giovedì 8 agosto 2024

Silent Island

 Due giorni di festa a San Salvatore di Fitalia. Il progetto Silent

Island incontra i sapori delle produzioni agroalimentari locali.

Stand, degustazioni e tanta musica, l'evento finanziato dall’Assessorato dell’Agricoltura dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Sicilia. Iniziativa è dedicata alla promozione del territorio. 

Le produzioni agroalimentari locali incontrano il progetto Silent Island. Due giorni di Esperienze culinarie e musicali per raccontare l’identità del Comune di San Salvatore di Fitalia, territorio dell’alta collina nel messinese che continua a distinguersi per qualità e promozione turistica 8 agosto 2024 – Si chiama F’ESTATE ed è la Festa dei sapori & Silent Island della Fiumara del Fitalia (ME) che si svolgerà il 12 e il 13 agosto 2024 nel Comune di San Salvatore di Fitalia.



Due giorni unici e indimenticabili per vivere pienamente l’estate e apprezzare le peculiarità alimentari e culturali del Comune di San Salvatore di Fitalia, in un’atmosfera estiva dal sound accattivante. La cultura del buon cibo, infatti, si lega al progetto Silent Island, che prevedere la scoperta e la promozione del territorio in un’atmosfera di musica. È prevista la partecipazione di sei DJ e una Special Guest: Claudia Giannettino, Dj palermitana vincitrice del Dance Music Awards.

La manifestazione inizierà lunedì 12 agosto alle ore 19:00 presso la Piazza San Calogero del Comune di San Salvatore di Fitalia. Saranno disposte delle aree parcheggio e dei punti di sosta in prossimità della manifestazione.

«Un’iniziativa lodevole per promuovere l’offerta turistica e valorizzare il nostro territorio attraverso la fusione di cibo locale, cultura e musica. I sapori autentici dei Nebrodi e le nostre tradizioniverranno scoperte dai partecipanti in un clima di divertimento e musica. Ringrazio l’Assessorato Regionale, i promotori del progetto Silent Island, i produttori locali e tutte le persone coinvolte, perché solo facendo un lavoro sinergico è possibile realizzare eventi così importanti qualitativamente. Tengo a precisare che la tutela e la promozione dei beni culturali e naturali di un territorio sono attività fondamentali per la salute della nostra terra e come Amministrazione continuiamo a portare avanti questi valori» così ha dichiarato il Sindaco di San Salvatore di Fitalia Giuseppe Pizzolante.

ECCO COME FUNZIONA

All’ingresso della manifestazione sarà possibile ritirare una cuffia wireless insieme ad una mappa che guiderà il visitatore indicando le tappe di tutto il percorso. Sarà possibile gustare i prodotti tipici locali degli espositori presenti dell’area Food e Beverage e visitare il centro storico di San Salvatore di Fitalia, con il museo, le chiese e i monumenti aperti gratuitamente per l’occasione. Con le cuffie si potrà ascoltare la musica preferita scegliendo una delle tre frequenze disponibili, ognuna con uno stile di musica diverso, che colorerà le cuffie di rosso, blu o verde in base alla scelta.

 

PROGRAMMA, FOOD E DRINK

Le due giornate daranno visibilità alle eccellenze gastronomiche del paese. Le attività che hanno aderito all’iniziativa saranno aperte al pubblico, alcune nei rispettivi locale e altre con appositi stand, esposizioni e degustazioni, proponendo prodotti locali per tutti i gusti, dal dolce al salato, tutti dettagliatamente descritti in appositi menù. Sarà inoltre possibile gustare fresche ed eccellenti birre artigianali. Sono previsti laboratori del gusto con produttori locali, eventi sulla cultura dei sapori naturali promuovendo la conoscenza e la qualità delle tecniche agricole e pastorali, con particolare attenzione ai processi di trasformazione.




