martedì 12 settembre 2023

LA RICERCA CHE GENERA PONTI FRA PRODUTTORI E CONSUMATORI: IL PROGETTO AGROBRIDGES

 

"Connettiamo produttori e consumatori in nuovi modelli di business e di marketing per le filiere alimentari corte"

AgroBRIDGES nasce dall’esigenza di stimolare l’adozione delle Filiere Alimentari Corte (SFSC) nell’Unione Europea. Gli SFSC introducono benefici economici, sociali e ambientali chiave per lo sviluppo sostenibile, come:

  • Riequilibrare la posizione di mercato degli agricoltori e aumentare il loro reddito.
  • Collegare meglio gli agricoltori con i consumatori e ridurre gli intermediari.
  • Soddisfare la domanda sociale di fornire cibo locale sicuro e di qualità.
  • Ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura           



 obiettivi principali


Empowerment degli agricoltori

Fornire agli agricoltori strumenti pratici, conoscenze e sostegno per istituire SFSC, collegando meglio i produttori con i consumatori e i committenti.


Strumenti di supporto alle decisioni

Fornire strumenti di supporto alle decisioni per facilitare la selezione del modello di business più sostenibile da adottare per animare gli SFSC.


agroBRIDGES Cassetta degli attrezzi

 Offri una combinazione di materiali di comunicazione, programmi di formazione, guide agli eventi e strumenti digitali contenuti nella casella degli strumenti agroBRIDGES.

 



















  • Ricerca, innovazione, tecnologia, network e formazione per una nuova connessione tra produttori - alla costante ricerca di nuovi livelli competitivi per i loro prodotti - e consumatori - sempre più attenti alla sostenibilità alimentare, sociale ed ambientale. Tutto ciò sarà possibile grazie ad AGROBRIDGES , il progetto H2020 che mira a fornire agli agricoltori conoscenze pratiche e supporto per rafforzare la loro posizione nel mercato ed aumentare il reddito, attraverso nuovi modelli di business e marketing basati sulla Filiera Corta, in grado di ridurre le distanze dal campo e dalla tavola e di soddisfare la richiesta di cibo locale, sicuro e di qualità. Con l'aggiunta, inoltre, di benefici economici, sociali e ambientali in un'ottica di sviluppo sostenibile.

In particolare, il progetto, grazie al suo approccio multi-attoriale, prevede una forte interazione con il territorio, grazie alla creazione di reti agroalimentari regionali (Piattaforme Multi attoriali: MAP), composte da produttori, consumatori, associazioni, distributori, rivenditori, università , enti pubblici e consulenti. L'obiettivo finale è quello di fornire un toolbox, un kit contenente materiali di comunicazione, programmi di formazione, un sistema di supporto decisionale per il produttore per scegliere il modello di business più sostenibile e strumenti digitali che collegano consumatori, produttori e distributori per la consegna intelligente.



Il contributo del CREA : il CREA, unico partner italiano del Progetto, ha il compito di identificare gli indicatori di sostenibilità economica, sociale e ambientale da utilizzare per la creazione di modelli di business più attenti all'ambiente e alla società. Il CREA, inoltre, grazie alla sua rete di contatti e di collaborazioni, è responsabile delle azioni di collegamento con altri progetti europei che si occupano di filiera corta e di sistema della conoscenza e innovazione in agricoltura (AKIS). Il tutto con la collaborazione inter e multidisciplinare di due Centri di Ricerca, Politiche e Bioeconomia e Alimenti e Nutrizione

16 partner europei: Q-PLAN INTERNATIONAL (Grecia); TEAGASC - Autorità per lo sviluppo agricolo e alimentare (Irlanda); Frutta e verdura EUROPA (Belgio); Teknologian tutkimuskeskus VTT Oy (Finlandia); Università di Wageningen (Paesi Bassi); CREA - Consiglio per la Ricerca e l'Economia Agraria (Italia); Istituto di Tecnologia Tralee (Irlanda); Food & Bio Cluster Danimarca (Danimarca); Fundación Corporación Tecnológica de Andalucía CTA (Spagna); Fondazione Unimos (Polonia); VEGEPOLYSVALLEY (Francia); Fondazione Sabri Ulker (Turchia); Rezos Brands Agrifood Company (Grecia); Rezos Brands Agrifood Company (Grecia); Innovazioni Sostenibili Europa (Spagna); Hub Madrid SL (Spagna).

