. Brussels, European Commission.)

b)   L’insieme di interventi a supporto delle imprese agricole, forestali e alimentari che hanno l’obiettivo di accompagnarle nella realizzazione dei cambiamenti necessari al loro sviluppo produttivo, economico e sociale.

(Nota metodologica sui servizi di consulenza, 2018, RRN, CREA PB)

Co-innovazione

"Innovazione aperta accoppiata", si verifica quando la collaborazione tra due o più partner si traduce in un'innovazione

(OCSE, Manuale di Oslo 2018).

Collaudo

Verifica sperimentale di costruzioni, impianti o sistemi, macchine o materiali diversi, diretta ad accertare se essi siano idonei all’uso cui sono destinati, o anche, in taluni casi, se corrispondano alle norme di legge o ai requisiti contrattuali

(Enciclopedia Treccani)

Comunità virtuale

Comunità di individui che, attorno a interessi comuni, si organizzano nel cyberspazio e in questo ambiente prevalentemente interagiscono grazie alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Elemento centrale delle c. v. è la comunicazione mediata da dispositivi elettronici, che può essere sincrona, come avviene nelle chat o nei tornei multigiocatore, oppure asincrona, come per i forum o le mailing list.

(Enciclopedia Treccani)

Conoscenza

Comprensione delle informazioni e capacità di utilizzare informazioni per scopi diversi. Si raggiunge attraverso lo sforzo cognitivo e di conseguenza, le nuove conoscenze sono difficili da trasferire perché richiedono l'apprendimento da parte del destinatario. La conoscenza può essere utilizzata per sviluppare nuove idee, modelli, metodi o prototipi che possono costituire la base di innovazioni 

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Destinatario

Nell’ambito delle politiche di sviluppo rurale, è il soggetto o gruppi di soggetti che beneficiano delle azioni di promozione e di sviluppo che vengono finanziate.

(Rete Rurale Nazionale-Tavoli AKIS 2021 - 2022)

Diffusione dell’innovazione

Comprende sia il processo attraverso il quale si diffondono le idee alla base delle innovazioni di prodotto e di processo aziendale sia l'adozione di tali prodotti o processi aziendali di altre imprese (diffusione dei risultati dell'innovazione). La diffusione dell’innovazione può anche creare flussi di conoscenza che portano ad ulteriori innovazioni

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Digitalizzazione

Applicazione o aumento dell'uso delle tecnologie digitali da parte di un'organizzazione, industria, paese, ecc. che consente di svolgere nuovi compiti. La digitalizzazione ha il potenziale per trasformare i processi aziendali, l'economia e la società in generale

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Dimostrazione tecnologica

Fase del processo di valutazione, ex ante o ex post, dell'attuazione delle nuove tecnologie. Nell’ambito del settore dell'informazione e della comunicazione, il significato del termine si è evoluto per indicare l'attività svolta per mostrare ai potenziali investitori e clienti le potenzialità attese di una tecnologia in fase di sviluppo

(OCSE, Frascati Manual 2015).

E-learning

Utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell'apprendimento agevolando l'accesso a risorse e servizi nonché gli scambi e la collaborazione a distanza

(Commissione Europea, Piano d'azione eLearning, Pensare all'istruzione di domani, COM(2001)172 definitivo).

Ente di ricerca

Un’entità (ad esempio, università o istituti di ricerca, agenzie incaricate del trasferimento di conoscenze, intermediari dell’innovazione, entità collaborative reali o virtuali orientate alla ricerca), indipendentemente dal suo status giuridico (costituito secondo il diritto privato o pubblico) o fonte di finanziamento, la cui finalità principale consiste nello svolgere in maniera indipendente attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale o nel garantire un’ampia diffusione dei risultati di tali attività mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di conoscenze. Qualora tale entità svolga anche attività economiche, il finanziamento, i costi e i ricavi di tali attività economiche devono formare oggetto di contabilità separata. Le imprese in grado di esercitare un’influenza determinante su tale entità, ad esempio in qualità di azionisti o di soci, non possono godere di alcun accesso preferenziale ai risultati generati.

(Commissione Europea, Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, 2014/C 198/01)

Foresight (previsione di scenario)

Processo sistematico partecipativo, che comporta la rilevazione di informazioni e la creazione di visioni sul futuro a medio e lungo termine, destinato a orientare le decisioni del presente e a mobilitare i mezzi necessari per le azioni di Ricerca & Sviluppo. In prospettiva rappresenta un punto di incontro tra i principali protagonisti del cambiamento e altre fonti di conoscenza, al fine di elaborare visioni e analisi delle informazioni che consentano di anticipare il futuro. Gli elementi caratterizzanti il processo sono: anticipazione e proiezione, partecipazione, interazione in rete, visione strategica e azione

(Commissione Europea, Guida pratica alla prospettiva regionale in Italia, 2002).

Formazione (corsi e attività)

Attività volte a sviluppare le competenze professionali di un imprenditore, consulente, formatore o altro soggetto attraverso un programma di apprendimento strutturato con risultati documentati a livello individuale ed eseguito da formatori professionisti o altri esperti qualificati. Le attività possono assumere varie forme come le lezioni in presenza o remoto, i seminari, le visite in campo, ecc.

(Riadattamento da Glossario Erasmus+)

Formazione permanente

La formazione permanente comprende l'apprendimento in tutte le sue forme, formali, non formali o informali, che si svolgono in tutte le fasi della vita e determinano un miglioramento o un aggiornamento delle conoscenze, abilità, competenze e attitudini o partecipazione alla società da un punto di vista personale, civico, culturale, sociale o occupazionale, compresa la fornitura di servizi di consulenza e orientamento; l'istruzione e la formazione professionale, l'animazione sociale e altri contesti di apprendimento al di fuori della formazione formale e in genere promuove la cooperazione intersettoriale e percorsi di apprendimento flessibili.

(Riadattamento da Glossario Erasmus+)

Gruppi Operativi

I Gruppi Operativi (GO) fanno parte del PEI AGRI (che si riferisce al tema “produttività e sostenibilità dell'agricoltura”). Sono costituiti da soggetti interessati come agricoltori, ricercatori, consulenti e imprenditori del settore agroalimentare, pertinenti ai fini del conseguimento degli obiettivi del PEI AGRI. I GO elaborano un piano recante i seguenti elementi: a) descrizione del progetto innovativo che intendono sviluppare, collaudare, adattare o realizzare; b) descrizione dei risultati attesi e contributo all'obiettivo del PEI AGRI di incrementare la produttività e migliorare la gestione sostenibile delle risorse. I GO divulgano i risultati dei progetti realizzati, in particolare attraverso la rete PEI

(Basata sul Regolamento UE n. 1305/2013, artt. 56-57).

