domenica 14 maggio 2023

Session Inaugurale del European Rural Parliament Italy

 I Rural Parliamentary  a difesa dei territori rurali

Nella settimana degli eventi dedicati all’Europa si è celebrata la  Session inaugurale del  European Rural Parliament Italy  in forma mista,  di presenza e da remoto.                      
E’ stato un percorso lungo, ha affermato con orgoglio Nino Sutera Coordinatore del ERP-Italia, ma l’evento di oggi è destinato ad essere consegnato alla storia di questa terra L’Italia finalmente partecipa a pieno titolo alla rete dei Parlamenti Rurali Europei, così come quasi tutti i Paesi europei. Ringrazio tutti i stakeholders e sono veramente tanti, o se volete i Rural Parliamentary, nel senso nobile del termine. Chi sono i Rural Parliamentary? Sono chi opera nelle difficili realtà rurali e ha il diritto-dovere di rappresentare le istanze vere delle comunità rurali nel contesto regionale, nazionale ed europeo.

Hanno preso parte alla Session Inaugurale  tra gli altri, Giuseppe Dimino  Dirigente dell’Ass. all’Agricoltura della Regione Siciliana, Raffaella DI NAPOLI CREA, Giovanni GIUGLIANO Presidente AIDCG, Vincenzo MORALE Presidente del Distretto Ortofrutticolo di Qualità,  
A seguire, saluti da una delegazione di membri ERP-Italia provenienti da varie regioni italiane:
- dalla Toscana, Patrizia PROIETTI (CREA);
- from Abruzzo, Maria Consilia ANTONELLI (EDA);
- from Emilia Romagna, Roberta CENTONZE (Innovation broker);
- dal Piemonte, Sandro CHIRIOTTI (tour gourmet ed esperto nell'uso polifunzionale delle aree verdi);
- dal Lazio, Alberto CARDARELLI (Freelance nelle zone rurali);
- from Friuli Venezia Giulia, Maurizio TREVISAN (Energy4Com);
- dall'Emilia Romagna, Mauro FINI (ex dirigente della Regione Emilia-Romagna);
- from Campania, Roberto MAZZEI (Coldiretti);
- in presenza, Anna MARTANO (Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia);
- from Puglia, Giuseppe GARGANO (CREA);
- dal Lazio, Gabriella RICCIARDI (Rete Rurale Nazionale).  
Gli intervenuti hanno  commentato e apprezzato  il Manifesto della neoruralità,  che come è stato più volte ribadito è un documento work in progress

A seguire gli interventi di  Sergio CAMPANELLA Segretario Generale ERP-Italia, Chedly ABDELLY Direttore Generale ANPR, Kim SMEDSLUND Segretario generale di PREPARE, Vanessa HALHEAD Segretaria Generale ERCA, Tom JONES Presidente ERCA. Le conclusioni  sono state affidate a  Nino SUTERA Coordinatore ERP-Italia.  
                       Per Sergio Campanella, la così elevata partecipazione di ricercatori, operatori, istituzioni, associazioni e società civile provenienti sia da varie regioni italiane, sia da diverse nazioni UE ed extra-UE, testimonia la piena condivisione delle istanze contenute nella Dichiarazione di Palazzolo Acreide ed il concreto incoraggiamento a riconoscersi tutti nell’ERP-Italy come “casa comune” necessaria per il cruciale riscatto del mondo rurale.























Il Parlamento Rurale è una struttura politica, ma non partitica, non è una parte formale del governo, né è un parlamento nel senso di un organo legislativo o decisionale. Si tratta di un processo ‘bottom-up’ di coinvolgimento e dibattito tra il popolo rurale e politici, per consentire una migliore comprensione, politica più efficace e di azione per affrontare le questioni rurali.

