giovedì 7 novembre 2024

La rivoluzione genetica può sostenere la sicurezza alimentare, affrontare la crisi climatica e proteggere la biodiversità?

Sempre più spesso nell'ultimo periodo queste tematiche sono diventate tema di discussione e anche scontro. Vediamo in questo post, cosa ha da dire il Direttore generale della FAO.

Al World Food Prize 2024, il Direttore generale della FAO sostiene i modi in cui la scienza e l'innovazione possono contribuire a trasformare i sistemi agroalimentari e ad avvicinare persone e culture

Il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, tiene un discorso programmatico a Des Moines, Iowa.

©FAO/Roberto Schmidt

  Le innovazioni nella scienza genetica hanno portato il mondo all'"alba di una nuova era" e possono promuovere soluzioni a una serie di sfide globali interconnesse, tra cui garantire la sicurezza alimentare, affrontare la crisi climatica e proteggere la biodiversità, ha affermato oggi QU Dongyu, Direttore generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAOI), alla cerimonia di apertura del Borlaug International Dialogue of the World Food Prize  2024. "La rivoluzione genetica va oltre l'aumento delle rese", ha affermato Qu, sottolineando come oggi possa essere applicata in modi personalizzati per migliorare la resistenza di piante e animali a parassiti, malattie e fattori di stress ambientale, tra cui alte temperature, siccità, inondazioni, salinità del suolo e altro ancora.

Questi progressi potrebbero anche "avvicinare persone e culture", ha aggiunto nel suo discorso principale, From Genetics to the Generation: What Does the Future Hold for Agrifood Systems and Food Culture .

Il premio annuale, in onore di Norman Borlaug, considerato uno dei padri della Rivoluzione Verde che ha liberato centinaia di milioni di persone dalla fame grazie al suo lavoro su varietà di grano ad alta resa, è stato assegnato quest'anno a Geoffrey Hawtin e Cary Fowler, in riconoscimento del loro straordinario contributo nel preservare e proteggere il patrimonio mondiale di biodiversità delle colture, in particolare nella gestione e nel finanziamento di banche genetiche delle colture in tutto il pianeta.

Modifica genetica

La tecnologia di modifica genetica accelera significativamente i processi di selezione, agendo più rapidamente dei metodi di incrocio, selezione per mutazione e transgenesi, ha affermato il Direttore generale della FAO, che ha studiato la selezione vegetale e la genetica e ha dato importanti contributi alla comprensione del genoma della patata.

Modifica genetica o genomica è un termine che comprende varie tecniche di biologia molecolare. L'avvento di brevi ripetizioni palindromiche raggruppate regolarmente intervallate, note come CRISPR, ha stimolato un rapido aumento della ricerca e delle applicazioni di modifica genetica. CRISPR è più veloce e meno costoso dei metodi più convenzionali di incrocio, aprendo nuovi orizzonti per colture e bestiame adattabili all'ambiente e sensibili alla nutrizione che possono proteggere la biodiversità genetica e contribuire a costruire sistemi agroalimentari resilienti.

Il Direttore generale della FAO ha sottolineato che l'editing genetico può essere una manna per la conservazione e il miglioramento dei tratti unici degli alimenti locali e indigeni, mantenendo aperta una "finestra sulla nostra stessa umanità" e diventando "un ponte tra il passato e il futuro, collegando le culture alimentari e promuovendo la resilienza condivisa di fronte alle sfide globali".

Per questo motivo, il FAO Food and Agriculture Museum and Network, che verrà inaugurato nel 2025 presso la sede centrale della FAO a Roma per celebrare l'80° anniversario della fondazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, collegherà le tecnologie e le culture alimentari globali, mostrando le ricche tradizioni e gli approcci innovativi che hanno plasmato la storia dei sistemi agroalimentari nel tempo.

Gli esperti della FAO hanno prodotto importanti contributi alle connessioni tra editing genetico e sicurezza alimentare e sui sistemi agroalimentari in senso più ampio .

Qu ha sottolineato che il Science and Innovation Forum, uno dei tre pilastri del World Food Forum che la FAO ospita ogni anno presso la sua sede centrale a Roma, è stato istituito proprio per consentire ai membri e ai partner di discutere i vantaggi e i rischi delle tecnologie all'avanguardia.

È fondamentale che i vantaggi siano ampiamente ed equamente condivisi. È inoltre essenziale che i membri investano nel capitale umano e sociale necessario per sfruttare al meglio le nuove tecnologie, ha aggiunto.

I nuovi vincitori del World Food Prize vantano una lunga storia di impegno con la FAO.

Geoffrey Hawtin, uno dei premiati, ha svolto un ruolo chiave nella negoziazione del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l'alimentazione e l'agricoltura , ospitato dalla FAO, nonché nella creazione dello Svalbard Global Seed Vault .

Cary Fowler, attualmente inviato speciale degli Stati Uniti per la sicurezza alimentare globale, ha guidato la Conferenza internazionale e il programma sulle risorse fitogenetiche presso la FAO negli anni '90 ed è stato l'autore principale del Piano d'azione globale per le risorse fitogenetiche della FAO .

