sabato 8 giugno 2024

Filiera Brassicola

 Intervista a Katya Carbone, primo ricercatore CREA Centro Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura e coordinatrice progetti CREA dedicati.

L’impegno della ricerca CREA, a fianco delle imprese, per la costruzione di una filiera di eccellenza, quella della birra artigianale italiana.  

La filiera è una delle più indicate tra i partecipanti alla Rete regionale Sistema della Conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura 


Sinonimo di convivialità e relax, ma anche di tradizioni locali, biodiversità e diversità culturali, la birra è una bevanda adatta in ogni contesto, che piace ugualmente a giovani, donne e uomini senza distinzione di età, provenienza o stili di vita e che rappresenta anche uno strumento per raccontare il territorio e le materie prime locali, in un bicchiere. Proprio per questo, anche in Italia, ormai da più di un ventennio è esploso il fenomeno della produzione della birra artigianale, prodotto unico e apprezzato in tutto il mondo, che vede come protagonisti in prevalenza gli under 35, che hanno saputo intercettare la domanda di un prodotto artigianale e di qualità. Negli ultimi anni, però, la corsa del settore sta rallentando, a causa delle difficoltà legate al complicato momento storico-politico internazionale ed è sempre più insistente e sentita l’esigenza d’innovazione e di sostenibilità lungo l’intera filiera, per la produzione di birra artigianale 100% Made in Italy e per aumentare la competitività delle imprese italiane sui mercati esteri. Cosa sta facendo la ricerca del CREA per supportare una filiera della birra che sia autenticamente italiana?

1. Raccontaci il progetto LOB.IT: in cosa consiste e perché è nato?

Il progetto LOB.IT “Luppolo, Orzo, Birra: biodiversità ITaliana da valorizzare” è un progetto nazionale di ricerca scientifica, finanziato dal Masaf e coordinato dal CREA con la partecipazione dei colleghi del Dip. di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università degli studi di Parma, che ha l’obiettivo di trasferire agli operatori di settore, imprenditori agricoli in primis, strumenti utili per valorizzare le proprie produzioni brassicole artigianali/agricole, attraverso l’implementazione di materie prime a forte connotazione territoriale, per costruire una filiera brassicola 100% made in Italy.

A fine 2020, la Lg. 178/2020 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”, all’art. 1, comma 138 istituì un “Fondo per la tutela e il rilancio delle filiere minori” (e.g. apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio), con una dotazione finanziaria pari a 10 milioni di euro per l’anno 2021. Per quanto concerne il settore brassicolo, il Fondo di rilancio prevedeva, tra le altre cose, la realizzazione di un progetto di ricerca a sostegno dello sviluppo della filiera brassicola italiana legata alle materie prime, in particolare il luppolo, e, in misura minore, cereali da malto, orzo e lieviti da birra, limitatamente al genere Saccharomyces, per implementare, all’interno della filiera stessa, materie prime in grado di connotare territorialmente (effetto terroir) il prodotto birra, artigianale e agricolo, spingendo verso la realizzazione di un prodotto finito 100% made in Italy.

Il progetto è diviso in tre linee di ricerca monotematiche dedicate al luppolo, all’orzo e ai cereali alternativi per impiego brassicolo e ai lieviti da birra, a cui si aggiungono due linee di ricerca trasversali. Una dedicata alla comunicazione, che sfruttando il più possibile i diversi canali social del progetto cerca di contribuire attivamente alla crescita e all’espansione della cultura birraria in Italia, che si traduce anche in un consumo più consapevole e responsabile, e una linea di ricerca dedicata all’analisi statistico economica e allo studio dei modelli organizzativi della filiera.

2. Cosa significa e ha significato per la filiera brassicola e per le aziende? Quali benefici/vantaggi competitivi?

La birra, dopo il vino, è la bevanda alcolica maggiormente bevuta in Italia, con livelli pro-capite sempre più prossimi a quelli del vino. È, inoltre, un prodotto che genera valore condiviso (stimato in più di 10 miliardi di euro nel 2022) lungo tutta la filiera e un importante gettito fiscale (stimato in più di 4 miliardi di euro nel 2022) per il nostro Paese, ma, soprattutto, la birra è un prodotto della terra, dove malto, luppolo, lievito e acqua ne definiscono l’impronta digitale, caratterizzandola, insieme alla maestria del mastro birraio, in modo univoco. Queste caratteristiche si ritrovano e sono esaltate specialmente quando parliamo di birra artigianale e agricola. Tuttavia, questi settori negli ultimi anni, complice la congiuntura negativa legata alla pandemia e alla crisi economica e geopolitica internazionale, stanno facendo registrare, dopo il boom della decade passata, uno stallo del tasso di crescita e la necessità di imporsi sui mercati rispetto ai loro diretti competitors esteri.

