martedì 21 novembre 2023

Convegno Nazionale “Energia dall’agricoltura: innovazioni sostenibili per la bioeconomia

 

Mercoledì 29 e giovedì 30 novembre si terrà il Convegno Nazionale “Energia dall’agricoltura: innovazioni sostenibili per la bioeconomia” organizzato dal CREA - Centro di ricerca Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari per presentare i risultati finali del progetto AGROENER.
Il progetto “AGROENER: Energia dall’agricoltura: innovazioni sostenibili per la bioeconomia” (D.D. n. 26329/2016) è finanziato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF, ex MiPAAF) e coordinato dal CREA Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari. Il Progetto si articola all’interno del comparto delle agrobioenergie, sviluppando tematiche riguardanti: l’efficienza energetica di macchine ed impianti; l’utilizzo delle biomasse solide (sottoprodotti agroforestali); il recupero dei sottoprodotti agroindustriali per la filiera del biogas; l’utilizzo di colture dedicate come matrice per l’estrazione di biocombustibili e/o biolubrificanti nei cicli produttivi delle bioraffinerie integrate; azioni di dimostrazione e trasferimento delle conoscenze in merito allo sviluppo di impianti di microgenerazione con analisi della sostenibilità e delle principali criticità.
L’evento si svolgerà a Roma presso l’aula magna dell’Istituto Nazionale di Statistica. La partecipazione è gratuita ma la presenza, per ragioni di sicurezza, è limitata a 100 posti. Il convegno sarà trasmesso anche in videoconferenza.

 

 programma e iscrizione

lunedì 20 novembre 2023

IL MISKE O AGAVE ANDINA. CHE NON È NÉ TEQUILA NÉ MEZCAL

 

VENTICINQUE VARIETÀ DELLE OLTRE TRECENTO SONO REGISTRATE, E TRA QUESTE C'È L'AGAVE AMERICANA, CHIAMATA ANCHE AGAVE BLU, BASE DI UNA BEVANDA ANCESTRALE: IL MISKE O AGAVE ANDINA. CHE NON È NÉ TEQUILA NÉ MEZCAL

L'agave è ed è stata vitale per le popolazioni indigene dell'Ecuador che con questa pianta si approvvigionavano, si lavavano e addirittura si vestivano. Le radici schiacciate di alcune varietà venivano utilizzate per lavarsi i capelli o, una volta colorate con la cocciniglia, per comporre dei tessuti, il fusto legnoso di altre varietà serviva e serve tutt'ora per costruire strumenti musicali e i boccioli dei fiori messi in salamoia in una miscela di aceto bianco e aceto d'agave, diventano degli ottimi e commestibili “capperi d'agave”. Una pianta della quale non si butta via nulla, a maggior ragione la sua linfa, che in seguito a una doppia distillazione si trasforma in miske.

Miske, l'antica bevanda autoctona che sta rinascendo in mezzo mondo

È l'unica bevanda ecuadoriana a Denominazione di Origine Ecuador e la sua produzione ha dato vita ad un progetto sociale che mette le donne al centro dell'attenzione di tutti.

Di origine indigena, il chaguarmishqui è una delle bevande più antiche d'America, ma anche la più denigrata per essere stata considerata la bevanda dei cosiddetti indiani , o che è lo stesso, degli indigeni delle Ande. Prodotto principalmente da donne, il suo distillato, miske o misque.



Nel cosiddetto centro del mondo,   si trova una piccola distilleria dove viene distillata la linfa dell'agave cactus americana o agave blu, della famiglia delle Agavaceae . Situata sulla terra che separa i due emisferi, Casa Agave nasce dalla rivendicazione di una bevanda ancestrale, dalla tradizione antica, che nasce in mezzo alle Ande, e che fa parte della cultura locale fin dalla creazione dei primi città native di Quito.

“Questo cactus è una pianta dinosauro, è una pianta preistorica. La linfa di agave è stata per migliaia di anni un alimento e una bevanda selvatica per gli abitanti delle Ande; La stessa cosa accade in Messico, dove hanno una cultura ancestrale dell’agave molto forte , con la differenza che quello che lì si chiama pulque, in Ecuador lo chiamiamo miske”, spiega Diego Mora, proprietario e mishquero di Casa Agave. Denigrata per essere l'acqua degli indios o l'acqua dei poveri, la sua importanza all'interno della cultura ecuadoriana cominciò a perdersi. A poco a poco il mestiere del mishquero , della persona che possiede tutte le conoscenze necessarie per l'estrazione del chaguarmishqui, cominciò ad essere lasciato da parte finché Don Virgilio Collahuazo rimase l'ultimo mishquero dell'Ecuador. Diego Mora ha imparato tutto da lui quando 22 anni fa è arrivato nelle valli di Quito per recuperare e valorizzare questo patrimonio ancestrale andino. È così che è nato Casa Agave, un progetto che non si concentra solo sul salvataggio di questa tradizione culturale e gastronomica ecuadoriana nelle mani di nove comunità, ma lavora anche per recuperare una pianta molto speciale proveniente dall'America e tipica della zona.

