mercoledì 20 settembre 2023

DESIGN FESTIVAL, LA CENA NEOBAROCCA DI CLAUDIO RUTA

 


Sarà lo chef Claudio Ruta a firmare la cena di gala della terza edizione di Barocco & Neobarocco, il design festival che dal 22 al 24 settembre animerà alcuni palazzi storici e luoghi importanti della Città di Ragusa.

 

Gianna Bozzali

 

  L’opulenza ed i contrasti delle ricette barocche nelle rivisitazioni dei piatti ideati dallo chef Claudio Ruta in occasione della cena di gala che si terrà il prossimo 24 settembre al Castello di Donnafugata, in occasione di Barocco & Neobarocco, la terza edizione del design festival ideato da Roberto Semprini, che ne è anche il direttore artistico, e curato da Cristina Morozzi. L’evento ha l’obiettivo di far dialogare cultura del progetto e cultura di impresa, nel contesto delle scenografie barocche di Ragusa, fulcro della rinascita settecentesca del Val di Noto.

Il festival si terrà dal 22 al 24 settembre prossimi e sarà occasione di un confronto sulle espressioni del design “neobarocco”, inteso come interpretazione contemporanea di quell’estetica barocca che ha segnato felicemente la storia del territorio ibleo e che è ancora una costante formale comune ad alcune tendenze culturali del nostro tempo. Conferenze, installazioni di designer, artisti, stilisti, aziende animeranno la tre giorni in un percorso culturale che si muoverà da Palazzo Cosentini a Palazzo La Rocca, dal Teatro Donnafugata ai Giardini Iblei. Immancabili le cene barocche ed in particolare quella firmata dallo chef Claudio Ruta che si terrà nel magico scenario del Castello di Donnafugata.



Lo chef Claudio Ruta proporrà per l’occasione un menu degustazione di cinque portate ispirato alla complessità di sapori della cucina barocca iblea  come il “Tarantello di tonno al purè di piselli” che si ispira ad una ricetta del noto cuoco galante Vincenzo Corrado o come il “Riso, butirro acido, oro e cecinelli” che richiama un’antica ricetta, quella del “Risotto mantecato in bianco, burro acido, oro barocco e cècinelli” e del cui burirro acido così diceva lo stesso Corrado:« io lo sperimento più adatto alla conditura, e lo considero meno dannoso del grasso di animale, per essere estratto dal latte, e con ciò più adatto all’uomo. Ha in sé una dolcezza, unita ad una delicatezza, e grassezza, che mentre ben condisce, ben piace anche, e soddisfa». E chissà che non soddisferà anche gli ospiti della cena di Gala nella rivisitazione dello chef Claudio Ruta.

«Creare un menù di cucina barocca mi ha proiettato nel passato, in una dimensione culturale legata a formidabili dinamiche sociali e decisamente spettacolare dove si instaurava un legame unico tra la tavola e la cultura, tra il cibo e la politica – afferma lo chef Claudio Ruta -. Il potaggio di radiche, i colì, il buttirro, la mozza, il tarantello e tanti altri, sono preparazioni e ingredienti tratti come spunto da diversi testi storici, e saranno i protagonisti dei miei piatti.  Tradotti e rielaborati li ho concretizzati in una cucina contemporanea, dai sapori autentici e con tutte le attenzioni alle esigenze del momento».

 

 


Menu della serata

Aperitivo

Ostriche al potaggio di radiche

Merluzzo al latte di pistacchi sopra croste di pane.

La caponata della Baronessa con briseè salata, mandorle, cacao, pere e lampuga.

Dai Borboni ai giorni nostri… "Mozza" di bufala, alla colì di pomidori, acciughe, limone e lacrimella

Cozze, cavolfiori del vitto Pitagorico e verdello

 

Antipasto

Sarde "allinguate", fritte, vinaigrette di pomodoro, tartufo estivo, pane all'aglio e patate

 

Primo Piatto

Riso, butirro acido, oro e cecinelli

 

Secondo Piatto

Tarantello di tonno al purè di piselli .... di Vincenzo Corrado 1773

 

Dessert

Mezzo panettone e mezzo brioches…. u babà al limoncello, zenzero e frutta

 

 

La cena dello chef Claudio Ruta sarà anticipata, alle ore 18.00, dalla visita al Castello, ai giardini e al Museo del Costume MUDECO. Alle 19.00 Andrea Rabbito saggista, docente UNI KORE (professore associato di Cinema, fotografia e televisione) presenterà il libro L’illusione e l’inganno dal Barocco al Cinema, mentre a seguire, alle 19.30, Gianni Canova critico cinematografico, autore televisivo, saggista e rettore dello IULM presenterà il Cinema Neobarocco.