Un Parlamento rurale è   un processo che fornisce opportunità per le persone con un interesse per le comunità rurali per condividere idee, prendere in considerazione i problemi e le soluzioni. Parlamento rurale permettono alle persone e decisori a lavorare insieme su questioni prioritarie per sviluppare soluzioni nuove e creative. Essi rafforzano la voce delle comunità rurali e li aiutano a influenzare le decisioni che li riguardano. Il loro successo in Europa negli ultimi 20 anni   ha ispirato a avviare un Parlamento rurale in ogni stato Quasi un terzo della popolazione europea, vive in aree rurali. Essi contribuiscono notevolmente alle economie locali, nazionali ed europee. La loro funzione sociale ed il benessere economico è di fondamentale importanza. Affrontano grandi sfide, tra cui la perdita dei giovani e dei servizi rurali in molte regioni. Il loro futuro dipende da un’azione energica da parte delle comunità rurali stesse, e le politiche  ben concepiti e l’azione da parte dei governi a tutti i livelli.

Al termine la sottoscrizione  della DICHIARAZIONE DI PALAZZOLO ACREIDE COME DOCUMENTO DI SINTESI RISULTANTE DAI LAVORI DELLA SESSIONE INAUGURALE DI ERP-ITALY (ALLEGATO 1 al Manifesto della Neo-Ruralità)

https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/24318 







lunedì 1 maggio 2023

Evento inaugurale dell’European Rural Parliament Italy

 Evento inaugurale dell’European Rural Parliament Italy  

L’iniziativa si svolgerà presso il Laboratorio del villaggio transfrontaliero della conoscenza, Palazzo di Città  a Palazzolo Acreide (SR),  

 Sabato 13 Maggio ore 11.00



L’evento è destinato ad essere consegnato alla storia di questa terra. Infatti nasce in  Sicilia il movimento per la partecipazione anche da parte dell’Italia al Parlamento Rurale Europeo. Una struttura  che è già presente in quasi tutti i Paesi europei. 

  

Nel 2010 viene istituito il Comitato promotore della sezione Italia del Parlamento Rurale Europeo, promosso da Nino Sutera Funzionario Responsabile dell’Osservatorio Neorurale, coinvolgendo i portatori d’interesse che si occupano di ruralità a titolo personale, docenti universitari, tecnici, operatori, associazioni ecc, definendo un “Manifesto della NeoRuralità” e pubblicando diversi articoli allo scopo di animare e divulgare i princìpi, i doveri e i diritti delle comunità rurali. Dieci anni dopo, dall’incontro con Sergio Campanella, direttore del GAL Eloro, il Manifesto si arricchisce di nuovi e interessanti contributi e il Comitato di nuovi membri.

https://terra.psrsicilia.it/parlamento-rurale-europeo-litalia-parla-siciliano-ai-lavori-di-kielce/

Ma cos'è il Parlamento Rurale Europeo (ERP)? Una struttura politica, ma non partitica. "Parlamento rurale" non è una parte formale del governo, né è un parlamento nel senso di un organo legislativo o decisionale. Si tratta di un processo "bottom-up" di coinvolgimento e dibattito tra il popolo rurale e politici, per consentire una migliore comprensione e una politica più efficace e di azione per affrontare le questioni rurali. Un Parlamento rurale è un processo che offre l'opportunità alle persone con un interesse per le comunità rurali di condividere idee, prendere in considerazione i problemi e le soluzioni. Il Parlamento rurale permette a persone e decisori di lavorare insieme su questioni prioritarie per sviluppare soluzioni nuove e creative, rafforza la voce delle comunità rurali e le aiuta a influenzare le decisioni che le riguardano. Il suo successo in Europa negli ultimi 20 anni ha ispirato l'avvio di un Parlamento rurale in ogni Stato. I membri possono essere organismi, istituzioni, organizzazioni pubbliche e private, associazioni, GAL, reti informali, singoli individui, ecc., che hanno a che fare, a vario titolo, con le politiche di sviluppo rurale (es.: agricoltura e agroalimentare, artigianato, cultura, turismo, MPMI, paesaggio rurale, servizi socioeconomici, socioambientali e socioculturali rurali, ecc.), purché non legati da alcuna forma di controllo o dipendenza ad enti governativi. 

