martedì 15 ottobre 2024

Castelvetrano celebra la 1ª Sagra del Pane Nero


 una festa di sapori e tradizione nel cuore della Sicilia

Sabato 19 e domenica 20 ottobre 2024, il centro storico di Castelvetrano diventerà il palcoscenico della 1ª Sagra del Pane Nero di Castelvetrano “pane e olio in frantoio”, una manifestazione unica per celebrare il celebre pane nero di Castelvetrano, simbolo di autenticità e tradizione, e promuovere il patrimonio enogastronomico siciliano. L'evento, organizzato dal Comune di Castelvetrano e finanziato dalla Regione Siciliana – Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, rappresenta un'importante tappa nel cammino verso il riconoscimento della Sicilia come "Regione Europea della Gastronomia 2025".


 Il sindaco Giovanni Lentini ringrazia la Regione Siciliana

Nel commentare l'imminente Sagra, il sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, ha espresso la sua gratitudine: “Voglio ringraziare l'Assessore Salvatore Barbagallo, dell'Assessorato all'Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della Regione Sicilia, per il prezioso supporto nella realizzazione di questo evento. La Sagra del Pane Nero rappresenta un momento di grande importanza per la nostra comunità e per la promozione del nostro patrimonio gastronomico. Il contributo dell'Assessorato è stato fondamentale per trasformare questa idea in una realtà che coinvolgerà non solo i cittadini di Castelvetrano, ma tutti i visitatori che arriveranno da ogni parte della Sicilia”.

Un fine settimana di cultura, gusto e divertimento

Durante le due giornate della Sagra, il centro storico di Castelvetrano si animerà di un ricco programma che includerà degustazioni del tipico pane nero, accompagnate da assaggi di prodotti locali, spettacoli dal vivo che racconteranno la tradizione siciliana, e visite guidate ai musei e ai monumenti storici della città, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi nel patrimonio culturale di Castelvetrano.

Area bimbi, area food & drink e racconti di storie e sapori legati al pane nero renderanno l'evento un'esperienza inclusiva per tutta la famiglia. Sarà un’occasione per scoprire le radici profonde di questo prodotto unico, la sua storia e il legame con la terra, in un’atmosfera festosa e accogliente.

Un evento coerente con la visione gastronomica europea

L'evento è particolarmente significativo nell'ambito del progetto per la candidatura della Sicilia come “Regione Europea della Gastronomia 2025". La Sagra del Pane Nero è in perfetta sintonia con gli obiettivi di valorizzazione delle tradizioni locali, di promozione della sostenibilità e dell'eccellenza culinaria del territorio. Attraverso eventi come questo, la Sicilia intende sottolineare la sua unicità gastronomica, fatta di tradizioni contadine, qualità degli ingredienti e una profonda connessione tra cultura, natura e cucina.


Un invito a scoprire Castelvetrano e i suoi sapori

La 1ª Sagra del Pane Nero di Castelvetrano è un invito rivolto a tutti coloro che desiderano conoscere la Sicilia autentica e immergersi in un’esperienza fatta di gusto, storia e tradizione. Un'opportunità imperdibile per vivere un weekend tra sapori unici, cultura e divertimento nel cuore della Sicilia.



lunedì 14 ottobre 2024

PAC 2024-2027 - la nuova sfida

 


Nella PAC  2024-2027  la  Sicilia ha a disposizione   1.474.613.117  euro rappresentando la prima regione italiana per dotazione finanziaria assegnata  

               
«C’è stata una grande condivisione degli obiettivi e una compattezza nelle scelte: puntiamo su quelle che servono: agricoltura biologica, giovani e investimenti, sia per le aziende agricole che agroindustriali afferma  Dario Cartabellotta. L’obiettivo è arrivare a quello che da vent’anni viene sostenuto nei regolamenti comunitari, cioè il trasferimento di valore aggiunto agli agricoltori. Negli ultimi tempi con i contratti di filiera di certo abbiamo iniziato ad andare in questa direzione».  «Vogliamo attrarre nuove realtà agroindustriali perché la Sicilia può produrre praticamente tutto, compresi i frutti tropicali, aggiunge. Secondo l’ultimo rapporto di Unicredit l’agrifood Sicilia è arrivato a 9,3 mld di euro di fatturato, 20 anni fa eravamo  a due.