Per ulteriori informazioni: https://www.silentislandofficial.it/#venues

https://comune.sansalvatoredifitalia.me.it/

https://www.facebook.com/profile.php?id=100064489010943

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sagra delle nocciole a Polizzi Generosa

 

Dal 16 al 18 agosto torna la sagra delle nocciole a Polizzi Generosa, giunta alla sua 67° edizione, finanziata dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana

            Nuovamente per le strade del borgo, respiri di Sicilia più tinta colorate e allestimenti a tema caratteristici che ricordano l’economia primaria di un tempo che affonda le radici nell’agricoltura.



 

            Danze e ritmi folkloristici, musiche di tradizione, ricordano il vanto di un tempo dove si raccontano i linguaggi popolari, gli usi, i costumi e tutto ciò che non è mai stato dimenticato.

            Si ripercorrono nei tre giorni più momenti fatti da più “quadri viventi”, di una Sicilia che ha fermato il suo tempo affondando le radici in un passato che viene ancora una volta vissuto e valorizzato, per certi versi un po’ rivisitato alla luce più moderna del presente.

            Sempre più presenze registrate per questo evento che nel tempo ha dato prova di continuità fra generazioni.

            Punto di forza, il credere in un territorio facendo trasparire la voglia di presentare un luogo accogliendo al meglio con il suo migliore biglietto da visita. In ogni angolo, un dettaglio da scoprire che rimanda alla storia del luogo attraverso l’abilità artistica di mani che creano e fanno sostare ammirando, valorizzando la semplicità.


 

            Associazioni locali collaborano al meglio, un rapporto sinergico con l’amministrazione comunale per la riuscita. Più spettacoli proposti durante l’evento ad allietare le giornate e a immergersi nell’intero contesto. Da anno in anno, sempre più protagonisti hanno caratterizzato l’evento.

            Quest’anno sarà la volta del gruppo “Il sud” che suonerà in concerto avviando la prima serata esibendosi nella grande piazza; il 17 spazio al fagiolo badda cooking show, che potrà essere meglio conosciuto fra le sue caratteristiche e lanciato fra i prodotti bio con cui si caratterizza il paese di Polizzi e in serata, la proposta di maggiore divertimento e coinvolgimento per riunirsi e stare insieme, sarà fatta dagli Skatematti, per scatenare gli animi in spirito di divertimento e leggerezza. Il 18, la sfilata dei carri siciliani e i gruppi folk provenienti dall’ Italia, Macedonia, Polonia, Romania, Serbia, Bolivia.

            Una moltitudine di scenari tipici apriranno i sipari  lungo le strade fino a convergere dinanzi al Piano: luogo principale di eventi e spettacoli, manifestazioni polizzane. Sempre un grande raduno di gente proveniente da più luoghi, non soltanto di paesi limitrofi ma anche di terre straniere.

            Una possibilità oltretutto, di poter conoscere, seppur in piccolissima parte, le tradizioni e le altre culture ricche di fascino mediante la musica, il costume, i colori di luoghi e realtà lontane con cui poter entrare in contatto attraverso i colori e i ritmi di terre lontane. Questo e molto altro a Polizzi Generosa, che festeggia la sua sicilianità.

            Polizzi, specialmente in questo periodo dell’anno, offre il meglio con la sua accoglienza e generosità con cui si contraddistingue, non soltanto per il nome che porta, ma poiché la sua “generosità” è il senso d’ospitalità: l’aprire le porte di casa mettendo a disposizione ciò che il luogo può donare, nei frutti che questo grande albero prolifico cerca nel piccolo di poter sempre offrire ad ogni visita.

            Ogni anno, più proposte, tra cui, molto attesi, i gruppi folk provenienti da parti varie del mondo. Un momento d’ interscambio culturale di forte fascino.

            Una possibilità oltretutto, di poter conoscere, seppur in piccolissima parte, le tradizioni e le altre culture ricche di fascino mediante la musica, il costume, i colori di luoghi e realtà lontane con cui poter entrare in contatto attraverso i colori e i ritmi di terre lontane. Questo e molto altro a Polizzi Generosa, che festeggia la sua sicilianità.

