venerdì 21 giugno 2024

I° incontro “Il ruolo dei distretti nella governance territoriale” a Ragusa Ibla giovedi 27 giugno


La Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, il Distretto delle filiere e dei territori di Sicilia in rete e l’Associazione regionale Città dell’olio promuovono tre incontri di informazione e animazione per gli operatori del settore agroalimentare e turistico nelle città di Ragusa, Siracusa e Catania.



 Incontri con esperti del settore enogastronomico, turistico e gli attori del territorio per analizzare l’opportunità di realizzare uno strumento di governance ben strutturato e idoneo allo sviluppo di un sistema turistico integrato, innovativo ed in linea con i trend di mercato,  capace di coniugare cibo, arte, cultura e turismo; finalizzato a far percepire al visitatore la Sicilia orientale come destinazione enogastronomica di qualità e soprattutto promuovere e stimolare la creazione di nuove collaborazioni tra aziende ed enti atte a favorire lo sviluppo locale anche in considerazione del prossimo importante appuntamento che coinvolge la Sicilia quale Regione Europea della Gastronomia 2025.

Gli argomenti degli incontri riguarderanno principalmente le attività messe in atto dai diversi attori del territorio per la promozione e valorizzazione delle filiere agro-alimentari e del patrimonio culturale e identitario della Sicilia orientale, dei prodotti enogastronomici del territorio e dei prodotti turistici coerenti con la realtà regionale e con le potenzialità territoriali.

Verrà proposta la realizzazione di un modello organizzativo, DMO – Destination Management Organization –  basato su un approccio strategico, integrato ed innovativo che si occuperà della formazione degli operatori e della promozione e comunicazione delle risorse enogastronomiche, culturali e artistiche in maniera integrata, coerente e convincente, con la visione di realizzare un vero e proprio hub enogastronomico digitale utile a mettere in rete i produttori garantendo loro visibilità e facilitando l’arrivo dei turisti ma soprattutto in grado di presentare offerte turistiche enogastronomiche e culturali di qualità che coinvolgeranno diverse categorie imprenditoriali e operatori del territorio ( Distretti, Consorzi, Associazioni di Produttori,  Strade e Città del vino e Città dell’Olio, GAL, Associazioni di categoria, istituzioni locali, ecc).

Le produzioni tipiche, le proposte turistiche enogastronomiche e culturali diventeranno un elemento d’identificazione e di qualificazione del territorio coinvolto, e dunque, un fattore di identità e di attrattività turisticamente rilevante per i nuovi segmenti di domanda turistica (turisti del gusto, esperienziale, del verde, della natura e sostenibilità, etc..).

Il primo incontro si svolgerà in occasione del XXXII Convegno SIEA “Conoscenze e informazioni per un sistema agroalimentare innovativo e sostenibile” che si terra a Ragusa Ibla dal 27 al 29 giugno per avere un supporto scientifico sulle politiche distrettuali.

1° incontro Ragusa Ibla – 27 giugno 2024 ore 10,30 – 13,00 – “Il ruolo dei Distretti nella governance dei territori” Aula Magna Consorzio Universitario – Via Dott. Solatino sn  – Per partecipare registrati qui  

2° incontro Siracusa data da definire “Confronto con tutti i protagonisti, stakeholder e gruppi di lavoro”

3° incontro Catania data da definire “Report gruppi di lavoro e definizione progetto”

PROGRAMMA 1° INCONTRO

h 10:30 – 13:00

Saluti

Biagio Pecorino – Presidente SIEA

Giuseppe Cassì – Sindaco Ragusa

Antonino Belcuore – Commissario CCIAA SUD EST

Angelo Barone –  Presidente Distretto delle Filiere e Territori di Sicilia in rete

Giosuè Catania –  Coordinatore Regionale Associazione Città dell’olio

Relazioni:

Piermichele La Sala Coordinatore Com. scientifico – Consulta Nazionale Distretti del cibo “il ruolo dei Distretti del cibo nella governance territoriale”

Claudio Gambino –Presidente DMO Sicilia Centrale –  L’esperienza delle DMO in Sicilia

Interventi

Gaetano Aprile – Direttore IRVO (Istituto Regionale Vino e Olio)

Marco Parisi – Presidente Strada del vino Cerasuolo di Vittoria dal Barocco al Liberty