              

Per spendere i soldi nei tempi previsti? «Bisognerà passare dalla proroga alla premura. Il fattore velocità diventa fondamentale, come amministrazione abbiamo una grande responsabilità: dobbiamo fare bandi veloci in tempi veloci altrimenti regaleremo soldi alle Regioni più virtuose»  conclude il Direttore del Dipartimento Agricoltura

                               Nutrire la crescente popolazione europea richiede una produzione alimentare più sostenibile, ma un'altra estate di condizioni meteorologiche estreme, insieme a catene di approvvigionamento gravemente interrotte, hanno evidenziato ancora una volta la necessità di passare a un sistema alimentare più resiliente e rigenerativo e alla prossima Politica agricola comune (PAC) ( 2023-2027) vedrà gli Stati membri dell'UE riorientare la politica sui risultati attraverso nuove aspettative di monitoraggio e valutazione.

                     Ancora più che in passato le amministrazioni regionali dovranno essere in grado di spendere le risorse in tempi brevi, dato che ci sarà un anno in meno di tempo per farlo. Infatti, si passa dalla regola del disimpegno automatico N+3 all’N+2.

Mettere in atto gli elementi di valutazione è fondamentale per valutare i risultati della prossima PAC, così come il ruolo degli Stati membri dell'UE nel dimostrarne l'impatto. 

 Secondo la legge di esecuzione recentemente pubblicataCerca le traduzioni disponibili del link precedenteIT •••dalla Commissione europea, gli Stati membri dell'UE devono valutare l'efficacia, l'efficienza, la pertinenza, la coerenza, il valore aggiunto dell'UE e l'impatto di ogni obiettivo specifico affrontato nel contesto dei loro piani strategici della PAC, in un momento opportuno durante il periodo di attuazione. In tal modo, possono raggruppare, in un'unica valutazione, più obiettivi specifici, assicurando che il contributo degli interventi sottostanti a ciascun obiettivo specifico sia stimato in modo chiaro e separato.

Oltre a valutare le prestazioni rispetto a obiettivi specifici, gli Stati membri dell'UE devono anche effettuare valutazioni su argomenti specifici, come l'architettura ambientale e climatica, il valore aggiunto di LEADER, i sistemi di conoscenza e informazione agricola (AKIS) o le reti della PAC. Infine, una valutazione completa dei piani strategici della PAC e del contributo agli obiettivi generali della PAC deve essere effettuata ex post da ciascuno Stato membro dell'UE e completata entro la fine del 2031.

Misurare l'impatto nel mondo reale è fondamentale per mostrare il successo di una politica nel raggiungere i suoi obiettivi, in particolare quando l'obiettivo è quello di affrontare una serie di fattori economici, ambientali e sociali. La prossima politica agricola comune (PAC) sta quindi allontanando gli Stati membri dell'UE dalla conformità e spostandoli maggiormente verso risultati e prestazioni, sperando che possa mostrare come i loro settori agricoli e le loro zone rurali si trovino su un percorso sostenibile.

I risultati saranno ancorati in termini di come gli Stati membri dell'UE contribuiscono agli obiettivi della PAC, dalla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra in agricoltura alla stabilità o all'aumento del reddito agricolo e alla crescita delle imprese rurali. Il regolamento su come gli Stati membri dell'UE dimostreranno esattamente l'impatto della PAC su questi obiettivi si basa su un nuovo quadro che fornisce una comprensione comune sul monitoraggio delle prestazioni e sulla valutazione dell'attuazione dei piani strategici.

Il quadro per il monitoraggio e la valutazione delle prestazioni (PMEF) " consentirà di riferire, monitorare e valutare le prestazioni" durante l'attuazione dei piani strategici della PAC degli Stati membri dell'UE dal 2023 al 2027. Fisserà le basi per monitorare i progressi degli Stati membri dell'UE verso il raggiungimento degli obiettivi dei piani strategici della PAC, valutare l'impatto, l'efficacia, l'efficienza, la pertinenza e la coerenza degli interventi dei piani strategici della PAC e il valore aggiunto dell'UE della PAC e sostenere un processo di apprendimento comune per il monitoraggio e la valutazione.

