lunedì 25 novembre 2024

SETE, 100 idee per salvare il mondo


tra le 10 startup finaliste  

Smart Island – Sicilia (Caltanissetta)


Il 27 novembre a Bari assegneremo il premio #mareAsinistra al progetto più promettente per salvaguardare la filiera idrica. L’evento sarà un’occasione di confronto tra professionisti, aziende, PMI e innovatori sulle sfide e opportunità legate alla gestione sostenibile dell’acqua. Le realtà in gara e l'agenda della giornata.



L’acqua è la forza motrice della natura e della vita. Ma come possiamo proteggerla? Lo scopriremo il 27 novembre a Bari, in occasione di Accadueo – la manifestazione internazionale dedicata alla filiera idrica – nel Centro Congressi Fiera del Levante. Durante l’evento, i 10 progetti più innovativi selezionati dalla Call4ideas e Call4startup del progetto SETE: 100 idee per salvare il mondo verranno presentati in talk tematici focalizzati sull’utilizzo sostenibile dell’acqua.

Startup, scale-up, PMI, istituti di ricerca e spinoff universitari saliranno sul palco per raccontare le loro idee rivoluzionarie volte a salvaguardare l’intera filiera idrica. Al progetto che meglio risponderà agli obiettivi di SETE verrà assegnato il prestigioso “Premio #MareAsinistra”, realizzato in collaborazione con la Regione PugliaAcquedotto Pugliese (AQP) e UNIDO ITPO Italy. Questo riconoscimento si inserisce all’interno delle politiche di coesione e della strategia #mareAsinistra, pensata per valorizzare i talenti in Puglia grazie alle opportunità offerte dal Programma Regionale Puglia FESR-FSE+ 2021-2027.

Il progetto SETE: 100 idee per salvare il mondo, promosso da StartupItalia in collaborazione con i suoi partner istituzionali, punta a trasformare la Puglia in un punto di riferimento per l’innovazione sostenibile, valorizzando competenze locali e internazionali. L’evento non sarà solo un momento per scoprire soluzioni all’avanguardia, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza di gestire meglio una risorsa indispensabile per il nostro futuro.

Ti aspettiamo il 27 novembre a Bari dalle 16.00 alle 17.30 al Centro Congressi Sala del Levante – (sala 2). Per assicurarti il tuo posto a SETE: 100 idee per salvare il mondo iscriviti gratuitamente qui. Importante: questo biglietto dà accesso alla sala dell’evento SETE. Per partecipare é necessario scaricare anche il badge per l’accesso all’area della Fiera del Levante, qui.

Le 10 startup finaliste di SETE 

Ecco le 10 startup che il 27 novembre a Bari esporranno i loro progetti per salvaguardare la filiera estesa dell’acqua.


  • BlueEcoLine – Toscana (Firenze) ha sviluppato due soluzioni innovative per contrastare l’inquinamento da plastica nei fiumi. River Eye utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare e censire i rifiuti plastici, mentre River Cleaner è un sistema automatizzato che intercetta i rifiuti flottanti, trasportandoli direttamente al livello stradale per il recupero.

  • Soonapse – Lazio (Roma) ha creato Ploovium, un sistema che ottimizza l’irrigazione riducendo significativamente il consumo d’acqua. Questa soluzione combina tecnologie avanzate come business intelligence, intelligenza artificiale, gestione di big data e sensori di rilevamento.

  • Plantvoice – Trentino Alto Adige (Bolzano) ha ideato una tecnologia basata su sensori e un software cloud alimentato da intelligenza artificiale, che consente il monitoraggio in tempo reale dello stato di salute e stress delle piante. Questo sistema migliora la resa agricola, riduce lo spreco d’acqua e limita l’uso di pesticidi.

  • Pipein – Piemonte (Torino) sviluppa soluzioni per la manutenzione predittiva di acquedotti e oleodotti. Le sue tecnologie riducono sprechi e rischi di rottura, aumentando la durata media delle condutture e migliorandone l’efficienza operativa.

  • Sepra – Lombardia (Monza Brianza) è specializzata nello sviluppo di tecnologie per la separazione dei fluidi e nell’ottimizzazione dei tradizionali sistemi di trattamento dell’acqua per uso industriale.

  • Beadroots – Puglia (Lecce) aiuta gli agricoltori durante i periodi di siccità con una soluzione innovativa basata su polimeri naturali superassorbenti, che migliorano la ritenzione idrica delle radici. Questo approccio contribuisce ad aumentare la resa e a migliorare la qualità dei raccolti.

  • Elaisian – Lazio (Roma) offre un servizio di agricoltura di precisione che previene le patologie di olivi e viti, ottimizzando i processi di coltivazione, come la concimazione e l’irrigazione, per una gestione agricola più efficiente.

  • Smart Island – Sicilia (Caltanissetta) opera nel campo dell’agricoltura di precisione, sviluppando tecnologie per la sostenibilità idrica. Tra queste, Daiki, un sistema in grado di monitorare i bisogni idrici e climatici delle piante fin dal momento della piantagione.