LOB.IT vuole cercare di offrire alle aziende italiane, siano esse quelle dei produttori agricoli sia de i trasformatori finali, soluzioni tecnologiche innovative e trasferire conoscenze, che possano aumentare la loro competitività sui mercati nazionali e internazionali. La ricerca che portiamo avanti con LOB.IT è una ricerca applicata, che ha l’obiettivo di trasferire i risultati scientifici e tecnologici direttamente alle aziende e agli operatori di settore, favorendo la competitività e la sostenibilità delle imprese del comparto, valorizzando le produzioni agricole locali e rendendo la filiera capace di confrontarsi con le sfide della globalizzazione dei mercati. L’obiettivo è partecipare allo sviluppo di filiere corte, in grado di garantire ai piccoli e medi produttori una migliore redditività, nonché un più facile accesso dei consumatori a prodotti di qualità.

3. In cosa consiste il suo valore innovativo?

L’innovazione tecnico – scientifica del progetto consiste principalmente nell’avvio di un “percorso sostenibile” per la coltivazione di materie prime brassicole, tramite l’adozione di modelli virtuosi per la gestione della filiera. Le attività sperimentali che stiamo portando avanti hanno obiettivi concreti: ad esempio cercare di fornire agli agricoltori che coltivano luppolo indicazioni sul momento migliore per la raccolta, ai vivaisti materiale di propagazione sano per l’avvio di un vivaismo di qualità e ai trasformatori estratti funzionali innovativi per migliorare la qualità dei prodotti, contribuendo a ridurne l’impatto ambientale. Promuoviamo, inoltre, la coltivazione del luppolo anche per fini officinali, aprendo ad un impiego multisettoriale della pianta, che è annoverata tra quelle con un potenziale fitochimico importante per settori quali quello farmaceutico, nutraceutico e cosmeceutico. Un aspetto assolutamente innovativo è, indubbiamente, quello legato allo studio delle interazioni tra luppolo e lievito, con lo scopo di fornire ai mastri birrai italiani strumenti nuovi per ampliare le proprie produzioni. La ricerca di lieviti spontanei, legati al territorio, in grado di influenzare positivamente il profilo metabolico e il grado alcolemico del prodotto finale, potrebbe rivelarsi un metodo efficace sia per individuare un ceppo, con caratteristiche specifiche, adatto alla produzione di birre aromatiche, sia per ottenere tramite fermentazione e senza l’uso di procedure di dealcolizzazione birra a basso tenore alcolico, sempre più gradite al consumatore moderno. I risultati che conseguiremo in questa fase saranno di sicuro interesse per un settore che è ancora molto poco esplorato non solo in Italia, ma a livello internazionale.

C’è poi un altro aspetto innovativo, quello forse più ambizioso, che cerca di far conoscere LOB.IT anche ad un pubblico più ampio ed eterogeneo, che cerca di far uscire la ricerca e i ricercatori dai laboratori per far conoscere un po’ più da vicino il nostro lavoro anche a chi di questo lavoro è in qualche modo il fruitore finale. Abbiamo dedicato, in particolare, un canale IG (https://www.instagram.com/progetto.lob.it/) al progetto per avvicinare a LOB.IT gli appassionati di birra e non solo, mentre il canale LinkedIn del coordinatore del progetto (www.linkedin.com/in/katyacarbone), dai contenuti più tecnici, ha l’obiettivo di divulgare le attività progettuali ad una rete di professionisti appartenenti a settori diversi.

4. Questo non è il primo progetto coordinato CREA dedicato alla filiera della birra…

No, questo è il terzo progetto nazionale finanziato dal Masaf che coordiniamo, a cui si affiancano una serie di progettualità nazionali, come ad esempio il primo progetto che abbiamo coordinato BIRRAVERDE sulla gestione circolare dei residui di birreria, e regionali, che ci hanno permesso di diventare uno dei punti di riferimento per la ricerca, non solo italiana, nel settore delle materie prime d’interesse brassicolo, luppolo in particolare. L’attività del CREA in questo settore è ormai più che decennale e le ricerche e i risultati raggiunti in questi anni ci hanno permesso, su alcune tematiche in particolare, di ottenere anche una certa credibilità a livello internazionale.

