venerdì 26 gennaio 2024

La PAC al capolinea?

 NinoSutera

Uno degli obiettivi dei padri fondatori della comunità economica europea,CEE così si chiamava una volta,  era quella di assicurare pace e prosperità al suo popolo.       

       Per fare ciò, il mondo agricolo, che rappresentava la fetta più consistente dell'Europa unita è stata destinataria di finanziamenti a go-go rendendola da una parte un oasi, dall’altra dipendente dall’assistenza. Nell’Europa agricola, qualsiasi cosa è stata oggetto di finanziamento pubblico attraverso la PAC. In parole povere assistenza pura, certo non tutti gli agricoltori ne hanno beneficiato in ugual misura, ma tutti si.(oltre il 70% del bilancio EU era assorbito dalle provvidenze al mondo agricolo)  Chiaramente in un Europa a 9 o a 15 tutto era molto più semplice, in un Europa allargata, un pò meno, in pratica non ci sono più le risorse per tutti, anche perchè le priorità sono cambiate. Le politiche a favore dell’ambiente non c’entrano niente, non sono responsabili della crisi, semmai l’aumento dei costi di produzione a causa della guerra si, sono i responsabili numero uno, anche se non da soli. Per fare un esempio, il costo del carburante agricolo prima della guerra era di 0.67 centesimi di euro, oggi 1.20 euro.

            Solo per i non addetti ai lavori la responsabilità è da addebitare al Farm to Fork. Una strategia chiave dell’Unione europea nell’ambito del Green Deal, con l’obiettivo di rendere il sistema alimentare più sostenibile dal punto di vista ambientale e a migliorare la salute dei cittadini.Al contrario Farm to Fork rappresenta un opportunità dell’Europa Agricola, del sud Europa, dove come è noto le condizione agroclimatiche consentono di produrre nel pieno rispetto dell’ambiente e della natura, anche con basso apporto di mezzi tecnici (chimica in primes, pesticidi, che come è stato accertato dalla ricerca, proprio bene bene alla salute e all'ambiente,non fanno) 
           Fatto non secondario, che le politiche del Farm to Fork sono state "imposte" dai cittadini consumatori europei, che non sono più disponibili a pagare le tasse per finanziare il bilancio EU e quindi il mondo agricolo, senza che questi assumano impegni certi a difesa dell'ambiente e del prossimo.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, lancerà formalmente il Dialogo strategico dell’Ue sul futuro dell’agricoltura, che sarà presieduto dal professore tedesco Peter Strohschneider e a cui parteciperanno diverse organizzazioni di settore.“E’ chiaro che dobbiamo agire per il futuro del comparto agroalimentare europeo, dobbiamo assicurarci che rimanga competitivo ma con un reddito adeguato per gli agricoltori e le imprese lungo la catena”, ha sottolineato il vicepresidente della Commissione europea per il Green Deal, Maros Sefcovic, presentando   l’iniziativa in audizione in commissione agricoltura e sviluppo rurale (Agri) del Parlamento europeo.Il punto in Parlamento arriva dopo il passaggio che il vicepresidente ha fatto ieri al Consiglio Ue Agricoltura per discuterne con i ministeri competenti. “Molti ministri hanno sollevato la questione di riuscire a trovare un equilibrio tra competitività dell’agricoltura e i limiti planetari, chiedendo misure e strumenti concreti”, ha sintetizzato il vicepresidente, definendo “tempestivo e necessario” il dialogo, da cui la Commissione spera di trarre un “nuovo consenso”. Secondo le indicazioni fornite da Sefcovic, il dibattito partirà giovedì e si concluderà quest’estate, con incontri ogni 4-6 settimane e un portale per raccogliere i contributi.I primi risultati del Dialogo dovrebbero arrivare a settembre, quindi dopo le elezioni europee (6-9 giugno) e in tempo per l’avvio del nuovo ciclo istituzionale. Sefcovic ha ricordato che a guidare il dialogo nei prossimi mesi sarà il professore tedesco Peter Strohschneider, che “informerà regolarmente” l’Europarlamento, come il collegio dei commissari e il Consiglio. Sefcovic ha sottolineato ancora che durante il Dialogo sarà affrontato il tema di come trasformare “questa transizione in un vero modello di sviluppo”.Il confronto tra agricoltori, cooperative, imprese agricole e organizzazioni non governative e rappresentanti della società civile, spiega   una fonte Ue, servirà a mettere a fuoco sfide e opportunità per la filiera, come il reddito per gli agricoltori e le comunità rurali, il sostegno all’agricoltura “entro i confini del nostro pianeta” e dei suoi ecosistemi, lo sfruttamento delle enormi opportunità offerte dalla conoscenza e dall’innovazione tecnologica e la promozione di un futuro prospero per il sistema alimentare dell’Ue in un mondo competitivo.Il vicepresidente ha esordito in commissione parlando delle proteste degli agricoltori e associazioni di categoria che stanno incendiando vari Paesi in Europa, dalla Germania alla Francia alla Polonia, all’Italia. “Dobbiamo fare di più rispetto a quanto abbiamo fatto, siamo orgogliosi di quello che sta facendo il comparto per quanto riguarda la sicurezza alimentare e il massiccio contributo all’economia europea e alla transizione gemella, verde e digitale”, ha aggiunto. Proprio questa mattina, oltre un centinaio di manifestanti hanno occupato la piazza davanti al Parlamento europeo contro le tasse sul carburante e contro alcune politiche agricole dell’Unione europea. Al centro delle proteste “l’aumento delle tasse sul carburante dei trattori in Francia, come in Germania” ma anche il fatto che le istituzioni europee “continuano a importare beni agricoli da Paesi terzi che non hanno le stesse restrizioni ambientali che abbiamo in Ue”, spiega uno dei manifestanti, appartenente al sindacato agricolo degli agricoltori francesi, Coordinamento Rurale, riconoscibile dal gilet giallo.

 

 

 

giovedì 25 gennaio 2024

Pellegrino Artusi e Gualtiero Marchesi

 

Artusi e Marchesi  da "Custodi dell'Identità Territoriale" alla nidiata di tanti bravi allievi della cucina italiana   

L'avete mai visto uno che è tifoso della Juve e dell'Inter contemporaneamente? 
..No. Ecco in cucina è la stessa cosa, non si può essere cuoco italiano e  contemporaneamente ispirarsi a un big francese, a dir poco si è affetti di una profonda crisi di identità culinaria

  Dall’incrocio di Pellegrino Artusi e di Gualtiero Marchesi hanno generato una squadra attenta di giovani cuochi italiani bravi, non chiamiamoli “chef” non sono subalterni ai francesi, ma alternativi, lo dimostra anche il fatto che nel mondo si magia italiano e non francese.



 Gualtiero Marchesi: la vera cucina è saper mangiare bene

"Ho imparato tutto da lui: alla sera tardi per ore si parlava di piatti. Assaggiavo esperimenti, novità, su forchette e cucchiai strani. E sempre mi diceva: “ la vera cucina è saper mangiare bene”, non andava d’accordo con il Pellegrino… ma da giovane lesse più volte il libro del romagnolo scritto nel 1891 all’età di oltre settantanni recuperando ricette altrui.

La vera differenza tra Artusi e Marchesi

Una grande differenza fra loro era il modo di porsi in cucina davanti al fornello e nella creatività e scoperta di una ricetta. Artusi ha voluto soprattutto raccontare la cucina degli italiani che avevano perso, dimenticato, abbandonato; mentre Marchesi ha contribuito a creare un modo di vivere la cucina e la tavola insieme.