Oltre al discorso principale di Qu, la cerimonia ha visto una tavola rotonda sul raggiungimento di un mondo libero dalla fame a cui hanno partecipato Ajay Banga, presidente del Gruppo della Banca mondiale, e Akinwumi Adesina, presidente della Banca africana di sviluppo.

Incontri

In un incontro bilaterale con Cary Fowler, il Direttore generale ha ribadito l'impegno della FAO con la Vision for Adapted Soils (VACS) e l'impegno a far crescere la partnership VACS, e i due hanno concordato sulla necessità di mobilitare risorse per garantire il successo a lungo termine dell'iniziativa.

A questo proposito, Qu ha incontrato Bram Govaerts, Direttore generale del CIMMYT (International Maize and Wheat Improvement Center), ed entrambi hanno concordato sulla necessità di lavorare meglio insieme per coordinare congiuntamente il lavoro del Segretariato VACS e l'implementazione VACS sul campo, anche attraverso il programma FAO SOILFER .

Il Direttore generale della FAO ha incontrato anche l'Ambasciatore Terry Brandstad, Presidente della World Food Prize Foundation, congratulandosi con lui per l'obiettivo comune di trasformare i sistemi agroalimentari per migliorare la sicurezza alimentare e definendo il World Food Forum un'importante piattaforma globale per sostenere questa trasformazione.

mercoledì 6 novembre 2024

Erice, Settimana della cucina italiana nel mondo

 

L’Istituto Superiore “Florio” di Erice dall’11 al 15 novembre ospiterà la Settimana della cucina italiana nel mondo, una kermesse di cultura enogastronomica d’eccellenza con protagonisti di rilievo, laboratori aperti al pubblico, tavole rotonde e confronti tematici. Tra i relatori Bonetta  Dell’Oglio Ambasciatrice dell’Identità Territoriale del percorso   Borghi GeniusLoci De.Co.

 L’evento realizzato in collaborazione con Tenute Orestiadi di Gibellina che aprirà le porte della cantina agli studenti già nella giornata del 7 novembre, prevede la partecipazione di chef, ristoratori, produttori e docenti universitari che si confronteranno sul tema: “Il territorio e la filiera agroalimentare. Il cibo tra identità e responsabilità”, un nuovo approccio alla sostenibilità, alla valorizzazione dei territori, alle produzioni locali tipiche. Un appuntamento importante che si inserisce perfettamente nell’ambito del riconoscimento ottenuto dalla Sicilia, quale “Regione europea della gastronomia 2025”, prima in Italia a ottenere questo vessillo internazionale assegnato dall’International Institute of gastronomy, culture, arts and tourism (Igcat) e che vede gli Istituti alberghieri quali ambasciatori della cucina tra tradizione e innovazione.


 

L’11 novembre inaugurerà la rassegna Fabiola di Sotto, chef vegana e social blogger, che terrà un laboratorio con gli studenti proponendo ricette 100% vegane. Di grande valenza formativa l’incontro con Fabiola di Sotto sia sotto il profilo della scelta etica insita nella cucina vegetale che per la sua capacità comunicativa sui canali social dedicati al food. La chef sarà anche protagonista di uno show-cooking sui legumi, che sarà riproposto anche nel pomeriggio e sarà aperto al pubblico.

Il 12 novembre l’Istituto Florio ospiterà Francesco Piparo, chef del ristorante “Caveau 38” di Palermo, che condurrà in un viaggio alla scoperta dei profumi della nostra terra, e il prof. Filippo Sgroi, coordinatore del Corsi di Studio in Scienze gastronomiche dell’Università degli Studi di Palermo, che parlerà della figura del consumatore e del ruolo del cibo nell’economia postmoderna.

Il 13 novembre si terrà presso l’aula magna dell’Università degli Studi del polo di Trapani la Tavola rotonda “Il territorio e la filiera agroalimentare. Il cibo tra identità e responsabilità”. Interverranno il prof. Gianfranco Marrone, docente ordinario di Semiotica dell’Università degli Studi di Palermo, specialista in semiotica del gusto e linguaggi dell’enogastronomia; il dott. Rosario di Maria, presidente delle “Tenute Orestiadi”; la chef e ambasciatrice   Bonetta dell’Oglio; la professoressa Concetta Messina, docente ordinario di Scienza della Terra e del Mare dell’Università degli Studi di Palermo.

Il 14 novembre sarà ospite Natale Amoroso (Organizzazione produttori della pesca di Trapani), che introdurrà la masterclass dello chef del Gambero Rosso Mario Puccio sui prodotti ittici locali, con un focus sul “ritunnu”, la bottarga dei poveri.

 Il 15 novembre chiuderanno la kermesse Bonetta dell’Oglio, che parlerà di agricoltura sostenibile, biodiversità e stagionalità, l’architetto Luigi Biondo, direttore del Parco Archeologico di Segesta, che presenterà un contributo sul grano degli Elimi, e Filippo Drago (Molini del Ponte) che relazionerà su “lu pani nivuru” di Castelvetrano.