5. Da LUPPOLO.IT e INNOVA.LUPPOLO: cosa abbiamo imparato? Come questo know how acquisito si inserisce e si fonde all’interno di LOB.IT? C’è continuità fra i progetti, che toccano diversi aspetti della filiera?

Da LUPPOLO.IT e INNOVA.LUPPOLO, la cosa forse più importante che abbiamo imparato è l’importanza del networking e di accogliere l’esigenza di ricerca del mondo produttivo, cercando di fornire le risposte necessarie allo sviluppo e al consolidamento della filiera.

La ricerca che portiamo avanti in questo settore, ormai da diversi anni, è sicuramente all’insegna della continuità, come sarebbe sempre auspicabile per il raggiungimento di risultati concreti, utili e trasferibili. La ricerca per propria natura, infatti, ha tempi lunghi e noi siamo stati fortunati perché sebbene la luppolicoltura e la birra artigianale rappresentino dei fenomeni di nicchia nel panorama agricolo e agroindustriale italiano, abbiamo potuto contare, fino ad oggi, su finanziamenti, che, seppur nella maggior parte dei casi contenuti, ci hanno permesso di non interrompere le nostre ricerche e di contribuire fattivamente allo sviluppo della filiera delle materie prime agricole. Tutto ciò ci ha consentito di massimizzare il know acquisito negli anni, che ci ha portato con LOB.IT a lavorare su tematiche attenzionate a livello internazionale, in linea con gli obiettivi di ricerca, che si stanno perseguendo in Paesi con una tradizione brassicola sicuramente più consolidata della nostra. La continuità ci ha poi permesso di non far mancare il supporto alle aziende, che si sono cimentate con la coltivazione di queste materie prime, con un’azione di networking nazionale tra tutti gli operatori della filiera, coinvolgendo anche gli stakeholder istituzionali, a livello regionale e nazionale, contribuendo fattivamente allo sviluppo della normativa di settore.

Micaela Conterio
Ufficio stampa CREA

Giornalista pubblicista dalla comprovata professionalità sia come addetto stampa, con particolare riguardo ai social media (relations, strategy, event e content) e al web, sia come redattrice di articoli presso diverse redazioni di testate giornalistiche nazionali. Fotografa e scrittrice per passione.



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“Visit NaturaItalia”

 Foto, informazioni, itinerari da percorrere e mappe interattive dei 24 Parchi nazionali e delle 31 Aree Marine Protette italiane: è disponibile sugli store dei principali sistemi operativi l’app “Visit NaturaItalia”. 

 


Realizzata assieme al portale web Naturaitalia, la nuova applicazione è stata sviluppata attraverso l’investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rivolto alla digitalizzazione delle Aree Protette, gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Per ogni Parco di interesse, ciascun cittadino potrà scoprirne le caratteristiche, accedere alle informazioni sugli itinerari da percorrere, scaricare la mappa con i sentieri e consultare le previsioni meteo delle località da visitare. Attraverso le sezioni dedicate e le schede informative, si possono conoscere gli ecosistemi di ogni area protetta, con le specie floristiche e faunistiche che la caratterizzano. Il visitatore viene accompagnato a scoprire storia, tradizioni, peculiarità geologiche e paesaggistiche del territorio. Per le aree marine potranno visualizzare su mappa i punti di immersione, le aree di ancoraggio, i campi boa, i punti di interesse e le zone a diverso livello di protezione e tutela in cui l’AMP è suddivisa.

 

Visit NaturaItalia è fruibile anche offline: scaricando le schede informative con le mappe del Parco nazionale o dell’area marina protetta, queste potranno essere consultate in qualsiasi momento e anche in assenza di rete. L’app e il portale sono stati realizzati da Sogei. 