 

Iniziative in programma

Durante la tre giorni di Barocco & Neobarocco saranno allestiti i Palazzi Barocchi più belli di Ragusa Ibla, Patrimonio dell'Umanità, come Palazzo Cosentini, Il Teatro di Donnafugata, la ex Chiesa San Vincenzo Ferreri e il Museo della Cattedrale.  Verranno presentate opere realizzate ad hoc, sulla rilettura del Barocco di design, pittura, fotografia e moda. Su questo tema si confronteranno diversi autori: gli studenti delle Accademie di Brera, Abadir di Catania e ISIA di Faenza presenteranno prototipi e progetti di grafica, design, fashion e ceramica.  Saranno esposti oggetti di design d'autore di Roberto Semprini e Matteo Cibic, realizzati da aziende locali e internazionali come Altreforme, Pietracolata e Migliorino ed opere di artisti internazionali come Davide Bramante, Massimo Pulini, Graziano Villa e Giovanni Blanco.

Assai ricco anche il calendario delle conferenze, che verranno svolte a Ibla nella splendida cornice dei Giardi Iblei. Interverranno, solo per citarne alcuni, Gilda Boiardi direttrice di INTERNI, Cristina Morozzi giornalista e critica di design, Davide Rampello regista televisivo e direttore artistico.  In occasione della prossima edizione interverrà Gianni Canova, rettore dello IULM di Milano, critico cinematografico, autore televisivo, direttore artistico e saggista. Nel più piccolo Teatro d'Italia all'interno del Palazzo di Donnafugata, Francesca Fellini, nipote di Federico Fellini Luigi Piccolo costumista dei film di Fellini, Pasolini e Zeffirelli si confronteranno sul tema del cinema neobarocco felliniano (vedi il film il Casanova). A seguire la performance di danza “Infunn’o Mare” a cura Aguglia Veronica.  Nel Museo della Cattedrale di Ragusa, verrà presentata METAFORE, una mostra di fotografica del maestro Giuseppe Leone, capace di accostare fotografie rigorosamente in b/n di sculture barocche alle immagini di uomini, donne e bambini. Nella ex Chiesa San Vincenzo Ferreri un allestimento di grande effetto della stilista modicana Loredana Roccasalva.

Un ricco programma da vivere. Per maggiori dettagli www.baroccoeneobarocco.com

 

 

 

 

 

 

venerdì 15 settembre 2023

PAC 2014-2027 e AKIS

ADERISCI  ALLA RETE

https://docs.google.com/forms/d/1Coruo52BUZQay9bNoMN6oWzPB9jLtmVax-Lr7yeDAoc/edit?pli=1

 

 La nuova PAC 2023-2027 attribuisce un ruolo centrale al “sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura” (AKIS, ovvero Agriculture Knowledge and Innovation Systems) che definisce come “organizzazione di persone e istituzioni che utilizzano e producono conoscenza e innovazione per l’agricoltura e per i settori correlati”. L’AKIS è pensato con un approccio sistemico e con maggiore interconnessione tra i soggetti coinvolti e gli ambiti di attività (formazione, consulenza, ricerca e trasferimento tecnologico) rispetto a quanto previsto nella precedente programmazione europea. A livello di programmazione europea, l’AKIS è considerato quale elemento fondamentale e trasversale per il raggiungimento di tutti gli obiettivi della PAC e, pertanto, diventerà “il perno di un’azione finalizzata a rafforzare il modello interattivo di innovazione quale strumento efficace per promuovere la condivisione delle conoscenze, la digitalizzazione e l’innovazione” (Reg. 2115/2021). In Italia, ogni Regione dovrà organizzare il proprio AKIS, tenendo conto degli attori e delle esigenze del proprio territorio.  