 Oltre a vendere chaguarmishqui , Casa Agave produce anche miske, il suo distillato, l'unica bevanda ecuadoriana con Denominazione di Origine Ecuador. Qui i 3.000 litri di linfa di agave che raccolgono ogni mese vengono trasformati in 250 bottiglie di miske, una bevanda che è stata premiata nel 2021 e nel 2022 con un totale di tre medaglie d'oro, una d'argento e una di bronzo al World Spirits. Questi premi sono solo un esempio del lavoro che sta dietro questo progetto sociale che valorizza uno dei patrimoni più antichi delle valli interandine equatoriali, la cultura dell'agave. Ma questa non è l'unica cosa che fanno a Casa Agave, visto che il loro progetto prevede anche un piano di riforestazione con diversi tipi di agave da più di 20 anni e coinvolge tutti coloro che passano davanti alla loro distilleria invitandoli a piantare una piccola agave nella loro distilleria. vivaio per coinvolgerli nel recupero di una pianta ancestrale e di una bevanda tipica di mezzo mondo.

In.Mi.Qu.Oil., al via il secondo Corso di Formazione

 Gianna Bozzali

“Tecniche colturali dell’oliveto: potatura, difesa fitosanitaria, gestione del suolo”



Al via le iscrizioni al secondo corso di formazione del progetto In.Mi.Qu.Oil nell’ambito del PSR Sicilia 2014-2020. Il corso, previsto per martedì 28 novembre, è destinato ad agronomi e operatori del settore olivicolo.

Aperte le iscrizioni al secondo corso di formazione sulle tecniche colturali dell’oliveto nell’ambito del progetto In.Mi.Qu.Oil. Il corso si terrà il prossimo 28 novembre presso l’azienda Busulmona a Noto.

In.Mi.Qu.Oil è un innovativo sistema finalizzato al miglioramento della qualità della filiera olivicola nell’ambito del PSR Sicilia 2014-2020 (Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”). Esso si pone quale obiettivo quello di mettere a punto una metodologia scientifica standardizzata per lo svolgimento di tutte le attività volte al miglioramento della qualità del prodotto, sia in campo che in frantoio, dando così un significativo contributo alle criticità della filiera olivicola.



Capire come muoversi in campo, come una corretta gestione della chioma può influenzare la qualità dell’olio e conoscere le nuove strategie di difesa ecocompatibili sono solo alcuni degli argomenti che verranno trattati nel corso della giornata formativa che vedrà anche una visita in campo una dimostrazione pratica.

Di seguito il programma dettagliato:

MATTINA

Ore 9.00 - Apertura del corso e registrazione dei partecipanti

Ore 9.30 - La gestione della chioma in olivicoltura per il miglioramento produttivo e la riduzione dell’alternanza di produzione” a cura di Filippo Ferlito, primo ricercatore del CREA, Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura, Agrumicoltura

Ore 10.15 - Coffe break

Ore 10.35 - Visita in campo e dimostrazione pratica: la gestione della chioma e la potatura

Ore 12.30 – pausa pranzo

POMERIGGIO

Ore 14.00 - Avversità dell’olivo e strategie ecocompatibili di difesa fitosanitaria” a cura di Veronica Vizzari, ricercatore del CREA, Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura, Agrumicoltura

Ore 14.45 – “Gestione dell’oliveto: il suolo, il microbiota e le sue interazioni con la pianta”, a cura di Innocenzo Muzzalupo, dirigente CREA, Centro di Ricerca Foreste e Legno

Ore 15.30 - “I monitoraggi dell’oliveto attraverso la piattaforma Agricolus” a cura di Rodolfo Occhipinti, Sata s.r.l.

Ore 16.15 Dibattito

Il corso è rivolto solo ad un massimo di 30 iscritti. Ulteriori richieste di ammissione al corso di formazione saranno messe in lista di attesa. Ai partecipanti Dottori Agronomi e Dottori Forestali saranno riconosciuti 0,875 CFP.


L’iscrizione può avvenire dal 17 al 24 novembre sul sito www.inmiquoil.it









domenica 19 novembre 2023

FISAR sceglie Trapani per puntare sulla valorizzazione enologica e gastronomica del territorio.

 Marianna La Barbera

 

Dopo Catania e Palermo, la FISAR sceglie Trapani per puntare sulla valorizzazione enologica e gastronomica del territorio.
Francesco Cangemi delegato per la provincia

 

 

Qualificare la figura e la professione del sommelier, valorizzando la cultura del vino, della gastronomia e dei prodotti alimentari tradizionali e tipici.

Con queste finalità nasce a Trapani la FISAR, Federazione Italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori.

L’organizzazione senza fini di lucro fondata ad Asciano in Toscana nel 1972, ha affidato al sommelier e manager del turismo Francesco Cangemi il ruolo di delegato per tutta la provincia di Trapani.

Nel territorio sono in programma diverse attività quali incontri nelle cantine, corsi di formazione, serate dedicate alle degustazioni e masterlclasses.

