Al via i lavori del Parlamento Rurale Europeo Italia
Che cos’è il Parlamento Rurale Europeo
(ERP)?
Una struttura politica, ma non partitica.
'Parlamento rurale' non è una parte formale del governo, né è un parlamento nel
senso di un organo legislativo o decisionale. Si tratta di un processo
'bottom-up' di coinvolgimento e dibattito tra il popolo rurale e politici, per
consentire una migliore comprensione, politica più efficace e di azione per
affrontare le questioni rurali.
Un Parlamento rurale è un processo che fornisce opportunità per le persone con
un interesse per le comunità rurali per condividere idee, prendere in
considerazione i problemi e le soluzioni. Il Parlamento rurale permette a
persone e decisori di lavorare insieme su questioni prioritarie per sviluppare
soluzioni nuove e creative. Rafforza la voce delle comunità rurali e li aiuta a
influenzare le decisioni che le riguardano. Il suo successo in Europa negli ultimi
20 anni ha ispirato l'avvio di un Parlamento rurale in ogni stato.
Dopo il formale
riconoscimento da parte del Parlamento Rurale Europeo (ERP), l’ERP-ITALY sta
lavorando per pianificare e organizzare la sessione inaugurale che avrà luogo
nella primavera del 2023.
Chi può partecipare al Parlamento
rurale?
I membri possono essere organismi,
istituzioni, organizzazioni pubbliche e private, associazioni, GAL, reti
informali, singoli individui, ecc., che hanno a che fare, a vario titolo, con
le politiche di sviluppo rurale (es.: agricoltura e agroalimentare,
artigianato, cultura, turismo, MPMI, paesaggio rurale, servizi socioeconomici,
socioambientali e socioculturali rurali, ecc.), purché non legati da alcuna
forma di controllo o dipendenza ad enti governativi.
Puoi segnalare il tuo interesse ad aderire alla sezione italiana del Parlamento Rurale Europeo compilando il form on-line disponibile
Centrati gli obiettivi di partecipazione e informazione sui
valori vitivinicoli del territorio e sull’economia agricola e turistica
dell’Etna. Biancavilla intende affermare una sua funzione di coesione e
sviluppo, centrato sul vino e le produzioni tipiche di questo versante della
‘Grande Muntagna’. Il Sindaco Antonio Bonanno: “Il Sud-Ovest del vulcano
riafferma il suo ruolo nella valorizzazione enologica del territorio.
Indispensabile una revisione del perimetro dei nostri territori, includendo
vigne e terreni storicamente presenti in questo areale e, ancora oggi, restate
escluse”.
Catania, 18
Ottobre 2022 -Oltre 2.000 winelover e operatori della ristorazione
presenti, 35 aziende partecipanti e contenuti di alto profilo per un grande
racconto enologico su Biancavilla e il territorio sud-ovest della DOC Etna. Da sabato 15 a domenica 16, con una
appendice lunedì 17 ottobre dedicata
alla ristorazione locale, Biancavilla è diventata una piccola capitale del vino
di qualità, offrendo una serie di iniziative – tra cui percorsi di visita e
degustazioni - che, in questo specifico territorio, non trova precedenti,
consegnando ad una comunità di imprenditori agricoli e non solo,quel laboratorio di idee e di esperienze che
il Forum di Biancavilla intende essere: un appuntamento stabile condiviso da
tutti gli attori che possono concorrervi (dalle Università al Consorzio di
Tutela dell’Etna DOC, alla Camera di Commercio di Catania, ma anche l’I.R.V.O.
della Regione Siciliana e l’Assessorato all’Agricoltura) sull’Economia del
Vulcano.
Un progetto
che sposa in pieno l’intenzione di creare un vero e proprio Osservatorio, in
grado di raccogliere dati ed analizzarli scientificamente, come previsto nel
Programma della DOC Etna. Biancavilla si candida ad esserne la sede, con
spirito di servizio e coesione insieme a tutto il territorio dell’Etna e a
tutte le sue principali produzioni agricole di tradizione: le arance rosse
dell’Etna, il Ficodindia, la frutta tipica come la Mela Cola e la Pera Coscia,
ma anche i Pistacchi di Bronte e quanto altro ancora connoti e valorizzi
l’agricoltura sulla ‘Grande Muntagna’. Prodotti che varcano stabilmente i
confini italiani per raggiungere mercati lontani e che costituiscono la
struttura, insieme al turismo, dell’intera economia dell’Etna.