ICT

Tecnologie relative all’informatica e alla comunicazione (TIC) (in inglese, ICT - Information and Communication Technology) applicate in diversi settori produttivi dell’industria manifatturiera e dei servizi. Sono utilizzate per il trattamento e l’elaborazione delle informazioni o per funzioni di comunicazione, incluse la trasmissione e la visualizzazione dei dati, oppure per la fabbricazione di prodotti che utilizzano processi elettronici al fine di rilevare, misurare o registrare fenomeni fisici, o controllare processi fisici. Vengono applicate anche nei servizi di trattamento ed elaborazione delle informazioni e nei servizi di comunicazione mediante l’uso di strumenti elettronici

(Glossario Istat).

Impianto pilota

Parte integrante delle attività di ricerca e sviluppo, a condizione che gli scopi principali siano l'acquisizione di esperienza e la compilazione di dati ingegneristici e di altro tipo da utilizzare per eseguire le seguenti attività: i) valutare ipotesi; ii) scrivere le nuove formule prodotto; iii) stabilire le specifiche del nuovo prodotto finito; iv)  progettare attrezzature speciali e strutture necessarie per il nuovo processo; v) preparare le istruzioni d’uso o i manuali inerenti al processo

(OCSE, Frascati Manual 2015).

Incubatore di impresa

È uno strumento a sostegno dello sviluppo economico, realizzato per accelerare la crescita ed il successo di nuove imprese attraverso la messa a disposizione di una rete di servizi e di risorse a supporto

(MIUR, Glossario Programma Nazionale della Ricerca 2010-2012

Innovazione

È un prodotto o processo (o una combinazione di questi) nuovo o migliorato che differisce significativamente dai prodotti o processi precedenti di un dato soggetto e che è stato messo a disposizione dei potenziali utenti (prodotto) o messo in uso da quel soggetto (processo)

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Innovazione di processo

Un processo nuovo o migliorato per una o più funzioni che differisce significativamente dai precedenti processi e che è stato messo in uso da un determinato soggetto

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Innovazione di prodotto

Un bene o servizio nuovo o migliorato che differisce significativamente dai beni (Oggetti tangibili e alcuni prodotti per l'acquisizione di conoscenze) o servizi (attività immateriali prodotte e consumate simultaneamente che modificano le condizioni degli utenti) precedenti dell'azienda e che è stato introdotto sul mercato

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Innovazione organizzativa

La realizzazione di un nuovo metodo organizzativo nelle pratiche commerciali di un’impresa, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne dell’impresa, esclusi i cambiamenti che si basano su metodi organizzativi già utilizzati nell’impresa, i cambiamenti nella strategia di gestione, le fusioni e le acquisizioni, la cessazione dell’utilizzazione di un processo, la mera sostituzione o estensione di beni strumentali, i cambiamenti derivanti unicamente da variazioni del prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, l’adattamento ai mercati locali, le periodiche modifiche stagionali e altri cambiamenti ciclici nonché il commercio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati 

(Commissione Europea, Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, 2014/C 198/01).

Innovazione sociale

Una delle definizioni più comunemente utilizzate è quella proposta dal BEPA (2010: 33): “Le innovazioni sono sociali sia in relazioni ai fini che ai mezzi. Si tratta di nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che contemporaneamente soddisfano esigenze sociali (in modo più efficace delle alternative) e creano nuove relazioni sociali e collaborazioni. In altre parole sono innovazioni che non sono solo buone per la società ma migliorano anche la capacità della società di agire”. Sebbene non sia stata ufficialmente riconosciuta come la definizione dell’Unione Europea, ha acquisito un’ampia diffusione in letteratura e un elevato numero di documenti comunitari vi fa ancora oggi riferimento.

(Sabato et al., 2015).

Intelligenza artificiale

L'i.a. (…) studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che permettono di progettare sistemi digitali (hardware) e di programmi (software) capaci di fornire all'elaboratore elettronico prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero di pertinenza esclusiva dell'intelligenza umana.

(Enciclopedia Treccani)

Internet of Things

L'Internet delle Cose (Internet of Things, IoT) è l’espressione utilizzata ormai da diversi anni per definire la rete delle apparecchiature e dei dispositivi, diversi dai computer, connessi a Internet ed equipaggiati con un software che gli permetta di scambiare dati con altri oggetti connessi

(Mantovani, R., L’internet delle cose in 8 domande e risposte. A cura di focus.it. Ottobre 2015) .

Intervento

Uno strumento di sostegno con una serie di condizioni di ammissibilità specificate da uno Stato membro nel piano strategico della PAC in base a un tipo di intervento previsto dal presente regolamento

(Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Invenzione

Soluzione originale di un problema tecnico, che implica un trovato scientifico e che può avere applicazione industriale. Può riguardare un prodotto o un processo. Non sono considerate invenzioni: a) le scoperte, le teorie scientifiche e i metodi matematici; b) i piani, i principi e i metodi di attività intellettuali, che riguardano gioco o attività commerciale, inclusi i programmi di elaboratori; c) le presentazioni di informazioni. Inoltre, non sono considerati invenzioni i metodi per il trattamento chirurgico o terapeutico del corpo umano o animale e i metodi di diagnosi applicati al corpo umano o animale. La protezione legale di un’invenzione si ottiene con il brevetto

(Decreto Legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, Sezione IV Art. 45).

Machine Learning

Strumento per la rilevazione automatica di modelli significativi presenti nei dati, comunemente utilizzato in tutte quelle attività che richiedono l'estrazione di informazioni da ampi insiemi di dati

(Shwarts-Shalev S., Ben-David S., Understanding machine learning. From theory to algorithms, 2014).

Monitoraggio

Ogni forma di indagine ricorrente e sistematica, di natura biologica, patologica, epidemiologica o di altro genere, compiuta su popolazioni umane, animali o vegetali o anche su ambienti minacciati da inquinamento (radioattivo, chimico, microbiologico o di altra natura), che ha come fine la programmazione di interventi miranti alla loro conservazione, gestione o risanamento.

(Enciclopedia Treccani)

Operazione

a)      un progetto, un contratto, un’azione o un gruppo di progetti o azioni selezionati nell’ambito del piano strategico della PAC in questione;

b)      nel contesto degli strumenti finanziari, il totale della spesa pubblica ammissibile concessa a uno strumento finanziario e il successivo sostegno finanziario fornito ai destinatari finali da tale strumento finanziario.