venerdì 8 settembre 2023

GAL “Terre del Nisseno”

 

Assemblea dei Soci del GAL “Terre del Nisseno” approva due importanti interventi per lo sviluppo del territorio


Giorno 04 Settembre 2023 si è tenuta presso la sede del GAL Terre del Nisseno l’Assemblea dei Soci la quale ha approvato due importanti interventi che interesseranno i territori dei 17 Comuni appartenenti al GAL Terre del Nisseno. Il Presidente del GAL Terre del Nisseno Gianfranco Lombardo, il Vice presidente On. Giuseppe Catania e il Consigliere Giovanni Manduca, insieme al direttore del GAL Arch. Giuseppe Ippolito durante l’Assemblea hanno illustrato i contenuti dei due interventi. Il primo riguarda il nuovo Bando a valere della sottomisura 7.5 del PSR Sicilia, che vedrà come beneficiari esclusivamente i 17 Comuni appartenenti al GAL “Terre del Nisseno”. La dotazione finanziaria prevista è di 1.500.000,00. Saranno previste tre coalizioni di comuni ricadenti nella zona sud centro e nord del territorio e nello specifico: zona sud i comuni di Butera, Mazzarino, Riesi e Sommatino; zona centro i comuni di Caltanissetta, Delia, San Cataldo e Serradifalco; zona nord i comuni di Acquaviva Platani, Bompensiere, Campofranco, Marianopoli, Milena, Montedoro, Mussomeli, Sutera e Villalba. Le tre coalizioni, con i relativi comuni capofila, saranno impegnate a realizzare una Destinazione Turistica della Via dei Castelli, dello Zolfo e dei Sali Potassici. Ogni coalizione avrà a disposizione 500.000,00 euro. Gli investimenti previsti potranno riguardare, la mappatura delle risorse culturali, ambientali e dei prodotti tipici e tradizionali locali attivabili nella destinazione turistica, individuazione del mercato a cui rivolgere l’offerta per raggiungere gli obiettivi di marketing prefissati, individuazione dei punti di unicità del territorio, pannelli informativi, segnaletica di direzione turistica, realizzazione di video, piattaforme web, spazi di discussione sui social, recupero e/o potenziamento, a fini promozionali della destinazione turistica, dei beni immobili pubblici, promozione e potenziamento degli itinerari rurali presenti nei territori del GAL e del patrimonio culturale materiale e immateriale, creazione e realizzazione del marchio/logo della nuova destinazione turistica e del naming delle Terre del Nisseno, shooting fotografico, ideazione, progettazione e realizzazione di 25 video racconti che utilizzano la tecnica dello storetelling, etc. Per la prima volta gli interventi si inquadrano in una visione unitaria del territorio e non parcellizzata.


Il secondo intervento riguarda la partecipazione del GAL Terre del Nisseno al Bando pubblicato, venerdì scorso, sul sito del PSR Sicilia, per la selezione dei Gruppi di Azione Locale e delle Strategie di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo per la nuova programmazione 2023-2027, finanziata dal Complemento di Sviluppo Rurale della Regione Sicilia. La Strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo (SSLTP) è un insieme coerente di interventi e operazioni che rispondono a obiettivi ed esigenze specifiche del territorio. Il GAL avrà la possibilità di scegliere al massimo due ambiti tematici attorno ai quali sviluppare la strategia, che saranno individuati tra 6 possibili tematiche identificate dalla Regione Siciliana, di cui almeno una rivolta a soddisfare i fabbisogni della popolazione residente: servizi ecosistemici, biodiversità, risorse naturali e paesaggio; sistemi locali del cibo, distretti, filiere agricole e agroalimentari; servizi, beni, spazi collettivi e inclusivi; comunità energetiche, bioeconomiche e a economia circolare; sistemi di offerta socioculturali e turistico-ricreativo locali; trasferimento dell’innovazione. La dotazione finanziaria prevista per la nuova strategia sarà di circa 3.500.000,00 euro. L’ambito di intervento dovrà essere selezionato attraverso una serie di attività di animazione territoriale coordinate dal GAL, incentrate sul coinvolgimento e il confronto con i diversi attori del territorio, al fine di individuare i fabbisogni, sostenerli nell’individuazione degli ambiti tematici, sulle potenzialità del territorio e nella selezione degli interventi per elaborare una strategia il più possibile condivisa. Durante l’Assemblea, sono stati programmati una serie di incontri nei 17 Comuni per far conoscere i contenuti del nuovo Bando e coinvolgere i cittadini, le istituzioni ed i portatori di interesse nella costruzione della Strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo. Pertanto, il GAL ha attivato sul proprio sito www.galterredelnisseno.it una sezione dedicata alla nuova programmazione 2023/2027 dove sono pubblicate le date degli incontri, le modalità di partecipazione e gli esiti delle riunioni e lo stato di avanzamento dei lavori di costruzione della Strategia SLTP ed un questionario online per raccogliere idee e suggerimenti utili alla definizione della Strategia.



