sabato 18 febbraio 2017

Sistema di consulenza aziendale 1°



(FAS - Farm Advisory System).

Rivoluzione nelle tre “P”

Pac, Pan e Psr.  costituiscono una vera sfida per  le imprese agricole  e più in generale per il mondo rurale 
Il  ruolo del sistema di consulenza agricola


                      Per vincere le sfide di un’economia sempre più globalizzata, occorre investire in competenze, dare maggiore spazio alla produzione di idee e ai beni immateriali per uno sviluppo territoriale più innovativo e competitivo, promuovendo il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali



             L’olandese Roeling negli anni ’80 sottolineava come la conoscenza agricola non fosse un patrimonio dell’accademia o dei centri di ricerca, ma sia il combinato di una miriade di detentori di conoscenze che interagiscono, il cosiddetto Sistema di Conoscenze e Innovazione Agricola. Le crisi dell’agricoltura convenzionale, gli effetti collaterali della rivoluzione verde, l’inquinamento, etc. hanno spinto a teorizzare e praticare forme partecipative di ricerca applicata (ovviamente non di base), in cui le conoscenze degli agricoltori sono valorizzate. La necessità di percorrere vie nuove e diverse (il recupero della biodiversità, l’agricoltura biologica, l’agricoltura sociale, la vendita diretta, lo sviluppo rurale multisettoriale, ecc.), unitamente alla constatazione che l’agricoltura produce anche beni pubblici (protezione del suolo, paesaggio, assorbimento CO2, habitat naturali) spinge a cercare anche nuovi modelli di divulgazione e di consulenza, che almeno in un primo momento dovrebbero essere a carico del pubblico. Ecco quindi che negli ultimi tempi, nella stampa internazionale e anche negli ambienti più market oriented (USA, Olanda, Banca Mondiale, ecc.) vi è una riscoperta del ruolo pubblico nella divulgazione e consulenza, Si parla sempre di più di tecnici che siano animatori o facilitatori, che favoriscano la formazione di gruppi e di reti, collegando ricerca, pratica e istituzioni, stimolando così una crescita “dal basso verso l’alto” e la messa a punto di innovazioni appropriate (tecniche, organizzative, individuali e di gruppo, etc.).  

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mercoledì 11 marzo 2015

Sambuca di Sicilia, GeniusLoci De.Co. consegna dei riconoscimenti “Custode dell’Identità territoriale” nell’ambito dell’iniziativa Donne & Territorio

All’ evento condotto da Daniela Bonavia, inserito nel contesto della kermesse  donna & territorio, hanno preso parte: Silvana Genco  Dirigente dell’Istituto Comprensivo “Fra Felice da Sambuca” Antonella Italia Presidente ITimed    Francesca Cerami Segretaria di Idimed    Giovanna Gebbia Presidente  Alte Terre di Mezzo Antonietta Ortolani,   Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus,  Licia Cardillo Di Prima scrittrice,  Anna Sparacino Presidente Lions Club Sambuca Belice, Rosa Trapani  Presidente  AVULSS  Sambuca.


Durante la serata sono stati consegnati i riconoscimenti   “Custode dell’Identità Territoriale” percorso di programmazione partecipata GeniusLoci de.co.    elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus,  I Custodi dell’identità territoriale, sono   destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale,  comunicare e far conoscere il territorio,  il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari.     GeniusLoci De.Co. afferma Nino Sutera   è  un percorso culturale, al francese  “terroir”,   preferiamo il latino “genius loci”, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile. Il percorso di GeniusLoci De.Co., ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus,  prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e Trasparenza,  che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere con il territorio e per il territorio.  Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito” percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili certi momenti, uno spazio, un edificio o un monumento. Non solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci stupiscono ed emozionano. Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco, l’obiettivo è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche e culturali del territorio.
 Il percorso è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” Il format è stato presentato:
* Assemblea dei Sindaci delle città De.Co del Veneto;
* Poster Session del Forum P.A. di Roma;
* VALORE PAESE economia delle soluzioni, organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia;
* Premio nazionale Filippo Basile dell’AIF
*   XXVI Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori di Palermo.         


I riconoscimenti sono stati attribuiti a  Mariella Mulè, Alessia Pasini,  Antonella Murgia, Anna Maria Cicio, Margherita La Rocca Ruvolo,  Silvana Genco e  Anna Sparacino.






























lunedì 27 ottobre 2014

Partanna diventerà Città De.Co.