Paolo Patanè – Direttore ente gestore sito UNESCO Tardo Barocco Val di Noto

Paolo Amenta – Presidente ANCI Sicilia

Giorgio Massari – Assessore Sviluppo Economico e Politiche Agricole – Comune di Ragusa

Dario Cartabellotta- Dirigente generale – Dipartimento Agricoltura Regione Sicilia

Maria Concetta Antinori – Dirigente generale – Dipartimento del Turismo, dello Sport e dello spettacolo Regione Sicilia

Modera

Lucia Briamonte – ricercatrice Crea Politiche e Bioeconomia

Festa del Tartufo a Sambuca di Sicilia

 

L’Oro Nero di Sambuca - 

 

L’evento è finanziato dall’ Assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana .

Il Dipartimento guidato dal   Dirigente generale   Dario Cartabellotta  ha  istituito nel 2022 un tavolo tecnico sul tartufo isolano.

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 La "Festa del tartufo", una tre giorni di iniziative tra convegni, degustazioni e show cooking per valorizzare quello che la comunità locale identifica da anni come "L'oro nero di Sambuca".

Da segnalare:

   Venerdì,   un corso di formazione per ristoratori e altri professionisti del mondo della gastronomia

    Sabato, sera è in programma uno show cooking a base di tartufo con abbinamento di vini e prodotti sambucesi, a partire dai formaggi, olio, marmellate.

Domenica mattina, passeggiata tra le montagne attorno a Sambuca per alcune dimostrazioni di cavatura del tartufo dalla terra, per una raccolta la più possibile rispettosa del territorio".

giovedì 20 giugno 2024

SPeCTRuM , un progetto ambizioso

 

SPeCTRuM è un progetto   che punta ad andare oltre all’attuale conoscenza della relazione terreno-pianta-microbioma, puntando sulla dinamica temporale con le condizioni pedoclimatiche e la resa produttiva, finanziato dal Dipartimento Agricoltura, dell'Assessorato Regionale all'Agricoltura,  della Regione Siciliana, nell'ambito della Misura 16 del PSR Sicilia




 

Il G.O.  SPeCTRuM è stato partecipe in “Sicilia Innovation Day 2024” dello scorso 30 maggio, evento organizzato dal Dipartimento Agricoltura Regione Siciliana, per la disseminazione, divulgazione e condivisione delle attività svolte dai progetti di innovazione in agricoltura finanziati nell’ambito del PSR 2014-2022.

CONTESTO

Entro il 2050 è previsto che la popolazione mondiale raggiunga i 9.8 miliardi. Fra 35 anni, la produzione agricola dovrà essere duplicata per soddisfare la domanda di cibo, foraggio e fibre. Questa richiesta si scontrerà con limiti delle risorse, eventi meteorologici estremi, disponibilità d’acqua incerta e riduzioni dei campi arabili. C’è la necessità di nuovi approcci sostenibili per l’aumento della produzione agricola. La moderna gestione dei raccolti si potrà avvalere della conoscenza sistemica dei componenti che interagiscono nel fitobioma. Tra i numerosi fattori che aiutano a modellare questo sistema complesso, di fondamentale importanza per la salute e la resa produttiva, sono i microrganismi della rizosfera della pianta.


MISSION E OBIETTIVI

Obiettivo primario perseguito da SPeCTRuM è quello di fronteggiare le criticità della catena alimentare, rilevando informazioni qualitative e conoscenza sui benefici portati dalle comunità microbiotiche del suolo sui processi biologici delle piante.

SPeCTRuM si focalizza sullo sviluppo di una piattaforma tecnologica, basata su una pipeline bioinformatica e su un sistema di supporto decisionale, per la valutazione dell'impatto che i microrganismi benefici associati alla rizosfera hanno sulle specie di piante edibili, come Solanum lycopersicum (pomodoro).

Il progetto mira a:

·         mostrare come differenze minime all’interno della stessa specie possano influenzare lo spettro di composizione della comunità microbiomica associata alla rizosfera;

·         l'effetto che la comunità microbiomica del suolo esercita sulla fertilità del suolo;

·         come i fattori edafici, in congiunzione con le radici delle piante, influenzino la struttura della comunità microbiomica associata alla rizosfera;

·         l'influenza che i fattori edafici esercitano sulla resistenza/tolleranza alle malattie pre-raccolto e la qualità e il mantenimento post-raccolto.