Alla sessione inaugurale parteciperanno 

Dario CARTABELLOTTA Direttore Generale dell'Ass. all'Agricoltura della Regione Siciliana, Raffaella DI NAPOLI CREA, Coordinatrice Task Force Rete Rurale Nazionale , Saluto di una delegazione di membri ERP-Italia provenienti da diverse regioni italiane, Testimonianze di alcuni giovani al Parlamento Rurale Europeo dei Giovani-Italia (ERYP-Italia), Sergio CAMPANELLA Segretario Generale ERP-Italia, Chedly ABDELLY Direttore Generale ANPR, Kim SMEDSLUND Segretario generale di PREPARE, Vanessa HALHEAD Segretaria Generale ERCA, Tom JONES Presidente ERCA, Nino SUTERA Coordinatore ERP-Italia. 

https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/24318

 

Inaugural event of the European Rural Parliament Italy

The initiative will take place at the Laboratory of the cross-border village of knowledge, Palazzo di Città in Palazzolo Acreide (SR)

Saturday 13 May at 11.00

The event is destined to be consigned to the history of this land. In fact, the movement for Italy's participation in the European Rural Parliament was born in Sicily. A structure that is already present in almost all European countries.

In 2010, the promoting committee of the Italy section of the European Rural Parliament was established, promoted by Nino Sutera, Manager of the Neorural Observatory, involving stakeholders who deal with rurality in a personal capacity, university professors, technicians, operators, associations, etc., defining a "Manifesto of Neo-Rurality" and publishing several articles in order to animate and disseminate the principles, duties and rights of rural communities. Ten years later, from the meeting with Sergio Campanella, director of the GAL Eloro, the Manifesto is enriched with new and interesting contributions and the Committee with new members.

 

https://terra.psrsicilia.it/parlamento-rurale-europeo-litalia-parla-siciliano-ai-lavori-di-kielce/

But what is the European Rural Parliament (ERP)? A political structure, but not a party one. "Rural parliament" is not a formal part of government, nor is it a parliament in the sense of a legislative or decision-making body. It is a bottom-up process of engagement and debate between rural people and politicians, to allow for better understanding and more effective policy and action to address rural issues. A Rural Parliament is a process which provides an opportunity for people with an interest in rural communities to share ideas, consider problems and solutions. The Rural Parliament enables people and decision-makers to work together on priority issues to develop new and creative solutions, strengthens the voice of rural communities and helps them influence the decisions that affect them. Its success in Europe over the past 20 years has inspired the launch of a rural parliament in every state. The members can be bodies, institutions, public and private organisations, associations, LAGs, informal networks, individuals, etc., which have to do, for various reasons, with rural development policies (e.g. agriculture and agri-food, crafts, culture, tourism, MSMEs, rural landscape, socio-economic, socio-environmental and rural socio-cultural services, etc.), provided they are not linked by any form of control or dependence on government bodies.

They will participate in the inaugural session:

Dario CARTABELLOTTA Director General of the Dept. Agriculture of the Sicilian Region, Raffaella DI NAPOLI CREA, Coordinator of the National Rural Network Task Force, Greetings from a delegation of ERP-Italy members from different Italian regions, Testimonies of some young people at the European Rural Parliament of Youth-Italy (ERYP-Italy), Sergio CAMPANELLA ERP-Italy General Secretary, Chedly ABDELLY ANPR General Director, Kim SMEDSLUND PREPARE General Secretary, Vanessa HALHEAD ERCA General Secretary, Tom JONES ERCA President, Nino SUTERA ERP-Italy Coordinator.

    
https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/24318



















martedì 25 aprile 2023

CANAPA NEW TECH

 

 “CANAPA NEW TECH”

 Si  è svolto il webinar CANAPA NEW TECH – la canapa modello di economia circolare, con oltre 160 attenti partecipanti.



  Nino Sutera Funzionario dell’Osservatorio Neorurale ha introdotto i lavori moderati da  Paolo Rapisarda, già Dirigente di Ricerca presso CREA - Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura, che ha condotto magistralmente il suo ruolo con integrazioni agli interventi presentati. Ha quindi presentato in ordine  :  

Giancarlo Cravotto

Professore Ordinario di Chimica Organica dell'Università di Torino presso il Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco di cui è stato Direttore dal 2007 fino al 2018 ed attualmente vice-Direttore Vicario. La carriera del Cravotto è iniziata nell'industria farmaceutica e poi con un periodo all’estero presso la Technische Universität di Berlino. È un esperto di tecnologie innovative di intensificazione di processo applicate in diversi settori della filiera agro-alimentare e dei materiali. La sua produzione scientifica: documentata da oltre 500 articoli scientifici e 21 brevetti. Tra i riconoscimenti più recenti la Medaglia d’oro “E. Paternò” della Società Chimica Italiana per il triennio 2017-2020.