Pellegrino Artusi

Artusi non volle mai codificare o uniformare o catalogare la cucina italiana… la sua formazione letteraria e linguistica e il fatto di “raccogliere” ricette segnalate non lo fa un cuoco, ma più uno “scalco” nuova maniera.

Con la fine del Settecento la cucina italiana-medioevale-rinascimentale finisce, finisce con la fine degli “scalchi” figure particolari fra la cucina e la tavola aristocratica che non solo erano bravi macellai e tagliatori di carni, grandi ortolani, esperti di condimenti, bravi pescivendoli o pasticceri… ma soprattutto sapevano raccontare a voce la ricetta ai commensali del principe.

La cucina francese, nata dopo che Caterina de’ Medici regina di Francia importò dalla Toscana tante ricette italiane oltre che l’uso della forchetta allora ignota ai francesi, perdurò per molto tempo, ma l’Artusi favorì un risveglio nazionalistico, fortemente antagonista. Artusi propone una cucina italiana domestica, capace di esaltare lo stile di vita mediterraneo  ed emotiva, contro una cucina francese che non disponevano degli alimenti mediterranei, e quindi si ispiravano a quelli nordici (basta ricordare che la cucina francese ha sos

tituito l’olio EVO con il burro, ma l’elenco degli esempi è lunghissimo)

… l’Artusi fu il primo blogger gastronomico

E’ da quel momento che la cucina italiana si propone come arte del divenire, delle molteplici interpretazioni e della condivisione rispetto ad un sapere omologato non modificabile. Inoltre l’Artusi fu il primo blogger gastronomico: pochissime ricette del suo libro prevedono un suo intervento, quasi tutte arrivano dalle lettere scambiate con le cuoche di tante case italiane.

… la pasta come elemento base del menu italiano

La prima edizione del libro “artusiano” riporta 475 ricette, l’ultimo 790 nell’arco di 20 anni di continui aggiustamenti.  Ad Artusi non si devono ricette, ma la scelta di porre “ la pasta” come elemento base del menù italiano. E’ in quegli anni di fine XIX° secolo (1891-1905) che nascono tante ricette di pasta, come il piatto “discriminante” di una tavola, di una regione, di un menù. E’ la pasta che rende la tavola veramente artigianale e biodiversa: rileggendo per esempio le ricette degli spaghetti o delle paste ripiene si nota come la omogeneità della produzione della pasta  sia poi firmata territorialmente da alcuni ingredienti unici esclusivi di un territorio.

In Italia ci si dimenticò totalmente della “cucina artusiana” pensando addirittura per anni (secondo dopoguerra fino agli anni ’70) ad una soluzione industriale della tavola e della cucina, preconizzando “pillole” tutto fare. Fortunatamente per l’Italia  nacque la generazione (in cucina) di cuochi “marchesiani” che non lasciarono dimenticare la storia artusiana e non si lasciarono abbindolare dalla regolarità  matematica e schematica delle salse, sughi, temperature, abbinamenti lineari della cucina francese che in ogni caso è confinata solo in Francia




sabato 20 gennaio 2024

Le Siringate, una prelibatezza identitaria

 Santa Margherita Belice (Agrigento), ha adottato il percorso Borgo GeniusLoci De.Co. Un percorso culturale che prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono territorio – tradizioni – tipicità (intesa come specificità) – tracciabilità – trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio. Il percorso Borghi  GeniusLoci De.Co. mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, che tende a omogeneizzare prodotti e sapori. Il GeniusLoci rappresenta l’essenza, l’identità di un territorio; a esso appartengono le immagini, i colori, i sapori e i profumi dei paesaggi. 

 


Una attenta ricerca storica del professore Andrea Randazzo, sull’origine del prodotto simbolo e identitario di Santa Margherita Belice, le “siringate”, racconta che con la venuta degli Spagnoli in Sicilia, nel 1516 con re Carlo V d’Asburgo, il settore culinario e dolciario si arricchì di nuovi prodotti. Come i famosi Churros (siringate) che in Sicilia, non riscossero la medesima popolarità che avevano ed hanno nei paesi di lingua spagnola, dovuto, probabilmente, al nostro largo uso di cannoli, cassatelle e sfingi, portati in Sicilia dagli Arabi. I churros e le siringate di Santa Margherita di Belìce sono simili nella forma e nel colore ma diversi nella sostanza: i primi sono fatti, in ordine di quantità, di acqua, farina, burro, uova, zucchero e sale; i secondi, di ricotta, farina, miele, zucchero, uova, cannella e scorza d’arancia grattugiata.

I bene informati, raccontano che a fare le prime siringate di ricotta fu la moglie di un pastore margheritese, che viveva nel lontano feudo Meccina col marito e la loro numerosa prole. In estate, le pecore, come è noto, producono poco latte e di conseguenza i pastori ottengono limitati quantitativi di ricotta; a quei tempi non esistevano frigoriferi e l’unico metodo di conservazione della ricotta consisteva nel salarla ed esporla al sole. Quando il curatolo raggiungeva una consistente quantità di ricotta salata andava in paese a venderla. Un giorno la donna, vedendo il marito immergere il formaggio appena fatto nel siero bollente per non guastarsi, pensò di mettere la ricotta nell’olio bollente ottenendo un dolce che piacque ai suoi figli, e, soprattutto, si conservava bene per alcuni giorni.


Poi, per migliorare la cottura, fece dei cilindretti adoperando l’imbuto di latta con cui il marito durante l’inverno faceva la salsiccia. A poco a poco, aggiunse altri ingredienti ottenendo, infine, una vera prelibatezza. Un giorno il conte Lucio Mastrogiovanni Tasca, marito della principessa Giovanna Filangeri la quale amava trascorrere diversi mesi all’anno nel suo sontuoso palazzo di Santa Margherita di Belice, si trovò a passare per quella masseria, dopo un’estenuante battuta di caccia con i suoi amici. La moglie del pastore molto imbarazzata non sapeva cosa offrire a quel nobile signore che, fra l’altro, era anche il proprietario del feudo e degli armenti. Prese del pane appena sfornato, lo condì con olio, sarde, vastedda ed origano; infine, alquanto timorosa, prese un canestro colmo di siringate e gliele porse.

Don Lucio e i suoi amici, credendo che fossero i comuni churros, ne presero qualcuno per non essere scortesi, ma appena li assaggiarono, una dopo l’altra le finirono tutte. Il conte prima di ripartire invitò la donna a recarsi a casa sua per insegnare alla loro cuoca a fare quei dolcetti tanto squisiti. Anche alla principessa Giovanna le siringate di ricotta piacquero tanto, così cominciò a offrirle a tutte le sue amiche che andavano a trovarla; e durante il carnevale interi vassoi di siringate venivano offerti a tutte le maschere che andavano a ballare nel suo palazzo. E così, quei gustosi dolcetti che piacevano tanto alla principessa Filangeri, che a Santa Margherita di Belice era trattata da tutti come una regina, divennero popolari non solo tra le famiglie abbienti ma tra tutti i margheritesi.

La ricetta

Ingredienti
gr. 500 di ricotta,
gr. 150 di zucchero,
gr. 200 di farina,
due uova, gr.
200 di miele,
olio extravergine di oliva.

