lunedì 17 giugno 2024

L'Etna e i vulcani del Mediterraneo

Valeria Lopis          


  Conferenza stampa di presentazione della manifestazione "GRAPPOLI", winefestival che quest'anno radunerà circa 70 aziende vitivinicole ed olivicole provenienti da Etna, Eolie e Pantelleria con il tema "L'Etna e i vulcani del Mediterraneo", alla ricerca dell'enologia mediterranea tra similitudini ed unicità.




Durante l'incontro di presentazione, che si terrà alla presenza del sindaco Carlo Caputo e dell'organizzazione della manifestazione rappresentata da Salvatore Laudani e Sergio Bellissimo, parleremo di come il vino possa essere volano di rigenerazione del territorio e di quanto sia importante fare cittadinanza attiva anche attraverso iniziative giovanili come quelle di Verde Basico APS, associazione che promuove l'evento.

Al termine brinderemo all'imminente terza edizione con i vini dei vignaioli partecipanti e un aperitivo con il corner food curato dal ristorante Mien di Nicolosi. Presenti anche i partner: Acqua Filette ed Enoiltech.

CONFERENZA STAMPA | VENERDÌ 28 GIUGNO
Piazza Municipio, 9, 95032 Belpasso CT
presso Aula Consiliare, 1° piano

per chi intanto volesse conoscere qualche dettaglio in più sulla manifestazione che si terrà sabato 6 luglio:
https://grappolietna.it/

Progetto SMART-UP

 

 

Il prossimo 25 giugno presso l’Università di Catania, aula II piano, ex Facoltà di Agraria, via Valdisavoia 5, Catania, si terrà un convegno per la presentazione dei risultati del progetto Smart-up, dagli scarti agroalimentari ai prodotti innovativi per la salute ed il benessere

Il Progetto SMART-UP (“Miglioramento della Competitività e Sostenibilità delle Filiere Mediterranee Agroalimentari attraverso il Recupero di Scarti e Sottoprodotti, la Tutela della Biodiversità e lo SvilUppo di nuovi Prodotti”) fa parte dei progetti finanziati dalla Regione Sicilia Dipartimento all'Agricoltura dell'Assessorato Agricoltura in data 15/10/2020 (D.D.S. n.3092/2020), che hanno partecipato al bando 2018 Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”.

 



Il progetto “SMART-UP” è finalizzato ad individuare una soluzione concreta al problema specifico della valorizzazione degli scarti e dei sottoprodotti delle produzioni agricole, ponendo particolare attenzione al trasferimento alle aziende partner di nuove opportunità che consentano di incrementare il valore aggiunto delle loro produzioni. Il progetto, i cui lavori hanno avuto inizio il 4 Novembre 2020, avendo ottenuto una proroga, si concluderà entro l’11 Agosto 2024. Lo scopo del progetto è la realizzazione e la valutazione dell’attività antiossidante e antinfiammatoria di nuove formulazioni contenenti estratti ottenuti dalle matrici di scarto derivanti dai processi di lavorazione delle filiere coinvolte: agrumi, olive, fiori eduli e lumache. Nel progetto SMART-UP sono coinvolti diversi partner: Jungle Farm Società semplice agricola (capofila), Azienda agricola Costanza Ignazio, Azienda agro-biologica Panebianco Salvatore, Azienda agricola La Lumaca Madonita, Azienda Mg Trading Srls e come soggetto della ricerca, il Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute dell’Università degli Studi di Catania. Il Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute (Sezione di Biochimica) dell’Università degli Studi di Catania (DSFS-UNICT) si occupa del coordinamento scientifico del progetto. 
Il team DSFS/UNICT, è formato dal Responsabile scientifico del Progetto, prof.ssa Valeria Sorrenti, professore associato di Biochimica, dal prof. Luca Vanella, Professore Ordinario di Biochimica, dalla Dott.ssa Maria Gulisano (Borsista SMART UP) e dalla Dott.ssa Valeria Consoli (Dottoranda UNICT).
L’obiettivo del progetto è il recupero di sostanze ad alto valore aggiunto da scarti, sottoprodotti ed eccedenze produttive per la preparazione di estratti naturali da utilizzare in: 
a) una nuova formulazione a base di Bava di lumaca arricchita con estratti di scarti di fiori eduli quali Acmella oleacera, Centaurea Cianus, Tagetes erecta, Calenda officinalis, Moringa Oleifera; 
b) una nuova formulazione a base di Bava di lumaca arricchita con estratti di scarti di fiori eduli ricchi in carotenoidi quali Acmella oleacera e Tagetes erecta; 
c) una nuova formulazione derivante dalla combinazione di un estratto ottenuto da pastazzo di agrumi arricchito con estratto di foglie di olivo; I risultati conseguiti sono stati oggetto di tre pubblicazioni scientifiche e una in fase di pubblicazione