 

 

mercoledì 7 agosto 2024

Decreto Agricoltura, una visione strategica


         Il MISAF si legge nell'opuscolo, ha da subito adottato una visione strategica di fondo, che ha inciso su ogni atto del Governo stesso, con l’obiettivo di rafforzare il “Sistema Italia” su ogni fronte, garantendo che l’Italia possa svolgere quel ruolo che la storia le ha assegnato, ossia contribuire attivamente allo sviluppo di un pianeta che abbia dei connotati che corrispondono a qualità della vita e benessere.

Con il Decreto Agricoltura siamo riusciti, grazie alla fondamentale e preziosa collaborazione del Parlamento, a mettere a terra oltre 500 milioni di euro per un’ampia gamma di interventi a sostegno dell’agricoltura e della pesca nazionali, in un’ottica orientata all’uscita dalla fase di crisi, che abbiamo ereditato su molti dossier sin dall’insediamento del Governo, per entrare in una fase di ripartenza e ricostruzione, in modo da prevenire e contenere le future emergenze. Questo lo abbiamo fatto con numerose misure settoriali alle quali potrai accedere a breve: dalla moratoria sui mutui all’abbattimento del costo del denaro, ai contributi a fondo perduto per il rilancio delle filiere strategiche fino agli sgravi contributivi ed al sostegno per l’investimento nei beni utili per portare avanti la tua attività, nonché a molte altre iniziative di cui troverai le principali caratteristiche nelle prossime pagine. 


Opuscolo DL Agricoltura 

martedì 6 agosto 2024

La domesticazione della vite.

 Giuliana Cattarossi, Giovanni Colugnati

Colugnati&Cattarossi, Partner Progetto “PER.RI.CON.E.”

finanziato dall'Assessorato Agricoltura attraverso  

la Misura 16 del PSR 2014-2022

 

La vite selvatica (Vitis vinifera subsp. silvestris) è una liana rampicante che, allo stato naturale, risale i tronchi degli alberi delle foreste, fino a raggiungerne la sommità, dove fiorisce producendo poi i propri acini. Gli uccelli apprezzano molto questi frutti, gustosi e facilmente accessibili, e cibandosene ne diffondono i semi, perpetuandone così la specie.

Se ci chiediamo che cosa spingesse l’uomo (o la donna) del Paleolitico ad arrampicarsi pericolosamente sugli alberi più alti della foresta, solo per riuscire a raccogliere queste bacche rosse, peraltro apprezzate dagli uccelli, ma povere di potere nutritivo, la risposta potrebbe essere che a spingerli fosse la “serendipità”, letteralmente la capacità di rilevare e interpretare correttamente un fenomeno occorso in modo del tutto casuale durante una ricerca scientifica orientata verso altri campi d'indagine, ossia la sorpresa di trovare una cosa inaspettata mentre se ne cerca un’altra.  

 


Questa almeno è l’idea alla base dell’“Ipotesi paleolitica” formulata dall’enoarcheologo Patrick McGovern (2003): attratti dai colori accattivanti degli acini, o semplicemente imitando gli uccelli, alcuni uomini primitivi raccolsero qualche grappolo d’uva selvatica, rimanendo sedotti dal suo gusto aspro e zuccherino. Probabilmente ne deposero diversi grappoli in qualche recipiente (di pelle, legno o pietra) e dopo qualche giorno, sotto il peso dei grappoli sovrastanti, dagli acini di quelli più bassi trasudò del succo. E poiché in natura i lieviti della fermentazione vivono proprio sulle bucce degli acini e sono presenti nell’aria sotto forma di spore, probabilmente quel succo produsse una sorta di vino spontaneo e primordiale a basso tenore alcolico.

Una volta mangiati tutti gli acini, il nostro antenato paleolitico assaggiò più o meno volontariamente quella bevanda, restando avvinto da una piacevole euforia che gli instillò un unico pensiero fisso: berne ancora.