      (Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Organismo di consulenza

Organismo pubblico o privato che presta servizi di consulenza

(Decreto MIPAAF 03/02/2016).

Partenariato Europeo per l’Innovazione in campo agricolo (PEI AGRI)

Il Partenariato Europeo per l’Innovazione in campo agricolo (PEI-AGRI) opera al fine di promuovere un’agricoltura e una silvicoltura sostenibili e competitive che "ottengano di più e meglio con meno". Inoltre, contribuisce a garantire un regolare approvvigionamento di prodotti alimentari, mangimi e biomateriali, sviluppando la sua attività in armonia con le risorse naturali da cui dipende l’agricoltura

(Commissione Europea, Ricerca e innovazione e Comunicazione 2012/79).

Personale altamente qualificato

Membri del personale con un diploma di istruzione terziaria e con un’esperienza professionale pertinente di almeno cinque anni, che può comprendere anche una formazione di dottorato

(Commissione Europea, Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione 2014/C 198/01).

Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale

Il Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale (PSIR) descrive la strategia condivisa da Mipaaf e Regioni per le azioni di innovazione e ricerca da intraprendere rispondendo al dettato della prima delle sei priorità del regolamento europeo per lo sviluppo rurale del periodo di programmazione 2014-2020: “Promuovere il trasferimento di conoscenze ed innovazione nel settore agricolo e forestale nelle zone rurali”

(Mipaaf, Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo alimentare e forestale 2014-2020, 2014).

Prototipo

Modello originale costruito per includere tutte le caratteristiche tecniche e prestazionali del nuovo prodotto. La progettazione, la costruzione e il collaudo di prototipi rientrano di norma nell'ambito di ricerca e sviluppo

(OCSE, Frascati Manual 2015).

Qualifica

E’ il risultato formale di un processo di valutazione e convalida che si ottiene quando un organismo formativo competente determina che un individuo ha raggiunto risultati di apprendimento che soddisfano determinati standard.

(riadattamento da Glossario Erasmus+)

Ricerca e sviluppo -R&S

Somma delle azioni intraprese al fine di generare nuove conoscenze, comprendono lavori creativi e sistematici intrapresi per aumentare il patrimonio delle conoscenze relative all'umanità, alla cultura e alla società, e per concepire nuove applicazioni delle conoscenze disponibili. Le attività di Ricerca e Sviluppo (R&S) possono essere finalizzate al raggiungimento di obiettivi specifici o generali e, sono sempre orientate verso nuove scoperte, basate su concetti (e la loro interpretazione) o ipotesi originali. Il loro esito finale è molto incerto (o almeno la quantità di tempo e risorse necessarie per raggiungerlo), sono pianificate e preventivate (anche se realizzate da individui), e sono finalizzate a produrre risultati che potrebbero essere liberamente trasferiti o scambiati in un mercato. Un'attività di R&S, deve soddisfare cinque criteri fondamentali (novità, creatività, incertezza, sistematicità, trasferibilità e/o riproducibilità). La R&S può essere di tre tipi: ricerca di base, ricerca applicata e sviluppo sperimentale  

(OCSE, Frascati Manual 2015).

Ricerca applicata

Attività di indagine originale svolta per acquisire nuove conoscenze. È tuttavia indirizzata principalmente verso uno scopo o obiettivo specifico e pratico vista (OCSE, Frascati Manual 2015).

Ricerca di base

Attività sperimentali o teoriche svolte primariamente per acquisire nuove conoscenze sulle basi sottostanti dei fenomeni e dei fatti osservabili, senza alcuna particolare applicazione o alcun uso in vista

(OCSE, Frascati Manual 2015).

Robotica

a)  Settore delle scienze dell'ingegneria che ha per oggetto lo studio e la realizzazione dei robot, cioè strutture artificiali versatili e adattabili a diverse situazioni, capaci di riprodurre varie attività.

(Enciclopedia Treccani)

b)  Realizza la connessione intelligente tra percezione ed azione. Un robot è qualcosa che reagisce in modo intelligente a una situazione ambientale che rileva attraverso un sistema di sensori e questa sua reazione serve a raggiungere un determinato scopo.

(Brady, M., Robotics Science,1989).

Scambi interaziendali

Regime di scambi per permettere agli agricoltori di recarsi presso un’altra azienda agricola nell’UE, per apprendere di persona e in maniera pratica da un altro agricoltore, potenziare lo scambio di conoscenze e le buone pratiche. I programmi di scambi devono essere concentrati, in particolare, su pratiche e tecnologie di produzione agricola e forestale sostenibili, diversificazione agricola, partecipazione dell’azienda agricola alla filiera corta, sviluppo di nuove opportunità commerciali e nuove tecnologie e miglioramento della resilienza delle foreste

(Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Standing Committee of Agricultural Research - SCAR

ll Comitato permanente per la ricerca agricola (in inglese, SCAR - Standing Committee on Agricultural Research) è stato istituito nel 1974 dalla Commissione Europea con il compito di realizzare un coordinamento fra le programmazioni per la ricerca dei diversi Stati membri dell'UE. E' stato rilanciato nel 2005 ed è diventato un punto di riferimento per la ricerca relativa all’agricoltura, e più in generale alla bioeconomia, rafforzando il coordinamento delle politiche per la ricerca in questi settori nell’ambito dello Spazio Europeo della Ricerca, include 37 paesi tra Stati membri, paesi candidati e paesi associati. Ed è presieduto dalla Commissione Europea (DG Ricerca/DG AGRI).  Con lo specifico gruppo di lavoro SWG AKIS contribuisce al miglioramento del funzionamento dei sistemi di conoscenza e innovazione, ha costantemente accompagnato lo sviluppo delle politiche agricole europee.  

(Sito Web SCAR).

Social media

A differenza delle tecnologie di comunicazione tradizionali, i social media non rappresentano un canale di comunicazione, ma sono una piattaforma digitale su cui si verifica l'interazione sociale. In particolare, nelle imprese, le piattaforme basate sul Web consentono ai lavoratori di (1) comunicare messaggi con colleghi specifici o trasmettere messaggi a tutti i membri dell'organizzazione; (2) indicare esplicitamente o rivelare implicitamente determinati collaboratori come partner di comunicazione; (3) pubblicare, modificare e ordinare testo e file collegati a se stessi o ad altri; e (4) visualizzare i messaggi, le connessioni, il testo e i file comunicati, pubblicati, modificati e ordinati da chiunque altro nell'organizzazione in qualsiasi momento della loro scelta

(Leonardi, P., Huysman M., Steinfield, C., Enterprise Social Media: Definition, History, and Prospects for the Study of Social Technologies in Organizations, 2013).