  La De.Co.( Denominazione Comunale) è “un prodotto del territorio” con il quale una comunità si identifica, per elementi di unicità e caratteristiche identitarie.
Con delibera di Giunta Municipale del 22.10.2014 n. 203 è stata avviata la procedura per addivenire all’istituzione della Città De.Co. (Denominazione Comunale) attraverso il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci De.Co.

Valorizzare le specificità di una comunità, vuol dire scoprire come poter integrare gli elementi dell’identità nei prodotti del territorio, sostenere e valorizzare lo sviluppo locale, territoriale, culturale, obiettivi che questa Amministrazione aveva già individuato nel programma elettorale” afferma il Sindaco Nicola Catania 
Le De.Co (Denominazione Comunale) nascono da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così le spiegava: “attraverso la De.Co il “prodotto” del Territorio acquista una sua identità“. Un’idea nata dal basso per valorizzare quegli immensi giacimenti enogastronomici che racchiude l’Italia. Risorse e ricchezze che appartengono alla terra, alla storia, alla tradizione di un   luogo.
 La Denominazione Comunale - afferma Nino Sutera – è un processo culturale, non è un marchio di garanzia di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione/evento al luogo storico di origine”.
L’iniziativa si inquadra all’interno del percorso di programmazione partecipata GeniusLoci De.Co. ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus, inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO – “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori”. Il Percorso prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)Tracciabilità-Trasparenza che rappresentano la vera componente innovativa. Il format è stato presentato al Poster Session del Forum Pa di Roma.
Per garantire la sostenibilità di una De.Co. occorrono tre principi, conclude Nino Sutera la storicità e l’unicità del prodotto da promuovere, perché si eviti improvvisazioni che possono nascere da meri interessi commerciali, la De.Co. come espressione di un patrimonio collettivo e non a vantaggio di una singola azienda, e a burocrazia zero, quindi niente disciplinari, commissioni, istanze, autorizzazioni, etc… 

domenica 5 ottobre 2014

I pani di Sicilia diventino Patrimonio dell’umanità


Franco Vescera,  presidente sez. Confindustria Alimentari  e anche  Custode dell’Identità Territoriale del Genius Loci De.Co. percorso della lurss.onlus per la valorizzazione dell’identità e le unicità dei territori.
Franco Vescera: «Nessuna Regione può vantare una così vasta varietà di grani e prodotti».

Il pane siciliano sia inserito nella “World heritage list” dell’Unesco. Diventi patrimonio dell’umanità come Pantalica, il barocco del Sud-est o la Valle dei templi. La proposta, già avanzata al commissario Ray Bondin, è di un brianzolo arrivato tanti anni fa in Sicilia per amore, al seguito della fidanzata nel frattempo diventata moglie.  Ma anche della Sicilia si è innamorato presto: Franco Vescera per professione è sempre andato a fondo alle cose. Da quando era istruttore subacqueo. 