In assenza di recipienti idonei, quel “Beaujolais nouveau dell’Età della pietra”, come l’ha definito scherzosamente McGovern, doveva essere consumato rapidamente, prima che si trasformasse in aceto.

Ma le cose cambiarono quando, tra 12 e 10 mila anni fa, le popolazioni umane divennero stanziali, abbandonando il nomadismo e dando vita a insediamenti permanenti che sorsero con la nascita dell’agricoltura.

Questo fenomeno, noto come la “rivoluzione neolitica”, ebbe come conseguenza l’aumento della densità di popolazione e la necessità di conservare il cibo più a lungo. E fra le altre cose, questi popoli neostanziali dovettero trovare dei modi per assicurarsi un approvvigionamento sicuro di uva.

lunedì 5 agosto 2024

Il Prof. Salvatore Barbagallo Assessore Regionale all'Agricoltura

 
  Docente di lungo corso presso il Dipartimento DiA3 dell’Università di Catania è l’Assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana.

    Tra il 2010 e il 2011 è stato Direttore del Dipartimento  Agricoltura dello stesso Assessorato.

Coldiretti ha salutato la nomina di Salvatore Barbagallo quale nuovo assessore all’Agricoltura al posto di Luca Sammartino. «Buon lavoro al nuovo assessore regionale dell’Agricoltura Salvatore Barbagallo – si legge in una nota -. La nomina avviene in un momento complesso dove sono molteplici le problematiche da affrontare e in primo luogo “l’emergenza delle emergenze” che riguarda il salvataggio del patrimonio zootecnico siciliano. Ma la siccità da mesi sta provocando danni ingenti a tutti i comparti dell’Isola soprattutto perché mancano le infrastrutture adeguate che speriamo possano essere realizzati con la mole di investimenti annunciati». «Ci auguriamo – hanno concluso dalla Coldiretti – quindi che tutte le soluzioni per l’agricoltura siciliana arrivino proseguendo il dialogo che ha portato istituzioni e organizzazioni agricole lavorare a stretto gomito individuando anche azioni veloci e snelle».

«Apprendiamo della nomina del professor Salvatore Barbagallo, neo assessore regionale all’agricoltura, che arriva dopo tre mesi di vacatio, in un momento di gravissima crisi per le aziende agricole – quelle della Piana di Catania in particolar modo – messe a dura prova dalla evidente eccezionalità delle condizioni climatiche e dalla carenza d’acqua negli invasi», dichiara Giosuè Catania, presidente facenti funzioni della confederazione di  agricoltori Cia Sicilia Orientale. «All’insigne professionista, dalla autorevole carriera universitaria, auguriamo buon lavoro perché c’è tanto fare – sottolinea – su di lui oggi ricade il peso politico di una situazione che aggiunge, alla eccezionalità “naturale”, una mancata pianificazione degli interventi negli ultimi 20 anni, i ritardi accumulati e gli insufficienti interventi registrati fino a questo momento, che rendono drammatico lo stato di salute dell’agricoltura siciliana».

Al Prof. Barbagallo il nostro buon lavoro.

La Tavola del Gattopardo, Ambasciatrice dell'Identità Territoriale

  Nella città del Gattopardo si svolge da 19 anni un evento internazionale culturale e di promozione dell'identità territoriale.