“Il tema scelto per la Settimana della cucina italiana nel mondo è il frutto di una riflessione condivisa con gli studenti sui rapporti esistenti tra i diversi settori della filiera agroalimentare, vero volano della nostra economia. Tra gli obiettivi prioritari, c’è quello di guardare al futuro a partire dalla tradizione per affrontare le questioni relative alla sostenibilità e alla responsabilità, con un focus sull’agricoltura di qualità, sulla valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale e sullo sviluppo del turismo esperienziale – dice la Dirigente scolastica, Pina Mandina -. L’Istituto si propone, quindi, quale Polo che mette a sistema nella propria offerta formativa gli aspetti specifici della promozione del brand Italia nell’ambito agroalimentare attraverso la comunicazione (Liceo Made in Italy), la produzione enogastronomica (lo storico indirizzo per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera), e, dal prossimo anno scolastico, anche la trasformazione alimentare con l’apertura del nuovo indirizzo Tecnico Agrario. Per questo siamo felici – aggiunge – di proporre ai nostri studenti e al territorio un evento ricco di contenuti e di protagonisti, tra addetti ai lavori e rappresentanti dei settori produttivi.

 

venerdì 1 novembre 2024

l'Accademia del Gusto, il primo ristorante didattico della Sicilia, realizzato da TED Formazione Professionale ETS.

 Il ristorante didattico di TED Formazione: un trampolino per il futuro dei giovani siciliani

Il Prof Marfia direttore di TED Formazione Professionale sottolinea l’importanza del progetto come impresa didattica senza scopo di lucro: "Tutti i ricavi generati dai nostri ristoranti didattici sono reinvestiti nel potenziamento dell’attività formativa. Questo ci permette non solo di migliorare l’offerta didattica, ma anche di riconoscere agli studenti una borsa di studio per premiare il loro impegno e sostenerli nel percorso formativo."

 




A Misilmeri è nato un progetto che unisce formazione e lavoro per i giovani del territorio: l'Accademia del Gusto, il primo ristorante didattico della Sicilia, realizzato da TED Formazione Professionale ETS. Oltre a essere un punto d'incontro per gli amanti della buona cucina, questo ristorante offre agli studenti una vera esperienza professionale, preparandoli per il futuro.

Inaugurata nel 2023, l'Accademia è un’impresa formativa che consente agli allievi IeFP di applicare sul campo le competenze apprese in aula. In un ambiente sicuro e sotto la supervisione dei docenti, i giovani apprendono i segreti della cucina e del servizio al cliente, colmando il divario tra teoria e pratica. L’Accademia è una delle principali innovazioni del sistema educativo siciliano e risponde alla necessità di offrire ai giovani competenze spendibili sul mercato del lavoro.

Grazie all'Accademia del Gusto, gli studenti sviluppano abilità tecniche e professionali in un contesto reale. Durante l’anno scolastico, gli allievi imparano non solo le materie umanistiche e scientifiche,  ma anche a cucinare e a gestire il servizio, a organizzare risorse, pianificare attività e risolvere problemi quotidiani. Questo percorso, oltre a insegnare rispetto delle regole igienico-sanitarie e gestione del tempo, li forma sulle capacità di lavoro in team e interazione con i clienti.

Il ristorante didattico rispetta le normative italiane sulla formazione e somministrazione. Grazie al Decreto Interministeriale n. 44 del 2001 e al DPR n. 275 del 1999, i ricavi dei ristoranti didattici sono reinvestiti per potenziare l’offerta educativa. Gli studenti dell’Accademia del Gusto sono così immersi in un’esperienza che rispetta gli standard del settore.

Ispirato al modello tedesco, l’Accademia incarna l’approccio duale: formazione diretta sul campo, integrata con teoria e pratica. Gli studenti acquisiscono competenze trasversali, come la risoluzione dei problemi e il pensiero strategico, essenziali nelle loro future carriere.

Per molti, il ristorante didattico è un primo contatto diretto con il lavoro. I giovani, grazie a questo percorso, acquisiscono competenze tecniche e la fiducia necessaria per affrontare le sfide del settore. TED Formazione punta a preparare professionisti già competenti e pronti ad adattarsi al mercato.

"Siamo entusiasti di annunciare l'apertura di due nuovi ristoranti didattici a Palermo e Carini," dichiara Tony Marfia, . "Il ristorante di Palermo sarà situato presso il centro commerciale Forum della città, offrendo agli studenti l’opportunità di operare in un contesto ancora più dinamico e in linea con le esigenze del settore. Anche la sede di Carini si inserirà in un'area strategica per garantire una formazione sul campo, che permetta ai nostri allievi di confrontarsi con una clientela reale e con le sfide quotidiane del settore ristorativo."

“Il nostro obiettivo,” conclude Marfia, “è costruire una rete di imprese didattiche che facciano da ponte tra formazione e mondo del lavoro, mantenendo sempre un forte legame con il territorio e valorizzando le nostre tradizioni culinarie. Vogliamo offrire ai giovani non solo una formazione teorica di qualità, ma anche la possibilità di fare esperienza pratica in ambienti che replicano fedelmente le dinamiche di un’impresa reale. Questa iniziativa è pensata per preparare i nostri allievi alle sfide del mercato, rendendoli professionisti competenti e pronti ad affrontare il futuro. ”L’Accademia del Gusto di TED Formazione è molto più di un ristorante: è un laboratorio di crescita che ha un impatto sociale ed educativo. Con l’apertura delle nuove sedi, TED Formazione continua a costruire percorsi che offrono solide basi pratiche e professionali ai giovani siciliani, creando un punto di incontro tra istruzione e lavoro, e migliorando la vita dei giovani nel territorio.