Spesa pubblica

Qualsiasi contributo al finanziamento di operazioni proveniente dal bilancio di un’autorità pubblica nazionale, regionale o locale, dal bilancio dell’Unione messo a disposizione del FEAGA e del FEASR, dal bilancio di un organismo di diritto pubblico o dal bilancio di un’associazione di autorità pubbliche o di organismi di diritto pubblico

(Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Spin off

Nuova impresa creata per commercializzare le conoscenze e le capacità di un’unità di ricerca di un’università o di un’impresa

(MIUR, Programma Nazionale della Ricerca 2011-2013).

Start up

Impresa basata su prodotti innovativi o di nicchia con un alto rischio, ma anche un alto potenziale di guadagno in caso di successo, data tipicamente la limitata quantità di capitale e lavoro

(MIUR, Glossario Programma Nazionale della Ricerca 2010-2012).

Studio di fattibilità

La valutazione e l’analisi del potenziale di un progetto, finalizzate a sostenere il processo decisionale individuando in modo obiettivo e razionale i suoi punti di forza e di debolezza, le opportunità e i rischi, nonché a individuare le risorse necessarie per l’attuazione del progetto e, in ultima analisi, le sue prospettive di successo

(Commissione Europea, Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione 2014/C 198/01).

Sviluppo professionale

Processo di potenziamento delle capacità professionali dei partecipanti ad una attività formativa attraverso lo sviluppo di conoscenze e competenze e l'acquisizione di nuove abilità, che sono normalmente identificate in un'analisi dei bisogni formativi. Lo sviluppo professionale comprende tutti i tipi di apprendimento, dai corsi di formazione e seminari strutturati a opportunità di apprendimento informale.

(riadattamento da Glossario Erasmus+)

Sviluppo sperimentale

Attività sistematica in cui si attinge dalle conoscenze ottenute dalla ricerca e dall’esperienza pratica per produrre conoscenze aggiuntive, con lo scopo di creare nuovi prodotti o processi o di migliorare i prodotti e i processi già esistenti vista

(OCSE, Frascati Manual 2015).

Target finali

Valori prestabiliti, fissati dagli Stati membri nel quadro delle loro strategie di intervento di cui all’articolo 107, paragrafo 1, lettera b), da conseguire al termine del periodo del piano strategico della PAC in relazione agli indicatori di risultato.

(Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Target intermedi

Valori intermedi prestabiliti, fissati dagli Stati membri nel quadro delle loro strategie di intervento di cui all’articolo 107, paragrafo 1, lettera b), per uno specifico esercizio finanziario, da conseguire entro una determinata scadenza temporale del piano strategico della PAC al fine di garantire progressi tempestivi in relazione agli indicatori di risultato.

(Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Technology transfer

Individuazione, rilevazione e condivisione di conoscenze esplicite e tacite, ivi comprese capacità e competenze. Comprende attività commerciali e non commerciali, consulenze, concessione di licenze, creazione di spin off, mobilità dei ricercatori, pubblicazioni ecc. Anche se l'accento è posto sulle conoscenze scientifiche e tecnologiche esistono anche altre forme, come i processi aziendali supportati dalla tecnologia (technology-enabled) 

(Commissione Europea, COM (2007) 182 definitivo).

Tecnologie abilitanti

Dette anche tecnologie orizzontali o General Purpose Technologies (GPT), sono tecnologie per le quali i vantaggi legati alla loro diffusione si rendono pienamente evidenti in presenza di innovazioni organizzative e istituzionali complementari. Sono trasversali a progetti di ricerca e alle discipline scientifiche specialistiche. Le tecnologie abilitanti si diffondono più rapidamente dei cambiamenti organizzativi e istituzionali necessari a creare le opportunità di sviluppo di grandi innovazioni infrastrutturali

(MIUR, Glossario Programma Nazionale della Ricerca 2010-2012).

Aliquota di sostegno

L’aliquota della spesa pubblica per un intervento; nel caso di strumenti finanziari si riferisce all’equivalente sovvenzione lordo del sostegno come definito all’articolo 2, punto 20, del regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione(34).

(Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

martedì 9 gennaio 2024

Agenda 2030. Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS 22)

 

 
L’aggiornamento della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS 22) ha avuto come obiettivo primario quello di proporre un quadro strategico di riferimento per le attività di programmazione, monitoraggio e valutazione della sostenibilità delle politiche pubbliche, ai diversi livelli territoriali, a supporto dell’attuazione dell’Agenda 2030 e degli SDGs in Italia.

 A tal fine, attraverso un lungo processo di confronto istituzionale ai diversi livelli territoriali e con gli attori non statali, il quadro di riferimento del 2017 si è arricchito in termini di obiettivi, valori obiettivo (target) e indicatori. Per contribuire appieno alla restituzione del potenziale contributo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, la SNSvS22 contiene l’analisi delle relazioni di ciascuna missione del PNRR con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, definita attraverso tavolo interministeriale, oltre che l’identificazione di indicatori comuni PNRR/SNSvS individuati attraverso la collaborazione operativa tra MASE e Unità di Missione PNRR della Ragioneria Generale dello Stato. Sin dal 2020. 



Con il medesimo obiettivo applicato alle politiche di coesione, il MASE ha collaborato con il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per correlare la programmazione 2021/27 alla SNSvS. La matrice di correlazione che ne è derivata è stata condivisa con Regioni, Province autonome e Città metropolitane divenendo un quadro di riferimento per la definizione e valutazione dei documenti programmatici regionali e delle agende strategiche metropolitane presenti e futuri. La disponibilità di indicatori e strumenti di valutazione condivisi consente di semplificare e velocizzare enormemente i processi valutativi per la sostenibilità, ormai centrali a livello nazionale ed europeo, come testimoniato dall’esperienza di diverse regioni e dalla costruzione del Programma di Azione Nazionale per la Coerenza delle Politiche per lo Sviluppo Sostenibile (PAN PCSD), allegato e strumento principale di attuazione della SNSVS 2022. Il ruolo dei territori e degli attori non statali è centrale in questo percorso. La SNSvS22 riconosce dunque il lavoro condotto sin qui e lo rilancia, approvando anche un nuovo regolamento per il Forum Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, con l’obiettivo di rafforzare e rendere continua l’interazione tra istituzioni e attori non statali verso la sostenibilità delle politiche pubbliche.