Un areale,
quello della DOC Etna, di gran pregio, con vigneti e palmenti che raccontano
una storia secolare fondata sull’iniziativa di famiglie che, di generazione in
generazione, hanno saputo affermare con qualità e rigore produttivo, l’identità
enologica del versante sud/sud-ovest del Vulcano: “Siamo la terza porta dell’Etna e punto di riferimento per la
viticoltura alle pendici dell’Etna – sottolinea il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno - La prima edizione del Biancavilla Etna Wine Forum ha voluto affermare
l’identità di questo straordinario territorio, dando valore ai tanti produttori
che hanno deciso di insistere su questo versante”.
Importante,
inoltre, l’aspetto di proiezione sul marketing e sull’internazionalizzazione
grazie al coinvolgimento di Italian
Taste Summit con un workshop dal titolo “Export
dei vini dell’Etna Doc, declinazioni dei caratteri territoriali e la loro
promozione specifica” che ha visto l’intervento di Joanna Miro, CEO di Wine
Global Aspect e diversi produttori che hanno partecipato attivamente alla
prima edizione di Biancavilla Etna Wine Forum. Sempre nella giornata di Sabato Matteo Gallello ha guidato una storica
degustazione verticale di Etna Bianco di Masseria Setteporte e la Master of
Wine Susan Hulme ha raccontato le
peculiarità di Biancavilla in una apprezzatissima degustazione con dodici
etichette rappresentative del territorio. Giornata clou Domenica 16 Ottobre con
la presenza di oltre trenta cantine partecipanti, le associazioni del mondo
della sommellerie e poi le enoteche, i ristoranti ed i giornalisti della
critica enologica nazionale ed internazionale ed un pubblico selezionato di
oltre 2.000 persone nella suggestiva cornice di Villa delle Favare con i banchi di assaggio. Nella giornata
conclusiva, una mattinata
di formazione per i ristoratori locali che hanno potuto incontrare i produttori
di Biancavilla nell’ottica di una maggiore sinergia e crescita del territorio
nel segmento eno-gastronomico ed eno-turistico.
Hanno preso parte alla prima edizione di Biancavilla Etna
Wine Forum, l’Associazione ItalianaSommelier, l’Associazione Nazionale
Assaggiatori di Vino,le
cantine di Biancavilla e dell’Etna (Agata Santangelo, Barone di Villagrande, Cantine di Nessuno, CVA
Canicattì, Duca di Salaparuta, Eudes, Feudo Cavaliere, Firriato, Foti
Randazzese, Generazione Alessandro, Giovinco, Grottafumata, Le due Tenute, Masseria
Setteporte, Murgo, Nicosia, Papale, Pietrardita, Planeta, Podere dell’Etna
Segreta, Quinto Arco, Re Ruggero, Serafica Terra di Olio e Vino, Tenuta
Boccarossa, Tenuta del Vallone Rosso, Tenuta di Fessina, Tenute Mannino di
Plachi, Tenute Orestiadi - La Gelsomina, Terra di Montalto, Terrafusa,
Travaglianti), l’associazione DegustEtna e poi l’Enoteca dell’Etna, Racina
e l’Istituto Alberghiero IPSSAT Rocco
Chinnici.
Vino e territorio protagonisti in un cortometraggio, la Sicilia sul podio del Merano Wine Festival
Alessia Maranzano
Raccontare il vino siciliano in modo inusuale e inedito: attraverso l’arte, la bellezza della natura e l’energia del territorio. É quello che ha fatto, nel corso della 31esima edizione del Merano Wine Festival, l’azienda agricola siciliana Di Giovanna, tra le prime a specializzarsi nella produzione di vini biologici. E così è stato presentato dall’azienda siciliana, in occasione della manifestazione altoatesina dello scorso 4 novembre, il cortometraggio “Wine is sunlight” del regista Carlo Guttadauro di Anam Cara. Un modo insuale e inedito per raccontare il prodotto siciliano. Tre i vini premiati da The WineHunter Award: l’Helios Grillo 830 mt DOC Sicilia 2020, il Vurrìa Nerello Mascalese Rosato e Helios Nero d’Avola DOC Sicilia 2019, tra i più importanti vini rossi prodotti dall’azienda.