L’innovazione introdotta dal progetto è:

-          lo sviluppo di una piattaforma tecnologica, basata su una pipeline bioinformatica, applicabile per decifrare i cambiamenti dinamici del microbioma della pianta durante le sue fasi fenologiche e in relazione al suolo, alle condizioni pedoclimatiche, alle malattie e allo stress;

-          sistema di supporto decisionale, per la valutazione dell’impatto dei microrganismi benefici associati alla rizosfera.

DESCRIZIONI DELLE AZIONI

La struttura di progetto è costituita dai seguenti Work Packages:

v  WP1- Coordinamento e gestione

v  WP2 - Comunicazione e disseminazione dei risultati

v  WP3 - Campionamento dell'apparato radicale

v  WP4 - Analisi metagenomica e metatrascrittomica

v  WP5 - Impatto dei microrganismi sulle piante

v  WP6 - Piattaforma bionformatica

v  WP7 - Disciplinare tecnico di produzione

v  WP8 – Diversificazione attività agricola

 

RISULTATI ATTESI

       Migliore controllo delle patologie e l'acquisizione dei nutrienti

       Migliore crescita e sviluppo della pianta

       Incremento delle quantità raccolto

       Sviluppo di una pipeline bioinformatica

       Validazione e certificazione del Disciplinare Tecnico di Produzione

       Diversificazione attività agricola.

 

BUONE PRASSI

Il sequenziamento di sottoregioni genomiche e di gruppi di geni, applicato nel progetto, viene attualmente impiegato per identificare polimorfismi e mutazioni in geni implicati nei tumori e in regioni del genoma umano osservate avere un coinvolgimento in malattie genetiche. Tali strumentazioni vengono quindi impiegate per l’analisi genetica e molecolare in diversi ambiti: dalla diagnostica delle malattie genetiche rare a quelle neoplastiche ed endocrino-metaboliche. Grazie all’attivo coinvolgimento dei partner di SPeCTRuM in progetti differenti e in network a livello internazionale e nazionale, il progetto sarà costruito su iniziative correlate al tema della proposta:

· BIOWINE (PO-FESR 2017-2013 PON02_00451_3361909 (2012-2015);

· COST Action FA 1204 COST ACTION CA 6107 EURO XANTH (2017-2021);

· ORPRAMed (2016-2019), 2015 ERA-Net/ARIMNet2.

   PARTENARIATO:

     CAPOFILA:

v  SOC. COOP. Inprimis Formazione

PARTNER:

v  Università degli studi di Catania;

v  Agrobiotech Società Cooperativa;

v  Società Agricola Ortobarocco srl;

v  Azienda Agricola Fiorilla Giuseppe Salvatore;

v  Società Agricola Vivaio Ibleo srl;

v  Tutto per l’Agricoltura;

v  Azienda Agricola Ficili Guglielmo;

v  Società Agricola Semplice Virderi Pietro;

v  Donnalucata Società Cooperativa Agricola;

v  Verde Pomodoro di Rabito Andrea

 


martedì 18 giugno 2024

I Borghi GeniusLoci De.Co. volano dello sviluppo

I BORGHI GENIUS LOCI DE.CO. 

Il Borgo GeniusLoci De.Co. è un percorso culturale, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile. Il percorso Borghi GeniusLoci De.Co., in altre parole, prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono territoriotradizionitipicità– (intesa come specificità)-tracciabilità e trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio. In estrema sintesi, un percorso culturale per la salvaguardia e la promozione dell’identità territoriale, esaltando la nozione di identità nei prodotti del territorio, siano essi pietanze, dolci, saperi, eventi o lavori artigianali. Illuminante, al riguardo, la definizione che Luigi Veronelli  ideologo delle Denominazione Comunali (De.Co.), ha dato del genius loci:  “E’ da intendere come l’intimo e imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva”.

In pratica, la De.Co. Borghi Genius Loci è un atto politico nelle prerogative del sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente e una progettualità riferita al futuro. In una simile ottica, acquistano particolare rilievo l’artigianato e il turismo enogastronomico. Se ben congegnato e gestito, quest’ultimo costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale. In particolare, per le piccole comunità rurali, che nei prodotti alimentari e nei piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore. Le De.Co. nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava: “Attraverso la De.Co. il prodotto del territorio acquista una sua identità.” Rappresenta un concreto strumento di marketing territoriale, ma soprattutto un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali.