Arrivato in Sicilia, ha approfondito quella che era l’attività di famiglia della moglie: panificatori dal 1890. Allora ha cominciato a studiare il pane.  Lo ha venduto come ambulante, lo ha offerto ai ministri del G8 Ambiente che erano riuniti al Castello Maniace di Siracusa: e pare che alcuni andassero matti per la fetta condita con una goccia di olio e tanto sale. Lo ha offerto ad Alberto di Monaco che è tornato nel principato con venti chili di pane di Lentini.   Poi ha cominciato a studiare il grano siciliano. Nelle sue 50 varietà antiche che hanno resistito per millenni arrivando fino ai giorni nostri.   «Non c’è un’altra regione – ha detto Vescera – che può vantare una così vasta concentrazione di varietà di grani. Quello di Raddusa è diverso da quello di Caltagirone. E a rendere il tutto ancora più straordinario c’è il fatto che ogni grano serve a produrre un pane diverso. Da Lentini a Castelvetrano a Camporeale. È una questione di microclima, è una questione di arte artigianale. Tutto cambia in pochi chilometri. La materia prima, il prodotto finale».  E questa affermazione Vescera ha deciso di documentarla in uno dei suoi esperimenti. Colline di Lentini, zona San Demetrio: un campo esposto a sud, l’altro a est. «Tanto è bastato – ha detto lo studioso – per modificare dal punto di vista organolettico il pane. Basta qualche minerale in più o in meno a modificare l’equilibrio: e io credo che questa sia magia».
Sentirlo parlare di grano, pane, sapori affascina. Perché mette accanto la tradizione più integralista e una piccola dose di progresso. La tradizione parte dalle 1.500 interviste che ha realizzato in tutta la Sicilia «ai produttori di grano e di pane – spiega -. Soprattutto famiglie». Andando a sbirciare nelle loro tradizioni: dal crescente, all’acqua, al sale. Il modo per esaltare il sapore ma anche il valore di vitamine e proteine. Perché poi alla fine è solo una questione di gusti e di abitudini. Nella sola Ustica, 20 interviste per 20 modi diversi di fare il pane. Lo stesso a Pantelleria, a Piana degli Albanesi. Non c’è provincia dove non abbia trovato un “tozzo di pane” da studiare con passione.  E adesso pensa a come proteggere, rilanciare, pubblicizzare grano e pane. Il progetto più ambizioso è certamente quello del quale ha già parlato con Ray Bondin. Il pane siciliano patrimonio dell’umanità. «Ho sottoposto la questione al rappresentante Unesco e all’assessore regionale Sgarlata – ha detto -: è un cammino complicato, lo sappiamo, ma importante. La catalogazione del pane va curata come quella del vino».  Vescera sa che la Sicilia è la regione con la maggiore concentrazione di siti Unesco. Lo apprezza ma lancia la sfida: «In un chicco di grano c’è più storia che in un monumento. Perché l’origine di quel monumento sta nel chicco di grano, senza il quale non sarebbe esistito».


domenica 21 settembre 2014

Clarissa Marchese Miss e Ambasciatrice dell’Identità Territoriale

   
Il rapporto tra il concorso più antico e amato d’Italia e la Sicilia è molto stretto, poi con Ribera si può dire strettissimo. Una serata di festa, in onore di Clarissa Marchese Miss Italia 2014 destinata ad essere consegnata alla storia di questa terra.



Tutta Ribera in festa  per rendere omaggio a Clarissa Marchese, la neo Miss Italia, che è stata accolta al palazzo municipale e che è stata festeggiata in piazza Giovanni XXIII dai riberesi e dai cittadini dei centri vicini che hanno voluto rendere omaggio alla più bella ragazza d’Italia. La Miss affascinate più che mai,   è stata accolta al palazzo di città, nella sala consiliare, dal sindaco Carmelo Pace, da assessori, consiglieri comunali, rappresentanti di istituzioni varie e tutti i sindaci del comprensorio. Il primo cittadino ha consegnato nelle mani di Clarissa le chiavi della città    La Libera Università Rurale dei Saperi & Sapori mentre ha consegnato la pergamena di riconoscimento “Ambasciatrice dell’Identità Territoriale” del GeniusLoci De.Co. un filo conduttore con Miss Italia 2012 Giusy Buscemi che lo scorso anno ha ricevuto l’ambito riconoscimento
La Miss, particolarmente emozionata e commossa, ha tagliato la grande torta che, con i colori nazionali, raffigurante la Marchese e la Buscemi.
In piazza, a fianco del municipio, accanto al palco, è stata allestita una grande torre, quella del castello di Poggiodiana, la quale è stata ricoperta da una fascia tricolore, quella di Miss Italia. Poi una festa cittadina, con immagini della serata di Jesolo, con la vittoria di Clarissa, fotografie e testimonianze varie delle amiche, musiche di gruppi di giovani locali per celebrare l’evento. I ringraziamenti sentiti di Clarissa Marchese a quanti l’hanno votata e a quelli che in queste settimane le sono stati vicini. Non potevano mancare i tradizionali fuochi d’artificio che hanno illuminato a giorno la città.  .


Per  Clarissa Marchese, la bella ventenne, originaria di Sciacca e residente a Ribera,   il riconoscimento di "ambasciatrice dell’ identità territoriale".

Il riconoscimento  perchè  "interpreta un'identità riconosciuta, una bellezza straordinariamente condivisa, in un territorio ricco di storia, tradizioni, risorse ambientali e di giacimenti enogastronomici”.