La cantina siciliana produttrice di vini autoctoni e internazionali tra Sambuca di Sicilia (Agrigento) e Contessa Entellina (Palermo). “Sciascia diceva che la Sicilia intera è una dimensione fantastica – afferma Gunther Di Giovanna, che gestisce l’azienda di famiglia, insieme al fratello Klaus -. Come fai a viverci senza immaginazione? E in effetti quello che è capitato a mia moglie, americana di Philadelphia, e a mia mamma tedesca di Heidelberg, la Sicilia conquista. Quando abbiamo girato questo cortometraggio il regista non sapeva quale angolo, del piccolo territorio dove noi ci troviamo, filmare, fotografare, dove realizzare le sue scene. C’era un vero imbarazzo di scelta. La Sicilia è la terra dell’amore, è quell’amore che muove il sole e le altre stelle. Ed è quello che vogliamo mettere nel nostro vino ogni anno quando lo produciamo”.
Gli imprenditori si dicono onorati per aver partecipato al festival del vino “più elegante e prestigioso d’Italia, speriamo sia la prima di tante altre a Merano”. “Non avremmo potuto immaginare un contesto migliore per festeggiare i nostri 25 anni bio”.
Vinificata in purezza nel 1988 e affinata sotto il sole di Palermo, ha come filosofia di vita “Il bicchiere è sempre mezzo pieno”. La comunicazione e il marketing sono il suo lavoro, il vino la sua passione più grande. Dopo essersi laureata in Comunicazione d’impresa, ha conseguito il Master di II livello in ‘Manager delle aziende del settore vitivinicolo’ presso UniPa e un Master specialistico in ‘Hospitality & wine experience’. E’ anche sommelier presso l’Associazione Italiana Sommelier e ha ottenuto la certificazione WSET Level 2 Award in Wines. Infine, è socio dell’Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli di Unione Italiana Vini.
Una degustazione pensata per gli appassionati di grappa che ricercano nuove prospettive e abbinamenti di gusto. Un percorso dedicato alla provincia iblea che vedrà protagonista il cioccolato fondente e una selezione di grappe di cantine aderenti al Consorzio di Tutela del Cerasuolo di Vittoria, distillate artigianalmente. L’appuntamento è per domani 12 novembre alle 18 nella tensostruttura presente all’interno di Nuova Emaia Città e si inserisce nel programma della 55esima Campionaria d’autunno. Ad organizzarla è l’Anag, l’Associazione nazionale assaggiatori di grappa.
Le aziende Avide Vigneti e Cantine di Comiso, MaggioVini di Vittoria, Tenuta Valle delle Ferle di Caltagirone abbineranno i loro distillati con il cioccolato fondente dell’azienda Ciokarrua di Modica. Inoltre, per questo speciale evento, l’azienda Ciokarrua presenterà la sua grappa alla carruba e l’esclusiva novità Grezzopuro: l’inedito cioccolato di Modica IGP-biologico prodotto dalle fave di cacao Colombia, importate e lavorate da Ciokarrua presso il proprio laboratorio di produzione.
Sempre a firma dell’Anag le altre due degustazioni in programma sempre per la giornata di domani 12 novembre: alle 11.30 protagoniste saranno Cantine Paolini, l’azienda Al-Cantàra e le Distillerie Peroni Maddalena. Invece alle 20 si terrà una Masterclass di Grappe della cantina Donnafugata in abbinamento i prodotti della Pasticceria Stracquadaneo di Vittoria. Domenica 13 novembre, infine, si chiuderà alle 18 con la degustazione delle grappe di Cantine Bianchi.
Gianna Bozzali
Originaria di Vittoria (Ragusa). Una laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari e tante esperienze maturate nel mondo della comunicazione enogastronomica, sia in tv, sia grazie alla collaborazione con testate giornalistiche di settore. Giornalista e critico gastronomico, esperto assaggiatore Onav, è da anni PR ed ufficio stampa del Consorzio di Tutela del Cerasuolo di Vittoria DOCG. Spesso veste anche il ruolo di Docente di comunicazione gastronomica in diversi corsi di settore. Ama narrare le storie più semplici come quelle dei casari, dei contadini e dei vignaioli perché anche il più sconosciuto dei produttori merita di essere “ascoltato”.