giovedì 7 settembre 2023

consulenza

 




La  programmazione post 2020 rimarca sulla necessità  del ruolo pubblico degli elementi della conoscenza in agricoltura(informazione, divulgazione, consulenza) con finanziamenti appropriati.

In Sicilia la migliore stagione è datata dalla L.R 73/77 che istituiva  le SOAT e dal Reg 270/79 che prevedeva il ruolo strategico dei Divulgatori Agricolo Polivalenti e/o Specializzati, coordinati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura.
Non solo, l’Assessorato inoltre,per esempio, si è fatto carico dell'aggiornamento costante e puntuale, in ultimo in ordine di tempo,  attraverso il Formez   con il progetto Demetra.

 



  Negli ultimi tempi, nella stampa internazionale e anche negli ambienti più market oriented (USA, Olanda, Banca Mondiale, ecc.) vi è una riscoperta del ruolo pubblico nella divulgazione e consulenza, Si parla sempre di più di tecnici che siano animatori o facilitatori, che favoriscano la formazione di gruppi e di reti, collegando ricerca, pratica e istituzioni, stimolando così una crescita “dal basso verso l’alto” e la messa a punto di innovazioni appropriate (tecniche, organizzative, individuali e di gruppo, etc.). Ruolo che in Sicilia non può che essere attribuito alle strutture periferiche dell’Assessorato Agricoltura.

                                  L’olandese Roeling negli anni ’80 sottolineava come la conoscenza agricola non fosse un patrimonio dell’accademia o dei centri di ricerca, ma sia il combinato di una miriade di detentori di conoscenze che interagiscono, il cosiddetto Sistema di Conoscenze e Innovazione Agricola. Le crisi dell’agricoltura convenzionale, gli effetti collaterali della rivoluzione verde, l’inquinamento, etc. hanno spinto a teorizzare e praticare forme partecipative di ricerca applicata (ovviamente non di base), in cui le conoscenze degli agricoltori sono valorizzate. La necessità di percorrere vie nuove e diverse (il recupero della biodiversità, l’agricoltura biologica, l’agricoltura sociale, la vendita diretta, lo sviluppo rurale multisettoriale, ecc.), unitamente alla constatazione che l’agricoltura produce anche beni pubblici (protezione del suolo, paesaggio, assorbimento CO2, habitat naturali) spinge a cercare anche nuovi modelli di divulgazione e di consulenza.