 

 Portale Naturaitalia: NaturaItalia.mase.gov.it

 - App (Android): https://play.google.com/store/apps/details?id=it.mase.visitnaturaitalia

- App (IOS): https://apps.apple.com/it/app/id6468267088





 

venerdì 7 giugno 2024

Carbon and Water Footprint

 

Terzo webinar del ciclo "Come e quando innovare: strumenti a supporto delle scelte" - "Carbon and Water Footprint: strumento di calcolo dell’impronta idrica e di carbonio nel biologico"



Il terzo webinar del ciclo "Come e quando innovare: strumenti a supporto delle scelte" dal titolo "Carbon and Water Footprint: strumento di calcolo dell’impronta idrica e di carbonio nel biologico" si terrà il 18 giugno 2024 dalle 16:00 alle 17:00. Durante il webinar sarà presentato un applicativo realizzato nell’ambito del progetto Smart Future Organic Farm   finalizzato al calcolo dell’impronta idrica e di carbonio della granella di frumento duro al fine di valutarne i benefici ambientali. 
Con questo applicativo è possibile stimare l'impatto ambientale del sistema colturale in termini di emissioni di gas serra e di consumo idrico lungo la filiera produttiva del frumento duro e, di conseguenza, l'impronta idrica e di carbonio, qualificando ulteriormente le aziende biologiche anche dal punto di vista commerciale.  

Il webinar si svolgerà sulla piattaforma Microsoft Teams. Per partecipare occorre registrarsi cliccando sul link seguente.


giovedì 6 giugno 2024

Bianco, Rosso e Vinile…ascolti in calice


                          Gianna Bozzali

venerdì 14 giugno 2024 | Cortile Fondazione Bufalino - Comiso


  Una serata di musica e degustazioni nel cuore barocco di Comiso. È l’evento “Bianco, Rosso e Vinile…ascolti in calice” promosso ed organizzato dal Comune di Comiso che punta a coinvolgere il pubblico guidandolo alla conoscenza del mondo dei vinili e delle eccellenze del territorio come il vino, il formaggio ragusano Dop, l’olio Dop Monti Iblei, ed il Cioccolato di Modica Igp.  

L’appuntamento è in programma per venerdì 14 giugno, presso il Cortile della Fondazione G. Bufalino di Comiso, con ingresso (previo pagamento di un ticket) dalle ore 18.00 alle ore 21.00. Qui, durante la degustazione dei vini e delle altre prelibatezze del territorio ibleo, sarà possibile visitare l’esposizione di vinili e seguire il talk con il cantautore Luca Madonia che parlerà della propria musica e del suo rapporto con Franco Battiato attraverso l’ascolto di alcuni vinili del noto cantautore siciliano.

«Siamo contenti come amministrazione di poter accogliere a Comiso un’altra bella manifestazione – ha commentato l’assessore comunale allo spettacolo, Giovanni Assenza-. Il centro storico farà da cornice ad un evento dove protagonisti saranno principalmente vino e musica. Un grazie, pertanto, al Consorzio di tutela del Cerasuolo di Vittoria Docg che si è fatto promotore dell’iniziativa, insieme alla Strada del vino Cerasuolo di Vittoria Docg e alll’Enoteca regionale della Sicilia sede del sud est, coinvolgendo diverse cantine del territorio. Un grazie anche al Consorzio Olio Dop Monti Iblei, il Consorzio del Cioccolato di Modica Igp ed al Consorzio del Ragusano Dop che saranno presenti per raccontare le peculiarità di prodotti quali l’olio, il formaggio ed il cioccolato che hanno contribuito a rendere famosi gli iblei nel mondo, il tutto in abbinamento ai prodotti da forno di Luca Guastella di Punto Caldo. Insomma, tante eccellenze insieme riunite in un’unica serata che mira a promuovere le bellezze della nostra città e rimarcare la bontà dei prodotti della nostra terra. Un’occasione per vivere il centro storico all’insegna anche della cultura musicale grazie alla preziosa consulenza artistica di Alessandro Nobile».

Dopo la degustazione, alle ore 22.00, sul sagrato della Chiesa Madre (di fronte al cortile) e a ingresso gratuito, si potrà partecipare al concerto in quartetto di Luca Madonia, che presenterà il suo ultimo tour dal titolo “La mia storia”: dagli anni ‘80 con i Denovo, alfieri della new wave italiana, sino agli anni ‘90 con l'esordio da solista. Dieci album fino all'ultimo lavoro dello scorso anno dal titolo "Stiamo tutti ben calmi”, tre inediti e una rilettura acustica dei brani più rappresentativi per festeggiare 40 anni di carriera. Il live attraversa tutte queste stagioni con un ricordo fatto sia da canzoni che da aneddoti del grande Franco Battiato con il quale c’è stato un bel quinto posto al festival di Sanremo nel 2011 con il brano “L’alieno”. Una vita in musica vissuta con grande coerenza e credibilità.