A distanza di dieci anni, ritorna di gran moda o se volete di grande attualità,
(…sovranità alimentare). L’ Italy Rural Parliamentha preferito trattare prima i contenuti, piuttosto che il contenitore,
comunque la sostanza in estrema sintesi non cambia, c’è tanta voglia di riposizionare
ogni cosa al posto giusto, e di riscrivere una politica agricola, rispettosa
dei contadini, dei consumatori e del prossimo.
Nel corso degli anni il concetto di «sovranità
alimentare» è stato ripreso e diffuso da diverse organizzazioni, non esiste
una definizione unanime o trasversalmente condivisa di questo concetto, ma per
capire cosa significa può essere utile riferirsi Organizzazione delle Nazioni Unite per
l’alimentazione e l’agricoltura
Secondo la FAO la sovranità
alimentare è un modello di gestione delle risorse alimentari che ha come
priorità e motore delle proprie politiche non la massimizzazione del profitto
economico ma la soddisfazione delle esigenze alimentari delle persone; che
promuove un tipo di produzione alimentare sostenibile e rispettosa del lavoro
di chi produce il cibo; che punta a incoraggiare le economie alimentari
locali, riducendo la distanza tra fornitori e consumatori, lo spreco e la
dipendenza da società distanti dai luoghi in cui il cibo viene prodotto. In
altre parole, la sovranità alimentare si propone di dare il controllo delle
risorse alimentari soprattutto a chi le produce, le distribuisce e le consuma
anziché a grandi aziende che le utilizzano come mezzo per arricchirsi.
La sovranità alimentare punta a valorizzare le conoscenze tradizionali
sulla produzione delle risorse alimentari e la loro trasmissione di generazione
in generazione, e promuove l’utilizzo di metodi e mezzi di gestione delle
risorse alimentari che siano sostenibili dal punto di vista ambientale.
Di sovranità
alimentare già nel lontano 1956 Luigi
(Gino) Veronelli scriveva
“L’agricoltura e il turismo sono le armi migliori per lo sviluppo e
l’affermazione della nostra Italia”. Un’idea decisamente controcorrente
considerando il pieno boom economico, cioè quel veloce sviluppo industriale che
trasformò l’Italia, il suo modo di vivere, le abitudini, anche alimentari,
della popolazione e modificò per sempre l’aspetto delle città, del paesaggio,
delle campagne. Anni dopo, Veronelli è tornato sull’argomento precisando che “L’agricoltura di qualità e il turismo di
qualità sono le armi per lo sviluppo della nostra patria”. Veronelli in
questo come in tanti altri temi, è stato un antesignano, un intellettuale a
tutto campo, ricco di intuizioni, uno straordinario personaggio ricco di
umanità, e di contraddizioni, capace di vedere lontano. I suoi pensieri sul
turismo e sull’agricoltura, infatti, hanno del pionieristico se collocati nel
contesto storico in cui sono stati enunciati. Ma d’altra parte il suo grande
fascino era dovuto al fatto che nella sua vita, non hai mai smesso di essere
curioso e attento a cogliere le novità, nel rispetto dell’identità
territoriali.
Veronelli, enologo, gastronomo e scrittore lombardo, ideò le
De.Co., ha rappresentato e rappresenta il rinascimento dell’ElaioEnoGastronomia italiana in tutte le sue espressioni, ha
aperto una strada, inventato un genere, vissuto e tracciato la via per
l’affermazione dei territori, e dei prodotti identitari, una lezione di dedizione, onestà intellettuale, e sana partigianeria
che rappresenta l’antesignano alla sovranità alimentare
Ha
lottato contro i poteri forti a difesa dei piccoli produttori, a garanzia dei
consumatori consapevoli.
E’ in
questo scenario che 20 anni addietro è stato ideato il
percorso Borghi GeniusLoci De.Co., https://terra.psrsicilia.it/borghi-geniusloci-de-co-legame-fra-uomo-ambiente-clima-e-cultura-produttiva/un percorso culturale, che mira a
salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della
globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Il Genius Loci
rappresenta l'essenza, l'identità di un territorio; ad esso appartengono le
immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi.