Ridefiniti i nuovi ambiti della consulenza

 “Ambito C – PSR”: misure a livello di azienda previste dai programmi di sviluppo rurale volte all'ammodernamento aziendale, al perseguimento della competitività’, all’integrazione di filiera, compreso lo sviluppo di filiere corte, all’innovazione e all’orientamento al mercato nonché alla promozione dell’imprenditorialità;
 “Ambito D – Acqua”: i requisiti a livello di beneficiari adottati dagli Stati membri per attuare l’art. 11, paragrafo 3, della direttiva 2000/60/CE;
 “Ambito E – Difesa”: i requisiti a livello di beneficiari adottati dagli Stati membri per attuare l'art. 55 del regolamento (CE) n. 1107/2009, in particolare l'obbligo di cui all'art. 14 della direttiva 2009/128/CE;
 “Ambito F – Sicurezza”: le norme di sicurezza sul lavoro e le norme di sicurezza connesse all'azienda agricola;
 “Ambito G – Primo insediamento”: consulenza specifica per agricoltori che si insediano per la prima volta;
 “Ambito H – Diversificazione”: la promozione delle conversioni aziendali e la diversificazione della loro attività' economica:
 “Ambito I – Rischio”: la gestione del rischio e l’introduzione di idonee misure preventive contro i disastri naturali, gli eventi catastrofici e le malattie degli animali e delle piante;
 “Ambito K – Clima”: le informazioni relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento a essi, allo sviluppo sostenibile e all'efficiente gestione delle risorse naturali, alla biodiversità e al miglioramento dei servizi ecosistemici, preservando gli habitat e i paesaggi;
 “Ambito L – Benessere animale”: misure rivolte al benessere e alla biodiversità animale;
 “Ambito M – Sanità zootecnica”: profili sanitari delle pratiche zootecniche.
 “Ambito N – Innovazione”: innovazione tecnologica ed informatica, l’agricoltura di precisione e il trasferimento di conoscenza dal campo della ricerca al settore primario;
 “Ambito O – Foreste”: i pertinenti obblighi prescritti in materia di Biodiversità e Paesaggio ai silvicoltori dalle Direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE e dalla Direttiva quadro sulle acque.
 “Ambito P – Condizionalità rafforzata”: gli obblighi a livello di azienda risultanti dai criteri di gestione obbligatori e dalle norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche ed ambientali per l’applicazione del regime di condizionalità di cui al Titolo III Capo I articoli 12, 13 e a norma dell’Allegato III del regolamento (UE) 2021/2115;
 “Ambito Q – Ecoschemi”: le pratiche agricole benefiche per il clima, l’ambiente e il benessere degli animali e destinate a contrastare la resistenza antimicrobica stabilite nel Titolo III Capo II art. 31 del regolamento (UE) 2021/2115;
 “Ambito R – Fertilità del suolo”: le pratiche agricole benefiche per la prevenzione del degrado del suolo, ripristino del suolo, miglioramento della fertilità del suolo e della gestione dei nutrienti e le azioni per un uso sostenibile e ridotto dei pesticidi, in particolare dei pesticidi che presentano un rischio per la salute umana o l’ambiente, di cui all’art. 31 comma 5 b) e art. 70 comma 3 b) del regolamento (UE) 2021/2115.



 

martedì 5 settembre 2023

Excellent Mediterranean Net

 MEN: attivi il portale dedicato al lavoro e le iscrizioni ai Career day del 14 e 15 settembre ad Acireale

 Un prezioso portale online appositamente aperto a registrazioni di persone e aziende, creato per l’incrocio tra domanda e offerte di lavoro, un nuovo Living Lab ed una due giorni aperta a giovani, imprese, istituzioni e cittadinanza ricca di opportunità focalizzata sul mondo del lavoro, per i prossimi 14 e 15 settembre. Sono i frutti conclusivi del progetto transfrontaliero Excellent Mediterranean Net, in acronimo MEN, che vede capofila il Comune di Acireale, coordinato in termini progettuali e comunicativi dal GAL Terre di Aci

Iniziative che concludono di fatto il primo lusinghiero anno di esordio di MEN, progetto finanziato dal Programma Interreg V-A Italia Malta dell’UE grazie al quale oltre 100 giovani siciliani hanno già vissuto un primo semestre di formazione e lavoro retribuito a Malta, aprendo nuove opportunità di lavoro e sviluppo nel Mediterraneo.

La piattaforma web è già attiva all’indirizzo portale.italiamalta.men.comune.acireale.ct.it. Candidarsi è immediato e semplice: si tratta di un portale che intende porsi al servizio di tutte quelle aziende alla ricerca spesso affannosa di personale da impiegare e, soprattutto, offrire ai tanti giovani la possibilità di candidarsi in più settori per avere così opportunità occupazionali nel tempo. Quattro gli ambiti principalmente offerti e ricercati: salvaguardia ambientale, turismo sostenibile, blue economy e infine il miglioramento della qualità della vita e della salute dei cittadini.