LOCANDINA

 

 

Il Consiglio d’Europa adotta il primo trattato internazionale sull’intelligenza artificiale

 Il Consiglio d’Europa ha adottato il primo trattato internazionale giuridicamente vincolante volto a garantire il rispetto delle norme giuridiche in materia di diritti umani, democrazia e Stato di diritto nell’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale (IA). Il trattato, aperto anche ai paesi non europei, stabilisce un quadro giuridico che copre l’intero ciclo di vita dei sistemi di IA e affronta i rischi che tali sistemi potrebbero presentare, promuovendo al contempo un’innovazione responsabile. La convenzione adotta un approccio basato sui rischi alla progettazione, allo sviluppo, all’utilizzo e alla disattivazione dei sistemi di IA, che richiede un attento esame di tutte le potenziali conseguenze negative legate all’utilizzo dei sistemi di IA.


La Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale e i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto è stata adottata a Strasburgo durante l’incontro ministeriale annuale del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che riunisce i ministri degli Affari esteri dei 46 Stati membri dell’Organizzazione.

La Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović, ha dichiarato: “La Convezione quadro sull’intelligenza artificiale è un trattato globale unico nel suo genere, che assicurerà che l’intelligenza artificiale rispetti i diritti delle persone. È una risposta alla necessità di disporre di una norma di diritto internazionale sostenuta da Stati di diversi continenti uniti da valori comuni, che consenta di trarre vantaggio dall’intelligenza artificiale, riducendo al contempo i rischi che questa presenta. Con questo nuovo trattato, intendiamo assicurare un utilizzo responsabile dell’IA che rispetti i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto”.

La convenzione è il risultato di due anni di lavoro svolto da un organismo intergovernativo, il Comitato sull’intelligenza artificiale (CAI), che ha riunito, allo scopo di redigere il trattato, i 46 Stati membri del Consiglio d’Europa, l’Unione europea e 11 Stati non membri (Argentina, Australia, Canada, Costa Rica, Giappone, Israele, Messico, Perù, Santa Sede, Stati Uniti d’America e Uruguay), nonché rappresentanti del settore privato, della società civile e del mondo accademico, che hanno partecipato in qualità di osservatori.

Il trattato copre l’utilizzo dei sistemi di IA nel settore pubblico, comprese le aziende che operano per suo conto, e nel settore privato. La convenzione prevede per le parti due modalità per conformarsi ai suoi principi e obblighi nel quadro della regolamentazione del settore privato: le parti possono scegliere di essere sottoposte direttamente alle disposizioni applicabili della convenzione o, in alternativa, prendere altre misure per conformarsi alle disposizioni del trattato rispettando appieno i loro obblighi internazionali in materia di diritti umani, democrazia e Stato di diritto. Questo approccio risulta necessario a fronte delle differenze esistenti nei sistemi giuridici di tutto il mondo.

La convenzione stabilisce requisiti di trasparenza e controllo adattati ai contesti e ai rischi specifici, tra cui l’identificazione dei contenuti generati dai sistemi di IA. Le parti dovranno adottare misure per identificare, valutare, prevenire e attenuare i possibili rischi e valutare la necessità di una moratoria, di un divieto o di altre misure appropriate riguardanti l’utilizzo di sistemi di IA laddove tale utilizzo potrebbe presentare rischi incompatibili con le norme in materia di diritti umani.

Dovranno inoltre determinare le responsabilità e stabilire l’obbligo di rendere conto in caso di impatto negativo, garantire che i sistemi di IA rispettino l’uguaglianza, compresa quella di genere, e assicurare il divieto di discriminazione e la protezione della privacy. Inoltre, le parti che aderiscono al trattato dovranno assicurare la disponibilità di vie di ricorso e garanzie procedurali per le vittime di violazioni dei diritti umani legate all’utilizzo di sistemi di IA. Le persone che interagiscono con un sistema di IA devono, ad esempio, essere informate del fatto che stanno interagendo con un sistema di questo tipo.

In relazione ai rischi per la democrazia, il trattato richiede alle parti di adottare misure per assicurare che i sistemi di IA non siano utilizzati per compromettere le istituzioni e i processi democratici, tra cui il principio di separazione dei poteri, il rispetto dell’indipendenza giudiziaria e l’accesso alla giustizia.