Illuminante, al riguardo, la
definizione che Luigi Veronelli ha dato del “genius loci”: esso è
da intendere come “l’intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima
e cultura produttiva.
Le De.Co. (Denominazioni
Comunali) nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che
così le spiegava: “Attraverso la De.Co.
il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità.” Rappresenta
un’importante opportunità per il
recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali. La De.Co. è
“un prodotto del territorio” (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un
lavoro artigianale, etc) con il quale una comunità si identifica per elementi
di unicità e caratteristiche identitarie, deve essere considerata come una vera
e propria attrazione turistica capace di muovere un target di viaggiatori che
la letteratura internazionale definisce “foodies” viaggiatori sensibili al
patrimonio culinario locale e non solo.
Torna a Vittoria l’atteso evento fieristico
d’autunno, in programma dal 5 al 13 novembre.
Giovedì 3 la conferenza stampa di presentazione
Gianna
Bozzali
Sarà
presentata in conferenza stampa giovedì 3 novembre, alle ore 10.00,
la 55^ edizione della Fiera Campionaria d’autunno, in programma al Polo
Fieristico di Vittoria dal 5 al 13 novembre 2022.
Nella
sala riunione di Nuova Emaia Città saranno illustrati tutti i dettagli
dell’evento volto a promuovere tante e variegate produzioni proposte dagli
oltre 100 espositori di questa edizione. Idee a portata di mano recita il
claim di quest’anno a sottolineare le tante soluzioni per la casa, per il
giardinaggio, per l’abbigliamento, il tempo libero e non solo che la
Campionaria, come da tradizione, si propone di offrire ai visitatori. Fondata
nel 1966, la “Novembrina” di Nuova Emaia Città vuole incontrare un vasto
pubblico proponendo anche iniziative collaterali, alcune delle quali si possono
ritenere degli appuntamenti storici. Ne è un esempio la Fiera del Bestiame,
a cura di ACEV Vittoria, che si terrà domenica 6 novembre a partire
dalle ore 7.30: un intreccio di folclore e divertimento specie per il pubblico
più piccino dove protagonista sarà il mondo dell’ippica. Una giornata all’insegna della tradizione, che da sempre
racconta la storia della civiltà contadina locale e allo stesso tempo incanta con
le tante razze di cavallo che sfileranno, dai cavalli provenienti dalla Frisia
ai cavalli andalusi, equini che instaurano un buon rapporto con l’uomo, fino ai
percheron del nord della Francia. Tra gli eventi immancabile la Fiera di San
Martino, in calendario il 12 e 13 novembre, che da 300 anni è una delle
iniziative più attese in città, simbolo della festa popolare, con le numerose
bancarelle ricche di vivacità. Tra gli eventi collaterali le degustazioni di
grappa a cura di ANAG Sicilia, momenti di fitness con le associazioni sportive
di Vittoria, spettacoli di danza e musica.
Tutti i
dettagli, comunque, saranno resi noti in conferenza stampa, giovedì 3
novembre alle ore 10.00.
Originaria di Vittoria (Ragusa). Una laurea in Scienze e
Tecnologie Alimentari e tante esperienze maturate nel mondo della comunicazione
enogastronomica, sia in tv, sia grazie alla collaborazione con testate
giornalistiche di settore. Giornalista e critico gastronomico, esperto
assaggiatore Onav, è da anni PR ed ufficio stampa del Consorzio di Tutela del
Cerasuolo di Vittoria DOCG. Spesso veste anche il ruolo di Docente di
comunicazione gastronomica in diversi corsi di settore. Ama narrare le storie
più semplici come quelle dei casari, dei contadini e dei vignaioli perché anche
il più sconosciuto dei produttori merita di essere “ascoltato”.
Misura
16, strumenti innovativi per la comunicazione e la formazione digitale dei
Gruppi Operativi
Alessia Maranzano
Favorire
il trasferimento di innovazione e conoscenza scientifica tramite la formazione
digitale. Due sono i progetti che, in accordo con le finalità della Misura 16 e
del ruolo dei Gruppi operativi, hanno scelto di utilizzare una piattaforma
elearning per trasferire e divulgare le conoscenze di base al personale delle
aziende coinvolte per la corretta attuazione del progetto. Una modalità di
fruizione, questa, disponibile non solo per i dipendenti coinvolti, ma anche
per tutti gli stakeholder al fine di coinvolgere un pubblico sempre più ampio.