Già presente in Sicilia nelle città di Catania e Palermo, la FISAR ha scelto di puntare su Trapani perché ritenuta destinazione a grande vocazione enogastronomica, ricca di storia enologica e oggi meta sempre più frequente di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

“Entriamo in punta di piedi in un territorio importante – spiega Francesco Cangemi, proveniente dal CTS, il Centro Italiano di Studi Superiori del Turismo – consapevoli di avere una grande responsabilità verso chi, da generazioni, si impegna a portare avanti le tradizioni enologiche riconosciute in tutto il mondo”.

“Siamo pronti – aggiunge – a dare supporto con le nostre attività, sia di carattere formativo che conviviale”.

“Allo stesso modo – precisa – vogliamo supportare tutti coloro che si trovano dall’altra parte della filiera, quella del consumo, nella comunicazione dei nostri prodotti e nella loro degustazione, al fine di cercare di uniformarne il linguaggio, creando un’identità ben definita per ognuno dei nostri vini”.

La nuova realtà offrirà, tra l’altro, opportunità di didattica e confronto attraverso eventi volti alla conoscenza della viticultura, extraregionale e internazionale.

Una programmazione che si preannuncia intensa e che prenderà il via il prossimo 30 novembre, con un evento dedicato al vino.

L’importante appuntamento si terrà nei locali di “SeiGradi Steakhouse Hamburgeria” in via Abate Palmerio 10 a Trapani e avrà quale ospite d’eccezione Lungarotti, storica cantina simbolo dell’eccellenza enologica umbra che ha scritto la storia del vino, in Italia e nel mondo.

Un’attività imprenditoriale di grande successo portata avanti da generazioni diverse, che si fonda, da sempre, sulla viticoltura di qualità e sulla capacità di costruire attorno al vino un circuito virtuoso incentrato sull’eccellenza dell’ospitalità, sulla valorizzazione del patrimonio storico e culturale e sulle esperienze autentiche a contatto con la natura.

Nello specifico, la cantina produce in tutto ventinove etichette: tra esse, figurano il Rubesco Riserva Vigna Monticchio – che, proprio in occasione della cena del 30 novembre sarà in degustazione – e Torgiano Rosso Riserva DOCG, Denominazione di Origine Controllata e Garantita, Sangiovese in purezza che, con l’annata 2016, ha conquistato il titolo di migliore rosso italiano, ex aequo con il Bolgheri Sassicaia del 2017.

L’evento vedrà gli interventi di Francesco Cangemi, di Antonio Carlisi e Andrea  Posani, rispettivamente marketing manager Lungarotti ed esponente della FISAR trapanese.

In itinere, ci sono diverse attività ed eventi fortemente esclusivi.

Per restare aggiornati sulle attività e ricevere le relative informazioni, è possibile inviare un messaggio whatsapp al numero 347. 1392550  con la richiesta di iscrizione al gruppo FISAR Trapani.

Per essere informati in merito alle iniziative, è inoltre possibile seguire i social @fisartrapani sia su Instagram che su Facebook.

Per associarsi, invece, occorre contattare direttamente il delegato inviando una mail a trapani@fisar.com oppure utilizzando il numero 347.1392550.

 


Seminare la biodiversità

 

Puoi ricevere a casa semi antichi di fagioli 

da coltivare in casa (gratis): ecco come

Dal 27 novembre al 29 febbraio sarà possibile registrarsi al programma Increase della FAO per ricevere a casa semi antichi di fagioli da coltivare.
Un percorso di scienza dei cittadini dove seminare la biodiversità sul proprio balcone, utilizzare colture che migliorano il terreno, scambiare semi di legumi con altri cittadini genera una rete verde che aiuta a cambiare le abitudini


            Ogni anno l’esperimento di Scienza dei Cittadini di INCREASE viene portato avanti in tutta Europa. Basta registrarsi attraverso l’app INCREASE CSA (scaricabile gratuitamente da tutti gli store), dal 27 novembre, per ricevere i semi di diverse varietà di fagiolo da coltivare ovunque e poi condividere i risultati con gli scienziati che seguono il programma che coinvolge 25 partner europei ed è coordinato da Roberto Papa, Professore Ordinario di Genetica Agraria presso l’Università Politecnica delle Marche (Ancona).
Ad oggi il sistema internazionale delle banche del germoplasma preserva più di 7 milioni di varietà di specie di interesse agricolo e lo scopo di INCREASE è quello di migliorare questo sistema, ma anche di testare e sviluppare un nuovo sistema decentralizzato di conservazione delle risorse genetiche vegetali da affiancare a quello delle banche del germoplasma.

Citizen Science 

Da qui la scelta di un percorso di scienza dei cittadini dove seminare la biodiversità sul proprio balcone, utilizzare colture che migliorano il terreno, scambiare semi di legumi con altri cittadini genera una rete verde che aiuta a cambiare le abitudini. L’obiettivo è quello di rendere sostenibile il futuro delle prossime generazioni e permettere anche ai paesi meno fortunati di poter garantire le proteine necessarie in una alimentazione equilibrata: INCREASE è questo e molto di più perché genera maggiore consapevolezza in chi decide di lanciarsi in questa avventura sull’importanza della biodiversità.