Dopo una lunga gestazione, delicate trattative e inaspettate crisi, come la pandemia da Covid-19 e la guerra in Ucraina, all’inizio di quest’anno è stata varata la nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) che sarà il cardine del sostegno e dello sviluppo del settore primario europeo per il periodo 2023- 2027. È evidente la forte impronta ambientale della nuova PAC, necessariamente allineata al Green Deal europeo e alle strategie Farm to fork e Biodiversity che mirano, rispettivamente, alla riduzione dell’impatto ambientale della filiera agroalimentare ed alla tutela della biodiversità.

Per questo, le misure di sostegno al reddito diventano sempre più selettive e orientate alla sostenibilità ambientale, prima ancora di quella economica per le aziende agricole. La PAC prevede strumenti che premiano i comportamenti virtuosi degli agricoltori dal punto di vista ambientale tramite gli ecoschemi, la condizionalità “rafforzata”, l’aumento delle risorse per l’agricoltura biologica. Un altro elemento caratterizzante della nuova Pac è il ruolo strategico e trasversale attribuito al sistema dell’innovazione e della conoscenza in agricoltura (Agriculture Knowledge and Innovation Systems o AKIS) per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e sviluppo perseguiti. La ricerca applicata, il trasferimento dell’innovazione, la digitalizzazione, la divulgazione, la formazione e la consulenza alle imprese agro-alimentari e forestali sono gli assi strategici e interconnessi dell’AKIS. Tutte le norme che regoleranno le attività degli agricoltori italiani e la distribuzione dei fondi a livello nazionale sono compendiate nel corposo documento (di 3.654 pagine) del Piano Strategico PAC (PSP). Una novità è che nel PSP sono già previste le politiche di sviluppo delle regioni le quali, in quell’alveo, adottano il Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale (CSR). Quindi, per ogni tipologia di intervento previsto a livello nazionale, ogni singola regione decide quale impegno attivare. Anche la Sicilia è chiamata a cogliere le opportunità del PSP nel prossimo quinquennio e tradurle in azioni adatte ed adattabili al proprio territorio ed al contesto  del settore agricolo e degli attori a diverso titolo coinvolti. Indubbiamente gli imprenditori agricoli saranno i protagonisti primari della Pac ma la resilienza, la sostenibilità e la crescita dell’agricoltura e del mondo rurale potranno avvenire solo con l’azione coordinata e sinergica 



















































martedì 12 settembre 2023

LA RICERCA CHE GENERA PONTI FRA PRODUTTORI E CONSUMATORI: IL PROGETTO AGROBRIDGES

 

"Connettiamo produttori e consumatori in nuovi modelli di business e di marketing per le filiere alimentari corte"

AgroBRIDGES nasce dall’esigenza di stimolare l’adozione delle Filiere Alimentari Corte (SFSC) nell’Unione Europea. Gli SFSC introducono benefici economici, sociali e ambientali chiave per lo sviluppo sostenibile, come:

  • Riequilibrare la posizione di mercato degli agricoltori e aumentare il loro reddito.
  • Collegare meglio gli agricoltori con i consumatori e ridurre gli intermediari.
  • Soddisfare la domanda sociale di fornire cibo locale sicuro e di qualità.
  • Ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura           



 obiettivi principali


Empowerment degli agricoltori

Fornire agli agricoltori strumenti pratici, conoscenze e sostegno per istituire SFSC, collegando meglio i produttori con i consumatori e i committenti.


Strumenti di supporto alle decisioni

Fornire strumenti di supporto alle decisioni per facilitare la selezione del modello di business più sostenibile da adottare per animare gli SFSC.


agroBRIDGES Cassetta degli attrezzi

 Offri una combinazione di materiali di comunicazione, programmi di formazione, guide agli eventi e strumenti digitali contenuti nella casella degli strumenti agroBRIDGES.

 



















  • Ricerca, innovazione, tecnologia, network e formazione per una nuova connessione tra produttori - alla costante ricerca di nuovi livelli competitivi per i loro prodotti - e consumatori - sempre più attenti alla sostenibilità alimentare, sociale ed ambientale. Tutto ciò sarà possibile grazie ad AGROBRIDGES , il progetto H2020 che mira a fornire agli agricoltori conoscenze pratiche e supporto per rafforzare la loro posizione nel mercato ed aumentare il reddito, attraverso nuovi modelli di business e marketing basati sulla Filiera Corta, in grado di ridurre le distanze dal campo e dalla tavola e di soddisfare la richiesta di cibo locale, sicuro e di qualità. Con l'aggiunta, inoltre, di benefici economici, sociali e ambientali in un'ottica di sviluppo sostenibile.