  • Quantum – Puglia (Bari): l’Istituto di Ricerca UNIBA-DISSPA ha sviluppato QUANTUM, un sistema hardware e software che monitora i nutrienti nelle acque reflue urbane affinate tramite sensori in continuo. La soluzione permette di elaborare piani di concimazione e irrigazione di precisione personalizzati per ciascuna azienda agricola.

  • All About Water – Lombardia (Milano) ha realizzato una piattaforma SAAS che utilizza strumenti agtech e fintech per ridurre i rischi negli investimenti agroalimentari globali, offrendo una gestione più sostenibile e strategica delle risorse idriche.

L’agenda della giornata

L’evento sarà un’occasione di confronto tra professionisti, aziende, startup e innovatori sulle sfide e opportunità legate alla gestione sostenibile dell’acqua. Ma il progetto SETE si rivolge anche a un pubblico non specialistico, estendendo un ampio coinvolgimento su un tema fondamentale per chiunque: la salvaguardia dell’acqua, bene essenziale e collettivo

“L’agricoltura in Sicilia in cifre 2024”


L’Opuscolo “L’agricoltura in Sicilia in cifre 2024”, appena pubblicato, offre una fotografia dell’andamento del sistema agroindustriale isolano. Lo studio è a cura di Alessandra Vaccaro, con la realizzazione grafica di Pierluigi Cesarini del CREA-Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia e si inserisce nel tradizionale filone informativo che il Centro realizza sull’andamento del sistema agroalimentare, attraverso pubblicazioni a carattere sia nazionale che regionale.

Pubblicato l'opuscolo “L’agricoltura in Sicilia in cifre 2024”I dati - elaborati sulla base delle fonti informative ufficiali ed esposti in forma tabellare e di grafici - costituiscono i principali indicatori strutturali ed economici del settore agricolo, dell’industria alimentare, della distribuzione e dei consumi.

Il comparto primario, nel 2022, ha contribuito alla formazione del valore aggiunto regionale per il 4,4%; in misura poco superiore alla media del periodo 2013-2022 (4%). Dopo il calo registrato tra il 2019 e il 2020, gli investimenti sono cresciuti (36,8%) nel 2021, ma con scarsi effetti sull’occupazione, in lieve calo nel 2022 (-0,7%) anche nella componente dei lavoratori stranieri (-4,5%). L’incidenza dell’occupazione in agricoltura in Sicilia (7,6%) resta comunque maggiore di quella delle altre regioni del Mezzogiorno (6,7%) e del Paese (3,4%).

Dopo le difficoltà legate agli effetti della pandemia da COVID-19, nel 2021 il valore aggiunto dell'industria alimentare e delle bevande ha segnato una ripresa (+7,4%) ma il peso relativo della ricchezza prodotta - rispetto al settore manifatturiero nel complesso - è sceso dal 26,9% al 20,6%.

Segnali positivi arrivano dalle esportazioni (+5,8%) anche per la componente industriale (+12,8%); il comparto delle bevande, in particolare, ha evidenzato una buona propensione all’esportazione.

Nel periodo considerato, i prodotti a denominazione siciliani valgono 8% del valore totale del settore agroalimentare, in particolare, i vini DOP e IGP, nonostante il calo della produzione (-9%): nel 2022 hanno realizzato un valore di 252 milioni di euro, a fronte dei 94 milioni euro dei prodotti agroalimentari.

Nel 2022 la Sicilia, con oltre 387 mila ettari di SAU biologica -  pari a 28,8% di quella totale - ha traguardato l’obiettivo europeo del 25% di terreni bio da destinare entro il 2030, superando l’incidenza media a livello nazionale (18,7%) ed europea (9,6%).

Nell’articolazione in temi, l’opuscolo propone altri aspetti inerenti alla diversificazione e multifunzionalità delle aziende agricole, insieme a tematiche ambientali e legate a pesca e acquacoltura.

Il Volume si conclude con una sezione dedicata alla Politica di Sviluppo Rurale 2014-2022.


Documenti allegati

Progetto Valinnpo sulle piante officinali, seminario informativo a Prizzi

Alan David Scifo

Il seminario ha come obiettivo la divulgazione del progetto riguardante lo sviluppo delle piante officinali in Sicilia