Le parti aderenti alla convenzione non saranno tenute ad applicare le disposizioni del trattato alle attività riguardanti la protezione degli interessi di sicurezza nazionale, ma dovranno garantire che tali attività siano condotte nel rispetto delle istituzioni e dei processi democratici e del diritto internazionale. La convenzione non si applicherà alle questioni di difesa nazionale né alle attività di ricerca e sviluppo, salvo nei casi in cui il test dei sistemi di IA potrebbe interferire con i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto.

Per assicurare un’attuazione efficace, la convenzione istituisce un meccanismo di monitoraggio sotto forma di Conferenza delle parti.

Infine, la convenzione richiede a ogni parte di istituire un meccanismo di controllo indipendente per controllare la conformità alla convenzione, come anche di sensibilizzare il pubblico, stimolare un dibattito pubblico informale e tenere consultazioni multilaterali su come utilizzare la tecnologia IA. La convenzione quadro sarà aperta alla firma a Vilnius (Lituania) il 5 settembre, in occasione di una conferenza dei ministri della Giustizia.

domenica 16 giugno 2024

Nasce il manifesto per la De.Co.

 

Nasce il manifesto per la De.Co.

 

Turismo enogastronomico e promozione del territorio,  

Nino Sutera nella task force nazionale per 

le Denominazioni Comunali




 


                       Si torna a parlare delle denominazioni comunali in seguito all’iniziativa di un gruppo di esperti, nel settore agroalimentare, che hanno stilato e sottoscritto un manifesto in dieci punti per dare delle dritte su come utilizzare questo strumento di valorizzazione.

La De.Co è un atto politico, di competenza del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro, puntando l’attenzione soprattutto nell’ambito del turismo enogastronomico che, se adeguatamente promosso, rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali che puntano tutto sull’unicità e prelibatezza dei loro prodotti identitari 

Le De.Co. enfatizzano, al massimo, le tradizioni e il lavoro di un’intera comunità. Luigi Veronelli, l’ideatore delle De.Co. ha dato, in tal senso, una definizione esemplificativa del“genius loci”: esso è da intendere come “l’intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva. Fu il giornalista e scrittore, appunto, a scoprire l’incredibile valore di questo strumento che “avrebbe rafforzato la coscienza di ciò che merita salvare e rilanciare, fra i prodotti, ma anche fra le ricette di un dato Comune, per consegnarli alle generazioni future”. Il manifesto, articolato in 10 punti, intende sensibilizzare sull’uso di questo importante mezzo di valorizzazione del territorio.

Dopo la sottoscrizione del Manifesto da parte di Roberto Astuni, Milena Cecchetto, Serenella Cicchellero, Roberto De Donno, Antonio Di Lorenzo, Gianfranco Ferrigno, Angelo Irienti, Domenico Maraglino, Paolo Massobrio, Marina Moioli, Vladimiro Riva, Gian Arturo Rota, Bruno Sganga, Nino Sutera, adesso si aspetta l’adesione da parte dei sindaci del vari Comuni d’Italia, ma anche di altre personalità del mondo politico, economico e culturale per salvaguardare la ricchezza agroalimentare del nostro Paese.

MANIFESTO DE.CO.

1.    Le De.Co. sono un agile strumento che consente ad ogni Sindaco di dare valore alla forte identità territoriale e storica di specifici prodotti, piatti-ricette o tradizioni del proprio Comune.

2.    Le De.Co. sono un censimento di origine con uno specifico valore storico e culturale, in particolare per quei tanti prodotti agroalimentari che non rientrano, per motivi diversi, in altre forme di valorizzazione.

3.    Le De.Co. rappresentano identità ed espressione di valori e tradizioni attestati attraverso una semplice delibera comunale del Sindaco, che certifica la provenienza specificatamente territoriale di ogni prodotto, piatto o sapere di quella peculiare terra.

4.    Le De.Co. rendono lustro al Comune di appartenenza che le dichiara proprie e specifiche del proprio territorio con effetto immediato dalla delibera del Sindaco e dell’Amministrazione. Esse, in quanto appartenenti al territorio comunale non sono proprietà di singoli, in quanto sono un bene collettivo. In tal senso le De.Co. contribuiscono a valorizzare specificità a confronto, con preponderante attenzione al genius loci, al fine di suggellare suggestive operazioni di marketing territoriale con evidenti benefici economici, produttivi e turistici.