Il PMEF contiene anche una serie di indicatori comuni per il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione annuale della performance, come gli indicatori di output per monitorare l'attuazione della PAC, gli indicatori di risultato per monitorare i progressi degli Stati membri dell'UE verso gli obiettivi prefissati e gli indicatori di contesto e di impatto valutare i risultati complessivi delle politiche rispetto agli obiettivi della PAC. Queste informazioni varieranno a seconda di come ciascuno Stato membro dell'UE elabora e attua il proprio piano strategico nazionale della PAC, poiché copre le diverse misure disponibili nell'ambito dei pagamenti diretti e dei programmi settoriali, finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), nonché gli interventi di sviluppo rurale , finanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

domenica 13 ottobre 2024

STRUMENTI DI AKIS

                                       NinoSutera

Vi presentiamo due strumenti di AKIS. L' iniziativa rientra tra le attività di animazione territoriale della 

RETE REGIONALE AKIS


La definizione maggiormente condivisa di sistema della conoscenza e dell’innovazione per l’ambito agricolo (inteso in senso esteso anche alle foreste e alla prima trasformazione) è quella utilizzata da un documento OCSE del 2012: “Il Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura  è un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l’innovazione in agricoltura”.

 EU-FarmBook è il punto di riferimento per agricoltori, silvicoltori e consulenti.

EU-FarmBook è un progetto Horizon Europe che opera a livello regionale, nazionale ed europeo (UE) per creare una piattaforma online che raccolga e condivida conoscenze in materia di agricoltura e silvicoltura .

La piattaforma online EU-FarmBook è stata sviluppata per testare una grande idea: è possibile riunire e organizzare in un'unica piattaforma di facile utilizzo tutti i risultati tangibili dei progetti di ricerca e innovazione finanziati dall'UE, per aiutare a mettere le conoscenze pratiche a disposizione degli agricoltori, dei silvicoltori e dei consulenti di tutta Europa che ne hanno più bisogno?

Le sfide nel realizzare questo obiettivo sono grandi (qualità dei dati o dei database, problemi di compatibilità, barriere linguistiche e considerazioni intergenerazionali, per citarne alcune), ma crediamo che il futuro dell'innovazione in agricoltura e silvicoltura in Europa sia digitale e richieda uno scambio digitale di conoscenze notevolmente aumentato e migliorato tra le regioni e gli Stati membri dell'UE, nonché tra i diversi attori agricoli.

La missione

EU-FarmBook è la risposta alle reali esigenze di agricoltori, silvicoltori e consulenti. Il progetto Horizon Europe offre un luogo di incontro interattivo e multilingue per le comunità agricole e forestali , dando accesso a oggetti di conoscenza affidabili secondo i principi di dati reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili (FAIR). Gli utenti di EU-FarmBook possono interagire ed esplorare modi innovativi per risolvere le loro sfide quotidiane. 

L'impatto tangibile di EU-FarmBook è generato tramite comunicazioni orientate alla pratica, vari canali di diffusione, dimostrazioni in azienda agricola e programmi educativi diffusi. Insieme ai progetti correlati modernAKIS e ATTRACTISS , EU-FarmBook supporta gli attori AKIS degli Stati membri, le reti CAP e i punti di servizio EIP-AGRI in un approccio multi-attore.

LINK 

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 Il  progetto Organic Advice Network,  mira creare e animare in Europa una rete di tecnici e di servizi di assistenza tecnica per il biologico. In merito, condividiamo un breve questionario (5-10 minuti di compilazione) che mira a individuare le realtà che erogano servizi di assistenza tecnica e a comprenderne le modalità organizzative e operative.

Il questionario è disponibile al seguente   

LINK

sabato 12 ottobre 2024

A SAnta Margherita Belice presentato EbioScartPlus

 

Il progetto  di economia circolare EbioScart Plus, finanziato dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura con la misura 16.1 del PSR 2014-2022, ha continuato il suo programma di diffusione della sua missione sperimentale con la presenza nel cuore della Sicilia al “Ficondindia Fest” di Santa Margherita del Belice, in territorio di Agrigento.