Si terrà mercoledì 27 novembre, all’Iss Lercara Friddi di Prizzi, in via Aviatore Giuseppe Di Marco, il seminario informativo sul progetto “Valinnpo” legato alla validazione di protocolli innovativi per la produzione di piante officinali di interesse nutraceutico coltivate in Sicilia. I lavori si apriranno alle ore 10 con i saluti istituzionali di Giovanna Lascari, dirigente scolastico dell’istituto scolastico “Lercara Friddi” e di Antonella Comparetto, sindaco di Prizzi. A seguire gli intervenuti potranno assistere agli interventi di Michele Massimo Mammano, del Crea Dc di Palermo e responsabile del progetto Valinnpo, Carlo Greco, docente Saaf Unipa, Gaspare Carbone Presidente Acli Terra Palermo. Il progetto, finanziato nell’ambito della sottomisura 16.1 “sostegno per la costituzione dei gruppi operativi del Pei in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” (Psr Sicilia 2014/2020) vedrà poi gli interventi di Cristina Massaro Cenere, produttrice di bacche e origano e Maria Miceli Soletta, responsabile indirizzo Agrario di Prizzi. Le conclusioni sono affidate al vicesindaco di Prizzi Giuseppe Carbone. Il seminario ha come obiettivo far conoscere i passaggi e gli obiettivi del progetto per incentivare la coltivazione di piante officinali di interesse nutraceutico in Sicilia.


sabato 23 novembre 2024

Agricoltura sociale e beni pubblici


MARCHE: TERRA DI AGRICOLTURA SOCIALE

Il ruolo dell’agricoltura sociale nello sviluppo rurale della Regione Marche

Centro Congressi Marche | Hotel Casale – via Casale Superiore 146, Colli del Tronto (AP)

Giovedì 28 novembre 2024 – h. 9:00


Le esperienze di agricoltura sociale sono frutto di un corale lavoro di squadra che vede impegnate istituzioni, università, aziende agricole, associazioni e comunità locali, tessendo una rete inclusiva e sostenibile che fonde produzione agricola e integrazione sociale.

Dalle radici della tradizione contadina, da sempre capaci di esprimere solidarietà e accoglienza, nascono progetti che guardano al futuro, fatti per crescere, per condividere, per rinascere e per includere. 

All'interessante   convegno parteciperà anche la 

Regione Siciliana

Negli ultimi anni l’espressione beni pubblici è stata al centro di un vivace dibattito, nonostante ciò, attorno a tale espressione sembra che aleggi ancora oggi, un’aura di vago mistero. Cosa si intende per beni pubblici? In che modo i beni pubblici si distinguono dai beni privati? Fino a che punto si dovrebbe rigorosamente definire quest’espressione? E qual è il rapporto tra beni pubblici e politiche pubbliche? Se si prende come punto di partenza (possibilmente con le opportune precisazioni e i dovuti distinguo) la nozione che riconosce nei beni pubblici tutti quei beni che apportano benefici alla collettività e che non possono essere acquistati sul mercato, il nesso con la politica di sviluppo rurale appare evidente.

Per definizione i beni pubblici possiedono due importanti caratteristiche. In primo luogo, sono beni “non rivali” nel consumo, nel senso che il loro consumo da parte di un individuo non implica l’impossibilità per un altro individuo di consumarlo a sua volta. In secondo luogo, sono “non escludibili”, nel senso che, una volta che il bene pubblico è stato prodotto, è impossibile impedirne la fruizione da parte di altri consumatori. E’ in questo contesto che vanno ascritti la mission e la vision, che hanno ispirato il protocollo d’intesa , tra l’assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, il ministero della Giustizia ed Ente Sviluppo Agricolo.

L’agricoltura sociale comprende una pluralità di esperienze non riconducibili a un modello unitario, quanto al tipo di organizzazione, di attività svolta, di destinatari, di fonti di finanziamento, ma accomunate dalla caratteristica di integrare nell’attività agricola attività di carattere sociosanitario, educativo, di formazione e inserimento lavorativo, di ricreazione, diretti in particolare a fasce di popolazione svantaggiate o a rischio di marginalizzazione. Le ipotesi di lavoro riguardano molteplici ambiti di attività, che possono essere così riassunti:
• formazione e inserimento lavorativo: esperienze orientate all’occupazione di soggetti svantaggiati, con disabilità relativamente meno gravi o per soggetti a bassa contrattualità;
• riabilitazione/cura: esperienze rivolte a persone con disabilità (fisica, psichica, mentale, sociale), con un fine principale socio-terapeutico;
• ricreazione e qualità di vita: esperienze rivolte a un ampio spettro di persone con bisogni più o meno speciali, con finalità socio-ricreative, tra cui particolari forme di agriturismo sociale, le esperienze degli orti sociali peri-urbani per anziani;
• educazione: azioni volte ad ampliare le forme ed i contenuti dell’apprendimento per avvicinare alle tematiche ambientali persone giovani o meno giovani;
• servizi alla vita quotidiana: come nel caso degli “agri-asili” o di servizi di accoglienza diurna per anziani.
L’Ente ha già sperimentato con successo iniziative di AS, dall’attuazione di iniziative di integrazione di immigrati (2017), a un protocollo di intesa per la raccolta fondi con la LILT per la ricerca oncologica (2018), alla realizzazione di un immagine coordinata del paniere di prodotti da destinare in beneficenza(2019) alla partecipazione a tre bandi a valere della Misura 16.9 (2020)