5.    Le De.Co. hanno un carattere eticamente rispettoso sia della natura, sia dei diritti dei lavoratori artigianali e contadini, in quanto annoverano il prodotto alla propria terra, ossia allo specifico Comune, in cui esso viene da sempre generato con quelle peculiarità. Il fattore propulsivo delle De.Co. si pone in grado di smuovere un certo interesse economico-sociale intorno alla considerevole ricchezza e varietà di elementi culturali, di usanze e tradizioni attualmente ancora in vigore negli oltre 8.000 Comuni italiani.

6.    È, dunque, chiara e determinata volontà del Comitato creare una fitta rete di sinergie tra territori, al fine di incentivare al meglio l’istituzione delle De.Co. così da ottimizzare un costante scambio d’informazioni, suggerimenti e proposte operative.

7.    Il Comitato intende spronare i Comuni ad istituire le De.Co., promuovendo leggi regionali in conformità coi principi delle De.Co. ed attivandosi per costituire un gruppo trasversale di parlamentari disposti a farsi promotori della validità della prestigiosa intuizione di Luigi Veronelli in quanto a promozione, sostenibilità e sviluppo identitario dei luoghi.

8.    Si ritiene utile estendere il progetto De.Co. a tutta la rete di ristoratori e produttori locali che, individualmente o con specifiche associazioni, usano prodotti De.Co. per promuovere una specifica azione di sensibilizzazione e conoscenza rivolta al consumatore finale.

9.    Il Comitato si fa carico di individuare e promuovere contatti finalizzati col mondo dell'informazione (stampa, web, social e televisioni pubbliche e private), istituendo uno specifico gruppo operativo mirato a tale compito.

10. È inoltre precisa intenzione del Comitato ideare ed organizzare esclusive “Giornate De.Co.” con la collaborazione di tutti i Comuni che le hanno designate, coinvolgendo Istituzioni, Associazioni e vari protagonisti che ne hanno condiviso la promozione e la valorizzazione.

venerdì 14 giugno 2024

Il Solstizio d’Estate: un evento per la natura.


Nei giorni 21 e 22 Giugno 2024 presso l’Albergo delle Povere di Palermo verrà organizzato un evento per festeggiare l’arrivo della stagione estiva. “Il Solstizio d’estate” sarà all’insegna dell’arte, della musica e della danza per onorare questo momento come veniva fatto dalle tante dominazioni che sono passate per la Sicilia. Verranno messi  in mostra i prodotti agroalimentari che il territorio offre, grazie al Dipartimento all'Agricoltura, dell'Assessorato alla Agricoltura  della Regione Siciliana



 

giovedì 13 giugno 2024

55ª Edizione della Sagra delle Ciliegie di Chiusa Sclafani


Il mese di giugno segna a Chiusa Sclafani il tradizionale appuntamento con la Sagra delle Ciliegie.

La 55ª edizione della tradizionale Sagra delle Ciliegie si terrà domenica 16 giugno, grazie anche e soprattutto alla concessione di un contributo economico da parte dell’ASSESSORATO REGIONALE DELL'AGRICOLTURA DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL’ AGRICOLTURA.

 


Questo evento, parte integrante delle iniziative per la promozione agro-turistica, celebra la ciliegia tipica di Chiusa Sclafani e funge da catalizzatore per la promozione del territorio locale, delle sue radici storiche e tradizionali, nonché degli altri prodotti tipici. La Sagra, ormai consolidata nel panorama locale, continua a essere un punto di riferimento per la valorizzazione turistica, attirando visitatori da tutta la Sicilia e contribuendo a far conoscere la ciliegia di Chiusa Sclafani in tutta l'isola.

Quest’anno in occasione delXXV Concorso Nazionale “Ciliegie d’Italia”, organizzato dall’Associazione Nazionale Città delle Ciliegie, di cui questo comune è socio, la ciliegia di Chiusa Sclafani ha ottenuto il riconoscimento di  MIGLIORE CILIEGIA D’ITALIA 2024. Ben 20 campioni inviati dai comuni associati del network cerasicolo sono stati analizzati dalla giuria di esperti assaggiatori dell’ A.N.D.M.I. (Associazione Nazionale Direttori di Mercati all’Ingrosso) assegnando la vittoria del più importante premio alle nostre ciliegie.

La ciliegia locale di Chiusa Sclafani è un prodotto di pregio, con peculiarità uniche, grazie al particolare microclima del territorio rendendole molto apprezzate per il loro aspetto e sapore dolce che lascia un piacevole retrogusto che delizia i palati dei visitatori.