Adottata
come strumento digitale all’interno di alcuni Gruppi Operativi finanziati dalla
Misura 16 del PSR in Sicilia, la piattaforma, sviluppata dalla startup
siciliana GemmaLab – agenzia di comunicazione agroalimentare, costituisce un
valido supporto alle attività di divulgazione e comunicazione. La piattaforma,
infatti, permette di caricare e gestire contenuti formativi mirati, divulgando attività di tipo edutainament,
coinvolgendo i dipendenti e i portatori di interesse in una nuova esperienza
che li avvicina al progetto promosso dal Gruppo Operativo. In questo
modo, il processo di formazione e divulgazione si pone in linea con le finalità
della Sottomisura 16.1.
Ne è un esempio il progetto Fisipro “La Filiera dei frumenti antichi
Siciliani: dalla Produzione alla realizzazione di prodotti nutraceutici”
promosso dal Gruppo Operativo Sicilian Quality Food. La piattaforma consente di
promuovere l’attività svolta dal Gruppo operativo nell’ambito del progetto
finanziato e di adottare uno strumento efficace sia per la gestione delle
attività di formazione previste dal progetto sia per rendere fruibile e dare
ampia diffusione alle conoscenze scientifiche e innovazioni prodotte in seno
allo stesso. In questo modo, è possibile trasferire le conoscenze di base al
personale delle aziende coinvolte per la corretta attuazione del progetto,
partendo dalla consapevolezza che per la buona riuscita delle singole attività,
il capitale umano rappresenta l'elemento principale per il trasferimento
dell'innovazione. Nel caso specifico del progetto Fisipro, tra gli argomenti
trattati nella piattaforma elearning, focus su biodiversità e aspetti
agronomici del grano duro antico siciliano, sul processo di molitura, la
produzione di pasta e i prodotti trasformati. Inoltre, sono affrontati
argomenti quali l’eco-compatibilità del prodotto, la valorizzazione degli
stessi nel mercato, i principi dei sistemi di tracciabilità "dal campo
alla tavola" ed i sistemi di qualità certificata.
Anche il progetto FI.SI.CA. “Creazione in Sicilia di filiere corte per la
produzione di oli e farine di canapa” promosso dal Gruppo Operativo Kibbò Hemp
Community ha arricchito la propria piattaforma di numerosi contenuti e moduli
formativi, inclusi i materiali prodotti in occasione dei convegni divulgativi,
grazie anche al contributo apportato dai partner scientifici FIRAB - Fondazione
Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica di Roma, CREA -
Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali, Sede di Acireale e
Istituto per la BioEconomia di Catania - Consiglio Nazionale delle
Ricerche.
Le
Piattaforme possono essere fruite attraverso una registrazione gratuita e molti
contenuti sono disponibili per un pubblico più vasto oltre che a tutti i partner
e stakeholder coinvolti nei progetti. In questo modo, tramite l’approccio
dell’apprendimento digitale cambia il processo di formazione e divulgazione che
diventa più smart ed inclusivo, adeguandosi ai nuovi strumenti digitali
interattivi, disponibili on demand e su mobile.
Vinificata
in purezza nel 1988 e affinata sotto il sole di Palermo, ha come filosofia di
vita “Il bicchiere è sempre mezzo pieno”. La comunicazione e il marketing sono
il suo lavoro, il vino la sua passione più grande. Dopo essersi laureata in
Comunicazione d’impresa, ha conseguito il Master di II livello in ‘Manager
delle aziende del settore vitivinicolo’ presso UniPa e un Master specialistico
in ‘Hospitality & wine experience’. E’ anche sommelier presso
l’Associazione Italiana Sommelier e ha ottenuto la certificazione WSET Level 2
Award in Wines. Infine, è socio dell’Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli
di Unione Italiana Vini.