Inoltre il Dipartimento regionale Agricoltura ha sottoscritto recentemente un accordo di collaborazione con il CREA (Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del Consiglio per la ricerca in agricoltura), il CORERAS (Consorzio Regionale per la Ricerca Applicata e la Sperimentazione), il Consorzio Network Dei Talenti Soc. Coop. Sociale e l’Associazione di Promozione Sociale “Rete Fattorie Sociali Sicilia”, finalizzato proprio all’attuazione del Programma Sperimentale Agricoltura Sociale.

venerdì 22 novembre 2024

L'Annuario statistico della FAO 2024

 

 Rivela spunti critici sulla sostenibilità dell'agricoltura globale, sulla sicurezza alimentare e sull'importanza dei sistemi agroalimentari nell'occupazione

La pubblicazione fornisce un'analisi approfondita delle tendenze emergenti e delle sfide in corso nella produzione alimentare, nella sicurezza alimentare e nella nutrizione e nell'impatto ambientale dei sistemi agroalimentari.


L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) ha lanciato oggi il suo Annuario statistico 2024 , che offre una panoramica approfondita delle tendenze più significative che stanno plasmando i sistemi agroalimentari globali. L'edizione di quest'anno evidenzia sfide critiche, tra cui l'aumento delle temperature sulla terraferma, la continua lotta globale contro l'insicurezza alimentare insieme all'aumento dei tassi di obesità e le pressioni ambientali a cui è sottoposta la produzione agricola. 

Basandosi su una grande quantità di dati raccolti dagli statistici della FAO, la pubblicazione sintetizza i fattori chiave che influenzano i sistemi agroalimentari globali. L'edizione del 2024 è strutturata in quattro capitoli tematici che riguardano: le dimensioni economiche dell'agricoltura; la produzione, il commercio e i prezzi delle materie prime; la sicurezza alimentare e la nutrizione; e la sostenibilità e gli aspetti ambientali dell'agricoltura.

"Dati e statistiche tempestivi, accurati e di alta qualità sono la pietra angolare di una solida progettazione politica", ha affermato José Rosero Moncayo, capo statistico della FAO e direttore della divisione statistica. "Questa edizione dell'Annuario statistico della FAO presenta stime a livello nazionale appena pubblicate sull'occupazione nei sistemi agroalimentari come segno della transizione delle statistiche della FAO per informare in modo coerente sullo stato dei sistemi agroalimentari nel mondo. Presenta anche un nuovo set di dati sui dati relativi all'alimentazione, che è un risultato importante per comprendere cosa mangiano le persone e come ciò influisce sui risultati nutrizionali".

Punti salienti:

• Il valore agricolo globale è aumentato dell'89 percento in termini reali negli ultimi due decenni, raggiungendo i 3,8 trilioni di dollari nel 2022. Nonostante questa crescita, il contributo dell'agricoltura alla produzione economica globale è rimasto relativamente stabile e la quota della forza lavoro globale impiegata in agricoltura è diminuita, dal 40 percento nel 2000 al 26 percento nel 2022.

• La produzione alimentare ha continuato ad aumentare, ma la fame rimane un problema persistente. Nel 2023, tra 713 e 757 milioni di persone erano denutrite. Considerando la fascia media (733 milioni), si tratta di circa 152 milioni di persone in più rispetto al 2019. La maggior parte delle persone denutrite vive in Asia, anche se la prevalenza della denutrizione è più alta in Africa.

• Anche i tassi di obesità sono in aumento, in particolare nelle regioni ad alto reddito. Oltre il 25 percento degli adulti nelle Americhe, in Europa e in Oceania è obeso, a dimostrazione della sfida globale di garantire l'accesso a cibo sano e nutriente.

• La produzione globale di colture primarie ha raggiunto i 9,6 miliardi di tonnellate nel 2022, con un aumento del 56 percento rispetto al 2000. Le colture di base come canna da zucchero, mais, grano e riso rappresentano insieme quasi la metà della produzione globale di colture.

• La produzione di carne è aumentata del 55 percento dal 2000 al 2022, con il pollo che rappresenta la quota maggiore di questo aumento. Nel 2022, sono state prodotte 361 milioni di tonnellate di carne a livello globale, con il pollo che ha superato il maiale come carne più prodotta.

• L'uso di pesticidi è aumentato del 70 percento tra il 2000 e il 2022; nel 2022 le Americhe hanno rappresentato la metà dell'uso globale di pesticidi.

• I fertilizzanti inorganici utilizzati in agricoltura hanno raggiunto 185 milioni di tonnellate di nutrienti nel 2022, con il 58 percento di questa quantità costituita da azoto. Ciò rappresenta un aumento del 37 percento rispetto al 2000.

• La produzione di oli vegetali è cresciuta del 133 percento tra il 2000 e il 2021, trainata in gran parte dall'aumento della produzione di olio di palma.

