La conferenza AIIA 2024 ha promosso l'eccellenza nella ricerca e
nella comunicazione scientifica anche attraverso le attestazioni di merito per
le migliori presentazioni. Tra i vincitori, Massimo Vincenzo Ferro, dottorando
presso il Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (SAAF)
dell'Università degli Studi di Palermo, che ha ricevuto il "Best Oral
Presentation Award" per il lavoro
intitolato "Vineyard Row Segmentation through Pixel-Based Deep Learning
and Object-Based Image Analysis (OBIA)". Questa ricerca, che utilizza
tecnologie avanzate per migliorare la gestione dei vigneti, è stata
particolarmente apprezzata per la sua originalità e applicabilità. Nello
specifico, essa contribuisce a migliorare la stima del vigore del vigneto,
risolvendo problematiche connesse alla creazione delle mappe di vigore. Queste
mappe sono strumenti essenziali nell'agricoltura di precisione, utilizzati per
monitorare e gestire la crescita delle piante in modo dettagliato e accurato. Sono
calcolate utilizzando appositi indici di vegetazione derivati da dati
multispettrali e iperspettrali acquisiti tramite sensori montati su droni,
satelliti o attrezzature robotiche terrestri e sviluppati per evidenziare
specifiche caratteristiche fisiologiche e biofisiche della vegetazione. I valori degli indici di vegetazione vengono mappati su una
griglia georeferenziata, creando una mappa continua. Esse forniscono una
visione dettagliata e dinamica dello sviluppo vegetativo e produttivo delle
colture, consentendo agli agricoltori di adottare pratiche di gestione più
efficienti e sostenibili. Il riconoscimento ottenuto dal dott. Ferro si
inquadra nelle attività ricerca condotta dal gruppo di Meccanica Agraria del
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali – SAAF, guidato dal professore
Pietro Catania. Questo premio non solo riflette l'eccellenza del lavoro svolto
presso l'Università di Palermo, ma sottolinea anche l'importanza della ricerca
innovativa nel contesto dei cambiamenti climatici e della sostenibilità
agricola.
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Il gruppo di Meccanica
Agraria del Dipartimento SAAF durante la premiazione del convegno AIIA 2024. Da sinistra: Carlo
Greco, Pietro Catania, Massimo Vincenzo Ferro, Santo Orlando, Eliseo Roma, Giulio
Calderone. |
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Il gruppo di Meccanica Agraria del Dipartimento SAAF. |
Attraverso il monitoraggio accurato delle condizioni di coltivazione,
si suggeriscono interventi mirati, come l'irrigazione e la fertilizzazione e
l’irrorazione specifica, ciò al fine di migliorare l'efficienza e la
sostenibilità delle pratiche agronomiche. L'obiettivo
è quello di supportare gli agricoltori nel processo decisionale, basate su dati
accurati e tempestivi, per migliorare la gestione delle colture e aumentare la
sostenibilità delle produzioni agricole. La ricerca del gruppo non solo
contribuisce a incrementare la produttività e la qualità delle colture
mediterranee, ma promuove anche pratiche agricole che riducono l'impatto
ambientale, rispondendo così alle sfide globali dei cambiamenti climatici e
della sicurezza alimentare e orientandosi verso il conseguimento di alcuni
degli obiettivi cruciali dell’Agenda ONU 2030. Oltre al monitoraggio della vegetazione
delle colture, il gruppo di ricerca è recentemente impegnato nello studio di
strumenti di monitoraggio del suolo e del clima che forniscono dati dettagliati
e in tempo reale su tutto il sistema suolo-pianta-atmosfera. Tramite i sensori
montati su macchine agricole è possibile misurare la conducibilità elettrica
del suolo, comprendere la variabilità di tessitura, il contenuto in sostanza
organica, fornendo informazioni essenziali per la
gestione agronomica. L’attività di ricerca, inoltre, si incentra sullo studio
di processi informatici innovativi per la gestione dei dati che vengono raccolti
in tempo reale e registrati insieme alle coordinate GPS, con lo scopo di creare
apposite mappe di variabilità del suolo e della vegetazione.
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Sensori per la
mappatura delle caratteristiche fisico-chimiche del suolo |
In conclusione, il riconoscimento ottenuto in occasione del convegno di Padova - conclude il Prof. Catania - rappresenta un esempio di come l'innovazione e la ricerca scientifica possano contribuire a risolvere problemi complessi legati all'agricoltura e ai cambiamenti climatici. Questo riconoscimento rappresenta un incoraggiamento per tutti i giovani ricercatori a proseguire con passione e dedizione nel loro percorso scientifico, contribuendo al progresso e alla sostenibilità dell’agricoltura del futuro.