La coltivazione del ciliegio a Chiusa Sclafani ha una lunga tradizione, rappresentando uno dei settori produttivi più importanti della regione. Già un secolo fa, Giuseppe Pitrè, descrivendo la festa del SS. Crocifisso raccontava che “nello stesso paese si coltivano delle ciliegie davvero saporite, che vengono mangiate nello stesso periodo della festa”. Da anni viene coltivata con successo commerciale la cultivar locale denominata Cappuccia dalle pregevoli caratteristiche pomologiche ed organolettiche. Tale ecotipo locale conferisce al paese di Chiusa Sclafani, a partire dalla metà degli anni sessanta, l’appellativo di “paese delle ciliegie”.  Infatti, a metà degli anni 60, si ebbe la vera consacrazione della ciliegia, con l’istituzione della sagra. Da allora in poi, è stato un susseguirsi di iniziative che hanno consentito alla piccola drupa di farsi apprezzare in tutta la Sicilia

Negli ultimi anni, la produzione di ciliegie è cresciuta includendo altre varietà famose come Ferrovia, Giorgia, Stella, Frisco e altre varietà, che insieme forniscono un prodotto di alta qualità apprezzato sui mercati siciliani.

Con una produzione di circa 5000 quintali, la ciliegia è un prodotto di pregio per la comunità chiusese, grazie alle sue caratteristiche uniche. L'importanza di questa coltivazione per l'economia locale è testimoniata dall'impegno costante dei produttori nel mantenere alti standard di qualità e nella continua ricerca di innovazioni che possano migliorare la produzione e la promozione del prodotto.

La Sagra delle Ciliegie è un evento imperdibile per chi desidera immergersi nelle tradizioni locali, gustare prodotti tipici di alta qualità e scoprire le bellezze di Chiusa Sclafani.

Non perdete l'occasione di partecipare a una giornata ricca di eventi, sapori e cultura.


 

 

 

 

 

 

IA è già una realtà

 La rapida e pervasiva diffusione dell'intelligenza artificiale (IA) - al pari di quello che è accaduto in passato con internet prima e con gli smartphone poi - sembra prossima a cambiare ancora una volta il nostro rapporto con la tecnologia nella vita di tutti.

Grazie alla sua capacità di elaborare grandi quantità di dati, identificare modelli e prevedere eventi futuri, l'IA può essere utilizzata per risolvere problemi caratterizzati da un livello di complessità che finora sembrava impossibile superare. Così l'intelligenza artificiale diventa utile - e a breve forse indispensabile - in una vasta gamma di settori, tra cui la finanza, la sicurezza, la scienza e i servizi pubblici.

Tuttavia, il paradigma tecnologico dell'intelligenza artificiale solleva anche una serie di questioni etiche che devono essere affrontate a monte della sua diffusione, come la tutela della privacy degli utenti, la responsabilità della scelte operate dai sistemi di IA, i rischi legati ai pregiudizi e discriminazioni a cui i sistemi di intelligenza artificiale potrebbero essere soggetti.

 Vuole essere occasione per riflettere in maniera condivisa sulle potenzialità e sulle ricadute che i diversi tipi di intelligenza artificiale stanno portando agli utenti. I contenuti dei tre webinar che compongono questo ciclo di appuntamenti sono organizzati secondo una sequenza ideale che, partendo da una definizione generale di intelligenza artificiale, prosegue approfondendo gli impatti, i casi d’uso e le possibili prospettive di queste tecnologie all’interno delle pubbliche amministrazioni. Attraverso l’analisi delle tendenze emergenti e di casi d’uso già consolidati, i seminari online intendono diffondere una cultura digitale in tema di intelligenza artificiale che possa aiutare a riflettere sul presente e sui possibili prossimi scenari.

PRESENTAZIONE 

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Giornalisti e buyer in Sicilia

 Giornalisti e buyer in Sicilia

per insolite esperienze di viaggio e gusto

 

Proseguono le attività del progetto sul turismo eno-gastronomico denominato Travel&Taste Golfo di Castellamare. L’iniziativa, portata avanti dalla cooperativa Agrisocialnett di Alcamo e finanziata dal GAL omonimo attraverso la sottomisura 19.2/16.3 del PSR Sicilia 2014-2020, questa volta ha promosso un educational tour che si è svolto tra il 2 e il 5 giugno nei comuni di Cinisi, Partinico, Trappeto, Alcamo e Terrasini.