Preparazione
Battete le uova con lo zucchero e il composto ottenuto incorporatelo alla ricotta che avrete precedentemente setacciato. Aggiungete la farina e amalgamate con cura fino a ottenere un impasto consistente (regolate la consistenza aggiungendo se necessario altra farina). Passare la ricotta così amalgamata in una grossa siringa per dolci dello spessore di un dito e versarla a “siringate” nell’olio caldo a friggere. Appena saranno dorati, sgocciolateli e poneteli su carta da cucina a perdere l’unto in eccesso. Irrorate con il miele fuso a bagnomaria e
servite.

venerdì 19 gennaio 2024

Quaderno sulle città resilienti

 

Verso città resilienti: gli interventi del Programma sperimentale per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano



Il presente Quaderno offre una panoramica delle azioni proposte dai comuni italiani partecipanti al Programma sperimentale di interventi per ladattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano, lanciato nel 2021 dal Ministero della Transizione Ecologica (oggi Ministero per l’Ambiente e per la Sicurezza Energetica), in collaborazione con ISPRA e ANCI.



Tale iniziativa, prima assoluta in Italia su questo tema, ha lo scopo di “aumentare la resilienza dei sistemi insediativi soggetti ai rischi generati dai cambiamenti climatici, con particolare riferimento alle ondate di calore e ai fenomeni di precipitazioni estreme e di siccità”. Gli interventi proposti dagli 80 comuni ammessi a finanziamento sono attualmente in corso di realizzazione e verranno ultimati entro la fine del 2024, salvo proroghe. Le schede descrittive degli interventi inserite nel Quaderno intendono proporre, pertanto, un quadro utile a facilitare la disseminazione delle informazioni e delle conoscenze sui progetti in corso, segnalandone i benefici ambientali e socio-economici attesi e fornendo indicazioni finalizzate ad evitare effetti negativi/maladattamento.

L’ultimo Rapporto del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (IPCC, 2021) conferma l’incremento in atto delle temperature a livello globale, con effetti potenzialmente devastanti sull’ambiente, sull’economia e su molti aspetti della vita umana. Oltreché agire con estrema rapidità attraverso l’implementazione di politiche di riduzione dei gas serra (mitigazione), per evitare che la temperatura globale aumenti ancora e che, di conseguenza, si verifichino impatti a cui la società umana attuale non sia in grado di adattarsi, è altrettanto necessario e urgente mettere in atto politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, finalizzate a gestire gli impatti ormai inevitabili attraverso la riduzione delle vulnerabilità e dell’esposizione al rischio di persone, beni, infrastrutture, servizi. Anche in caso di successo completo delle politiche di mitigazione, infatti, sarà comunque necessario adattarsi agli impatti già in corso e preparare le nostre società ai cambiamenti attesi nel prossimo futuro. Con il Green Deal, il continente europeo si è posto due grandi obiettivi sul fronte del cambiamento climatico: diventare “climaticamente neutro entro il 2050” e “plasmare un’Europa resiliente ai cambiamenti climatici” (EC, 2019). Otto anni dopo il primo quadro strategico (EC, 2013), con la nuova Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici (EC, 2021), la Commissione europea ha voluto rendere più ambiziosa l’azione finalizzata a fronteggiare “gli impatti inevitabili” di fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti e intensi come ondate di calore mortali, siccità devastanti, precipitazioni record, che ogni anno provocano nell’UE perdite economiche di 12 miliardi di euro, oltre ad un elevatissimo bilancio di morti e feriti.

quaderno



 

Tra storia e leggenda, ecco l’Ovamurina di Sciacca

 

                Il nostro obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali. In questo percorso, chef, gastronauti, giornalisti, sommelier, associazioni, pro-loco, intenditori e appassionati, sono partners privilegiati, a divenire Custodi dell’identità territoriale. La “fusione” tra coscienza collettiva e patrimonio culturale è l’obiettivo portante. La pasticceria conventuale, probabilmente, è stata la salvezza del patrimonio dolciario della Sicilia. Nei conventi sono nate le creazioni più sofisticate della dolciaria isolana e si sono mantenute altre tradizione che in altro modo sarebbero scomparse, basti nominare il cannolo, o le ‘mpanatigghe modicane. Sciacca, per esempio, una città piccola ma importante sotto il profilo storico, un tempo era uno dei caricatori di grano più importanti della Sicilia. Qui esistono diversi conventi, tra cui quello della ‘Badia Grande’, sito nel quartiere antico di San Michele nella parte alta di Sciacca.

Tra storia e leggenda

Nel convento della ‘Badia Grande’ nasce un dessert che fino agli anni ’50 era possibile acquistare tramite le grate del convento di clausura, l'”ovamurina”, un sapore antico, con diversi gusti sprigionati dai suoi ingredienti sapientemente accostati e mai mischiati, così che in bocca ognuno di essi possa esprimere la sua identità e la sua fragranza. Dell’ovamurina, nella città di Sciacca esistono diverse varianti e tutte le custodi di tali varianti assicurano, ovviamente, che la loro è quella originale.  Tra le diverse narrazioni sulla nascita della ricetta, quella più accreditata parla del 1600.


 

Ma va fatta una precisazione: la ricetta dell’ovamurina nasce per sostituire il cannolo in estate. Infatti, la ricotta era poco reperibile in quel periodo. L’ovamurina, in pratica è molto simile al cannolo, con una ‘scorcia’ esterna, fritta e resa croccante dai pezzi di mandorle e con all’interno crema bianca. L’ovamurina è una reminiscenza araba che si accosta ai sapori del nuovo mondo, infatti mandorle, zucchero e cannella incontrano la zucchina siciliana, la fecola di mais e il cioccolato. È un dessert che non si trova facilmente nelle pasticcerie, soprattutto perché non si presta alle grandi produzioni. Tuttavia, le poche versioni che si trovano in commercio, sono delle rivisitazioni adeguate a una pasticceria moderna e ben diversa dalle tradizioni antiche. Buone ma distanti dall’originale.
 

Gli ingredienti

Per la frittata
Mandorle con pelle 200 gr
Uova                          6
Zucchero                 150 gr
Farina                        30 gr
Acqua                       30 gr (se necessaria)
Per la farcitura
Latte                         500 ml
Amido di mais           70 gr
Zucchero                 100 gr
La zuccata
Zucchine lunghe siciliane  1 kg
Zucchero                  400 gr
Altri ingredienti per farcire
Cioccolato amaro (80%) 50 gr
Cannella in polvere

Preparazione

Per fare un a buona Ovamurina necessitano un paio di giorni di preparazione. Bisogna fare la zuccata e la crema di latte il giorno prima e raffreddarli completamente. Il processo è fondamentale, tostare le mandorle fino a che siano scure, l’amaro che sprigioneranno servirà al sapore finale. Raffreddarle e poi pestare con un mattarello. È importante che le mandorle non siano uniformi perché la perfezione dell’Ovamurina sta proprio nella sua imperfezione. Mescolare la farina con lo zucchero, la farina e le uova, fare riposare un ora e aggiungere acqua se la consistenza è troppo densa. Il giorno prima fare la crema di latte. Mescolare lo zucchero, l’amido ed il latte freddo, portare ad ebollizione mescolando e fare bollire 3 minuti.

Raffreddarla in una casseruola alta che abbia la larghezza di cm 13\15 con un’altezza di 4\5 cm. Tagliare a fette spesse 1 cm. Tagliare il cioccolato a scagliette. Mettere per facilità la zuccata in un sac à poche. In una padella calda mettere un filo di olio e versare un mestolo di impasto, come per fare una frittata sottile. Poggiare una fetta di crema di latte nella parte alta della frittata, un filo di zuccata e delle scaglie di cioccolato per la lunghezza della crema di latte. Infine una spolverata di cannella. Non appena la parte a contatto con la padella comincia ad avere un colore nocciola scuro, cominciare a chiudere la frittata su se stessa iniziando ad avvolgere la crema di latte e tutti gli altri ingredienti, arrotolandola. Mettere su un piatto e spolverare lievemente con altra cannella.

