D.ssa Agronomo Maria Scollo
Dr. Agronomo Giorgio Gurrieri
Proseguono le attività realizzate dal
GO denominato “CARRUBO” (acronimo IN-SYDE-CAR) nell’ambito del progetto
denominato “SISTEMI INNOVATIVI PER LO SVILUPPO DELLA FILIERA DEL “CARRUBO”,
finanziato ai sensi della sottomisura 16.1 del PSR Sicilia 2014/2020 – bando
2020.
Sono 14 i
partner che hanno aderito al progetto finalizzato a valorizzare la
coltivazione del carrubo, agendo su tutte le fasi della filiera: dal campo,
alla trasformazione del prodotto, al reimpiego di scarti e residui. Capofila
del progetto è l’azienda di trasformazione “S.C.F. Srl” e ad essa si sono unite
le aziende agricole “Scrofani Adele”, “Fratantonio Enzo”, “Fratantonio
Giorgio”, “Fratantonio Salvatore”, “Maltese Giovanni”, “Az. Agr. Licitra
Manuele e Giancarlo S.S.”, “Cicero Santalena Santo”, “Tenuta Chiaramonte Società
Agricola Srl”, “Iacono Nunziatina”, nonché il “Consorzio Az. Agricole
Fratantonio”. Aderiscono, inoltre, al partenariato il “CREA” quale responsabile
scientifico del progetto e detentore delle innovazioni proposte, la “Pro.se.a. Srl”,
società di consulenza che svolge la funzione di Innovation broker e “SIALAB Srl”,
laboratorio di analisi.
Il progetto
prevede interventi in grado di apportare innovazioni in una filiera dalle molteplici
potenzialità, oggi poco sfruttate, attraverso:
-
la messa a
punto di adeguati piani coltivazione per migliorare le rese e la produttività;
-
il
miglioramento delle tecniche di trasformazione dei frutti per ottenere una
farina rispondente alle richieste dell’industria alimentare;
-
l’individuazione
di adeguate forme di utilizzo della farina nella preparazione di alimenti.
Gli obiettivi sono quelli di ridestare interesse per
il carrubo ed i suoi prodotti, auspicando che il miglioramento della qualità
delle farine e il loro utilizzo nella produzione di alimenti, soprattutto gluten
free, determini una maggiore richiesta di carrube e la creazione di un indotto
virtuoso per il territorio.
I vantaggi interessano:
-
gli
agricoltori, per effetto di un incremento della redditività della coltura;
-
i
trasformatori, poiché aumenteranno e miglioreranno i loro processi produttivi;
-
le imprese
agroalimentari che avranno la possibilità di diversificare la gamma dei loro
prodotti;
-
i consumatori
finali che potranno disporre di alimenti ad alto valore nutritivo, nutraceutico
e gluten free;
-
il territorio e
l’ambiente perché questa pianta permette di valorizzare le aree marginali
mediterranee, contrastando i crescenti rischi di desertificazione.
In occasione del convegno del 23 giugno 2023, tenutosi a Ragusa nella
location di “Villa Criscione”, sono stati divulgati i primi interessanti
risultati ottenuti.
In questa sede alcuni dei partner coinvolti hanno illustrato
le innovazioni introdotte e sono stati esposti i risultati preliminari delle
prove effettuate.
Ad oggi sono stati messi a punto i protocolli
agronomici che prevedono un impiego più razionale delle tecniche di coltivazione
e sono stati installati sistemi di rilevamento dei dati climatici e di umidità
(SSD).
Inoltre, sono stati effettuati campionamenti presso le
aziende partner finalizzati a tracciare, individuare e definire le cultivar del
territorio attraverso l’applicazione di un sistema di caratterizzazione su base
molecolare (barcoding). Ogni campione prelevato è stato inizialmente codificato
univocamente con le relative coordinate geografiche, successivamente sono stati
sottoposti a una accurata caratterizzazione integrata, morfologica e genetica,
allo scopo di determinare le diverse varietà di carrubo presenti nel territorio.
I dati rilevati, tutt’ora in corso
di elaborazione, hanno dimostrato un’alta similarità genetica sulla base di
otto profili molecolari di accessioni prelevati nel ragusano.
Al fine di valorizzare i residui di potatura dei
carrubi, presso il partner “Consorzio Az. Agricole Fratantonio”, è stata
collocata una pellettatrice e un biotrituratore per la produzione di pellet dai
residui di potatura, trasformando quello che costituisce un costo per le
aziende in una risorsa.
Presso lo stabilimento del capofila SCF srl sono in
corso di realizzazione delle prove di trasformazione finalizzate
all’ottenimento di farine di carrube secondo i protocolli messi a punto dal tecnologo
alimentare Dott. Luigi Gurrieri e sono state effettuate delle prove di utilizzo delle farine in prodotti
alimentari. Ad oggi le prove hanno riguardato la realizzazione di creme dolci
spalmabili, confetture a base di carrube, granite di carrube, ecc.. Pur
trattandosi ancora di risultati provvisori, si rivelano molto interessanti sia
dal punto di vista organolettico che nutrizionale, ed andranno ulteriormente
consolidati con le altre prove che saranno condotte nei prossimi mesi.
Per conoscere i dettagli del progetto e seguire i futuri sviluppi è
possibile seguire il sito web https://gocarrubo.com/.