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Nell’ambito del ciclo di incontri “Agricoltura 2030 – Riflessioni sul futuro dell’agricoltura”
WEBINAR Innovazione e conoscenza per l'agricoltura 2030
Giovedì 11 luglio 2024 – Ore 10.00
L’evento intende esplorare le opportunità offerte dai nuovi approcci di divulgazione, dall’innovazione nelle strategie di comunicazione e dalle tecnologie digitali per la divulgazione delle conoscenze nel settore agricolo. L’iniziativa si propone di analizzare l’evoluzione dei sistemi di trasferimento di conoscenza in agricoltura, da modelli lineari ad approcci più collaborativi e partecipativi; il ruolo delle nuove tecnologie nella divulgazione tecnico-scientifica, con particolare attenzione a banche dati, portali web e quotidiani online; l’impegno dell’Università nella divulgazione scientifica e nella “terza missione”, con l’obiettivo di colmare il divario tra il mondo della ricerca e la società; l’influenza della comunicazione digitale, dei social media e delle nuove professioni come foodblogger e influencer sulle scelte alimentari dei consumatori; le sfide legate alla comunicazione della crisi climatica e l’importanza di un approccio costruttivo, definito “solution journalism”, attraverso l’uso di uno strumento innovativo di racconto quale è il webdoc. L’incontro analizzerà le sfide e le opportunità che il futuro riserva all’agricoltura 2030, con un focus sul ruolo cruciale dell’innovazione anche nel trasferimento, nella divulgazione e nella comunicazione della conoscenza nel plasmare il futuro dell’agricoltura.
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La definizione maggiormente condivisa di sistema della conoscenza e dell’innovazione per l’ambito agricolo (inteso in senso esteso anche alle foreste e alla prima trasformazione) è quella utilizzata da un documento OCSE del 2012: “Il Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura è un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l’innovazione in agricoltura”.
A Marsala il 3° Simposio su Fragola e Piccoli Frutti con una giornata di formazione per i produttori marsalesi: la multinazionale Del Monte presenterà il progetto di investimento sul territorio.
Presentato a Palermo, presso la sede del Centro Ricerche ISVAM e del mensile Agrisicilia, la terza edizione del Simposio nazionale su Fragola e Piccoli Frutti. Tanti gli sponsor nazionali che hanno aderito al progetto a riprova dell’importanza di portare a Marsala tutte le novità a disposizione sul mercato e utili ai produttori per poter affrontare le richieste dei consumatori.
L’evento si svolgerà, giovedì 11 luglio, presso l’azienda di produzione “A…Piccoli frutti” di Vito Gambina in contrada Samperi a Strasatti (Marsala) con inizio alle ore 16:00 e cena sociale finale. La manifestazione è aperta ai produttori della provincia di Trapani ed è un’occasione unica per scoprire le varietà di fragola e di piccoli frutti che meglio si adattano ai nostri areali e tutte le pratiche agronomiche e le novità tecnologiche utili per produrre ad alti livelli quantitativi e qualitativi.
La manifestazione occasione di presentazione del progetto industriale della multinazionale Del Monte, primo produttore al mondo di Ananas. Del Monte, infatti, commercializzerà e in un secondo momento produrrà, per la prima volta, prodotto made in Italy. Si parte, dunque, con una filiera di conferitori costituita da produttori di piccoli frutti in provincia di Trapani. L’evento consentirà ai potenziali produttori interessati a far parte della filiera di fornitori di Del Monte di conoscere meglio il progetto di fornitura, aderire, conoscere i valori economici del mercato italiano dei piccoli frutti e tutte quelle novità e scelte agronomiche che permettono di produrre rispettando alti standard.
“La scelta di del Monte di puntare ai prodotti siciliani per la propria linea fresh-fruit – spiega Massimo Mirabella direttore del mensile Agrisicilia e organizzatore del Simposio - è senza precedenti e può davvero rappresentare una svolta nel sistema produttivo siciliano. Penso davvero che far parte di un progetto di produzione e fornitura ad un marchio così importante e solido permetta al produttore siciliano di crescere in termini di qualità del prodotto, quantità di superfici investite a berries e conoscenza delle nuove tecnologie utili per una produzione di qualità”.