MEN sarà anche una preziosa due giorni aperta al pubblico ad Acireale: per le aziende un’occasione di esposizione e dialogo; per molti giovani, occasione di informazione, colloqui ed opportunità per intraprendere relazioni professionali. Per l’esattezza il 14 settembre, nello spazio convegni dell’Angolo Paradiso della Villa Belvedere, ed il 15 settembre, nei locali che vedranno per l’occasione la visita all’inaugurazione del nuovo Living Lab delle Aci, nuovo hub dedicato all’innovazione e allo sviluppo, si alterneranno imprenditori, dirigenti della pubblica amministrazione, rappresentanti delle istituzioni e laboratori. Particolarmente ricco e variegato dunque il programma che MEN, concepito per integrare i mercati del lavoro dell’area transfrontaliera, ha consentito di articolare come ulteriore tangibile “output” al servizio dei partecipanti. 

La prima giornata del 14 settembre nello spazio convegni dell’Angolo Paradiso della Villa Belvedere, si configura come un Career Day dove le aziende disponibili potranno esporre i loro stand ed offrire colloqui ai giovani interessati, mentre alcuni tavoli tematici renderanno conto delle grandi potenzialità espresse e quelle valide in prospettiva sortite da MEN, concretizzato dalla progettazione e dal coordinamento della comunicazione del GAL Terre di Aci. 

La giornata del 15 settembre offrirà invece due diverse sessioni in due distinti locali: al mattino, in via Ruggero settimo 5, un workshop aperto dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico; nel pomeriggio, alle 16, in Via San Giovanni Nepomuceno 8, avrà luogo l’attesa visita al nuovo Living Lab delle Aci nel giorno dell’inaugurazione, ulteriore segnale di accompagnamento nel tempo che intende porsi al servizio degli intenti del progetto MEN, teso a migliorare l’accesso per le popolazioni di Sicilia e Malta ai servizi innovativi e tecnologici di orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo e creare connessioni tra imprese e i centri di istruzione superiori, incrementando così l’occupazione e lo scambio di competenze e mobilità delle persone. Un’esperienza pionieristica anche sul piano istituzionale e progettuale stesso, che ha coinvolto le due isole “sorelle” al centro del Mediterraneo, costituendo una sorta di nuovo ponte fruttifero di relazioni, scambi culturali e opportunità di mercato, ponendosi con una prospettiva duratura.




Il Living Lab che sarà visitato nell’ambito della due giorni firmata MEN rivitalizzerà con le sue attività i locali precedentemente inutilizzati della ex scuola San Giovanni Nepomuceno, nel centro storico di Acireale: accoglierà laboratori per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi da testare grazie alle innovative stampanti 3D che saranno messe a disposizione gratuita di imprenditori ed artigiani. Oltre a contemplare opportunità nel tempo per i giovani coinvolti dal progetto MEN, prevede laboratori di innovazione sociale e laboratori di Archeologia, “Arti di Strada”, Arte e Pittura, puntando a conoscenza e valorizzazione del patrimonio tradizionale e immateriale delle Aci a vantaggio di studenti e turisti. Costituirà anche un centro orientato da una parte alla realtà virtuale aumentata e per la visualizzazione 3D, dall’altra mirato al Welfare di Prossimità per accompagnare e sostenere le persone più fragili del territorio, generare impatto sociale e valorizzare il protagonismo giovanile e il talento. Per maggiori informazioni sull’evento, è possibile consultare il sito web ed i profili social del GAL Terre di Aci; per approfondire il progetto MEN, il sito italiamalta.men.comune.acireale.ct.it

lunedì 4 settembre 2023

Progetto agroBRIDGES

 


Il CREA-Politiche Bioeconomia ha il piacere di invitarvi all’evento I risultati del Progetto agroBRIDGES: “costruire ponti tra produttori e consumatori” che si terrà il prossimo 12 settembre dalle ore 11:00 in modalità on line.

 

Il progetto H2020 AgroBRIDGES (Agrobridges homepage - agroBRIDGESha l’obiettivo di far incontrare produttori e consumatori del settore agroalimentare. Durante l’evento il CREA-PB illustrerà il progetto e il toolbox che è costituito da un insieme di strumenti co-creati e validati da una piattaforma multi-attoriale che ha l’ambizione di supportare il processo decisionale di un produttore nella scelta dei modelli di commercializzazione e di semplificare le modalità di acquisto e di vendita.