Si tratta di un progetto europeo entrato nel quarto anno, aperto a tutti coloro che vogliono dedicare uma piccola ma significativa parte del próprio tempo alla coltivazione nello spazio grande o piccolo che hanno a disposizione e, per i più appassionati, diventare anche “Cittadini-scienziati”: basta scaricare una app e iscriversi entro il 29 febbraio 2024, ricevendo a casa i semi di cinque diverse varietà locali e tradizionali di fagiolo, (chiamate anche varietà antiche) insieme ad una varietà italiana molto precoce che viene usata da tutti i cittadini come “controllo”. INCREASE invita a piantarle in un orto o un campo, un giardino o anche in un balcone, seguendo la crescita con cura e condividendone le fasi con gli altri cittadini-scienziati.

«Il nostro pianeta o, per meglio dire, la specie umana sta attraversando due gravi crisi, quella climatica e quella della natura e della biodiversità. Due crisi strettamente interconnesse tanto che, come sostengono, rivolgendo un appello all’OMS e alle autorità politiche planetarie, più di 200, fra le più importanti riviste mediche (es. The Lancet), è ora di trattarle come un’unica emergenza sanitaria globale, indivisibile dalle altre – afferma il Roberto Papa (Professore Ordinario di Genetica Agraria presso l’UNIVPM)-. All’interno di questa crisi globale si inserisce la drastica riduzione, a livello planetario, dell’agro-biodiversità legata alla perdita della complessità degli agroecosistemi e del paesaggio agrario e alla riduzione delle specie e delle varietà coltivate».

Un elemento chiave per affrontare questa crisi, secondo il prof. Papa, è quello di conservare e utilizzare la diversità delle varietà e delle specie coltivate «aumentando la diversità e la complessità degli agroecosistemi, valorizzando e promuovendo l’adozione di buone pratiche agronomiche come, ad esempio, ma non solo, la rotazione e la consociazione». In questo senso «le leguminose alimentari hanno un ruolo cruciale, in quanto, grazie alla simbiosi con dei batteri del terreno fissano l’azoto atmosferico, migliorano la fertilità dei terreni limitando l’uso dei concimi di sintesi che vengono prodotti con un costo energetico notevole.».

Il Citizen Science Experiment (CSE, Esperimento di Scienza dei Cittadini) è inserito nel progetto europeo INCREASE, coordinato da Roberto Papa, che negli anni scorsi ha registrato la partecipazione di oltre 16.000 cittadini in tutta Europa.

Scaricando la App Increase CSA si possono condividere gli sviluppi della crescita delle piante di fagiolo, con foto e appunti, insieme ai ricercatori impegnati nel progetto INCREASE.

 

giovedì 16 novembre 2023

Rete regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in agricoltura. Come aderire

NinoSutera

 Istituita  con DDG la Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura. Il Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura è un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l’innovazione in agricoltura.

Cos’è la Rete Regionale del Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione

La rete è lo strumento finalizzato alla “concertazione tecnica”, il punto di incontro e di scambio fra le esigenze dell’intero sistema (tecnico, scientifico ed economico) di un determinato settore e gli attori della ricerca scientifica e dello sviluppo rurale con l’obiettivo di: recepire le esigenze del settore, condividere, indirizzare e predisporre nuove attività di ricerca e innovazione, formazione e aggiornamento tecnico, nonché della divulgazione; elaborare strategie finalizzate al miglioramento della competitività e allo sviluppo rurale. Fondamentale è l’incontro con le imprese (focus, forum, tavolo specifico) al quale è essenziale che partecipino non solo le rappresentanze, ma anche i singoli imprenditori: dall’incontro devono emergere le priorità di intervento percepite dalla base produttiva in termini di ricerca, innovazione e sviluppo rurale. (tratto da Linee guida Innovazione e ricerca per l’agricoltura e lo sviluppo rurale L’ECONOMIA DELLA CONOSCENZA (EC) Competitività, Reddito e Occupazione- Dario Cartabellotta Luglio 2008)

Gli  obiettivi

Promuovere la relazione fra le componenti del sistema della conoscenza e fra queste e gli utenti

Diffondere innovazioni e sostenerne l’adozione presso le imprese.

Far emergere i bisogni delle imprese.

Sostenere gli obiettivi di politica: competitività, sostenibilità, qualità delle produzioni, inclusione sociale.

Promuovere la crescita del capitale umano in agricoltura anche mediante tecnologie di comunicazione più moderne.

Sostenere le tre componenti fondamentali dell’AKIS: ricerca, formazione, consulenza.

Promuovere la formazione degli operatori dell’AKIS.

Incentivare le relazioni del sistema con la Società civile e le sue istanze.

Chi può aderire

Enti strumentali della Regione in materia agricola e agroalimentare.

Enti e Istituzioni che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, innovazione e ricerca.

Le rappresentanze agricole e agroindustriali, le unioni, le associazioni, la cooperazione agricola, gli ordini e i collegi professionali.