 

Sicilia Regione Enogastronomica d’Europa 2025

  


 

https://youtu.be/XVEEek_klN8

 

Visit Via Selinuntina, Sicily, Italy

Menu del film gastronomico 2023 di IGCAT
Vincitore categoria: Visita Via Selinuntina, Sicilia, Italia
Categoria: TURISMO EQUILIBRATO E SOSTENIBILE


martedì 16 gennaio 2024

AgroInnovation Award

 Torna per il settimo anno consecutivo AgroInnovation Award, il premio nato dalla collaborazione tra l’Accademia dei Georgofili e Image Line, dedicato agli studenti che hanno concluso un corso di laurea magistrale o di dottorato di ricerca discutendo la propria tesi nel corso del 2023.

Il premio nasce con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare l’impegno dei giovani neolaureati e ricercatori che con il proprio lavoro contribuiscono all’innovazione del settore. Per questo ai vincitori del premio, selezionati da una commissione di esperti nominati dall’Accademia, verrà data anche la possibilità di pubblicare un articolo sulla testata online AgroNotizie nel quale raccontare ad un pubblico specializzato la propria esperienza di ricerca.
Quest’anno particolare attenzione alla PAC, con il supporto di CAP4AgroInnovation, progetto di Image Line co-finanziato dall’Unione Europea: tra le categorie in cui si possono si possono candidare le Tesi di Laurea Magistrale è stata infatti introdotta la categoria speciale "CAP4AgroInnovation: PAC e Sviluppo rurale” con in palio un premio da 1.000 euro.
Le altre categorie dedicate alle Lauree Magistrali sono: Sostenibilità degli agrosistemi e protezione dell’ambiente, Agrometeorologia e Gestione delle risorse idriche, Ingegneria Agraria e meccatronica, Nutrizione delle Piante, Difesa delle colture, Innovazione varietale e genomica, Zootecnica.
Per le due categorie riservate invece ai dottorati di ricerca - “Agricoltura digitale: analisi e condivisione dei dati” e “Valorizzazione delle produzioni Made in Italy” – il premio in palio ammonta a 1.500 euro.
È possibile inviare la propria candidatura entro il 31 gennaio 2024 all’indirizzo info@cap4agroinnovation.eu.
Il Bando completo, la domanda di ammissione e tutte le informazioni necessarie sono disponibili sul sito AgroInnovationEdu.it/Award.

venerdì 12 gennaio 2024

Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura

 ADERISCI  ALLA RETE

Rete Regionale Sistema della Conoscenza

 

 La PAC 2024-2027 attribuisce un ruolo centrale al “sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura” (AKIS, ovvero Agriculture Knowledge and Innovation Systems) che definisce come “organizzazione di persone e istituzioni che utilizzano e producono conoscenza e innovazione per l’agricoltura e per i settori correlati”. L’AKIS è pensato con un approccio sistemico e con maggiore interconnessione tra i soggetti coinvolti e gli ambiti di attività (formazione, consulenza, ricerca e trasferimento tecnologico) rispetto a quanto previsto nella precedente programmazione europea. A livello di programmazione europea, l’AKIS è considerato quale elemento fondamentale e trasversale per il raggiungimento di tutti gli obiettivi della PAC e, pertanto, diventerà “il perno di un’azione finalizzata a rafforzare il modello interattivo di innovazione quale strumento efficace per promuovere la condivisione delle conoscenze, la digitalizzazione e l’innovazione” (Reg. 2115/2021). In Italia, ogni Regione dovrà organizzare il proprio AKIS, tenendo conto degli attori e delle esigenze del proprio territorio.  

 

Dopo una lunga gestazione, delicate trattative e inaspettate crisi, come la pandemia da Covid-19 e la guerra in Ucraina, all’inizio di quest’anno è stata varata la nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) che sarà il cardine del sostegno e dello sviluppo del settore primario europeo per il periodo 2024- 2027. È evidente la forte impronta ambientale della nuova PAC, necessariamente allineata al Green Deal europeo e alle strategie Farm to fork e Biodiversity che mirano, rispettivamente, alla riduzione dell’impatto ambientale della filiera agroalimentare ed alla tutela della biodiversità.

SERVIZI DI BACK-OFFICE PER L’AKIS 

Per questo, le misure di sostegno al reddito diventano sempre più selettive e orientate alla sostenibilità ambientale, prima ancora di quella economica per le aziende agricole. La PAC prevede strumenti che premiano i comportamenti virtuosi degli agricoltori dal punto di vista ambientale tramite gli ecoschemi, la condizionalità “rafforzata”, l’aumento delle risorse per l’agricoltura biologica. Un altro elemento caratterizzante della nuova Pac è il ruolo strategico e trasversale attribuito al sistema dell’innovazione e della conoscenza in agricoltura (Agriculture Knowledge and Innovation Systems o AKIS) per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e sviluppo perseguiti. La ricerca applicata, il trasferimento dell’innovazione, la digitalizzazione, la divulgazione, la formazione e la consulenza alle imprese agro-alimentari e forestali sono gli assi strategici e interconnessi dell’AKIS. Tutte le norme che regoleranno le attività degli agricoltori italiani e la distribuzione dei fondi a livello nazionale sono compendiate nel corposo documento (di 3.654 pagine) del Piano Strategico PAC (PSP). Una novità è che nel PSP sono già previste le politiche di sviluppo delle regioni le quali, in quell’alveo, adottano il Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale (CSR). Quindi, per ogni tipologia di intervento previsto a livello nazionale, ogni singola regione decide quale impegno attivare. Anche la Sicilia è chiamata a cogliere le opportunità del PSP nel prossimo quinquennio e tradurle in azioni adatte ed adattabili al proprio territorio ed al contesto  del settore agricolo e degli attori a diverso titolo coinvolti. Indubbiamente gli imprenditori agricoli saranno i protagonisti primari della Pac ma la resilienza, la sostenibilità e la crescita dell’agricoltura e del mondo rurale potranno avvenire solo con l’azione coordinata e sinergica.








































 

 

giovedì 11 gennaio 2024

AKIS Glossario Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura

 


TITOLO

DESCRIZIONE

SCIA

a)  Il sistema della conoscenza e dell'innovazione in agricoltura (in inglese, AKIS - Agricultural Knowledge and Innovation System) è un "insieme di organizzazioni e soggetti che operano in agricoltura, e di legami e interazioni fra loro, impegnati nella produzione, trasformazione, trasmissione, conservazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo della conoscenza e dell'informazione, con lo scopo di lavorare sinergicamente per supportare il processo decisionale e di risoluzione di problemi e l'innovazione in agricoltura".

     (Röling e Engel, IT from a knowledge system perspective: concepts and issues, 1991). 

b)  Combinazione di flussi organizzativi e di conoscenze tra persone, organizzazioni e istituzioni che utilizzano e producono conoscenza nel settore dell’agricoltura e in quelli correlati.

    (Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Rete

Insieme di persone o cose il cui collegamento consente di svolgere compiti di collaborazione, cooperazione o osservazione, volti a un medesimo fine

(Enciclopedia Treccani)

Rete Interregionale per la ricerca agraria, forestale, acquacoltura e pesca

 

La Rete interregionale, riconosciuta formalmente dalla Conferenza delle Regioni quale supporto tecnico.

