sabato 21 ottobre 2023

Politiche contro lo spreco alimentare

                                                                                                                        NinoSutera 

 Lo spreco alimentare è un problema urgente con significative conseguenze ambientali, sociali ed economiche. Ogni anno nell’UE vengono generati quasi 59 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari (131 kg/abitante). La quota più elevata di sprechi alimentari viene generata nelle famiglie e nei servizi di ristorazione. I gruppi alimentari che vengono maggiormente sprecati sono la verdura, la frutta e i cereali. I consumatori possono modificare direttamente molti comportamenti che portano allo spreco alimentare (ad esempio cucinare troppo), ma la loro capacità di prevenire lo spreco alimentare è influenzata anche da altri fattori (ad esempio politiche correlate, stili di vita). Ridurre lo spreco alimentare dei consumatori richiede la collaborazione tra tutti gli attori del sistema alimentare e l’affrontare la questione in un contesto più ampio (ad esempio, come parte di azioni volte a promuovere l’adozione di diete sane e sostenibili), in cui i politici svolgono un ruolo chiave.

L’impegno dei decisori politici nella riduzione degli sprechi alimentari – a tutti i livelli (nazionale, regionale e locale) – è essenziale per creare un ambiente politico favorevole che acceleri il cambiamento e per coordinare le azioni correlate da parte dei principali attori della filiera alimentare. Svolgono inoltre un ruolo importante nel sostenere e coordinare la ricerca e le azioni pratiche per ridurre gli sprechi alimentari.

1)  Individuare ambasciatori locali/nazionali (persone o organizzazioni) per promuovere programmi di riduzione degli sprechi alimentari dei consumatori. Queste possono ispirare e dare l’esempio nelle loro reti locali, amplificando così l’effetto delle singole azioni. Queste ultime possono comprendere formazione, eventi come le settimane «senza sprechi» o coaching in ambito domestico. Il lavoro degli ambasciatori può portare a una comunicazione più efficiente e allo scambio di buone pratiche fra gli attori della filiera alimentare. In Italia, ad esempio, alcune azioni di prevenzione degli sprechi alimentari sono coordinate dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Nei Paesi Bassi, l’organizzazione United against Food Waste organizza azioni a livello nazionale e agevola il coinvolgimento delle parti interessate.

2)   Rivedere i programmi nazionali di prevenzione degli sprechi alimentari per affrontare in modo efficace gli sprechi alimentari dei consumatori, tenendo conto anche delle interdipendenze esistenti nel sistema alimentare. Infatti, le azioni in una fase della filiera alimentare possono innescare conseguenze indesiderate in un’altra fase. Individuare i punti di contatto per collegare i programmi locali con il programma nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari esistente è importante, poiché il coordinamento è un elemento essenziale per un esito positivo. I paesi dell’UE che hanno messo in atto azioni di successo per affrontare il problema degli sprechi alimentari dei consumatori nei loro programmi nazionali di prevenzione degli sprechi alimentari.
3)  Investire in programmi di economia domestica e sviluppo sostenibile che comprendano l’argomento della riduzione degli sprechi alimentari. Le giovani generazioni sono un destinatario fondamentale per lo sviluppo di comportamenti alimentari sostenibili, compresa la prevenzione degli sprechi alimentari. I programmi didattici possono avere un impatto a lungo termine e possono inoltre esercitare effetti trainanti in ambito domestico. Recentemente, l’Austria ha incluso la prevenzione degli sprechi alimentari nella nuova legislazione sull’istruzione. 
 4)  Organizzare le settimane alimentari nazionali ogni anno e aumentare la visibilità delle azioni in corso e future. Stabilire un marchio riconoscibile per gli sforzi di riduzione degli sprechi alimentari a livello nazionale; cambiare le norme sociali aumentando il profilo pubblico della prevenzione dello spreco alimentare, promuovere comportamenti positivi che lo evitino e raggiungere il maggior numero possibile di consumatori. Ciò può innescare ulteriori azioni da parte degli attori della filiera alimentare. Esempi di Settimane contro lo spreco alimentare si possono trovare in: Germania (settembre/ottobre), Irlanda (giugno), Paesi Bassi (settembre) e Regno Unito (marzo). Inoltre la Giornata internazionale di sensibilizzazione sulle perdite e gli sprechi alimentari (29 settembre) viene celebrata in molti Stati membri.

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