 


Hanno partecipato giornalisti, food blogger e buyer italiani e stranieri. Tra di loro c'erano i rappresentanti della nota cooperativa nazionale Retebio e i responsabili dell’organizzazione svizzera di commercializzazione Fairtretbar. Tra i giornalisti professionisti erano presenti anche veterani della carta stampata come Maria Grazia Leporati e Mimmo Vita, mentre tra gli influencer e blogger c'erano nomi tra i più conosciuti del mondo "food" italiano come Chiara Caprettini (Nordfoodovestest - Food&Wine) e Alex Li Calsi, meglio noto come L'Orso in Cucina con migliaia di follower.

Il programma si è sviluppato su 4 giorni di viaggio con appuntamenti di interesse culturale e naturalistico, assaggi gustosi e molte visite alle aziende di produzione agricola e agroalimentare aderenti a Travel&Taste, il marchio di turismo eno-gastronomico promosso dal progetto.

Il tour ha rivelato agli ospiti sorprese inaspettate e piacevoli, come la Cinisi sotterranea, le suggestive vie arabe della solare Alcamo, la scenografica Real Cantina Borbonica di Partinico con il suo Maestro Puparo e le insenature mozzafiato della Riserva Naturale di Capo Rama. Non si è dimenticato, inoltre, di dare visibilità ai due personaggi simboli di impegno civile e sociale di questo territorio, incontrando a Cinisi Luisa Impastato nella Casa Memoria di Felicia e Peppino Impastato e a Trappeto, Orazio de Guilme, uno dei più stretti collaboratori di Danilo Dolci.

Il territorio ha fornito uno sfondo ideale per i veri protagonisti dell'educational: i prodotti del paniere Trave&Taste Golfo di Castellamare. Per la preparazione di colazioni, pranzi e cene, che variavano ogni giorno, sono stati utilizzati esclusivamente i prodotti provenienti dalle 19 aziende che aderiscono al Marchio. È stato quindi un tripudio di vini, aceti ed olii aromatizzati, melograne, mandorle, frutta tropicale, pasta fresca, formaggi caprini, composte di frutta, conserve di verdura e persino della rarissima Salsiccia Pasqualora Partinicese, un PAT ("Prodotto Tradizionale Agroalimentare") riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole.

Tra i piatti più originali ed acclamati quelli che hanno visto il sodalizio tra la mandorla e la melograna, trasformate in ricotte aromatizzate, burro, melassa, maionese e dressing, ma anche pasta e pizze preparate con grani antichi, tabulé di farro monococco e crema di fagioli di Ustica, insalate a base di frutta tropicale, la caponata araba, drink, composte e granite di melograna e di mandorle integrale.

Innovativa anche la formula di soggiorno adottata per gli ospiti che hanno pernottato a Cinisi distribuiti in deliziosi B&B, aderenti al progetto e dove a turno hanno consumato pantagrueliche e scenografiche colazioni collettive.

Un vero successo, sottolineato dai commenti entusiasti dei partecipanti. Fra tutti quello della Leporati, medaglia d’oro per i 50 anni di attività giornalistica, che ha dichiarato “Mezzo secolo di press trip e questo è stato uno dei migliori”! Non da meno sono stati i giudizi espressi dai blogger, ampiamente riportati nelle cartelle Educ Golfo all’interno del profilo Instagram del Marchio.

Al tour, organizzato dal partner di progetto T&T srl Territorio e Turismo di Palermo in collaborazione con la Proloco Cesarò Partinico, ha partecipato anche la Dott.ssa Maria Sabrina Leone, coordinatrice dell’intero progetto che si è dichiarata molto fiera dei successi sin qui ottenuti.

Nei prossimi mesi, sul sito https://golfodicastellammare.traveltaste.it/ è prevista l’apertura delle pagine web dedicate ai turisti, che daranno adeguata visibilità ai prodotti e alle aziende agricole e agroalimentari, alle imprese di ospitalità e del Food&Beverage (“vetrine” del Paniere del Marchi), agli itinerari eno-gastronomici e a tante altre esperienze per vacanze con gusto.

Profumo di zagara

 

Carruba di Riposto – La sagra dedicata alla scocca dei limoni, dal titolo Profumo di zagara

 A Scocca” apre i battenti della sua 4° edizione. Nei giorni 20-21-22-23 Giugno 2024 a Carruba di Riposto, in provincia di Catania, sarà possibile passare del tempo all’insegna della cultura, dell’arte, dei sapori e degli odori che solo il limone IGP dell’Etna può regalare. 