"Gli ambasciatori dell’identità territoriale, sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante"




foto Davide Cufalo

martedì 16 settembre 2014

Clarissa Marchese "Ambasciatrice dell'Identità Territoriale"

Perché? Perchè Clarissa, "interpreta un'identità riconosciuta, una bellezza straordinariamente condivisa, in un territorio ricco di storia, tradizioni, risorse ambientali e di giacimenti enogastronomici”. 




La Libera Università Rurale Saper&Sapor    intende così  attribuirgli il riconoscimento di “AMBASCIATRICE DELL’IDENTITA’ TERRITORIALE”  
               Il riconoscimento  “Ambasciatore dell’identità territoriale” rappresenta  uno degli steps del percorso  GeniusLoci  De.Co    elaborato dalla Lurss,  attribuito recentemente a Diego Planeta, e  Miss Italia 2012 Giusi Buscemi, a Bonetta Dell'Oglio e Gaetano Basile
GeniusLoci  De.Co. Percorso    per la valorizzazione dell'identità dei territori, è   un processo culturale, al  “terroir”,   preferiamo il latino “genius loci”, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e pertanto irripetibile. Il percorso di   GeniusLoci De.Co.,    prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)Tracciabilità e Trasparenza,  che rappresentano la vera componente innovativa. Un percorso da condividere con il territorio e per il territorio.  Si tratta di un percorso che vuole salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.  
  Nelle arti e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito” percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili certi momenti, uno spazio, un edificio o un monumento. Non solo: il Genius Loci è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci stupiscono ed emozionano.   Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco l’obiettivo è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche e culturali della città. 
Gli ambasciatori dell’identità territoriale, sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, e del viaggiante. 
Il riconoscimento “Ambasciatore dellʼidentità territoriale” rappresenta uno degli steps del percorso GeniusLoci De.Co  , presentato  al Poster Session del Forum Pa   di Roma.

martedì 2 settembre 2014

Chiara Bruno, Miss Nebrodi 2016 è


A Chiara Bruno


il riconoscimento di

"Ambasciatrice dell'Identità Territoriale" 

 attributo negli anni  passati anche alle
 Miss Italia
Giusy Buscemi e  Clarissa Marchese,
 ad Antonio Presti,
a Miss Nebrodi 2014  e 2015,
  Miss Mondo Sicilia 2016,  
a Linda Pisano, Luca Vullo, Diego Planeta.






















La “formula del successo” individuata dai patron Massimiliano Ammirata e Giusy Catanese continua a funzionare alla perfezione. Sono loro che con entusiasmo, sacrificio, passione e impegno hanno ideato e creato uno degli eventi più attesi dell’estate siciliana. Ieri sera in una location maestosa e suggestiva, tra il mare delle bandiere blu e l’Atelier sul mare di Antonio Presti hanno sfilato 28 aspiranti modelle, 20 delle quali sono arrivate alla fase finale. Sono state premiare 11 miss, con titoli e “fasce” a firma di sponsor e partner. Chiara Bruni ha avuto anche il titolo di “miss bandiera blu”. Le altre miss sono state: per OroNero Chiara Mangogna, per le Terrecotte del sole Noemi Brunetti, per Serena calzature Ginevra Guerrera, per Wondertech Giada Cuccia, per Alpe arredi Federica Pescuma, per Callas Lucrezia Giammarinaro, per Chira Ema Vanessa Iervolino, per Mediolanum Serena Collura, per Modart Asia Esposito e miss Comune fiorito è stata eletta Maria Pia Pappalardo. Carmen Russo. Orami da tre anni madrina del concorso ha condotto la prima serata insieme ad Eliana Chiavetta e ha affiancato Salvo La Rosa nella finalissima di ieri sera. Due i protagonisti in giuria Garrison, ballerino, coreografo e cantante statunitense protagonista di “Amici” di Maria De Filippi e l’attore Alessio Vassallo che ha recitato nel “il giovane Montalbano” e in “romanzo siciliano”. A rendere ancora più ricca la kermesse, le esibizioni di artisti, le performance delle ballerine e due proiezioni che hanno ufficialmente lanciato il “festival dei cortometraggi” che, stando alle ambizioni dei patron Catanese ed Ammirata, dovrebbe concretizzarsi nella realizzazione di un cortometraggio nel sito degli scavi di Halaesa. Premiato il cortometraggio “il tuo amore” di Francesco Nucara.