Montanari Massimo. Agronomo con esperienza tecnica di campo e 25 anni di attività nell’ambito della certificazione delle sementi ed iscrizione varietà di specie agrarie. Dal 2018 al CREA centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali sede di Bologna in cui tra l’altro è componente del gruppo di lavoro canapa con cui a diversi livelli ha collaborato a progetti di ricerca regionali e nazionali, collaborazioni con stakeholder privati e accordi scientifici con altri partner di ricerca.

(Anto)Nino Chiaramonte. Nato a Palermo nel 1968 Vive ed opera tra Palermo e Roma. Laureato in Scienze dei Servizi Sociali, è Autore del libro "A tuo padre" (2009) e del libro " Juana " (2013).

Presidente presso Ancica - Associazione Nazionale Coltivatori Italiani di Canapa, è componente del tavolo tecnico sulla canapa del MISAF

Davide Blandina

 È Procuratore dell’impresa Comet srl , impresa aderente a Confindustria, tramite Sicindustria - Delegazione Messina, (associata dal 8 ottobre 1998). Svolge attività di consulenza tecnica presso il gruppo Comet srl e  MdN Group srl: coordinatore dei servizi portuali, pianificazione delle manutenzioni impianti, pianificazione ormeggi, aspetti operativi, piano ottimizzazione risorse umane. Aderisce al Gruppo Giovani Imprenditori di Sicindustria Messina nel 2016. Tra il 2017 e il 2021 è Componente del Consiglio Direttivo, in seno al Comitato Regionale, del Gruppo GI Messina. Assume successivamente la Presidenza  

Salvatore Zappalà. Imprenditore. Giovane poliedrico. Entra molto presto nel mondo del lavoro dove velocemente cresce e si distingue per le sue capacità nel ramo assicurativo e finanziario, dove opera per circa 7 anni fino a sentire l’esigenza di un’ulteriore crescita. Nel 2018 inizia ad interessarsi al mondo della canapa industriale fino a maturare la convinzione che si tratti di un fenomeno di assoluta rilevanza in termini di sostenibilità, innovazione ed economia circolare, sino a costituire MillaSensi, la prima società agricola start up innovativa e benefit d’Italia, nella quale assume il ruolo di CEO.

                             L’evento organizzato dall’Assessorato Agricoltura in collaborazione con MillaSensi   e  MIRUS che ha curato la parte tecnica

 https://us02web.zoom.us/rec/play/RhU7HLh0sbjnnxZXXwtzQnyj4L3RxFNeDHCWPc1zgNiTJSL1UUJFTXlwzUY8RjkY4kUnwpNByQKA9VVc.9fZ0TRJCQn-HFp-f?canPlayFromShare=true&from=share_recording_detail&continueMode=true&componentName=rec-play&originRequestUrl=https%3A%2F%2Fus02web.zoom.us%2Frec%2Fshare%2FYIljUZJvdMr90hzprCN3c5Mw0NoSSmsl9C7dttyTA9OG6LdWj2KeO8gROYsLGZGr.V54tpzswZYTMaY4E

CODICE  DI ACCESSO

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martedì 4 aprile 2023

Sicilia, nasce il registro della biodiversità dei vigneti

NinoSutera

Si tratta di un registro che potrà essere utilizzato da tutti i viticoltori dell’isola per esaltare la biodiversità delle produzioni e dei vini siciliani

 

In Sicilia nasce il registro della biodiversità dei vigneti per la valorizzazione del germoplasma viticolo. Un albero genealogico dei vini siciliani e un registro che potrà essere utilizzato da tutti i viticoltori dell’isola per esaltare la biodiversità delle produzioni.

Questo, in sintesi, il primo risultato ottenuto con il progetto “Valorizzazione del germoplasma viticolo”, promosso e sostenuto dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia in partnership con il Dipartimento regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo e il Centro regionale per la conservazione della biodiversità viticola e agraria “F. Paulsen”.

Scopo del progetto è conservare la biodiversità generata in Sicilia dai 3.000 anni di viticoltura e le sue varietà autoctone e intervenire a monte della filiera vitivinicola, dotando i vivaisti di materiale certificato di varietà autoctone da fornire alle aziende.