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sabato 6 gennaio 2024

“Lu cucciddatu” di Anna Scovazzo

 
L'Amministrazione comunale, nel 2014 guidata dal Sindaco Nicola Catania, oggi Deputato all’ARS, ha adottato il   percorso “Borgo Genius Loci De.Co.” della Libera Università Rurale –  con apposita delibera della Giunta municipale   –  che mette al centro il territorio e le specificità che lo contraddistinguono. 

Un azione senza dubbio lungimirante, destinata a essere consegnata alla storia di questa terra.

“Lu cucciddatu” è il titolo della pubblicazione a cura di Anna Scovazzo dedicata a uno dei prodotti identitari di Partanna. 

         
La presentazione del libro si è svolta a  Partanna, in provincia di Trapani,   negli spazi dell’ex Monastero delle Benedettine con una platea tanto copiosa quanto attenta.
L’Autrice, profonda conoscitrice dei luoghi, degli usi e dei costumi del lembo del Belice in cui Partanna sorge, è stata insignita del   prezioso riconoscimento di “Custode dell’Identità Territoriale”, proprio in occasione dell’iniziativa. 
A conferire il titolo sarà Nino Sutera – che ha firmato anche la prefazione dell’opera  – coordinatore nazionale Borghi Genius Loci De.Co. e animatore della Libera Università Rurale dei Saperi & dei Sapori.  

 


L’ ESEMPIO VIRTUOSO DI PARTANNA 

“Mantenere vivo il fuoco che brucia vispo nei solchi lasciati dalle vite di chi abita questa terra, e alimentarlo con storie evocative ed emozioni travolgenti”.
Con queste parole, Gustav Mahler, compositore e direttore d’orchestra austriaco del periodo tardo-romantico, definiva il concetto di tradizione.
“Tradizione – sosteneva – non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco, e omaggiarla non è chinare il capo al passato o lasciare alle ceneri del ricordo il compito di portare fino a noi le immagini di un tempo ormai andato”.
“Una visione precisa –  specifica  Nino Sutera – che ben si adatta all’azione del Borgo Genius Loci De.Co.”. 
Nel caso specifico di Partanna, il tutto è avvenuto a seguito dell’adozione, da parte dell’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Nicola Catania, oggi Deputato all’ARS,  del percorso “Borgo Genius Loci De.Co.” della Libera Università Rurale –  con apposita delibera della Giunta municipale nel 2014 –  che mette al centro il territorio e le specificità che lo contraddistinguono. 

Un azione senza dubbio lungimirante, destinata a essere consegnata alla storia di questa terra.

 

VALORI IDENTITARI, TURISMO E SENSO DI APPARTENENZA AL TERRITORIO 

 Il riconoscimento, dunque, è destinato non solo a chi promuove la tradizione dei territori in chiave identitaria, ma anche ai soggetti che mettono in atto un’efficace comunicazione del patrimonio enogastronomico autoctono.
Si tratta di un’azione prioritaria, che consente alle varie realtà territoriali di acquisire maggiore incisività sotto il profilo turistico ma anche nei confronti dei visitatori e dei viaggiatori.
Proprio questi ultimi, infatti, ritrovano nel cibo un insieme di valori,  spesso di carattere identitario. 
Come spiega lo stesso Nino Sutera, non a caso al francese “terroir” si preferisce il latino “Genius Loci” e non si tratta soltanto di una precisazione terminologica o di carattere linguistico. 
“La seconda espressione – sottolinea il coordinatore nazionale Borghi Genius Loci De.Co. – indica un equilibrio di forze ed energie che connota un luogo ben definito e una memoria irripetibile”. 
Elementi che si esprimono attraverso il legame affettivo verso un ricordo o un luogo che rimanda all’infanzia
Ma anche per un dolce o un piatto che sanno di “folklore” e si collegano a una precisa dimensione etno-antropologica.
“L’effetto Genius Loci – precisa Nino Sutera – attiene dunque alla capacità, propria di un territorio, di produrre grazie all’abilità dell’uomo che ne riconosce le specificità, l’unicità e la singolarità”.
In sintesi, il valore.

“NARRARE” L’ANIMA DEI LUOGHI: IL COMPITO DEI CUSTODI DELL’ IDENTITÀ TERRITORIALE 

Appare chiaro, dunque, che in una simile ottica le prelibatezze gastronomiche non siano soltanto un piacere per il palato ma pure un’occasione per esaltare gli elementi storici e culturali dell’area di provenienza. 
“Tuttavia – avverte Nino Sutera – il processo deve essere inteso anche e soprattutto come narrazione di un frammento di civiltà“.
Ovvero, quel Genius Loci che Luigi Veronelli,  giornalista e ideologo delle De.Co., definiva quale intimo e imprescindibile legame tra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva. 
Ecco che in tal senso il ruolo di ciascun “Custode dell’Identità Territoriale” assume una valenza focale nel percorso di valorizzazione dei simboli della terra, in connessione profonda con le bellezze ambientali e le tradizioni popolari. 
Le parole d’ordine, per quanto concerne il territorio, sono comunicazione e promozione
 “Il Genius Loci – osserva Nino Sutera – è insieme territorio della memoria e patrimonio collettivo, il valore più profondo della cultura mediterranea ed europea”.
“L’unico anticorpo che abbiamo – conclude – rispetto alla cultura dell’indefinitezza globale”.

  







Le classificazioni degli alimenti in base al livello di processazione

   Negli ultimi anni si è andata sempre più affermando, diventando popolare, una terminologia che classifica   gli alimenti in base al grado (livello) di processazione con conseguente associazione fra l’alimento processato/ultra-processato e il concetto di cibo non salutare.