La De.Co. è “un prodotto del territorio” (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un lavoro artigianale, etc) con il quale una comunità si identifica per elementi di unicità e caratteristiche identitarie, deve essere considerata come una vera e propria attrazione turistica capace di muovere un target di viaggiatori che la letteratura internazionale definisce “foodies” viaggiatori sensibili al patrimonio culinario locale e non solo. Si tratta, essenzialmente, di un percorso culturale intimamente legato alla dimensione locale. Ecco perché, al francese “terroir”, si preferisce il latino “genius loci”. Espressione che sintetizza un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile, dove territorio, tradizioni, tipicità, tracciabilità e trasparenza: ecco le 5 t” protagoniste del percorso “Borghi Genius Loci De.Co.”. Un modello in cui gli elementi essenziali di relazionalità rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con e per il territorio.

Ecco uno degli obiettivi del Genius Loci che, nelle arti e non solo, rappresenta concettualmente uno spirito percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi e irripetibili certi momenti. Non solo: esso è presente anche nelle immagini, nei colori, nei sapori, nei profumi e negli elementi paesaggistici. Non è azzardato affermare che le persone respirano l’essenza di un luogo e di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. In ciascuno affiora sempre l’attaccamento ai luoghi d’infanzia, ai ricordi, agli affetti, ai dolci e ai piatti della tradizione familiare. Ecco che l’obiettivo è dunque recuperare l’identità di un luogo, proprio attraverso le prelibatezze storiche e le espressioni tipiche del territorio. Senza dimenticare la valorizzazione delle produzioni di eccellenza e delle tradizioni storiche e culturali, per ottimizzarne la competitività.

Per garantire la sostenibilità del percorso, occorrono dei principi inderogabili e non barattabili. In primis, la storicità e l’unicità l’interesse collettivo, condiviso e diffuso e un tasso di burocrazia pari allo zero. Aspetti importanti che collocano l’idea del Borgo Genius Loci De.Co. all’interno di un percorso culturale e di pensiero innovativo, volto alla difesa delle singolarità territoriali. In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni e i regolamenti mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo quali DOP, IGP, DOC, sono perfettamente inutili e controproducenti. Occorre specificare che non è un percorso per tutti: non sempre, infatti, i Comuni hanno i requisiti necessari per essere inseriti tra i Borghi Genius Loci De.Co.


Il progetto “ Wool2Resource"

 Il progetto “ Wool2Resource:” finanziato dal Dipartimento Agricoltura dell'Assessorato regionale all'Agricoltura,   promosso dal Gruppo Operativo PEI Nuovi orizzonti per la lana ovina e nasce dalla pressante esigenza di valorizzare la lana, oggi poco considerata dal mercato tanto da essere ritenuta uno scarto di produzione, trasformandola in un prodotto interessante per applicazioni nell’ambito del settore agricolo tramite processi termici, in biochar e testarne l’utilizzo come ammendante dei suoli.

La composizione del G.O. configura una micro-filiera locale  e coinvolge enti di ricerca e aziende nell’ambito della quale le conoscenze tecnologiche di base possono essere facilmente scalate al livello prototipale e i materiali prodotti possono essere validamente testati in contesti reali e non soltanto in ambienti di laboratorio e mira a sviluppare un solido know-how in grado di rispondere alle sfide della salvaguardia ambientale, della valorizzazione di scarti e della differenziazione della produzione.
Un aspetto non trascurabile del progetto è rappresentato dall’esteso processo di caratterizzazione dal punto di vista morfologico e chimico-fisico che sarà necessariamente condotto sulla lana, oggetto di studio, e sul biochar ottenuto allo scopo di determinare le migliori condizioni di pirolisi per ottimizzare il processo di produzione e le proprietà del biochar. La conoscenza delle proprietà chimico-fisiche del prodotto permetterà di valutare altre possibilità applicative del biochar al fine della sua valorizzazione in contesti diversi dalle applicazioni nel settore agricolo.
I principali risultati attesi dalla realizzazione del progetto riguardano:
-        la creazione di una microfiliera locale in grado di mettere a sistema esigenze e competenze diverse per contribuire allo sviluppo della multifunzionalità agricola 
-        l’incentivazione di un utilizzo diverso e innovativo delle produzioni primarie regionali da parte del sistema agroindustriale siciliano in grado di contribuire ad accrescere il potenziale produttivo ed economico regionale
-        la possibilità di scalare le conoscenze tecnologiche di base al livello prototipale per la realizzazione di nuovi dispositivi in grado di trasformare uno scarto in risorsa
-        la possibilità di valutare i materiali prodotti in contesti reali e non soltanto in ambienti di laboratorio
-        la possibilità di esplorare nuovi ed interessanti materiali potenzialmente applicabili in contesti diversi da quello agricolo (produzione di quantum dots e fibre di carbonio) ad elevato valore aggiunto
-        la possibilità di trainare le produzioni primarie (farming) secondo un migliore rapporto di eco-sostenibilità nelle componenti ambientale, sociale ed economica.
Le azioni disseminazione e formazione contribuiranno a rafforzare le competenze dei partner del G.O. radicando la cultura dello sviluppo sostenibile anche per il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 mediante processi inclusivi di contaminazione e di interazione tra cittadini, produttori, PMI, mondo delle R&I e PA.