  L’evento conclusivo del Festival del Gattopardo 2024 ha avuto un epilogo domenica 4 agosto  nel III Cortile di Palazzo Filangeri di Cutò, con “La cucina siciliana nel romanzo”  e concluso con  il Proloquio per la candidatura “La tavola del Gattopardo Ambasciatrice dell’Identità Territoriale” del percorso dei Borghi GeniusLoci De.Co. De.Co. https://terra.regione.sicilia.it/borghi-geniusloci-de-co-legame-fra-uomo-ambiente-clima-e-cultura-produttiva/

 https://terra.regione.sicilia.it/nasce-lassociazione-dei-borghi-genius-loci-de-co-come-farne-parte/  

   Santa Margherita Belice, ha adottato con delibera di giunta,  il percorso   Borgo GeniusLoci De.Co. un    percorso culturale, composto da 12 steps, iniziando dalle  Siringate, "quei gustosi dolcetti che piacevano tanto alla principessa Filangeri, che a Santa Margherita di Belice era trattata da tutti come una regina"  
Il prossimo,  eleggere la Tavola del Gattopardo,
 Ambasciatrice dell'Identità Territoriale
 

Il percorso, ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus, prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e Trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio, è stato favorito dalla stretta collaborazione con alcuni operatori culturali,da Michele Ciaccio a Erina Montalbano, solo per citarne alcuni.


«Il genius loci è il territorio della memoria, il nostro patrimonio, il valore più profondo della cultura  mediterranea ed europea,ed è l’unico anticorpo che abbiamo rispetto alla cultura dell' indefinito  globale»  
 




Le De.Co. (Denominazioni Comunali) nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava: “Attraverso la De.Co. il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità.” Rappresenta un concreto strumento di marketing territoriale, ma soprattutto un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali. La De.Co. è “un prodotto del territorio” (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un lavoro artigianale, etc) con il quale una comunità si identifica per elementi di unicità e caratteristiche identitarie, deve essere considerata come una vera e propria attrazione turistica capace di muovere un target di viaggiatori che la letteratura internazionale definisce “foodies” viaggiatori sensibili al patrimonio culinario locale e non solo.  

"Quando il cibo viene ancorato in maniera identitaria ad un territorio, smette di essere un momento culinario e diventa esperienza totale. In questo modo coinvolge immediatamente i quatto sensi, vedere, annusare, gustare e toccare; ma quando un cibo è veramente ancorato ad un territorio tocca anche le orecchie perché si racconta e racconta il territorio. Quando arriva nel piatto, quel cibo ti ha detto tante cose e quando lo assapori diventa esperienza avvolgente, coinvolgente e identitaria di quel luogo."

 

 PROLOQUIO 

sulla Candidatura della Tavola del Gattopardo

quale 

Ambasciatrice dell'Identità Territoriale 

Mirabilmente condotto da Nino Graziano Luca, hanno preso parte 

Debora Ciaccio, Assessore alla Cultura di Santa Margherita Belice

Erina Montalbano, Presidente Pro Loco “Gattopardo Belìce” di Santa Margherita di Belice

-Nino Sutera Coordinatore Editoriale di Terrà, il Multimediale dell'Agricoltura dell'Assessorato Regionale Agricoltura, ma anche coordinatore nazionale dei Borghi Genius Loci De. Co.

In una serata d'estate, un attenta platea di intervenuti ha visto la partecipazione di  alcuni dei "Custodi dell'Identità Territoriale", da Nicola Fiasconaro,  a Michele Ciaccio, da Francesco Bonomo a Franco Mauceri, non dimenticando la Prof.ssa Erina Montalbano, anch'essa Custode dell'Identità Territoriale nella qualità di Presidente della locale Proloco.


Nella prima parte, professionisti della cucina siciliana, si sono confrontati sulle prelibatezze della tavola del Gattopardo, mettendo in risalto il valore assoluto della cucina italiana nel mondo.


  GRAN FINALE CON la MEGA CASSATA 

da 300 KG  







 































Foto  Titta Di Giovanna


giovedì 1 agosto 2024

La tavola del Gattopardo candidata ad "Ambasciatrice dell'Identità Territoriale"

 

  Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa  dal 2 al 4 agosto    a Santa Margherita di Belice.





  La manifestazione avrà inizio   venerdì 2 agosto alle ore 21.30, con LOfficina del Racconto” grazie alla quale sono stati coinvolti gli studenti delle scuole superiori di primo grado del territorio che si sono cimentati in piccoli componimenti letterari.