 La terminologia è scaturita dalla prima classificazione NOVA, codificata nel 2009 dal prof. Monteiro, che vede gli alimenti suddivisi in 4 cluster, in funzione del grado di lavorazione, partendo da alimenti non o minimamente processati (alimenti sottoposti a lavorazioni fisiche, taglio, essiccatura, ecc.), primo gruppo, passando per gli ingredienti culinari processati (come olio e zucchero) secondo gruppo, per arrivare agli ultimi due gruppi che vengono definiti alimenti processati e ultra-processati (UPF) in funzione dell’entità e della tipologia di lavorazione industriale subita. Successivamente alla classificazione NOVA, sono state sviluppate ulteriori classificazioni (SIGA, FOOD COMPASS) che hanno preso in considerazione non solo il livello di processazione ma anche altri aspetti quali, il profilo nutrizionale, la tipologia degli ingredienti utilizzati e/o il contenuto di determinate sostanze/marcatori. L’assioma fra alimento processato/ultra-processato e danni/rischi per la salute non è supportato scientificamente dal momento che le suddette classificazioni sono affette da numerosi vizi/errori sostanziali: i) Non rispecchiano il grado/intensità del processo dal momento che prodotti che subiscono numerose e drastiche operazioni di processo (vedi olii raffinati/idrogenati) sono categorizzati come prodotti minimamente processati e al contrario prodotti ottenuti con processi delicati/mild (come estrusione/formatura/cottura) risultano inseriti fra i prodotti ultra-processati ii) Il processo appare un fattore marginale rispetto ad altri fattori considerati; in particolare nella categoria ultra-processati sono contemplati numerosi fattori estranei al processo (formulazioni, ingredienti, composizione, non nutrienti) con effettive ricadute sulla salute iii) Assenza di nesso di causalità fra grado di processazione dell’alimento e salute iv) Non considerano aspetti fondamentali quali porzione (quantità assunta) e frequenza di consumo e di conseguenza disattendono il concetto di dieta globale.

POSITION PAPER

venerdì 5 gennaio 2024

RAPPORTO TRA VINO E STILE DI VITA SANO

 

E'  un documento  che vede il contributo di ricercatori provenienti da diverse aree culturali e da diverse istituzioni. Affronta le caratteristiche storico culturali relative alla produzione e al consumo del vino, anche in relazione al modello mediterraneo, gli aspetti di ricerca in campo enologico nel promuovere una migliore qualità della produzione, la valutazione del rischio in ambito sanitario e le problematiche epidemiologiche e funzionali associate al consumo di bevande alcoliche, senza tralasciare alcuni degli effetti positivi delle molecole bioattive del vino, nonché le indicazioni che le linee guida nazionali e internazionali forniscono rispetto al consumo di vino e di bevande alcoliche. Le conclusioni intendono fornire alcune indicazioni per un consumo responsabile e in dosi moderate, individuando comportamenti particolarmente rischiosi e gruppi di popolazione da considerare con maggiore attenzione, ma anche la considerazione di come il consumo di vino “responsabile e a dosi moderate”, che è da sempre parte integrante del Modello Mediterraneo, sia più che accettabile se associato a un rischio minimo per la salute, in rapporto a una componente edonistica e in considerazione delle nostre tradizioni socio-culturali, storiche, economiche e ambientali.



Il consumo di cibo, bevande e altre sostanze da parte degli esseri umani ha una lunga storia. Affonda in quella dei nostri antenati antropomorfi bipedi, che si differenziarono milioni di anni fa nelle foreste dell’Africa orientale e meridionale e da cui emerse una primordiale forma di umanità. I primi Homo avevano caratteristiche ecologiche, biologiche e comportamentali nuove rispetto agli altri primati bipedi dell’epoca, essendosi adattati, in primo luogo, a una prevalente nicchia trofica da animale saprofago. Il seguito della storia, per oltre due milioni di anni, si sviluppa in contesti paleolitici e in un arco di tempo incommensurabile rispetto ai tempi storici; ne sono protagoniste piccole bande di cacciatori-raccoglitori che, fino a pochi millenni dal presente, hanno rappresentato l’unica modalità di interazione degli esseri umani con l’ambiente naturale. In questo scenario, la comparsa evolutiva di Homo sapiens rappresenta un vero e proprio “salto quantico”, non tanto per le esigenze nutrizionali e metaboliche che il nostro Bauplan bio-ecologico richiede e che sostanzialmente mantiene rispetto ad altre specie del genere Homo, quanto piuttosto per le facoltà cognitive che Homo sapiens mostra sul piano della trasmissione culturale e del pensiero razionale, immaginativo e simbolico, a loro volta riconducibili al nuovo assetto della scatola cranica e del voluminoso contenuto encefalico che tutt’oggi ci caratterizzano. 


POSITION PAPER

Reimpiego dei Residui di Allevamento delle Api

 La Giornata di Campagna del 5 dicembre 2023 si è rivelata un'importante tappa, con un focus particolare sull'Azione N6 dedicata al "Reimpiego dei Residui di Allevamento delle Api". Questo evento si è svolto offrendo un'opportunità unica per esplorare un processo innovativo volta alla creazione di sottoprodotti derivanti dalla lavorazione del miele, con particolare attenzione al miele da opercoli e da sceratrice.





Tra i partecipanti la dott.ssa Federica Bonello, Partner CREA, che ha condiviso le ultime ricerche nel campo apistico, fornendo una prospettiva scientifica sul reimpiego dei residui di allevamento delle api. Mario Cirrito, Capofila di Nettare di Sicilia S.A.S., è stato il portavoce dell'azienda, sottolineando l'importanza dell'iniziativa e presentando la visione di Nettare di Sicilia S.A.S. nella creazione di un modello sostenibile di produzione apistica.

Nicolò Cirrito, esperto nell'allevamento delle api, ha approfondito la gestione dei residui e le tecniche impiegate per ottenere sottoprodotti di alta qualità. L'evento è stato arricchito dall'intervento di Andrea Cirrito, che ha condiviso le sfide e i successi nel processo di reimpiego dei residui, evidenziando l'impegno dell'azienda nella riduzione degli sprechi e nell'ottimizzazione delle risorse.

Il programma dell'evento ha preso il via con una presentazione dettagliata dell'azione N6. La dott.ssa Federica Bonello ha introdotto gli interventi con una panoramica sulle recenti scoperte scientifiche nel campo apistico, sottolineando l'importanza del reimpiego dei residui per una gestione sostenibile delle api.

Mario Cirrito ha successivamente illustrato la missione e la visione dell'azienda, evidenziando l'approccio innovativo nel trattamento dei residui apistici. Nicolò Cirrito ha condiviso dettagli pratici sulle tecniche adottate per ottenere miele da opercoli e da sceratrice, mettendo in luce la qualità e l'efficienza del processo. Andrea Cirrito ha concluso con esperienze pratiche e sfide incontrate durante l'implementazione dell'azione N6, offrendo agli agricoltori e apicoltori presenti approcci pratici e strategie per adottare processi simili nelle loro attività.