I Gruppi di Azione Locale (Gal).

I Gruppi operativi (Go).

Decreto e modalità di adesione

Elaiogastronomia, la nuova frontiera degli oli EVO

NinoSutera 

L’elaiogastronomia si sta affacciando al mercato della ristorazione offrendo un nuovo segmento di consumo e favorendo la nascita di professionalità nuove. L’assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana ha realizzato nel corso degli anni diverse iniziative informative, divulgative e formative, per il conseguimento deldiploma di Idoneità fisiologica, indispensabile per iscrizione nell’elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini. Il piatto è un progetto e i diversi ingredienti, che sono gli elementi strutturali, sapientemente dosati e magistralmente combinati, devono determinare quell’armonia di forme, colori profumi e sapori in grado di stupire il commensale conducendolo in un istantaneo viaggio emozionale che parte dai ricordi evocati dall’olfatto e proietta nel futuro di sapori mai provati prima.

Ricordati, caro amico, che fra trent’anni l’olio di oliva della nostra terra, dei nostri contadini, sarà più importante del vino al mondo! Solo la nostra terra possiede almeno ottocento tipologie di ulivo sparse dal nord al sud, le altre nazioni europee arrivano al massimo a dieci o venti. Immàginati allora se lo chef fosse un pittore: avrebbe centinaia e centinaia di colori a disposizione per realizzare un grande quadro.

Luigi Veronelli


La tavola è piacere. Mangiare è una necessità. Probabilmente è l’istinto di conservazione insito in ogni uomo a generare l’insieme di risposte-reazioni a livello neurofisiologico che mettono in atto comportamenti finalizzati a salvaguardare la sopravvivenza attraverso l’assunzione di cibo. E poiché mangiare è un “atto psicofisico” che coinvolge simultaneamente i sensi, i recettori periferici e la corteccia cerebrale, e la sfera psicologica dei ricordi e dei desideri, l’avventura enogastronomica assumerà tanto più valore quanto maggiormente sarà in grado di generare un’esperienza sinestetica, cioè una dimensione sensoriale/percettiva determinata da una “contaminazione” dei sensi.

Uno degli ingredienti con il potere di trasformare il consumo di una pietanza in una esperienza capace, attraverso i sensi, di generare emozioni è proprio l’olio extra vergine di oliva di alta qualità, emblema della dieta mediterranea e “profumo alimentare” capace di generare un nuovo approccio al turismo gastronomico. L’Italia è famosa nel mondo per la ricchezza gastronomica, e il turismo basato sull’esplorazione della cultura del cibo può fregiarsi, di diverse cultivar di olivo che possono generare, a seconda dei territori, delle pratiche agronomiche, dell’epoca di raccolta e delle tecnologie di trasformazione, una gamma pressoché infinita di aromi e sapori idonei  a soddisfare i palati più esigenti, assecondando o accentuando un determinato gusto, o creando la giusta contrapposizione di sapori, quando si desidera bilanciarne uno troppo intenso.

L’elaiogastronomia, in sostanza, rappresenta la possibilità di degustare un piatto, o un intero menù, capovolgendo il semplice paradigma dell’olio abbinato alla pietanza e creando ricette “elaiocentriche” che da un lato siano in grado di offrire combinazioni autentiche e identitarie di un territorio (molte ricette hanno alle spalle tradizioni centenarie e dovrebbero essere condite esclusivamente con olio da cultivar tipiche del territorio), dall’altro che rappresentino una palestra di gusto e cultura capace non solo di offrire al protagonista del convivio la soddisfazione dei sensi, ma anche di creare, attraverso l’intrattenimento, una cultura di prodotto e una corrispondente catena di valore nella filiera olivicolo-olearia.

lunedì 13 novembre 2023

1^ edizione New Green Expo

Gianna Bozzali 

 

Tutto pronto a Vittoria per il primo Salone della Serricoltura Mediterranea. Giovedì 16 novembre la conferenza stampa di presentazione della tre giorni ospitata al Polo Fieristico Emaia.

 

      

 - Sarà presentata in conferenza stampa giovedì 16 novembre, alle ore 10.30, la 1^ edizione di New Green Expo, in programma al Polo Fieristico di Vittoria dal 22 al 24 novembre 2023.



Nella sala conferenze di Nuova Emaia Città saranno illustrati tutti i dettagli dell’evento volto a promuovere la serricoltura e l’agroalimentare, cuore pulsante della fascia trasformata. New Green Expo punta a diventare un momento di incontro tra aziende, consorzi di tutela, associazioni di categoria e organi istituzionali, per rendere le tre giornate dinamiche, formative e allo stesso tempo un’occasione unica per creare network di settore. Oltre all’attività espositiva, si terranno convegni e tavole rotonde incentrati su tematiche quali:

 - Innovazione e digitalizzazione

- Strategie di crescita e sviluppo del settore

- Sostenibilità ambientale ed economica

- Modelli di distribuzione e nuovi trend di mercato.

Le aziende avranno l’occasione di ampliare il proprio network, incontrare buyers e stakeholders, sia italiani che esteri.