giovedì 31 ottobre 2024

Radici per il Futuro: Pianta il Tuo Albero

 Il Coordinamento Agroecologia Sicilia, Ente che ha promosso la Legge della Regione Siciliana sull’agroecologia (L.R. 21/2021), vuole promuovere la transizione agroecologica. Per farlo ha avviato un progetto di Crowdfunding (quindi di raccolta fondi) che consenta alle persone di contribuire alle varie attività. Tra queste l’organizzazione del 1° Congresso di Agroecologia del Mediterraneo, che si terrà ad Agrigento tra il 9 ed il 12 giugno 2025, ed altre attività di natura culturale, scientifica e tecnica.

Partecipazione Persone:
Con il Crowdfunding ogni persona potrà rendersi partecipe alla diffusione dell’agroecologia ma anche ad azioni pratiche che contribuiscano a realizzare praticamente la transizione agroecologica.
Per ogni donazione, infatti, il Coordinamento Agroecologia Sicilia, oltre a svolgere le attività di diffusione dell’agroecologia, si impegna a donare un contributo alle aziende agricole che vengono condotte già con metodi agroecologici o che intendono effettuare questa transizione, per l’acquisto di alberi di specie autoctone.

Attraverso questa azione si contribuirà:

  • ad aumentare la biodiversità dei sistemi rurali;
  • ad assorbire un’aliquota importante di CO2, responsabile, come è noto, del fenomeno del cambiamento climatico;
  • a migliorare ed incrementare la fertilità del suolo grazie alla presenza degli alberi e dei loro effetti benefici negli ecosistemi.

Il progetto “Radici per il Futuro: Pianta il Tuo Albero”, richiama l’idea di costruire un futuro sostenibile attraverso la partecipazione attiva delle persone, collegando il concetto di radici (sia letterali che simboliche) al Mediterraneo.
Possono usufruire di questo contributo le aziende agricole ricadenti nell’area mediterranea. Inoltre, per le aziende che ricadono nel territorio siciliano, queste possono raggiungere lo status di Azienda Agroecologica, ai sensi dell’art. 7 della L.R. 21 del 29 luglio 2021 della Regione Siciliana.
Il Coordinamento Agroecologia Sicilia, a far data dal 2 ottobre 2024, pubblicherà sul suo sito ufficiale il Bando di partecipazione che prevede alcuni requisiti.
Dal 4° novembre 2024 le persone, anche attraverso una pagina apposita del presente sito, potranno contribuire all’attività del Coordinamento Agroecologia Sicilia sapendo che per ogni versamento effettuato, che sarà indicato nell’apposita pagina, una parte verrà devoluta alle aziende di cui sopra per acquistare delle specie arboree.
Le persone, all’atto del versamento, potranno scegliere anche l’azienda in cui verranno piantati gli alberi e, quindi, avere localizzato, con esattezza il luogo geografico in cui verranno piantati.
Per ogni pianta acquistata sarà, inoltre, quantificato un valore medio di CO2 che si sarà contribuito ad assorbire, rilasciando un apposito attestato.

Partecipazione Aziende Agricole:
Le aziende agricole possono partecipare al progetto, e ricevere quindi il contributo per la piantagione delle piante (secondo il numero di versamenti effettuati per quell’azienda).
La partecipazione è subordinata all’invio della presente scheda (compilando tutti i campi) all’indirizzo e-mail: coord.agroecologia@libero.it.
Le aziende possono altresì, concordandolo con il Coordinamento, realizzare eventi di Crowdfunding in presenza, secondo le modalità e le date che saranno stabilite di volta in volta.
Per ricevere il contributo dovranno presentare una fattura dell’avvenuto acquisto di alberi, preferibilmente autoctoni, del territorio in cui ricade l’azienda, relativa al numero dei versamenti fatti per quell’azienda.

Per le aziende ricadenti nel territorio siciliano si può fare riferimento anche all’Allegato A – Elenco specie e razze autoctone -, che è possibile consultare nella pagina ufficiale del sito all’indirizzo https://www.coordinamentoagroecologia.org/2023/08/31/linee-guida-l-r-21-del-2021-agroecologia/. Sulla base di questa documentazione il Coordinamento Agroecologia Sicilia effettuerà un bonifico relativo al numero di versamenti effettuati per quell’azienda.

Obiettivi:
Con il progetto: “Radici per il Futuro: Pianta il Tuo Albero” si vuole implementare una condivisione e compartecipazione agli obiettivi dell’agroecologia, una nuova coesione tra tutti gli attori in causa ed un modello di Economia Circolare tra cittadini, aziende agricole, mondo produttivo ed economico siciliano.


L'eredità della memoria, il centeneraio dell'Amato Vetrano di Sciacca

 

 il centenario dell’Istituto Amato Vetrano di Sciacca



Si è tenuta nella giornata del 29 ottobre 2024, presso l’Auditorium “Guido Bonocore” dell’Istituto “Calogero Amato Vetrano” di Sciacca, la celebrazione del centenario della fondazione dell’istituto. Un momento solenne e carico di significato per la comunità scolastica, simbolo di continuità e crescita per tutto il territorio.

