venerdì 28 febbraio 2014

Identità, Tradizione e Innovazione

Gli Chef uniranno il loro sapere e la passione per il territorio nel pieno rispetto della tradizione: attraverso un abile utilizzo dei prodotti di terra e di mare ed i loro derivati, riusciranno a trasmettere nei loro piatti identità, tradizione ed innovazione, rispettando le tipicità territoriali.

Lavoro a quattro mani, con Angelo Franzò e la chef, padron della cucina della location, Cristina Morrione.
Un connubio di sensazioni, che saranno abilmente esaltate dai vini della nostra bella Sicilia: l'intervento di Luigi Salvo Sommelier AIS- Giornalista, guiderà i palati in un percorso sensoriale caratterizzato da un impareggiabile escalation di sapori.
Ore 20:30 i saluti del Sindaco di Castelvetrano- Selinunte, Avv. Felice Errante
L'apertura della cena, affidata al Dott. Nino Sutera, Direttore della LURSS. Onlus, introdurrà sul tema "I colori del gusto".
Introduzione del menù: Chef Angelo Franzò e presentazione degli sponsor della serata
Interverrà Serafina Di Rosa che relazionerà, sul pane Russello


per info e prenotazione Chef Angelo Franzò 3209005435

La Pasta da grano duro di Corleone


lunedì 24 febbraio 2014

Sciacca, consegnati i riconoscimenti "Custode dell'identità territoriale"

Nella splendida cornice dell'ex Chiesa Santa Margherita a Sciacca si è svolto l’ evento "Un tuffo nel passato" inserito nel contesto della Kermesse del Carnevale a sostegno della LILT














Giovanni Montemaggiore (Federazione Italiana Cuochi) e Nino Sutera, dopo i saluti di Valentina Puleo,    hanno trattato il tema dei “Sapori Antichi” I lavori sono stati Moderati di Giacomo Glaviano.  Durante la serata attribuiti i riconoscimenti   “Custode dell’Identità Territoriale” Valentina Puleo, Giacomo Glaviano,  Michele  Termine e Francesco Cassar
   
L’obiettivo, riuscire a realizzare una rete dei Città De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare i prodotti nelle loro zone di produzione, secondo la filosofia consolidata, afferma Nino Sutera Direttore della Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus. 
«Chiedere alla terra di darci l'acqua e il pane, l'olio d'oliva e il vino, quant'altro è necessario per una vita serena, è l'unica via per riprendere a vivere» affermava Luigi Veronelli, uno dei più importanti giornalisti di enogastronomia.
Veronelli,ha aperto una strada, inventato un genere, vissuto e tracciato la  via per l'affermazione della qualità. Ha lottato contro i poteri forti a difesa dei piccoli produttori.
Il format GeniusLoci De.Co. ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus di Menfi e Sambuca di Sicilia è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” presentato in uno dei 16 Session Postere del Forum Pa 2013 di Roma. Non meno importante, il Gal Isc Madonie ha adottato il percorso il primo in Italia, che coinvolge un’area vasta di 33 Comuni.  Poi tante iniziativa divulgative sparse per la Sicilia, traguardate a Expo 2015, la costituzione della FederDe.Co. di Montecchio Maggiore a Vicenza e dal riconoscimento del Premio Veronelli 2013 al Comune di Agira per le cassatelle, uno dei comuni che ha adottato il percorso GeniusLoci De.Co.


sabato 22 febbraio 2014

Sciacca- GeniusLoci De.Co. consegna dei riconoscimenti “Custode dell’Identità territoriale” nell’ambito dell’iniziativa Un tuffo nel passato

L’ evento inserito nel contesto della Kermesse del Carnevale a sostegno della LILT, la lega italiana per la lotta contro i tumori; la mostra rimarrà aperta sino al 4 marzo e si articolerà in diversi incontri dove si parlerà di “Antichi Sapori”, quindi di arte culinaria, di tradizioni millenarie come il corallo, la ceramica e la cartapesta.