Si è svolto il webinar internazionale e multidisciplinare sull’Agave
L'evento organizzato dall’Assessorato
Agricoltura della regione Siciliana all' interno della Rete Regionale Sistema
della Conoscenza e dell' Innovazione in Agricoltura, attraverso il Gruppo Tematico "AGAVE”, , istituito su proposta di un gruppo di
stakeholder dell’area nebrodea, in particolare Paolo Salanitro e Vincenzo Russitto, instancabili animatori del Gruppo, con competenza e professionalità, dalla Fondazione Mancuso, dalla
Rangers International, hanno collaborato con Héctor Alcántara Palacios addetto
culturale dell’Ambasciata del Messico in Italia, con Claudia Huerta della
segreteria diplomatica messicana presso le Nazioni Unite, con Maria
Martinez Diaz e la Presidente Malena Viveros dell'Associazione Cultura
Messicana in Italia, con Francesca Martino Responsabile Affari Generali e
Patrimonio del comune di Frosinone, Fabio Carollo Presidente del Rotaract di
S.Agata di Militello, con Ciro Artale Presidente Pro Loco di Acquedolci,
con Domenica Lucchesi Associazione degli Insegnanti di Scienze Naturali
(ANISN) di Messina, con il patrocinio
dell'Ente Parco dei Nebrodi, di Aboca S.p.A ed Irritec S.p.A. è stato
organizzato in sinergia con le segreterie diplomatiche dell'Ambasciata
del Messico in Italia e della segreteria diplomatica del Messico presso l'ONU e
con l'Associazione Cultura Messicana in Italia.
L'evento si integra anche ad altre importanti
attività tra Italia e Messico, ricordiamo infatti l'anniversario dei 100 anni
dell'Ambasciata del Messico in Italia, festeggiato il 2 luglio alla presenza di
S.E. l'Ambasciatore Eugenio Garcia de Alba Zepeda, importante segnalare che per
quella occasione è stata realizzata una scultura dal titolo “Agave Resplandeciente Grande”,
creata e donata dall'artista messicana Chelita Zuckermann e posizionata nel
"Giardino del Centenario" dell'Ambasciata a Roma.
Un evento multidisciplinare e internazionale con il contributo dei Relatori, dei Sindaci del Comune di Frosinone , del
comune di Acquedolci e del comune di Sant’Agata di Militello, del Presidente
Roberto Tomaselli dell'Associazione Aurora Tomaselli, S.E. l'Ambasciatore
d'Italia in Indonesia Benedetto Latteri, S.E. l'Ambasciatore del Messico in
Italia Carlos Eugenio García de Alba Zepeda.
I lavori sono stati moderati da Simona Orlando della Mirus, con la preziosa
collaborazione per la traduzione in
Spagnolo della dott.ssa Maria Martinez Diaz, dell'Associazione Cultura
Messicana in Italia.
Dopo i saluti istituzionali del Direttore Generale dell'Assessorato
Agricoltura dott. Dario Cartabellotta e del Presidente dell'Ente Parco dei Nebrodi,
l’intervento S.E. Ambasciatore Miguel Jorge García Winder, Rappresentante
permanente del Messico presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a Roma
A seguire gli interventi del prof. Mauro Mariotti, Direttore Giardini Botanici Hanbury dell’Università di Genova, i giardini
visitati ogni anno da migliaia di appassionati e ricercatori si trovano a
Ventimiglia in provincia di Imperia, attualmente accolgono una delle più
importanti collezioni di specie di Agave in Italia ed in Europa.
Il prof.re Rosario Schicchi Direttore del più grande Orto botanico
d'Europa, quello di Palermo, all'Orto botanico
nella
seconda metà del 1800 venne portata una particolare specie di Agave chiamata
"sisalana" e dopo un periodo di acclimatamento, venne coltivata
sull'Isola di Mozia e presso Acquedolci per produrre fibra tessile.