L’evento si è aperto con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, affidata all’orchestra dell’Istituto “Roncalli” di Burgio, che ha dato un tocco di solennità all’inizio dei festeggiamenti. La dirigente scolastica, Dott.ssa Nellina Librici, ha poi rivolto un caloroso saluto, ricordando i traguardi raggiunti dall’istituto e sottolineando l’importanza di celebrare questo percorso centenario.

A moderare la manifestazione, con garbo e maestria, è stata la Prof.ssa Maria Venezia, che, prima ancora di essere docente, è stata anche alunna dell’Istituto Amato Vetrano, e ha guidato gli interventi e le testimonianze degli ospiti che hanno accettato con entusiasmo di partecipare alla manifestazione. L’accoglienza è stata curata dalla docente Lidia Russo insieme a un gruppo selezionato di studenti del percorso di accoglienza turistica

Tra le personalità intervenute, il dirigente generale del Dipartimento dell’Agricoltura, Dott. Dario Cartabellotta, che ha trattato il tema “Il sistema agricolo Siciliano: sviluppo dell’imprenditoria giovanile,” stimolando riflessioni sulla crescita del settore agricolo e sull’importanza di coinvolgere le nuove generazioni in quest’ambito. È seguito l’intervento del Dott. Baldassare Portolano, direttore del Dipartimento SAAF, che ha approfondito il ruolo dell’università nella formazione culturale dei giovani diplomati, sottolineando le sfide e le opportunità per i futuri professionisti.

Di grande interesse è stata la riflessione di Santina Interrante, responsabile regionale di Coldiretti Donne Impresa, che ha discusso “Il ruolo delle donne in agricoltura,” evidenziando il contributo femminile alla crescita e all’innovazione del settore. Anche il Sindaco Fabio Termine, in qualità di Presidente della Fondazione Calogero Amato Vetrano, ha presentato le nuove prospettive della fondazione, proiettando l’istituto verso una nuova fase di sviluppo.

Di particolare emozione sono state le parole della figlia di Guido Bonocore, uno degli storici presidi dell’istituto e omonimo dell’auditorium. La figlia ha ricordato il profondo impegno del padre per la scuola e la comunità, condividendo aneddoti e riflessioni che hanno toccato il cuore dei presenti. Anche il figlio dell’ex preside Segreto ha portato la sua testimonianza, sottolineando l’eredità di valori e dedizione trasmessi dal padre, un simbolo di continuità e impegno per la crescita culturale del territorio.

La celebrazione è stata arricchita anche dalla presenza degli ex presidi Pietro Amato e Sergio Panunzio, che hanno condiviso con il pubblico ricordi della loro esperienza all’interno dell’istituto, rimarcando l’evoluzione e il progresso costante che la scuola ha sostenuto negli anni per offrire una formazione d’eccellenza.

Tra il pubblico, non sono mancate le testimonianze di ex studenti, ora affermati professionisti, tra cui medici, enologi e docenti universitari di successo nel panorama nazionale, che hanno voluto raccontare il valore della formazione ricevuta all’Amato Vetrano, una base solida che ha permesso loro di affermarsi nel proprio campo.

Alla fine della manifestazione, è stata scoperta una targa in onore del cavaliere avvocato Calogero Amato Vetrano e successivamente gli ospiti sono stati invitati presso il Salone Mendola per un momento conviviale curato dai docenti C. Cucchiara, G. Grisafi, A. Amato, L. Amplo e dagli studenti delle classi IV D, IV E e IV G dell’indirizzo alberghiero.

Questa celebrazione rappresenta non solo un tributo alla storia dell’istituto, ma anche un ponte verso il futuro, con l’impegno di tutta la comunità educativa e del territorio per continuare a sostenere l’educazione, la tradizione e l’innovazione nella formazione delle nuove generazioni.

      

















martedì 29 ottobre 2024

1924-2024 I PRIMI CENTO ANNI DELL'AMATO VETRANO




Partecipare  a un centenario di un'opera vivente e di inestimabile valore, rappresenta  un emozione straordinaria
 Partecipare ad una manifestazione, in occasione di   una celebrazione in un'Istituto dove sei stato discente, rappresenta senza ombra di dubbio un evento destinato a sedimentarsi nella memoria.
All'evento  organizzato presso l'Istituto Calogero Amato Vetrano, da parte della Direzione scolastica magistralmente diretta dalla Prof.ssa Nellina Librici, con collaboratori di valore, in primis la Prof.ssa Maria Venezia.  
Hanno preso parte all'evento tantissimi discenti ed ex discenti, docenti ed ex docenti,  ex dirigenti scolastici, alcuni hanno voluto testimoniare il valore storico e attuale dell' Istituto.

Noi, avevamo già attributo nei mesi scorsi alla Prof.ssa Librici, nella qualità di 
Dirigente Scolastico dell'Istituto,  il riconoscimento di "Custode dell'Identità Territoriale"  
 












 


tratto dalla pubblicazione del centenario  

 Benvenuti a questa giornata di celebrazione del Centenario dell’Istituto Tecnico Agrario.