Nel programma è prevista la visita presso la serra sperimentale appositamente realizzata per l’evento e che conterrà tutti i ritrovati tecnologici che verranno presentati al Simposio oltre che a varietà di mirtilli e altre colture che saranno presentate in anteprima ai produttori marsalesi. Notevole la presenza fieristica grazie agli sponsor che hanno sostenuto l’evento: Planasa (varietà fragola), main sponsor, Mugavero, Agribios e Meristem (biostimolanti), Agrorete (fotovoltaico) Battistini vivai (varietà piccoli frutti), CCS (micorrizze), Del Monte (fresh-fruit company) Innovagri (teli ombreggianti), klassman e SIS (fuorisuolo), Lualtek e XFarm (precision farming) e Mustang Paper Italy (packaging).
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE:
- ingresso gratuito per i produttori siciliani fino a 100 posti registrandosi all’indirizzo www.fragolaefuorisuolo.it/simposiofragola
- Inizio manifestazione ore 15:30 presso l’azienda “A…Piccoli frutti” in contrada Samperi a Strasatti, Marsala
- I rappresentanti e commerciali di ditte non sponsor avranno invece un accesso a pagamento contattando l’indirizzo uff.commerciale@mensileagrisicilia.it
enza orlando
Il 2024 è l’anno del Turismo delle Radici, un “evento significativo di un progetto del valore di 20 milioni di euro, finanziato dal Pnrr.
Il turismo delle radici è il turismo delle nuove generazioni di italiani all’estero, sia italiani di passaporto che italiani d’origine, che è una platea che si calcola essere composta da circa 80 milioni di persone al mondo”. A spiegare le potenzialità di questo progetto è Giovanni Maria De Vita, coordinatore per il turismo delle radici, le iniziative culturali pluriennali e la comunicazione alla Direzione generale per gli italiani all’estero della Farnesina, intervenuto in occasione degli Stati generali del Turismo
Le possibilità per i territori sono molte, basti pensare che, “l’Enit ha calcolato che nel 2019 circa 6 milioni di persone sono arrivate in Italia per motivazioni riconducibili alla propria storia familiare, con un indotto di circa 10 miliardi di euro”. Quello del riconoscimento identitario è fondamentale all’estero, dal momento che “ci sono emigrati di ormai quarta o quinta generazione, che non parlano italiano ma che hanno forte attrazione per l’Italia, perché vogliono conoscere questo posto di cui hanno sentito parlare attraverso le tradizioni della propria famiglia”. In occasione dell’anno delle radici si cercherà quindi di individuare “eventi identitari delle comunità italiane e si cercherà di fare in modo che questi eventi possano avere un’attrattività per gli italiani all’estero”; inoltre, si cercherà “di coinvolgere anche i grandi eventi nazionali che possono interessare le comunità e di creare eventi specifici”.
VIDEO TURISMO DELLE RADICI I BORGHI
Un modo per rendere ancora più accattivante questa diversa modalità di viaggio è “individuare degli influencer che possano venire in Italia, fare un viaggio delle radici e poi parlarne con le comunità di origine”. “Un’altra iniziativa in cantiere è il passaporto delle radici”, che prevede la stipula di convenzioni con varie realtà, come ristoranti, musei o strutture ricettive, “in modo da coinvolgere le realtà produttive locali, ma anche i grandi attori nazionali, e creare un’iniziativa di attrazione verso i prodotti del territorio”. Fondamentale è anche che il fenomeno del turismo delle radici venga monitorato, “attraverso una collaborazione delle università italiane, in grado di verificare l’andamento dei flussi e di offrire delle risposte concrete a chi si interessa di questo fenomeno”. In generale, conclude De Vita, “l’obiettivo è quello di dare un’opportunità a quei territori ignorati dal turismo mainstream, dal momento che la grande emigrazione viene dai piccoli borghi e non dalle grandi città, e soprattutto creare un nuovo rapporto tra le comunità italiane all’estero e l’Italia”.