«Sarà una serata incantevole tra musica di altissimo livello, chiacchierate su un grande “poeta-filosofo” quale Franco Battiato e degustazioni di prodotti pregiati – afferma il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari-. La matrice della nostra Sicilia, insomma, ancora una volta unificata in un posto iconico qual è la Fondazione Bufalino e il Sagrato della Chiesa Santa Maria delle Stelle».



PROGRAMMA


Dalle 16.00 alle 21.00: esposizione vinili Best Price Rec

Dalle 18.00 alle 21.00: degustazione vini e vinyl dj set Ciccio Fresco

Ore 20.00: talk con Luca Madonia su “La musica di Franco Battiato in vinile”

Ore 22.00 Luca Madonia in concerto con “La mia storia” nel Sagrato della Chiesa Madre S. Maria delle Stelle.




w001 - Ristrutturazione e riconversione vigneti

 La "Metodologia per il calcolo e l'utilizzo delle tabelle dei costi unitari per l'intervento "w001 - Ristrutturazione e riconversione vigneti" del PSP 2023-2027" intende offrire alle Amministrazioni delle regioni e delle Province Autonome referenti per tale intervento settoriale del Piano Strategico della PAC un utile strumento operativo a supporto della fase istruttoria dei relativi bandi per i finanziamenti.

L'opzione di costo semplificato prescelta è rappresentata dai costi unitari in linea con quanto disposto all'art. 44, comma 1, punto b) del Reg. UE 2115/2021. Gli importi sono stati individuati utilizzando un'analisi statistica dei dati storici relativi a progetti forniti dagli uffici territoriali preposti alla gestione degli interventi finanziati dai fondi PAC per il settore vitivinicolo.

In linea con quanto previsto dal citato Reg. UE 2115/2021 all' art. 44, comma 2, punto d), la metodologia potrà essere, a discrezione delle competenti amministrazioni regionali e delle province autonome, applicata ad altri interventi settoriali qualora si rilevino elementi di analogia con le tipologie e i costi oggetto della presente indagine relativa all'intervento "w001 - Ristrutturazione e riconversione vigneti". 
Si segnala che la prevista certificazione della validità e della equità del calcolo che ha prodotto le tabelle dei costi unitari elaborate nella presente metodologia è attualmente in corso di definizione da parte di un ente terzo all'indagine statistica. Essa verrà aggiunta, non appena disponibile, in allegato al documento che potrà recepire eventuali modifiche. La RRN considera comunque possibile l'utilizzo del documento all'interno dei bandi finanziati dal Piano Strategico per la PAC 2023-2027 anche in questa fase transitoria, se ritenuto utile dalle autorità regionali  

RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI" DEL PSP 2023-2027"

 La "Metodologia per il calcolo e l'utilizzo delle tabelle dei costi unitari per l'intervento "w001 - Ristrutturazione e riconversione vigneti" del PSP 2023-2027" intende offrire alle Amministrazioni delle regioni   referenti per tale intervento settoriale del Piano Strategico della PAC un utile strumento operativo a supporto della fase istruttoria dei relativi bandi per i finanziamenti.

L'opzione di costo semplificato prescelta è rappresentata dai costi unitari in linea con quanto disposto all'art. 44, comma 1, punto b) del Reg. UE 2115/2021. Gli importi sono stati individuati utilizzando un'analisi statistica dei dati storici relativi a progetti forniti dagli uffici territoriali preposti alla gestione degli interventi finanziati dai fondi PAC per il settore vitivinicolo.

In linea con quanto previsto dal citato Reg. UE 2115/2021 all' art. 44, comma 2, punto d), la metodologia potrà essere, a discrezione delle competenti amministrazioni regionali e delle province autonome, applicata ad altri interventi settoriali qualora si rilevino elementi di analogia con le tipologie e i costi oggetto della presente indagine relativa all'intervento "w001 - Ristrutturazione e riconversione vigneti". 
Si segnala che la prevista certificazione della validità e della equità del calcolo che ha prodotto le tabelle dei costi unitari elaborate nella presente metodologia è attualmente in corso di definizione da parte di un ente terzo all'indagine statistica. Essa verrà aggiunta, non appena disponibile, in allegato al documento che potrà recepire eventuali modifiche. La RRN considera comunque possibile l'utilizzo del documento all'interno dei bandi finanziati dal Piano Strategico per la PAC 2023-2027 anche in questa fase transitoria, se ritenuto utile dalle autorità regionali 


UE, le modifiche alla PAC 2023-2027

Con il via libera del Consiglio si chiude in soli due mesi l'iter di modifica regolamentare. I governi europei cercano così di dare risposta alle proteste degli agricoltori degli scorsi mesi. Le modifiche avranno valore retroattivo. 