Inoltre, sono state poste le basi per lavorare su altri biotipi: in un anno sono stati costituiti diversi impianti riproduttivi delle viti, con materiale iniziale sottoposto preventivamente a test di laboratorio per accertare la purezza delle varietà e l’assenza di virus. Nel secondo anno del progetto, le barbatelle prodotte (talee di vite che hanno emesso le radici) sono state invece utilizzate per la costituzione di due campi di piante madri di categoria iniziale, situati nell’agro di Petrosino (TP).

“I risultati del lavoro della comunità scientifica dell’ateneo di Palermo, insieme al dipartimento regionale e al consorzio di tutela della Doc Sicilia – ha affermato l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino – sono straordinari”.

Un albero genealogico dei vini siciliani e un registro che potrà essere utilizzato da tutti i viticoltori dell'isola per esaltare la biodiversità delle produzioni. Le aziende siciliane avranno inoltre la possibilità di acquistare materiale certificato di varietà autoctone dai vivaisti locali. Sono alcuni dei risultati del progetto “Valorizzazione del germoplasma viticolo” che ha visto interagire la Regione Siciliana, attraverso il dipartimento Agricoltura e il vivaio regionale Federico Paulsen, con la facoltà di Agraria dell'Università di Palermo e il consorzio di tutela vini Doc Sicilia insieme ad alcuni vivaisti privati. Il Paulsen ha fornito il materiale iniziale utile a sviluppare il progetto.   

Il programma si è svolto con la riproduzione, attraverso tecniche avanzate, di dieci varietà viticole siciliane e sono state poste le basi per lavorare su altri biotipi: in un anno sono stati costituiti diversi impianti riproduttivi delle viti, con materiale iniziale sottoposto preventivamente a test di laboratorio per accertare la purezza delle varietà e l'assenza di virus. Le barbatelle prodotte (talee di vite che ha emesso le radici) sono state utilizzate nel secondo anno del progetto per la costituzione di due campi di piante madri di categoria iniziale, situati nell'agro di Petrosino. 

«I risultati del lavoro della comunità scientifica dell’ateneo di Palermo, insieme al dipartimento regionale e al consorzio di tutela della Doc Sicilia - ha affermato l'assessore all'Agricoltura Luca Sammartino - sono straordinari. È un patrimonio che oggi, grazie a uno studio portato avanti dal dipartimento e dall'Università, mette al centro l’albero genealogico dei vini siciliani e istituisce un registro che potrà essere utilizzato da tutti i viticoltori siciliani per esaltare la biodiversità delle produzioni dei nostri territori e riconvertire alcune zone della regione in aree produttive. Siamo a pochi giorni dal prossimo Vinitaly dove la Regione Siciliana cercherà di promuovere il proprio brand e posizionarsi sempre più in alto sui mercati, nonostante la contrazione subita dall'export italiano. Riusciremo, insieme alla comunità scientifica e alla compartecipazione di pubblico e privato, a costruire nuove opportunità». 

«La Sicilia è uno scrigno di biodiversità - ha affermato il dirigente generale del dipartimento regionale dell'Agricoltura, Dario Cartabellotta - e questo lavoro è servito non soltanto a valorizzare le specie autoctone, ma anche ad arricchire l'offerta. È una soddisfazione esaltare l'identità enologica siciliana attorno a cui si è sviluppata una grande e nuova capacità di enologi e imprenditori in un momento che si definisce "rinascimento enologico" nell'Isola. Dopo il Nero d'avola e il Grillo sono arrivate le bollicine di Sicilia che hanno ulteriormente arricchito l'offerta di vini degli ultimi anni».


 

vigneti-registro-biodiversita-sicilia

 


sabato 1 aprile 2023

VINITALY 2023 & LA SICILIA DEL VINO

 

VINITALY 2023 

LA SICILIA DEL VINO

2-5 aprile 2023

TERRITORIO, BIODIVERSITÀ E SOSTENIBILITÀ

LA SICILIA IN UN CLIK









Negli ultimi 30 anni la Sicilia è diventata un BRAND di altissimo prestigio dell’enologia internazionale

che evoca territori di straordinaria vocazione vitivinicola, di lunga storicità e una stretta relazione tra

produzioni enologiche, cultura, tradizioni e paesaggio.