Gli appuntamenti, sempre alle ore 17,30 nella ex Chiesa di Santa Margherita sono in calendario il 24, 25 e 28 febbraio, nonchè il 4 marzo
Lunedì 24 febbraio ore 17.30  Giovanni Montemaggiore (Federazione Italiana Cuochi) e Nino Sutera   tratteranno il tema dei “Sapori Antichi”  durante la serata verranno consegnati i riconoscimenti   “Custode dell’Identità Territoriale”
  L’ obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali, e alle unicità identitarie. In questo percorso, chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, candidati ideali a divenire “Custodi dell’identità territoriale” afferma Nino Sutera Direttore della Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus.  Valorizzare le specificità di una comunità  in un'ottica di sviluppo locale, vuol dire scoprire come poter integrare gli elementi dell'identità nei prodotti del territorio. 
GeniusLoci De.Co.(denominazione Comunale) è un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito” percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili i momenti: uno spazio, un edificio, un monumento. Non solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci stupiscono ed emozionano.  Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco l’obiettivo non secondario  è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche della città
Il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci de.co.    elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus, inserito tra gli esempi virtuosi del - Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e  presentato al Poster Session del Forum Pa 2013 che si è svolto presso il Palazzo dei congressi  di Roma. L’iniziativa è stata inserita anche  tra le buone prassi della reterurale del Mipaf.

domenica 16 febbraio 2014

Cammini e trazzere di Sicilia: dieci itinerari esperienziali su natura fede e cibo

Presentazione del programma 2014: “ Cammini e trazzere di Sicilia: dieci itinerari esperienziali su natura fede e cibo” Incontro con Aurelio Angelini, Docente UNIPA e Direttore Generale della Fondazione Unesco- Sicilia, Nino Sutera Direttore della Libera Università Rurale e componete del tavolo nazionale degli amici delle De.Co.,Nicolò Cisarò storico enogastronomico, Marcello Messeri GAL Terre Normanne, imprenditori del territorio, conducono Marianna La Barbera giornalista e Giovanna Gebbia responsabile marketing Itimed, moderano Arch. Antonella Italia e Federico Pensovecchio Ass. Itimed. Seguirà degustazione di prodotti tipici- durante l’incontro verrà presentato il libro “ La Trasparenza del miraggio” di Laura Lo Mascolo edizioni Qanat saranno presenti l’autore e l’editore. 

L’Associazione Culturale Itinerari del Mediterraneo (Itimed), per l’anno 2014 ed in preparazione dell’Expo 2015, grazie al successo dell’edizione 2013, ripropone il ciclo di incontri denominato “Decalogos Tour” per discutere, approfondire e sviluppare insieme possibili itinerari integrati con le risorse reali del territorio attraverso la riattivazione di connessioni territoriali ed antropologiche indispensabili per generare benessere sociale e nuove economie innovative, anche quest’anno in collaborazione con Spazio Cultura, Associazione Amici dei cammini francigeni di Sicilia, APA Accademia Psicologia Applicata, Associazione BIC, la Cooperativa Terradamare, I.Di.Med, Gal Madonie, Gal Terre Normanne, Comune di Petralia Soprana, Comune di Prizzi, Comune di Castronovo, Comune di Vicari, Comune di Monreale, Comune di Palermo.
Gli incontri si svolgeranno in varie sedi: Spazio Cultura-Libreria Macaione e Hotel Quinto Canto su Palermo e altre sedi territoriali, con cadenza mensile.
Il filo conduttore, che lega i diversi incontri è quello dello stretto rapporto fra la viabilità storica, le tradizioni rurali e religiose, la mobilità lenta e sostenibile ed il cibo, fattori che fortemente hanno segnato il paesaggio naturale ed ancora di più oggi determinano il territorio delle “relazioni umane” 
Itimed propone di vivere l’approccio al territorio attraverso il recupero di un “cammino lento”, utile non solo a fornire una lettura storica dei luoghi ma capace di trascinare e coinvolgere il visitatore/viaggiatore in una forma di mobilità che diventa occasione di ri-scoperta non soltanto dello spazio esterno ma anche della propria interiorità.
L’intero ciclo di incontri dovrebbe fornire una mappa ideale e concreta delle potenzialità del territorio regionale e delle possibili strategie da attuare per la valorizzazione territoriale e lo sviluppo economico.

venerdì 31 gennaio 2014

Ambrosia, attribuiti i riconoscimenti Custode dell’identità Territoriale GeniusLoci De.Co.