• Le emissioni di gas serra dei sistemi agroalimentari sono aumentate del 10 percento tra il 2000 e il 2022. Le emissioni alla fattoria sono aumentate del 15 percento nello stesso periodo, con il bestiame che contribuisce a circa il 54 percento di queste emissioni.

• La scarsità d'acqua rimane una preoccupazione crescente in regioni come il Vicino Oriente e il Nord Africa, dove molti paesi affrontano uno stress idrico estremo, che ha un impatto sulla sostenibilità della produzione agricola. Kuwait, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita stanno prelevando ogni anno da 9 a quasi 40 volte le loro risorse di acqua dolce rinnovabile disponibili.

L'Annuario statistico 2024 è disponibile anche in formato digitale e interattivo e viene fornito con un pocketbook di accompagnamento , che offre un chiaro riferimento ai dati chiave su agricoltura, sicurezza alimentare e sostenibilità. Fa parte dell'impegno continuo della FAO per migliorare l'accessibilità dei dati, integrando la piattaforma FAOSTAT , che ospita la più grande raccolta al mondo di statistiche agricole gratuite, che copre oltre 245 paesi e territori.

Lo Statistical Yearbook è una risorsa fondamentale per decisori politici, ricercatori, analisti e chiunque sia interessato a comprendere la situazione attuale e l'andamento futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura a livello mondiale.

 

“Taormina Food Expo“

 Dal 21 al 24 novembre 2024, si terrà nella magnifica location del Palacongressi di Taormina il Taormina Food Expo, la terza edizione del festival dell’agroalimentare Siciliano d’Eccellenza che ospiterà il meglio della gastronomia siciliana. Organizzato dalla Cna Sicilia, con il contributo dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il patrocinio oneroso dell’Assessorato Regionale al Turismo ed non oneroso del Comune di Taormina.

Una manifestazione, che celebra e mette al centro il comparto dell’agroalimentare d’eccellenza siciliano. 

Ormai alla terza edizione è una manifestazione che torna a presentare l’eccellenza, dove verranno presentati nuovi piatti Stg (Specialità Tradizionali Garantite), che stiamo già elaborando con l’associazione italiana cuochi e i partner che saranno presenti in tutte le giornate“, commenta Piero Giglione, segretario della Cna Sicilia. 

Una novità sarà la presenza di talk show, due al giorno, e l’edizione particolare sulla dieta mediterranea con i libri di Camilleri e le camere di commercio di CataniaRagusa e Siracusa che presenteranno il progetto con la presenza di imprenditori che hanno conosciuto l’autore.

L’obiettivo è quello di proiettare l’agroalimentare siciliano in un sistema molto più ampio e nazionale. Quest’anno avremo un partenariato con Malta, frutto di un accordo siglato un anno e mezzo fa“. Presente una delegazione di imprenditori e cuoci maltesi rappresentanti della Malta Food Agency, lo strumento governativo del ministero dell’agricoltura maltese. Una serie di iniziative formative, culturali e incontri be to be con le aziende presenti, “un riconoscimento Igp e Dop delle specialità siciliane, che abbiamo selezionato in tutto il territorio, che saranno la vetrina della Sicilia buona nel mondo“.

Non solo eccellenze siciliane ma “internazionalizzazione“, un gemellaggio con malta con cui è stato sottoscritto un’accordo di partenariato come Cna Sicilia per sviluppare politiche di valorizzazione e iniziative a sostegno degli imprenditori maltesi e siciliani. “A febbraio saremo noi a Malta per promuovere i prodotti della nostra terra, e aiutare nell’esportazione”.

A partecipare 50 espositori delle migliori aziende siciliane; 15 espositori Maltesi; un Incoming organizzato dall’Ufficio Promozione e Mercato Internazionale della CNA Nazionale e dall’agenzia ITA/Ice con la presenza di 15 buyer internazionali; un Incoming con operatori e buyer Maltesi per ampliare l’offerta B2B; convegni tematici con la partecipazione di qualificati Relatori europei, nazionali e regionalirappresentanti del mondo della politica, dell’economia, della finanza, della cultura, dei sindacati dei lavoratori e delle imprese, delle religioni, del sociale e delle istituzioni; la presenza di una delegazione dello Stato di Malta (Ministro Agricoltura, Sotto Segretario Agricoltura, rappresentanti del Parlamento e rappresentanti della Malta Food Agency); Bilaterali tra imprenditori e rappresentanti della Sicilia e dello Stato Maltese; presentazione negli Show Cooking di piatti tipici della Gastronomia Regionale, con il contributo determinante dell’Associazione cuochi siciliana URCS/FIC.

“Discutere, confrontarsi e degustare i prodotti che metteremo a disposizione”.