Nel corso della serata, i partecipanti saranno premiati e si esibiranno alcune giovani eccellenze nel campo della musica e della danza. Sabato, invece, il grande evento con la consegna del premio letterario allo scrittore francese Pierre Michon per il suo romanzo Vite minuscole”, scelto dalla giuria presieduta dal Prof. Salvatore Silvano Nigro. Ricordiamo che l’evento è organizzato dall’Istituzione “Giuseppe Tomasi di Lampedusa”, presieduta dal Sindaco di Santa Margherita di Belice, Gaspare Viola,  

L’iniziativa internazionale gode del sostegno della Regione Siciliana, dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Comune di Santa Margherita di Belice e di alcuni importanti sponsor quali: Donnafugata, Cooperativa Quadrifoglio e Banca Intesa San Paolo. Inoltre, ha avuto il patrocinio di “Agrigento Capitale della Cultura 2025”.

La serata sarà presentata da Nino Graziano Luca, che ne cura anche la regia, e da Licia Raimondi. Sul palco l orchestra sinfonica tutta al femminile della Women Orchestra che farà emozionare gli spettatori sulle note dei film che hanno conquistato l Oscar. In particolare, sarà proposto un omaggio ad Ennio Morricone.

Ospiti del Premio Letterario due grandi attori: Alessio Vassallo e Lucia Sardo, impegnati nell'interpretazione di alcuni brani tratti da opere di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. 

L’evento avrà anche un epilogo domenica 4 agosto alle 21.30, nel III Cortile di Palazzo Filangeri di Cutò, con “La cucina siciliana nel romanzo” in cui si cercherà di narrare l’identità siciliana nella produzione letteraria dell’autore del “Gattopardo”  con tante scuole di pensiero a confronto, e prima della degustazione della classica cassata siciliana realizzata da esperti pasticceri, il Proloquio per la candidatura “La tavola del Gattopardo Ambasciatrice dell’Identità Territoriale” del percorso dei Borghi GeniusLoci De.Co. https://terra.regione.sicilia.it/borghi-geniusloci-de-co-legame-fra-uomo-ambiente-clima-e-cultura-produttiva/

Santa Margherita Belice, nel recente passato, ha adottato con delibera di giunta, il percorso Borgo GeniusLoci De.Co. https://terra.regione.sicilia.it/nasce-lassociazione-dei-borghi-genius-loci-de-co-come-farne-parte/ un percorso culturale, elaborato dalla Libera Università Rurale, per la valorizzazione dell'identità territoriale grazie alla tenacia del Prof Michele Ciaccio e la collaborazione della locale Proloco.

"Quando il cibo viene ancorato in maniera identitaria ad un territorio, smette di essere un momento culinario e diventa esperienza totale. In questo modo coinvolge immediatamente i quatto sensi, vedere, annusare, gustare e toccare; ma quando un cibo è veramente ancorato ad un territorio tocca anche le orecchie perché si racconta e racconta il territorio. Quando arriva nel piatto, quel cibo ti ha detto tante cose e quando lo assapori diventa esperienza avvolgente, coinvolgente e identitaria di quel luogo."

 Una serata  che si preannuncia interessante

Chef FRANCESCO BONOMO 

Campione Cous Cous Fest 2019 a San Vito Lo Capo e Custode dell'Identità Territoriale

conduce  

una MASTERCLASS con video sul COUS COUS  

 

 CHEF VIOLA presenta IL TRIONFO DI GOLA


  PRESENTAZIONE DEI MAESTRI PASTICCIERI

SALVATORE SANTANGELO Patron Pastry Chef

VIOLA GIUSEPPE PATRON Pastry Chef

FRANCESCO MAUCERI Patron Chef

CALOGERO MILIONE Patron Pastry Chef

 PROLOQUIO 

sulla Candidatura della Tavola del Gattopardo

quale 

Ambasciatrice dell'Identità Territoriale

 

Interverranno: 

-Gaspare Viola, Sindaco di Santa Margherita Belice e Custode dell'identità territoriale

Debora Ciaccio, Assessore alla Cultura di Santa Margherita Belice

Erina Montalbano, Presidente Pro Loco “Gattopardo Belìce” di Santa Margherita di Belice

-Nino Sutera Coordinatore Editoriale di Terrà, il Multimediale dell'Agricoltura dell'Assessorato Regionale Agricoltura, ma anche coordinatore nazionale dei Borghi Genius Loci De. Co.