lunedì 17 giugno 2024

L'Etna e i vulcani del Mediterraneo

Valeria Lopis          


  Conferenza stampa di presentazione della manifestazione "GRAPPOLI", winefestival che quest'anno radunerà circa 70 aziende vitivinicole ed olivicole provenienti da Etna, Eolie e Pantelleria con il tema "L'Etna e i vulcani del Mediterraneo", alla ricerca dell'enologia mediterranea tra similitudini ed unicità.




Durante l'incontro di presentazione, che si terrà alla presenza del sindaco Carlo Caputo e dell'organizzazione della manifestazione rappresentata da Salvatore Laudani e Sergio Bellissimo, parleremo di come il vino possa essere volano di rigenerazione del territorio e di quanto sia importante fare cittadinanza attiva anche attraverso iniziative giovanili come quelle di Verde Basico APS, associazione che promuove l'evento.

Al termine brinderemo all'imminente terza edizione con i vini dei vignaioli partecipanti e un aperitivo con il corner food curato dal ristorante Mien di Nicolosi. Presenti anche i partner: Acqua Filette ed Enoiltech.

CONFERENZA STAMPA | VENERDÌ 28 GIUGNO
Piazza Municipio, 9, 95032 Belpasso CT
presso Aula Consiliare, 1° piano

per chi intanto volesse conoscere qualche dettaglio in più sulla manifestazione che si terrà sabato 6 luglio:
https://grappolietna.it/

Progetto SMART-UP

 

 

Il prossimo 25 giugno presso l’Università di Catania, aula II piano, ex Facoltà di Agraria, via Valdisavoia 5, Catania, si terrà un convegno per la presentazione dei risultati del progetto Smart-up, dagli scarti agroalimentari ai prodotti innovativi per la salute ed il benessere

Il Progetto SMART-UP (“Miglioramento della Competitività e Sostenibilità delle Filiere Mediterranee Agroalimentari attraverso il Recupero di Scarti e Sottoprodotti, la Tutela della Biodiversità e lo SvilUppo di nuovi Prodotti”) fa parte dei progetti finanziati dalla Regione Sicilia Dipartimento all'Agricoltura dell'Assessorato Agricoltura in data 15/10/2020 (D.D.S. n.3092/2020), che hanno partecipato al bando 2018 Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”.

 