Gessica Amico
Nell' interessante articolo di Igor Giussani, pone l'accento sul fatto di cronaca di questi giorni relativi ai fenomeni di caporalato, tanto diffusi al sud, ed emulati al nord. Ognuno di noi però, al di là della retorica di facciata, dovrebbe interrogarsi seriamente, quale schiavo ha raccolto oggi il mio pranzo o la mia cena?
...buona lettura!
Il cibo eccellente, la custodia di sapori e tradizioni, in paesaggi mozzafiato che custodiscono monumenti patrimonio dell’umanità, hanno portato alla Sicilia il titolo di Regione europea della gastronomia 2025
Il prestigioso riconoscimento di Sicilia Regione europea della gastronomia 2025 è il frutto di un lavoro della Regione e dell’assessorato regionale dell’Agricoltura iniziato nel corso del 2023 al dipartimento dell’Agricoltura guidato dal dirigente generale Dario Cartabellotta, con la collaborazione del Consorzio Dos Sicilia (Denominazione di origine siciliana), del Consorzio di tutela dei Vini della Doc Sicilia, del Consorzio del cioccolato di Modica e di una rappresentanza di istituti alberghieri del territorio che hanno curato il dossier esaminato dall’Igcat.
“Il titolo di Regione europea della gastronomia 2025 è un riconoscimento alla Sicilia e alla Sicilia che produce qualità – ha dichiarato il dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Dario Cartabellotta -.
I motivi della scelta: “La Sicilia esempio per le altre regioni”
L’Igcat è un Istituito che, attraverso una rete mondiale di esperti, promuove le comunità regionali che sviluppano strategie di turismo e di sviluppo del territorio in modo sostenibile attraverso il cibo, la cultura, l’arte e i beni naturali per salvaguardare la salute dell’uomo e il benessere del pianeta. La giuria, dopo avere esaminato il fascicolo sulla Sicilia, ha visitato la regione per valutarne le capacità ad ospitare le manifestazioni che sono legate al riconoscimento internazionale. Il tour della delegazione Igcat, iniziato lo scorso 4 settembre tra le province della Sicilia, ha visitato anche due dei maggiori parchi archeologici dell’area occidentale: la Valle dei templi di Agrigento e Selinunte. Inoltre, si sono tenuti incontri con oltre 70 operatori dell’agroalimentare, con l’Università nell’ambito della ricerca e dell’innovazione e con altre associazioni che valorizzano il patrimonio enogastronomico dell’Isola.
“Il pluralismo delle culture, la bellezza della natura e la qualità dei prodotti rendono la Sicilia una delle destinazioni gastronomiche più interessanti – ha dichiarato Diane Dodd, presidente dell’Igcat -. La giuria è rimasta colpita dall’approccio sostenibile all’agricoltura, orientata alla protezione delle specie e alla produzione alimentare tradizionale, e caratterizzata da un’attenzione per la natura, la cultura, l’artigianato e il benessere dei cittadini locali. In particolare, la giuria ha riconosciuto numerosi esempi di buone pratiche che altre regioni potrebbero importare. dal metodo di collaborazione messo in campo da diverse realtà del settore agricolo siciliano”.
L’agricoltura elemento fondante della storia siciliana
La Sicilia eletta regina d’Europa 2025 in ambito gastronomico è anche il frutto di un impegno costante che da anni porta avanti l’assessorato regionale all’Agricoltura con gli investimenti destinati alle imprese attraverso i fondi del PSR e con i bandi attraverso le misure inserite nel Complemento per lo Sviluppo Rurale della Regione Siciliana al Piano Strategico PAC 2023-2027.
L’amministrazione regionale ritiene, infatti, l’agricoltura uno degli elementi fondanti della storia siciliana e si pone l’obiettivo di contribuire alla crescita del valore delle produzioni locali nell’ambito delle strategie di sviluppo sostenibile dei sistemi agricoli e delle aree rurali da attuare con i fondi comunitari destinati a tale scopo.
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Il 7 e il 14 luglio degustazioni, musica e divertimento
tutto il giorno in piazza.