 

Per partecipare all’evento compilate il form di registrazione a questo link:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeYpexlC6SJZFxYZBR__22nevsuRWgMf9zSFX4x-FZ3CC0Jnw/viewform?usp=send_form

 

Dopo la registrazione e a qualche giorno dall’evento, sarà nostra cura inviarvi il link per il collegamento.

 

venerdì 1 settembre 2023

webinar dal titolo “Risparmio energetico in agricoltura: l’innovazione ci aiuta”

 L'Ismea, nell'ambito del Programma della Rete Rurale Nazionale, in collaborazione con l'Accademia dei Georgofili, il prossimo 14 settembre alle ore 15.30 organizza il webinar dal titolo “Risparmio energetico in agricoltura: l’innovazione ci aiuta” - Istituzioni, tecnici e aziende agricole a confronto.

Il webinar nasce con l'intento di porre l’accento su una tematica di forte interesse. Assicurare la produzione agricola e allo stesso tempo un uso razionale delle risorse energetiche è una delle sfide che le aziende agricole oggi si trovano ad affrontare; l’aumento del costo delle risorse energetiche convenzionali infatti ha reso questo tema sempre più rilevante sia dal punto di vista economico che ambientale.
In questo ambito, una delle principali problematiche è la dipendenza dalle fonti di energia convenzionali, come i combustibili fossili, utilizzati per alimentare le operazioni agricole. Questo porta a un impatto ambientale negativo a causa delle emissioni di gas serra. Tuttavia, molte aziende agricole stanno cercando soluzioni sostenibili per ridurre la propria impronta energetica e per diventare più autosufficienti dal punto di vista energetico e invertire la rotta dei cambiamenti climatici.
Le nuove tecnologie applicate all’agricoltura, dall’energia solare all’utilizzo di biogas e biomasse, all'adozione di tecnologie finalizzate a migliorare l’efficienza energetica, l’utilizzo di sistemi di illuminazione a LED, fino ai sistemi basati su IoT e intelligenza artificiale, consentono di aumentare l'autonomia energetica e migliorare la sostenibilità complessiva delle attività agricole.

Il contributo alla discussione sarà principalmente fornito dalla testimonianza diretta di alcune aziende che, attraverso le innovazioni in questo settore, hanno ridotto drasticamente i consumi di energia rispetto ai sistemi di coltivazione tradizionali. Tali case history fanno parte del Catalogo delle innovazioni in campo,

La partecipazione al webinar darà diritto ad acquisire

 crediti formativi professionali per gli iscritti all’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, al Collegio degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati e al Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati.

Per iscriverti clicca sul seguente link: 

https://docs.google.com/forms/d/1dmn4GsimP3bWBb_tL7v0t_DTn_ccsQg_U99IZacj73k/viewform?edit_requested=true

giovedì 31 agosto 2023

workshop dal titolo “Le Mappe dei Paesaggi Rurali: le reti locali, le istituzioni e gli strumenti che contano"

 La Rete Rurale Nazionale e ISMEA  organizzano un workshop dal titolo “Le Mappe dei Paesaggi Rurali: le reti locali, le istituzioni e gli strumenti che contano”, che si terrà a Bologna il prossimo 12 settembre, presso la Sala delle Assemblee di Palazzo Saraceni,  a partire dalle ore 9.30. 

L’evento sarà anche trasmesso su piattaforma Zoom. 

Per partecipare all'evento, sia in presenza che su piattaforma, è necessario iscriversi al seguente link. 

  

paesaggi rurali tradizionali sono il risultato di un’attività millenaria in cui l’agricoltura ha saputo adattarsi alle sfaccettature geo-climatico-ambientali del territorio ed alle esigenze delle comunità, creando un mosaico organico di ambienti coltivati e naturali che oggi si riflettono sulla nitidezza del paesaggio e la produzione di cibo di qualità. Sostenere le tecniche e le pratiche ad essi legati è fondamentale per avviare strategie sulla qualità e tipicità alimentare e di rigenerazione locale. Con quest’ultimo termine si intendono tutte le attività volte a contrastare l’abbandono dei borghi rurali e con esso la perdita di metodi di produzione, tradizioni, artigianato e valori culturali. Diviene importante a tal fine il ruolo delle amministrazioni locali, così come dei GAL, le cui strategie prevedono l'interazione tra soggetti pubblici e tra soggetti privati rimasti a presidio di queste aree.