                                               





Tra gli eventi collaterali della manifestazione, il   convegno sul “turismo rurale sui Nebrodi , nuovi percorsi alla scoperta di antichi sapori”









venerdì 29 agosto 2014

Modàrt e Miss Nebrodi

Si svolgerà a Castel di Tusa (Me i prossimi 30- 31 agosto, ) la manifestazione Modàrt e Miss Nebrodi. L'ASD Jomery insieme alla Fashion and Style di Castel di Tusa sono lieti di presentare Modàrt e Miss Nebrodi  
La manifestazione è nata a scopo di promozione turistica del territorio dei Nebrodi e insieme di riscoperta e conservazione degli antichi sapori e mestieri artigianali che stanno poco a poco scomparendo.

Sabato 30 agosto 2014 alle ore 18.30 convegno sul “turismo rurale sui Nebrodi , nuovi percorsi alla scoperta di antichi sapori”, presso la villetta comunale di Castel di Tusa. Mostra di abiti d’arte della stilista Martina Baldo, ispirati alle camere d’arte del museo albergo Atelier sul Mare, presso l’Atelier; da ogni paesino dei Nebrodi verranno artisti, artigiani e produttori che metteranno in mostra le loro creazioni e offriranno degustazioni di prodotti tipici, una vera mostra mercato dell’artigianato locale.
Il pomeriggio sarà dedicato alla piccola Federica Calà di Rocca di Capri Leone malata di Smard Uno, una rarissima malattia che necessita di costose cure all’estero, attraverso l’iniziativa “Artisti Per Fede”, cercheremo di aiutare la famiglia di Federica. Saranno presenti molti artisti che si esibiranno e che offriranno le proprie opere.
Domenica lo spettacolo, presentato da Stefano Masciarelli, all’insegna della moda e della bellezza. Si svolgerà il concorso per l’elezione di Miss Nebrodi 2014, alla sua prima edizione. Sfileranno gli abiti d’arte della stilista Martina Baldo, abiti da sposa, si esibiranno artisti locali, il cabarettista Marco Manera, l’incantevole voce della cantante Jazz Eleonora Tomasini ed infine la proclamazione di Miss Nebrodi. 

domenica 24 agosto 2014

“Tradizione non è culto delle ceneri ma custodia del fuoco”.

di  Gilberto Graziosi

Omaggiare la tradizione non è “chinare il capo al passato”, non è lasciare alle “ceneri del ricordo” il compito di portare fino a noi le immagini di un tempo ormai andato.
Omaggiare la tradizione è ben altro: è mantenere vivo quel “fuoco” che brucia vispo nei solchi lasciati dalle vite di chi abita questa terra, alimentarlo con storie evocative ed emozioni travolgenti.
Ciò che rende così affascinante il fuoco è la sua indomabilità, è impossibile imprigionarlo così come è impossibile impedirgli di bruciare. Ecco che nasce la necessità di costruire un riparo, dove non si opprime la sua fiamma ma la si plasma, la si lascia ardere fiera seppur in balia del nostro volere.
La tradizione vuol dire consegnare al presente i tesori del passato. Il collegamento forte tra passato e presente, la preoccupazione a mantenere vivo questo collegamento fa sicuramente parte del nuovo corso al quale ognuno deve impegnarsi a partecipare.

martedì 19 agosto 2014

De.Co. Quelli che............"degli stratagemmi"

De.Co. Quelli che............"degli stratagemmi"