L’evento finanziato dall’Assessorato all’agricoltura
della Regione Siciliana e organizzato dal comune di Montalbano Elicona in collaborazione con Eurofiere
Sarà un’estate all’insegna del gusto quella che ci si appresta a vivere a Montalbano Elicona. Nel borgo nebroideo, tra i più belli d’Italia, si è già al lavoro per la manifestazione “Sotto il Castello – i sapori a Montalbano”, in programma per due domeniche consecutive a partire dal 7 luglio. Ancora una volta l’amministrazione guidata dal sindaco Antonino Todaro scommette sul binomio cibo – spettacolo, per regalare ai propri concittadini e ai numerosi turisti che, soprattutto in estate, affollano le vie del borgo, opportunità di relax e divertimento.
“Inauguriamo la stagione estiva all’insegna del gusto”. Queste le parole del primo cittadino Todaro. “Montalbano Elicona – prosegue - è ormai da tempo meta turistica e gastronomica consolidata. Da noi, oltre alle bellezze del borgo, ai sapori tipici della tradizione montalbanese e siciliana in generale, i turisti trovano un altro bene particolarmente gradito: un clima fresco, in grado di regalare, specialmente di sera, piacevoli temperature, anche nei periodi più caldi.”
Durante tutto il giorno sarà possibile degustare alcuni fra i piatti tipici della tradizione locale, prodotti tipici locali e il miglior street food siciliano, ascoltando buona musica grazie al Dj set di Frenky. A partire dalle ore 19:00, inoltre, la piazza si animerà con spettacoli musicali. Si comincia il 7 luglio con l’orchestra Mambo in Sballotour 2024. Gran finale, il 14 luglio con uno spettacolo musicale e l’esibizione dell’attore comico Dario Veca.
“Lavoriamo da tempo per costruire un turismo consapevole. Chi viene nel nostro borgo – dichiara Fabio Truglio, vice sindaco e assessore al turismo - si aspetta di immergersi nella suggestiva atmosfera medievale, di scoprire le bellezze naturalistiche del territorio e di assaporare le nostre specialità culinarie. Ancora una volta non resteranno delusi! Ricordiamo inoltre – conclude - che nel corso delle due domeniche interessate all’iniziativa sarà possibile visitare il castello e organizzarsi per visite guidate nel borgo e ai megaliti dell’Argimusco.”
“Ringraziamo l’Assessorato all’agricoltura della Regione siciliana – dichiara invece l’assessore alle attività produttive Mario Sidoti - sempre disposto ad accogliere favorevolmente le iniziative proposte dalla nostra amministrazione per valorizzare il territorio facendo leva sui punti di forza indiscutibili: la bellezza naturalistica, la storia, la tipicità”.
Contribuire alle attività della rete EU CAP in materia di innovazione, scambio di conoscenze e PEI-AGRI in qualità di esperto coordinatore
Il meccanismo di sostegno della rete EU CAP per l'innovazione e lo scambio di conoscenze | EIP-AGRI (meccanismo di sostegno EIP-AGRI) è alla ricerca di esperti coordinatori per i focus group della rete EU CAP e per una serie di workshop e seminari.
L'Assessorato Regionale all'Agricoltura, attraverso il Dipartimento Agricoltura, ha recentemente partecipato all'evento promosso dal PEI AGRI in Portogallo con il 70% dei GO finanziati, e come è noto dei sette GO selezionati per l'Italia, due erano siciliani. A questa nuova sfida ci attendiamo una copiosa partecipazione. Un ottima opportunità per chi si candiderà anche al nuovo ciclo di programmazione. Gli esperti coordinatori verranno retribuiti
Copia della richiesta di partecipazione dovrà essere trasmessa a osservatorio.neorurale@regione.sicilia.it
La scadenza per la presentazione delle candidature è il 19 luglio 2024, alle 23:59 (ora di Bruxelles).