  Ambrosia l’evento, che si è tenuto presso il Baglio Trinità, ha raccolto le più grandi eccellenze della cucina siciliana e non solo . L’obiettivo dello Chef Angelo Franzò è stato dunque centrato in pieno, in una giornata domenicale dedicata esclusivamente al cibo sono stati rinnovati i propositi per una maggiore collaborazione ed esaltazione dei nostri prodotti regionali, ancora fin troppo nascosti.
 La (De.Co.)  Denominazione Comunale, afferma Nino Sutera Direttore della Lurss.Onlus,  rappresenta un’opportunità per salvaguardare l'identità di un territorio legato a una produzione specifica, con pochi e semplici parametri, il luogo di “nascita” e di “crescita” di un prodotto, che ha un forte ed efficace valore identitario per una Comunità.      
  Le De.Co. (Denominazioni Comunali) nascono da una idea semplice e geniale del  grande Luigi Veronelli, che così le spiegava: “attraverso la De.Co il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità",    rappresentando un concreto strumento di marketing territoriale, ma soprattutto un’importante opportunità per il recupero e la  valorizzazione delle identità e le unicità locali.
 Il format GeniusLoci De.Co recentemente è stato inserito tra gli esempi virtuosi del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio - Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori. Un Percorso di programmazione partecipata che prevede un modello di De.Co. che valorizzi il prodotto identitario del territorio,(un sapere, un luogo, una prelibatezza, ect.ect) 
  L’auspicio che poi rappresenta la vera sfida, riuscire a realizzare una rete dei comuni De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare e/o apprezzare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere l’offerta integrata “del” e “nel” territorio, piuttosto che mettere su strada le merci”.
Nel legame tra l’alimentazione e l’identità, il cibo costituisce un’importante cartina al tornasole dei valori, delle tradizioni, dei riti
Il format elaborato della Lurss.Onlus è composto da 10-12 steps tra i quali “Ambasciatore dell’identità territoriale” e “Custodi dell’identità territoriale” i quali sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari. Il nostro obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali.

In questo percorso, chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, candidati ideali a divenire Custodi dell’Identità Territoriale  


































martedì 14 gennaio 2014

Torna “Ambrosia” domenica 26 gennaio

Manifestazione Regionale per la promozione e valorizzazione dell'enogastronomia Siciliana
IL 26 GENNAIO CASTELVETRANO ACCOGLIERÀ GLI CHEF E PASTRY CHEF PROVENIENTI DA TUTTA LA SICILIA
È ormai alle porte la “Ambrosia”  II* Manifestazione Regionale per la promozione e valorizzazione dei prodotti enogastronomici del territorio Siciliano. La manifestazione è organizzata dallo Chef Angelo Franzò, collaborato dalla Dott. ssa Giovanna Gebbia e il Dott. Nino Sutera  
Domenica 26 gennaio 2014, presso il Baglio Trinità accoglierà gli chef e pastry chef provenienti da tutta la Sicilia.

Le diverse associazioni di categoria che saranno presenti all'iniziativa saranno: Arte Cucina Enna (EN) con il presidente, Giovanni Bilello; Ristoworld con il presidente, Andrea Finocchiaro (CT); Ambrosia con il presidente, Angelo Franzò (TP); Accademia Della Cucina Siciliana (PA), con il vice presidente Salvo Balsano.

I nomi dei relatori:
Avv. Felice Errante Sindaco di Castelvetrano Chef Angelo Franzò organizzatore
Dott. Nino Sutera Direttore Lurss Onlus Dott.ssa  Francesca Cerami    Segretario Generale Istituto  IDi.Med. Dott.ssa Antonella Italia Presidente di ITIMED Itinerari Turistici Integrati Relazionali sul Mediterraneo Dott.ssa Roberta Urso Responsabile Pubbliche Relazioni e Comunicazione.  Luigi Salvo Sommelier AIS – Giornalista Giovanni Fichera docente enogastronomo Avv. Patrick Cirrincione sviluppo e marketing territoriale Dott. Francesco Pecoraro  Filippo Drago ultimo mugnaio Maestro Giovanni Lorenzo Montemaggiore Segretario  Regionale A. Escoffier. Luigi Salvo Sommelier AIS – Giornalista
Chef Matteo Giurlanda Presidente Associazione Cuochi Trapanesi.  Chef Paolo Austero Vice Presidente Associazione Cuochi Trapanesi.  Dott. Nicolò Cesarò enogastronomo.
Giovanni Fichera docente enogastronomo Giovanni Billello  Presidente Arte Cucina Enna.
Pietro Guarnera presidente accademia pasticceri siciliani Amps  Andrea Finocchiaro Presidente RISTOWORD
Modera i lavori la Dott.ssa Antonella Giovinco Giornalista


Le iscrizioni sono aperte per la cena di gala.
Per tutte le informazioni potrete fare riferimento allo chef Angelo Franzò.
E-mail: angelofra2011@libero.it
Telefono: 3209005435 – 3318579231



giovedì 9 gennaio 2014

Il mondo salvato dai ….contadini


di Giuseppe Bivona

                                                                  Da qualche mese è in libreria  un appassionante saggio di Silvia Perez-Vitoria “Il ritorno dei contadini” pubblicato dalla battagliera casa editrice Jaca Book .
Ma come? Ci siamo chiesti stupiti ! Non erano stati sradicati ed espulsi dalle campagne , imbarcati sui bastimenti, negli anni a cavallo tra l’ottocento e il novecento, verso le Americhe, alimentando un flusso migratorio di proporzioni bibliche?
Non ne avevano sterminato abbastanza i bolscevichi  durante e dopo la rivoluzione russa perché controrivoluzionari?.
E le campagne cambogiane non furono trasformate in un vero e proprio “inferno” in cui gettare milioni di” borghesi” da epurare e massacrare, restii ai programmi di rieducazione imposti dalla brillante follia “intellettuale” di Pol Pot ?.