I vini siciliani danno la possibilità di assaporare questa realtà, unica e sfaccettata, armonica e complessa, immobile e in continua evoluzione: bere un bicchiere di vino è come gustare un lembo di quella terra, un pezzo di storia, cultura e tradizioni.

Questo piccolo miracolo che ogni volta può compiere un calice è nascosto nella storia millenaria che ha

accompagnato l’attività enologica di questa regione.



  BIODIVERSITÀ, la grande varietà dell’enologia siciliana è un altissimo valore aggiunto che esalta le identità e la riconoscibilità dei prodotti a livello internazionale.

  SOSTENIBILITÀ è il cuore GREEN delle produzioni enologiche siciliane.

DATI ECONOMICI

Il sistema agricolo, agroalimentare e agrituristico della Sicilia è un sistema economico basato su

prodotti di qualità, valore aggiunto e relazioni virtuose tra turismo, enogastronomia ed export.

I Vini di Sicilia contribuiscono per quasi 1 miliardo di euro



PROTAGONISTI VINI DI SICILIA

150 produttori di VINI di SICILIA

3 associazioni: ASSOVINI, PROVIDI e VITESI

Consorzio di tutela Vini DOC SICILIA

Consorzio di tutela Vini DOC ETNA

Consorzio di tutela Vini DOC PANTELLERIA, CERASUOLO VITTORIA,

MAMERTINO, MALVASIA LIPARI

Fondazione SOStain per la sostenibilità della vitivinicoltura



La Sicilia con 38.961 ettari è la prima regione in Italia per area agricola dedicata alla produzione

biologica e integrata.



FONDI EUROPEI E VINI DI SICILIA

Media annuale

 25 milioni di euro per lo sviluppo della viticoltura biologica

 15 milioni di euro per la misura agroclimatica di sostenibilità ambientale dei vigneti (10.1 B)

 20 milioni per la riconversione e ristrutturazione dei VIGNETI

 20 milioni per gli investimenti delle CANTINE

 5 milioni per la promozione sui mercati extra-europei

 2 milioni per la promozione sui mercati europei






giovedì 23 marzo 2023

COMUNICAZIONE E PUBBLICITA’ DEL NUOVO PIANO STRATEGICO DELLA PAC

Mariangela Miceli

 COMUNICAZIONE E PUBBLICITA’ DEL NUOVO PIANO STRATEGICO DELLA PAC

Il Nuovo regolamento di esecuzione 2022/129 in raccordo con il Reg. 2115/2021 così come modificato dalla Commissione europea è intervenuto in materia di comunicazione e pubblicità del nuovo Piano strategico della PAC.

L’introduzione della novella legislativa ha sicuramente il pregio di apportare un significativo apporto non solo alla gestione del Piano Strategico ma ha posto tra gli obiettivi centrali quella di una massiccia opera pubblicitaria ad opera degli Stati Membri e delle Autorità di Gestione.

Appare significativa l’introduzione nel regolamento 129 dell’articolo 123, paragrafo 2, lettera k), del regolamento (UE) 2021/2115 l’autorità di gestione deve garantire che sia data pubblicità ai piani strategici della PAC svolgendo azioni di comunicazione e visibilità presso il pubblico, i potenziali beneficiari e i gruppi destinatari pertinenti. Infine a norma dell’articolo 124, paragrafo 3, lettera f), del regolamento (UE) 2021/2115 l’autorità di gestione deve mettere a disposizione del comitato di monitoraggio le informazioni necessarie per esaminare l’attuazione delle azioni di comunicazione e visibilità.



Il fine ultimo è quello di porre non solo la comunicazione e la pubblicità tout court del nuovo Piano Strategico della PAC  ma lo scopo appare ancora più nobile: la  Commissione, infatti, mira a garantire ed a fornire ai potenziali beneficiari ogni informazione utile al fine di rendere fattibili e attuali gli investimenti di spesa.