In particolare, il progetto, grazie al suo approccio multi-attoriale, prevede una forte interazione con il territorio, grazie alla creazione di reti agroalimentari regionali (Piattaforme Multi attoriali: MAP), composte da produttori, consumatori, associazioni, distributori, rivenditori, università , enti pubblici e consulenti. L'obiettivo finale è quello di fornire un toolbox, un kit contenente materiali di comunicazione, programmi di formazione, un sistema di supporto decisionale per il produttore per scegliere il modello di business più sostenibile e strumenti digitali che collegano consumatori, produttori e distributori per la consegna intelligente.



Il contributo del CREA : il CREA, unico partner italiano del Progetto, ha il compito di identificare gli indicatori di sostenibilità economica, sociale e ambientale da utilizzare per la creazione di modelli di business più attenti all'ambiente e alla società. Il CREA, inoltre, grazie alla sua rete di contatti e di collaborazioni, è responsabile delle azioni di collegamento con altri progetti europei che si occupano di filiera corta e di sistema della conoscenza e innovazione in agricoltura (AKIS). Il tutto con la collaborazione inter e multidisciplinare di due Centri di Ricerca, Politiche e Bioeconomia e Alimenti e Nutrizione

16 partner europei: Q-PLAN INTERNATIONAL (Grecia); TEAGASC - Autorità per lo sviluppo agricolo e alimentare (Irlanda); Frutta e verdura EUROPA (Belgio); Teknologian tutkimuskeskus VTT Oy (Finlandia); Università di Wageningen (Paesi Bassi); CREA - Consiglio per la Ricerca e l'Economia Agraria (Italia); Istituto di Tecnologia Tralee (Irlanda); Food & Bio Cluster Danimarca (Danimarca); Fundación Corporación Tecnológica de Andalucía CTA (Spagna); Fondazione Unimos (Polonia); VEGEPOLYSVALLEY (Francia); Fondazione Sabri Ulker (Turchia); Rezos Brands Agrifood Company (Grecia); Rezos Brands Agrifood Company (Grecia); Innovazioni Sostenibili Europa (Spagna); Hub Madrid SL (Spagna).

venerdì 8 settembre 2023

GAL “Terre del Nisseno”

 

Assemblea dei Soci del GAL “Terre del Nisseno” approva due importanti interventi per lo sviluppo del territorio


Giorno 04 Settembre 2023 si è tenuta presso la sede del GAL Terre del Nisseno l’Assemblea dei Soci la quale ha approvato due importanti interventi che interesseranno i territori dei 17 Comuni appartenenti al GAL Terre del Nisseno. Il Presidente del GAL Terre del Nisseno Gianfranco Lombardo, il Vice presidente On. Giuseppe Catania e il Consigliere Giovanni Manduca, insieme al direttore del GAL Arch. Giuseppe Ippolito durante l’Assemblea hanno illustrato i contenuti dei due interventi. Il primo riguarda il nuovo Bando a valere della sottomisura 7.5 del PSR Sicilia, che vedrà come beneficiari esclusivamente i 17 Comuni appartenenti al GAL “Terre del Nisseno”. La dotazione finanziaria prevista è di 1.500.000,00. Saranno previste tre coalizioni di comuni ricadenti nella zona sud centro e nord del territorio e nello specifico: zona sud i comuni di Butera, Mazzarino, Riesi e Sommatino; zona centro i comuni di Caltanissetta, Delia, San Cataldo e Serradifalco; zona nord i comuni di Acquaviva Platani, Bompensiere, Campofranco, Marianopoli, Milena, Montedoro, Mussomeli, Sutera e Villalba. Le tre coalizioni, con i relativi comuni capofila, saranno impegnate a realizzare una Destinazione Turistica della Via dei Castelli, dello Zolfo e dei Sali Potassici. Ogni coalizione avrà a disposizione 500.000,00 euro. Gli investimenti previsti potranno riguardare, la mappatura delle risorse culturali, ambientali e dei prodotti tipici e tradizionali locali attivabili nella destinazione turistica, individuazione del mercato a cui rivolgere l’offerta per raggiungere gli obiettivi di marketing prefissati, individuazione dei punti di unicità del territorio, pannelli informativi, segnaletica di direzione turistica, realizzazione di video, piattaforme web, spazi di discussione sui social, recupero e/o potenziamento, a fini promozionali della destinazione turistica, dei beni immobili pubblici, promozione e potenziamento degli itinerari rurali presenti nei territori del GAL e del patrimonio culturale materiale e immateriale, creazione e realizzazione del marchio/logo della nuova destinazione turistica e del naming delle Terre del Nisseno, shooting fotografico, ideazione, progettazione e realizzazione di 25 video racconti che utilizzano la tecnica dello storetelling, etc. Per la prima volta gli interventi si inquadrano in una visione unitaria del territorio e non parcellizzata.