Le attività per il coordinamento degli esperti coprono un'ampia gamma di argomenti correlati alla produttività e sostenibilità agricola e alle aree rurali dell'UE. In particolare, gli argomenti previsti per le attività nel 2024-2025 includono:
Gli esperti coordinatori devono avere un'ottima conoscenza a livello UE dell'argomento per cui stanno facendo domanda. Sono ingaggiati dall'EIP-AGRI Support Facility e dovranno redigere documenti in inglese sui loro argomenti di competenza. Il testo deve essere facile da leggere e chiaro per i professionisti non esperti. Devono anche essere in grado di comunicare e interagire chiaramente in inglese. Lavoreranno con esperti di diversa estrazione e contribuiranno alla progettazione di riunioni interattive. Saranno inoltre tenuti a redigere il rapporto finale entro i tempi concordati.
Per maggiori informazioni sui compiti degli esperti coordinatori, leggere il testo completo del bando in fondo a questa pagina web.
Tutti i candidati dovranno compilare il modulo di domanda , fornendo i propri dati di contatto, aree di competenza e motivazione, e illustrando la propria esperienza nei rispettivi argomenti con referenze adeguate. Tutti i moduli di domanda che sono stati completamente compilati e inviati prima della scadenza del 19 luglio 2024, 23:59 ora di Bruxelles, saranno esaminati e valutati, in base ai criteri sopra elencati.
Si prega di notare che gli esperti dovranno presentare domanda separatamente per ogni argomento specifico. Coloro che hanno presentato domanda per il bando per esperti pubblicato nel 2022 o nel 2023 dovranno presentare nuovamente domanda per essere certi che il loro CV venga preso in considerazione. Le domande saranno prese in considerazione solo per i Focus Group e gli eventi EU CAP Network tenuti tra luglio 2024 e luglio 2025. L'EIP-AGRI Support Facility può invitare gli esperti a fornire ulteriori informazioni, se necessario, ma non vi è alcuna garanzia che verranno contattati. La selezione finale degli esperti coordinatori non sarà limitata all'elenco risultante da questo bando.
Le candidature degli esperti coordinatori saranno valutate in base ai seguenti criteri di selezione:
Gli esperti selezionati saranno retribuiti per contratto di servizio, per workshop e seminari. La retribuzione per i Focus Group sarà effettuata in due contratti di servizio collegati a ciascuna delle riunioni dei Focus Group. L'importo sarà specificato nel contratto e dipenderà dall'evento. Le spese di viaggio e alloggio sostenute dagli esperti nel contesto dell'incarico saranno coperte dall'EIP-AGRI Support Facility
Ninni Petix
Il Gruppo Davines - azienda attiva nel settore della cosmetica professionale con i marchi per l'haircare Davines e per lo skincare - annuncia l'apertura delle candidature per la prima edizione del Premio The Good Farmer Award 2024. L'iniziativa è la prima in Italia che premia gli agricoltori che abbiano già avviato progetti ispirati ai principi fondamentali dell'agricoltura biologica rigenerativa e dell'agroecologia. Gli agricoltori di età inferiore o uguale a 35 anni alla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande del 25 luglio 2024.
Si è svolto giovedì a Ragusa Ibla, in occasione del XXXII Congresso SIEA “Conoscenze e informazioni per un sistema agroalimentare innovativo e sostenibile”, il primo dei tre incontri dal tema “Politiche distrettuali: strumenti e strategie per la promozione del territorio” promosso dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, dal Distretto delle filiere e dei territori di Sicilia in rete e dall’Associazione Città dell’olio.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di gettare le basi per un confronto costruttivo tra le istituzioni pubbliche e gli operatori del settore agroalimentare e turistico in merito all’opportunità di realizzare uno DMO (Destination Management Organization) della Sicilia Sud Est, quale strumento di governance idoneo allo sviluppo di un sistema turistico integrato, innovativo ed in linea con i trend di mercato, capace di coniugare cibo, arte, cultura e turismo; finalizzato a far percepire al visitatore la Sicilia orientale come destinazione turistica ed enogastronomica di qualità e soprattutto promuovere e stimolare la creazione di nuove collaborazioni tra aziende ed enti atte a favorire lo sviluppo locale anche in considerazione dell’importante appuntamento per il prossimo anno che coinvolge la Sicilia quale Regione Europea della Gastronomia 2025.