Riduzione del carico burocratico, soprattutto per le piccole imprese, deroghe ai paletti imposti dalle buone pratiche ambientali, maggiore spazio di manovra per modificare i Piani strategici degli Stati membri. 


Questo in estrema sintesi il contenuto delle modifiche ai regolamenti della PAC approvate dal Consiglio nelle scorse settimane, a conclusione di un iter legislativo estremamente rapido per gli standard europei, dato che dalla proposta della Commissione al voto finale dei governi UE sono passati circa due mesi. 

Dopo il primo anno di applicazione, si legge nel documento approvato dal Consiglio, è emerso "chiaramente che sono necessari alcuni aggiustamenti", a partire dai regolamenti 2021/2115 e 2021/2116.

LE NOVITÀ PER LE MODIFICHE AL PSP

Per quanto riguarda il Piano strategico, la novità riguarda soprattutto l'aumento delle domande di modifica che gli Stati membri potranno presentare ogni anno, due, al quale si aggiunge una semplificazione della procedura di approvazione delle modifiche richieste. 

ESENZIONE DAI CONTROLLI

Una novità estremamente importante riguarda l'esenzione da controlli e sanzioni per le aziende agricole sotto i 10 ettari, che sono una larga maggioranza nel nostro Paese e il 65% a livello europeo, per quanto riguarda i requisiti di gestione obbligatori e le buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA). Questa modifica ha impatto positivo per la gran parte delle imprese europee, ma dovrebbe incidere relativamente sul raggiungimento degli obiettivi ambientali, dato che impatta su un numero molto alto di aziende ma su una quantità estremamente basa di SAU, circa il 10 per cento. 

DEROGHE ALLE BCAA

Se, da un lato, le BCAA sono uno strumento di grande importanza per la tutela e il miglioramento di ambiente e clima, dall'altro rappresentano vincoli spesso particolarmente gravosi per le aziende agricole. 

In questo senso l'esenzione delle piccole imprese è già un importantissimo elemento di novità, accompagnato dalla disposizione generale che consente agli Stati membri di concedere deroghe temporanee e mirate ad alcuni requisiti di condizionalità in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarli. 

Queste le principali novità introdotte al termine dell'iter legislativo culminato nel voto del Consiglio delle scorse settimane:

  • per la BCAA 6 sulla copertura dei suoli in periodi sensibili: gli Stati membri disporranno di maggiore flessibilità per decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, in funzione delle specificità nazionali e regionali
  • per la BCAA 7 sulla rotazione delle colture: la pratica principale continuerà a essere la rotazione delle colture, ma gli Stati membri potranno ricorrere in alternativa alla diversificazione delle colture; si tratta di una pratica meno onerosa per gli agricoltori, specie in zone soggette a siccità o a forti precipitazioni
  • per la BCAA 8: gli agricoltori avranno semplicemente l'obbligo di mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e saranno d'ora in poi incoraggiati, su base volontaria, a mantenere terreni a riposo o a creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio attraverso regimi ecologici

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martedì 4 giugno 2024

Acqua per l’agricoltura in Sicilia

 

 Prof. Salvatore Barbagallo

Ordinario di Idraulica Agraria 

Università di Catania

 


                                La siccità che ha colpito la Sicilia negli ultimi due anni ha reso di grande attualità e rilevanza l’approvvigionamento idrico in agricoltura. I problemi che occorre affrontare riguardano la gestione delle acque a livello consortile e la gestione a livello aziendale.


A livello consortile l’Assessorato Agricoltura della Regione Siciliana ha promosso  la realizzazione (in corso) di opere di approvvigionamento e di distribuzione di oltre 220 milioni di euro. Inoltre ha redatto il  Piano Idrico Nazionale approvato dal MIT per oltre 800 milioni di euro.