Previsti anche dei cooking-demo nel corso della tre giorni, in cui protagonisti saranno i prodotti di punta del territorio e gli chef selezionati come ambasciatori della cucina e dei prodotti locali. Infine, è prevista una mostra pomologica dedicata alle produzioni maggiormente rappresentative nel settore agroalimentare del territorio.

Tutti i dettagli, comunque, saranno resi noti in conferenza stampa, giovedì 16 novembre, alle ore 10.30.  Saranno presenti il sindaco di Vittoria Francesco Aiello, l’Amministratore Unico di Vittoria Mercati Carmelo Diquattro, il Delegato dal sindaco per agricoltura e mercato Alessandro Speranza ed il General Manager di FoodInnova Rosario Sallemi.

 

 

 


venerdì 10 novembre 2023

WORKSHOP/Governare gli incendi, superare l’emergenza, pianificare la prevenzione -

 l Dipartimento SAAF (Università di Palermo) e la Società italiana di Selvicoltura ed ecologia Forestale (SISEF) hanno organizzato il workshop di interesse nazionale “Governare gli incendi, superare l’emergenza, pianificare la prevenzione” per stimolare il dibattito sul fenomeno degli incendi che ha assunto in Italia, e specialmente nelle regioni meridionali, enormi proporzioni.

Il workshop si svolgerà a Palermo il 14 novembre 2023 presso l’Aula Magna “G.P. Ballatore” del Dipartimento SAAF.

Il workshop, organizzato anche con il supporto scientifico del Gruppo di Lavoro "Gestione degli incendi boschivi” della SISEF, avrà una rilevanza scientifica, socio-politica, economica e culturale poiché è previsto il coinvolgimento di Università ed Enti di Ricerca, oltre ad Istituzioni nazionali e regionali con competenze specifiche riguardo i temi della prevenzione e lotta agli incendi, nonché associazioni ambientaliste, culturali e di categorie produttive del settore agro-forestale.

Il workshop sarà strutturato in sessioni tematiche in cui interventi programmati di esperti si alterneranno a tavole rotonde che coinvolgeranno i diversi portatori di interesse. Le principali tematiche che saranno affrontate riguarderanno:

  • il problema degli incendi in Europa, in Italia ed in Sicilia;
  • la pianificazione delle attività di prevenzione;
  • le buone pratiche di governance per gli incendi forestali, in un contesto socio-economico e climatico in forte e rapida evoluzione.

giovedì 9 novembre 2023

Webinar Salumi Liberi.

 

 La riduzione dei conservanti nei prodotti di salumeria

AgenForm in collaborazione con il Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino e gli altri partner organizza un webinar dedicato ai “Salumi liberi”.
Qualità e sicurezza degli alimenti sono due parametri correlati e imprescindibili, che rivestono particolare importanza nel caso dei prodotti alimentari fermentati e/o processati. In questo contesto, la carne ed i prodotti di salumeria sono spesso additati come sospetti cancerogeni, ma va anche evidenziato come i prodotti di salumeria, insieme ad altri prodotti di origine animale, rappresentano un comparto fondamentale per la Regione Piemonte.
Da queste premesse, è stato avviato il progetto denominato “Salumi liberi” con l'obiettivo di arrivare ad una limitazione controllata dell’utilizzo dei nitrati e dei nitriti nei prodotti di salumeria, di valutare dove e se possibile una completa eliminazione degli stessi nel rispetto dei criteri di igiene e sicurezza alimentare e, proprio perché la produzione di salumeria stagionata ricerca stabilità microbiologica e sicurezza sanitaria, gli studi condotti hanno perseguito un approccio prudente, per arrivare a conclusioni scientificamente provate.
Con l’evento i vari soggetti coinvolti nel progetto illustreranno i risultati raggiunti del progetto “Salumi liberi”, finanziato dalla Regione Piemonte nel contesto del Bando 2018 - PSR 2014 - 2020 - Sostegno alla gestione dei GO e attuazione dei progetti (16.1.1, Azione 2) - AGRICOLTURA E AREE RURALI.
DESTINATARI: Veterinari, biologi, chimici, tecnologi alimentari, tecnici di laboratorio biomedici operanti nel settore pubblico e/o privato

PROGRAMMA

iscrizione al webinar



mercoledì 8 novembre 2023

Golosaria 2023

 

Golosaria 2023 rappresenta una tappa fondamentale in prospettiva di Sicilia, Regione Enogastronomica d’Europa 2025

martedì 7 novembre 2023

sfide future e priorità nella politica agricola

 Le piccole aziende agricole sono un elemento cruciale del sistema agricolo europeo, caratterizzato da piccoli agricoltori. 

Nell’Unione Europea e in molte altre regioni, il termine “piccola azienda agricola” è spesso associato alla dimensione dell’azienda agricola in termini di superficie. Più di tre quarti delle aziende agricole dell'UE sono di piccole dimensioni, molte delle quali inferiori a 10 ettari e un gran numero inferiori a cinque ettari. Ciò è in linea con la visione comune delle piccole aziende agricole in Europa.