L’evento è finanziato dal Dipartimento Agricoltura dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura

 

Ripercorrendo la storia e l'etnia che contraddistingue il nostro territorio e la nostra identità e cercando di creare occasioni di slancio per l’economia locale, divenendo mediatori attivi in un percorso di riqualificazione dell’agrumicoltura nostrana, si darà modo ai tanti operatori commerciali ed artigiani, attivi nel territorio, di presentare i loro prodotti, derivati dal limone, in appositi stand che saranno allestiti per l’occasione. Degustazioni di piatti a base di limone e spettacoli di intrattenimento vario faranno da cornice ad un evento che apre le porte alla stagione estiva, preannunciandone i profumi ed i colori, come da programma in allegato.

mercoledì 12 giugno 2024

L'innovazione tecnologica nel settore delle produzioni animali

 

 

Dipartimento Scienze Agrarie Alimentari e Forestali
Università degli Studi di Palermo


L’innovazione tecnologica è un processo di crescita degli strumenti teorici e materiali in grado di generare progresso sociale. Il livello e la capacità di diffusione e penetrazione nl tessuto produttivo, in altri termini il successo dell’innovazione tecnologica dipende da diversi fattori tra cui:
i) il livello di accettazione degli strumenti teorici e materiali di cui si compone da parte del libero mercato o dei fruitori se trattasi di servizi; 
ii) il livello di crescita economica che l’I.T. è in grado di generare; 
iii) il livello di maturità tecnologica (TRL) dell’I.T. nella scala da 1 a 9 (1 = Ricerca di base, 9 = Sistema reale provato in ambiente operativo (produzione competitiva, commercializzazione). 
Pertanto, non c'è innovazione tecnologica se non c'è conoscenza. Di fatto l'attività che genera la conoscenza e quindi nuove tecnologie e di conseguenza innovazione è la ricerca e lo sviluppo. La ricerca non può d'altra parte prescindere dall'apprendimento individuale e organizzativo così come l'innovazione tecnologica non può prescindere dalla trasformazione della conoscenza tacita "implicita" a codificata "esplicita". Solo così la conoscenza diventa accessibile a tutti e facilmente scambiabile sul mercato dell'innovazione tecnologica. L'I.T sarà Fattore di Crescita economica solo se sarà in grado di fare sentire il suo peso su variabili macroeconomiche. Questa valutazione potrà basarsi sul fatto che l'I.T. deve consentire un aumento dei consumi, della produttività e dell'occupazione, rispondendo a precise e puntuali esigenze del tessuto produttivo del territorio. È a questo punto che l'I.T. diventa un bene economico. È solo a questo punto che si può comprendere quale sarà il successo dell'I.T. 

L’I.T. può assumere diverse forme, i) Innovazione di prodotto: a) nuovo prodotto; b) prodotto sensibilmente migliorato; ii) Innovazione di processo: a) Nuovo processo, b) processo sensibilmente migliorato, c) Nuovo modello di gestione, d) Modello di gestione sensibilmente migliorato, e) Nuova strategia di impresa. Alcuni esempi di I.T. nelle produzioni animali sono, i) sistemi di identificazione e localizzazione dei capi, ii) misura di parametri fisiologici, produttivi e rilevatori di funzioni vitali, iii) Misuratori elettronici della produzione di latte, iv) Robot di mungitura, v) misuratori delle caratteristiche del latte, vi) sistemi di gestione aziendale computerizzata.  Un ulteriore esempio di I.T. nel settore delle produzioni animali, finalizzata alla valorizzazione economica e commerciale del sistema razza, territorio e prodotto è la tracciabilità genetica/autenticazione delle produzioni lattiero casearie nel caso, in particolare delle produzioni a marchio DOP così come pure le strategie di impiego di sottoprodotti dell’agricoltura nell’alimentazione degli animali con la finalità di incrementare o migliorare sensibilmente la sostenibilità delle attività zootecniche o ancora la gestione informatizzata dei pascoli e/o dell’alimentazione del bestiame.

Tuttavia, se l’I.T. non è accompagnata da una adeguata conoscenza e formazione da parte dei potenziali fruitori talora, stenta a diffondersi nel tessuto produttivo imprenditoriale. Le principali cause delle difficoltà di penetrazione dell’I.T. nel tessuto produttivo imprenditoriale possono essere le più diverse ma le più comuni sono la presenza di una barriera culturale nei confronti dell’innovazione per una non chiara descrizione e comprensione dei benefici conseguibili così come l’immaturità da parte degli attori dell’offerta, in alcuni casi la dimensione aziendale e soprattutto la considerazione che molto spesso ci si limita a valutare come beneficio solo la riduzione dei costi. Infine, occorrerebbe acquisire consapevolezza che i vantaggi dell’I.T. in zootecnica ma più in generale in agricoltura si esprimono con un ritardo fisiologico che in alcuni casi può anche essere superiore a diversi anni, soprattutto in funzione del livello di maturità tecnologica (TRL) dell’Innovazione stessa.



