Infatti, la Commissione prevede atti di informazione, pubblicità e visibilità al fine di informare i potenziali beneficiari, le organizzazioni professionali, le parti economiche e sociali, gli organismi coinvolti nella promozione della parità di genere e le organizzazioni non governative interessate (incluse le organizzazioni che operano nel settore dell’ambiente) circa le possibilità offerte dal piano strategico della PAC e le condizioni per poter accedere ai finanziamenti dello stesso. La stessa commissione può prevedere atti di esecuzione uniformi al fine di dare esecuzione alla predetta attività.

L’allegato III del reg. 129 appare ancora più chiarificatore, nello specifico si occupa dei Requisiti in materia di informazione, pubblicità e visibilità, ponendo l’accento al par. 1.3 che l’autorità di gestione garantisce, entro sei mesi dall’adozione della decisione della Commissione che approva il piano strategico della PAC, sia attivo un sito web sul quale reperire informazioni sul piano strategico sotto la sua responsabilità, riguardanti gli obiettivi, le attività, le possibilità di finanziamento disponibili, nonché i risultati attesi e,

non appena disponibili, quelli effettivi. Il sito si rivolge al pubblico e ai potenziali beneficiari di cui all’articolo 123, paragrafo 2, lettera k), del regolamento (UE) 2021/2115.

Il par. 1.4. disciplina, invece, l’attività dell’autorità di gestione che  assicurerà la pubblicazione sul sito web di cui al punto 1.3 di un calendario degli inviti a presentare proposte che sono stati pianificati e delle scadenze per le domande, aggiornato almeno tre volte all’anno, con i dati

indicativi seguenti:

a) area geografica interessata;

b) interventi e obiettivi specifici interessati;

c) tipologia di richiedenti ammissibili;

d) importo totale del sostegno;

e) data di inizio e di fine del periodo di presentazione delle domande.

Non appare superfluo anche evidenziare che il Reg. pone una normazione anche in riferimento alla “Visibilità di determinate operazioni sostenute dal FEASR”, la disciplina appare di assoluta importanza poiché il fondo FEASR è il primo fondo a cui accedono, ad esempio, giovani agricoltori, imprenditori agricoli e simili.

L’utilizzo, quindi, di  una maggiore comunicazione non solo istituzionale ma fattiva, permetterà una maggiore informazione e determinerà quella che può essere una migliore spesa e investimento dei Fondi strutturali.

Appare utile ricordare, infatti, che tra le operazioni finanziabili vi sono:

-          operazioni che consistono nel finanziamento di infrastrutture o per le operazioni di costruzione, per le quali la spesa pubblica totale o il costo totale nel caso di sostegno sotto forma di strumenti finanziari, compreso il finanziamento del capitale circolante, supera 500 000 EUR, esponendo targhe o cartelloni permanenti chiaramente visibili al pubblico, in cui compare l’emblema dell’Unione conformemente alle caratteristiche tecniche di cui all’allegato II non appena inizia l’attuazione materiale delle operazioni o sono installate le attrezzature acquistate;

-           operazioni che consistono in investimenti in beni materiali non rientranti nell’ambito della lettera c) per le quali il sostegno pubblico totale supera 50 000 EUR o, in caso di sostegno sotto forma di strumenti finanziari compreso il finanziamento del capitale circolante, per le quali il costo totale supera 500 000 EUR […].

Appare chiaro che i Regolamenti sopra citati non vogliano semplicemente operare una comunicazione pubblicitaria in termini tradizionali, ma vogliano considerare il beneficiario quale primo fra i primi a dover conoscere delle iniziative legate al Piano Strategico della PAC al fine di rende efficace ed efficiente le operazioni legate a questa importante operazione di sostegno euro unitaria.


 *  Avvocato del Foro di Trapani, dottoressa di ricerca in diritto commerciale, è consulente tecnico per il Fondo FEASR presso l´assessorato dell´Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione siciliana. Autrice di pubblicazioni scientifiche. Contributor per il blog Econopoly24 del Sole24ore. Collaboratrice per il Vol. “L´interpretazione del diritto” a cura di F. Caringella ed. Dike; co - autrice del testo edito da Giuffrè “Criptoattività, criptovalute e bitcoin”, a cura di Stefano Capaccioli. E. tra le altre cose, curatrice e relatrice del Convegno “un’altra vita: dal codice rosso alla rete sociale”, patrocinato dall´Unesco.
 

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