Questa iniziativa si inquadra nell’ottica del contributo che la Cna Sicilia e la Cna Agroalimentare Sicilia intendono sviluppare nell’ambito delle iniziative che la Regione Siciliana sta mettendo in campo nell’ambio del programma ‘Sicilia Regione Europea della Gastronomia 2025’. A questo proposito la Cna sta lavorando per raggiungere il prestigioso obiettivo di portare a certificazione Stg (Specialità tradizionali garantite) ben 9 piatti della gastronomia tradizionale siciliana, che sono stati presentati dagli chef siciliani già nell’edizione  scorsa del Taormina Food Expo.

Ma non solo esposizione di prodotti, anche la possibilità di avere export con le aziende presenti alla manifestazioni. Si presenteranno anche i piatti gastronomici definiti la “nuova gastronomia” che, pur non avendo una storicità, man mano nell’ultimo ventennio, si sono affermati ed oggi rappresentano una specificità e meritano di essere tutelati e promozionati.

Dal 21 al 24 novembre 2024 sarà presente tra gli espositori un desk informativo del Castello di Taormina. I visitatori che parteciperanno all’evento Taormina Food Expo avranno inoltre la possibilità di visitare la fortezza medievale con uno sconto particolare a loro strettamente riservato, con un voucher che potrà essere ritirato presso il desk del castello.

 

 







Rapporto Ismea 2024 sull'agroalimentare italiano

 

L'agroalimentare italiano migliora l'autosufficienza, ma resta alta la dipendenza da importazioni in filiere chiave

 


Una maggiore apertura internazionale che ha favorito i rapporti commerciali con l'estero e una più solida struttura produttiva e logistica che ha alzato il grado di autonomia delle forniture rispetto ai fabbisogni alimentari. L'agroalimentare italiano ha sperimentato progressi su entrambi i fronti, estero e interno.

 A confermarlo è una batteria di indicatori contenuti nel Rapporto sull'agroalimentare italiano di ISMEA presentato stamattina, che quest'anno propone un approfondimento sulle catene globali del valore e sul grado di approvvigionamento delle diverse filiere nazionali, temi di stringente attualità alla luce del quadro di crescente incertezza che sta inducendo diversi paesi a rivedere le strategie di delocalizzazione adottate negli ultimi decenni. Uno degli indicatori chiave è il tasso di approvvigionamento generale del settore agroalimentare italiano, inteso come rapporto tra il valore della produzione interna e quello dei consumi, che nel complesso si è attestato, nel 2023, vicino al 100% (99,2%).

Il dato - sottolinea l'ISMEA - è frutto, tuttavia, di situazioni differenziate a livello di singoli comparti e prodotti. In particolare, la compresenza di un'agricoltura deficitaria di alcuni prodotti e di un'industria alimentare orientata all'esportazione determina situazioni di significativa dipendenza dall'estero in alcune filiere per l'approvvigionamento di materie prime da trasformare in prodotti caratteristici del made in Italy. Una tendenza che si è accentuata negli ultimi anni di pari passo all'aumento della capacità di penetrazione sui mercati esteri dell'industria alimentare e alla contestuale minore disponibilità di materia prima nazionale a causa dell'impatto dei cambiamenti climatici.

Questo deficit rende alcune filiere più vulnerabili a fattori geopolitici, climatici e sanitari che influenzano le catene di fornitura, specie laddove il tasso di approvvigionamento è basso e la provenienza delle importazioni è fortemente concentrata o legata a paesi lontani e a rischio. 




primi dieci prodotti importati dall'Italia sono in ordine: caffè, olio extravergine d'oliva, mais, bovini vivi, prosciutti e spalle di suini, frumento tenero e duro, fave di soia, olio di palma e panelli di estrazione dell'olio di soia. Il grado di autosufficienza dell'Italia per questi prodotti varia dallo 0% nel caso del caffè e dell'olio di palma a oltre il 60% nel caso dei prosciutti, ma sono mais e soia, ingredienti di base dell'alimentazione zootecnica, i prodotti che, secondo l'analisi di ISMEA, presentano le maggiori criticità in termini di approvvigionamento. Per entrambi le importazioni negli ultimi venti anni sono considerevolmente aumentate, comportando una drastica riduzione del tasso di approvvigionamento (al 46% per il mais e al 32% per la soia nel 2023). Quanto ai Paesi d'origine, per la soia si evidenzia una forte concentrazione delle forniture dal Brasile (50%), mentre nel caso del mais, pur in presenza di un livello di concentrazione minore, prevalgono gli arrivi dall'Ucraina, un Paese chiaramente a rischio elevato.  