  


La partnership si è contraddistinta da un campo sperimentale e da un dibattito pubblico sulle proprietà organolettiche e il riutilizzo degli scarti del ficodindia intitolato “L’ECONOMIA CIRCOLARE NEL COMPARTO FICODINDICOLO: l’esperienza del campo dimostrativo nel progetto Ebioscart Plus”.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Santa Margherita del Belice Gaspare Viola, l’assessore comunale all’agricoltura, Francesco Santoro;  Lillo Mistretta dell’Ispettorato   all’agricoltura di Agrigento; il consigliere dell Ordine dei dott. Agronomi e Forestali di Agrigento, Gero Barbera; il Presidente Collegio dei Periti Agrari e dei P.A.L. di Agrigento



Le relazioni tecniche, introdotte dall’innovation broker del progetto Carmelo Danzì, sono state curate da Massimo Todaro, responsabile linea 1 progetto; da Mauro Calvagna, referente del progetto e da Nino Sutera, responsabile Osservatorio Neorurale Dip. Agr. Regione Siciliana. Le conclusioni, attraverso video-messaggi, sono state a cura di Dario Cartabellotta, dirigente Generale Dip. Agr. Ass. Agr. Regione Siciliana e del prof. Massimo Russo, referente di neuro-marketing e docente dello Iulm di Milano.



«La partecipazione del progetto al Ficondindia Fest- ha detto Carmelo Danzì- rappresenta una nuova opportunità per far conoscere in Sicilia Occidentale le potenzialità di sviluppo economico per l’isola del progetto EbioScart Plus. Il campo dimostrativo, che si è tenuto nell’azienda Interrante alla presenza di scolaresche del territorio, ha voluto valutare gli effetti del compost ottenuto dalle bucce di ficodindia, in un appezzamento collocato ad orto. La tavola rotonda ha segnato, inoltre, un giro di boa importante per presentare le evidenze scientifiche e di trasferimento in cui si trova il progetto e delineare le attività necessarie da intraprendere per giungere al culmine dell’iniziativa tecnico-scientifica.




































giovedì 10 ottobre 2024

Marineo, Città del Cibo BioSlow Pane di Marineo

 


Sabato 12 ottobre Marineo sarà una vetrina promozionale delle eccellenze enogastronomiche del territorio. Nella splendida cornice del Castello Beccadelli di Marineo, già a partire dalle ore 10,00 si svolgerà un Convegno sul prodotto principe della tradizione e cultura marinese: il Pane.


 

Un progetto che mira a valorizzare il Pane prodotto sotto la Rocca legandolo alla tradizione e alla promozione dei grani antichi ma puntando anche su aspetti innovativi determinati dalla Moringa Oleifera, un Superfood, detto anche “Albero della Vita” o “Pianta Miracolosa” per i suoi numerosi aspetti salutistici e nutraceutici. Saranno presentati così le diverse tipicità locali di Pane di Marineo, da quello “di casa”, a quello con 100% grani antichi e locali, al Pane alla Moringa, al Pane Agricolo. Una proposta realmente innovativa che prevede, in un unico contesto, un convegno e una giornata formativa con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Palermo, con autorevoli relatori del mondo della ricerca, dall’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (SAAF) e Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche (STEBICEF), al CREA - Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria, tecnici, antropologi ed esperti della filiera cerealicola e gastronomica. La giornata è patrocinata anche dal Distretto del Cibo BioSlow “Pane e Olio” di cui il Comune di Marineo è Capofila. Presente pure l’I.I.S.S. Don Giovanni Colletto, con gli Indirizzi Turismo e Alberghiero, Sede di Marineo. Previsti pure dei momenti formativi e divulgativi con il coinvolgimento dei panifici (Panificio San Ciro, Non Solo Pane, Il Panificio, Panificio Calabrisi, Panificio Di Sclafani), pastifici (Re.Al.Pro.), ristoratori di Marineo, e pasticceri (Pasticceria Norman, Namio, Sciampagna), showcooking e showfood con degustazione del Pane di Marineo con grani antichi e moringa e di prodotti da forno, pasta, pizza, sfincione e dolci con grani locali. In abbinamento al pane anche l’olio evo di Marineo, la salsiccia, i formaggi e la carne di vacca cinisara, il vino, le uova da galline allevate a terra e tante altre tipicità locali. Prevista la partecipazione straordinaria del marinese Carmelo Trentacosti, Chef del MEC Restaurant, 1  Michelin, Dottore in Gastronomia, Ospitalità e Territorio, assieme alle altre Eccellenze dell’enogastronomia marinese, da Giovanna Di Sclafani dell’Associazione provinciale cuochi e pasticcieri di Palermo, a Emilio e Franco Di Mitri della Locanda dell’Angelo, a Salvatore Pulizzotto del Ristorante Al Castello, a Carlo Greco dell’Agriturismo Tenute Don Paolo, all’Agri Chef Ciro Princiotta dell’Agriturismo Parco Vecchio, a Vincenzo Chiusino e Ciro Di Salvo di Sicula Gourmet, Giuseppe. Concluderanno i lavori l’On. Gspare Vitrano, Presidente della Commissione ARS Attività Produttive e l’On. Edy Tamajo, Assessore Regionale Attività Produttive.