Il progetto “SMART-UP” è finalizzato ad individuare una soluzione concreta al problema specifico della valorizzazione degli scarti e dei sottoprodotti delle produzioni agricole, ponendo particolare attenzione al trasferimento alle aziende partner di nuove opportunità che consentano di incrementare il valore aggiunto delle loro produzioni. Il progetto, i cui lavori hanno avuto inizio il 4 Novembre 2020, avendo ottenuto una proroga, si concluderà entro l’11 Agosto 2024. Lo scopo del progetto è la realizzazione e la valutazione dell’attività antiossidante e antinfiammatoria di nuove formulazioni contenenti estratti ottenuti dalle matrici di scarto derivanti dai processi di lavorazione delle filiere coinvolte: agrumi, olive, fiori eduli e lumache. Nel progetto SMART-UP sono coinvolti diversi partner: Jungle Farm Società semplice agricola (capofila), Azienda agricola Costanza Ignazio, Azienda agro-biologica Panebianco Salvatore, Azienda agricola La Lumaca Madonita, Azienda Mg Trading Srls e come soggetto della ricerca, il Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute dell’Università degli Studi di Catania. Il Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute (Sezione di Biochimica) dell’Università degli Studi di Catania (DSFS-UNICT) si occupa del coordinamento scientifico del progetto. 
Il team DSFS/UNICT, è formato dal Responsabile scientifico del Progetto, prof.ssa Valeria Sorrenti, professore associato di Biochimica, dal prof. Luca Vanella, Professore Ordinario di Biochimica, dalla Dott.ssa Maria Gulisano (Borsista SMART UP) e dalla Dott.ssa Valeria Consoli (Dottoranda UNICT).
L’obiettivo del progetto è il recupero di sostanze ad alto valore aggiunto da scarti, sottoprodotti ed eccedenze produttive per la preparazione di estratti naturali da utilizzare in: 
a) una nuova formulazione a base di Bava di lumaca arricchita con estratti di scarti di fiori eduli quali Acmella oleacera, Centaurea Cianus, Tagetes erecta, Calenda officinalis, Moringa Oleifera; 
b) una nuova formulazione a base di Bava di lumaca arricchita con estratti di scarti di fiori eduli ricchi in carotenoidi quali Acmella oleacera e Tagetes erecta; 
c) una nuova formulazione derivante dalla combinazione di un estratto ottenuto da pastazzo di agrumi arricchito con estratto di foglie di olivo; I risultati conseguiti sono stati oggetto di tre pubblicazioni scientifiche e una in fase di pubblicazione

LOCANDINA

 

 

Il Consiglio d’Europa adotta il primo trattato internazionale sull’intelligenza artificiale

 Il Consiglio d’Europa ha adottato il primo trattato internazionale giuridicamente vincolante volto a garantire il rispetto delle norme giuridiche in materia di diritti umani, democrazia e Stato di diritto nell’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale (IA). Il trattato, aperto anche ai paesi non europei, stabilisce un quadro giuridico che copre l’intero ciclo di vita dei sistemi di IA e affronta i rischi che tali sistemi potrebbero presentare, promuovendo al contempo un’innovazione responsabile. La convenzione adotta un approccio basato sui rischi alla progettazione, allo sviluppo, all’utilizzo e alla disattivazione dei sistemi di IA, che richiede un attento esame di tutte le potenziali conseguenze negative legate all’utilizzo dei sistemi di IA.


La Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale e i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto è stata adottata a Strasburgo durante l’incontro ministeriale annuale del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che riunisce i ministri degli Affari esteri dei 46 Stati membri dell’Organizzazione.

La Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović, ha dichiarato: “La Convezione quadro sull’intelligenza artificiale è un trattato globale unico nel suo genere, che assicurerà che l’intelligenza artificiale rispetti i diritti delle persone. È una risposta alla necessità di disporre di una norma di diritto internazionale sostenuta da Stati di diversi continenti uniti da valori comuni, che consenta di trarre vantaggio dall’intelligenza artificiale, riducendo al contempo i rischi che questa presenta. Con questo nuovo trattato, intendiamo assicurare un utilizzo responsabile dell’IA che rispetti i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto”.

La convenzione è il risultato di due anni di lavoro svolto da un organismo intergovernativo, il Comitato sull’intelligenza artificiale (CAI), che ha riunito, allo scopo di redigere il trattato, i 46 Stati membri del Consiglio d’Europa, l’Unione europea e 11 Stati non membri (Argentina, Australia, Canada, Costa Rica, Giappone, Israele, Messico, Perù, Santa Sede, Stati Uniti d’America e Uruguay), nonché rappresentanti del settore privato, della società civile e del mondo accademico, che hanno partecipato in qualità di osservatori.

Il trattato copre l’utilizzo dei sistemi di IA nel settore pubblico, comprese le aziende che operano per suo conto, e nel settore privato. La convenzione prevede per le parti due modalità per conformarsi ai suoi principi e obblighi nel quadro della regolamentazione del settore privato: le parti possono scegliere di essere sottoposte direttamente alle disposizioni applicabili della convenzione o, in alternativa, prendere altre misure per conformarsi alle disposizioni del trattato rispettando appieno i loro obblighi internazionali in materia di diritti umani, democrazia e Stato di diritto. Questo approccio risulta necessario a fronte delle differenze esistenti nei sistemi giuridici di tutto il mondo.