Evento “DEGUSTANDO PEDALANDO”

 

 

Domenica 16 Giugno 2024 ROSOLINI (SR)





 - La bicicletta consente di avvicinarsi con estrema leggerezza e rispetto al territorio e di scoprire i luoghi nella loro totalità, con il minimo impatto ambientale. La bicicletta è un prodigio meccanico che sa creare emozioni. È una macchina perfetta per creare relazioni sociali e, nella sua dinamicità, permette di ridisegnare il territorio. Con la sua agilità, inventa itinerari e percorsi inediti, creando infinite e nuove configurazioni anche dei luoghi a noi più conosciuti. Questo è il senso della bicicletta per il territorio. L’obiettivo è quello di promuovere e far conoscere i prodotti agricoli e agroalimentari legati al territorio valorizzando identità, storia e cultura siciliana, finanziato dal Dipartimento all’Agricoltura dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura. L’obiettivo dell' evento “DEGUSTANDO PEDALANDO”, è quello di promuovere e valorizzare la qualità dei prodotti siciliani tipici locali svolgendo un’attenta attività di informazione concentrando l’attenzione su un target ben preciso quale i bambini e le famiglie. Valorizzando i prodotti locali e la loro qualità, con “DEGUSTANDO PEDALANDO” promuoveremo contestualmente l’utilizzo della bicicletta e la conoscenza del territorio con itinerari che facciano riscoprire luoghi e storia che spesso vengono sottovalutati e/o abbandonati. Grazie alla bici andremo a scoprire il territorio rurale, le varie strutture architettoniche e i beni storici che incontreremo durante la “ciclo turistica”. Lo scopo è quello di selezionare azioni di animazione rurale che possano migliorare la conoscenza dei territori e la loro identità culturale legata alle tradizioni agricole, incentivare lo sviluppo enogastronomico del territorio siciliano nonché la valorizzazione dei territori. In un’ottica di salvaguardia del mondo rurale che orienti la ricerca di collaborazioni tra i diversi comparti, si vuole sostenere il settore agroalimentare siciliano connesso in maniera efficiente ad altri settori come il turismo, la cultura, l’ambiente e soprattutto allo sport e al tema della salute. La promozione della grande ricchezza e varietà di prodotti alimentari della regione si traduce in azioni ed interventi che esprimano sempre più il tratto comune di una cultura alimentare e gastronomica molto ricca di storia, cultura, paesaggi e conoscenze. La promozione andrà mirata a valorizzare la qualità dei prodotti siciliani presenti nel nostro territorio tra le due Provincie di Siracusa e Ragusa. Alcuni dei prodotti che andremo a valorizzare sono: Pane cunzatu (pane di casa) con Olio evo bio, Torrone di produzione artigianale locale, Cannoli artigianali con ricotta e creme varie, Mandorle, Salsiccia secca di suini locali, altri prodotti tipici locali

Programma dettagliato dell’evento

- ore 08:00 --- Accoglienza dei partecipanti e presentazione dell’evento in Piazza Garibaldi;

- ore 09:00 --- Distribuzione del KIT omaggio con Prodotti tipici locali e atri gadget;

- ore 09:30 --- Partenza per la “ciclo turistica” e la visita dei vari monumenti storici presenti in

città: il Castello e gli Uffici del Principato di Rosolini (XVIII-XIX secolo), la Fontana del Tritone,

l’Abbeveratoio di via Eloro, il Castello Platamone e la Basilica Ipogeica Bizantina (IV- V sec. d.C.);

- ore 11:00 --- Degustazione dei prodotti tipici locali itinerante;

- ore 13:00 --- Rientro in Piazza Garibaldi per animazione e ristoro dei partecipanti e degustazione

dei prodotti tipici locali in Piazza Garibaldi: Pane cunzatu (pane di casa) con Olio evo bio, Torrone

di produzione artigianale locale, Cannoli artigianali con ricotta e creme varie, Mandorle, Salsiccia

secca di suini locali, altri prodotti tipici locali;

- ore 17:00 --- Conclusione della giornata con premiazione e animazione

 

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