"Attraverso questa iniziativa – afferma il sindaco di Marineo, Franco Ribaudo – il nostro Comune si propone di valorizzare concretamente il Pane di Marineo, integrandolo in un più ampio programma di sviluppo sostenibile. Questo sforzo mira a recuperare, proteggere e valorizzare il nostro patrimonio culturale e naturale. La mia amministrazione ha da tempo dimostrato un forte impegno nella promozione dei sistemi agroalimentari locali, focalizzandosi su grano, farine e prodotti correlati, tra cui il Pane di Marineo e le specialità da forno."

"La manifestazione è fortemente legata al Pane di Marineo," afferma Carlo Greco, Vice Sindaco e Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Marineo, sottolineando l'importanza di unire Tradizione e Innovazione. "Durante l'evento presenteremo i risultati delle ricerche sul Pane di Marineo alla Moringa," continua il Prof. Greco, "nell'ambito del progetto Prevania. Nella splendida cornice del Castello Beccadelli, inoltre, è previsto uno showcooking e uno showfood dedicato alla pizza e al pane e alle altre eccellenze enogastronomiche di Marineo. La manifestazione, infine," conclude Carlo Greco, "includerà anche “Music and Bread”, un laboratorio che approfondisce il legame tra musica e cibo, con suoni e tradizioni legati al pane, curato dal cantautore e artista poliedrico locale Eligio Faldini insieme all’eclettico Max Potamo."

Gangi, sagra del cinghiale

 

La Mostra Mercato Agro-Zootecnica, finanziata dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, e organizzata dall’Associazione Sant’Isidoro, giunge alla sua IX edizione, ed anche quest’anno sarà arricchita e completata dalla II Sagra del cinghiale madonita (Sus scrofa e tutte le varianti fenotipiche) e dalla presenza di numerosi espositori dei settori agro-alimentare e artigianato e di mezzi e attrezzature agricole e industriali.

L’evento sarà organizzato a Gangi presso il foro boario in c/da Magione nei giorni 18/19/20 – ottobre – 2024.


 

Scopo dell’associazione è la promozione e valorizzazione del patrimonio zootecnico, delle sue produzioni e del comparto agroalimentare in generale e la formazione e informazione, volta ad accrescere e migliorare le capacità tecniche e professionali di tutti gli attori de comparto.

La Mostra Mercato è la sintesi di tutto questo. Fiore all’occhiello dell’Associazione Sant’Isidoro, è una tre giorni annuale dove incontrarsi, confrontarsi e condividere sapere. Una vetrina ma anche un mercato in senso stretto. Passerella di animali appartenenti a diverse specie e razze sia da reddito che d’affezione, concorso interprovinciale ANACLI di bovini iscritti al Libro Genealogico delle razze Limousine e Charolaise e valutazione morfologica di ovini da latte che sarà curata dal Prof. Baldassarre Portolano dell’Università degli studi di Palermo. Con gli occhi rivolti alle generazioni future, la manifestazione si conclude, domenica, con la gara di valutazione morfologia per gli under 25.

Come nelle passate edizioni, il venerdì, subito dopo l’arrivo e la sistemazione degli animali e degli espositori, alle 17:30, con la presenza delle autorità, verrà inaugurata la mostra, mentre alle 18:30, insieme alla Dr.ssa Di Vina, medico veterinario ASP di Palermo e il Dr. Domenico Vicari, responsabile di laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, faremo quattro chiacchiere per parlare di razze autoctone siciliane, di Hen Power e galline utilizzate per la pet therapy ma anche di educazione sanitaria e sicurezza alimentare e per finire: “Il vero grande dilemma. Storia, miti, leggende, aneddoti, proverbi, attualità sul mondo delle galline”. La serata sarà animata dalla presenza del locale gruppo folk “Engium”.