Il tema dell'Agroecologia una scienza i cui
principi ecologici possono essere applicati alla produzione di alimenti,
carburante, fibre e farmaci nonché alla gestione di agrosistemi, è importante
ricordare che l'Agave può sopravvivere in condizioni estreme, ha un metabolismo
fotosintetico che gli scienziati chiamano CAM, può vivere sia a livello del
mare, in terreni poveri e salmastri fino ad auna altitudine di oltre duemila
metri, in alcuni ambienti risulta moderatamente invasiva, ma non distruttiva
per gli habitat autoctoni, è stato illustrato dal prof. Guido Bissanti
Dopo aver affrontato la botanica, la
storia, le tradizioni, è venuto il momento di affrontare il tema della ricerca
in campo farmacologico che tecnologico, infatti non è molto noto, ma in questi
ultimi 12 anni, per delle particolari casualità non piacevoli, si è data avvio
da parte dell'Associazione Aurora Tommaselli, ad una ricerca sulle potenzialità
dell'Agave ed in particolare la sisalana, sul contrastare un tumore aggressivo
che colpisce in particolare gli adolescenti, ovvero l'osteosarcoma, desideriamo
ringraziare il Presidente dell'Associazione Aurora Roberto Tomaselli, che ha
ricercato i fondi poi utilizzati dall'Aboca spa, il Regina Elena di Roma e dal
Rizzoli di Bologna.
Il dott. Massimo Serra, della
Struttura Complessa di Osteoncologia dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di
Bologna, ci relazionerà sullo stato della ricerca finanziata come detto
dall'Associazione Aurora Tomaselli, in merito all'efficacia contro
l'Osteosarcoma (tumore delle ossa) da parte delle biomolecole estratte dal
fitocomplesso proveniente dal succo dell'Agave sisalana, attività di ricerca
condotta da oltre dieci anni unitamente ad Aboca S.p.A., alla dott.ssa Sabrina
Strano e al prof.re Giovanni Blandino, Responsabile del laboratorio di oncogenomica
ed epigenetica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma.
Della ricerca condotta sempre
sull'Agave sisalana, utilizzata come una fibra tessile, chiamata Sisal che si ricava dalle foglie, ci piace
ricordare che con la fibra di sisal è
stata impressa l'immagine sacra e venerata da milioni di fedeli della Madonna
di Guadalupe, ricordiamo ancora che le cime della Amerigo Vespucci sono in
fibra di Agave, la dott.ssa Antonella
Petrocelli, del CNR dell'Istituto di
Ricerca sulle Acque di Taranto, ha relazionato sull'attività di ricerca
condotta unitamente ad Ester Cecere, e Giuseppe Portacci, ricerca condotta
sull'uso della fibra estratta dall'Agave sisalana (sisal), come alternativa
ecosostenibile, in sostituzione delle reti in polipropilene utilizzate in
mitilicoltura
Le Conclusioni sono state tratte da Nino Sutera dell’ Osservatorio politiche neorurali Assessorato
Agricoltura Regione Siciliana
Il Parlamento rurale europeo è modellato sull'idea originale stabilita dalla Svezia e replicata in altri paesi a livello nazionale.
I parlamenti rurali nazionali sono tutti diretti da movimenti rurali nazionali, tutti partner nazionali dell'ERP e membri dell'ERCA e/o PREPARE. C'è quindi un legame molto forte tra i parlamenti rurali nazionali ed europei, e sono una parte importante della campagna ERP complessiva, con lo scambio di informazioni e idee tra di loro.
Il concetto di Parlamento rurale è stato originato dal movimento rurale svedese Hela Sverige ska leva HSSL. Il primo vero Parlamento rurale si è tenuto nel 1989. Da allora l'idea si è diffusa e, oltre al Parlamento rurale europeo, ci sono ora 13 parlamenti rurali tenuti in 12 paesi: Svezia, Estonia, Paesi Bassi, Slovacchia, Scozia, Bosnia e Erzegovina, Croazia, Lettonia, Lituania, Slovenia. Finlandia, Finlandia, Albania di lingua svedese. Nel 2019 sono attualmente previsti nuovi parlamenti rurali in Macedonia e Montenegro.
Un "parlamento rurale" non è una parte formale del governo, né è un parlamento nel senso di un organo legislativo o decisionale, ed è apolitico.
È un processo "dal basso" di coinvolgimento e dibattito tra la popolazione rurale ei responsabili politici per consentire una migliore comprensione, politiche e azioni migliori per affrontare le questioni rurali. Si concentra sul raggiungimento di risultati pratici e basati su politiche pertinenti alle sfide e alle opportunità che le popolazioni rurali devono affrontare. Questi risultati sono monitorati e ulteriormente sviluppati nel periodo tra i parlamenti rurali.