Si è costituita spontaneamente per promuove il coordinamento tra le Regioni e le Province autonome affinché queste possano concorrere unitariamente all’attuazione delle politiche dell’U.E. inerenti il sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura (SCIA) nonché rapportarsi verso i Ministeri competenti soprattutto al fine di condividere la definizione e l’attuazione dei Programmi Nazionali della ricerca, del Programma Strategico Nazionale per l’Innovazione e la Ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale, dei Piani di settore, dei programmi triennali ed annuali del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria e di ogni altro documento di programmazione delle attività inerenti la ricerca e il sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura (SCIA).

Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura

E’ lo strumento finalizzato alla “concertazione tecnica”, il punto di incontro e di scambio fra le esigenze dell’intero sistema (tecnico, scientifico ed economico) di un determinato settore e gli attori della ricerca scientifica e dello sviluppo rurale.


Trasferimento di conoscenze

Qualsiasi processo inteso ad acquisire, raccogliere e condividere conoscenze esplicite e implicite, comprese le competenze e le capacità, in attività di natura sia economica che non economica, quali le collaborazioni in materia di ricerca, le consulenze, la concessione di licenze, la creazione di spin-off, la pubblicazione e la mobilità di ricercatori e altri membri del personale coinvolti in tali attività. Oltre alle conoscenze scientifiche e tecnologiche, il trasferimento di conoscenze comprende altri tipi di conoscenze come quelle sull’utilizzo delle norme e dei regolamenti che le contemplano e sulle condizioni degli ambienti operativi reali e i metodi di innovazione organizzativa, nonché la gestione delle conoscenze relative all’individuazione, all’acquisizione, alla protezione, alla difesa e allo sfruttamento di attività immateriali

(Commissione Europea, Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione 2014/C 198/01). 

Visite aziendali

Visite in azienda per apprendere questioni specifiche o metodi produttivi (ad esempio, imparare a utilizzare un particolare macchinario, conversione all’agricoltura biologica, ecc.). I programmi delle visite devono essere concentrati, in particolare, su pratiche e tecnologie di produzione agricola e forestale sostenibili, diversificazione agricola, partecipazione dell’azienda agricola alla filiera corta, sviluppo di nuove opportunità commerciali e nuove tecnologie e miglioramento della resilienza delle foreste. Le principali differenze dei programmi delle visite rispetto a quelli degli scambi interaziendali si riscontrano nel fatto che le visite hanno durata più breve e seguono principalmente un approccio insegnamento-apprendimento anziché scambio di pratiche-apprendimento. (Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Workshop

Incontro tematico o forum di discussione per affrontare una questione specifica

(Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Analisi dei bisogni

Scopo principale dell’analisi dei bisogni è quello di individuare problemi, carenze, aree di miglioramento, cause di disagio o disservizio, sprechi, elementi che possono pregiudicare il genuino sviluppo della capacità umane, ovvero quello di trovare opportunità possibili sulle quali intervenire successivamente attraverso azioni mirate che possono assumere forma di servizio, prodotto, programma, progetto o politica.

(https://www.valut-azione.net/saperi/valutazione/analisi-dei-bisogni/)

Apprendimento tra pari (Peer Learning)

Un'attività di apprendimento reciproco che prevede la condivisione di conoscenze, idee ed esperienze tra i partecipanti. Le pratiche di apprendimento tra pari consentono ai partecipanti e di svolgere attività in cui possono imparare gli uni dagli altri e raggiungere obiettivi di sviluppo professionale e/o personale.

(riadattamento da Glossario Erasmus+)

Attività dimostrativa

Sessione pratica per illustrare tecnologie, uso di nuovi o di significativi e migliori macchinari, un nuovo metodo di protezione delle colture o una specifica tecnica di produzione. L'attività può avvenire in una azienda agricola o in altri luoghi come centri di ricerca, palazzi espositivi, ecc.

(Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Azione di informazione

Attività per diffondere le informazioni riguardanti l'agricoltura, silvicoltura e il business delle PMI al fine di trasmettere, ad un gruppo target, conoscenze rilevanti per il loro lavoro. Queste azioni possono assumere la forma di mostre, incontri, presentazioni o possono essere informazioni trasmesse a mezzo stampa o da mezzi di comunicazione digitali. I materiali di supporto e le azioni non possono contenere riferimenti a marchi aziendali, produttori o promuovere prodotti specifici

(Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Banca dati

a)  Una raccolta di opere, dati o altri elementi indipendenti sistematicamente o metodicamente disposti ed individualmente accessibili grazie a mezzi elettronici o in altro modo

(Direttiva 96/9/CE – art.1 n.2)

b)  E’ un sistema informatico in cui una grande quantità di informazioni viene conservata in formato digitale e si compone di tre elementi fondamentali: i supporti di memorizzazione, il software di archiviazione e ricerca, il sistema di accesso ai dati.

(Enciclopedia dei ragazzi – Treccani)

Beneficiario

In relazione ai tipi di intervento per lo sviluppo rurale di cui all’articolo 69 si intende:

a)   un organismo di diritto pubblico o privato, un soggetto dotato o meno di personalità giuridica, una persona fisica o un gruppo di persone fisiche o giuridiche, responsabile dell’avvio o dell’avvio e dell’attuazione delle operazioni;

b)  nel contesto dei regimi di aiuti di Stato, l’impresa che riceve l’aiuto;

  (L 435/24 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 6.12.2021)

c)   nel contesto degli strumenti finanziari, l’organismo che attua il fondo di partecipazione o, in assenza di un fondo di partecipazione, l’organismo che attua il fondo specifico o, se l’autorità di gestione di cui all’articolo 123 («autorità di gestione») gestisce lo strumento finanziario, l’autorità di gestione.

     (Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Coaching

Servizio di formazione su misura per dare risposte e soluzioni a specifiche esigenze

(Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Consulente

Agente che assiste i clienti nel processo decisionale, per esempio collegandoli alle conoscenze e agli attori rilevanti e facilitando il processo decisionale. 

(H2020 project “i2connect” - glossary)

Consulenza

a)   Interventi consapevoli che hanno l’obiettivo di creare le migliori precondizioni per il cambiamento, essi sono portati avanti da un ente che ha i mezzi e la competenza per farlo.

(EU SCAR AKIS (2019), Preparing for Future AKIS in Europe. Brussels, European Commission.)

b)   L’insieme di interventi a supporto delle imprese agricole, forestali e alimentari che hanno l’obiettivo di accompagnarle nella realizzazione dei cambiamenti necessari al loro sviluppo produttivo, economico e sociale.

(Nota metodologica sui servizi di consulenza, 2018, RRN, CREA PB)

Co-innovazione

"Innovazione aperta accoppiata", si verifica quando la collaborazione tra due o più partner si traduce in un'innovazione

(OCSE, Manuale di Oslo 2018).

Collaudo

Verifica sperimentale di costruzioni, impianti o sistemi, macchine o materiali diversi, diretta ad accertare se essi siano idonei all’uso cui sono destinati, o anche, in taluni casi, se corrispondano alle norme di legge o ai requisiti contrattuali

(Enciclopedia Treccani)

Comunità virtuale

Comunità di individui che, attorno a interessi comuni, si organizzano nel cyberspazio e in questo ambiente prevalentemente interagiscono grazie alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Elemento centrale delle c. v. è la comunicazione mediata da dispositivi elettronici, che può essere sincrona, come avviene nelle chat o nei tornei multigiocatore, oppure asincrona, come per i forum o le mailing list.