Il secondo intervento riguarda la partecipazione del GAL Terre del Nisseno al Bando pubblicato, venerdì scorso, sul sito del PSR Sicilia, per la selezione dei Gruppi di Azione Locale e delle Strategie di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo per la nuova programmazione 2023-2027, finanziata dal Complemento di Sviluppo Rurale della Regione Sicilia. La Strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo (SSLTP) è un insieme coerente di interventi e operazioni che rispondono a obiettivi ed esigenze specifiche del territorio. Il GAL avrà la possibilità di scegliere al massimo due ambiti tematici attorno ai quali sviluppare la strategia, che saranno individuati tra 6 possibili tematiche identificate dalla Regione Siciliana, di cui almeno una rivolta a soddisfare i fabbisogni della popolazione residente: servizi ecosistemici, biodiversità, risorse naturali e paesaggio; sistemi locali del cibo, distretti, filiere agricole e agroalimentari; servizi, beni, spazi collettivi e inclusivi; comunità energetiche, bioeconomiche e a economia circolare; sistemi di offerta socioculturali e turistico-ricreativo locali; trasferimento dell’innovazione. La dotazione finanziaria prevista per la nuova strategia sarà di circa 3.500.000,00 euro. L’ambito di intervento dovrà essere selezionato attraverso una serie di attività di animazione territoriale coordinate dal GAL, incentrate sul coinvolgimento e il confronto con i diversi attori del territorio, al fine di individuare i fabbisogni, sostenerli nell’individuazione degli ambiti tematici, sulle potenzialità del territorio e nella selezione degli interventi per elaborare una strategia il più possibile condivisa. Durante l’Assemblea, sono stati programmati una serie di incontri nei 17 Comuni per far conoscere i contenuti del nuovo Bando e coinvolgere i cittadini, le istituzioni ed i portatori di interesse nella costruzione della Strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo. Pertanto, il GAL ha attivato sul proprio sito www.galterredelnisseno.it una sezione dedicata alla nuova programmazione 2023/2027 dove sono pubblicate le date degli incontri, le modalità di partecipazione e gli esiti delle riunioni e lo stato di avanzamento dei lavori di costruzione della Strategia SLTP ed un questionario online per raccogliere idee e suggerimenti utili alla definizione della Strategia.



giovedì 7 settembre 2023

consulenza

 




La  programmazione post 2020 rimarca sulla necessità  del ruolo pubblico degli elementi della conoscenza in agricoltura(informazione, divulgazione, consulenza) con finanziamenti appropriati.

In Sicilia la migliore stagione è datata dalla L.R 73/77 che istituiva  le SOAT e dal Reg 270/79 che prevedeva il ruolo strategico dei Divulgatori Agricolo Polivalenti e/o Specializzati, coordinati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura.
Non solo, l’Assessorato inoltre,per esempio, si è fatto carico dell'aggiornamento costante e puntuale, in ultimo in ordine di tempo,  attraverso il Formez   con il progetto Demetra.

 



  Negli ultimi tempi, nella stampa internazionale e anche negli ambienti più market oriented (USA, Olanda, Banca Mondiale, ecc.) vi è una riscoperta del ruolo pubblico nella divulgazione e consulenza, Si parla sempre di più di tecnici che siano animatori o facilitatori, che favoriscano la formazione di gruppi e di reti, collegando ricerca, pratica e istituzioni, stimolando così una crescita “dal basso verso l’alto” e la messa a punto di innovazioni appropriate (tecniche, organizzative, individuali e di gruppo, etc.). Ruolo che in Sicilia non può che essere attribuito alle strutture periferiche dell’Assessorato Agricoltura.