Un’occasione unica e speciale per riflettere, condividere esperienze e celebrare insieme la prestigiosa storia di questo Istituto.

Oggi condivideremo riflessioni e contributi significativi raccolti lungo questo cammino; questo presente contributo è frutto di un lavoro collettivo, un tributo alla passione, alla dedizione e all’impegno di tutti coloro che hanno reso possibile questo evento.

Questo libretto vuole essere non solo un ricordo della giornata, ma anche un invito a mantenere viva la curiosità, la creatività e lo spirito di collaborazione che ci hanno accompagnato fino a qui. Spero che vi ispiri e vi trasmetta un po’ della ricchezza che abbiamo costruito insieme.

Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo progetto: studenti, docenti, personale e voi invitati, il cui entusiasmo ha dato vita a questa giornata.

Vi auguro una piacevole lettura e spero che questo ricordo rimanga con voi nel tempo.

Nellina Librici

Dirigente scolastico


UN SECOLO DI ECCELLENZA

Quest'anno celebriamo un anniversario davvero speciale: il centenario della fondazione del nostro istituto ad opera dell’avvocato “Calogero Amato Vetrano”. Un uomo lungimirante che, con un gesto di grande generosità, ha deciso di donare parte dei suoi beni per dare vita all'Istituto Tecnico Agrario con l'intento di offrire una formazione di qualità ai giovani futuri professionisti del settore.

Nel corso degli anni, l'istituto ha raggiunto importanti traguardi e successi, grazie ai principi innovativi del suo pensiero e alla sua guida lungimirante.

Ancora oggi, i nostri studenti beneficiano della sua eredità e del suo impegno, studiando in un contesto moderno, innovativo, all'avanguardia e collaborando con realtà universitarie di rilievo a livello regionale e nazionale.

Insieme riviviamo la storia, i successi e l'eredità che ci ha lasciato, con l'orgoglio di far parte di questa grande famiglia.


TESTAMENTO OLOGRAFO
Calogero Amato Vetrano nacque a Sciacca il 23 gennaio 1819 e morì il 15 Giugno 1886. Il 23 Gennaio del 1875 Calogero Amato Vetrano ha scritto il suo testamento, lasciando come erede universale usufruttuaria durante la vita la moglie Ignazia Destefani ed erede universale l'istituto Agrario che va a fondarsi nel podere della marchesa in C/da Mendolito. L’Istituto doveva essere amministrato dalle prime Autorità Comunali, Politiche e Giudiziarie, che risiedono nel comune; la Presidenza tra le suddette tre Autorità verrà devoluta alla più alta in grado.

I Beni destinati esclusivamente per la fondazione ed attuazione del suddetto Istituto, sarà composta principalmente dai seguenti fondi:

1. salme cinquantaquattro ex feudo di "Forficicchia";

2. Salme venti ex feudo di "Verdura";

3. Salme sedici Fondo Marchesa in contrada Mendolito;

4. Casa di abitazione corso Tommaso Fazello.

“I predetti miei fondi voglio che servano per campi d'Istruzione Agraria per i giovani apprendisti dell'Istituto, e che i prodotti che si possono ricavare da tutti i miei beni serviranno per il mantenimento degli alunni bisognosi e il ricavo di detti terreni dovranno essere assegnati all'Istituto. Il locale dove abiteranno gli apprendisti e gli impiegati dovrà essere nella casina del mio fondo della Marchesa, però nella stagione estiva, gli alunni andranno a dormire nella casa di mia abitazione a Sciacca, perché con il caldo in quei fondi si respira aria malsana”.

L'Istituto doveva mantenere 4 alunni a piazza franca (non dovevano pagare la retta scolastica) e se la rendita dell'Istituto lo permetteva aumentare il numero degli alunni a piazza franca. Questi alunni dovevano appartenere a famiglie contadine residenti nel comune, le più oneste e le più povere con precedenza agli orfani di padre e di madre o di entrambi i genitori. Mentre si potranno ammettere a pagamento tutti gli altri che il locale poteva ospitare.

L'Istituto dovrà portare il nome di "Istituto Agrario Amato Vetrano"

L'istituto sarà gestito da un Direttore, dai professori di Agricoltura, di lingua italiana, di aritmetica e computisteria, di scienze affine all'agricoltura come la chimica agraria e agronomia.

II parente più stretto sia della linea materna o paterna che risiederà nel comune di Sciacca scelto dalle Autorità era incaricato di sorvegliare se le sue disposizioni siano o no eseguite, e se non fossero eseguite é tenuto ad obbligare a chi gestiva le finanze che venissero eseguite e che i profitti dovevano essere depositati al fondo dell'Istituto.

“Se per legge venisse abolita la presente fondazione Agraria, tutti i miei beni ritornano ai miei congiunti di linea materna e paterna che si troveranno in quel periodo che si verificherà il fatto di ritorno. Ordino che non si faccia alcuna Pompa funebre alla mia morte, ma solo una messa letta; che il mio cadavere venisse sepolto nel camposanto; e poi nei termini di legge, desumato si portasse nella fossa gentilizia nella Chiesa dell' Olivella accanto alle ossa dei miei genitori.