La convenzione stabilisce requisiti di trasparenza e controllo adattati ai contesti e ai rischi specifici, tra cui l’identificazione dei contenuti generati dai sistemi di IA. Le parti dovranno adottare misure per identificare, valutare, prevenire e attenuare i possibili rischi e valutare la necessità di una moratoria, di un divieto o di altre misure appropriate riguardanti l’utilizzo di sistemi di IA laddove tale utilizzo potrebbe presentare rischi incompatibili con le norme in materia di diritti umani.

Dovranno inoltre determinare le responsabilità e stabilire l’obbligo di rendere conto in caso di impatto negativo, garantire che i sistemi di IA rispettino l’uguaglianza, compresa quella di genere, e assicurare il divieto di discriminazione e la protezione della privacy. Inoltre, le parti che aderiscono al trattato dovranno assicurare la disponibilità di vie di ricorso e garanzie procedurali per le vittime di violazioni dei diritti umani legate all’utilizzo di sistemi di IA. Le persone che interagiscono con un sistema di IA devono, ad esempio, essere informate del fatto che stanno interagendo con un sistema di questo tipo.

In relazione ai rischi per la democrazia, il trattato richiede alle parti di adottare misure per assicurare che i sistemi di IA non siano utilizzati per compromettere le istituzioni e i processi democratici, tra cui il principio di separazione dei poteri, il rispetto dell’indipendenza giudiziaria e l’accesso alla giustizia.

Le parti aderenti alla convenzione non saranno tenute ad applicare le disposizioni del trattato alle attività riguardanti la protezione degli interessi di sicurezza nazionale, ma dovranno garantire che tali attività siano condotte nel rispetto delle istituzioni e dei processi democratici e del diritto internazionale. La convenzione non si applicherà alle questioni di difesa nazionale né alle attività di ricerca e sviluppo, salvo nei casi in cui il test dei sistemi di IA potrebbe interferire con i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto.

Per assicurare un’attuazione efficace, la convenzione istituisce un meccanismo di monitoraggio sotto forma di Conferenza delle parti.

Infine, la convenzione richiede a ogni parte di istituire un meccanismo di controllo indipendente per controllare la conformità alla convenzione, come anche di sensibilizzare il pubblico, stimolare un dibattito pubblico informale e tenere consultazioni multilaterali su come utilizzare la tecnologia IA. La convenzione quadro sarà aperta alla firma a Vilnius (Lituania) il 5 settembre, in occasione di una conferenza dei ministri della Giustizia.

domenica 16 giugno 2024

Nasce il manifesto per la De.Co.

 

Nasce il manifesto per la De.Co.

 

Turismo enogastronomico e promozione del territorio,  

Nino Sutera nella task force nazionale per 

le Denominazioni Comunali




 


                       Si torna a parlare delle denominazioni comunali in seguito all’iniziativa di un gruppo di esperti, nel settore agroalimentare, che hanno stilato e sottoscritto un manifesto in dieci punti per dare delle dritte su come utilizzare questo strumento di valorizzazione.

La De.Co è un atto politico, di competenza del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro, puntando l’attenzione soprattutto nell’ambito del turismo enogastronomico che, se adeguatamente promosso, rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali che puntano tutto sull’unicità e prelibatezza dei loro prodotti identitari 

Le De.Co. enfatizzano, al massimo, le tradizioni e il lavoro di un’intera comunità. Luigi Veronelli, l’ideatore delle De.Co. ha dato, in tal senso, una definizione esemplificativa del“genius loci”: esso è da intendere come “l’intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva. Fu il giornalista e scrittore, appunto, a scoprire l’incredibile valore di questo strumento che “avrebbe rafforzato la coscienza di ciò che merita salvare e rilanciare, fra i prodotti, ma anche fra le ricette di un dato Comune, per consegnarli alle generazioni future”. Il manifesto, articolato in 10 punti, intende sensibilizzare sull’uso di questo importante mezzo di valorizzazione del territorio.