A livello consortile i principali interventi che risulta necessario realizzare con estrema urgenza riguardano inoltre:

·        La elaborazione e l’attuazione di un piano di mitigazione della siccità;

·        La verifica delle scelte adottate circa l’attuale destinazione e allocazione delle risorse idriche e la elaborazione di un “Piano delle irrigazioni”;

·        Il ripristino della funzionalità delle opere di sbarramento dei grandi serbatoi;

·        Il completamento dei collaudi dei serbatoi non ancora in pieno esercizio e la regolarizzazione delle concessioni di derivazione delle acque;

·        Un massiccio intervento di manutenzione straordinaria delle reti di adduzione e distribuzione;

·        Una attività di integrazione delle fonti collettive di approvvigionamento con fonti aziendali (già largamente utilizzate dagli agricoltori per sopperire alla carenza di risorse collettive);

·        L’attuazione della normativa tecnica per l’impiego in agricoltura delle acque reflue urbane.

Occorre inoltre rilanciare l’azione della bonifica come mezzo permanente di difesa, conservazione, tutela e valorizzazione del suolo, di utilizzazione delle acque e difesa dalle acque e di salvaguardia dell’ambiente. E’ necessario rafforzare, anche con provvedimenti straordinari, i quadri tecnici dei Consorzi di Bonifica. Occorre approvare rapidamente la riforma dei Consorzi di Bonifica in Sicilia già all’esame delle commissioni dell’ARS.

Riguardo la gestione delle acque a livello aziendale, nell’ambito delle misure 16.1 e 16.2 del PSR Sicilia 2014/22 sono stati promossi e realizzati numerosi progetti riguardanti in particolare le tecniche di irrigazione deficitaria e il trattamento e riuso delle acque reflue.

L’irrigazione deficitaria consiste nell’applicazione di volumi irrigui ridotti rispetto a quelli che garantiscono la massima produzione, consentendo una riduzione dei costi di esercizio e conseguenti incrementi del beneficio netto e della produttività dell’acqua. Tali tecniche sono state applicate nei progetti DOPCILIETNA, IRRIAP, INNOVITIS.

E’ auspicabile che le tecniche messe a punto possano essere diffuse a scala comprensoriale per conseguire una elevata efficienza irrigua e un risparmio idrico indispensabile per mitigare gli effetti delle frequenti siccità in Sicilia.

Il tema del trattamento e riuso delle acque reflue è stato affrontato nei progetti TPCbias, VITINNOVA e VITETNA promossi dal CSEI Catania. In particolare sono stati realizzati impianti a scala reale di fitodepurazione delle acque reflue agroindustriali che contribuiranno, se diffusi sul territorio regionale, a limitare i fenomeni di inquinamento e ottenere benefici per la salvaguardia della qualità delle acque superficiali e sotterranee.

 


































Schiuma 2024, grande successo per la terza edizione del primo Craft Beer Festival in Spiaggia

Gianna Bozzali

Tre giorni ricchi di incontri, degustazioni e sano divertimento in spiaggia all’insegna delle birre artigianali. Successo strepitoso per la terza edizione di Schiuma, il primo e unico festival della birra artigianale fronte mare e piedi sulla sabbia svoltosi a Marina di Modica.



 

 Il mare cristallino e la sabbia dorata di Marina di Modica hanno firmato la terza edizione di Schiuma, il primo festival dedicato alla birra artigianale fronte mare e piedi sulla sabbia che ha animato questo primo weekend di giugno. Ben 11 birrifici selezionati, provenienti da sette regioni italiane, si sono ritrovati insieme per promuovere la cultura della birra artigianale, del buon bere e del buon mangiare. Più di 2mila litri di birra spillata di varie tipologie, oltre 100 persone partecipanti alle degustazioni e ai cooking show e quasi 4mila persone partecipanti attratti non solo dalla birra ma anche da quanto proposto nelle varie casette allestite nello Schiuma Village. Questi sono solo alcuni numeri del successo della tre giorni in cui si sono susseguiti diversi momenti di spettacolo e assaggi golosi. Presenti in questa edizione lo chef Carmelo Ferreri, Executive Chef del Ristorante Corallo a Marina di Modica, Peppe Cannistrà, Executive Chef e Patron del Ristorante Rude a Ragusa, e Francesco Mineo, Executive Chef della Locanda del Colonnello a Modica, i quali hanno intrattenuto i partecipanti con le loro preparazioni dal vivo ed i giusti consigli sugli abbinamenti. Tanti momenti dedicati allo street food e alle degustazioni interattive e sensoriali condotte da Matteo Selvi e Stefano Moraschini (Unionbirrai Beer Tasters), giudici internazionali di vari concorsi brassicoli. Ad animare, poi, lo Schiuma Village è stata la musica con DJ Set e Live Concerts.