Voglio che gli apprendisti e gli impiegati dell' Istituto si recassero ogni anno il giorno della mia morte, sia al camposanto che alla Chiesa dell'Olivella, ed ivi deporre un fiore sulla fossa. Il presente testamento è stato da me datato, scritto e sottoscritto Calogero Amato Vetrano 23 Gennaio 1875.“

Il testamento è stato pubblicato il 20 Giugno 1886 ad Agrigento dal notaio Francesco Paolo Diana.

 

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

Il 1° agosto 1915, i locali dell'ex Monastero dell'Itria e il giardino furono ceduti per istituire la Scuola Agraria, con l'obbligo per l'Istituto di farsi carico di tutti gli oneri. Così, l'Istituto Agrario Amato Vetrano divenne la prima sede dell’istituto.

Il 16 novembre 1918, una convenzione tra la provincia di Agrigento, l'istituto agrario (Ente morale) e il Ministero dell'Agricoltura sancì la fondazione e il mantenimento di una scuola pratica di agricoltura consorziale e autonoma per la Provincia di Agrigento. La Provincia, secondo la delibera del Consiglio Provinciale del 28 maggio 1917, si impegnò a contribuire al mantenimento della scuola con un finanziamento annuale di ottomila lire, mentre il Ministero dell'Agricoltura si impegnò a versare quindicimila lire e autorizzò la Cassa dei Depositi e Prestiti a concedere un mutuo agevolato, secondo il Decreto-Legge di agosto 1917, per la costruzione del fabbricato scolastico, comprensivo di convitto per 40-50 alunni, e dei fabbricati rurali, come cantina, oleifici e caseificio.

Il personale della scuola era composto da:

- un direttore, insegnante di agraria;

- un vice direttore, insegnante di scienze fisiche e naturali;

- un insegnante, maestro elementare, di materie di cultura generale;

- un capo tecnico preposto ai lavori dell'azienda rurale, affiancato da sottocapi tecnici specializzati in specifiche branche dell’agricoltura e delle industrie agrarie;

- un segretario-economo, con l'incarico della sorveglianza disciplinare;

- personale d'inservienza.

L'istruzione veniva impartita attraverso un corso agrario di tre anni, con un quarto anno dedicato principalmente alla formazione pratica nelle industrie agrarie e nelle fattorie-scuola. Al termine di questo percorso, veniva rilasciato un attestato di licenza pratico-agraria, che abilitava all’esercizio della professione di “fattore di campagna”, ossia colui che amministrava e dirigeva un’azienda agricola per conto del proprietario.

Ogni anno, presso la Scuola, si svolgevano corsi temporanei speciali e stagionali a beneficio degli agricoltori adulti delle fattorie-scuola, oltre a conferenze su argomenti di interesse per l'agricoltura locale. Vennero inoltre istituiti campi dimostrativi, sperimentali e di orientamento per le diverse coltivazioni locali.

Parallelamente al corso agrario, era attivo un corso elementare preparatorio, consentendo agli alunni privi di una formazione elementare adeguata di trovare nell'ambiente della scuola agraria il contesto ideale per uno sviluppo completo, sia fisico che intellettuale. Durante questo periodo, gli studenti conseguivano il certificato di studi elementari inferiori e il diploma di compimento elementare. Le lezioni iniziavano il 16 ottobre e terminavano il 30 giugno, con esami programmati nei mesi di luglio e ottobre. Al termine delle lezioni e dopo gli esami di luglio, gli alunni godevano di circa trenta giorni di vacanza, una volta completati i lavori più importanti di campagna.

Nell'ottobre del 1941, fu istituita la scuola di avviamento in associazione con la scuola tecnica agraria, e nel 1947 l'istituto divenne un istituto medio superiore. Il Consiglio Provinciale dell’epoca richiese al Ministero della Pubblica Istruzione il passaggio da scuola tecnica governativa a istituto tecnico governativo. Nel 1953, la sede della scuola si trasferì dalla Badia Grande a contrada Marchesa, che divenne la sede naturale dell'Istituto.

Nel 1960, il Preside Guido Buonocore, grazie all’aumento della popolazione scolastica, ottenne dal Ministero della Pubblica Istruzione la trasformazione dell’istituto da lui diretto, passando da scuola superiore biennale a istituto tecnico agrario (quinquennale), con annesso convitto per il conseguimento del Diploma di Perito Agrario. Quegli furono anni di significativa crescita per l’Istituto, caratterizzati da collaborazioni con le università di Palermo e Catania e dall’avvio di sperimentazioni nella coltivazione di tabacco, barbabietola da zucchero e numerose varietà di ortaggi

Tra gli anni '60 e '70, furono costruite le prime serre, inizialmente in legno e poi in alluminio; tuttavia, la vera innovazione di quel periodo consistette nella realizzazione delle serre idroponiche. Negli anni '70, iniziò la costruzione di un nuovo edificio, inaugurato negli anni '80.

DISCIPLINE DI STUDIO
Lingua italiana

Calligrafia

Geografia

Storia Pratica

Aritmetica

Geometria

Computisteria agraria

Disegno a mano libera

Nozioni giuridiche

Zootecnia

Agrimensura, geometria pratica, topografia

Igiene rurale

Il 16 ottobre celebriamo il primo centenario della nostra Scuola, intitolata al suo illustre fondatore, il cavaliere avvocato Calogero Amato Vetrano. Questi, animato da un profondo senso di giustizia sociale, destinò parte dei suoi beni alla creazione di un Istituto agrario presso il podere “della Marchesa”, con l'intento di conferire dignità alle classi più umili. Il cavaliere non tollerava le ingiustizie sociali né il malgoverno borbonico, e lamentava il degrado socio-economico che affliggeva la Sicilia del XIX secolo.

