Un'occasione per rilanciare il valore.
Ce ne parla la dott.ssa Vania Sarullo,
componente del Coordinamento Regionale Sicilia dell’Associazione Nazionale
Città dell’olio, socia dell’Associazione Nazionale Donne dell’Olio, di Women in
Olive Oil e referente di Pandolea per la Sicilia, che ha realizzato un modello
progettuale per la valorizzazione e la promozione dei territori a vocazione
olivicola della nostra Regione, attraverso questa nuova forma di turismo.
Percorsi olivicolo-digitali del Turismo delle Radici in Sicilia
Il 2024 è l’anno
delle radici italiane nel mondo e il Ministero degli affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale promuove il “Turismo delle radici” quale
opportunità per valorizzare le storie di emigrazione, sacrificio e successo
degli avi degli italo-discendenti nel mondo e preservarne la memoria.
Si tratta di una
forma di turismo generata dagli emigrati e dai loro discendenti che
vogliono riconnettersi con le proprie radici, visitando la terra d’origine
della propria famiglia durante le vacanze.
“L’Anno delle radici” offre all’Italia un’opportunità che riguarda non solo il settore turistico e tutto il suo indotto ma, a mio avviso, anche quello olivicolo-oleario: è questa un’occasione per rilanciare il valore dell’olio EVO italiano, un alimento buono, che fa bene e che contribuisce alla Bellezza e alla promozione del territorio.
Una Ricerca del
C.R.E.A. intitolata “Turismo delle radici e promozione all’estero dei
prodotti agroalimentari italiani - un focus sul settore olivicolo oleario”,
presentata nel corso del convegno inaugurale di Trieste Olio Capitale
2024, ha dimostrato l’interesse dei
turisti delle radici per l’olio EVO e per le esperienze legate all’oleoturismo
nonché una non approfondita formazione e conoscenza da parte delle comunità
italiane all’Estero della cultura olivicolo-olearia, in particolare dell’olio
EVO, soprattutto in termini di acquisto e promozione.
“Gli italo-discendenti
sono legati a territori e produzioni locali: più dell’87 % promuove il made in Italy al rientro; per
oltre il 73 % l’olio di oliva italiano è di qualità superiore”.
Partendo dai dati della suddetta Ricerca e dalle conoscenze acquisite attraverso la partecipazione ad un corso di perfezionamento in “Valorizzazione e gestione dei sistemi locali” (Unitelma Sapienza, Roma), ho realizzato un “Modello metodologico-progettuale” per la costruzione di una destination management dell’ Oleo-Turismo delle radici che ho presentato il 12 marzo 2024, come elaborato finale del corso digitale di formazione “Il turismo delle radici - come progettare e promuovere un’offerta turistica mirata agli italiani nel mondo” (Università della Calabria e Confcommercio Cosenza) che descrivo sinteticamente.
Tale modello metodologico vuole rappresentare uno strumento, una sorta di vademecum che, attraverso delle linee guida, aiuti gli amministratori di un territorio (tra cui anche i referenti comunali dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio) a strutturare insieme dei percorsi di Oleoturismo delle radici.
Da questo modello è stata elaborata un’idea progettuale che intreccia le due direttrici, il turismo delle radici e il turismo dell’olio, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare queste due forme di turismo anche attraverso strumenti digitali avanzati che riguardano anche la tracciabilità agroalimentare.
Il progetto integra
aspetti culturali, territoriali e sociali, per sviluppare un turismo delle radici
e un turismo dell’olio sostenibile e inclusivo che mira a valorizzare il
patrimonio culturale e olivicolo oleario dei territori e il made in Sicily.
Esso si articola in diversi piani: il piano culturale, il piano territoriale, sociale e il piano digitale.
Il piano culturale mira a riscoprire e valorizzare il patrimonio storico e culturale delle aree coinvolte, promuovendo tradizioni, usi e costumi locali legati alle radici e alla produzione di olio EVO. Eventi, mostre e attività educative saranno organizzati per coinvolgere turisti e comunità locali.
Il piano territoriale si concentra sul miglioramento delle infrastrutture e dei servizi turistici nelle aree coinvolte. Questo include la creazione e la manutenzione di percorsi tematici, l’installazione di segnaletica informativa e la collaborazione con enti locali per garantire un’esperienza turistica di alta qualità.
Il piano sociale si propone di coinvolgere le comunità locali nel progetto creando opportunità di lavoro e favorendo lo sviluppo economico sostenibile. Saranno promosse iniziative di inclusione sociale e partecipazione comunitaria, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione.
Il piano informativo digitale si avvarrà dell’utilizzo di due piattaforme digitali, realizzate e curate rispettivamente dalla dottoressa Maria Timoshina e dal professore Pierluigi Gallo:
-Olive Oil
Tourism (https://oliveoiltourism.it) piattaforma per la prenotazione online di
esperienze legate all’olio di oliva, facilitando l’accesso a visite guidate,
degustazioni e tour nelle aziende olivicole.
-SeedsBit Traceability (https://trackit.seedsbit.com) è la piattaforma di tracciabilità alimentare basata su blockchain e smart contract.
L’idea progettuale è stata già illustrata ai componenti del GAL Monti Sicani e Valle del Belice e per il momento unico partner è l’Associazione Nazionale Città dell’Olio di cui fanno parte trenta Comuni della regione Sicilia. Attraverso questo progetto potrebbero essere implementate le iniziative di tipo esperienziale dell’Associazione, come la Merenda nell’oliveta e la Camminata tra gli Olivi, finalizzate alla valorizzazione dei territori di origine dell’olio extravergine di oliva italiano.
Altri esempi di attività svolte in Sicilia occidentale, che potrebbero essere rimodulate e riproposte come attrattori turistici in altri territori dell’isola, sono il “Biancolilla Day”, svoltosi a Calamonaci (AG), il “Nocellara Fest” a Castelvetrano (TP): giornate a tema dedicate alla valorizzazione delle cultivar autoctone siciliane e del paesaggio olivicolo del territorio, attraverso momenti culturali e musicali, degustazioni di olio EVO e abbinamenti gastronomici.
La Regione Sicilia sta lavorando per i siculo-discendenti attraverso un disegno di legge governativo (n.723/2024) che mira a rafforzare i legami tra l’isola e i siciliani sparsi nel mondo, preservando e valorizzando le radici culturali, storiche e familiari dei siciliani all’estero.
Si confida pertanto nella sensibilità e collaborazione delle istituzioni e delle comunità locali per il lancio e lo sviluppo di questa offerta turistica nuova e originale, collegata anche alla promozione della tradizione gastronomica e della produzione oleicola siciliana, che contribuirebbe, inoltre, alla tutela del paesaggio e allo sviluppo economico delle aree interne.
Il Turismo dell’olio
può offrire un solido contributo al programma del Turismo delle radici e l’ulivo
con il suo olio, attraverso una corretta comunicazione e promozione, possono diventare
degli importanti attrattori turistici per i siculo-discendenti sparsi
nel mondo.
Nelle foto Paola Ceraolo, una siculo discendente e turista delle radici dell’Uruguay mentre partecipa insieme al marito alla raccolta delle olive nelle campagne di Brolo (Messina).
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