(Enciclopedia Treccani)

Conoscenza

Comprensione delle informazioni e capacità di utilizzare informazioni per scopi diversi. Si raggiunge attraverso lo sforzo cognitivo e di conseguenza, le nuove conoscenze sono difficili da trasferire perché richiedono l'apprendimento da parte del destinatario. La conoscenza può essere utilizzata per sviluppare nuove idee, modelli, metodi o prototipi che possono costituire la base di innovazioni 

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Destinatario

Nell’ambito delle politiche di sviluppo rurale, è il soggetto o gruppi di soggetti che beneficiano delle azioni di promozione e di sviluppo che vengono finanziate.

(Rete Rurale Nazionale-Tavoli AKIS 2021 - 2022)

Diffusione dell’innovazione

Comprende sia il processo attraverso il quale si diffondono le idee alla base delle innovazioni di prodotto e di processo aziendale sia l'adozione di tali prodotti o processi aziendali di altre imprese (diffusione dei risultati dell'innovazione). La diffusione dell’innovazione può anche creare flussi di conoscenza che portano ad ulteriori innovazioni

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Digitalizzazione

Applicazione o aumento dell'uso delle tecnologie digitali da parte di un'organizzazione, industria, paese, ecc. che consente di svolgere nuovi compiti. La digitalizzazione ha il potenziale per trasformare i processi aziendali, l'economia e la società in generale

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Dimostrazione tecnologica

Fase del processo di valutazione, ex ante o ex post, dell'attuazione delle nuove tecnologie. Nell’ambito del settore dell'informazione e della comunicazione, il significato del termine si è evoluto per indicare l'attività svolta per mostrare ai potenziali investitori e clienti le potenzialità attese di una tecnologia in fase di sviluppo

(OCSE, Frascati Manual 2015).

E-learning

Utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell'apprendimento agevolando l'accesso a risorse e servizi nonché gli scambi e la collaborazione a distanza

(Commissione Europea, Piano d'azione eLearning, Pensare all'istruzione di domani, COM(2001)172 definitivo).

Ente di ricerca

Un’entità (ad esempio, università o istituti di ricerca, agenzie incaricate del trasferimento di conoscenze, intermediari dell’innovazione, entità collaborative reali o virtuali orientate alla ricerca), indipendentemente dal suo status giuridico (costituito secondo il diritto privato o pubblico) o fonte di finanziamento, la cui finalità principale consiste nello svolgere in maniera indipendente attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale o nel garantire un’ampia diffusione dei risultati di tali attività mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di conoscenze. Qualora tale entità svolga anche attività economiche, il finanziamento, i costi e i ricavi di tali attività economiche devono formare oggetto di contabilità separata. Le imprese in grado di esercitare un’influenza determinante su tale entità, ad esempio in qualità di azionisti o di soci, non possono godere di alcun accesso preferenziale ai risultati generati.

(Commissione Europea, Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, 2014/C 198/01)

Foresight (previsione di scenario)

Processo sistematico partecipativo, che comporta la rilevazione di informazioni e la creazione di visioni sul futuro a medio e lungo termine, destinato a orientare le decisioni del presente e a mobilitare i mezzi necessari per le azioni di Ricerca & Sviluppo. In prospettiva rappresenta un punto di incontro tra i principali protagonisti del cambiamento e altre fonti di conoscenza, al fine di elaborare visioni e analisi delle informazioni che consentano di anticipare il futuro. Gli elementi caratterizzanti il processo sono: anticipazione e proiezione, partecipazione, interazione in rete, visione strategica e azione

(Commissione Europea, Guida pratica alla prospettiva regionale in Italia, 2002).

Formazione (corsi e attività)

Attività volte a sviluppare le competenze professionali di un imprenditore, consulente, formatore o altro soggetto attraverso un programma di apprendimento strutturato con risultati documentati a livello individuale ed eseguito da formatori professionisti o altri esperti qualificati. Le attività possono assumere varie forme come le lezioni in presenza o remoto, i seminari, le visite in campo, ecc.

(Riadattamento da Glossario Erasmus+)

Formazione permanente

La formazione permanente comprende l'apprendimento in tutte le sue forme, formali, non formali o informali, che si svolgono in tutte le fasi della vita e determinano un miglioramento o un aggiornamento delle conoscenze, abilità, competenze e attitudini o partecipazione alla società da un punto di vista personale, civico, culturale, sociale o occupazionale, compresa la fornitura di servizi di consulenza e orientamento; l'istruzione e la formazione professionale, l'animazione sociale e altri contesti di apprendimento al di fuori della formazione formale e in genere promuove la cooperazione intersettoriale e percorsi di apprendimento flessibili.

(Riadattamento da Glossario Erasmus+)

Gruppi Operativi

I Gruppi Operativi (GO) fanno parte del PEI AGRI (che si riferisce al tema “produttività e sostenibilità dell'agricoltura”). Sono costituiti da soggetti interessati come agricoltori, ricercatori, consulenti e imprenditori del settore agroalimentare, pertinenti ai fini del conseguimento degli obiettivi del PEI AGRI. I GO elaborano un piano recante i seguenti elementi: a) descrizione del progetto innovativo che intendono sviluppare, collaudare, adattare o realizzare; b) descrizione dei risultati attesi e contributo all'obiettivo del PEI AGRI di incrementare la produttività e migliorare la gestione sostenibile delle risorse. I GO divulgano i risultati dei progetti realizzati, in particolare attraverso la rete PEI

(Basata sul Regolamento UE n. 1305/2013, artt. 56-57).

ICT

Tecnologie relative all’informatica e alla comunicazione (TIC) (in inglese, ICT - Information and Communication Technology) applicate in diversi settori produttivi dell’industria manifatturiera e dei servizi. Sono utilizzate per il trattamento e l’elaborazione delle informazioni o per funzioni di comunicazione, incluse la trasmissione e la visualizzazione dei dati, oppure per la fabbricazione di prodotti che utilizzano processi elettronici al fine di rilevare, misurare o registrare fenomeni fisici, o controllare processi fisici. Vengono applicate anche nei servizi di trattamento ed elaborazione delle informazioni e nei servizi di comunicazione mediante l’uso di strumenti elettronici

(Glossario Istat).

Impianto pilota

Parte integrante delle attività di ricerca e sviluppo, a condizione che gli scopi principali siano l'acquisizione di esperienza e la compilazione di dati ingegneristici e di altro tipo da utilizzare per eseguire le seguenti attività: i) valutare ipotesi; ii) scrivere le nuove formule prodotto; iii) stabilire le specifiche del nuovo prodotto finito; iv)  progettare attrezzature speciali e strutture necessarie per il nuovo processo; v) preparare le istruzioni d’uso o i manuali inerenti al processo

(OCSE, Frascati Manual 2015).

Incubatore di impresa

È uno strumento a sostegno dello sviluppo economico, realizzato per accelerare la crescita ed il successo di nuove imprese attraverso la messa a disposizione di una rete di servizi e di risorse a supporto

(MIUR, Glossario Programma Nazionale della Ricerca 2010-2012

Innovazione

È un prodotto o processo (o una combinazione di questi) nuovo o migliorato che differisce significativamente dai prodotti o processi precedenti di un dato soggetto e che è stato messo a disposizione dei potenziali utenti (prodotto) o messo in uso da quel soggetto (processo)

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Innovazione di processo

Un processo nuovo o migliorato per una o più funzioni che differisce significativamente dai precedenti processi e che è stato messo in uso da un determinato soggetto

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Innovazione di prodotto

Un bene o servizio nuovo o migliorato che differisce significativamente dai beni (Oggetti tangibili e alcuni prodotti per l'acquisizione di conoscenze) o servizi (attività immateriali prodotte e consumate simultaneamente che modificano le condizioni degli utenti) precedenti dell'azienda e che è stato introdotto sul mercato

(OCSE, Manuale di Oslo, 2018).