Il 7 aprile 1889, un decreto regio rese omaggio al suo operato intitolando la scuola al suo nome e costituendo un Ente morale. Il primo direttore della scuola agraria, il professor Emilio Rocca, presentò una relazione sulle colture presenti nel podere, avviando l'introduzione di innovazioni agrarie, come le viti americane per la produzione di barbatelle, i gelsi per l'allevamento del baco da seta, alberi di canfora, banane, piante forestali, ortaggi, agrumi, loto del Giappone, tabacco, cotone e barbabietole da zucchero. Nel settembre del 1926, inaugurò anche il primo allevamento di api, un'attività che continua ancora oggi.

La relazione del professor Rocca dimostra come tradizione e innovazione abbiano da subito caratterizzato l'azienda agraria, un principio che perdura ancora oggi. Il comparto agricolo, infatti, rappresenta il motore primario della nostra economia, consapevoli che ogni scelta deve coniugare redditività e sostenibilità. L'istituto nel corso degli anni ha sviluppato un'azienda agraria di 29 ettari, diventando un importante punto di riferimento per l'istruzione agraria nella nostra regione.

Oggi, l'azienda comprende diverse coltivazioni, tra cui:

  • Uliveti: con circa 1.200 piante, produce un olio di alta qualità e prestigio.
  • Vigneti: estesi su 5 ettari, producono uva utilizzata sia per attività didattiche che per la vendita a cantine locali.
  • Agrumeti: coltivazioni di mandarini e arance, utilizzate anche nelle esercitazioni pratiche.
  • Mandorleti: con una produzione di circa 700 kg di mandorle.
  • Seminativo-Maggese: quest'anno, le aree normalmente destinate a seminativo non sono state lavorate, ma sono emerse specie spontanee di interesse apistico, come piante nettarifere e pollinifere.

Un aspetto fondamentale della formazione offerta dall'istituto è rappresentato dalle prove didattico - sperimentali. Quest'anno, la facoltà di agraria di Palermo ha condotto una porzione di terreno per la coltivazione di specie aromatiche, con l'obiettivo di conservarle. Gli studenti hanno avuto l'opportunità di seguire in campo i vari momenti della sperimentazione, affiancati dai docenti universitari.

Nonostante le sfide, come la necessità di personale aggiuntivo e l’incidenza dei costi per l'esternalizzazione di alcuni lavori, l'Istituto continua a offrire un'istruzione di qualità e a contribuire attivamente alla formazione di futuri professionisti nel settore agricolo.

Celebrare questo centenario è un’opportunità per riflettere sui successi passati e guardare con entusiasmo al futuro dell’istruzione agraria.

Con emozione concludo questo opuscolo dedicato al centenario dell'Istituto Tecnico Agrario Statale “Calogero Amato Vetrano”. Da quando sono arrivata il 1° settembre 2023, ho avuto la fortuna di vedere da vicino quanto sia speciale questa scuola, immersa nel verde e con un panorama che toglie il fiato sul mare.

Qui non si tratta solo di studiare, ma di vivere un’esperienza ricca e stimolante. La nostra scuola è un punto di riferimento importante per la comunità locale e regionale. Oggi l'istituto offre tre indirizzi formativi: il Tecnico Agrario, il Tecnico Informatico e il Professionale Alberghiero, con specializzazioni in enogastronomia, ospitalità alberghiera e sala vendita. Ogni giorno, lavoriamo per offrire ai nostri studenti tante opportunità di crescita, sia dal punto di vista educativo che personale. L’istruzione agraria che promuoviamo non prepara solo al futuro, ma ci permette di contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile del nostro territorio.

In questo centenario, guardiamo avanti con entusiasmo, pronti a scrivere insieme un nuovo capitolo di successi e innovazioni. Invitiamo tutti a unirsi a noi in questo viaggio: il nostro obiettivo è formare giovani pronti ad affrontare le sfide del mondo moderno con passione e competenza.

 

Con gratitudine

Nellina Librici
Dirigente Scolastico

Istituto Istruzione Superiore “Calogero Amato Vetrano”


 

lunedì 28 ottobre 2024

I 100 anni dell'Istituto “Calogero Amato Vetrano”

 Invito alla celebrazione dei 100 anni dell'Istituto “Calogero Amato Vetrano” di Sciacca Gentili docenti, ex studenti sono felice di invitarvi a festeggiare il centenario dell’Istituto Tecnico Agrario “Calogero Amato Vetrano”, il 29 ottobre 2024, presso la nostra sede in Contrada Marchesa, a partire dalle ore 9.00. Sarà un’occasione speciale per celebrare i risultati raggiunti e riflettere sui valori che hanno guidato il nostro percorso. Mi farebbe molto piacere avervi con noi. 


Un cordiale saluto 

Il Dirigente scolastico

 Nellina Librici

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