 


                  GRAN FINALE CON la MEGA CASSATA da 300 KG e

 

martedì 30 luglio 2024

L' olio EVO italiano e il Turismo delle Radici.

 

Un'occasione per rilanciare il valore.

      Ce ne parla la dott.ssa Vania Sarullo, componente del Coordinamento Regionale Sicilia dell’Associazione Nazionale Città dell’olio, socia dell’Associazione Nazionale Donne dell’Olio, di Women in Olive Oil e referente di Pandolea per la Sicilia, che ha realizzato un modello progettuale per la valorizzazione e la promozione dei territori a vocazione olivicola della nostra Regione, attraverso questa nuova forma di turismo. 



Percorsi olivicolo-digitali del Turismo delle Radici in Sicilia

Il 2024 è l’anno delle radici italiane nel mondo e il Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale promuove il “Turismo delle radici” quale opportunità per valorizzare le storie di emigrazione, sacrificio e successo degli avi degli italo-discendenti nel mondo e preservarne la memoria.

Si tratta di una forma di turismo generata dagli emigrati e dai loro discendenti che vogliono riconnettersi con le proprie radici, visitando la terra d’origine della propria famiglia durante le vacanze.

“L’Anno delle radici” offre all’Italia un’opportunità che riguarda non solo il settore turistico e tutto il suo indotto ma, a mio avviso, anche quello olivicolo-oleario: è questa un’occasione per rilanciare il valore dell’olio EVO italiano, un alimento buono, che fa bene e che contribuisce alla Bellezza e alla promozione del territorio.


Una Ricerca del C.R.E.A. intitolata “Turismo delle radici e promozione all’estero dei prodotti agroalimentari italiani - un focus sul settore olivicolo oleario”, presentata nel corso del convegno inaugurale di Trieste Olio Capitale 2024,  ha dimostrato l’interesse dei turisti delle radici per l’olio EVO e per le esperienze legate all’oleoturismo nonché una non approfondita formazione e conoscenza da parte delle comunità italiane all’Estero della cultura olivicolo-olearia, in particolare dell’olio EVO, soprattutto in termini di acquisto e promozione.

“Gli italo-discendenti sono legati a territori e produzioni locali: più dell’87 % promuove il made in Italy al rientro; per oltre il 73 % l’olio di oliva italiano è di qualità superiore”.

Partendo dai dati della suddetta Ricerca e dalle conoscenze acquisite attraverso la partecipazione ad un corso di perfezionamento in “Valorizzazione e gestione dei sistemi locali” (Unitelma Sapienza, Roma), ho realizzato un “Modello metodologico-progettuale” per la costruzione di una destination management dell’ Oleo-Turismo delle radici che ho presentato il 12 marzo 2024, come elaborato finale del corso digitale di formazione “Il turismo delle radici - come progettare e promuovere un’offerta turistica mirata agli italiani nel mondo” (Università della Calabria e Confcommercio Cosenza) che descrivo sinteticamente.

Tale modello metodologico vuole rappresentare uno strumento, una sorta di vademecum che, attraverso delle linee guida, aiuti gli amministratori di un territorio (tra cui anche i referenti comunali dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio) a strutturare insieme dei percorsi di Oleoturismo delle radici.


Da questo modello è stata elaborata un’idea progettuale che intreccia le due direttrici, il turismo delle radici e il turismo dell’olio, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare queste due forme di turismo anche attraverso strumenti digitali avanzati che riguardano anche la tracciabilità agroalimentare.