   Il tasso di approvvigionamento italiano è basso anche per i frumenti, con l'industria pastaria che dipende per il 44% dalle forniture provenienti da Canada, Russia, Grecia e Turchia e quella dei prodotti da forno che per il 64% del suo fabbisogno ricorre al prodotto di origine ungherese, francese, austriaco, ucraino e romeno. Anche per la carne bovina il tasso di approvvigionamento è sceso a livelli molto bassi nel 2023 (40%), con la Francia che concentra l'85% del valore dell'import di bovini da ristallo. La prevalenza di un solo fornitore, trattandosi della Francia, è rassicurante sul fronte geopolitico ma rende comunque vulnerabile la filiera nazionale ad altri fattori, come testimoniano le recenti difficoltà dovute alle restrizioni sanitarie associate alla diffusione negli allevamenti francesi di epizoozie e alla più recente emergenza Blue tongue. Infine, per l'olio extravergine di oliva, di cui l'Italia è il secondo maggiore esportatore mondiale e il primo consumatore, le forniture provenienti dagli altri paesi del bacino Mediterraneo, in primis la Spagna, sfiorano il 50% del nostro fabbisogno, legando a doppio filo le sorti del prodotto nazionale a quello estero, soprattutto in termini di variabilità dei prezzi. 

REPORT

Novara di Sicilia, un Borgo identitario

              L' operosa comunità di Novara di Sicilia 

candidata  al  prestigioso riconoscimento di 

“Custode dell’Identità Territoriale“ 

del percorso Borghi GeniusLoci De.Co.

             Novara di Sicilia, paese situato in provincia di Messina,    gioco, cibo tradizionale e scaramanzia animano le vie del paese durante il Torneo di Lancio del Maiorchino, un   un formaggio stagionato che   si collega ad un gioco tradizionale - Il Lancio del Maiorchino, praticato già nel 1700 secondo la documentazione rinvenuta negli archivi comunali. Durante le feste di Carnevale, diverse squadre di uomini e donne lanciano un formaggio stagionato - fabbricato con latte ovino e caprino l’anno precedente al gioco – facendolo rotolare lungo un percorso prestabilito attraverso il centro del paese.
VIDEO

  UN PAESE IN FESTA

La produzione del Maiorchino è espressione di pratiche di allevamento tradizionale rispettose dei ritmi delle transumanze stagionali. Queste, oltre a favorire la biodiversità, sono all’origine di un prodotto di alta qualità, prezioso per l’economia di una comunità impegnata a combattere lo spopolamento. Un gioco tradizionale rivitalizzato negli anni 90 dall’associazione Circolo Olimpia, coinvolgendo produttori, abitanti di Novara così come turisti e appassionati di paesi limitrofi. Questa tradizione ludica contribuisce alla notorietà del formaggio, favorendo un turismo sostenibile, rafforzando il senso di appartenenza e una dinamica di dialogo con altre comunità ludiche tradizionali.  
 

Messina, festa del vino

 Tutto pronto per il secondo appuntamento della Festa del Vino a Messina

La Pro Loco Casali Peloritani, con il patrocinio della Regione Sicilia dell’Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari e del Comune di Messina, e in collaborazione con l’Associazione Giovanna d’Arco e l’Oasi Azzurra, invita tutti a partecipare al secondo appuntamento della Festa del Vino sabato 23 novembre alle ore 17:00.



L’evento si terrà nello splendido scenario dell’Oasi Azzurra, incastonato tra le suggestive Montagne di Sabbia e con vista mozzafiato sulle Isole Eolie. Qui, al calar del sole, si aprirà un convegno ricco di contenuti e spunti di riflessione, grazie ai contributi di cinque relatori esperti.

Nel corso del Convegno, moderato dal Dott. Antonio Tavilla, interverranno Don Vincenzo Majuri, il professore Leo Moleti, Cettina Lanzafame, Yulia Sidorina ed il professore Filippo Grasso e si dibatterà riguardo al percorso del vino, della vigna alla tavola, quale esperienza enoturistica.

A partire dalle 18.30, la musica accompagnerà i partecipanti in un percorso tra i saperi e i sapori del territorio. Degustazioni di vini pregiati e specialità d’autunno, per celebrare le eccellenze enogastronomiche locali.

L’iniziativa si avvale della preziosa collaborazione delle associazioni culturali e professionali del territorio: l’Associazione Culturale Peloritana - I Ferri du Misteri, ONAV Messina, e Wine Passion & Skill.

Occasione unica, dove tradizione, natura e convivialità si incontrano per celebrare il vino e i sapori d’autunno.