 

Schiuma non è solo birra, ma un contenitore di esperienze uniche che promuove la cultura della birra ed i sani valori. La tre giorni, infatti, ha voluto accendere i riflettori sia sulla birra sia sul valore della convivialità e della libertà di idee. Un evento unico per questa identità che lo caratterizza e che ha saputo prendere forma piano piano negli anni grazie all’impegno e alle idee della beerchef e beerspecialist Eleni Pisano, impegnata da tanto tempo nel settore brassicolo, e di Zero comunicazione integrata, agenzia con ampia esperienza nell’organizzazione e nella promozione di eventi. Anima di Schiuma sono state le relazioni ed è per questo che si è puntato alle sinergie tra imprenditori e all’inclusione con il coinvolgimento di associazioni e scuole, come la Confcommercio di Modica i cui esercenti hanno contribuito a veicolare il progetto Schiuma attraverso le proprie attività, l’Istituto Comprensivo Statale “Ciaceri” che per l’occasione ha portato delle tabelle realizzate dalla scuola per coloro i quali hanno bisogni comunicativi complessi (BCC) per consentire loro di leggere con facilità i menu proposti, e l’Associazione provinciale Vittime della Strada che ha promosso una campagna di sensibilizzazione volta al contrasto della guida in stato di alterazione dovuto all'abuso di alcool e droghe.  Infine, domenica scorsa, per l’ultima giornata di Schiuma, si è svolta la competizione sportiva di nuoto da fondo di alto livello grazie alla collaborazione con la società sportiva Gran Prix Sicilia Openwater ed il Premio Schiuma 2024 per la miglior Schiuma e spillatura che è stato assegnato al Birrificio Bajon con la birra Nitro Stout.


 

«Crediamo nella forza del far rete e nelle diversità ed è per questo che abbiamo coinvolto persone che hanno professionalità e maestranze diverse – ha affermato Eleni Pisano -. Abbiamo creato una vera Schiuma Community dove tutti i partecipanti si sono ritrovati insieme a collaborare. La presenza di un social table e la creazione di isole verdi come giardini attorno hanno reso piacevole vivere l’evento. In questa edizione, Schiuma, che è diventato marchio registrato, ha presentato i nuovi format di eventi creati dall’associazione brassicoltori italiani, la quale si pone tra gli scopi principali quello di parlare di sviluppo, territorio, sostenibilità, turismo ed inclusione ad iniziare dalla filiera brassogastronomica. Un grazie sincero a tutti coloro i quali ci hanno supportato per la buona riuscita di Schiuma come il main sponsor Comer Sud Cupra Ragusa, gli sponsor Moncada, Paniere Ibleo, Spot e Prima Classe ed i tanti partner della manifestazione che hanno creduto in questo progetto».


 

Quest’anno Schiuma ha goduto del patrocinio dell’Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa e del Comune di Modica, nonché del prezioso supporto dell’Assessorato comunale all’ecologia e dell’Assessorato comunale alle manutenzioni.  «Schiuma è stato un eccellente prologo a quella che sarà l’Estate a Modica e nella nostra località balneare – ha dichiarato il sindaco di Modica, Maria Monisteri –. Marina ha risposto presente e sarà una risposta ancora più marcata nelle prossime settimane. Schiuma ha centrato gli obiettivi che abbiamo condiviso con gli organizzatori e di questo evento e come sindaco e come amministratori della Città non possiamo che esserne felici. Un test ‘pre-estivo’ che ha assolutamente funzionato e che schiude le porte all’estate modicana come meglio non si potevo. Infine, sottolineo con piacere il valore anche educativo attorno a questo evento, con le iniziative di efficace sensibilizzazione a bere consapevolmente, con criterio e nel rispetto di se stessi e degli altri».


 

«Siamo contenti come Regione di aver supportato un evento quale Schiuma - ha affermato l’on. Ignazio Abbatedeputato all’ARS e Presidente I commissione Affari Istituzionali-. Puntiamo su iniziative come queste capaci di coinvolgere le aziende agroalimentari operanti nel territorio, di richiamare tanti giovani e soprattutto i turisti in un periodo di bassa stagione. Un evento da ripetere anche nei prossimi anni, segnando l’inizio della stagione estiva in Sicilia».

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