Dopo la sottoscrizione del Manifesto da parte di Roberto Astuni, Milena Cecchetto, Serenella Cicchellero, Roberto De Donno, Antonio Di Lorenzo, Gianfranco Ferrigno, Angelo Irienti, Domenico Maraglino, Paolo Massobrio, Marina Moioli, Vladimiro Riva, Gian Arturo Rota, Bruno Sganga, Nino Sutera, adesso si aspetta l’adesione da parte dei sindaci del vari Comuni d’Italia, ma anche di altre personalità del mondo politico, economico e culturale per salvaguardare la ricchezza agroalimentare del nostro Paese.

MANIFESTO DE.CO.

1.    Le De.Co. sono un agile strumento che consente ad ogni Sindaco di dare valore alla forte identità territoriale e storica di specifici prodotti, piatti-ricette o tradizioni del proprio Comune.

2.    Le De.Co. sono un censimento di origine con uno specifico valore storico e culturale, in particolare per quei tanti prodotti agroalimentari che non rientrano, per motivi diversi, in altre forme di valorizzazione.

3.    Le De.Co. rappresentano identità ed espressione di valori e tradizioni attestati attraverso una semplice delibera comunale del Sindaco, che certifica la provenienza specificatamente territoriale di ogni prodotto, piatto o sapere di quella peculiare terra.

4.    Le De.Co. rendono lustro al Comune di appartenenza che le dichiara proprie e specifiche del proprio territorio con effetto immediato dalla delibera del Sindaco e dell’Amministrazione. Esse, in quanto appartenenti al territorio comunale non sono proprietà di singoli, in quanto sono un bene collettivo. In tal senso le De.Co. contribuiscono a valorizzare specificità a confronto, con preponderante attenzione al genius loci, al fine di suggellare suggestive operazioni di marketing territoriale con evidenti benefici economici, produttivi e turistici.

5.    Le De.Co. hanno un carattere eticamente rispettoso sia della natura, sia dei diritti dei lavoratori artigianali e contadini, in quanto annoverano il prodotto alla propria terra, ossia allo specifico Comune, in cui esso viene da sempre generato con quelle peculiarità. Il fattore propulsivo delle De.Co. si pone in grado di smuovere un certo interesse economico-sociale intorno alla considerevole ricchezza e varietà di elementi culturali, di usanze e tradizioni attualmente ancora in vigore negli oltre 8.000 Comuni italiani.

6.    È, dunque, chiara e determinata volontà del Comitato creare una fitta rete di sinergie tra territori, al fine di incentivare al meglio l’istituzione delle De.Co. così da ottimizzare un costante scambio d’informazioni, suggerimenti e proposte operative.

7.    Il Comitato intende spronare i Comuni ad istituire le De.Co., promuovendo leggi regionali in conformità coi principi delle De.Co. ed attivandosi per costituire un gruppo trasversale di parlamentari disposti a farsi promotori della validità della prestigiosa intuizione di Luigi Veronelli in quanto a promozione, sostenibilità e sviluppo identitario dei luoghi.

8.    Si ritiene utile estendere il progetto De.Co. a tutta la rete di ristoratori e produttori locali che, individualmente o con specifiche associazioni, usano prodotti De.Co. per promuovere una specifica azione di sensibilizzazione e conoscenza rivolta al consumatore finale.

9.    Il Comitato si fa carico di individuare e promuovere contatti finalizzati col mondo dell'informazione (stampa, web, social e televisioni pubbliche e private), istituendo uno specifico gruppo operativo mirato a tale compito.

10. È inoltre precisa intenzione del Comitato ideare ed organizzare esclusive “Giornate De.Co.” con la collaborazione di tutti i Comuni che le hanno designate, coinvolgendo Istituzioni, Associazioni e vari protagonisti che ne hanno condiviso la promozione e la valorizzazione.

venerdì 14 giugno 2024

Il Solstizio d’Estate: un evento per la natura.


Nei giorni 21 e 22 Giugno 2024 presso l’Albergo delle Povere di Palermo verrà organizzato un evento per festeggiare l’arrivo della stagione estiva. “Il Solstizio d’estate” sarà all’insegna dell’arte, della musica e della danza per onorare questo momento come veniva fatto dalle tante dominazioni che sono passate per la Sicilia. Verranno messi  in mostra i prodotti agroalimentari che il territorio offre, grazie al Dipartimento all'Agricoltura, dell'Assessorato alla Agricoltura  della Regione Siciliana



 

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