                                  L’olandese Roeling negli anni ’80 sottolineava come la conoscenza agricola non fosse un patrimonio dell’accademia o dei centri di ricerca, ma sia il combinato di una miriade di detentori di conoscenze che interagiscono, il cosiddetto Sistema di Conoscenze e Innovazione Agricola. Le crisi dell’agricoltura convenzionale, gli effetti collaterali della rivoluzione verde, l’inquinamento, etc. hanno spinto a teorizzare e praticare forme partecipative di ricerca applicata (ovviamente non di base), in cui le conoscenze degli agricoltori sono valorizzate. La necessità di percorrere vie nuove e diverse (il recupero della biodiversità, l’agricoltura biologica, l’agricoltura sociale, la vendita diretta, lo sviluppo rurale multisettoriale, ecc.), unitamente alla constatazione che l’agricoltura produce anche beni pubblici (protezione del suolo, paesaggio, assorbimento CO2, habitat naturali) spinge a cercare anche nuovi modelli di divulgazione e di consulenza.

Ridefiniti i nuovi ambiti della consulenza

 “Ambito C – PSR”: misure a livello di azienda previste dai programmi di sviluppo rurale volte all'ammodernamento aziendale, al perseguimento della competitività’, all’integrazione di filiera, compreso lo sviluppo di filiere corte, all’innovazione e all’orientamento al mercato nonché alla promozione dell’imprenditorialità;
 “Ambito D – Acqua”: i requisiti a livello di beneficiari adottati dagli Stati membri per attuare l’art. 11, paragrafo 3, della direttiva 2000/60/CE;
 “Ambito E – Difesa”: i requisiti a livello di beneficiari adottati dagli Stati membri per attuare l'art. 55 del regolamento (CE) n. 1107/2009, in particolare l'obbligo di cui all'art. 14 della direttiva 2009/128/CE;
 “Ambito F – Sicurezza”: le norme di sicurezza sul lavoro e le norme di sicurezza connesse all'azienda agricola;
 “Ambito G – Primo insediamento”: consulenza specifica per agricoltori che si insediano per la prima volta;
 “Ambito H – Diversificazione”: la promozione delle conversioni aziendali e la diversificazione della loro attività' economica:
 “Ambito I – Rischio”: la gestione del rischio e l’introduzione di idonee misure preventive contro i disastri naturali, gli eventi catastrofici e le malattie degli animali e delle piante;
 “Ambito K – Clima”: le informazioni relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento a essi, allo sviluppo sostenibile e all'efficiente gestione delle risorse naturali, alla biodiversità e al miglioramento dei servizi ecosistemici, preservando gli habitat e i paesaggi;
 “Ambito L – Benessere animale”: misure rivolte al benessere e alla biodiversità animale;
 “Ambito M – Sanità zootecnica”: profili sanitari delle pratiche zootecniche.
 “Ambito N – Innovazione”: innovazione tecnologica ed informatica, l’agricoltura di precisione e il trasferimento di conoscenza dal campo della ricerca al settore primario;
 “Ambito O – Foreste”: i pertinenti obblighi prescritti in materia di Biodiversità e Paesaggio ai silvicoltori dalle Direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE e dalla Direttiva quadro sulle acque.
 “Ambito P – Condizionalità rafforzata”: gli obblighi a livello di azienda risultanti dai criteri di gestione obbligatori e dalle norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche ed ambientali per l’applicazione del regime di condizionalità di cui al Titolo III Capo I articoli 12, 13 e a norma dell’Allegato III del regolamento (UE) 2021/2115;
 “Ambito Q – Ecoschemi”: le pratiche agricole benefiche per il clima, l’ambiente e il benessere degli animali e destinate a contrastare la resistenza antimicrobica stabilite nel Titolo III Capo II art. 31 del regolamento (UE) 2021/2115;
 “Ambito R – Fertilità del suolo”: le pratiche agricole benefiche per la prevenzione del degrado del suolo, ripristino del suolo, miglioramento della fertilità del suolo e della gestione dei nutrienti e le azioni per un uso sostenibile e ridotto dei pesticidi, in particolare dei pesticidi che presentano un rischio per la salute umana o l’ambiente, di cui all’art. 31 comma 5 b) e art. 70 comma 3 b) del regolamento (UE) 2021/2115.



 

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