  

Per conto della Rete Rurale Nazionale 2014-2022, Ismea ha previsto, nell’ambito delle attività della scheda 5.1 “Ambiente e Paesaggio rurale”, la valorizzazione dei paesaggi rurali storici ai fini della tutela e della promozione del territorio, della sua identità, tradizione e tipicità locali, mediante la redazione di mappe on line e cartacee descrittive di 80 paesaggi rurali storici distribuiti in tutte le regioni italiane (selezionati nell’ambito del Catalogo nazionale dei paesaggi rurali storici, ed. Laterza). 

Le mappe sono state arricchite di contenuti con la collaborazione di stakeholder locali, riguardanti gli aspetti agricoli, geologici, naturalistici, culturali (elementi caratteristici del paesaggio, punti panoramici, prodotti tipici, link utili, percorsi e itinerari tracciabili etc.) e rese accessibili attraverso il tool Google My Maps, di facile utilizzo tramite smartphone, che ne consente un’ampia diffusione. 

  

L’obiettivo principale è quello di diffondere la conoscenza dei paesaggi rurali storici e dei diversi sistemi agricoli che ne preservano l’integrità, sviluppando una consapevolezza presso il pubblico dei singoli tasselli di ogni paesaggio e dei servizi alla collettività che ne derivano. 

La mappatura su Google Maps effettuata da ISMEA-Rete Rurale Nazionale ne facilita la fruizione turistica, ma può essere anche presupposto per un patto territoriale basato sulla gestione e custodia di questo patrimonio e mezzo per valorizzare le attività di chi produce e trasforma, oltre ad inserirsi in un quadro generale di cultura e tradizioni. 

Il workshop si pone pertanto come un’occasione di scambio e riflessione su questo strumento, riguardo alle attività già avviate e a quelle in programma.

 

Mappe realizzate con i partner: 


  

 

https://www.reterurale.it/mappepaesaggio

 

 


  

 

venerdì 25 agosto 2023

Spighe Verdi è un programma nazionale della Fee


 Emblematica  l’assenza dei comuni siciliani tra quelli virtuosi italiani 


Sono 72 le località rurali che potranno fregiarsi quest’anno del riconoscimento Spighe Verdi 2023, rispetto alle 63 dello scorso anno: 12 sono i nuovi ingressi, 3 i Comuni non confermati.

Spighe Verdi è un programma nazionale della Fee - Foundation for Environmental Education, (l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere) che premia i Comuni rurali che gestiscono il territorio in modo virtuoso. 



“Spighe Verdi” è il programma italiano della FEE (Foundation for Environmental Education) pensato per premiare i Comuni che mirano a valorizzare ed investire sul proprio patrimonio rurale, migliorando le buone pratiche ambientali, agricole e turistiche.

Negli anni le “Spighe Verdi” sono diventate un marchio di qualità, una garanzia per una vacanza in campagna fatta di natura, buon cibo, accoglienza autentica e slow e si possono considerare un volano per lo sviluppo economico e l’occupazione.

Ottenere la certificazione “Spighe Verdi” vuol dire aver compreso che non si può prescindere da virtuose e nuove politiche territoriali e che anzi, solo attraverso di esse, è raggiungibile un nuovo sistema economico, culturale e sociale realmente sostenibile e vincente.

L’iter procedurale è certificato ISO 9001-2015 e le candidature sono state esaminate da una Commissione di valutazione dedicata. Del gruppo di lavoro hanno fatto parte rappresentanti del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, del Turismo, del Cnr, dell’Arma dei Carabinieri e appunto di Confagricoltura.

Tra gli elementi valutati per l’assegnazione della certificazione ci sono l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio, la cura dell’arredo urbano e l’accessibilità per tutti senza limitazioni.

Più che un premio, la Fee tiene da sempre a precisare che le Spighe Verdi costituiscono un percorso, certo composto da una serie indicatori, al quale tutti i comuni possono liberamente aderire. Di tutto ciò dispiace l’assenza dei comuni siciliani tra quelli virtuosi italiani.