Ricevo diverse email  inerenti le De.Co.  chiaramente, anche se con un po’ di ritardo, cerco di rispondere a tutti o quasi…..
Singolare è l’ultima che ho letto, che merita di essere condivisa.
Egreg. Dott Sutera, la seguo da diverso tempo, riconosco   e condivido  molte delle cose che Lei asserisce. Ma veda lei secondo me  è troppo  integralista,  a volte. Attribuisce alla De.Co. un valore che forse non hanno. Pensa davvero  che il consumatore medio sappia la differenza tra la de.co e la doc, l’igp, dop, stg, ect? Il consumatore medio ha l’esigenza, che i media hanno esasperato troppo, che un prodotto necessariamente debba  essere associato a   qualche acronimo, a una dop, oppure ad una igt, oppure a una de.c.o. come dire si tranquillizza sapere che la mia uva e de.c.o. E’ io, come alcuni produttori che utilizziamo questo stratagemma, infondo siamo  soddisfatti ,ci aiuta a vendere meglio, senza sottostare ai tecnicismi previsti dalle regole comunitarie, per esempio della dop o dell ‘igp. Qualcuno ci può forse impedire di utilizzare l’acronimo che vogliamo? Infondo il comune ha istituita la de.c.o. con una commissione di esperti, approvato un disciplinare consono alle aspettative dei produttori, in perfetta regola d’arte. .....abbiamo anche il marchio. Mia nipote, appena laureata in agraria, sostiene proprio, come fa lei, che in europa la tutela dei prodotti è regolamentata dai reg. cee. Ma si sa, i giovani debbono crescere e fare esperienza.
Com’è che ho risposto? Veda, Sig XY  ( produttore di uva da tavola e amministratore locale) quindi risposta doppia, di sicuro sua  nipote si è meritata la Laurea, complimenti.!! L’  ascolti di più, perché i suoi “stratagemmi” prima o poi  le porteranno solo guai.
Se proprio vuole un consiglio,  la invito a leggere quest  articolo,
https://www.milanotoday.it/cronaca/consorzio-contro-comune-gorgonzola.html  
 Continui a seguirci, anzi consigli il blog anche ai suoi amici. 

Cordialmente

p.s non sono integralista, ma semplicemente conosco, come tanti, le regole del gioco………………..

domenica 17 agosto 2014

Stoccafissando 2014


di Gilberto Graziosi


Care amiche, cari amici,
ho il piacere di comunicarvi che la XVIII edizione di Stoccafissando si svolgerà martedì 9 settembre 2014, con inizio alle ore 19:00, presso l’Auditorium Selinunte dell’Hotel Excelsior la Fonte di Portonovo – Ancona.
Anche per quest’anno, il Consiglio direttivo dell’Accademia dello stoccafisso all’anconitana ha ritenuto di organizzare un’edizione dedicata principalmente ai soci e, quindi con un numero contenuto di ospiti.
Inoltre, considerando che la nostra principale riunione dell’anno deve avere sempre come punto di riferimento la valorizzazione della tradizione che, per molti, è anche una riscoperta, attraverso i prodotti locali, delle proprie radici e di una cultura troppo spesso dimenticata, è stato reinserito il Tema dell’evento che, per questa edizione sarà La conoscenza. Conoscenza, si intende, dello stoccafisso.
Lo svolgimento di tale tema sarà suddiviso in due brevi parti e si terrà presso l’auditorium Selinunte.
La prima riguarderà il recente ottenimento da parte dell’Accademia della De.Co. (Denominazione Comunale) per la ricetta dello Stoccafisso all’anconitana. Come noto, la De.Co. non è un marchio ma rappresenta un riconoscimento concesso dall’Amministrazione comunale a qualche cosa strettamente collegata al territorio e alla sua collettività, senza sovrapposizione alcuna con le denominazioni d’origine. Semmai, la De.Co. alla ricetta dello Stoccafisso all’Anconitana esprime un concetto identitario del territorio e rappresenta un livello meno commerciale e più culturale della sua tradizione.
A parlarci della De.Co. sarà il Dr. Nino Sutera, Direttore della Lurss.Onlus, (Libera Università Rurale dei Saperi & dei Sapori) che ha elaborato il format Genius Loci, De.Co. Percorso di programmazione partecipata per la salvaguardia, la valorizzazione e la promozione dell’identità e l’unicità dei luoghi, inserito tra gli esempi virtuosi del Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013, svoltosi presso il Palazzo dei congressi di Roma.
La seconda, come anticipato nel corso dell’ultima assemblea, sarà di vera e propria presentazione dell’attività di formazione e sarà tenuta dal Consigliere dell’Accademia Dr. Giuseppe Pandolfi e avrà per titolo Dal mare del Nord per un piatto anconitano.

Al termine dei due interventi e dell’eventuale sessione di domande e risposte, ci si trasferirà nella sala ristorante, per la cena.
Programma

Ore 19:00-19:15 – Apertura dei lavori - Saluti del Presidente - Presentazione dei relatori
Ore 19:15-19:45 – La De.Co.: sua importanza per il territorio
Nino Sutera Direttore della Lurss.Onlus
Ore 19:45-20:00 – Dal mare del Nord per un piatto anconitano
Giuseppe Pandolfi, Consigliere Accademia dello Stoccafisso all’Anconitana
Ore 20:00-20,20 – La voce della sala: domande e risposte.
Ore 20:30 – Inizio conviviale

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