La Giornata di Campagna del 5 dicembre 2023 presso l'Azienda Nettare di Sicilia S.A.S. si è rivelata un momento stimolante di apprendimento e condivisione di conoscenze. Il reimpiego dei residui di allevamento delle api si configura come una pratica promettente per ridurre gli sprechi e generare sottoprodotti di valore. L'evento mira a ispirare altri operatori del settore a esplorare soluzioni innovative, contribuendo così a promuovere la sostenibilità e l'efficienza nelle pratiche apistiche.

La visione di Nettare di Sicilia S.A.S. di creare un modello sostenibile potrebbe aprire la strada a nuove frontiere nel settore apistico, guidando la transizione verso pratiche più ecocompatibili e orientate al futuro. La collaborazione tra esperti scientifici e operatori del settore è essenziale per continuare a sviluppare strategie innovative e promuovere una gestione apistica responsabile, a beneficio delle api e dell'ambiente.

 

mercoledì 3 gennaio 2024

Sostenibilità e Benessere dell'Ape Mellifera Siciliana


L'Azienda Nettare di Sicilia S.A.S, situata a Contrada Cammarella, Caltavuturo (PA), è stata il palcoscenico di una significativa giornata di campagna dedicata all'azione N4 del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2014/2022. Questo evento ha raccolto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Federica Bonello del CREA_VE, Silvia Lazzara e Maria Carola Fiore del CREA-DC, i capofila di Nettare di Sicilia S.A.S: Mario Cirrito, Nicolò Cirrito, e Andrea Cirrito, oltre ad Ambra Di Rosa del partner Corfilcarni.


La focalizzazione della giornata è stata sull'introduzione di metodi di allevamento dell'ape mellifera caratterizzati da elevata valenza ecologica, agricola e di benessere animale. Questo approccio mira non solo a migliorare la produttività apistica, ma anche a promuovere la sostenibilità ambientale e il benessere delle api mellifere siciliane, preservando così un elemento essenziale per l'ecosistema agricolo. 

Le attività della giornata hanno compreso presentazioni dettagliate da parte dei capofila e dei partner, che hanno condiviso esperienze, ricerche e best practices nel campo dell'apicoltura sostenibile. In particolare, si è discusso dell'impatto positivo che l'adozione di nuove tecniche di allevamento può avere sull'ambiente circostante, sull'agricoltura e sul benessere delle api.

Tra le tematiche affrontate, l'attenzione è stata rivolta alle pratiche e alle tecnologie volte a migliorare il benessere dell'Apis mellifera siciliana. Si è discusso dell'importanza di fornire un ambiente favorevole, con particolare attenzione a fattori quali la qualità dell'alimentazione, la gestione degli alveari e il controllo delle malattie.

La giornata ha inoltre creato un'opportunità unica per la collaborazione tra i partecipanti, facilitando la formazione di reti e la condivisione di conoscenze. La diversità delle competenze presenti ha contribuito a una prospettiva olistica sull'apicoltura, incoraggiando la creazione di strategie integrate per affrontare le sfide attuali e future.

L'obiettivo finale di questa iniziativa è stato quello di promuovere la sostenibilità dell'apicoltura in Sicilia. Il miglioramento delle pratiche apistiche non solo influisce positivamente sulla produzione di miele, ma anche sulla conservazione di un ecosistema vitale. L'attenzione alla valenza ecologica e al benessere animale riflette l'impegno dell'industria apistica verso una gestione responsabile e orientata al futuro. Attraverso iniziative come questa, la Sicilia può diventare un faro di buone pratiche, ispirando altre regioni a perseguire modelli simili per un futuro sostenibile dell'apicoltura.

Nasce "Donnafugata Farmuseum", il museo del prodotto contadino al Castello di Donnafugata

 

Gianna Bozzali

             Dare la possibilità di scoprire elementi della storia passata della civiltà contadina, da cui tutti proveniamo, per guardare al futuro e all’evoluzione del presente. Si prefigge questo il “Donnafugata Farmuseum”, il museo del prodotto contadino allestito all’interno del Castello di Donnafugata, a Ragusa, nei locali recentemente ristrutturati tramite fondi del Psr. Si tratta di un museo-mercato: accanto agli oggetti che venivano utilizzati da contadini e massari durante la loro attività, dagli aratri alle tinozze per la lavorazione del latte, dalla “caurara” ai campanacci, dalla “mastredda” allo “stacciu” per la produzione del formaggio, c’è l’esposizione e la possibilità di vendita di prodotti dell’agroalimentare di qualità, dalle conserve alla pasta, dal miele al vino, all’olio. A realizzare l’allestimento, curato dal designer Luca Giunta e con la collaborazione dall’architetta Federica Schembri, è stata la società Squeti che gestirà la struttura ottenuta in comodato d’uso dopo aver vinto un bando pubblico promosso dal Comune di Ragusa. 


 

Gli obiettivi sono la diffusione della cultura e dei saperi contadini, abbracciando iniziative di promozione, collaborazioni con enti locali ed associazioni e un'offerta museale in continua evoluzione perché si arricchirà di altri elementi che i cittadini vorranno concedere per valutare l’eventuale esposizione. Gli oggetti in mostra sono infatti frutto di alcune donazioni effettuate in passato dai ragusani al Comune oppure sono stati concessi da collezioni private, come quelle di Angelo Licitra e Pina Neri. Ma già dopo l’inaugurazione altri cittadini hanno manifestato l’intenzione di voler contribuire implementando l’esposizione.

Il “Donnafugata Farmuseum” abbraccia una molteplicità di esperienze per coinvolgere un vasto pubblico. C’è infatti un’area destinata a convegni, incontri ed eventi, che potrà essere utilizzata anche da organizzazioni esterne. Spazio, inoltre, ai laboratori di cucina con un’area attrezzata che sarà dedicata alle produzioni locali, dalla focaccia alla pasta, dal pane ai dolci così anche da fornire su prenotazione, secondo uno specifico calendario, esperienze sensoriali ai turisti. Un altro elemento è l'area dedicata ai bambini, concepita non solo come luogo ludico ma anche come risorsa educativa per le scuole che saranno coinvolte anche per la colazione con i prodotti contadini, puntando alla buona alimentazione. 

Due collaborazioni particolarmente significative contribuiscono a valorizzare il “Donnafugata Farmuseum”. La prima riguarda l'associazione "Giovanni Virgadavola APS” nata di recente e dedicata al cantastorie vittoriese scomparso un anno fa. Il museo ospita un bellissimo carretto siciliano e due cartelloni interamente dipinti proprio dal cantastorie. La seconda importante collaborazione coinvolge Slow Food Ragusa, che attraverso una convenzione potrà fare rete nella realizzazione di convegni e laboratori del gusto.