Innovazione organizzativa

La realizzazione di un nuovo metodo organizzativo nelle pratiche commerciali di un’impresa, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne dell’impresa, esclusi i cambiamenti che si basano su metodi organizzativi già utilizzati nell’impresa, i cambiamenti nella strategia di gestione, le fusioni e le acquisizioni, la cessazione dell’utilizzazione di un processo, la mera sostituzione o estensione di beni strumentali, i cambiamenti derivanti unicamente da variazioni del prezzo dei fattori, la produzione personalizzata, l’adattamento ai mercati locali, le periodiche modifiche stagionali e altri cambiamenti ciclici nonché il commercio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati 

(Commissione Europea, Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, 2014/C 198/01).

Innovazione sociale

Una delle definizioni più comunemente utilizzate è quella proposta dal BEPA (2010: 33): “Le innovazioni sono sociali sia in relazioni ai fini che ai mezzi. Si tratta di nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che contemporaneamente soddisfano esigenze sociali (in modo più efficace delle alternative) e creano nuove relazioni sociali e collaborazioni. In altre parole sono innovazioni che non sono solo buone per la società ma migliorano anche la capacità della società di agire”. Sebbene non sia stata ufficialmente riconosciuta come la definizione dell’Unione Europea, ha acquisito un’ampia diffusione in letteratura e un elevato numero di documenti comunitari vi fa ancora oggi riferimento.

(Sabato et al., 2015).

Intelligenza artificiale

L'i.a. (…) studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che permettono di progettare sistemi digitali (hardware) e di programmi (software) capaci di fornire all'elaboratore elettronico prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero di pertinenza esclusiva dell'intelligenza umana.

(Enciclopedia Treccani)

Internet of Things

L'Internet delle Cose (Internet of Things, IoT) è l’espressione utilizzata ormai da diversi anni per definire la rete delle apparecchiature e dei dispositivi, diversi dai computer, connessi a Internet ed equipaggiati con un software che gli permetta di scambiare dati con altri oggetti connessi

(Mantovani, R., L’internet delle cose in 8 domande e risposte. A cura di focus.it. Ottobre 2015) .

Intervento

Uno strumento di sostegno con una serie di condizioni di ammissibilità specificate da uno Stato membro nel piano strategico della PAC in base a un tipo di intervento previsto dal presente regolamento

(Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Invenzione

Soluzione originale di un problema tecnico, che implica un trovato scientifico e che può avere applicazione industriale. Può riguardare un prodotto o un processo. Non sono considerate invenzioni: a) le scoperte, le teorie scientifiche e i metodi matematici; b) i piani, i principi e i metodi di attività intellettuali, che riguardano gioco o attività commerciale, inclusi i programmi di elaboratori; c) le presentazioni di informazioni. Inoltre, non sono considerati invenzioni i metodi per il trattamento chirurgico o terapeutico del corpo umano o animale e i metodi di diagnosi applicati al corpo umano o animale. La protezione legale di un’invenzione si ottiene con il brevetto

(Decreto Legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, Sezione IV Art. 45).

Machine Learning

Strumento per la rilevazione automatica di modelli significativi presenti nei dati, comunemente utilizzato in tutte quelle attività che richiedono l'estrazione di informazioni da ampi insiemi di dati

(Shwarts-Shalev S., Ben-David S., Understanding machine learning. From theory to algorithms, 2014).

Monitoraggio

Ogni forma di indagine ricorrente e sistematica, di natura biologica, patologica, epidemiologica o di altro genere, compiuta su popolazioni umane, animali o vegetali o anche su ambienti minacciati da inquinamento (radioattivo, chimico, microbiologico o di altra natura), che ha come fine la programmazione di interventi miranti alla loro conservazione, gestione o risanamento.

(Enciclopedia Treccani)

Operazione

a)      un progetto, un contratto, un’azione o un gruppo di progetti o azioni selezionati nell’ambito del piano strategico della PAC in questione;

b)      nel contesto degli strumenti finanziari, il totale della spesa pubblica ammissibile concessa a uno strumento finanziario e il successivo sostegno finanziario fornito ai destinatari finali da tale strumento finanziario.

      (Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Organismo di consulenza

Organismo pubblico o privato che presta servizi di consulenza

(Decreto MIPAAF 03/02/2016).

Partenariato Europeo per l’Innovazione in campo agricolo (PEI AGRI)

Il Partenariato Europeo per l’Innovazione in campo agricolo (PEI-AGRI) opera al fine di promuovere un’agricoltura e una silvicoltura sostenibili e competitive che "ottengano di più e meglio con meno". Inoltre, contribuisce a garantire un regolare approvvigionamento di prodotti alimentari, mangimi e biomateriali, sviluppando la sua attività in armonia con le risorse naturali da cui dipende l’agricoltura

(Commissione Europea, Ricerca e innovazione e Comunicazione 2012/79).

Personale altamente qualificato

Membri del personale con un diploma di istruzione terziaria e con un’esperienza professionale pertinente di almeno cinque anni, che può comprendere anche una formazione di dottorato

(Commissione Europea, Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione 2014/C 198/01).

Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale

Il Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale (PSIR) descrive la strategia condivisa da Mipaaf e Regioni per le azioni di innovazione e ricerca da intraprendere rispondendo al dettato della prima delle sei priorità del regolamento europeo per lo sviluppo rurale del periodo di programmazione 2014-2020: “Promuovere il trasferimento di conoscenze ed innovazione nel settore agricolo e forestale nelle zone rurali”

(Mipaaf, Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo alimentare e forestale 2014-2020, 2014).

Prototipo

Modello originale costruito per includere tutte le caratteristiche tecniche e prestazionali del nuovo prodotto. La progettazione, la costruzione e il collaudo di prototipi rientrano di norma nell'ambito di ricerca e sviluppo

(OCSE, Frascati Manual 2015).

Qualifica

E’ il risultato formale di un processo di valutazione e convalida che si ottiene quando un organismo formativo competente determina che un individuo ha raggiunto risultati di apprendimento che soddisfano determinati standard.

(riadattamento da Glossario Erasmus+)

Ricerca e sviluppo -R&S

Somma delle azioni intraprese al fine di generare nuove conoscenze, comprendono lavori creativi e sistematici intrapresi per aumentare il patrimonio delle conoscenze relative all'umanità, alla cultura e alla società, e per concepire nuove applicazioni delle conoscenze disponibili. Le attività di Ricerca e Sviluppo (R&S) possono essere finalizzate al raggiungimento di obiettivi specifici o generali e, sono sempre orientate verso nuove scoperte, basate su concetti (e la loro interpretazione) o ipotesi originali. Il loro esito finale è molto incerto (o almeno la quantità di tempo e risorse necessarie per raggiungerlo), sono pianificate e preventivate (anche se realizzate da individui), e sono finalizzate a produrre risultati che potrebbero essere liberamente trasferiti o scambiati in un mercato. Un'attività di R&S, deve soddisfare cinque criteri fondamentali (novità, creatività, incertezza, sistematicità, trasferibilità e/o riproducibilità). La R&S può essere di tre tipi: ricerca di base, ricerca applicata e sviluppo sperimentale  

(OCSE, Frascati Manual 2015).

Ricerca applicata

Attività di indagine originale svolta per acquisire nuove conoscenze. È tuttavia indirizzata principalmente verso uno scopo o obiettivo specifico e pratico vista (OCSE, Frascati Manual 2015).