Il progetto integra aspetti culturali, territoriali e sociali, per sviluppare un turismo delle radici e un turismo dell’olio sostenibile e inclusivo che mira a valorizzare il patrimonio culturale e olivicolo oleario dei territori e il made in Sicily.

Esso si articola in diversi piani: il piano culturale, il piano territoriale, sociale e il piano digitale.

Il piano culturale mira a riscoprire e valorizzare il patrimonio storico e culturale delle aree coinvolte, promuovendo tradizioni, usi e costumi locali legati alle radici e alla produzione di olio EVO. Eventi, mostre e attività educative saranno organizzati per coinvolgere turisti e comunità locali.

Il piano territoriale si concentra sul miglioramento delle infrastrutture e dei servizi turistici nelle aree coinvolte. Questo include la creazione e la manutenzione di percorsi tematici, l’installazione di segnaletica informativa e la collaborazione con enti locali per garantire un’esperienza turistica di alta qualità.

Il piano sociale si propone di coinvolgere le comunità locali nel progetto creando opportunità di lavoro e favorendo lo sviluppo economico sostenibile. Saranno promosse iniziative di inclusione sociale e partecipazione comunitaria, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione.

Il piano informativo digitale si avvarrà dell’utilizzo di due piattaforme digitali, realizzate e curate rispettivamente dalla dottoressa Maria Timoshina e dal professore Pierluigi Gallo:

-Olive Oil Tourism (https://oliveoiltourism.it) piattaforma per la prenotazione online di esperienze legate all’olio di oliva, facilitando l’accesso a visite guidate, degustazioni e tour nelle aziende olivicole.

-SeedsBit Traceability (https://trackit.seedsbit.com) è la piattaforma di tracciabilità alimentare basata su blockchain e smart contract.

L’idea progettuale è stata già illustrata ai componenti del GAL Monti Sicani e Valle del Belice e per il momento unico partner è l’Associazione Nazionale Città dell’Olio di cui fanno parte trenta Comuni della regione Sicilia.  Attraverso questo progetto potrebbero essere implementate le iniziative di tipo esperienziale dell’Associazione, come la Merenda nell’oliveta e la Camminata tra gli Olivi, finalizzate alla valorizzazione dei territori di origine dell’olio extravergine di oliva italiano.


Altri esempi di attività svolte in Sicilia occidentale, che potrebbero essere rimodulate e riproposte come attrattori turistici in altri territori dell’isola, sono il “Biancolilla Day”, svoltosi a Calamonaci (AG), il “Nocellara Fest” a Castelvetrano (TP): giornate a tema dedicate alla valorizzazione delle cultivar autoctone siciliane e del paesaggio olivicolo del territorio, attraverso momenti culturali e musicali, degustazioni di olio EVO e abbinamenti gastronomici.

La Regione Sicilia sta lavorando per i siculo-discendenti attraverso un disegno di legge governativo (n.723/2024) che mira a rafforzare i legami tra l’isola e i siciliani sparsi nel mondo, preservando e valorizzando le radici culturali, storiche e familiari dei siciliani all’estero.

Si confida pertanto nella sensibilità e collaborazione delle istituzioni e delle comunità locali per il lancio e lo sviluppo di questa offerta turistica nuova e originale, collegata anche alla promozione della tradizione gastronomica e della produzione oleicola siciliana, che contribuirebbe, inoltre, alla tutela del paesaggio e allo sviluppo economico delle aree interne.

Il Turismo dell’olio può offrire un solido contributo al programma del Turismo delle radici e l’ulivo con il suo olio, attraverso una corretta comunicazione e promozione, possono diventare degli importanti attrattori turistici per i siculo-discendenti sparsi nel mondo.





Nelle foto Paola Ceraolo, una siculo discendente e turista delle radici dell’Uruguay mentre partecipa insieme al marito alla raccolta delle olive nelle campagne di Brolo (Messina).




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