Comunque sia, accomunate dall’ onda lunga della “modernità”, sia  la rivoluzione industriale che le ideologie rivoluzionarie, in nome del sol dell’avvenir, sovvertirono e cancellarono tutto ciò che si legava alla vecchia e vituperata civiltà contadina :dalla famiglia , all’idea di lavoro ,dal risparmio alla gerarchia dei valori ecc Il contadino era l’incarnazione del vecchio , una figura sociale retriva ,restia al cambiamento ,insomma un ostacolo da eliminare  senza indugio , se si voleva costruire l’”uomo nuovo”!
Stranamente ,negli anni del dopoguerra il mondo contadino subì un’eutanasia, apparentemente indolore e volontaria, assunse sempre più i connotati di un suicidio collettivo , una diffusa volontà di annientarsi ,scomparire . Come un fiume alla deriva, abbandonarono in massa le campagne , attratti  dal luccichio ingannevole delle città! Non volevano essere più tali! Rinnegarono se stessi, per essere altro da se! Abbracciarono la” modernità” con l’entusiasmo tipico del neofita della prima ora . Per quanto più gli costava allontanarono i propri figli dalla terra , recisero i valori ad essa legata,ne cancellarono la memoria.
Ancora esterrefatti ci chiediamo: ma come sia stato possibile consumare un si tragico misfatto nel più completo e totale silenzio?
In verità , alcuni intellettuali  (ricordate la polemica sulla scomparsa delle lucciole di Pier paolo Pasolini?) ,percepirono la tragicità dell’evento , avvertirono le nefaste  conseguenze , luttuose e irreparabili ,che la fine del mondo contadino trascinava con se.
Per il resto , il vasto fronte ideologico –culturale , condivise la diffidenza e il disprezzo per il mondo contadino , anzi coloro che si sono proclamati portavoce degli interessi delle popolazioni rurali, hanno contribuito ad  accelerarne la scomparsa!
Tra questa folta schiera oltre a politici e sindacalisti, annoveriamo i tecnici ,ricercatori e agronomi. Veri e propri “cavalli di Troia”, portatori di un sapere omologato,di conoscenze appiccicaticce, forte di soli pochi anni di esperienza ,ma baldanzosi pei primi risultati  prontamente “spendibili”.Così ,hanno avuto ragione di una secolare e “sedimentata” esperienza che, in loco, era stata accumulata e tesaurizzata da intere generazioni ,un sapere non separato dal “fare”, ma mediato, riprodotto , trasformato e articolato dalla comunità.
La distanza tra saperi tradizionali e saperi cosi detti scientifici è abissale! Si confrontano e si scontrano due diversi modi di rapportarsi alla “natura”. Per la cultura contadina la natura(ne benigna ,ne maligna ma  solo crudelmente innocente ) si inserisce in una visione del mondo nel quale l’uomo è parte integrante della stessa  con cui interloquisce nel rispetto delle entità biotiche e abiotiche . Per la ricerca agronomica l’uomo può separarsi dalla natura grazie alla tecnologia e potenzialmente e parzialmente dominarla . Queste conoscenze tendono ad avere un carattere generalizzabile , estensibile a luoghi e ad ambienti diversi e distanti tra di loro . Insomma il sapere non è più una prerogativa di una comunità e di una realtà locale : e quello che potremmo definire un sapere “hors sol”!. Ma non è stata questa forse la fonte dei frequenti fallimenti degli agronomi  ogni qual volta tentavano di trasferire in ambienti diversi le stesse tecniche  ? Oppure  nel voler applicare modelli colturali”standardizzati”  rivelandosi nel medio e lungo periodo, inadatti agli ambienti presi in considerazione?
Abbiamo maturato in questi ultimi anni una consapevolezza che ci consente oggi di denunciare  come la ricerca agraria , da originario strumento di conoscenza e acuta osservazione in “loco”degli eventi, sia diventata sempre più “apparato” elefantiaco e burocratico   impegnata  ad autosostenersi e autoriprodursi ,immersi nella retorica della  nell’autoreferenzialità. Abbiamo i  santuari sacri del sapere, la cui custodia è affidata ai  nuovi sacerdoti ,i soli veri leggittimi depositari della verità!. Questsa ricerca intesse sempre più stretti vincoli d’interesse culturali con le industrie agro-alimentari ,con le quali ha quasi sempre una visione “convergente” (vedi ogm) ma che inevitabilmente contribuiscono, attivamente ,al deterioramento dei sistemi agrari.
 Per anni il paragone tra agricoltura industriale e tradizionale e stata istituita in base a criteri puramente economici : scarti di produttività ,redditività del lavoro  efficienza ecc. Tutto il” resto” cioè l’ambiente , la qualità della vita ,la cultura ,il benessere ( da non confondere con il bene avere), non viene mai preso in considerazione .Sono rari gli studi che permettono di considerare i sistemi agricoli nelle loro totalità: la dove si è tentato un approccio che tiene conto dell’insieme delle risorse vie fuori che l’agricoltura tradizionale è più produttiva di quella industriale.
Ma “Il ritorno dei contadini”non è un idea-progetto antistorico? Come si possono spostare indietro le lancette del orologio della storia? Come dovranno essere i contadini di domani?
Anche se volessimo  un ritorno,  siamo seri ,sarebbe impossibile ,ne sarebbe possibile  un suo “restauro” ne la sua “conservazione”.
Tuttavia possiamo e dobbiamo ricucire un lacerato (e spesso spezzato) rapporto con la terra ,e col suo retroterra culturale cioè con la natura ,con il ciclo della vita(e della morte)
Dobbiamo ripristinare la “diversità” di cui il mondo rurale ne è la più significativa espressione per la semplice ragione che  oggi, rimane depositaria di una grandissima varietà di ecosistemi e organizzazioni sociali  di saperi e sapori ,quella che viene definita cultura materiale. 
L’ autrice ,Silvia Perez-Vitoria è perentoria! Conclude l’ultimo capitolo del suo libro con un titolo significativo: Il XXI° secolo sarà contadino…. o non sarà