Novità della seconda giornata, è la dimostrazione equestre, che vedrà sfilare, numerosi cavalieri e amazzoni dell’intero panorama siciliano; la dimostrazione sarà preceduta dalla presentazione del cavallo siciliano a cura del Prof. Salvatore Bordonaro, dell’Università degli studi di Catania, che parlerà di recupero, conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche equine ed asinine siciliane. La serata di sabato, invece, ospiterà la II Sagra del cinghiale madonita (Sus scrofa e tutte le varianti fenotipiche) che prevede la degustazione di piatti a base di carne di cinghiale madonita, preventivamente analizzate e controllate.

Come nelle passate edizioni, a cura della COLDIRETTI SICILIA, saranno organizzati per i bambini e ragazzi delle scuole, un corso di introduzione base per conoscere l’olio EVO e percorsi sensoriali.


cs degli organizzatori 

mercoledì 9 ottobre 2024

AKIS prime considerazioni

 

 NinoSutera


Quando il trasferimento delle innovazioni e delle buone prassi, diventano  un opzional


Nell’ambito dei PSP, le Regioni e Province autonome hanno ormai definito le entità finanziarie da assegnare alle diverse AZIONI ed è quindi possibile fornire una prima considerazione anche con il supporto della rete rurale.  LINK

Come emerge, ci auguriamo che si possa ancora porre rimedio, l’impegno finanziario non è uniforme, forse perchè si ritiene che investire in termini di risorse immateriali rappresenta un'opzional, per alcune regioni. Interessane è anche il confronto sulle azioni ritenute necessarie e quelle superflue. 

 

Anche in questa programmazione, così come nelle precedenti, emerge un dato, le regioni che hanno una PLV corposa investono di più su AKIS, altre sono nella media, altre ancora, di gran lunga al di sotto della media nazionale, figuriamoci a quella europea.

L'analisi dei dati rende meglio l'idea.

l Piano Strategico Nazionale 2023-2027 prevede nove interventi afferenti all'Akis, non tutti però sono stati attivati dalle singole regioni o province autonome

(Fonte foto: Anna Vagnozzi, dirigente tecnologo presso il Crea Politiche e Bioeconomia)

Per vincere le sfide di un’economia sempre più globalizzata, occorre mentre investire in competenze, dare maggiore spazio alla produzione di idee e ai beni immateriali per uno sviluppo territoriale più innovativo e competitivo, promuovendo il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali
L’olandese Roeling negli anni ’80 sottolineava come la conoscenza agricola non fosse un patrimonio dell’accademia o dei centri di ricerca, ma sia il combinato di una miriade di detentori di conoscenze che interagiscono, il cosiddetto Sistema di Conoscenze e Innovazione Agricola. Le crisi dell’agricoltura convenzionale, gli effetti collaterali della rivoluzione verde, l’inquinamento, etc. hanno spinto a teorizzare e praticare forme partecipative di ricerca applicata (ovviamente non di base), in cui le conoscenze degli agricoltori sono valorizzate. La necessità di percorrere vie nuove e diverse (il recupero della biodiversità, l’agricoltura biologica, l’agricoltura sociale, la vendita diretta, lo sviluppo rurale multisettoriale, ecc.), unitamente alla constatazione che l’agricoltura produce anche beni pubblici (protezione del suolo, paesaggio, assorbimento CO2, habitat naturali) spinge a cercare anche nuovi modelli di divulgazione e di consulenza, che almeno in un primo momento dovrebbero essere a carico del pubblico. Ecco quindi che negli ultimi tempi, nella stampa internazionale e anche negli ambienti più market oriented (USA, Olanda, Banca Mondiale, ecc.) vi è una riscoperta del ruolo pubblico nella divulgazione e consulenza, Si parla sempre di più di tecnici che siano animatori o facilitatori, che favoriscano la formazione di gruppi e di reti, collegando ricerca, pratica e istituzioni, stimolando così una crescita “dal basso verso l’alto” e la messa a punto di innovazioni appropriate (tecniche, organizzative, individuali e di gruppo, etc.). 
Ma si sa le mode in talune parti del mondo arrivano sempre con qualche anno di ritardo rispetto al continente.

martedì 8 ottobre 2024

webinar "AgriCS: modelli di simulazione per il trasferimento delle conoscenze in agricoltura"


 

 

Il quarto webinar del ciclo "Come e quando innovare: strumenti a supporto delle scelte" dal titolo "AgriCS: modelli di simulazione per il trasferimento delle conoscenze in agricoltura" si terrà il 21 ottobre 2024 dalle 16:00 alle 17:00. Durante il webinar sarà presentata una piattaforma di strumenti di supporto decisionale per l’agricoltura realizzata dall’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (ERSA) nell’ambito della misura 1.2 del PSR 2014-2022 della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. 