Ricerca di base

Attività sperimentali o teoriche svolte primariamente per acquisire nuove conoscenze sulle basi sottostanti dei fenomeni e dei fatti osservabili, senza alcuna particolare applicazione o alcun uso in vista

(OCSE, Frascati Manual 2015).

Robotica

a)  Settore delle scienze dell'ingegneria che ha per oggetto lo studio e la realizzazione dei robot, cioè strutture artificiali versatili e adattabili a diverse situazioni, capaci di riprodurre varie attività.

(Enciclopedia Treccani)

b)  Realizza la connessione intelligente tra percezione ed azione. Un robot è qualcosa che reagisce in modo intelligente a una situazione ambientale che rileva attraverso un sistema di sensori e questa sua reazione serve a raggiungere un determinato scopo.

(Brady, M., Robotics Science,1989).

Scambi interaziendali

Regime di scambi per permettere agli agricoltori di recarsi presso un’altra azienda agricola nell’UE, per apprendere di persona e in maniera pratica da un altro agricoltore, potenziare lo scambio di conoscenze e le buone pratiche. I programmi di scambi devono essere concentrati, in particolare, su pratiche e tecnologie di produzione agricola e forestale sostenibili, diversificazione agricola, partecipazione dell’azienda agricola alla filiera corta, sviluppo di nuove opportunità commerciali e nuove tecnologie e miglioramento della resilienza delle foreste

(Measure fiche - Knowledge transfer and information actions Measure 1 Article 14 of Regulation (EU) No 1305/2013).

Standing Committee of Agricultural Research - SCAR

ll Comitato permanente per la ricerca agricola (in inglese, SCAR - Standing Committee on Agricultural Research) è stato istituito nel 1974 dalla Commissione Europea con il compito di realizzare un coordinamento fra le programmazioni per la ricerca dei diversi Stati membri dell'UE. E' stato rilanciato nel 2005 ed è diventato un punto di riferimento per la ricerca relativa all’agricoltura, e più in generale alla bioeconomia, rafforzando il coordinamento delle politiche per la ricerca in questi settori nell’ambito dello Spazio Europeo della Ricerca, include 37 paesi tra Stati membri, paesi candidati e paesi associati. Ed è presieduto dalla Commissione Europea (DG Ricerca/DG AGRI).  Con lo specifico gruppo di lavoro SWG AKIS contribuisce al miglioramento del funzionamento dei sistemi di conoscenza e innovazione, ha costantemente accompagnato lo sviluppo delle politiche agricole europee.  

(Sito Web SCAR).

Social media

A differenza delle tecnologie di comunicazione tradizionali, i social media non rappresentano un canale di comunicazione, ma sono una piattaforma digitale su cui si verifica l'interazione sociale. In particolare, nelle imprese, le piattaforme basate sul Web consentono ai lavoratori di (1) comunicare messaggi con colleghi specifici o trasmettere messaggi a tutti i membri dell'organizzazione; (2) indicare esplicitamente o rivelare implicitamente determinati collaboratori come partner di comunicazione; (3) pubblicare, modificare e ordinare testo e file collegati a se stessi o ad altri; e (4) visualizzare i messaggi, le connessioni, il testo e i file comunicati, pubblicati, modificati e ordinati da chiunque altro nell'organizzazione in qualsiasi momento della loro scelta

(Leonardi, P., Huysman M., Steinfield, C., Enterprise Social Media: Definition, History, and Prospects for the Study of Social Technologies in Organizations, 2013).

Spesa pubblica

Qualsiasi contributo al finanziamento di operazioni proveniente dal bilancio di un’autorità pubblica nazionale, regionale o locale, dal bilancio dell’Unione messo a disposizione del FEAGA e del FEASR, dal bilancio di un organismo di diritto pubblico o dal bilancio di un’associazione di autorità pubbliche o di organismi di diritto pubblico

(Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Spin off

Nuova impresa creata per commercializzare le conoscenze e le capacità di un’unità di ricerca di un’università o di un’impresa

(MIUR, Programma Nazionale della Ricerca 2011-2013).

Start up

Impresa basata su prodotti innovativi o di nicchia con un alto rischio, ma anche un alto potenziale di guadagno in caso di successo, data tipicamente la limitata quantità di capitale e lavoro

(MIUR, Glossario Programma Nazionale della Ricerca 2010-2012).

Studio di fattibilità

La valutazione e l’analisi del potenziale di un progetto, finalizzate a sostenere il processo decisionale individuando in modo obiettivo e razionale i suoi punti di forza e di debolezza, le opportunità e i rischi, nonché a individuare le risorse necessarie per l’attuazione del progetto e, in ultima analisi, le sue prospettive di successo

(Commissione Europea, Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione 2014/C 198/01).

Sviluppo professionale

Processo di potenziamento delle capacità professionali dei partecipanti ad una attività formativa attraverso lo sviluppo di conoscenze e competenze e l'acquisizione di nuove abilità, che sono normalmente identificate in un'analisi dei bisogni formativi. Lo sviluppo professionale comprende tutti i tipi di apprendimento, dai corsi di formazione e seminari strutturati a opportunità di apprendimento informale.

(riadattamento da Glossario Erasmus+)

Sviluppo sperimentale

Attività sistematica in cui si attinge dalle conoscenze ottenute dalla ricerca e dall’esperienza pratica per produrre conoscenze aggiuntive, con lo scopo di creare nuovi prodotti o processi o di migliorare i prodotti e i processi già esistenti vista

(OCSE, Frascati Manual 2015).

Target finali

Valori prestabiliti, fissati dagli Stati membri nel quadro delle loro strategie di intervento di cui all’articolo 107, paragrafo 1, lettera b), da conseguire al termine del periodo del piano strategico della PAC in relazione agli indicatori di risultato.

(Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Target intermedi

Valori intermedi prestabiliti, fissati dagli Stati membri nel quadro delle loro strategie di intervento di cui all’articolo 107, paragrafo 1, lettera b), per uno specifico esercizio finanziario, da conseguire entro una determinata scadenza temporale del piano strategico della PAC al fine di garantire progressi tempestivi in relazione agli indicatori di risultato.

(Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

Technology transfer

Individuazione, rilevazione e condivisione di conoscenze esplicite e tacite, ivi comprese capacità e competenze. Comprende attività commerciali e non commerciali, consulenze, concessione di licenze, creazione di spin off, mobilità dei ricercatori, pubblicazioni ecc. Anche se l'accento è posto sulle conoscenze scientifiche e tecnologiche esistono anche altre forme, come i processi aziendali supportati dalla tecnologia (technology-enabled) 

(Commissione Europea, COM (2007) 182 definitivo).

Tecnologie abilitanti

Dette anche tecnologie orizzontali o General Purpose Technologies (GPT), sono tecnologie per le quali i vantaggi legati alla loro diffusione si rendono pienamente evidenti in presenza di innovazioni organizzative e istituzionali complementari. Sono trasversali a progetti di ricerca e alle discipline scientifiche specialistiche. Le tecnologie abilitanti si diffondono più rapidamente dei cambiamenti organizzativi e istituzionali necessari a creare le opportunità di sviluppo di grandi innovazioni infrastrutturali

(MIUR, Glossario Programma Nazionale della Ricerca 2010-2012).

Aliquota di sostegno

L’aliquota della spesa pubblica per un intervento; nel caso di strumenti finanziari si riferisce all’equivalente sovvenzione lordo del sostegno come definito all’articolo 2, punto 20, del regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione(34).

(Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

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