Tuttavia, è essenziale notare che la definizione di piccola azienda agricola può essere flessibile e prendere in considerazione diversi fattori, non solo le dimensioni del terreno. 
Questi fattori possono includere il livello di produzione, il reddito, il ruolo dell’azienda agricola nell’economia locale e il suo contributo alle pratiche agricole sostenibili.

Le sfide affrontate dalle piccole aziende agricole sono significative e hanno implicazioni per i paesaggi agricoli e rurali dell’Europa. 
Le numerose sfide sono legate ad alcuni punti chiave quali: contributo alla produzione alimentare, il che significa che le piccole aziende agricole sono essenziali per produrre una parte significativa del cibo sano e diversificato consumato quotidianamente in Europa, spesso svolgono un ruolo cruciale nell’approvvigionamento locale e regionale mercati con prodotti freschi e di alta qualità; creazione di posti di lavoro a livello locale che indica che le piccole aziende agricole sono fonti di occupazione nelle zone rurali, aiutano a sostenere le economie locali fornendo posti di lavoro e sostenendo i mezzi di sussistenza, contribuendo al tessuto economico e sociale delle comunità rurali; anche la resilienza del sistema alimentare, il che significa che le piccole aziende agricole possono migliorare la resilienza del sistema alimentare diversificando i metodi di produzione e l’attenzione locale può ridurre le vulnerabilità alle interruzioni della catena di approvvigionamento e promuovere la sicurezza alimentare. Inoltre, alcune barriere rendono difficile la sopravvivenza delle piccole aziende agricole. Questi ostacoli sono: la concorrenza con le imprese agricole, il che significa che le piccole aziende agricole lottano per competere con le grandi imprese agricole multinazionali, che spesso hanno economie di scala, accesso a tecnologie avanzate e risorse consistenti; il land grabbing, vale a dire che le piccole aziende agricole sono vulnerabili al land grabbing, in cui la loro terra viene rilevata da grandi entità o investitori, il che può minacciare la loro sopravvivenza e sconvolgere le comunità locali; la mancanza di sostegno pubblico che indica che le piccole aziende agricole potrebbero trovarsi ad affrontare difficoltà nell’ottenere il sostegno pubblico, potrebbero essere percepite come obsolete o non sostenibili, con conseguente riduzione dell’accesso ai programmi e ai sussidi governativi; infine i costi di produzione più elevati, che colpiscono le piccole aziende agricole con costi di produzione unitari relativamente più elevati, che possono gravare sul reddito agricolo e rendere difficile il sostegno delle attività agricole.

Queste sfide evidenziano la necessità di misure politiche e meccanismi di sostegno per affrontare le esigenze specifiche delle piccole aziende agricole. 
Iniziative come il Green Deal europeo, con la sua strategia Farm-to-Fork, mirano a promuovere la sostenibilità e l’equità nei sistemi alimentari, ma spesso c’è un divario tra gli obiettivi politici e la loro attuazione. Le strategie per sostenere le piccole aziende agricole possono includere sussidi, assistenza tecnica, accesso ai mercati e incentivi per la produzione alimentare sostenibile e locale, tra le altre misure, per aiutare queste aziende agricole a prosperare e continuare a fornire un contributo vitale al panorama agricolo europeo. E tutte queste misure dovrebbero essere costruite senza ignorare i contesti e i beneficiari.

Le priorità politiche europee dovrebbero essere orientate verso una maggiore inclusione dei giovani agricoltori nei processi decisionali. Attualmente le scelte politiche vengono effettuate nei tavoli di consultazione con le istituzioni pubbliche e i sindacati. Ciò significa che le opinioni e le esigenze dei beneficiari diretti delle misure nelle zone rurali, vale a dire i giovani agricoltori, non sono adeguatamente rappresentate.

Per superare questo problema sarebbe fondamentale creare un osservatorio permanente composto da giovani e anziani agricoltori di tutti i Paesi dell’Unione Europea. Questo organismo avrebbe il compito di affrontare questioni comuni, analizzare come un problema specifico è stato trattato in un paese e offrire soluzioni adeguate. Condividere conoscenze, esperienze e migliori pratiche consentirebbe loro di affrontare le sfide comuni in modo più efficace e di stimolare lo sviluppo di un’agricoltura europea più integrata e resiliente

Poiché la transizione digitale, la transizione verde e la transizione demografica sono trasformazioni che influenzeranno profondamente la società sotto diversi aspetti, soprattutto la struttura occupazionale nel prossimo futuro, lo sfruttamento dei giovani agricoltori nel processo decisionale presenterebbe numerosi vantaggi. Innanzitutto consentirebbe lo sviluppo di politiche agricole più efficaci e mirate ai bisogni reali del settore. Inoltre, stimolerebbe l’innovazione e incoraggerebbe il ricambio generazionale all’interno delle aziende agricole, garantendo così il futuro sostenibile del settore. Permetterebbe inoltre di affrontare in modo più efficace le sfide attuali e future, come il cambiamento climatico, la promozione di pratiche agricole sostenibili e l’adozione delle tecnologie digitali in agricoltura.