 

 

La piattaforma è stata realizzata per veicolare i risultati della sperimentazione e le conoscenze in agricoltura attraverso una serie di applicazioni modellistiche. Include modelli sullo sviluppo di patogeni e parassiti delle colture e strumenti per l’irrigazione, la fertilizzazione e la simulazione degli effetti delle scelte tecniche e gestionali delle aziende agricole valutati in termini di impronta ambientale e bilancio energetico.  

Il webinar si svolgerà sulla piattaforma Microsoft Teams. Per partecipare occorre registrarsi cliccando sul link seguente. Al termine della registrazione si riceverà in automatico al proprio indirizzo e-mail il link all'evento.

LINK DI REGISTRAZIONE 

lunedì 7 ottobre 2024

Misilmeri, Convegno studi Insula dulcis


A Misilmeri, il prossimo 25 ottobre si svolgerà il convegno studi su Insula dulcis

storia dello zucchero in Sicilia tra il XIV e il XV sec. C


La Sicilia è torna a scommettere sulla canna da zucchero. D’altronde, la storia della canna da zucchero (in dialetto ”cannamela”) è strettamente intrecciata con le vicende millenarie della Sicilia. La storia narra che gli Arabi introdussero nell’Isola la coltivazione della pianta e le tecniche di produzione dello zucchero, che rappresentò il primo sostituto del miele. Dopo la conquista dei Normanni, Federico II di Svevia potenziò la produzione dello zucchero, che divenne la più importante e redditizia attività di trasformazione di prodotti agricoli, tanto da essere definito “oro bianco”.

 

La produzione dello zucchero in tutta la Sicilia era tanto sviluppata che nella sola provincia di Palermo nel XIV secolo operavano più di 30 “trappeti” dove si spremevano le canne e si bolliva il succo che, per evaporazione, produceva lo zucchero. Le favorevoli condizioni climatiche che la Sicilia ha offerto per secoli a questa pianta e che si ritrovano in questa parte della Sicilia, dove estati calde si alternano a inverni miti, favoriscono una regolare crescita della pianta e una migliore qualità del succo da cui si produce il rum. La raccolta della canna avviene tra dicembre e aprile, in base al grado zuccherino raggiunto. Le canne vengono recise alla base, dove i culmi concentrano la maggiore quantità di componente zuccherina, eliminando le foglie e gli apici. Questi ultimi, correttamente conservati, possono essere ripiantati nel periodo primaverile per realizzare nuove piantagioni.

Le canne vengono ripulite dalle foglie e spremute con appositi macchinari che ne estraggono il succo, separandolo dalla bagassa, la fibra cellulosica che trova impiego in vari settori (biomasse, stoviglie ecologiche, concimi, etc). A questo punto inizia il processo di fermentazione che trasforma lo zucchero del succo in alcol e che può durare da 4 a 10 giorni. Durante questo periodo il succo viene controllato quotidianamente per verificare la progressiva conversione in alcol. Il declino della produzione di zucchero siciliano inizia nel 1600, a causa di cambiamenti climatici che, come affermano le fonti dell’epoca, ridussero notevolmente la disponibilità di risorse idriche, di cui ” la pianta è voracissima”. Nel giro di pochi decenni la coltivazione scomparve quindi dal resto dell’Isola, ma rimase solo ad Avola per volontà dei Marchesi Pignatelli Aragona Cortes che continuarono a produrre zucchero nel loro feudo.

A questo punto, l’assessorato Agricoltura della Regione Siciliana non può non favorire lo sviluppo della filiera, ritornata di grande interesse per gli addetti ai lavori ma anche per gli intenditori, all’interno della Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura

 Così l’Assessorato istituisce il Gruppo Tematico  già nel 2021   per Pianificare le scelte future al fine di programmare e mettere in campo le azioni necessarie a sostegno del settore, oltre che rafforzare le politiche di filiera, considerato il grande interesse anche per finalità alimentari, terapeutiche e nutraceutiche. Tra i compiti del Gruppo Tematico vi è quello di interagire con il mondo della ricerca, con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) e con la Rete interregionale per la ricerca agraria, forestale, acquacoltura e pesca, che di recente si è integrata con la Rete interregionale dei servizi allo sviluppo agricolo.


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