Grazie all’intervento di studiosi ed esperti, moderati da Lucia Briamonte, ricercatrice Crea Politiche e Bioeconomia, si è analizzato il ruolo dei distretti del cibo nella governance dei territori. Dopo i saluti iniziali del Commissario dalla CCIAA del sud est Sicilia Antonino Belcuore, dell’Assessore del comune di Ragusa Massari, del presidente del Distretto delle filiere e dei territori di Sicilia in rete Angelo Barone e Giosuè Catania presidente regionale Città dell’Olio, il prof. Piermichele La Sala coordinatore del comitato scientifico della Consulta Nazionale dei Distretti del cibo con il suo intervento ha focalizzato l’attenzione sulla transizione verso una nuova organizzazione territoriale dello sviluppo locale evidenziando “Urge un’azione sistemica di cooperazione e scambio, basata su conoscenze, competenze e idee, utile a far emergere le potenzialità e le prospettive che le organizzazioni presenti nei territori possono esercitare per massimizzare e coordinare gli interventi previsti dalle politiche e il Distretto può essere l’organizzazione di questo sistema”
A seguire il Prof. Claudio Gambino, Presidente della DMO Sicilia Centrale, ha esposto l’esperienza delle DMO Sicilia e di quanto sia importante e strategica per lo sviluppo turistico dell’intera Sicilia la creazione di una nuova DMO nella Sicilia del Sud che attraverso un’azione congiunta di marketing nel medio lungo periodo possa coordinare, insieme alle altre 5 DMO siciliane già presenti, le attività di promozione e valorizzazione delle filiere agro-alimentari e del patrimonio culturale e identitario della Sicilia verso i mercati nazionali e internazionali.
Successivamente gli interventi di Gianna Bozzali che ha rappresentato la Strada del vino Cerasuolo di Vittoria dal Barocco al Liberty, di Nino Sutera per il Dipartimento Agricoltura della Regione e Salvatore Di Natale responsabile Turismo della città di Ragusa in rappresentanza del Dipartimento Turismo della Regione Sicilia tutti propositivi per fare sistema nel sud est.
Molto utile è stato l’intervento del direttore della Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, dott.ssa Valentina Colleselli sulla loro esperienza e sul rapporto stabile e duraturo con la regione Veneto.
Per favorire una maggiore partecipazione e aggregazione il Distretto delle Filiere e dei territori di Sicilia in Rete ha da poco pubblicato un avviso pubblico per aderire al distretto rivolto agli operatori del settore agroalimentare e della promozione del territorio che desiderano condividere gli obiettivi e partecipare alle attività dirette alla valorizzazione e promozione delle eccellenze agroalimentari e del territorio messe in atto dal Distretto.
Prossimi appuntamenti:
il 2° incontro si svolgerà a Siracusa e riguarderà il confronto con tutti i protagonisti, stakeholder e vedrà l’istituzione di gruppi di lavoro il 3° incontro a Catania con un report dei gruppi di lavoro e la definizione del progetto.
Salvo Cacciola
Nel contesto del Green Care l’interazione uomo-animale presenta un elevato potenziale per il benessere dell’uomo, così come risultano benefici gli effetti della relazione strutturata con gli animali nei pazienti psichiatrici, nelle fragilità neuropsichiatriche in età evolutiva e nelle dipendenze. La valorizzazione delle attività produttive agricole nell’ambito dell’innovazione della rete di protezione sociale dei sistemi locali, ricadono nel più vasto modello di transizione ecologica che comprende l’inclusione e lo sviluppo alla sostenibilità. Obiettivo del convegno è rappresentato dalla valorizzazione degli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) nell’ambito delle fattorie sociali, attraverso l’implementazione degli approcci e delle metodologie socio-educative, psicologiche e del benessere animale in un modello condiviso di strutturazione delle “terapie verdi”, degli IAA e delle pratiche di Agricoltura sociale. Il convegno rappresenta un momento di confronto inter- e multidisciplinare finalizzato alla definizione di procedure di buone pratiche negli IAA nell’ambito delle fattorie sociali.
NinoSutera C’è la Sicilia nel Menù del film gastronomico Regione Enogastronomica d’Europa 20...