mercoledì 20 novembre 2024

XIX SAGRA DEL MAIALE E DEL CINGHIALE

  Il Comune di Antillo organizza la manifestazione “XIX Sagra del Maiale e del Cinghiale” con l’intento di promuovere e valorizzare le produzioni agricole e agroalimentare di rilievo regionale e nazionale dell’entroterra messinese che ruotano attorno al vasto territorio che circonda il Comune.
Questa iniziativa è finanziata dall’ Assessorato Regionale dell'Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea - Dipartimento Regionale dell’Agricoltura. La produzione della manifestazione è curata dall’ Amministrazione Comunale di Antillo e dalla Proloco Antillo APS. L’evento sarà incentrato sulla promozione dei prodotti agro alimentari tipici e locali, soprattutto delle carni e dei prodotti caseari; ciò significa non solo farne conoscere le qualità, ma guidare il consumatore verso un acquisto e un consumo consapevole, promuovendone l'utilizzo in ambito culinario mediante un connubio con piatti e pietanze nostrane. Lungo il percorso espositivo sarà possibile degustare tantissimi piatti tipici del territorio; contestualmente sarà dato spazio ad attività di informazione, in quanto avrà luogo nella giornata di sabato 30 novembre un convegno dal titolo “Il Cinghiale nel nostro territorio, da problema a risorsa” – con ospiti del settore. Sarà anche realizzata una degustazione di piatti tipici della cucina antillese a cura della locale Associazione Proloco per descrivere le buone pratiche dell’uso dei prodotti agricoli di qualità nella cucina domestica, al fine di incentivarne il consumo, la diffusione e quindi la commercializzazione. I principali piatti realizzati saranno tutti a base di carni, salumi e formaggi che celebreranno tutto il gusto dei prodotti locali, i quali non saranno un semplice marchio ma un contenitore di territori, di storie e di persone. Lungo la via Roma, per allietare i visitatori, verrà dato spazio anche a spettacoli di musica popolare per due giornate ricche di eventi.

Agroecology


Nell'ambito delle iniziative della Rete Regionale del Sistema della conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura, rientra la collaborazione con  il progetto   Agroecology  
    La Rete, (tratto da Linee guida Innovazione e ricerca per l’agricoltura e lo sviluppo rurale L’ECONOMIA DELLA CONOSCENZA (EC) Competitività, Reddito e Occupazione- Dario Cartabellotta Luglio 2008) è lo strumento finalizzato alla “concertazione tecnica”, il punto di incontro e di scambio fra le esigenze dell’intero sistema (tecnico, scientifico ed economico) di un determinato settore e gli attori della ricerca scientifica e dello sviluppo rurale con l’obiettivo di recepire le esigenze del settore, condividere, indirizzare e predisporre nuove attività di ricerca e innovazione, formazione e aggiornamento tecnico, nonché della divulgazione; elaborare strategie finalizzate al miglioramento della competitività e allo sviluppo rurale. Fondamentale è l’incontro con le imprese (focus, forum, tavolo specifico) al quale è essenziale che partecipino non solo le rappresentanze, ma anche i singoli imprenditori: dall’incontro devono emergere le priorità di intervento percepite dalla base produttiva in termini di ricerca, innovazione e sviluppo rurale. 

Le domande riguardano la definizione di agroecologia, le pratiche agroecologiche e le politiche di supporto alla transizione.  

La survey, indirizzata ad enti e autorità competenti a livello regionale, nazionale, o settoriale, contribuirà a strutturare e sviluppare le attività previste dalla Partnership per facilitare l'accesso ai materiali prodotti sul tema della transizione agroecologica e facilitare l' interazione tra scienza e politiche.

E' possibile rispondere a livello individuale, oppure coinvolgere altri colleghi del vostro ente per fornire risposte che riflettano più punti di vista. La European Partnership on Accelerating Farming Systems Transition (AGROECOLOGY), finanziata da Horizon Europe [Grant agreement ID: 101132349], unisce la Commissione Europea e 72 istituzioni partner in 26 stati membri, paesi associati e paesi terzi. Questa ambiziosa iniziativa allinea i programmi nazionali per migliorare la ricerca e l'innovazione su scala paneuropea. Dedicata a promuovere un settore agricolo sostenibile, resiliente e favorevole agli agricoltori, la partnership affronta il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e la sicurezza alimentare. L'agroecologia, ispirata alle interazioni naturali e alla tecnologia avanzata, incorpora la conoscenza degli agricoltori per affrontare diverse sfide. Attraverso Living Lab (LL) e Research Infrastructures (RI), la partnership accelera la transizione all'agroecologia.


Questa partnership si basa su una visione comune per "fare squadra e sbloccare la transizione all'agroecologia in modo che i sistemi agricoli siano resilienti, produttivi e prosperi, sensibili al luogo, nonché rispettosi del clima, dell'ecosistema ambientale, della biodiversità e delle persone entro il 2050". Per ottenere un impatto su persone, politiche, pianeta, produttività e prosperità, abbiamo bisogno di un cambiamento di paradigma nella scienza, nella politica e nella pratica per supportare una governance e un processo decisionale basati su prove e orientati ai sistemi con governi e istituzioni e quindi politiche più aperte, flessibili, partecipative, di condivisione del rischio e quindi in grado di abilitare cambiamenti trasformativi.

A tal fine, con questo sondaggio, la partnership AGROECOLOGY sta cercando di valutare e mappare le attuali politiche settoriali rilevanti per le transizioni dell'agroecologia e di migliorare la capacità e la governance delle politiche basate sulla scienza in Europa.

  Qui il link alla survey online a cui potete rispondere direttamente. https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/AGROECOLOGYWP2

Ci scusiamo per la scadenza ravvicinata 

Un caro saluto

NinoSutera 

 

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