Il Piemonte ottiene il maggior numero di riconoscimenti con 12 Spighe Verdi: Alba, Bra, Canelli, Centallo, Castiglione Falletto, Cherasco, Gamalero, Guarene, Monforte d'Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo.
Segue la Toscana che ottiene 9 riconoscimenti
: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole, Greve in Chianti, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello.  Sono 8 le località premiate nelle Marche (Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Sirolo) e in Calabria (Belcastro, Crosia, Miglierina, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce).

Sette in Puglia (Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Maruggio, Ostuni, Troia) e Umbria (Acquasparta, Deruta, Montecastrilli, Montefalco, Norcia, Scheggino, Todi). In Campania Agropoli, Ascea, Capaccio-Paestum, Foiano di Val Fortore, Massa Lubrense, Positano. Nel Lazio: Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Sabaudia. In Veneto, Liguria, Abruzzo e Lombardia solo due località: Montagnana e Porto Tolle; Lavagna e Sanremo; Gioia dei Marsi e Tortoreto; Ome e Sant'Alessio con Vialone). Un solo comune, ma il più grande in Emilia-Romagna, Parma. Entra in classifica anche la Basilicata Nova Siri.

https://www.spigheverdi.net/

sabato 12 agosto 2023

PC " “Sicilian Way – Food & Travel Value

 Il progetto di cooperazione “Sicilian Way – Food & Travel Value: Sistema integrato reticolare per la valorizzazione e la competitività dell'offerta regionale“ primo per ammontare finanziario approvato in graduatoria regionale

Il progetto, approntato da  tredici GAL, di cui nove siciliani e quattro stranieri (Bulgaria, Georgia, Slovenia e Turchia), ammesso a finanziamento con la somma di EUR 2.000.000,00 la più cospicua fra i progetti di cooperazione ammessi in Sicilia.


Il GAL Elimos comunica con grande soddisfazione che il progetto Sicilian Way – Food & Travel Value è stato valutato meritevole del finanziamento più cospicuo nella graduatoria regionale provvisoria delle istanze ammissibili a finanziamento secondo il punteggio attribuito dal Dipartimento per l’Agricoltura Servizio 3 – Multifunzionalità e diversificazione in agricoltura, facente capo all’Assessorato dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana. 

Nello specifico, si tratta della partecipazione al Bando pubblicato nel sito PSR Sicilia il 5 ottobre scorso relativo alla Sottomisura 19.3 PSR Sicilia 2014-2022, dedicata a “Preparazione e realizzazione delle attività di cooperazione del Gruppo di Azione Locale”. 

Il progetto è frutto del lavoro di cooperazione fra nove Gruppi di Azione Locale (GAL) siciliani: 

insieme al GAL Elimos, il GAL Eloro, il GAL Etna, il GAL Etna Alcantara, il GAL Kalat, il GAL ISC Madonie, il GAL SCM, il GAL Terre Normanne e il GAL Tirrenico, mari, monti e borghi. Hanno aderito al partenariato anche quattro GAL stranieri: il GAL bulgaro Dolna Mitropolia-Dolni Dabnik, il GAL georgiano Tskaltubo, il GAL turco Kayeg e il GAL sloveno Obsotelje e Kozjansko. 

La finalità del progetto è quella di consolidare il sistema territorio affinché possa ovviare in modo efficace ed efficiente alle ridotte dimensioni delle realtà produttive nelle aree rurali target, attraverso:

    1) la creazione di un sistema integrato e reticolare per la valorizzazione, la promozione e la diffusione delle produzioni locali, in grado di promuovere lo sviluppo di nuovi processi, prodotti e tecnologie;

    2) una migliore aggregazione tra promotori dello sviluppo locale e il rafforzamento delle reti di operatori privati, attori dell’offerta turistica locale e la valorizzazione di circuiti turistici rurali (prodotti/servizi) attraverso un approccio market oriented. 

Il progetto prevede investimenti per un totale di € 2.000.000,00 che lo vedono classificato al primo posto nella graduatoria regionale per entità di ammontare finanziario ammesso. Un evidente successo per il gruppo di cooperazione interessato, nel quale il presidente dell'Agenzia per il Mediterraneo (ApM), Michele Germanà, ha giocato un ruolo strategico, coordinando le attività di progettazione alle quali hanno partecipato con grande impegno tutti i Direttori dei nove GAL siciliani.

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