Infine, il “Donnafugata Farmuseum” si configura come spazio espositivo, per mostre fotografiche e artistiche.

Gli orari della struttura sono in linea con quelli del castello, mentre maggiori informazioni si possono ottenere sui canali social e sul sito www.farmuseum.it

martedì 2 gennaio 2024

Lu Cucciddatu di Partanna

 

Anna Scovazzo, profonda conoscitrice dei luoghi sarà insignita del prestigioso riconoscimento di  Custode dell’Identità Territoriale.
E' stata  ispiratrice dell’avvio del percorso Borghi GeniusLoci De.Co. già nel 2014. 
Il riconoscimento verrà consegnato in occasione della sua presentazione della pubblicazione lu  Cucciddatu  con la prefazione di Nino Sutera  Coordinatore Nazionale Borghi GeniusLoci De.Co. in programma il prossimo 5 gennaio a Partanna


 







 
"Tradizione non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco. Omaggiare la tradizione non è chinare il capo al passato, non è lasciare alle ceneri del ricordo il compito di portare  fino a noi le immagini di un tempo ormai andato. 
Omaggiare la tradizione è ben altro: è mantenere vivo quel fuoco, che brucia vispo nei solchi  lasciati dalle vite di chi abita questa terra, e alimentarlo con storie evocative ed emozioni travolgenti.” 
Gustav Mahler

 

         

Nel corso dei secoli la Sicilia è stata dominata da diversi popoli  fra cui gli arabi che hanno lasciato una impronta particolare  nella preparazione di dolci utilizzando prodotti nuovi per la  cucina siciliana come lo zucchero raffinato, la cannella, il pistacchio, che mescolati con prodotti tipici locali come le mandorle, la ricotta, il miele e uva passa, hanno dato vita a a dolci incredibilmente buoni e che oggi sono ancora il simbolo delle feste familiari come i cannoli, le cassate ed i torroni. Nei paesi siciliani ed in particolare nella zona del Belìce, già da tempi remoti nel periodo natalizio che va dal primo Dicembre fino al Natale inizia un periodo di novene dedicate alla Madonna Immacolata ed alla santa Natività di Gesù. Giornate di preghiera quando la gente si riuniva nelle case per pregare e le donne, in segno di ospitalità, preparavano diverse pietanze ed in particolare dolci da offrire ai convenuti. Si preparava quello che era ed ancora oggi è il dolce Natalizio per eccellenza lu “cucciddatu”. Ma perché “cucciddatu”? L’origine di questa parola risale al latino “buccellatum” cioè pane da convertire in buccelli, cioè piccoli tozzi o bocconi.

Li cucciddati o cosi duci, sono dolci tipici che si preparano per il Natale ma in realtà la loro preparazione inizia sotto il caldo sole di Agosto quando le cicale cantano ed il vento marino arriva in collina aiutando la maturazione degli ingredienti che faranno nascere un capolavoro di gusto e bellezza.

In Agosto, infatti, giungono a maturazione i fichi che le nostre donne raccolgono dall’albero e pongono in cesti di vimini o di canne intrecciate perché il fiore-frutto si mantenga intatto. Fiore -frutto che verrà tagliato in due e posto ordinatamente in più file sulla “cannara”.  


L’effetto Genuis Loci è la capacità che deve avere un territorio  di produrre grazie al saper fare degli abitanti che possiedono il  gusto del territorio nel quale si riconoscono.

Come diceva il compianto Luigi Veronelli, definendo il “Genius Loci” esso è da intendere come “intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva”  pertanto il Genius Loci si visita nel territorio e si assapora nel  piatto.

Il cibo è infatti un intimo e profondo legame tra l’uomo ed il  territorio.

Il percorso Genius Loci, fortemente voluto dalla Signora Anna  Scovazzo funzionaria del Comune di Partanna facente parte dell’ufficio di Staff S.U.A.P, inizia a Partanna il 17/11/2014  con un convegno di presentazione del progetto svoltosi nelle  scuderie del Castello Grifeo,organizzato dal Gal Elimos e dal Comune di Partanna. Il percorso “Genius Loci-De.Co” elaborato dalla Libera Università Rurale Saperi & Sapori, mette al centro del territorio  con le sue tradizioni legate alla tipicità dei prodotti ed alla loro tracciabilità.

La De.Co serve a difendere e salvaguardare l’identità del territorio e certifica la provenienza del prodotto della terra dell’identità del territorio, delle usanze e tradizioni in cui il Partannese si riconosce e fanno si che egli stesso sia parte integrante  del territorio stesso con i suoi modi di fare e di agire che lo assemblano alla sua terra e di cui egli sarà sempre testimone in  qualunque spazio e tempo si trovi.

Quante volte infatti ,ovunque ti trovi nel mondo , il profumo di  un cibo nell’aria ti porta indietro a “casa tua “ e mille ricorditi  affollano la mente di te ,di tua madre, del tuo paese, di come il  cibo veniva preparato, con quanto amore ed attenzione veniva  posto sulla tavola affinché fosse non solo nutrimento per il corpo ma anche per l’anima.

Fra questi ricordi, profumi,s tati d’animo, appartenenza, forse il più forte è quello che ci lega al Natale.

In un periodo imprecisato che va dal 1 al 24 Dicembre nelle

case dei Partannesi si compie un rito arcaico le cui tradizioni si perdono nella notte dei tempi. La preparazione dei cucciddati  o cosi duci.

L’auspicio, la vera sfida, è riuscire a realizzare una rete di Boghi GeniusLoci De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia,  che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel”territorio.

Obiettivo non secondario è costruire spirito di squadra per la tutela dell’identità dei luoghi e il recupero dell’unicità territoriale come opportunità.

La Rete dei Borghi GeniusLoci De.Co. è un iniziativa rivolta  ai Comuni che hanno adottato il percorso per la De.Co. (Denominazione Comunale) o che hanno i requisiti per farlo.                    

Partners privilegiati della Rete  sono:  Associazioni che, a vario titolo, si occupano di enogastronomia e di sviluppo locale,    chef,   giornalisti, sommelier,    pro-loco, intenditori ed appassionati. Tutti candidati ideali a divenire  Custodi dell’Identità Territoriale, come appunto Anna Scovazzo, profonda conoscitrice, custode dell’identità locale e ispiratrice dell’avvio del percorso Borghi GeniusLoci De.Co. già nel 2014, che ha trovato riscontro nella Delibera di Giunta municipale del 22/10/2014 n° 203.



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