È ovviamente necessario realizzare azioni mirate anche a garantire una buona redditività delle aziende rurali, per scongiurare il rischio di spopolamento e garantire una presenza costante sul territorio. Solo attraverso questo approccio concertato e condiviso sarà possibile preservare e tutelare le risorse naturali e territoriali locali, promuovendo contemporaneamente un processo virtuoso di valorizzazione turistica, e garantire la prosperità delle aziende agricole e delle comunità rurali europee.

Regione Siciliana Dipartimento Agricoltura

Progetto StayOn
 

DIGITALIZZAZIONE, SALUTE E COESIONE SOCIALE: IL GAL TERRE NORMANNE PRESENTA LA STRATEGIA



Tre milioni e 500 mila euro di fondi europei del Gal Terre Normanne finanzieranno progetti di sviluppo all'insegna dell'innovazione digitale, della salute e della coesione sociale in venti comuni del Palermitano. 


I territori interessati sono Altofonte, Belmonte Mezzagno, Campofiorito, Carini, Cefalà Diana, Camporeale, Giardinello, Godrano, Monreale, Piana degli Albanesi, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, Corleone, Marineo, Montelepre, Roccamena, Torretta, Isola delle Femmine e Capaci.
Le linee guida degli interventi sono contenuti nella strategia di sviluppo locale di tipo sostenibile "Insieme verso il 2030" presentata all'assessorato regionale agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea nell'ambito delle attività del Programma di sviluppo rurale 2023-2027 della Regione Sicilia con "l'obiettivo - dice il presidente del Gruppo di azione locale, Marcello Santo Messeri - di rispondere alle esigenze di crescita dei nostri comuni soci in sinergia con i sindaci, contrastando i tristi fenomeni di spopolamento, invecchiamento, povertà e degrado ambientale".
Un milione di euro sarà impiegato per realizzare impianti di produzione di energia rinnovabile.
"I comuni - dice il direttore tecnico Francesco Rossi - potranno dotarsi di tettoie con pannelli solari nei parcheggi pubblici e di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, ma anche di panchine smart per connettersi alla rete comunale tramite hot-spot wi-fi e per collegare dispositivi alle porte usb da integrare con altri servizi come colonnine di illuminazione notturna a led e rastrelliere per bici elettriche. Potranno inoltre essere realizzate aree pedonali con mattonelle in grado di convertire l’energia cinetica del calpestio in energia elettrica pulita".
Quattrocento mila euro finanzieranno punti di alfabetizzazione informatica e facilitazione digitale.
"I cittadini con scarsa conoscenza delle applicazioni per telefoni cellulari e computer – dice ancora Rossi - attraverso incontri di pratica digitale, guidati da tutor esperti, impareranno a richiedere l'identità digitale tramite spid, ad accedere ai servizi della sanità, della previdenza, dell’agenzia delle entrate. Impareranno inoltre a evitare il phishing, il furto d’identità digitale, e la clonazione della carta di credito. Grande attenzione sarà dedicata anche alla prevenzione del cyberbullismo e all'utilizzo delle applicazioni di messaggistica per inviare messaggi, fotografie e video".
La strategia “Insieme verso il 2030” è stata definita dal Gal Terre Normanne al termine di un processo partecipativo che da luglio a settembre ha visto organizzare nei comuni una serie di incontri di animazione territoriale con il coinvolgimento di cittadini e portatori di interessi pubblici e privati.
“Nel corso delle riunioni – dice il direttore amministrativo Giuseppe Sciarabba – molto rilevante è stato il tema dei servizi collegati allo sviluppo dei cosiddetti "piccoli comuni intelligenti" o smart village, visti come strumento strategico per rafforzare il tessuto socioeconomico delle aree rurali. Si tratta di progetti di comunità che utilizzano soluzioni innovative in diversi ambiti, puntando al rafforzamento del tessuto socioeconomico per garantire una maggiore attrattività dei territori”.
Gli altri interventi previsti dalla strategia sono: 300 mila euro per servizi per la cura della persona (defibrillatori automatici, apparecchi diagnostici) che attraverso la prevenzione e il mantenimento della salute permettono una sostanziale riduzione dei costi di erogazione dei servizi sanitari e assistenziali; 200 mila euro per servizi dedicati all’infanzia (centri d’ascolto, interventi per l’educazione sportiva e la prevenzione di disturbi alimentari); 200 mila euro per parchi gioco e aree fitness. E ancora 400 mila euro per valorizzare gli itinerari naturalistici e culturali dei comuni puntando in particolare sul turismo delle radici, e per realizzazione di un sistema di info-point con intelligenza artificiale ed assistente virtuale. Risorse saranno infine dedicate ad azioni di supporto alla capacità progettuale dei comuni con piani di sviluppo degli enti e l’individuazione di opportunità di finanziamento regionale, nazionale e comunitario.



Gal Terre Normanne - PSR Regione Sicilia

Ufficio stampa e comunicazione: mobile 3351786936

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