giovedì 2 gennaio 2014

Castelvetrano, Manifestazione di enogastronomia

Entrano nel vivo a Castelvetrano i preparativi per la II^ Manifestazione   per la promozione e valorizzazione dei prodotti enogastronomici del territorio Siciliano in programma   il 26 Gennaio presso il Baglio Trinità

Un evento denso di incontri a contatto con le realtà produttive che operano per migliorare la qualità dei prodotti gastronomici tipici.  Sapori e prodotti, resi unici, dal lavoro secolare della natura e dell’abile e paziente lavoro degli artigiani del gusto. Aziende e chef che presenteranno un Paniere dei Prodotti  agroalimentari, essenza della dieta mediterranea.   Alla Manifestazione   hanno aderito diverse aziende dell’agroalimentare e chef provenienti di tutta la Sicilia che presenteranno i loro piatti della tradizione culinaria siciliana.    La manifestazione dopo il grande successo del 2013 è destinata a divenire un appuntamento fisso per l’enogastronomia siciliana   
All’interno della manifestazione, giunta alla seconda edizione, tra le tante iniziative, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti  “Custodi dell’Identità Territoriale Chef De.Co.”
Che cos’è la De.Co ? I produttori agricoli e zootecnici ma anche i pescatori, e i artigiani, custodiscono sapientemente un giacimento inesauribile della dieta mediterranea, costituiscono il collante tra i prodotti della terra e del mare e il territorio, rappresentano infatti gli ereditieri di un “savoirfaire” locale. Elementi apprezzati da chi sceglie una vacanza diversa una vacanza negli alberghi diffusi e nei agriturismi, e non solo, determinanti a qualificare il biglietto da visita del territorio. La De.Co. è “un prodotto del territorio” (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, etc) con il quale una comunità si identifica, per elementi di unicità e caratteristiche identitarie. Lʼobiettivo è riuscire a realizzare una rete dei comuni De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare i prodotti nelle loro zone di produzione, per promuovere lʼofferta integrata “del” e “nel” territorio, piuttosto che mettere su strada le merci, afferma Nino Sutera Direttore della Lurss.Onlus
Chi sono i Custodi dell’Identità territoriale? Il nostro obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali In questo percorso , chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, candidati ideali a divenire Custodi dell’identità territoriale.
 Chi sono i Custodi dell’identità territoriale Chef De.Co.? Chi condivide l’impegno a valorizzare attraverso il proprio menu i prodotti agroalimentare del territorio, i prodotti di nicchia, particolari prodotti della tradizione locale e per questo identitari di un luogo.

 L’organizzazione della manifestazione è curata dallo Chef Angelo Franzò.

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